Anda di halaman 1dari 24

Anno 4 - N. 44 (#154) Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art.

1, c1, DCB Milano - Supplemento culturale del Corriere della Sera del 2 novembre 2014, non pu essere distribuito separatamente

IL DIBATTITO DELLE IDEE

NUOVI LINGUAGGI ARTE INCHIESTE RACCONTI

#154

Domenica
2 novembre 2014

Farah Ossouli

per il Corriere della Sera

2 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014

Sommario

Il dibattito delle idee

 corriere.it/lalettura

Tramontato il ruolo informativo dei genitori


verso i figli, diventa centrale quello formativo

L'inserto continua online


con il Club della Lettura:
una community esclusiva
per condividere idee e opinioni

La fine della

Il dibattito delle idee


Internet, lallerta di Europol:
nuovi delitti via web
di PIETRO MINTO

A Barcellona
Un tablet spia i tuoi sorrisi:
la tecnologia ci segue a teatro
di EVGENY MOROZOV

Orizzonti

6 Filosofia
Il segreto (nero) di Heidegger
di DONATELLA DI CESARE

Indagini
Ritratto dei Millennials italiani:
pessimismo e storie di successo

censura
Nellera digitale ogni divieto inutile
di fronte al dilagare di messaggi crudi
Bisogna raffinare lo sforzo educativo
verso ragazzi che sul sesso e la morte
sanno tutto senza capirne quasi nulla

di ISIDORO TROVATO

Visual Data
Pi cibo, meno sport:
il nuovo agriturismo
di PAOLO BELTRAMIN

Caratteri

11 Alla Braidense di Milano


Da Beccaria a Manzoni:
una citt contro la tortura
di PAOLO DI STEFANO

12

Recensioni: Mario Benedetti


Il realismo senza magia: bello
di FRANCESCO PICCOLO

13

Recensioni: Per Olov Enquist


Sedici romanzi per ventanni:
i libri che vale la pena leggere
di FRANCO CORDELLI

14 Classifiche dei libri


La pagella
di ANTONIO DORRICO

MARCELLO MALOBERTI, THE ANTS STRUGGLE ON THE SNOW

Sguardi

16

Artissima a Torino
Performance vendesi:
da 5 mila a 50 mila euro
di STEFANO BUCCI
e STEFANO MONTEFIORI

18

Musica
Otto canzoni per otto citt
Le lettere damore allAmerica
dei Foo Fighters
di PAOLA DE CAROLIS

Percorsi

20 Archeologia
Una mano di 39.900 anni fa:
i misteri del primo atto creativo
di ROBERTA SCORRANESE
con interventi di MICHELANGELO
PISTOLETTO e di VINCENZO TRIONE

22 Patrimonio
Nel cuore di Sanremo
i gioielli della Pigna
di CARLO VULPIO

Il caso Boyhood
Ha suscitato notevoli
discussioni negli Stati Uniti
la scelta dellassociazione
dei produttori
cinematografici (Mpaa) di
classificare come vietato ai
minori di 17 anni non
accompagnati il film di
Richard Linklater Boyhood
(Adolescenza), girato in
un lungo arco di tempo tra il
2002 e il 2013, che racconta
la crescita di un ragazzo,
dagli otto ai ventanni, e il
suo rapporto con i genitori
divorziati. Il protagonista
(interpretato da Ellar
Coltrane, che allinizio delle
riprese era un bambino) vive
situazioni difficili, in cui non
mancano violenza, alcolismo
e turpiloquio: per questa
ragione anche in Gran
Bretagna lente responsabile
per la classificazione dei film
(Bbfc) ha vietato ai minori di
15 anni Boyhood, vincitore
dellOrso dargento a Berlino
e in generale molto
apprezzato dalla critica.
Invece in Germania la
visione del film stata
consentita ai minori dai 6
anni in su e in Italia non
stato posto alcun divieto
Bibliografia
Ai problemi dellet
adolescenziale Marco Aime
e Gustavo Pietropolli
Charmet hanno dedicato il
recente saggio La fatica di
diventare grandi (Einaudi,
pp. 176,  12), di cui la
Lettura si occupata con
un articolo di Adriano Favole
nel numero del 24 agosto. Il
tema, molto sentito dai
genitori, di come educare i
figli alluso delle tecnologie
digitali affrontato da Paolo
Ferri, docente di Teoria e
tecniche dei nuovi media
allUniversit MilanoBicocca, nel libro I nuovi
bambini (Bur, pp. 246,  12)

di GUSTAVO PIETROPOLLI CHARMET

embra inevitabile che molti adulti, genitori,


educatori e docenti, si preoccupino delle
conseguenze che pu avere la drastica liberalizzazione del consumo di immagini, di suoni e di informazioni in arrivo negli occhi, nelle orecchie e nelle menti dei preadolescenti
del nostro Paese. Preoccupazione legittima,
se si tiene conto dellaccelerazione del processo tecnologico che ha portato la famiglia e la scuola ad essere tagliate fuori dalla possibilit di controllare le informazioni in
arrivo ai propri figli e studenti e di selezionare la natura
degli stimoli ai quali sono esposti.
Internet amplifica e regala concretezza alla liberazione
dei costumi sessuali, documenta la crisi dei valori etici,
amplifica limportanza della bellezza rispetto alla bravura, favorisce una notevole spudoratezza del linguaggio sia
iconico che verbale, normalizzando labrogazione del pudore e della riservatezza. La realt virtuale, limmaginario
pubblicitario, alcuni prodotti della sottocultura massmediale sono speculari alla crisi dei principi etici e valoriali
della societ concreta e ci non pu che rendere disperante il tentativo degli educatori di frapporre la loro azione fra la mente di giovani e la fonte dei messaggi.
Non pi nitida la differenza fra la fiction e la realt sociale, se si pu assistere allora di cena allo sgozzamento
televisivo reale di un padre di famiglia eseguito in nome
dellodio esattamente come nei film horror, costruiti apposta per divertire spaventando con esagerazioni sanguinolente. La preoccupazione che la mente dei preadolescenti, non pi bambini e quindi padroni del telecomando e del mouse, possa rimanere intrappolata dalla spettacolarizzazione della morte, della violenza, della paura e
del dolore mi sembra legittima, tanto pi se si pensa come alla loro et si sia alla ricerca di modelli, di nuove verit, di scoperte di ci che il controllo educativo precedente
riusciva a mitigare e il pi delle volte a occultare in attesa
della crescita delle capacit critiche dei figli bambini.

per possibile che lavidit dei preadolescenti nei


confronti di rappresentazioni pornografiche della sessualit umana, il loro smisurato interesse nei confronti
dei vampiri, degli zombi, dei morti viventi putrefatti e
cattivissimi, la devozione nei confronti di film e fumetti
in cui si narra di storie damore contrastate dalla malattia
e dalla morte di uno dei due, la loro rincorsa verso giostre
terrificanti che simulano doppi e tripli salti mortali, fungano da antidoto simbolico e culturale nei confronti della
realt della morte, del dolore, della perdita della persona
amata. Non credo che vogliano sapere tutto o quasi sulla
precariet della condizione umana, che corre in parallelo
alla morte e alla malattia, incrociandole spesso. Ho conosciuto tanti adolescenti reduci da gravi tentativi di suicidio e nessuno di loro voleva morire: avevano un urgente
bisogno di uccidersi, ma non di morire, perch i ragazzi
non possono capire la morte, anche se la sfidano in molte
occasioni. Non credo che il numero esorbitante di cadaveri e di torture a cui assistono nei video e nei fumetti li
induca a pensare che ci abbia qualcosa a che vedere con
il loro possibile destino. Si spaventano apposta, per smetterla di essere soggiogati dalle paure infantili, per darsi la

La lezione di Hemingway

Un salto nellOceano
per diventare grandi
di MARCO MISSIROLI

stato Manolin, il ragazzo del Vecchio e il mare, a svezzare


Hemingway pi di ogni suo personaggio. Quando lo
scrittore statunitense lo cre, sapeva che lavrebbe messo
di fronte a un bivio: i genitori di Manolin vietano al figlio di
seguire il vecchio Santiago sulla barca, non vogliono che il
pescatore salao lo intacchi con la malasorte. Manolin deve
decidere se ubbidire o andare, sfatando lanatema che teneva
lontano i pesci dallamo di Santiago da quaranta giorni.
Ubbidisce e sale su unaltra barca. Quando Santiago, tre notti e
tre giorni dopo, trascina a riva il marlin pi grande e straziato
che lOceano abbia visto, Manolin capisce di avere perso la
propria iniziazione: vedere con gli occhi la gloria, e la caduta, e
lorrore che una sola esistenza potesse contenere. Dopo la
pesca Santiago si chiude in casa, moribondo, Manolin accorre
e gli dice di riposare, di rimettersi a posto in fretta, perch
sarebbero tornati a pescare insieme. Nonostante la sfortuna, i
pescecani, lingiustizia. Nonostante la fragilit. Tu puoi
insegnarmi tutto, dice il ragazzo al vecchio. qui che
Hemingway impara dal suo personaggio. Qui, quando un
ragazzo afferra la sua consapevolezza di uomo. Prima ancora
dei genitori, prima ancora di chi lo potrebbe accompagnare in
un rituale duro e vietato, ancora prematuro. Attraverso il
trauma mancato di Manolin, Hemingway segna il confine di
attraversamento. In una battuta di dialogo lo scrittore
americano concentra un passaggio di vita, lo stesso che avviene
quando si assorbe qualcosa di smisurato. La letteratura piena
di questi schiaffi al cuore, Oliver Twist, La sottile linea scura,
Cavalli selvaggi, Io non ho paura, storie dove ogni protagonista
cresce suo malgrado per qualcosa che non sceglie. E qui sta il
punto: in letteratura le iniziazioni capitano o si mancano, a volte
diventano tesori e a volte no, in qualche modo sono comunque
necessarie. Nella realt il rischio che siano gratuite.
Soprattutto in unepoca tecnologica e bulimica, facile per
abbondanza di contenuti e di rituali che amplificano i sensi.
Come se ci fossero dieci, cento, un milione di barche di Santiago
pronte a salpare per pescare a comando i marlin pi grossi e
mitici, come fossimo in una pozza salata dove si allevano pesci
vela per essere presi alloccorrenza. lOceano che serve, con le
sue regole impervie che vanno sfidate: perch le iniziazioni
sono anche figlie della disubbidienza. Per un film violento, per
un libro spinto, per un sito web si pu disubbidire in nome di
come ci si arrivati, con quale testa ci si arrivati, con chi ci si
arrivati. il bivio di Manolin. Hemingway lo concep su un
divieto scaramantico di due genitori. Che forse salv loro figlio,
o forse lo priv di un battesimo. In ogni caso conta la
consapevolezza, anche postuma, di chi diventer adulto: Tu
puoi insegnarmi tutto.
RIPRODUZIONE RISERVATA

CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 3

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014

Zhang Huan (1965), Family Tree (2000): il lavoro dellartista


cinese (con studio a Shanghai e New York) stato realizzato
nellarco di una sola giornata, dallalba al tramonto.
Zhang Huan ha invitato tre calligrafi a scrivere sulla sua faccia
(fino a ricoprirla interamente) nomi di persone, storie, pensieri,
riflessioni e memorie legate alla sua famiglia di origine

che sognano, non ci che temono e che non sono ancora


in grado di valutare.
Ci rende lintervento educativo ancora pi complesso
poich non pi il tempo in cui gli adulti potevano illudersi che svelare progressivamente le informazioni sul
sesso e sulla morte fosse il lavoro formativo da fare. Ora i
ragazzi le informazioni le hanno gi; tempo di aiutarli a
farle diventare conoscenza. Forse proprio questo che gli
adulti temono; di essere stati derubati del lavoro informativo e di essere costretti al lavoro formativo con ragazzi
che sanno gi tutto, tranne ci che li aspetta veramente e
a cui devono riuscire a dare senso.
Daltra parte non va sottovalutato leffetto importante
che ha avuto nella formazione della personalit dei nostri
adolescenti il modello educativo al quale si sono ispirati
la maggior parte dei genitori nel corso degli ultimi decenni. Non vi pu essere dubbio che la quantit di dolore
che, agli occhi dei moderni genitori, pu essere somministrato ai figli, a scopo educativo, tende a zero, a favore
della realizzazione di una buona relazione che consenta
di farsi obbedire non per paura di dolorosi castighi, ma
per amore e desiderio di conservare intesa e appartenenza reciproca. La violenza pu fare irruzione anche in famiglia, ma considerata una disgrazia o un reato da punire; i bambini perci non hanno pi paura dei genitori e
quindi degli adulti, compresi i loro docenti e maestri. I
bambini e i preadolescenti sarebbero quindi stati protetti
dalla sperimentazione diretta della paura e del dolore,
dalla dimensione del conflitto con lautorit e del castigo
irreversibile e severo. Tutto ci, assieme a uno sciame di
altri fattori socio-educativi, avrebbe contribuito a rendere
fragili i nostri ragazzi, permalosi e in difficolt nel gestire
il dolore delle frustrazioni che la vita riserva in notevole
quantit.

prova di poter sfidare il buio e il fantasma, gli incubi della


loro infanzia.
I ragazzini delle scuole medie vogliono le informazioni
e labrogazione della censura, ma non sono ancora in grado di raggiungere la conoscenza. La dimensione del dolore personale e la relazione con lirruzione della morte li
aspettano al varco, ma ci a cui assistono solo fiction,
spettacolarizzazione rassicurante. difficile immaginare
che un film o una narrazione possa convincere un preadolescente che la sua condizione umana precaria: ai
piccoli consumatori di spettacolo si pu vendere solo ci


Le proibizioni, oltre che tecnologicamente
aggirabili, sono poco praticabili in famiglie dove
la crisi dellautorit paterna ha abrogato il valore
della legge che viene dallalto a favore
di unelaborazione democratica delle decisioni

DAVID NICHOLLS
NOI
Il nuovo romanzo dellautore
di Un giorno.
David Nicholls scrive
dellamore con assoluta
e tenera precisione.
Times
NERI POZZA
B L OO M

Dobbiamo allora temere di pi gli eccessi di protezione


o la prepotenza di chi vuole far sapere tutto e subito?
molto probabile che ambedue le impostazioni debbano
essere regolate e basarsi su una maggiore conoscenza di
come funziona la mente delladolescente, desiderosa di
sapere solo ci che in grado di capire, e che per certi versi sa gi. proprio questa raffinata competenza sulla gradualit da rispettare nel lavoro formativo ed educativo
che bisogna maggiormente sviluppare nel nostro Paese,
altrimenti si corre il rischio di rubare linfanzia ai bambini istigati a una precocit che piace solo agli adulti, o di
tutelare troppo lingenua bont del bambino, compromettendo la sua possibilit di difendersi dalle delusioni e
dai conflitti. Il contesto nel quale si trovano a lavorare
educativamente gli adulti cambiato e ha raggiunto livelli di difficolt imprevisti, ma ha anche messo a loro disposizione un gran numero di ragazzini curiosi, autentici, abituati ad avere confidenza e a prendersela, tutti alla
ricerca di adulti competenti: allievi e figli forse pi difficili che in passato, perch sanno tutto ma non hanno ancora capito quasi nulla.
La maggiore difficolt degli adulti a decidere quale sia
la pratica educativa pi efficace favorisce laspettativa che
intervenga a svolgere la funzione di orientamento, unautorit che parli in nome di valori sociali condivisi e di ricerche pedagogiche rigorose. Oggi per ogni forma di
censura, oltre ad essere tecnologicamente aggirabile da
ragazzi nati con la tastiera in mano, poco praticabile in
famiglia, perch la crisi dellautorit paterna ha abrogato
il valore della legge che viene dallalto a favore di unelaborazione democratica delle decisioni. La peggiore accusa che oggi i bambini possono fare agli adulti di nascondere qualcosa: nessun adulto se la sentirebbe di dover rispondere di unimputazione tanto grave. In cambio della
trasparenza, i bambini devono fronteggiare lopposto del
segreto, unalluvione di informazioni che li fa auspicare
spesso una maggiore riservatezza da parte degli adulti.
RIPRODUZIONE RISERVATA

4 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014

Il dibattito delle idee


Scenari Dick Cheney fece modificare il pacemaker per il timore di attacchi,
la serie Homeland ha gi previsto un attentato simile. Ora lipotesi reale

Ucciso dal tostapane


Allerta di Europol:
nuovi delitti via web
La connessione a internet di oggetti comuni
rischia di facilitare la realizzazione dei crimini
di PIETRO MINTO

na scoperta, una morte sospetta e una teoria cospiratoria. Sono i tre elementi iniziali di questa storia, che riguarda linternet-of-things, linsieme di oggetti di uso comune connessi a internet:
linternet delle cose, quindi, non solo
quello dei computer e dei telefonini; una
giungla di dispostivi (dalle auto ai termostati, dai tostapane ai pacemaker) aggrappati alla Rete per comodit e cos recita
la promessa iniziale per sicurezza. Un
termine coniato nel 1999 dal britannico
Kevin Ashton e sviluppato nel corso degli
anni sulla base di una precisa visione del
futuro: Se avessimo computer che sanno
tutto quello che c da sapere riguardo le
cose scrisse linformatico usando
dati da loro raccolti senza il nostro intervento, potremmo registrare e quantificare
qualsiasi cosa, riducendo lo spreco di
tempo e risorse.
Negli ultimi anni lidea ha cominciato a
diventare realt (Google per esempio ha
comprato per 3,2 miliardi di dollari Nest,
un termostato intelligente creato da Tony
Fadell, designer delliPod, ma le acquisizioni nel settore casalingo sono solo cominciate) e tra le cose assorbite dal web
si contano anche molti apparecchi medici
tra cui i citati pacemaker e i microinfusori
di insulina per diabetici. Dispostivi che in
tal modo possono operare meglio e pi
facilmente, conoscendo in modo pi approfondito il paziente che servono.
Peccato che tanta semplicit nasconda
delle insidie. Nellagosto 2011 Jay Radcliffe
si occupava di sicurezza digitale per conto
dellIbm: diabetico e portatore di un microinfusore per insulina, mise alla prova
la sicurezza della macchina, scoprendo
notevoli falle allinterno del sistema. Lo
stesso sentiero fu seguito dallhacker neozelandese Barnaby Jack quando nel luglio
del 2013 annunci di aver capito come col-

Bibliografia
Kevin Ashton invent il
concetto di internet-of-things
nel 1999 durante una
presentazione presso la
Procter & Gamble, ma il
2009 lanno duscita del suo
testo definitivo, That
Internet of Things Thing, un
saggio pubblicato dal Rfid
Journal in cui defin il
nuovo fenomeno, criticando
alcune delle interpretazioni
che gi allepoca stavano
ridefinendo la parola e il suo
contenuto. Per quanto
riguarda la deriva
criminogena dellInternet
delle cose, si consigliano
Health Care Cyberthreat Report
2014 del Sans Technology
Institute e la ricerca
dellEuropol sullargomento,
The Internet Organised Crime
Threat Assessment. Per
approfondire il pericolo
dellhacking in medicina, si
pu consultare la
presentazione in Powerpoint
di Jay Radcliffe (Hacking
Medical Devices For Fun and
Insulin) in cui ha descritto le
falle dei microinfusori per
insulina e il paper 2013
Survey on Medical Identity
Theft del Panemon Institute,
tutto dedicato al furto
di dati sensibili
da macchinari ospedalieri

legarsi a un pacemaker, modificandone il


funzionamento e uccidendone il portatore. Il tutto a 90 metri di distanza dalla potenziale vittima. Un annuncio che fece
scalpore e cre unenorme attesa per la
sua dimostrazione, che si sarebbe dovuta
tenere a fine luglio 2013 in occasione dellannuale conferenza per hacker Black
Hat. E a questo punto arriviamo alla
morte sospetta: pochi giorni prima dellevento, Jack fu trovato morto nel suo appartamento, una tragedia inspiegabile
che ha dato vita a molte teorie del complotto secondo le quali lhacker sarebbe
stato eliminato dalla Cia o dallFbi prima
che potesse svelare la sua scoperta.

Ma non di complottismo che vogliamo parlare qui, perch lultimo report sul
crimine online della polizia europea Europol (The Internet Organised Crime Threat
Assessment 2014) tornato sullargomento morte da internet ricordando che
case, automobili e smart cities hanno alla base programmi software che possono
essere attaccati e spesso non sono progettati tenendo conto della loro sicurezza.
Nascosto nel quarto capitolo, dal titolo
Il futuro gi qui, si pu leggere anche
un monito minaccioso che riguarda il nostro futuro: Con laumentare degli oggetti connessi a internet, possiamo aspettarci
di assistere a un maggior numero di attacchi a sistemi nuovi ed emergenti, incluse
nuove forme di ricatto ed estorsione (come il ransomware, in cui degli hacker rubano dati personali per chiedere un riscatto ai loro proprietari). Non solo furto
di dati, per, anche danni fisici e possibili morti, conclude la ricerca di Europol,
confermando la convinzione diffusa secondo cui manca ormai pochissimo al primo omicidio via internet: la societ di cy-



Tiromancino

Cinque miseri secoli


SullIndice dei libri del mese di ottobre,
Mimmo Cndito ricorda le vittorie di
Saladino sui crociati. E aggiunge
testualmente che da quel tempo, e dalla
riconquista musulmana di Gerusalemme,
la storia ha raccontato soltanto sconfitte
per la bandiera verde dellislam. Non
facile capire di quale storia si tratti, visto
che lingresso trionfale di Saladino a
Gerusalemme risale allottobre 1187 e
circa cinquecento anni dopo, nel 1683, di
sconfitta in sconfitta, larmata islamica
dellimpero e califfato ottomano giunse
(come peraltro era gi avvenuto nel 1529)
alle porte di Vienna. Bisogna tuttavia
considerare che cinque secoli sono
soltanto un battito di ciglia al cospetto di
Dio. E figurarsi poi di Allah.
Antonio Carioti

Conosci il tuo corpo, scegli il tuo cibo. Il grande mondo della nutrizione sta cambiando.
Un piatto di pasta o una porzione di formaggio possono avere lo stesso numero di calorie,
ma i loro principi nutritivi reagiscono diversamente allinterno dellorganismo.
Dalle calorie alle molecolesupera il vecchio concetto del calcolo delle calorie giornaliere
perch queste allinterno del corpo umano non esistono. Lautore, Prof. Pier Luigi Rossi,
partendo da questo concetto accompagna il lettore in unviaggioalla scoperta del proprio
corpo.

ROMA
07/11/14 ore 18.00
Casa Internazionale delle Donne
Palazzo del Buon Pastore - Sala Carla Lonzi
Via della Lungara ,19 - Roma
Sar presente lautore Prof. Pier Luigi Rossi, medico nutrizionista.

bersicurezza Idd ritiene che si consumer


entro la fine del 2014. Si tratta di uno scenario plumbeo che sembra ispirato a un
film. E in qualche modo proprio cos:
nella seconda stagione di Homeland, serie
statunitense sulla lotta al terrorismo, un
gruppo eversivo uccide il vicepresidente
americano hackerando il suo pacemaker e
causandogli un infarto. Un colpo di scena
che allo spettatore medio sar apparso
scientificamente non provato (unamericanata) ma che dipinge uno scenario che
ora Europol definisce nel suo report preoccupante. Reale. C addirittura un precedente storico di cui gli autori della serie
non potevano sapere, visto che stato svelato solo nel 2013 dalla trasmissione statunitense 60 minutes: nel 2007 lallora vicepresidente Dick Cheney si sottopose in
gran segreto a unoperazione per eliminare dal suo pacemaker la possibilit di comunicare a distanza con altri dispositivi. Il
timore di Cheney era che un terrorista po-

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014

CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA

ILLUSTRAZIONE DI
FRANCESCA CAPELLINI

Espedienti

Il Teatreneu di Barcellona fa pagare in base alla


soddisfazione degli spettatori. Ma non tutto bene

Un tablet spia i tuoi sorrisi


Cos la tecnologia
ti insegue anche a teatro
di EVGENY MOROZOV

tesse assassinarlo in modalit wireless,


senza lasciare indizi n impronte, colpendo direttamente il suo cuore.
Lomicidio via internet alla Homeland non per lunica minaccia legata allinternet-of-things: ce n unaltra pi banale e diffusa, in cui il vecchio furto di dati
viene declinato alla luce della messa in
Rete di sempre pi apparecchi. Torniamo
al ransomware, la richiesta di riscatto per
dati personali, e immaginiamola applica-



Il report
La polizia europea segnala
nel suo ultimo rapporto
i pericoli legati ai
collegamenti in Rete di case,
auto, ospedali, smart cities
ta ai dati personali conservati da molte
istituzioni mediche come ospedali, centri
di ricerca e cause farmaceutiche, tutte
nuove cose che ora sono connesse a internet: secondo i calcoli del Ponemon Institute il 94% delle strutture mediche statunitensi sostengono di essere state vittime di cyberattacchi; un altro studio di
Barbara Filkins del Sans Technology Institute ha scoperto che spesso ladesione alle norme di sicurezza in vigore non assicura protezione dai cyberattacchi.
Serve di pi, molto di pi, anche perch
a differenza delle truffe e dei furti legati
allecommerce, reati per i quali gli utenti
sono protetti, nel campo medico i consumatori sono responsabili dei costi legati
alla manomissione dei dati dellassicurazione. Un giro daffari, continua Filkins,
che nel 2013 ha superato 12 miliardi di
dollari. Salute, problemi fisici, informazioni personali e fiscali, dettagli privati:
ogni database medico contiene uninfinit di informazioni sensibili che pu trasformarsi in un tesoro per un mercato
nero dei dati. Basta guardare i prezzi: il
valore di unidentit medica completa (ovvero tutti quei dati personali di una persona che posso usare per pagare un trattamento con unassicurazione altrui) di

circa duemila dollari a unit, molto di pi


rispetto a quello dei dati relativi a una carta di credito rubata su internet. un
nuovo business molto gratificante per i
delinquenti, spiega lo studio del Sans Technology Institute.
Ma che centra linternet delle cose in
tutto questo? Centra eccome, visto che la
maggior parte di questi attacchi stata
perpetuata tramite macchine per le radiografie e altri macchinari medici connessi
al web, e quindi falle di un sistema che dovrebbe essere inespugnabile.
Il caso pi citato nel settore quello di
Anndorie Sachs, cittadina statunitense
che nel 2010 ha rischiato di perdere la custodia dei suoi figli dopo essere stato accusata di aver dato alla luce un bimbo risultato positivo alle metanfetamine. Sachs
rispose alle accuse spiegando che erano
passati due anni dalla nascita del suo ultimo figlio e alla fine si scopr che la donna
era stata vittima di un furto didentit.
Linternet-of-things viene spesso dipinto come una tecnologia in grado di sapere
sempre di cosa abbiamo bisogno e di permetterci di regolare qualsiasi nostro oggetto dal condizionatore al microonde
anche a distanza. Per farlo dobbiamo
semplicemente collegare le nostre cose al
web, quello stesso web che recentemente
ci ha regalato lo scandalo delle foto nude
di molte celebrit rubate dai loro account iCloud e che da decenni mette a rischio un mare di informazioni personali.
Come fare quindi? La soluzione sta nelle radici del problema stesso: come dimostrato da Filkins la gran parte delle organizzazioni interessate (il 50%), dalle case
farmaceutiche agli ospedali, non hanno
fatto nulla per migliorare la sicurezza dei
loro apparecchi. Eppure sempre pi apparecchi medici vengono connessi a internet, comodi ed efficenti, aumentando la
dimensione e lattrattiva di una Rete zeppa
di documenti personali e preziosi. Il pericolo di un infarto causato da un hacker
tramite pacemaker esiste, certo, ma sembra uneventualit pi remota, un atto
estremo, mentre la salvaguardia delle informazioni personali legate a milioni di
persone dovrebbe essere la priorit. Lallarme Europol lha lanciato.
RIPRODUZIONE RISERVATA

egli ultimi sette anni la


vita della maggior parte degli europei ha subito due sconvolgimenti diversi ma
correlati: il primo stato un grazioso regalo di Wall Street, laltro
lo si deve alla Silicon Valley. Da un
lato, la crisi finanziaria globale e le
conseguenti iniziative di salvataggio delle banche hanno prosciugato le risorse dello stato sociale,
eliminando o mutilando il settore
pubblico, uno dei pochi cuscinetti
rimasti ad attutire linvasione dellideologia neoliberista, altamente individualistica e in adorazione
del mercato.
I pochi servizi pubblici sopravvissuti ai tagli sono diventati
estremamente costosi o sono stati
costretti a sperimentare nuovi
meccanismi di sopravvivenza, a
volte di tipo populista. Lascesa
del crowdfunding, il finanziamento collettivo, ne un buon
esempio: molte istituzioni culturali, non potendo pi affidarsi ai
generosi e incondizionati finanziamenti governativi, hanno dovuto raccogliere fondi direttamente dai cittadini. In mancanza
di alternative hanno dovuto scegliere tra il populismo del mercato (la gente sa bene quel che vuole
finanziare!) e la definitiva estinzione.
Il secondo sconvolgimento
di cui responsabile Silicon Valley
ci stato presentato come uno
sviluppo prevalentemente positivo, e questo ha contribuito a mascherare alcuni dei gravi problemi
politici ed economici da cui anchesso affetto. Dopo aver cablato
il mondo, Silicon Valley ci ha assicurato che la magia della tecnologia avrebbe pervaso in modo naturale ogni angolo della nostra vita: opporsi allinnovazione tecnologica equivarrebbe a negare gli
ideali dellIlluminismo, e Larry
Page e Mark Zuckerberg si presentano come i successori in veste
imprenditoriale di Diderot e Voltaire.

Stranamente, per, si portati a


credere che il secondo tipo di rivoluzione sia indipendente dal
primo. Limprovvisa popolarit
dei Mooc, i corsi online, e di altre
tecnologie di apprendimento non
stata considerata una conseguenza dei tagli nei bilanci delle
universit, ma un naturale risultato dellinnovazione portata dalla
Silicon Valley gli hacker sono
arrivati a sovvertire le universit
nello stesso modo in cui hanno
portato scompiglio nellindustria



Conseguenze/1
La rivoluzione
informatica consente
di tracciare tutto ci
che facciamo: chiunque
ne pu abusare

della musica o nel giornalismo!


Analogamente, il finanziamento
collettivo non stato messo in relazione ai tagli dei fondi delle istituzioni culturali: anche in questo
caso si sarebbe trattato solo di un
forte momento di rottura, in
cui un settore innovativo non faceva altro che subentrare a un
concorrente pi lento.
Questi due tipi di rottura con il
passato quello finanziario e
quello tecnologico sono recentemente giunti a incrociarsi al Teatreneu, un teatro di Barcellona.
Come molte altre istituzioni culturali spagnole, il teatro ha dovuto
affrontare un notevole calo di entrate quando il governo, alla disperata ricerca di risorse per tappare i buchi di bilancio, ha dovuto
elevare dall8 al 21 per cento le tasse sulla vendita dei biglietti.

Gli amministratori del Teatreneu hanno per trovato una soluzione ingegnosa: in partnership
con lagenzia pubblicitaria Cyranos McCann, hanno dotato il retro
delle poltrone di un tablet capace
di analizzare le espressioni del viso. Ora gli spettatori entrano nel
teatro gratuitamente, ma devono
pagare 30 centesimi per ogni risata registrata dalla tavoletta (per un
massimo di 24 euro, ossia 80 risate per spettacolo). Unapplicazione mobile facilita loperazione del
pagamento alla fine dello spettacolo. A quanto sembra, in questo
modo il costo medio dei biglietti
cresciuto di 6 euro. Il sistema ha
anche il pregio di apparire giusto:
se lo spettacolo noioso, non si
dovr pagare nulla. Come era prevedibile, si possono anche condividere con gli amici i selfie delle
risate.
Dal punto di vista della Silicon
Valley, questo un episodio da
manuale di una situazione problematica che si risolve per il meglio: la diffusione di sensori intelligenti e di connettivit internet
crea nuovi modelli di business e
nuovi profitti.
Crea anche nuove occasioni di
lavoro per chi produce hardware e
software. Non ci sono mai state
cos tante possibilit di scelta per
pagare beni e servizi con cos poco
sforzo: lo possiamo fare con lo
smartphone, e ora anche con la
carta didentit (MasterCard, ad
esempio, si recentemente accordata con il governo nigeriano per
lanciare una carta didentit che
funziona anche come carta di credito).
Per la Silicon Valley si tratta solo
di una tecnologia che ne sostituisce unaltra uno dei tanti modi per smettere di usare i contanti
e anche di usare la plastica,
semprech Visa e MasterCard non
si organizzino diversamente.
Questa spiegazione potrebbe
andare bene a imprenditori e investitori, ma noi non dovremmo
accettarla: celando lesistenza dei
problemi finanziari che stiamo
subendo, questo quadro tecnocentrico ci offre una versione piut-

tosto superficiale di quel che ci sta


accadendo e delle sue ragioni.
Certo, ci possiamo rallegrare di
poter pagare molte cose pi facilmente. Ma non dovremmo anche
preoccuparci che questa infrastruttura ci addebiti dei costi
maggiori e su pi cose rispetto a prima?
Che c di male, in fondo, nel
denaro contante? Cosa, a parte la
molla del profitto, lo rende un
obiettivo da eliminare? Il contante
non lascia tracce, erigendo in questo modo importanti barriere tra
il cliente e il mercato. Quando si
paga in contanti, le transazioni
sono individuali nel senso che
non sono collegate tra di loro.
Quando pago con il cellulare o,
peggio ancora, quando il selfie
scattato dal sedile che mi sta di
fronte viene conservato per i posteri o condiviso nel mio social
network si crea una tracciabilit che pu essere sfruttata dalle
agenzie pubblicitarie e da altre
aziende. Che lesperimento di Barcellona sia nato in partnership
con una societ di pubblicit non
una coincidenza: la registrazione di transazioni commerciali
rappresenta anche una bella opportunit per raccogliere dati che
potrebbero servire a personalizzare la nostra pubblicit.

Questo significa che ogni transazione elettronica che facciamo


non mai veramente conclusa: la
sua coda anche solo per la scia
di dati che si lascia dietro ci segue ovunque andiamo, stabilendo
collegamenti tra le nostre attivit
quotidiane che, forse, dovrebbero
rimanere scollegate.
La rivoluzione tecnologica, a
quanto pare, ha origini tuttaltro
che tecnologiche. favorita dalla
crisi politica ed economica in cui
ci troviamo, ma le sue conseguenze avranno un profondo effetto
sui nostri legami sociali. Valori come la solidariet il fondamento
della democrazia sociale sono
molto difficili da sostenere (e ancor meno da promuovere) in un
ambiente tecnologico ossessionato dalla personalizzazione e dai
prezzi a misura individuale. Solo
mettendo in discussione la presunta natura apolitica della rivoluzione della Silicon Valley potremo
forse recuperare un po di controllo sulla profonda trasformazione
che induce nella nostra vita quotidiana, che effettivamente turbata, ma da forze molto pi malefiche dellinnovazione.
( traduzione di Maria Sepa)
RIPRODUZIONE RISERVATA



Conseguenze/2
Ogni transazione
telematica che
concludiamo in realt
non mai conclusa:
resta una scia di dati

6 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014

Orizzonti

Sandro Gerbi il #twitterguest


Nato a Lima (Per) nel 1943, Sandro Gerbi
storico e giornalista. Insieme a Raffaele Liucci
ha scritto una biografia di Indro Montanelli in
due volumi, pubblicati da Einaudi, ora rivisti e
confluiti nel saggio Indro Montanelli. Una
biografia (Hoepli). autore anche di Mattioli e
Cuccia (Einaudi, 2011), Tempi di malafede (2
edizione Hoepli, 2012), Giovanni Enriques
(Hoepli, 2013). Da oggi consiglia un libro al
giorno su Twitter ai follower de @La_Lettura.

Nuovi linguaggi, scienze, religioni, filosofie

Filosofia

Gli scritti del pensatore tedesco appena pubblicati gettano nuova luce sulla sua adesione
al Terzo Reich. Riteneva che la Germania, per salvare lOccidente, dovesse ricollegarsi
al paganesimo della Grecia e di Roma. Ma il suo errore stato teorico prima che politico

Lultimo segreto (nero) di Heidegger


di DONATELLA DI CESARE

ubblicati in Germania nella primavera del 2014, i Quaderni neri assomigliano al diario di bordo di un naufrago che attraversa la notte del mondo, rischiarata da profondi sguardi filosofici e
potenti visioni escatologiche. Martin Heidegger parla con una cruda libert, locchio teso al futuro. Dal suo avamposto
si rivolge a nuovi interlocutori che, grazie
alla distanza della storia, potrebbero intendere in modo differente quellepoca
tragica dellEuropa. La pubblicazione dei
Quaderni neri stata infatti voluta da
Heidegger, quasi a coronamento della
sua opera. Qual allora il significato di
questi inediti che vanno dal 1931 al 1941?
Lintenso dibattito che i Quaderni neri
stanno suscitando non solo in Germania,
ma anche in Francia, negli Stati Uniti, in
Israele, riguarda per soprattutto quello
che finora era un non-detto: la questione ebraica. Per la prima volta Heidegger
parla apertamente degli ebrei e dellebraismo. Allindomani delloffensiva
tedesca a est, scatenata da Hitler il 22 giugno 1941, Heidegger annota: La questione riguardante il ruolo dellebraismo
mondiale non una questione razziale,
bens la questione metafisica su quella
specie di umanit che, essendo per eccellenza svincolata, potr fare dello sradicamento di ogni ente dallEssere il proprio
compito nella storia del mondo.

Heidegger avverte che il tema dellebraismo va affrontato nella storia dellEssere. Qual il rapporto tra lEssere e
lEbreo? Ecco dunque la novit dei Quaderni neri. LEbreo insediato nel cuore
del pensiero di Heidegger, nel centro della questione per eccellenza della filosofia. Ma, daltra parte, proprio allEbreo
viene ascritto loblio dellEssere, la colpa
pi grave.
Lantisemitismo metafisico getta nuova luce sulla adesione di Heidegger al nazismo, che non pu essere considerata n

Nei Quaderni inediti un antisemitismo metafisico


Lebraismo mondiale sradica i popoli dallEssere

i
Il saggio
In questo articolo scritto per
la Lettura Donatella Di
Cesare, docente presso il
dipartimento di Filosofia
dellUniversit La
Sapienza di Roma, anticipa
i temi del suo saggio
Heidegger e gli ebrei. I
Quaderni neri (Bollati
Boringhieri, pagine 352,
 17), che esce in libreria
il 13 novembre
Ledizione italiana
I Quaderni neri di Martin
Heidegger (1889-1976)
sono una sorta di taccuino
filosofico, con una serie di
annotazioni stese dallautore
fino al 1969. In Germania
sono usciti finora i primi tre
volumi, che coprono larco di
tempo dal 1931 al 1941,
mentre lanno prossimo
uscir il volume relativo al
periodo 1942-45. In Italia i
Quaderni neri saranno
pubblicati da Bompiani: i
primi tre volumi sono in
traduzione e usciranno
nellautunno del 2015

un dettaglio biografico n un errore politico. Piuttosto si tratta di una scelta coerente con il suo pensiero. E di una coerenza esemplare appare anche il suo silenzio dopo la Shoah. Lantisemitismo
non infatti un di pi ideologico, ma il
cardine del nazionalsocialismo.
Di fronte ai Quaderni neri c chi si affrettato a tacciare Heidegger di essere un
sinistro oscurantista, chiudendo il tema
del totalitarismo con un gesto altrettanto
totalitario; dal versante opposto non
mancato chi lo ha gi assolto, liquidando
immediatamente la questione. Entrambi
questi gesti, del tutto inadeguati, sono
profondamente antifilosofici. Proprio la
gravit dei temi dovrebbe vietare sia la
condanna criminalizzante che la reticenza complice, sia lindignazione morale
che la banalizzazione cinica. Eppure in
questi mesi si sono moltiplicati giudizi
sommari e verdetti apodittici che fomentano il processo postumo a Heidegger.
Inaccettabile lo schema del processo
che, soprattutto in Francia, ha assunto
tratti imbarazzanti e caricaturali.

A che cosa servirebbe processare il filosofo? E a chi? La speranza, neppure


troppo segreta, di vecchi e nuovi procuratori, quella di chiudere una volta per
tutte con Heidegger. Il che consentirebbe
anche una resa dei conti con la filosofia
continentale, che al suo pensiero si richiama.
Ma liberarsi di Heidegger significherebbe anche sbarazzarsi dei difficili interrogativi che ha sollevato, aggirare la questione forse la pi complessa? sulle
responsabilit dei filosofi verso lo sterminio. Soprattutto in Germania sono gli
scritti pi radicali di Heidegger, quelli
degli anni Trenta, a incutere timore. Chi
definisce patologiche le sue riflessioni
vuole continuare a rimuovere il nazismo,
come se si fosse trattato di una follia.
Al contrario i Quaderni neri possono essere loccasione per pensare filosofica-

mente quel che accaduto, e cio non solo il Terzo Reich, non solo Auschwitz, ma
la questione ebraica nella storia dellOccidente.
Nel suo antisemitismo metafisico Heidegger non isolato, ma segue una lunga
scia di filosofi. Se Immanuel Kant aveva
accettato gli ebrei come cittadini a condizione di una eutanasia dellebraismo,
G.W.F. Hegel li aveva fermati sulla porta
dellEuropa e della salvezza: dal punto di
vista teologico lebraismo doveva essere
superato dal cristianesimo, da quello politico gli ebrei erano stranieri privi di terra e di Stato, incapaci di possesso e propriet. In breve: come cittadini erano un
nulla.
Come ha detto Hannah Arendt, la
questione ebraica viene sollevata dal
mondo non ebraico che non sa come definire gli ebrei. Appartengono a una religione? Oppure a un popolo? E se costituiscono una nazione ebraica, allora sono
una minaccia. Prenderanno il sopravvento? Friedrich Nietzsche adombra unalternativa inquietante: Ormai non resta loro
che divenire i padroni dEuropa oppure
perdere lEuropa, come una volta persero
lEgitto. Ma c gi chi lancia lallarme:
gli ebrei avrebbero subdolamente dato
inizio alla guerra contro i tedeschi.
Da Lutero a Schopenhauer, fino a Hitler, viene ripetuta laccusa della menzogna: gli ebrei falsificano e mentono. In
Mein Kampf la menzogna diventa la chiave per decifrare larcano dellebraismo:
maestri dellinganno, gli ebrei si spacciano per tedeschi, mentre sono stranieri,



Il nodo irrisolto
La criminalizzazione e la
compiacenza assolutoria
servono solo ad aggirare la
scottante questione della
responsabilit per la Shoah

fanno credere di essere quello che non


sono, mimetizzano il loro non-essere, il
loro costitutivo nulla. Proprio questa accusa metafisica ha avuto esiti devastanti.
La storia dellEssere, che Heidegger delinea nei Quaderni neri, si dispiega lungo
lasse greco-tedesco. Solo il popolo tedesco pu tentare di salvare lOccidente. E
gli ebrei? Per loro non c posto non
solo in Europa, ma neppure in una periferia del mondo. Il loro destino non
quello di altri popoli emarginati. Gli
ebrei sono esclusi dallEssere.
Si pu ancora dire che lantisemitismo
sia solo una forma di razzismo? Certo
lEbreo il nemico metafisico che dissimula lEssere, lo occulta. Heidegger giunge a denunciare un nesso di complicit
tra ebraismo e metafisica. Il motivo per
cui lebraismo andato temporaneamente accrescendo il proprio potere che la
metafisica dellOccidente, almeno nel
suo sviluppo moderno, ha offerto un
punto di partenza per il diffondersi di
una altrimenti vuota razionalit e abilit
di calcolo. Lebraismo si insediato nello spirito dellOccidente e lo ha minato. Esito ultimo della modernit, il potere
ebraico legato al destino della metafisica. Oltrepassare questultima significa liberarsi anche dellebraismo. Sta qui uno
dei nodi della visione di Heidegger e una
delle novit dei Quaderni neri.

In modo analogo a Carl Schmitt, che ricorre ai codici della retorica antisemita,
Heidegger descrive limmagine dellebreo anche quando parla di circoncisione del sapere, abilit di calcolo,
comunit degli eletti. Accusa gli ebrei,
privi di radici, di portare lo sradicamento, di desertificare il pianeta, di derazzificare i popoli, cio di imbastardirli. Laccusa molto grave: la autoestraneazione dei popoli la strategia che gli ebrei
perseguono per realizzare la democrazia,
il parlamentarismo, luguaglianza e raggiungere cos il dominio sul mondo. A

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014

Sopra le righe
di Giuseppe Remuzzi

CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA

Fuori di casa chi fuma


Tu non fumi e tua moglie s? come abitare a
Pechino, la citt pi inquinata del mondo.
Nelle case di chi fuma la concentrazione di
polveri sottili PM 2,5 pu arrivare a 111
microgrammi/m 3, dieci volte pi dei livelli
massimi che lOms considera tollerabili. Di
fumo passivo muoiono 600 mila persone
ogni anno. Forse, prima ancora di chiudere le
citt alle auto, dovremmo pretendere che chi
vive con noi non fumi almeno in casa.

Idee Simone e Andr Weil

ILLUSTRAZIONE
DI AMALIA CARATOZZOLO

Matematica
La scienza
che si nutre
di foschia
questo scopo non combattono lealmente; con linganno cancellano i confini e la
distinzione amico-nemico. Gli ebrei pi
temibili sono perci quelli assimilati.
Heidegger sembra prendere parte allimpresa di definire lebreo nel periodo
intorno alle leggi di Norimberga, unimpresa che non impegna solo giuristi e
scienziati, dato che le fantasie razziste
non sono basate su criteri scientifici.
Invano si cerca di definire lessenza
ebraica attraverso una metafisica del sangue. Proprio il filosofo chiamato a rispondere.
Privo di mondo, im-mondo, impuro,
lebreo complotta per il dominio del pianeta. Non pu non sorprendere che Heidegger parli di poteri che reggono le fila di una inarrestabile macchinazione.
Il giudeobolscevismo, un messianismo secolarizzato, non che una realizzazione di quellocculto potere ebraico
che combatte con linganno, assumendo
figure diverse. In un testo del 1941 scrive:
Lebraismo mondiale, istigato dagli
emigranti, lasciati andar via dalla Germania, penetrato ovunque, fino ad essere
impercettibile e, con tutto quel dispiegamento di potere, non c luogo in cui abbia bisogno di prendere parte alle azioni
belliche, mentre a noi non resta che sacrificare il miglior sangue dei migliori del
nostro popolo.

di GIULIO GIORELLO

Nella sua apocalittica Heidegger vede


nellEbreo la figura di una fine che si ripete ossessivamente impedendo al popolo
tedesco di risalire allaltro inizio, cio a
un nuovo mattino dellOccidente. Non diversamente da altri intorno a lui, crede
che la Germania, chiamata a difendersi,
si costituisca ricollegandosi, oltre a Roma, alla Grecia mai realizzata, quella mistica e arcaica, puramente pagana. Ma
lImperium si trovato sempre contro
Israele. Il secolare scontro teologico-politico diventa guerra planetaria contro gli
ebrei.
In quegli stessi anni sono gli allievi
ebrei di Heidegger, gi emigrati, a riconoscere in quel che sta per accadere un
nuovo bellum judaicum. Ma a Hans Jonas
non sfugge la differenza: se Roma aveva
consentito a un ebraismo politicamente
sconfitto di continuare a sopravvivere,
ci non sarebbe accaduto sotto il tacco
della Gestapo. Questo stato daltronde
il nazionalsocialismo: il primo progetto
di rimodellamento biopolitico dellumanit. Nel non-essere dellebreo risuona
gi lannientamento. Ma prendere alla
lettera le metafore dei filosofi stato il lavoro dei boia nellorganizzazione burocratica dei campi.
Dopo i Quaderni neri Auschwitz appare pi strettamente connesso con loblio
dellEssere. Per quel che riguarda Heidegger, le domande, almeno per chi non cerchi risposte sbrigative, si moltiplicano.
Tanto pi che a lui si devono quei concetti che oggi consentono una riflessione
sulla Shoah: dal dispositivo alla tecnica,
dalla banalit del male alla fabbricazione dei cadaveri. Il suo errore stato filosofico prima che politico, e cio il compromesso con la metafisica che lo ha
spinto a definire lessenza dellEbreo,
piuttosto che a scorgere in questo altro,
cos prossimo, il varco verso un nuovo oltre. Se in seguito avesse riconosciuto
levento traumatico di Auschwitz, avrebbe lasciato che quel trauma mandasse in
frantumi la storia dellEssere.

alora ci che sappiamo in pi


appunto che non ne sappiamo di pi dei nostri predecessori, scriveva Andr Weil, un
titano della matematica del
Novecento, alla sorella Simone. Non
solo un paradossale gioco di parole, ma
la constatazione di quanto sia aspro il
lavoro del matematico. Quando inventa nuove strutture in cui inquadrare i
fatti pertinenti, si sente come un ragazzino che si diverte a fare un pupazzo
di neve; ma poi scopre che ha di fronte
un materiale duro e resistente, come
certi porfidi usati a volte dagli scultori.
proprio questa difficolt a far s che le
sue invenzioni non restino sterili giochi
mentali, e si colleghino invece al complesso delle conquiste ottenute in secoli
di sforzi. Simone, affascinata a sua volta
da numeri e figure, nei suoi Quaderni
annotava: Matematica: universo astratto
in cui io dipendo unicamente da me.
Era una versione laica del Regno della
giustizia promesso dai Vangeli! Il fratello sottolineava piuttosto che, pur svincolatasi dallobbedienza allintuizione sensibile, la matematica
non cessava di sfidare lintelligenza del
matematico-artista
che scolpiva i suoi
concetti, lasciandolo
talvolta insoddisfatto del risultato, non
diversamente da un
Leonardo o da un
Simone Weil (qui
Michelangelo. Nel
sopra, 1909-1943) libro La fredda bele il fratello Andr
lezza. Dalla metafiWeil (1906-1998) sica alla matematica (Castelvecchi, pp.
78,  12), in uscita il
5 novembre, Niccol
Argentieri presenta
con attenta cura due
testi di Andr Weil:
una lettera alla sorella del 1940 e un
commento del 1960
a un convegno. Se
Simone era ossessionata dallimpossibile
attuazione della giustizia divina in terra,
Andr (che trovava le scelte di vita di lei
incomprensibili) era affascinato dalla
fredda bellezza della disciplina cui si
era consacrato. Insofferente a istituzioni
e burocrazie, dotato di invincibile curiosit, esploratore di genti e Paesi, ma anche di nuovi continenti dello spirito, non
dimenticava per la nebbia di idee
metafisiche che preludono alla costruzione delle teorie controllabili. Come
sanno tutti i matematici, nulla pi fecondo di queste oscure analogie, questi
indistinti riflessi tra una teoria e unaltra,
queste carezze furtive, queste indecifrabili foschie, diceva. E a evitare che la
conoscenza, purificata dal rigore della
logica, si tramutasse nellindifferenza
della routine era solo leventualit che la
nebbia potesse sempre ricomparire altrove. Simone, tormentata dalla sfida
congiunta di politica e arte, avrebbe forse
sottoscritto lelogio della foschia, condizione essenziale della vita della mente.
Per quanto separati dagli eventi, il matematico avventuroso e la pensatrice sospesa tra lombra e la grazia erano
entrambi amanti dellOrsa Maggiore,
come nel grande Nord si definiscono i
contrabbandieri per cui non esiste
frontiera inviolabile.

RIPRODUZIONE RISERVATA

RIPRODUZIONE RISERVATA

8 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA

Tarli

Orizzonti Societ

di Severino Colombo

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014


Akim va di corsa verso la vita
Poche righe di testo seguite da alcune pagine
di illustrazioni che mostrano quello che le
parole hanno anticipato. La forma narrativa di
Akim corre (Babalibri, pp. 96, 11,50, dai 6
anni) curiosa: come se il lettore avesse

bisogno di essere preparato a quello che vedr,


come dovesse imparare cos laccoglienza. E
forse cos. Il libro, scritto e illustrato da Claude
K. Dubois (tradotto da Tanguy Babled), la
storia di un bambino in fuga da una guerra.

Indagini Una ricerca fa il punto sulle aspettative di lavoro. Giuseppe De Rita: Dobbiamo dischiudere orizzonti nelle famiglie e nei singoli

Terapie per restituire fiducia ai giovani


I Millennials italiani sono i pi pessimisti. Due storie di chi ha reinventato il futuro
testi di ISIDORO TROVATO

iangi, che ben hai


donde, Italia mia.
Probabilmente, oggi
pi che mai, il giovane Giacomo Leopardi pronuncerebbe la stessa frase di
allora. In un contesto diverso ma non
certo meno difficile di quello che rese
famoso il pessimismo cosmico del
giovane favoloso.
Oggi emuli, pi o meno consapevoli,
di quel pessimismo sono i giovani
chiamati Millennials, quelli della fascia
di et compresa tra i 19 e i 38 anni. A
metterlo in evidenza una ricerca condotta da Msl group, il network di comunicazione strategica di Publicis
Groupe, dal titolo The Future of Busi-

ness Citizenship: si tratta di unindagine condotta nei 17 Paesi pi industrializzati del mondo per capire meglio il
mondo dei Millennials, quella che da
sociologi ed economisti viene definita
come la pi grande, varia e influente
generazione della storia, veri game
changers che potrebbero cambiare le
sorti del mondo che verr.
A livello globale il 73% degli intervistati pensa che i governi non siano in
grado di risolvere problemi sociali da
soli, e l83% auspica un coinvolgimento
attivo della loro generazione da parte
delle aziende. Ma dallItalia che arriva
la sorpresa maggiore: i nostri Millennials risultano i pi pessimisti tra coloro che si sentono meno fiduciosi ri-

Da Modena a Berlino

spetto allidea che la propria situazione


finanziaria possa migliorare nei prossimi 12 mesi; in Europa, invece, tedeschi
e danesi sono i pi fiduciosi, mentre
nel resto del mondo sono i giovani di
Brasile, India e Cina ad avere grandi
aspettative. Ancora pi bassa la fiducia dei giovani italiani nel fatto che la
situazione economica del proprio Paese possa migliorare.
Esistono antidoti o rimedi al pessimismo? Per essere ottimisti bisogna
saper guardare lorizzonte spiega
Giuseppe De Rita, sociologo e presidente del Censis . Attualmente i
nostri giovani non ne hanno uno, ma
per ricrearlo non bastano gli annunci
dei governi di turno: un nuovo orizzon-

Matteo Lamandini, 24 anni,


studi a Bologna e Milano

Amo la moda e lo stile


La mia prima sfilata
sar un trionfo di colori

Le 5 questioni
pi importanti
per i Millennials
italiani

Dagli Usa alla Russia

(Gli intervistati potevano


dare pi di una risposta)
Societ
1 Economia

91%
2 Ambiente

83%
4 Diritti umani e civili

74%
4 Affari internazionali

74%

chi le cerca con maggiore costanza? Non lo


so sorride Lamandini di sicuro c che
io per natura non mi arrendo, gi quando
avevo scelto questo percorso sapevo che solo in pochi ce la fanno e anche se non avessi
vinto il concorso avrei continuato a provare.
E continuer a farlo con la consapevolezza
che questa solo unopportunit che devo
sfruttare al meglio. Gi quella una selezione: vince chi ha passione, chi ostinato e
non molla.
In compenso per molti suoi coetanei
sono sfiduciati da un Paese che sembra fidarsi poco dei giovani. Il pessimismo non
un sentimento solo giovanile avverte
Matteo . Il Paese intero sfiduciato e soprattutto noi giovani siamo quelli che ne
facciamo le spese. Poi per c chi pi ostinato e ottimista. Io sono uno di quelli che
pensano che la nostra generazione debba
buttarsi, mettersi in gioco. La percezione
diffusa tra i miei coetanei che chi ci ha
preceduto non ci ha fatto un grande regalo,
ma rinunciare significa arrendersi senza
combattere. Io invece credo che noi potremo dare tanto a questo Paese. Il futuro non
lo vedo a tinte fosche.
Sar per questo che per la sua sfilata di
luglio Matteo ha scelto un tripudio di colori. Non pi tempo di fantasia al potere, ma
non si arriva al potere senza un pizzico di
fantasia.
RIPRODUZIONE RISERVATA

Persona
1 Recessione
e disoccupazione

53%
2 Inflazione e aumento
dei prezzi

32%
3 Inquinamento
ambientale

30%
4 Cancro e mancanza
di cure

27
%
5 Costi del servizio
sanitario

24
%
Fonte: The Future
of Business Citizenship-Italy

CdS

La realt per ci dice che per il momento il Paese e il mondo delle imprese guardano con interesse ai Millennials, ma non sembrano saperli utilizzare. La sfiducia afferma Daniela
Canegallo, ceo di Msl group un
fenomeno legato al clima generale che
si respira in un Paese che resistente al
cambiamento e dove spesso le stesse
aziende faticano ad affermare un concetto di governance aperto ai giovani. I
Millennials hanno a cuore soprattutto
il tema del rilancio della nostra economia e delloccupazione, aspettano una
chance. Forse li aiuterebbe ad avere pi
autostima e maggiore ottimismo.
Meno Leopardi e pi imprenditori.
RIPRODUZIONE RISERVATA

Luca Rossettini e Renato


Parise, entrambi di 37 anni

Spazzini dello spazio:


la nostra impresa pulisce
le orbite dei satelliti

84%
3 Salute

e il pessimismo pu essere uno stile di vita, lo stile quasi mai ammette il pessimismo. Lo ha imparato
presto Matteo Lamandini, modenese di 24 anni con una grande
passione per la moda e lo stile. Matteo ha
studiato modellistica e disegno allAccademia Europea di Bologna e poi ha completato la sua formazione nel 2013 con una laurea
in Fashion Design allIstituto Marangoni di
Milano.
A quel punto inizia la trafila normale che
accomuna molti Millennials: lo sbarco sul
pianeta lavoro, attraverso uno stage o unaltra qualsiasi forma di opportunit, le trafile,
le code e tante porte in faccia. Intanto per
la sorte (o il coraggio) gli regala unoccasione in pi: il fashion talent Designer for Tomorrow di Peek & Cloppenburg, un riconoscimento internazionale che premia la
migliore promessa della moda a livello
mondiale. Matteo prova, si butta e supera le
prime selezioni, entra tra i primi dieci e poi
tra i primi cinque finalisti. Alla fine vince e
viene premiato Designer for Tomorrow
2014 alla settimana della moda di Berlino.
Oggi lavora alla Peek & Cloppenburg, ma intanto pensa a luglio, quando presenter una
sfilata tutta sua alla Mercedes-Benz Fashion
week di Berlino per poi spostarsi ad Amsterdam, perch il concorso gli ha aperto le
porte dellufficio stile di Tommy Hilfiger .
Solo casualit o le occasioni arrivano a

te si crea nelle famiglie e nei singoli. La


situazione in cui si trova questa generazione simile a quella vissuta dai
giovani italiani dei primi del Novecento. Quelli partivano con la valigia di
cartone verso gli Usa o in giro per il
mondo e alcuni di loro hanno costruito
dal nulla grandi realt imprenditoriali
che sono comunque servite a far crescere tutto il nostro sistema economico, diventando un modello per i coetanei. I Millennials si trovano in condizioni molto simili: quelli con pi talento hanno il mondo come orizzonte.
Molti lo stanno gi facendo con ottimi
risultati. Non sono cervelli in fuga: se
lItalia sapr riconquistarli diventeranno un patrimonio inestimabile.

er due trentenni italiani affermarsi negli Stati Uniti e poi venire a fare impresa in Italia
come conquistare lo spazio. E
proprio dallaerospaziale sono
partiti Luca Rossettini e Renato Parise,
che due anni fa (a 35 anni) hanno fondato D-Orbit. Si tratta di una giovane
impresa che realizza dispositivi per risolvere il problema dellinquinamento
spaziale, eliminando i satelliti artificiali
dalla propria orbita quando si conclude
il loro ciclo di vita. In pratica elimina il
rischio di detriti che vagano incontrollati nel cielo.
Un sogno, quello dei
due ingegneri comaschi,
diventato realt lo scorso
anno con il lancio del satellite Unisat-5 dal cosmodromo di Yasny in
Russia, costruito per testare lefficacia del prodotto. Suscitando reazioni positive da parte degli
investitori di mezzo mondo.
Siamo partiti in quattro, eravamo nel 2009
ricorda Renato Parise
(nella foto a destra)
oggi abbiamo sedici collaboratori e progetti ambiziosi per il futuro. Nei
prossimi tre anni puntiamo a fatturare almeno 15
milioni di euro nel settore. Per ora siamo concentrati soprattutto sulla pulizia spaziale delle orbite
operative a bassa quota,
ma non escludiamo di
riuscire a entrare nelle
missioni vere e proprie, quelle a 36 mila
chilometri di altitudine, oppure nella
nicchia dei micro satelliti. E tutto questo
vogliamo farlo in Italia, anche se sarebbe pi semplice e pi vantaggioso realizzarlo negli Usa.
Progetti ambiziosi che non lasciano
trasparire nessuna sfiducia nel futuro,
la stessa che invece manifestano gli old
Millennials, i trentenni delusi, quelli i
cui padri hanno vissuto il boom economico, la prima generazione dal dopoguerra che potrebbe fare peggio di quella precedente. La sfida molto com-

plessa, non c dubbio ammette il


giovane ingegnere ma non siamo
condannati a essere perdenti. Serve una
doppia spinta al cambiamento. Le svolte devono arrivare anche dallalto: in Italia il mondo del lavoro ancora fermo,
ingabbiato da norme antiche e superate. Provate a chiedere a un ventenne o a
un trentenne senza lavoro che cosa ne
pensano dellarticolo 18. Vi diranno che
non interessa, una questione vecchia
che non tocca i giovani, non li riguarda.
Nel frattempo le economie in Oriente
crescono a velocit doppia, come acca-

deva da noi in Europa negli anni Cinquanta.


Messa cos potrebbe sembrare una
sfida gi persa in partenza. Per niente
conclude Renato Parise . Il ritardo
un problema, ma non una buona ragione per rinunciare. vero che in giro
c molto pessimismo tra i giovani; e
tuttavia se noi ci rassegniamo non c
futuro per questo Paese. Forse non saremo noi a cambiarlo, ma potremmo creare le condizioni perch ci riesca la generazione che arriver dopo di noi.
RIPRODUZIONE RISERVATA

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014

CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA

Orizzonti Visual data

Le mappe del sapere, il libro catalogo della Lettura


Venerd 14 novembre alla Triennale di Milano
la Lettura celebrer il suo terzo compleanno
con la mostra Le mappe del sapere, dedicata
alle visual data pubblicate sullinserto. Per
loccasione sar pubblicato da Rizzoli un libro

catalogo (in libreria dal 12 novembre) dal titolo


Le mappe del sapere. Sottotitolo: Visual data di
arti, nuovi linguaggi, diritti. Linfografica
ridisegna le conoscenze (pagine 240,  35, in
mostra a  29,75).

Il numero maggiore in Toscana, la maggiore densit in


Trentino-Alto Adige: ecco dove si trovano e come cambiano
le offerte di un mercato che anche un fenomeno culturale

Imprese

Pi cibo, meno sport: il nuovo agriturismo


COME SI LEGGE
-20%

+4,9%

La dimensione dei quadrati mostra,


per ogni regione, il totale in scala
degli agriturismi presenti; sotto ogni
quadrato riportato il numero totale
degli agriturismi di quella regione.
Le regioni sono collocate nel graco
in base alla disposizione geograca
da Nord a Sud

+4%

+1,5%

+8%
-74%

+4,6%

+24%

+25,6%

+30%
+6,6%

-10%

-14,5%
+7,3%

+2,5%

+2,8%

+2,5%

+4,8%

Piemonte

Valle d'Aosta

Lombardia

Trentino-Alto Adige

Veneto

Friuli-Venezia Giulia

Liguria

2.331

54

1.926

2.081

1.947

707

680

=100 agriturismi

TIPOLOGIA

+8,9%

Ristorazione
Degustazione
Altre attivit*

-10,7%
+1%

+4,6%

-6%
+8%

+8%
+4,4%

*Per Altre attivit si intende la somma


dei campi riportati nella seconda parte
della visualizzazione (che comprende
anche Ristorazione e Degustazione)

-23%
+10,5%
+21,8%
-23,5%

-19%

-15,4%
+7,3%

VARIAZIONI PERCENTUALI
RISPETTO AL 2012
(aperture e chiusure attivit)
+

+3,4%

+8,3%

-3,4%

+1%

Emilia-Romagna

Toscana

Umbria

Marche

Lazio

Abruzzo

1.573

4.888

1.766

1.101

1.329

843

Valore non indicato


-18%

-20,4%

+12,5%

PERCENTUALE DI UOMINI
E DONNE PROPRIETARI
DELLE ATTIVIT

+17,7%

-2%

+15%

2003

-2%

-48%

+11%

Uomini | Donne

+4,2%

-4,7%

-50%
-5,4%

+13%

-1%

+31%

+7%

Molise

Campania

Puglia

Basilicata

Calabria

Sardegna

Sicilia

190

877

663

152

1.063

765

1.262

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

ATTIVIT AGRITURISTICHE

2003 - 2013
La visualizzazione
Ristorazione
rappresenta landamento
delle attivit agrituristiche
in Italia nellultimo decennio

1.000
Varie*

Unit di misura
per la lettura del
dato numerico
di ciascuna
attivit

Sport

*Le attivit Varie


comprendono:
partecipazione
ai lavori agricoli
dell'azienda, attivit
ricreative, giochi
per bambini, piscina,
utilizzo di sale riunioni
organizzate per
convegni o altro

Escursionismo

Degustazione

Mountain bike

Equitazione
Trekking
Corsi
Osservazioni naturalistiche
Fattorie didattiche

Fonti: ISTAT - 10 ottobre 2014

di PAOLO BELTRAMIN

incinnato e Tony Blair, John


Singer Sargent e Sting. Non
si contano gli uomini illustri
che sono stati richiamati dal
fascino della campagna italiana. E non stupisce che proprio nel
verde della Penisola gi nei primi anni
Settanta al consolidarsi del turismo
di massa si sia sviluppato un modello originale di vacanza, lagriturismo, solo in parte debitore della formula del bed&breakfast nel countryside inglese, delle gtes ruraux in Pro-

venza e delle Zimmer frei tirolesi.


Un fenomeno sociale, e culturale,
che stata anche una scommessa imprenditoriale (vinta). In uneconomia
nazionale dove il peso specifico dellagricoltura continua a diminuire
rappresentava il 12,5% del Pil nel 1960,
il 6% nel 1971, meno del 3% oggi
lidea allorigine dellagriturismo
semplice e geniale: trasformare i contadini (almeno in parte) in albergatori.
La prima legge di incentivo allospitalit offerta da agricoltori viene approvata nel 1973 dalla Provincia

autonoma di Trento: in pratica, metteva a disposizione incentivi e sgravi fiscali agli aspiranti imprenditori, con
lobiettivo di arginare labbandono
delle aree rurali. E non stupisce che
anche oggi, come mostra la visualizzazione grafica che pubblichiamo in
questa pagina, il Trentino-Alto Adige
sia la regione con la densit maggiore
di strutture agrituristiche, e la terza in
valori assoluti dietro Toscana e Piemonte.
La prima guida turistica specializzata viene pubblicata nel 1975: gli agriturismi sparsi per lItalia sono poche

centinaia. Nel 2000 superano quota 10


mila, e da allora raddoppiano ancora;
precisamente 20.897, secondo lIstat,
nel 2013. Organizzano lezioni di equitazione e trekking, fattorie didattiche
Gli autori
La visualizzazione di questa settimana
firmata da Giulia De Amicis,
information designer di Milano,
attualmente residente in Grecia.
La raccolta dei dati
a cura di FormicaBlu S.r.l.
e firmata da Marco Boscolo.

per bambini e degustazioni enogastronomiche.


Lo spirito originario, che spingeva
gli ospiti a partecipare attivamente al
lavoro dei campi almeno per qualche ora e nelle giornate pi fresche
non durato a lungo. Anzi, oggi la ristorazione diventata pi centrale anche rispetto alle attivit sportive. I gestori pi innovativi offrono pure laboratori di teatro, corsi di video-making
e perfino mostre di pittura (ma forse,
in questo caso, conviene comunque
visitare una citt darte).
RIPRODUZIONE RISERVATA

10 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014

Caratteri
Narrativa, saggistica, poesia, classifiche

Documenta
di Chiara Campara

CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 11


Cara radio, ti parlo
In Piccardia, una regione rurale della Francia
settentrionale, radio Puisaleine gestita per lo
pi da persone anziane: rispondono alle richieste
musicali, faticano con i computer e dispensano
consigli di vita. Silence Radio di Valry Rosier usa
le canzoni tradizionali francesi per intrecciare le
storie degli ascoltatori. Racconta di persone
isolate, per cui la radio a volte lunico contatto
con lesterno, con un tocco di tenerezza e humor
(dafilms.com/film/9140-silence-radio).

La mostra A 250 anni dalla pubblicazione di Dei delitti e delle pene la Biblioteca Braidense ripercorre un secolo straordinario

Una Milano glocal contro la tortura


di PAOLO DI STEFANO

ai citt fu contemporaneamente tanto complice e tanto nemica di unopera dellintelletto come Milano lo
fu per il trattato di Cesare
Beccaria Dei delitti e delle pene. Era una citt dalle due facce, con una nobilt che contava da una parte strenui conservatori, difensori dello status quo e dallaltra appassionati combattenti per un rinnovamento
radicale: un manipolo di riformatori che,
ha scritto Dante Isella, nel condannare il
municipalismo della propria citt qualche
volta ne combattevano i rappresentanti
pi autorevoli nei loro stessi padri. Laspirazione di Beccaria, di Pietro e Alessandro
Verri, appartenenti alla ristretta cerchia ribelle dellAccademia dei Pugni, era quella
di togliersi fuori dallaria soffocante di
vecchia provincia italiana per vivere, non
da comparse ma da comprimari, il dibattito culturale europeo. La fortuna dellopera di Beccaria dimostra che quellaspirazione fu ampiamente ripagata se vero che,
impresso nel luglio 1764 a Livorno dalleditore Giuseppe Aubert, persona di fiducia
dei fratelli Verri, il libriccino ebbe un
successo clamoroso e immediato non solo
in Italia, offrendo peraltro allautore, nelle
successive edizioni, la possibilit di nuove
elaborazioni. Definitiva fu quella del 1766,
anno-chiave in cui Voltaire ne fece un appassionato Commentaire, mentre Beccaria
veniva accolto a Parigi dagli ammirati philosophes.
Ora, nel 250 compleanno del trattato di
Beccaria, quella vicenda viene ripercorsa
dai suoi precedenti alle sue conseguenze,
grazie alla mostra allestita alla Biblioteca
Braidense di Milano, che implicitamente
segnala lattualit viva di quelle questioni.
E non c dunque da meravigliarsi se sin
dal titolo, Un laboratorio europeo. La riflessione sulla giustizia a Milano da Beccaria a Manzoni, emerge la dimensione
per cos dire glocal ante litteram di quellesperienza: Milano europea ed Europa in
qualche modo milanese (fu sempre Voltaire a parlare con ammirazione di cole de

La lotta per la giustizia da Beccaria a Manzoni


in una citt europea e in unEuropa ambrosiana

Lappuntamento
Un laboratorio europeo.
La riflessione sulla giustizia a
Milano da Beccaria a Manzoni,
alla Biblioteca Braidense di
Milano, aperta fino al 12
febbraio 2015. Il catalogo, a
cura di Giorgio Panizza,
pubblicato dalla Silvana
Editoriale. Lesposizione si
tiene nella ricorrenza dei
250 anni dalla prima
edizione di Dei delitti e delle

pene e sar affiancata da


una serie di conferenze che
si terranno nella Sala
Teresiana della Braidense
dal 19 novembre prossimo
al 5 febbraio 2015
(www.braidense.it)

Dal catalogo, in alto, da sinistra: Giovan Battista


Costa, Benedizione del decapitato, 1660 circa; i ritratti
di Beccaria e Manzoni; e a destra, di autore ignoto,
Regolamenti provvisionali che si osservano nel Regio
Ergastolo di Milano, 1771; qui sopra lautografo del
trattato di Beccaria, e lincisione di ignoti Giuseppe
Panigazza detto Balocchino e compagni uccisori, 1763

Milan). Lo sottolinea Giorgio Panizza, curatore del catalogo, nella premessa:


Lopera di Beccaria frutto del momento
in cui quellambiente si rinnova profondamente e un gruppo di giovani del ceto dirigente, pur restando solidamente legato alla propria citt, la trasporta a confondersi
col mondo, a uscire culturalmente dai suoi
stessi confini. una vicenda che nei suoi
punti essenziali attraversa quasi esattamente un secolo, dalluscita dei Delitti fino
alla elaborazione del romanzo inquisitoriale Storia della Colonna Infame di Manzoni (1840), con la tappa intermedia delle
Osservazioni sulla tortura di Pietro Verri,
scritte nel 1776 e apparse postume nel
1804, ormai quasi fuori tempo massimo,
come avverte Loredana Garlati in un saggio
sulla giustizia penale del tempo.
Milano sempre presente, con la sua
pianta, la sua struttura fisica, i suoi muri, le
impalcature erette per le esecuzioni capitali, nelle incisioni e nei dipinti, fino ai celebri disegni manzoniani di Francesco Gonin. Si va dallamministrazione della giustizia penale nellAncien Rgime con gli
elenchi di giustiziati, passando per la pagina vergognosa del processo agli untori con
londa lunga che comporta. Raffigurazioni
di benedizioni dei giustiziati, condanne al
patibolo, interrogatori in carcere, tavole
che illustrano il volto spietato della giustizia, quando a decapitare e a torturare eravamo noi. La mostra ospita nelle prime
parti quei documenti feroci che dovettero
riscaldare la rivolta di Beccaria: si vedano i Registri dei condannati in cui dal 1471
vennero annotate le sentenze decise dal
Senato, i Regolamenti provvisionali sul
Sistema dellergastolo di Milano (1771)
in cui non solo si dispongono le regole per
gli aguzzini e gli assistenti spirituali, ma si
definiscono anche i modi di legare le catene e il tipo di tavolato su cui sono tenuti a
dormire i condannati. E si veda quel prezioso documento che il Ristretto della
Prattica Criminale per lo Stato di Milano
che offre indicazioni sulle modalit del
processo penale in Lombardia.

Ci sono poi estratti del processo agli untori del 1630, un campionario di testi giuridici che si espressero contro la tortura e la
pena di morte prima di Beccaria (che pure
ebbe il merito di sostenere la tesi abolizionista in modo definitivo), le opere che in
vario modo illustrano lattivit dellAccademia dei Pugni e del Caff, i manoscritti e
le edizioni rare: qui riuniti grazie alla collaborazione della Braidense (depositaria dei
fondi manzoniani) con la Biblioteca Ambrosiana (per il Beccaria), la Fondazione
Luigi Firpo di Torino (che conserva uneccezionale raccolta di edizioni rare dello
stesso Beccaria), la Fondazione Mattioli
(per le carte del Verri). Unampia sezione
occupata dal tormentato incrocio di discussioni e battaglie sulla giustizia penale,
con il processo di riforma che ne segu nel
doppio filone austriaco e francese, compresa la Leopoldina che nel 1787 rappresenta in Toscana la pi rilevante iniziativa
legislativa scaturita dalle idee di Beccaria.
Con Manzoni e con la digressione sulla
Colonna infame (sulla cui genesi si concentra Giulia Raboni), si chiude quel cerchio di discussione familiare apertosi quasi un secolo prima. Erede non solo ideale
del Beccaria, il nipote don Lisander riprende i suoi temi in un progetto narrativo simile a quello utilizzato nelle parti storiche
del grande romanzo. Ma se Verri aveva trattato la tragica favola degli untori per dimostrare la barbarie della pratica di tortura e
la necessit di una riforma della giustizia,
Manzoni rilancia gettando sul piatto la libert di scelta individuale tra bene e male.
Come osserva Salvatore Veca nel saggio che
apre il catalogo, il buon riformatore dovrebbe mantenere vigile il senso del limite.
Perch il resto ha a che fare con il lavoro
etico su noi stessi. Giudicare le istituzioni
e le pratiche sociali in modo oggettivo non
basta. Il ricorso allanalisi storica va messo
alla prova del giudizio morale e della responsabilit delle persone. Non pu esserci Beccaria senza Manzoni, e viceversa. Ancora oggi.
RIPRODUZIONE RISERVATA

12 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA

Ogni cosa ha la sua bellezza, anche il buio e


il silenzio. La sua vita ha ispirato il film Anna
dei miracoli: lamericana Helen Keller (18801968) era sorda e cieca dallinfanzia. Ci non
le ha impedito come racconta lei stessa ne

Il silenzio delle conchiglie (e/o, traduzione di


Maddalena Gentili, pp. 141,  14) di
smontare bambole, arrampicarsi sugli alberi,
e diventare scrittrice, avvocato, attivista
politica, suffragetta e medaglia al valor civile.

Un altro Sud America: potente e nitido. Ne La tregua luruguaiano


Mario Benedetti racconta la vita di un vedovo, impiegato,
che si illumina per una giovane collega. Ma si tratta di un lampo

di quel lampo sar linevitabile ritorno alla


vita precedente: evidente che Dio mi ha
riservato un destino oscuro. Non proprio
crudele. Semplicemente oscuro. evidente
pure che mi ha concesso una tregua. Allinizio, mi sono rifiutato di credere che potesse
essere la felicit. Mi sono opposto con tutte
le mie forze, poi mi sono dato per vinto, e ci
ho creduto. Ma non era la felicit, era una
tregua. Adesso, sono nuovamente preso nel
mio destino. Ed pi oscuro di prima.
La tregua del 1960, e lunica nota stonata
che suona al lettore di oggi sono le tappe dellet: un uomo che rimane vedovo con tre figli a 28 anni, a 49 va in pensione; istintivamente, mentre si legge, si pensa a un personaggio con almeno dieci anni in pi, per ricollocarlo nel presente. Per il resto un
romanzo vivo e seducente come lo stato in
quel tempo, quando fu un grande successo e
fece conoscere luruguaiano Benedetti.
Del resto, quello del rapporto con la letteratura sudamericana un cammino lungo e
faticoso, ma alla fine si approder al risultato
di far togliere dalla testa dei lettori quellautomatismo che compare ormai loro malgrado: le maledette parole realismo magico.
un lavoro non sfiancante, perch gratificante, quello di riproporre un lungo elenco
di scrittori e di libri che rinnegano quella definizione anzi, non la rinnegano: la ignorano, non se ne curano. La tregua un esempio di potenza espressiva e nitidezza letteraria che ha a che fare con la vita, senza bisogno di salti mortali circensi. Ha a che fare
con la semplicit di unesistenza e di una lingua semplice, docile e sempre tesa a guardare il mondo per cercare un senso. Un senso
in quello che si vede (il realismo) e non in
quello che non si vede (il magico).

Colpo di fulmine

Caratteri Recensioni
Ritrovamenti

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014


La storia di Helen dei miracoli

di Ida Bozzi

Realismo senza magia, che bello


di FRANCESCO PICCOLO

artin Santom un impiegato di una grande azienda di


Montevideo. Ha 49 anni,
vedovo da pi di venti, ha tre
figli adulti che vivono con lui
solo per ripetergli che ormai del mondo non
capisce pi nulla. Santom tiene un diario
del poco che accade alla sua vita e della malinconia che lo ha impacchettato ormai da
tempo. Ed la sua scrittura nitida, spietata,
intrusiva e troppo sincera che infine lo tiene
ancorato al mondo, che gli permette di conservare unanima che potr al momento opportuno esibire, con corredo della sua vedovanza, davanti alla sua (troppo) giovane sottoposta Laura, quando se ne innamorer.
Anzi, non Laura; bens: Avellaneda. La
chiama col cognome, come si fa tra colleghi.
E le fa un discorso comprensibile e conveniente, insomma perfino bello, per proporle
di mettere in piedi una relazione che si prospetta senza futuro. Fino a qui, la somiglianza di tono e di voce e di carattere (compresa
linsonnia) con un altro impiegato celebre e
infelice, il Bernardo Soares del Libro dellinquietudine, impressionante. Li si confonde
perfino davanti ai vetri della finestra a guardare il mondo, o nel modo di parlare dei capi
e dei colleghi in ufficio. Ma Pessoa a somigliare a Mario Benedetti, e non viceversa, sia
chiaro.

i
MARIO BENEDETTI
La tregua
NOTTETEMPO
Traduzione
di Francesco Saba Sardi
Pagine 256,  14,50
Il Maxxi, a Roma, si svuota e
diventa una piazza darte, un
foro romano contemporaneo:
Open Museum Open City,
fino al 30 novembre (foto Ansa)

Per nella proposta damore che La tregua smette di essere un libro della vita postuma e si illumina di un sentimento sublime e concreto. Ed la combinazione tra landamento malinconico e il ritrovamento di
uno scopo che dona al libro, e al personaggio, non proprio la felicit, ma il senso dellesistere anche quando la vita sembra grama, i figli sono corrotti e sprezzanti, la pen-

sione che sta per arrivare sembra una degna


conclusione.
Avellaneda dice che ha accettato di prendere un caff con lui perch sapeva che si doveva dichiarare, e cos Santom affitta un appartamento con i suoi ultimi risparmi e la
ama, consapevole, fin dal tempo della formazione della propria anima, che qualcosa
di rovinoso accadr. Perch la conseguenza

RIPRODUZIONE RISERVATA

Stile



Storia



Copertina



DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014

Cotture brevi

Caratteri Recensioni
Maestri

di Marisa Fumagalli

CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 13


Lingrediente della memoria
 35), Pino Cuttaia, geniale cuoco di Licata

Sogno un ristorante dove i miei clienti


possano arrivare da svariate parti del mondo
per mangiare un piatto di pasta al pomodoro o
una seppia grigliata. Ci detto, in chiusura del
suo libro (Per le scale di Sicilia, Giunti, pp. 288,

(Agrigento), va oltre: cucina, tra memoria (il


mio ingrediente segreto) e modernit. Le
originali foto del volume umanit e cibi
fissano le due anime dello chef.

La nuova opera dello scrittore svedese, Il libro delle parabole,


si aggiunge alla ristretta lista dei titoli degli ultimi ventanni che vanno letti

AlefBet

La resurrezione terrena di Per Olov Enquist PREGHIERA


(uno dei 16 grandi romanzi del nostro tempo) E PARIT

di Daria Gorodisky

TRA I SESSI

di FRANCO CORDELLI

eggendo Il libro delle parabole di Per Olov Enquist vengono in mente


quei dieci o quindici romanzi degli ultimi ventanni che nonostante tutto ci appaiono grandi. Due tedeschi, Rosso di Uwe Timm e Gli anelli di Saturno di Sebald; tre spagnoli,
Dottor Pasavento di Enrique VilaMatas, Il libro di mio fratello di
Atxaga, Anatomia di un istante di
Javier Cercas; due irlandesi, The
master di Colm Tibn, Il mare di
Banville; un inglese, Esperienza di
Martin Amis; un francese, Tutti i
bambini tranne uno di Philippe
Forrest; un turco, Neve di Pamuk;
un sudafricano, Vergogna di Coetzee; quattro statunitensi, Le vergini suicide di Eugenides, Homer&
Langley di Doctorow, Lanimale
morente di Philip Roth e Luomo
sposato di Edmund White. Il libro
delle parabole di sicuro un titolo
in pi.
In realt, Il medico di corte del
1999 e almeno un dramma, La
notte delle Tribadi del 1974, erano
pi che bastevoli per stabilire la
caratura dello scrittore svedese.
Ma Unaltra vita del 2008 e questo
nuovo libro, del 2013, fissano Enquist tra i grandi scrittori del nostro tempo. Grandi e irregolari,
nessuno classificabile, n nelle
strategie giornalistiche n in quelle accademiche, storiche o pi o
meno formalistiche, un genere
piuttosto che un altro.
Se consideriamo il libro del
2008, non ci viene mai in mente
lautofinzione e il suo problema. Si
tratta allora di una semplice autobiografia, di vecchio stampo?
Niente affatto. Per due motivi, uno
di carattere strutturale, il secondo
di carattere stilistico. Bench tutta
la lunga parte centrale (gli anni di
maturit, gli anni del successo)
abbia una chiarezza ampiamente
denotativa, Unaltra vita chiuso
in una cornice (e una sostanza impalpabile, sotterranea, propria
dellintera opera di Enquist) iperellittica: lautore procede in modo
ostinato, per piccoli blocchi narrativi, per frasi brevi, ultra-sintetiche: un sistema di appunti doviziosamente elaborati. Lo stile altrettanto ellittico. Vi subito il dato saliente: che questa
autobiografia sia in terza persona;
il secondo elemento folgorante
luso di un indicativo presente tuttaffatto diverso da quello oggi dominante, da scuola di scrittura
(mille romanzi scritti con la terza
persona dellindicativo presente):
qui esso ha la funzione presto riconoscibile di cogliere unimmediatezza laddove essa non , nel
passato: del passato salvare la briciola che si pu non gi attraverso
il ricordo ma la pura e semplice
scrittura; un terzo elemento
messo a nudo (non ce ne eravamo
accorti) dallautore, quando denuncia o riconosce nel rifiuto della metafora una fobia del contatto.
Lo avevamo sospettato? Niente
affatto. Ma a ripensare quanto s
letto, ci si accorge che oltre leventuale o inevitabile problema di
ogni autobiografia (il problema
infine irrilevante del vero/non vero) qui non si parla che di Enquist.
Naturalmente, a cominciare dalla
madre o dal padre morto quando
aveva sei anni, non mancano gli
altri personaggi. Ma che perso-

sta chiedendo se per caso la salvezza (egli la chiama il paradiso)


non sia proprio unopportunit
che ci stata concessa in terra
unopportunit, o un lavoro, un
travaglio. Ne Il libro delle parabole, che sono nove, come i fogli perduti di un quaderno di appunti del
padre che la madre aveva bruciato,
poi pentendosene, poi mettendo
la mano nuda nella stufa; e nove
come le sedute psicoanalitiche
che lalcolizzato nel pieno della
crisi rigett (nove, dunque, come
numero esoterico, un diverso tipo
di ellissi, per noi lettori comuni
del tutto segreto, inattingibile).
La parabola dovrebbe alla fine
rivelare il suo senso. Ma le nove
parabole di Enquist lo rivelano o



i
PER OLOV ENQUIST
Il libro delle parabole
Un romanzo damore
Traduzione
di Katia De Marco
IPERBOREA
Pagine 247,  15,50

Disvelamenti
Il testo ci sta chiedendo
se la salvezza non sia
proprio unopportunit
che ci stata concessa
in questo mondo

naggi sono? Sono anche persone?


Essi appaiono e spariscono, tornano e si dissolvono in un pulviscolo. Non hanno luogo non solo
per un qualche ego per qualsiasi
altro tipo di appartenenza ma
perch il sistema di scrittura e, lo
ripeto, di verit/non verit, quello che attiene al narratore in rapporto a colui del quale egli narra.
Nel fondo, Unaltra vita la cupa
storia di un alcolista duna interminabile (quindici anni) crisi
alcolica e duna emancipazione
da essa, meglio: duna resurrezione.
Ed proprio questa la parola
chiave del nuovo libro, del secondo capitolo autobiografico dello
scrittore Enquist. Invero, verso la
fine di Unaltra vita ci aveva lasciato con una diversa parola e
una domanda micidiale: E che
adesso non cera pi modo di
sfuggire alla redenzione?. La domanda micidiale perch il problema filosofico-esistenziale di

Enquist ha le
sue ineluttabili radici
nellinfanzia vissuta a stretto contatto con la sola madre, una donna
ultra-devota. Ma la questione pi
complessa quando ci si accorge
che questa parola resurrezione,
che avevamo accolto, fobia o non
fobia, nel suo significato metaforico (fuoruscita dal gorgo alcolico,
dalla depressione ecc.), intrisa
del suo significato religioso. Ne
abbiamo la certezza e il problema si fa ancora pi aggrovigliato
quando sembra intercambiabile
con unaltra parola, redenzione, o
addirittura autoredenzione.
Di che cosa Enquist sta parlando? Sta parlando della vita o della
morte: di ci che accadr dopo la
morte? Il libro delle parabole
questo che chiede, che cosa ne sar di noi quando corpo e anima si
staccheranno uno dallaltra? O con
durezza, con arroganza, nel gorgo
di uneducazione da prigionieri, ci
ILLUSTRAZIONE DI
PAOLA FORMICA

Antologia

Un brano al giorno, prima di dormire


di CRISTINA TAGLIETTI

Guido Davico
Bonino il curatore
del volume
Il libro della sera.
Un anno di letture
da tenere
sul comodino
(Bur, pagine 798,
 17)

l primo gennaio per san Francesco:


un brano dei Fioretti, accompagnato
da una postilla per precisare che
vale per i credenti come per i non
credenti. Poi ci sono tutti i grandi, da
Abelardo a mile Zola, passando da
Proust a Pirandello, da Galileo a Freud.
Un brano al giorno scelto da Guido
Davico Bonino, lettore raffinato per
mestiere e per diletto, che ha curato un
libro dore laico, unantologia di 365
passi di libri di ogni tempo e Paese.
Sono esclusi tutti quelli che abbiano
una struttura narrativa perch, in quel
caso, c sempre un prima e/o un
dopo che indispensabile conoscere
per apprezzare nel giusto significato e
valore quanto stato scelto e perch.

La lirica invece ha grande spazio,


insieme al frammento tratto da
autobiografie, confessioni, memorie,
lettere, dialoghi. Non ci sono autori
contemporanei (per questioni relative
al diritto dautore), ma tra i tanti antichi
si possono pescare perle universali. Per
oggi, giorno dei morti, Davico Bonino
suggerisce un classico: Essere o non
essere, questo il problema. forse pi
nobile soffrire, nellintimo del proprio
spirito, le pietre e i dardi scagliati
dalloltraggiosa fortuna, o imbracciar
larmi, invece, contro il mare delle
afflizioni e, combattendo contro di esse,
mettere loro una fine? Morire per
dormire. Nientaltro.
RIPRODUZIONE RISERVATA

questo senso intendono negarlo?


Alcuni nodi stilistici propendono
verso la negazione. Lironia tutta
contratta, come in nessun altro
scrittore. Lesclamativo s stupore, ma lo stupore dun adulto, non
dun innocente. Il corsivo, poi era
morto in modo cos precipitoso!,
segno di fretta, di imbarazzo, di
fastidio: non ne parliamo pi.
Luso della terza persona (lorrore
dellio) a volte, o spesso, si converte addirittura in un racconto di
forma impersonale e liquidatoria
(visto che s scritto). Ma quella
che Enquist chiama la stanza pi
intima (La parabola della donna
sul pavimento senza nodi) davvero il cuore, lintimo di questo
grande libro, scritto a settantotto
anni. La stanza pi intima, nella
quarta parabola, lovviamente
contratto, contrattissimo cuore
del racconto duna storia damore
impossibile.
il racconto di una conoscenza
del paradiso nel rapporto sessuale, a quindici anni, il primo
della vita, tra il personaggio denominato E. e una delicatissima, solitaria donna di cinquantuno anni.
Il romanzo damore che non aveva
mai scritto lo sta a modo suo, e
proprio ora, scrivendo. La forza
del desiderio incontenibile. Irresistibile la forza dellimmaginazione come gli disse quella
donna, Ellen che rivedr una
sola volta tanti anni dopo, e di cui
sapr qualcosa da una nipote, da
lei convocato al funerale della zia.
Lamore celeste di cui doveva testimoniare al funerale della madre
in verit lamore terreno che acquista tutto il suo fulgore nellattimo (nel presente) e nel tempo
(nelleternit del tempo). La resurrezione e/o la redenzione non sono n luna cosa n laltra, sono
per e proprio lamore, la nostra
umana consolazione.
RIPRODUZIONE RISERVATA

Stile



Storia



Copertina



enedetto sii Tu, o


Signore nostro
Dio, Re del
mondo, che non mi hai fatto
donna, recita luomo al
mattino. Benedetto sii Tu, o
Signore nostro Dio, Re del
mondo, che mi hai fatto
secondo la Tua volont, deve
dire la donna. Basta
affacciarsi sul web di
qualunque lingua per
rendersi conto di quanto il
mondo ebraico dibatta sulla
differenza tra le due versioni
di questa invocazione.
Disparit sessista? Oppure
semplicemente riflesso di una
realt ancestrale in cui
soltanto luomo poteva
dedicarsi esclusivamente e
integralmente a Dio, visto che
la donna in quanto madre
non poteva garantire la
rigorosa osservanza liturgica
scandita secondo tempi
precisi e inviolabili? O altro
ancora? Cos c chi accusa,
chi rivendica, chi richiama la
sacralit delle tradizioni; le
citazioni dei grandi maestri
del passato si alternano alle
interpretazioni pi colte e
cavillose, come buona
consuetudine fra ebrei. Fatto
sta, per, che la richiesta di
cambiamento pressante.
Tanto che diverse
congregazioni, soprattutto
statunitensi, hanno gi
introdotto elementi di parit:
in alcuni casi, la donna
ringrazia per essere stata fatta
donna; in altri, tutti usano la
stessa formula mi hai fatto a
Tua immagine. E anche in
ambiti pi ortodossi si
riconosce ormai che la
riflessione su questo tema
comincia ad essere vivace,
come ha scritto il Rabbino
capo di Roma, Riccardo Di
Segni, sul mensile Shalom.
Ma non si creda che la
discussione, parte di quella
generale sul diritto per
entrambi i sessi alla
partecipazione attiva ai riti
religiosi, sia frutto dellera
moderna. Perch antichi
responsa e documenti legali
dimostrano che se ne dibatte
da secoli. Le ricerche dello
storico israeliano Avraham
Grossman, per esempio,
attestano che gi fra il 1000 e
il 1300 in Germania e in
Francia le donne ebree
reclamavano posizioni nella
celebrazione pubblica (Pious
and Rebellious: Jewish
women in Medieval Europe,
Brandeis University Press).
Mentre Sira Fatucci, nella
interessante raccolta di saggi
di nove studiose italiane su
donna e ebraismo (AA.VV.,
Maschio e femmina Dio li
cre, appena pubblicato da
Sovera,  12), cita un libro di
preghiere per donne del 1471
manoscritto in Italia, nel
quale la benedizione
addirittura rovesciata in che
mi hai fatto donna e non
uomo. Come prescritto in un
altro testo del XIV o XV secolo
della Francia meridionale e
conservato in Inghilterra
allUniversit di Leeds.
RIPRODUZIONE RISERVATA

14 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA

Legenda

Caratteri Le classifiche dei libri

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014

(2) posizione precedente

1 in salita
5 in discesa

S
R
N

stabile
rientro
novit

100 titolo pi venduto (gli altri in proporzione)

Il giovane Montalbano conquista subito la vetta, Carrisi raddoppia


Maigret in formato racconto, Cazzullo e Rizzo campioni nei Saggi
La pagella
di Antonio DOrrico
Marco Malvaldi
Il telefono
senza fili
Sellerio

Top 10

ebook
di Alessia Rastelli

voto

9 1
(-)

(in Educazione civica)

La lezione di Malvaldi N
in difesa dei notai
2

100

(1)

l BarLume, lormai celebre


ritrovo dei romanzi di Marco
Malvaldi, si accende una delle
pi classiche discussioni da bar.
Tema del dibattito: a che cosa
servono i notai? Gino, uno dei vecchietti
habitu del posto (e che rappresentano un
po il coro, in stile tragedia greca, nei
romanzi di Malvaldi), dice al notaio Aloisi:
Abbia pazienza, signor notaio, ma mi dica
lei in che artro paese esiste che se io devo
compra una casa devo da quarche migliaio
deuri a un tizio solo perch mi deve di che
chi mi vende la casa la possiede per
davvero. O un lo potrebbe fare un qualsiasi
impiegato comunale?. Il notaio conviene
che s, potrebbe farlo. Fa notare, per, che il
Comune non rifonderebbe lacquisto della
casa se chi lha comprata venisse a scoprire
che gravata da unipoteca o era gi stata
venduta ad altri.
Invece, il notaio questa
cosa la garantisce
patrimonialmente. Vale
a dire che se io compro
una casa, e lacquisto di
questa casa va storto per
motivi imputabili al
notaio, il notaio stesso
tenuto a rifondervi il
prezzo della casa, euro
Marco Malvaldi, 40 su euro. Infine,
anni, nato a Pisa limplacabile notaio
aggiunge: Abbiamo
avuto tremila scandali, in Italia. Hanno
coinvolto politici, industriali, magistrati,
cardinali e principi regnanti. Lei se ne
ricorda uno, guardi, me ne basta uno, dove
sia andato di mezzo un notaio?.
La domanda resta senza risposta.
Alluscita del notaio, il solitamente
chiassosissimo BarLume sprofonda in un
silenzio definitivo. Gli scrittori italiani
non sono costituzionalmente tanto
coraggiosi. Marco Malvaldi lo e non mi
viene in mente nessun altro suo collega che
abbia difeso, sfidando una sicura
impopolarit, la categoria dei notai.
Oltre ai tanti pregi riconosciuti
(umoristici, giallistici, linguistici,
scientifici, ecc.) la serie che ha reso celebre
Malvaldi ne ha uno raro e impagabile:
sfata molti luoghi comuni. Per questo
merita 9 in Educazione civica.
RIPRODUZIONE RISERVATA

37

Marco Malvaldi
II telefono senza fili

(2)

35

4
5

31

Rizzoli, 16

30

Camilla Lckberg
Il guardiano
del faro
Marsilio, 18,50

21

Markus Zusak
Storia di una ladra
di libri
Frassinelli, 16,90

21

Zerocalcare
Dimentica
il mio nome
Bao Publishing, 18

20

Donato Carrisi
Il cacciatore
del buio
Longanesi, 18,60

5
(5)

6
(7)

7
(4)

8
(6)

Benedetta Parodi
Molto Bene

(8)

19

Rizzoli, 17,90

17

Daria Bignardi
Lamore
che ti meriti
Mondadori, 18

10
(9)

Sellerio, 13
John Green
Colpa delle stelle

(3)

Andrea Camilleri
Morte in mare aperto
e altre indagini...
Sellerio, 14
Ken Follett
I giorni delleternit.
The century trilogy
Mondadori, 25

Narrativa italiana

Horror & C.
Collana online
solo di genere
Le stanze del tempo,
romanzo autopubblicato
dallimprenditrice di Jesi
Federica Bernardini, resiste
in classifica e conquista la
vetta su laFeltrinelli.it,
negozio online del gruppo,
che ha allargato il catalogo
grazie a un accordo con la
compagnia Kobo. Seguono
due titoli forti anche su
carta: Il guardiano del faro
di Camilla Lckberg e I
giorni delleternit di Ken
Follett. Quarto Il mio
sbaglio preferito, storia new
adult (il genere con
protagonisti tra i 18 e i 25
anni) dellamericana
Chelsea M. Cameron.
Quinto, La donna nel lago,
giallo di Raymond
Chandler uscito nel 2012
per Zoom di Feltrinelli.
Proprio lo scorso gioved il
marchio editoriale ha
lanciato la settima collana:
Zoom Filtri, dedicata alla
narrativa di genere. Otto
finora, a 99 centesimi, gli
ebook disponibili horror,
fantascienza, erotici, gialli e
grandi classici cui si
aggiungeranno, entro
linizio del 2015, altri titoli
fantasy e romantici. Si
tratta di un doppio
rinnovamento
commenta Fabio Di Pietro,
responsabile dei prodotti
digitali del polo editoriale
Feltrinelli : lanciamo la
prima collana dedicata solo
alla narrativa di genere e lo
facciamo nel formato
elettronico. Il 30 ottobre,
inoltre, Zoom ha aperto
una finestra di 24 ore in cui
gli aspiranti scrittori hanno
potuto inviare i loro inediti.

@al _rastelli
ehibook.corriere.it
RIPRODUZIONE RISERVATA

(-) N 100

Andrea Camilleri
Morte in mare aperto
e altre indagini...
Sellerio, 14

Le otto indagini del commissario Montalbano da


giovane conquistano in pochi giorni il gradino pi
alto della top ten. Negli Italiani accoppiata in vetta
per la casa editrice Sellerio: Camilleri primo e
Malvaldi secondo. Guadagna due posti e si piazza
sul settimo gradino Sandro Veronesi, mentre
raddoppia le presenze il giallista Donato Carrisi.

(1) 5 35
2
Marco Malvaldi
Il telefono
senza fili
Sellerio, 13

(2) 5 21
3
Zerocalcare
Dimentica
il mio nome
Bao Publishing, 18

Narrativa straniera

(1) S 37

Ken Follett
I giorni delleternit.
The century trilogy
Mondadori, 25

Ken Follett spodestato dal gradino pi alto della top


ten resta il campione degli Stranieri davanti a John
Green e Camilla Lckberg. Tra le novit: Amos Oz
con Giuda, romanzo ambientato a Gerusalemme
tra la fine del 1959 e linizio del 1960; la signora del
bestseller Danielle Steel; e Simenon con una serie
di racconti che hanno al centro Maigret.

(2) S 31
2
John Green
Colpa delle stelle
Rizzoli, 16

(3) S 30
3
Camilla Lckberg
Il guardiano
del faro
Marsilio, 18,50

Saggistica

(2) 1 14

Aldo Cazzullo
La guerra
dei nostri nonni
Mondadori, 17

Prima settimana da leader nella saggistica per il


giornalista Aldo Cazzullo che scalza dalla vetta
leconomista Piketty; vola subito tra i primi unaltra
firma del Corriere, Sergio Rizzo, che denuncia
carte alla mano lItalia dei privilegi a vita. Tra le
new entry: Lilli Gruber, con il secondo atto della
storia della sua famiglia, e il fisico Carlo Rovelli.

(3) 1 13
2
Sveva
Casati Modignani
Il bacio di Giuda
Mondadori Electa, 14,90

(8) 1 12
3
Malala Yousafzai
(con C. Lamb)
Io sono Malala
Garzanti, 12,90

Varia

(1) S 19

Benedetta Parodi
Molto Bene
Rizzoli, 17,90

(-) N 11
2
Marco Bianchi
Io mi muovo
Mondadori, 16,90

La classifica
1 100 Federica Bernardini
Le stanze del tempo
Narcissus.me,  9,99
ePub con Social Drm
Camilla Lckberg
2 45
Il guardiano del faro
Marsilio,  11,99
ePub con Adobe Drm
Ken Follett
3 37
I giorni delleternit
Mondadori,  12,99
ePub con Adobe Drm
4 21 Chelsea M. Cameron
Il mio sbaglio preferito
Harlequin Mondadori,  6,99
ePub con Adobe Drm
5 20 Raymond Chandler
La donna nel lago
Feltrinelli,  0,99
ePub con Adobe Drm

Ragazzi

(1) S 9

Geronimo Stilton
Nono viaggio nel
Regno della Fantasia
Piemme, 23,50

(2) S 8
2
Martina Stoessel
Semplicemente
Tini
Salani, 15,90

Stati Uniti
1
Jodi Picoult

2
John Sandford

3
Ken Follett

Leaving Time

Deadline

Edge of Eternity

Ballantine, $ 28

Putnam, $ 27,95

Dutton, $ 36

(20-26 ottobre 2014)

CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 15

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014

Il podio del critico


di Valentina Valentini

Valentina Valentini (Cosenza, 1950) insegna Arti


performative e Arti elettroniche e digitali alla Sapienza
di Roma. Ha dedicato vari studi storici e teorici al
teatro del Novecento tra cui: Drammaturgie sonore
(Bulzoni), Mondi, corpi, materie (Bruno Mondadori).
Dirige il centro di ricerca sullo spettacolo dellateneo.

1
2
Alessandro Sbordoni
S. Lischi, L. Parolo

3
M. Martinelli, E. Montanari

Improvvisazione
oggi
LIM, 20

Primavera
eretica
Titivillus, 22

Michele Sambin
performance...
Cleup, 30

Requiem per le riviste culturali


Il numero
di Giuliano Vigini

4.2210.00

Nel giorno dei defunti, niente di pi pertinente che


parlare della scomparsa delle riviste culturali, sollecitati
da una tavola rotonda svoltasi allUniversit Cattolica
(Bardelli, Fofi, Bertoletti, Spadaro, Righetto). Si parlato
delle riviste come incubatrici di idee nuove, osservatori di

problemi reali, laboratori dellermeneutica del futuro pi


che del commento del presente. Tutto bene. Si sono per
analizzate poco le cause dei decessi, che non dipendono
soltanto dalla concorrenza del web o dallendemica
penuria di soldi. tutto un sistema editoriale e culturale

che entrato in crisi (editori, universit, istituzioni, lettori,


biblioteche, librerie, sponsor, ecc.) e che ha messo in
ginocchio anche le riviste. Basti pensare che, tra il 2012 e
il 2013, i soli mensili hanno registrato 4.221.000 lettori in
meno (Audipress). Il resto si commenta da s.

(Elaborazione a cura di GfK. Dati relativi alla settimana dal 20 ottobre al 26 ottobre 2014)

(3) 5 20
4
Donato Carrisi

(5) 5 12
6
F. Guccini

(7) 5 8
8
Giorgio Fontana

(8) 5 7
10
Andrea De Carlo

(10) 5 6
12
Andrea Camilleri

(14) S 4
14
16 (19) 1 4
Giancarlo De Cataldo Fabio Volo

(-) R 4
18
Donato Carrisi

(12) 5 4
20
Giuseppe Catozzella

Il cacciatore
del buio

Morte
di un uomo felice

Cuore primitivo

La piramide
di fango

Nellombra
e nella luce

La strada
verso casa

Il suggeritore

Non dirmi
che hai paura

Longanesi, 18,60

L. Macchiavelli
La pioggia
fa sul serio
Mondadori, 17,50

Sellerio, 14

Bompiani, 18

Sellerio, 14

Einaudi, 14

Mondadori, 12

Tea, 5

Feltrinelli, 15

(4) 5 17
5
Daria Bignardi

(9) 1 11
7
Sandro Veronesi

(6) 5 7
9
Andrea Camilleri

(11) S 6
(13) S 5
11
13
Gianrico Carofiglio
Corrado Augias

(15) S 4
15
Marcello Simoni

(16) 5 4
17
Massimo Bisotti

(17) 5 4
19
Roberto Saviano

Lamore
che ti meriti

Terre rare

Donne

Una mutevole
verit

Il lato oscuro
del cuore

Labbazia
dei cento peccati

Il quadro
mai dipinto

ZeroZeroZero

Mondadori, 18

Bompiani, 19

Rizzoli, 17,50

Einaudi, 12

Einaudi, 19

Newton Compton, 9,90

Mondadori, 15

Feltrinelli, 10

(4) S 21
4
Markus Zusak

(7) 1 16
6
Glenn Cooper

(5) 5 15
8
Sophie Kinsella

(17) 1 12
10
Patrick Modiano

(-) N 9
12
Danielle Steel

(14) S 8
14
Dan Brown

(12) 5 8
16
Paulo Coelho

(11) 5 7
18
E. L. James

(18) 5 6
20
John Green

Storia di una ladra


di libri

Dannati

I love shopping
a Hollywood

Dora Bruder

Al primo sguardo

Inferno

Adulterio

Cercando Alaska

Frassinelli, 16,90

Nord, 19,90

Mondadori, 20

Guanda, 14,50

Sperling & Kupfer, 19,90

Mondadori, 5

Bompiani, 18

Cinquanta
sfumature
di grigio
Mondadori, 5

(9) 1 16
5
Jeffery Deaver

(6) 5 16
7
Stephen King

(8) 5 13
9
Robert Galbraith

(-) N 11
11
Amos Oz

(10) 5 9
13
James Dashner

(-) N 8
(15) 5 7
15
17
Georges Simenon
Donna Tartt

(13) 5 6
19
E. L. James

Lombra
del collezionista

Mr. Mercedes

Il baco da seta

Giuda

Il labirinto.
Maze Runner

La pipa di Maigret
e altri racconti

Il cardellino

Rizzoli, 19

Sperling & Kupfer, 19,90

Salani, 18,60

Feltrinelli, 18

Fanucci, 14,90

Adelphi, 10

Rizzoli, 20

Cinquanta
sfumature
di nero
Mondadori, 5

(1) 5 12
4
Thomas Piketty

(5) 5 9
(4) 5 8
6
8
Giampaolo Pansa
Massimo Recalcati

(6) 5 7
10
Antonio Socci

(-) N 6
12
Lilli Gruber

(14) S 5
14
Federico Rampini

(15) 5 4
16
T. Colin Campbell

(18) S 4
18
V. Feltri

(16) 5 3
20
David Van Reybrouck

Il Capitale
nel XXI secolo

Lora di lezione

Non Francesco

Tempesta

All you need


is love

T. M. Campbell II
The China study

G. Sangiuliano
Il Quarto Reich

Congo

Bompiani, 22

Einaudi, 14

Eia eia alal.


Controstoria
del fascismo
Rizzoli, 19,90

Mondadori, 18

Rizzoli, 19

Mondadori, 17

Macro, 20

Mondadori, 17

Feltrinelli, 25

(9)1 9
5
Vito Mancuso

(-) N 8
7
Sergio Rizzo

(7) 5 7
9
11 (13) 17
Vincenzo Imperatore Marc Aug

(10) 5 6
(12) 5 4
(11) 5 4
13
15
17
Federico Rampini
Andrew Borowiec
Blaine Harden

(-) N 4
19
Carlo Rovelli

Io amo.
Piccola filosofia
dellamore
Garzanti, 14,90

Da qui
alleternit

Io so e ho
le prove

Il tempo
senza et

Il ragazzo
di Varsavia

Fuga
dal campo 14

Sette brevi
lezioni di fisica

Feltrinelli, 15

Chiarelettere, 13

Raffaello Cortina, 11

Rete padrona.
Amazon, Apple,
Google & co.
Feltrinelli, 18

Newton Compton, 9,90

Codice, 16,90

Adelphi, 10

(2) 5 9
3
Erri De Luca

(4) S 7
4
Antonella Clerici

(3) 5 6
5
John P. Sloan

(-) N 6
6
Sonia Peronaci

(5) 5 5
7
AA.VV.

(9) 15
(8) 5 5
8
9
Luciano Pignataro
AA.VV.

(6) 54
10
Tomas Milian

La musica
provata

La cucina
di casa Clerici

English
express

Guarda
che buono!

One Direction.
Who we are...

Guinness World
Records 2015

Feltrinelli, 9

Rizzoli, 17,90

Mondadori, 16,90

Mondadori, 16,90

LIppocampo, 16,90

La cucina
napoletana
di mare...
Newton Compton, 4,90

Mondadori, 19,90

(con M. Gomarasca)
Monnezza
amore mio
Rizzoli, 18,50

(3) S 8
3
AA.VV.

(6) 1 6
4
AA.VV.

(5) S 6
5
Luis Seplveda

(4) 5 5
6
Silvia Gianatti

(-) N 5
7
Silvia DAchille

(-) N 5
8
Silvia DAchille

(9) S 5
9
Antoine

(7) 5 4
10
AA.VV.

Frozen. Il regno
di ghiaccio

Frozen. Il regno
di ghiaccio.
Multicolor...
Walt Disney, 6,90

Storia di una
lumaca che
scopr...
Guanda, 10

Decor Art.
Violetta

Gioca a Natale
con Peppa

Dormi e sogna
con Peppa

de Saint-Exupry
Il Piccolo Principe

Fashion book.
Violetta

Walt Disney, 6,90

Giunti Kids, 7,90

Giunti Kids, 12,90

Bompiani, 7,90

Walt Disney, 9,90

Walt Disney, 5,90

Inghilterra

Francia

Rizzoli, 14

Germania

1
David Walliams

2
3
Lynda Bellingham
Gillian Flynn

1
Eric Zemmour

2
Patrick Modiano

3
James Dashner

1
Nele Neuhaus

2
Lutz Seiler

3
M. Hjorth

Awful Auntie

Memoir

Gone Girl

Le suicide
franais

Pour que tu ne te
perdes pas...

Le labyrinthe Lpreuve

Die Lebenden
und die Toten

Kruso

HarperCollins, 12,99

Coronet, 34,79

Phoenix, 8,99

Albin Michel, 22,90

Gallimard, 16,90

Pocket Jeunesse, 18

Ullstein, 19,99

Suhrkamp, 22,95

H. Rosenfeldt
Das Mdchen,
das verstummte
Wunderlich, 19,95

16 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014

Il Chariot di Giacometti in corsa verso il record

VALORI



di Paolo Manazza

nicona esistenzialista. La dea su un


bronzeo carro che Alberto
Giacometti congel nella materia
stata un faro che ha illuminato le
speranze della generazione artistica nel
secondo dopoguerra. Una scultura in
qualche modo eroica, un totem di forza, di
rinnovamento e insieme di guarigione e
di magia. Marted 4, a New York,
Sothebys offrir uno dei due Chariot
giacomettiani rimasti in mani private
(nella foto) dei sei realizzati. Quattro sono
oggi custoditi nelle raccolte del Moma di

Allasta da Sothebys a New York


un Carro dellartista svizzero
che gi detiene il primato della
scultura pi costosa del mondo

Sguardi

New York, dellAlberto Giacometti


Foundation, della National Gallery of Art
di Washington, del Nelson-Atkins
Museum di Kansas City. Lispirazione per
questimmagine giunse al maestro
durante il Surrealismo, negli anni Trenta.
Ma ebbe poi una curiosa appendice
personale, scatenata dal tintinnio del
tavolino-farmacia che gli arrivava
giornalmente nel letto dospedale quando
fu ricoverato per un incidente dauto
avvenuto a Parigi. Giacometti racconta
che nel 1947 disse al suo mercante Pierre

Incisioni
di Renzo Matta

Pittura, scultura, fotografia, design, mercato

Matisse daverlo davanti agli occhi da


tempo quel carro, simile a uno che aveva
visto nel Museo archeologico di Firenze.
Riusc a realizzarlo nel 1950. Ora questo
esemplare rischia di frantumare il record.
Oggi la scultura pi costosa al mondo
LHomme qui Marche, ancora di
Giacometti, battuto nel 2010 da
Sothebys per 104,3 milioni di dollari. E
Chariot quanto vale? Nessuno parla. Ma
con un filo di voce qualcuno sussurra.
Oltre 100 milioni... Vedremo.
RIPRODUZIONE RISERVATA

La storia del rocknroll. Nash c


Nel 1958 quattro ragazzini di Liverpool vincono
una gara canora a Manchester. E lui c. Nel
1965 Little Richard si infuria con Jimmy James, il
chitarrista della band che qualche tempo dopo
diventer Jimi Hendrix. E lui c. E c soprattutto
nel gruppo CSN&Y: la N di Crosby, Stills, Nash
& Young. Graham Nash un testimone diretto
quando non un fantastico attore protagonista
di mezzo secolo di rocknroll. Ora tutto
raccolto in Wild Tales (Arcana, pagine 379,  22).

Manifestazioni Dal 7 al 9 novembre appuntamento ad Artissima: 194 gallerie. Norme, certificati di autenticit e prezzi

Performance vendesi: da 5.000 euro


di STEFANO BUCCI

A Torino un mercato inedito in cerca di regole e collezionisti


Lartista che si spruzza il profumo. E il finto bigliettaio

i sar chi si spruzzer unintero flacone di profumo Chanel e poi si aggirer per la fiera invadendo lo spazio con la sua fragranza invisibile ma
prepotente. Ci sar chi soster in
incognito allingresso dellOval di Torino (magari sotto le mentite spoglie di un addetto alla
biglietteria) compiendo unazione discreta
che passer inosservata agli spettatori distratti (a chi dovesse riconoscerlo toccher in
omaggio unopera unica dello stesso artista). Ci
sar poi chi far utilizzare a un campione mondiale di ciclocross acrobatico una copia della
Ruota di bicicletta, il celeberrimo ready-made
creato da Duchamp nel 1913, quasi fosse un banale monociclo (con la semplice aggiunta di
due pedali) per ritrovarne il valore duso comune.
E ancora: studenti dellAccademia che si
muovono sorreggendo un tavolino scultura
corredato di un cipresso; scultori alle prese con
la plastilina; pianisti di piano bar che ripropongono le hit di Frank Sinatra e Tina Turner (ma
con testi diversi, tutti di denuncia politica); sfilate di moda con abiti e indumenti prestati da
amici e conoscenti; musica e consigli strategici per trovare lavoro; monologhi da recitare
arrampicati sulla statua equestre di Marco Aurelio. Sar tutto questo Per4m (Per/four/m,
gioco di parole per indicare la performan-

ce), la nuova sezione dedicata solo alla perfomance che rappresenta la principale novit di Artissima 2014, la fiera internazionale
darte contemporanea diretta da Sara Cosulich Canarutto in programma da venerd 7 a
domenica 9 novembre allOval Lingotto Fiere di Torino.

Una fiera che, in cifre, propone per la sua


ventunesima edizione 194 gallerie (137 straniere, 57 italiane) divise in sei sezioni, cinquanta curatori coinvolti e 45 mila euro di
premi. In particolare Main section sar dedicata alle gallerie pi rappresentative del
panorama artistico mondiale (in pratica
quelle dello star system); New entries presenter le pi interessanti giovani gallerie
con meno di cinque anni di vita; Arts Editions proporr il meglio in materia di edizioni, multipli e stampe dartista; Present
Future avr come protagonisti i talenti
emergenti (invitati da un team di giovani
curatori internazionali); Back to the future
getter uno sguardo sulle esperienze artistiche degli anni Settanta, Ottanta e Novanta.
Per proseguire poi il progetto di un museo
avviato lo scorso anno con One Torino, Artissima si affidata a Maurizio Cattelan che

Levento
Artissima 2014,
Torino, Oval Lingotto Fiere,
dal 7 al 9 novembre
(anteprima il 6 novembre,
www.artissima.it).
La XXI edizione della fiera
(nata dalla collaborazione
tra Regione Piemonte
e Citt di Torino e gestita
dalla Fondazione
Torino Musei)
la terza diretta
da Sarah Cosulich Canarutto
(Trieste 1974)
e ospiter 194 gallerie (137
straniere e 57 italiane)
divise in sei sezioni:
Main Section, New Entries,
Art Editions, Present Future, Back
to the Future, Per4m.
Questultima sezione sar
dedicata esclusivamente
alla performance
e avr a disposizione
un premio di 10mila euro
per il lavoro pi rilevante e
significativo messo in palio
da K-Way. Alle sei sezioni
principali si affianca il progetto
Shit and die curato da Maurizio
Cattelan con Myriam Ben
Salah e Marta Papini (Palazzo
Cavour, dal 6 novembre
all11 gennaio 2015).
Tra le iniziative collaterali:
Walkie Talkies (una serie di
conversazioni informali tra
curatori) e Musei in mostra
(con i musei e le fondazioni del
territorio invitati a esporre
unopera della loro collezione).
Le immagini
A sinistra: Louise Herv &
Chlo Maillet, La nacre de mes
nautiles / Nautilus (2013).
A destra, dallalto: Shaun
Gladwell, Untitled (2014); Cally
Spooner, Six-thirty til Nine
(2014). Nella pagina accanto:
Giovanni Morbin, Conversation
with Germano Olivotto /
hybridisaction 7 (2012)

in qualit di curatore-non curatore (affiancato da Myriam Ben Salah e Marta Papini) ha


immaginato per Palazzo Cavour Shit and Die
un percorso inaspettato attraverso le collezioni e i musei cittadini: dal Museo Lombroso alla Gam, da casa Mollino al Museo del
Risorgimento. Mentre manifestazioni come
Luci dartista, Paratissima, The Others e
mostre come quelle in corso alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, alla Gam, al
Castello di Rivoli, alla Fondazione Merz, alla
Pinacoteca Agnelli confermano il ruolo di
Torino come capitale italiana dellarte contemporanea (specialmente a novembre).
la prima volta spiega con orgoglio la
direttrice che le performance e i performer entrano a pieno titolo, e non in uno
stand collaterale come a Frieze, in una fiera
darte. Ed la prima volta che si definiscono
canoni precisi e precise quotazioni di mercato per una forma di espressione cos evanescente. Una forma basata su azioni di
arte, danza, musica, poesia e teatro inscenate dal vivo direttamente dallartista o da altri
soggetti da lui scelti alla presenza di un pubblico. Nei quattro giorni di Per4m si alterneranno 16 artisti rappresentati da 16 gallerie (7 italiane e 9 straniere) scelti (oltre che
da Cosulich Canarutto) da Simone Menegoi,
Tobi Maier e Natalia Sielewicz: idealmente

sono i seguaci dei dada e dei futuristi, di


gruppi come Gutai e Fluxus, di Klein e di
Manzoni, dei body artist e degli action painter, di tutti quegli artisti che (come Beuys o
Gilbert & George) avevano anticipato ognuno a suo modo quella che oggi viene appunto definita performance e che ha trovato i
suoi rappresentanti pi noti in personaggi
come Marina Abramovic, Yoko Ono, Bruce
Naumann o Tino Seagal (premiato con il Leone dOro alla Biennale di Venezia del 2013
per una performance canora presentata in
catalogo come Titolo non ancora assegnato). Le opere selezionate aggiunge Menegoi spaziano da creazioni basate su un
rapporto classico, frontale, fra attore e spettatore a situazioni che invece sollecitano la
partecipazione diretta dei visitatori, intrecciando spesso media diversi oppure concentrandosi su uno solo.

Le performance in mostra allOval (alcune


realizzate per loccasione, altre adattate per
Artissima) oscillano tra un minimo di 5 mila a un massimo di 50 mila euro, con un range medio di 10 mila. Anche se poi ci sono altri costi da aggiungere. Ma che cosa si comprer? Se lartista partecipa direttamente

CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 17

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014

Calendario

VENEZIA
Dalla Russia con passione
La tematica centrale
dellopera di Ivan Glazunov
(Leningrado, 1930)
dedicata alla lenta scomparsa
dei valori tradizionali della
cultura russa; la sua maniera
pittorica si avvicina alle grandi
scuole europee di pittura ma
soprattutto interessata alle
culture nazionali (sopra:
Ritratto di famiglia, 2003).
Fond. Querini Stampalia
Fino all11 gennaio 2015
Tel 041 27 11 411

Parigi Fiac, la fiera che mescola moderno e contemporaneo

C Munch tra i giovani


E Pinault fa shopping:
37 opere in un mattino
dal nostro corrispondente a Parigi STEFANO MONTEFIORI

UDINE
La poetica di De Marchi
Casa Cavazzini, sede del
Museo di arte moderna e
contemporanea, rende
omaggio allartista friulano
Riccardo De Marchi (1964)
con una ventina di opere, tra
cui alcune installazioni sitespecific eseguite per questa
esposizione, che raccontano
il suo percorso di ricerca tra
presenza e assenza di
materia (sopra: Ipazia, 2014).
Casa Cavazzini
Fino al 7 dicembre
Tel 0432 41 47 72

ROMA
Dallo sport allarte
Maxxi mette in mostra il
rapporto tra le discipline
sportive e larte, accomunate
dal tentativo di varcare i
confini e andare oltre il limite.
Diciotto artisti internazionali
raccontano lo sport nelle
diverse accezioni: educativa,
culturale, sociale, economica
(sopra: Marzia Migliora,
Forever overhead, 2010).
Maxxi
Fino al 9 novembre
Tel 06 320 19 54

alla performance, si acquister solo il video,


le fotografie, le immagini e la documentazione. Ma se la performance prevede un
gruppo di interpreti si potr acquistare il diritto di replica.
Aggiustamenti e adattamenti a parte,
come nel caso di Six-Thirty Till Nine di Cally
Spooner, chi acquister la performance da
piano-bar creata dallartista britannica dovr pensare in separata sede anche a trovare
(e a pagare) il pianista e il pubblico che assista al concerto. Proprio come successo per
Good Feeling in Good Times (2003) di Roman Ondk: la Tate Modern di Londra che
aveva acquistato il lavoro di Ondk aveva dovuto pensare a reclutare le quaranta persone
in coda davanti allingresso del museo.
Quello che conta che le regole dettate dallartista siano rispettate alla lettera. In Italia
ci sarebbe gi, secondo la direttrice di Artissima, un piccolo gruppo di collezionisti privati che hanno scelto la via della performance (tra i musei pubblici troviamo invece Rivoli, Museion, Maxxi, Madre).
In mani private oggi si trova ad esempio
This Is New (2003), ancora di Seagal, che
metteva in scena la cruda realt quotidiana facendola recitare, in occasione della
mostra organizzata nel 2008 a Milano dalla
Fondazione Nicola Trussardi, da uno dei cu-

stodi di Villa Reale: allingresso del museo


aveva il compito di declamare la notizia del
giorno letta direttamente dalle pagine di un
quotidiano (oggi lo stesso collezionista a
leggere le news ogni volta che i suoi ospiti
entrano nella stanza).

Aspettando linaugurazione di Artissima,


marted a New York (alle 18) si festeggia il decimo compleanno di Performa, la biennale
dedicata proprio alla performance in programma nel novembre 2015: Paradiso il titolo della food performance che Jennifer Rubell
(con il contributo di Francesco Vezzoli e Stefano Tronchi) realizzer nel salone della Williamsburgh Saving Bank. Un omaggio alle
donne del Rinascimento che per non dimentica una star come Cindy Sherman e
unantesignana come Joan Jonas in mostra allHangar Bicocca di Milano fino al primo febbraio. Ma anche un omaggio allItalia visto che
Rubell ha voluto prendere ispirazione da uno
dei primi esempi di performance dartista,
quella Festa del Paradiso messa in scena da
Leonardo da Vinci per celebrare il matrimonio di Isabella dAragona e Gian Galeazzo Sforza.
RIPRODUZIONE RISERVATA

VIENNA
Il pittore degli Asburgo
Una mostra che rende
omaggio a Diego Velzquez
(1599-1660) e che presenta,
oltre ai ritratti ufficiali
eseguiti al servizio dei Reali
di Spagna (sopra: Il principe
Baltasar Carlos a cavallo,
1635), anche numerosi
esempi della produzione di
soggetti religiosi e mitologici
(come la Venere Rokeby del
1648) insieme a paesaggi e
studi di animali.
Kunsthistorisches Museum
Fino al 15 febbraio 2015
Tel +43 1 52 524

a cura di
CHIARA PAGANI

Edvard Munch (1863-1944), Vampire II (1895) tra le opere presenti alla Fiac

ono stati giorni di gloria, per Parigi: nella stessa settimana si sono
tenuti la Fiac (Fiera internazionale
di arte contemporanea) al Grand
Palais e alla Citt della moda, la riapertura del museo Picasso dopo cinque anni di lavori e polemiche, e linaugurazione
della Fondation Louis Vuitton nel nuovo
spettacolare edificio di Frank Gehry al Bois
de Boulogne. In un momento di crisi economica, politica e morale della Francia, Parigi sembrata diventare la capitale dellarte
contemporanea e questa circostanza non
sfuggita alla classe politica: il premier Manuel Valls e la ministra della Cultura Fleur
Pellerin hanno percorso assieme gli stand
della Fiac, che per la prima volta ha ricevuto
anche la visita del presidente della Repubblica, Franois Hollande. Occorreva mostrare ai francesi e al mondo che i politici sanno
dare il giusto valore allarte, specie quando
in grado di muovere ingenti capitali.
Dal 23 al 26 ottobre la Fiac ha ricevuto oltre 74 mila visitatori, che hanno osservato
e talvolta comprato le opere riunite in
191 gallerie (48 francesi e 143 straniere). Uno
dei primi obiettivi, superare almeno in numero di visitatori la rivale Frieze a Londra
(69 mila), stato raggiunto. La moltiplicazione delle fiere internazionali una delle
tendenze degli ultimi dieci anni: ce nerano
70 nel 2005, sono 200 oggi; con il primo posto che continua a spettare a quella di Basilea (90 mila appassionati). Gli altri grandi
appuntamenti sono Art Basel Miami Beach
e The Armory Show a New York.

Al Grand Palais questanno nessuna opera ha dato particolare scandalo: ci ha pensato per Paul McCarthy a creare la polemica
fuori dalla sede principale, con il gigantesco albero di Natale gonfiabile verde, a forma di giocattolo erotico, piazzato in mezzo
a place Vendme. Lartista californiano
stato aggredito in piazza mentre stava installando la sua opera, e la notte successiva
lalbero stato vandalizzato e sgonfiato. La
Francia sar sempre dalla parte degli artisti
ha detto in sua difesa il presidente Hollande , cos come io sono a fianco di Paul
McCarthy, che stato infangato nella sua
opera, quale che sia il giudizio che si potesse avere su di essa. Alla fine, possibile
che le proteste e il vandalismo contro McCarthy abbiano comunque regalato alla Fiac
unoccasione in pi per fare parlare di s.
Da quando, undici anni fa, ne ha preso la
direzione, la neozelandese naturalizzata
francese Jennifer Flay ha continuato ad allargare il raggio dazione della Fiac e questo
stato probabilmente lanno della consacrazione. Strapieno il Grand Palais, la fiera
ha avuto per la prima volta unappendice alla Citt della moda, dove 68 gallerie si sono

riunite sotto la dizione Off(icielle). Lanno prossimo, la Fiac si espander ancora


con una prima edizione allestero, a Los Angeles.
La caccia a visitatori e compratori, al
Grand Palais, ha fatto chiudere un occhio
sulla distinzione tra arte contemporanea e
moderna: Picasso (nato nel 1881 e morto nel
1973) era gi al centro dellattenzione per la
riapertura del museo a lui dedicato nel Marais, ma le sue opere erano vendute da ben
nove gallerie alla Fiac, che ha ospitato pure
quadri di Vassily Kandinsky, Gustav Klimt e
Edvard Munch (lArmory Show a New York,
per esempio, preferisce invece distinguere
nettamente tra moderno e contemporaneo).

Tra i nomi che hanno suscitato maggiore


interesse ci sono le conferme di Roni Horn,
lartista newyorchese che ha presentato una
serie di cinquanta foto di Isabelle Huppert e
un gigantesco blocco di resina blu, pesante
sei tonnellate, proposto dalla galleria Hauser & Wirth a 3,5 milioni di dollari; Rebecca
Quaytman e le sue serigrafie; il duo scandinavo Elmgreen & Dragset, presenti allo
stand della Galerie Perrotin con The Ecstasy
and the Agony, una scultura in resina e legno che rappresenta due cuscini appoggiati
luno allaltro nei quali affondano delle mani; oltre agli inevitabili americani Jean-Michel Basquiat, Jeff Koons e Christopher Wool.
La Fiac stata anche il teatro delleterna
rivalit tra i due grandi imprenditori francesi appassionati di arte contemporanea,
Franois Pinault (Kering) e Bernard Arnault
(patron di Lvmh). Se Pinault negli anni
scorsi si era mosso per primo installando la
sua collezione tra Palazzo Grassi e Punta
della Dogana a Venezia, questanno Arnault
ha dominato la scena inaugurando la Fondation Louis Vuitton. Pinault si consolato
acquistando alla Fiac 37 pezzi, nello spazio
di una sola mattina.
Tra gli emergenti, da segnalare Moussa
Sarr, trentenne che vive tra Parigi, Dakar e
Londra, e che era rappresentato allOff(icielle) dalla galleria De La Chtre: i
suoi autoritratti ironici tra performance video e fotografia, denuncia semiseria di pregiudizi e discriminazioni, sono stati segnalati da molti critici, come i dipinti di Claire
Tabouret, giovane artista francese tra astrazione e realismo.
Per Parigi un bilancio molto positivo, anche se il mercato francese dellarte contemporanea resta al quarto posto del mondo,
con solo il 3% delle vendite, molto distanziato dai leader: Cina, Stati Uniti e Regno
Unito.
@Stef_Montefiori
RIPRODUZIONE RISERVATA

18 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA

In punta di piedi

Sguardi La musica
Lintervista Dave
Grohl presenta
il nuovo album,
Sonic Highways,
e il documentario
che in Italia sar
trasmesso da Sky Arte.
I capitoli di una lettera
damore verso i generi
(dal jazz al punk).
Con un contributo
originale di Obama

di Giovanna Scalzo

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014


Il fascino nascosto di un coreografo
Osservare un coreografo al lavoro
affascinante: deve trasmettere ai ballerini il suo
percorso, la sua innovazione. Le riflessioni di
William Forsythe hanno spinto alcuni esperti di
neotecnologie a creare un programma, PM2GO,

che organizza materiali creati durante le prove.


Si pu scaricare: lo scopo quello di creare una
Motion Bank, con nuove forme digitali di arte e
spettacolo. Facile come cercare gli ingredienti di
una ricetta (www.theforsythecompany.com).

Otto canzoni per otto citt


da Londra PAOLA DE CAROLIS

comunit, storia, passione.


Se c chi dice che il rock morto come Gene Simmons, il
bassista dei Kiss c anche
chi lo vede come elisir di vita. I
Foo Fighters sono a Londra per presentare un progetto caro al loro cuore di musicisti, un disco di otto brani, ognuno ispirato da unimmersione di una settimana
in una citt statunitense. Culture e ritmi
diversi immortalati dalle canzoni e dalle
immagini di altrettanti documentari.
Si tratta di unoperazione che coinvolge il gruppo in tutte le dimensioni. Sonic
Highways il titolo sia dellalbum che
del documentario. Il disco uscir il 10 novembre, la serie tv si vedr in Italia a partire dal 12 su Sky Arte (in onda alle 21.45
per otto settimane). Ma pi che di autostrade sonore si tratta di lettere damore
al jazz, al country, al punk rock, al blues:
Tutto collegato, racconta Dave Grohl,
nome, viso, voce, leggenda. Se oggi
suoniamo in un certo modo lo dobbiamo
a chi venuto prima di noi.
Bastano pochi minuti con Grohl per
captare la passione che lo motiva, una
passione contagiosa se anche Barack
Obama, oltre a musicisti come Dolly Parton, Slash dei Guns N Roses, lo storico
produttore Clive Davis, hanno partecipato al progetto. Per me, per tutto il gruppo, stato un viaggio emozionante, dal
quale abbiamo imparato tantissimo, ricordando, riguardando tanti momenti
del passato culturale che accomuna noi
ad altre generazioni di musicisti.
Altro che defunto. Il rock, per i Foo Fighters, non potrebbe stare meglio. Grohl
aveva risposto a Simmons attraverso i social media: Non cos in fretta, dio del

I Foo Fighters raccontano le anime dellAmerica


Il rock non morto, il bassista dei Kiss sbaglia
Tuono. A voce si spiega meglio: So cosa voleva dire, ma non sono daccordo.
cambiata lindustria, oggi per chi vuole
fare rock il tragitto diverso, le case discografiche non rischiano pi, non investono nella crescita della nuova generazione, ma il rock c, sta bene, vivo.
Qual lidea che ha dato origine al
progetto?
Mi interessava la possibilit di mostrare la storia della nostra musica, e il
modo in cui si collega ai cambiamenti

sociali e culturali di ogni citt, ma volevo


anche mettere a nudo il processo creativo. Abbiamo visto documentari su come
viene realizzato un album, come viene
inciso, la tecnica dei musicisti, ma non
ho mai visto un documentario su come
nasce una canzone, da cosa arrivano
quelle parole che poi ci rimangono in testa per anni, o diventano immortali. Volevo catturare lispirazione. Spero di esserci riuscito. Siamo stati aperti e onesti.
Le canzoni sono state scritte interamente

durante le riprese e sfociano da quello


che abbiamo imparato, provato e sentito
in ogni citt.
Ogni canzone ha un suo ritmo, proprio come le citt: come si trasmette
questa differenza?
Questa la base di tutto il progetto, il
modo in cui lambiente influenza la creativit. Ha sempre un impatto enorme. Il
tempo, il cibo, la geografia, la storia della
citt, la gente, la lingua. Non so se ce ne
rendiamo conto, credo di no. Siamo un
prodotto dellambiente nel quale viviamo.
Qual la cosa pi
importante che ha
imparato durante la
realizzazione dei
documentari?
Mi sono reso
conto della mia
ignoranza. Non sap e vo n i e n te d e l
country, non sapevo
niente del blues.
Viaggiando e parlando con veri esperti
ho messo le mani in
pasta, per capire tutto, come funziona.
La musica a volte pu sembrare superficiale, esce da una cassa, un amplificatore, e non sempre ti arriva sotto la pelle.
Ma se senti la storia dietro la storia, se cominci a capire lartista, diventa un legame vero.
Che cosa spera di ottenere? Come si
fa a ispirare la gente? Come si fa a far
innamorare la gente della musica?
Queste sono le domande alle quali
mi piacerebbe avere una risposta. La mu-

sica importante, non so se ce ne rendiamo conto. Girando, studiando e parlando ho capito per la prima volta la vera importanza della musica. cos viva, cos
stimolante.
Dal presidente Obama, cosa ha ottenuto?
Preferirei che lo scoprisse il pubblico
vedendo il documentario. Dico solo che
per me una star.
Questo album verr distribuito anche in vinile. un ritorno?
Come il rock anche il vinile non mai
morto, solo passato temporaneamente
di moda. Ascoltare un vinile unaltra
esperienza. Senti lanima della musica. A
me piace molto, vedo che piace pure ai
miei figli, anche se credo che oggi come
oggi sia bello, e giusto, usare tutta la tecnologia che abbiamo a disposizione, il
vinile cos come il digitale. bellissimo
essere per strada e poter scaricare un
brano perch hai voglia di ascoltarlo.
Perch avete scelto Londra per il lancio del progetto?
una citt che ha dato vita a tanti sogni musicali. Sarebbe molto interessante
ambientare in Inghilterra una serie di
documentari simili a quelli che abbiamo
fatto noi negli Stati Uniti, ma credo che
tocchi a qualcun altro.
Dalle riprese sembra che si sia divertito parecchio.
Per me la musica tutto. la cosa pi
bella in assoluto, non riesco a immaginare niente altro che preferirei fare. sicuramente meglio che fare pizze tutto il
giorno.
Scusi?
Ho fatto anche quello.
RIPRODUZIONE RISERVATA

Il disco
Sonic Highways lottavo
album in studio
dei Foo Fighters: luscita
prevista per il prossimo
10 novembre
Il progetto musicale
I componenti della band
americana (nella foto sotto
di Ringo Starr, lex batterista
dei Beatles, da sinistra: Chris
Shiflett, Taylor Hawkins,
Dave Grohl, Nate Mendel e
Pat Smear) sono andati in
una citt degli Stati Uniti e si
sono fermati l per circa una
settimana. Durante i giorni
di permanenza hanno
iniziato a registrare una base
strumentale, mentre
contemporaneamente
intervistavamo i musicisti
pi importanti del posto.
Una volta soddisfatti dei
risultati, sono entrati in
studio e hanno registrato
la canzone definitiva
La serie tv
Ma Dave Grohl e compagni
non si sono limitati a
realizzare lalbum che di
fatto celebra i loro venti anni
di carriera. Sono andati oltre
ed hanno costruito una serie
tv che un viaggio nelle otto
capitali della musica
americana, quelle dove si
sono fermati per scrivere
le otto canzoni di
Sonic Highways.
La cover
Per trasferire
immediatamente lanima
intera del progetto, i Foo
Fighters hanno pensato di
offrire ai propri fan un disco
la cui copertina sintetizzasse
in immagini il loro viaggio
tra le varie culture
americane. Ed ecco quindi
lidea di riprodurre sulla
cover dellalbum alcuni degli
edifici pi famosi delle otto
citt degli Stati Uniti toccate
dalla band di Grohl.
La composizione
Il risultato un luogo
immaginario che, scomposto
nella varie sezioni (foto in
alto a sinistra), mette
insieme le otto citt
americane scelte dai
Foo Fighters:
1) Seattle
2) Chicago
3) New York
4) Los Angeles
5) Forever Cover
(che ovviamente
non una citt,
ma il simbolo dellinfinito
scelto dalla band per
rappresentare
il loro ultimo lavoro)
6) Washington
7) Austin
8) New Orleans
9) Nashville
Le due opzioni
La versione in vinile del
disco ha nove copertine
alternative (acquistabile solo
pre-ordinandola attraverso
il sito ufficiale del gruppo),
ognuna delle quali ritrae una
delle citt raffigurate sulla
copertina standard
Gli incontri
Per rendere possibile lintero
progetto di Sonic Highways, i
Foo Fighters hanno
incontrato diversi
personaggi, tra cui: il
presidente Barack Obama,
Chris Martin dei Coldplay,
Paul Stanley dei Kiss,
Pharrel Williams, Willie
Nelson, Dan Auerbach dei
Black Keys, Chuck D dei
Public Enemy, Josh Homme
dei Queens of the Stone Age

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014

Scatti flessibili

Sguardi Le parole

di Fabrizio Villa

CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 19


Fotografie per i minori maltrattati
Fotografia protagonista marted 4 nella sede
milanese di Sothebys, con lasta benefica
Scatti per bene. Allincanto 81 opere di
illustri fotografi italiani e stranieri, da Basilico a
Fontana, da Mulas a Otto Bettmann. Il ricavato

sar devoluto al sostegno delle attivit di


accoglienza e cura dei minori maltrattati, ospiti
dellAssociazione Caf onlus. Un appuntamento
ormai allundicesima edizione ideato da Luisa
Pavia, ad di Caf, che fa onore alla fotografia.

Un saggio del celebre architetto, pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana, un esplicito
manifesto di ecologia cristiana. Nel testo la tutela dellambiente nasce dalla fede
ed declinata nei secoli attraverso immagini dellautore e parole di santi e scrittori

Conserva ci che non sai generare


di PAOLO CONTI

d ogni passo che io faccio, su qualunque oggetto io volga il mio


sguardo, mi par di sentire pronunciare accanto a me la sublime espressione della
Scrittura: Io sono la resurrezione e la vita. Le opere pittoriche di John Constable, quei cieli sempre cos corruschi e gravidi di monumentali nuvole grigie soprattutto dopo la morte dellamata moglie Maria, assumono un altro senso con una
simile chiave di lettura: ci che appare sulla tela il frutto di un disegno divino, certo
non il prodotto del caos.
Paolo Portoghesi deve aver amato molto
la confessione di Constable per la sua profonda semplicit, visto che appare allinizio della premessa alla sua antologia Il sorriso di tenerezza. Letture sulla custodia
del creato, pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana. Una proposta contro corrente,
lo spiega lo stesso architetto e urbanista
nella nota conclusiva: Il libro nasce dal
desiderio di spingere il lettore a riconoscere nella bellezza del creato limpronta del
Creatore. E nellintroduzione il cardinale
Raffaele Farina avverte: Il libro uno stimolo rivolto ai credenti perch si uniscano
senza complessi di inferiorit a coloro che
si battono contro il degrado dellambiente
e contro il consumismo. Un esplicito manifesto di ecologia cristiana, di tutela dellambiente che scaturisce dalla fede, firmato dal progettista della moschea di Roma e di tante chiese, dal docente che ha
fondato allateneo La Sapienza di Roma
la cattedra di Geoarchitettura per spingere
le nuove generazioni a rispettare la natura
e a praticare la decrescita felice.
Il programma culturale del volume
dunque trasparente, sorretto anche dalle
tante foto scattate dallo stesso Portoghesi
in giro per il mondo e soprattutto nella sua
adorata Calcata, nel cuore della campagna
viterbese, dove larchitetto con la moglie
Giovanna curano un parco ricco di rinvii
storico-artistici e allevano animali, tra cui
asini, lama e capre (breve inciso: il libro
dedicato proprio alla moglie Giovanna,
una dichiarazione di amore coniugale che
nei nostri giorni pu apparire addirittura
eccentrica).
Naturalmente si parte dallAntico Testamento, dai Salmi (il folgorante 35: Signore, la tua grazia nel cielo/ la tua fedelt

Paolo Portoghesi: cerco di spingere chi mi legge


a riconoscere nella bellezza limpronta di Dio

i
Il libro
Paolo Portoghesi,
Il sorriso di tenerezza. Letture
sulla custodia del creato,
pubblicato
dalla Libreria Editrice Vaticana
(pagine 304,  26)
Lautore
Romano, classe 1931, Paolo
Portoghesi sostiene di aver
prima studiato e poi
insegnato con lobiettivo di
dimostrare che aveva ragione
Gustav Mahler (La tradizione
conservare il fuoco, non
adorare le ceneri). Capofila
in Italia del movimento
postmoderno in architettura,
ha operato molto nel nostro
Paese. Sua la Grande
Moschea di Roma, cos come il
Teatro di Catanzaro, il parco
urbano di Abano, il quartiere
Latino di Treviso, il quartiere
di Parco Talenti a Roma,
chiese a Salerno, Terni,
Vicenza, Calcata, Castellaneta.
Fuori Italia, ha progettato la
Torre del Respiro a Shanghai,
la reggia di Re Hussein di
Giordania, la Grande Moschea
di Strasburgo. Alcuni suoi
saggi come Roma Barocca
(Laterza), la monografia
su Borromini,
Borromini, architettura come
linguaggio (Electa, 1984),
sono considerati dei classici.

fino alle nubi/ la tua giustizia come i


monti pi alti/ il tuo giudizio come il
grande abisso) e si approda alla Patristica, dove il teologo e poeta Efrem il Siro,
vissuto tra il 303 e il 373, spiega cos il mistero della convivenza tra bene e male:
Nel terreno crescono in pace, vicine tra
loro, le varie radici: presso quella dolce,
quella amara. Presso quella salutifera,
quella mortale. Dalla terra viene lamaro
del veleno, e dalla terra viene la dolcezza
del medicinale. San Clemente, quarto
Pontefice, scruta i ritmi del Pianeta col filtro del suo credo: Vediamo, o miei diletti,
la resurrezione che avviene al suo giusto
tempo. Il giorno e la notte ci mostrano una
resurrezione: la notte si addormenta e il
giorno si leva, il giorno se ne va e la notte
sopravviene.

SantAmbrogio nellEsamerone ricostruisce il ciclo naturale della pioggia che


nasce dal mare, descritto come sentiero
di salvezza per i transfughi e deposito
dei terreni alluvionali. Bagliori di contemporaneit, se si pensa ai disperati di
Lampedusa e alle continue bombe dacqua
che devastano le nostre terre. Ma lapprodo alla modernit, e quindi ai tempi che
viviamo, a stupire. Magari ti aspetti il Dostoevskij dei Fratelli Karamazov (Amate
tutto il creato nel suo insieme e in ogni
granello di sabbia. Amate ogni fogliolina,
ogni raggio di sole. Amate gli animali,
amate le piante, amate ogni cosa, fa dire
allo Starek Zosima, quasi un alter ego di
Francesco dAssisi). Ma impressiona Czanne che scrive a mile Bernard nel 1904
proponendo di studiare la natura seguendo le leggi geometriche dei solidi come il
cilindro, la sfera, il cono: Le linee parallele allorizzonte danno lestensione, cio
una sezione della natura, o se preferite
dello spettacolo che il Pater Omnipotens
Aterne Deus dispiega davanti ai nostri occhi.
O Vincent van Gogh che, attanagliato
dal suo intricato disagio del vivere, scrive
nel 1887 alla sorella Wilhelmina e si interroga citando Cristo: Di questi tempi, credo che Ges stesso direbbe a coloro che
siedono tristemente: Non qua, alzati e
cammina. Perch cerchi i vivi tra i morti?. Cechov lascia ad Astrow, in Zio Va-

Fino al 22 febbraio

Gli arredi dei re


nelle sale
di Versailles
di GIOVANNA POLETTI

rmadi, commode, bureau plat,


console, poltrone, tavoli e tavolini,
tra i pi straordinari mai realizzati
per la corte di Francia, da qualche
giorno sono esposti nelle sale di
Versailles per ribadire, se mai ce ne
fosse bisogno, linarrivabile eccellenza
dellebanisteria dOltralpe. Oltre cento
pezzi, firmati, stampigliati e inventati
da nomi come Boulle, Oeben, Riesener,
Cressent o Jacob, arrivati persino da
musei americani, aiutano a capire
perch i mobili del Settecento francese
non hanno mai avuto rivali.
Dallimponente cabinet realizzato per il
Re Sole, con marqueterie in pietre dure
fiorentine, agli ingegnosi meccanismi
progettati da Roentgen per Luigi XVI,
alla stordente raffinatezza del porta
bijoux di Maria Antonietta, non era mai
stato allestito un percorso pi completo
e suggestivo. Il supporto didattico della
grande esposizione, che si avvale delle
pi moderne tecnologie, consente di
esplorare fino allultimo intarsio ogni
pezzo (sopra: Commode Boulle, 1708).
Fino al 22 febbraio, loccasione giusta
per scoprire tutto quello che avreste
voluto sapere sui mobili francesi (di cui
non avete mai osato chiedere il prezzo).
RIPRODUZIONE RISERVATA

nia, la piena condanna delluomo che distrugge i boschi per


riscaldarsi: Bisogna
essere dei barbari insensati per distruggere nelle stufe questa bellezza, per distruggere ci che noi
non possiamo creare. Luomo dotato
di intelligenza e di forza creativa per accrescere ci che gli stato dato: ma fino ad
ora egli, invece di creare, non ha fatto che
distruggere.
In chiusura c lanalisi della fine del Novecento che ha visto, sostiene Portoghesi,
il processo di repressione della bellezza. E cita James Hillman, nel saggio Politica della bellezza del 1998, preoccupato
da questa guerra estetica: una questione che riguarda non solo le arti, la psicologia e la teoria dellestetica ma anche il
mondo in cui viviamo e la condizione della sua anima e delle nostre. Siamo sulla
sponda opposta alla certezza di Simone
Weil: Dio ha creato luniverso, e suo Figlio
nostro fratello primogenito, cre per noi
la sua bellezza. La bellezza del creato il
sorriso di tenerezza che Cristo rivolge a noi
tramite la materia.
Saranno molti i non credenti che sorrideranno, tra compassione e sufficienza.
Ma anche chi lontano anni luce dalla fede pu condividere lanalisi proposta da
Benedetto XVI in Caritas in veritate del
2009 quando paragona la distruzione dellambiente a una forma di autolesionismo
delluomo: Le modalit con cui luomo
tratta lambiente influiscono sulle modalit con cui tratta se stesso, e viceversa. Ci
richiama la societ odierna a rivedere seriamente il suo stile di vita che, in molte
parti del mondo, incline alledonismo e
al consumismo, restando indifferente ai
danni che ne derivano. Il suo predecessore Paolo VI poco prima di morire dichiarava cos il suo amore estetico per la vita terrena: Questo mondo immenso, misterioso, magnifico, questo universo dalle mille
forze, dalle mille leggi, dalle mille bellezze, dalle mille profondit. un panorama
incantevole. Pare prodigalit senza misura. Persino il pi inflessibile tra gli atei
militanti sottoscriverebbe quelle righe.
John Constable
(1776-1837),
Yarmouth Pier.
A destra: due delle
fotografie scattate
da Portoghesi che
illustrano il libro:
crepuscolo
a Calcata, passiflora
caerulea (di Calcata)

RIPRODUZIONE RISERVATA

20 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA

Percorsi

Sulla strada
di Davide Francioli

Storie, date, biografie, reportage, inchieste

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014


Graffiti a emissioni zero
Una nota casa automobilistica giapponese si
affidata allo street artist Moose per pubblicizzare
la sua ultima auto a emissioni zero: lartista
inglese ha utilizzato spazzole e idropulitrici per
rimuovere la sporcizia da un muro e ottenere un
disegno dal contrasto tra parti pulite e sporche.
Grazie alla tecnica del Reverse graffiti che
ricorda il negativo fotografico Moose ha
realizzato due opere, una a Londra e una ad
Amburgo, raffigurando i profili delle due citt.

Archeologia Maxime Aubert ha guidato la missione in Indonesia: Quei popoli possedevano un complesso bagaglio culturale
Analisi

Intenzione:
che cosa
d senso
al segno
dellartista

rima o poi si dovr


scrivere una
diversa storia
dellarte
contemporanea. Una
ricostruzione che sar
rivolta a dimostrare
come, dietro molti
scandali delle
avanguardie e delle
neoavanguardie del XX
secolo, si nascondano
gesti arcaici, intenzioni
primarie. Occorrer
portarsi al di l delle
letture attente solo a
celebrare la carica
provocatoria dei
movimenti
novecenteschi, per
lasciare affiorare, nelle
pieghe dello
sperimentalismo,
unanima addirittura
archeologica. Pur se in
maniera
inconsapevole, questi
artisti, spesso, fondano
le loro costruzioni
audaci su rimandi non
sempre evidenti. Per
loro, eseguire unopera
non far nascere
qualcosa dal niente ma,
potremmo dire con
Marc Fumaroli, un
trovare e un ritrovare,
che ha per merito
principale il rinnovo dei
luoghi di uneterna
dimora comune.
Talvolta, i protagonisti
dellarte di ricerca
rinviano ad alcune
ingenue ma potenti
intuizioni di misteriosi
pittori e scultori
primitivi, immettendole
in altri circuiti di senso.
Ad accomunare i
protagonisti delle
avanguardie e quei
lontani e anonimi
inventori di forme,
come ha sostenuto
Desmond Morris in La
scimmia artistica
(Rizzoli), lidea
secondo cui ogni
creazione nasce
innanzitutto dal
desiderio di
meravigliare. Mentre,
per, lautore dei
graffiti di Lascaux o
quello che decide di
proteggere alcuni
ciottoli di fiume in una
grotta compiono atti
governati dallistinto,
Picasso, Kandinskij,
Duchamp o Warhol
basano i loro lavori su
una forte
consapevolezza
culturale, su una
precisa intenzionalit
poetica e tecnica.
Proprio in questa
profonda
consapevolezza il
senso dellarte del XX
secolo. (v. tr.)
RIPRODUZIONE RISERVATA

Il primo atto creativo delluomo


di ROBERTA SCORRANESE

he cosa spinse un essere


umano vissuto circa 40
mila anni fa ad appoggiare una mano sulle pareti della propria grotta
e a segnarne i confini contornandoli di colore (forse sputato da
una cannula), un mistero che resiste alle ipotesi della scienza e alla
curiosit degli appassionati darte.
Ma dal 9 ottobre scorso un importante mattone si aggiunge alla
(ri)costruzione della cattedrale
della preistoria: a Sulawesi, isola
della Repubblica Indonesiana tra
Borneo e Molucche, i ricercatori
delle universit di Wollongong, di
Griffith (Australia) e del Centro
nazionale di archeologia di Giacarta, hanno annunciato la datazione del pi antico disegno figurativo rupestre raffigurante una
mano. Limpronta di cinque dita
semicancellata dal tempo che risale a 39.900 anni fa.
stata unemozione fortissima, commenta larcheologo Ma-

I misteri della pi antica forma di pittura figurativa rupestre


Una mano di 39.900 anni fa mette in forse il primato europeo

La ricerca
La rivista Nature ha
dedicato alla scoperta
il fascicolo numero 514,
uscito il 9 ottobre 2014,
a firma di Maxime Aubert e
degli altri componenti della
spedizione archeologica
I saggi
Tra i libri appena usciti sulla
ricerca archeologica
e paleo-antropologica,
segnaliamo Luomo di
Neanderthal. Alla ricerca dei
genomi perduti di Svante
Pbo, responsabile del
dipartimento di Genetica
evoluzionistica del Max
Planck di Lipsia (Einaudi,
traduzione di Daniele A.
Gewurz, pagine 294,  32)

xime Aubert, dellUniversit di


Griffith e a capo della spedizione
nella zona di Maros, raggiunto da
la Lettura. S, perch questa datazione rimette in discussione il
primato europeo delle scaturigini
creative. Finora continua Aubert, canadese di Toronto si
credeva che le pi antiche pitture
rupestri fossero nel Vecchio Continente, in particolare nelle grotte
spagnole di El Castillo. E in parte
lo sono ancora. Ma le mani qui raffigurate hanno poco pi di 37 mila
anni, circa 2 mila in meno di quella che affiorata in Indonesia.
A El Castillo c anche una sorta
di deposito di calcite rossa, simile
a una macchia a forma discoidale
che ha 40.800 anni, ma sul suo carattere simbolico (legato allarte)
gli studiosi sono ancora divisi. Insomma, in Indonesia stata trovata quella che forse la prima forma di pittura figurativa della storia, il pi antico segno della creativit umana, come lha definito

David Cyranoski nel presentare la


ricerca sulla rivista Nature di ottobre, che ha ospitato larticolo
scientifico a firma degli studiosi
autori della datazione. Aubert sottolinea: Adesso c una nuova interpretazione del momento in cui
luomo diventato cognitivamente moderno.

Dallalto: un dettaglio delle mani


dipinte nelle cave preistoriche di
El Castillo; un dipinto che raffigura
un cavallo nelle grotte di Lascaux

Ma c dellaltro. Nella stessa zona la spedizione ha datato anche


alcune pitture che raffigurano animali, due grossi cinghiali primitivi che risalgono dice Aubert
a 35.400 anni fa. Potrebbero essere i pi antichi al mondo nella
loro tipologia figurativa, perch
hanno pi o meno la stessa et degli animali dipinti nella cava di
Chauvet, in Francia; per la datazione di questi ultimi molto controversa. Le cave esplorate nella
missione erano conosciute sin dal
1950, ma le centinaia di pitture che

testi a cura di Vincenzo Trione

Paralleli/1 La grotta di Lascaux e Guernica

Paralleli/2 Makapansgat Pebble e Duchamp

Quei bovini primitivi stupirono Picasso Il sasso portato nella grotta, lorinatoio
Noi non abbiamo inventato
Un oggetto consueto in un altro contesto

icasso confesser sempre la sua fascinazione per larte primitiva: collezioner maschere e feticci, di cui eloger
la dimensione concettuale. Decisiva, per
lui, anche la scoperta degli animali dipinti
sulle pareti della grotta di Lascaux (sopra),
nel sud della Francia. Quando il padre del
cubismo si trova al cospetto di quei bovini
monumentali, sorretti da rigide zampe,
esclama: Noi non abbiamo inventato.
Studia quelle figure. In alcuni fogli, le rif in
pi versioni, abbandonandosi ad abili esercizi di stile. Poi, se ne appropria. E le colloca
nella parte sinistra (sotto) di Guernica. In
questo capolavoro epico, elabora una riscrittura violenta, che suggerisce nette
mutazioni iconografiche e simboliche. Nel
quadro vediamo un toro. Che quasi avulso
dalla tragedia scolpita con il colore da Picasso. Il toro, unicona eterna, senza tempo.

econdo Desmond Morris, la prima opera


darte risale a tre milioni di anni fa. Un
ciottolo di fiume conosciuto come Makapansgat Pebble: un sasso dalle sembianze antropomorfe (sopra). Un uomo primitivo lo
raccoglie, e lo porta allinterno di una grotta,
dove stato poi ritrovato dagli archeologi. Un
modo per staccare quei massi dalla realt; e
per custodirli con cura in un luogo sicuro. Uno
spostamento che anticipa quanto far Duchamp con i ready made: il profeta dellarte
concettuale sceglie oggetti di uso quotidiano,
li estrae dal contesto in cui sono abitualmente collocati, e li sposta in una cornice
museale (come lorinatoio, sotto), attribuendo loro una valenza estetica. Lo
stupore nasce dal vedere qualcosa di
consueto sotto una luce diversa. Quella
cosa viene defunzionalizzata. Ed resa sacra
e intoccabile. Un rito magico.

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014


Mano

39.900 anni
Due parole in croce

di Luigi Accattoli

Cinghiale

35.400 anni

CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 21


Un uragano di speranza
Luragano ci viene dallo spagnolo che lo prende
da Haiti nel 1510 (huracn) e lo maneggia con
disinvoltura mentre noi che pure labbiamo
dalla met del 600 lusiamo solo in negativo:
uragano di fischi (Marinetti), uragano di
dolori (Gramsci), uragano di cavallette
(Montale). Ma ecco un oriundo di lingua
spagnola Bergoglio che chiama uragano
di speranza la ribellione allingiustizia. Potenza
dei rovesciamenti di lingua.

cm

50

sere ben pi antiche. Anche per


questo la ricerca pubblicata su
Nature rimette in discussione
molte cose.
Innanzitutto, leurocentrismo
con il quale, finora, abbiamo letto
il cammino controverso dellarte
osserva Alistair Pike, dellUniversit di Southampton, autore della
datazione di molte pitture rupestri in Spagna e non coinvolto in
questo progetto. Gi: la datazione
di opere molto simili (impronte di
mani e figure di animali) a una distanza di migliaia di chilometri,
impone una riflessione.

INDONESIA
AUSTRALIA

Balikpapan
SULAWESI

Singkang

Oceano
Indiano

Makassar

Golfo
di Boni

Tanete
km

Dallalto: una stilizzazione


delle due pitture trovate
in Indonesia, il cinghiale di
35.400 anni fa e la mano
di 39.900 anni fa; i disegni
parietali originali di Maros,
vicino Makassar, zona di
Sulawesi. In alto, a sinistra:
il capo della spedizione,
Maxime Aubert e altre pitture
rupestri nelle cave di Maros

qui riposano da millenni non erano ancora state datate e si pensava


che fossero molto pi recenti. Il
metodo di datazione si basa sullanalisi delle piccole concrezioni
di roccia che si depositata sopra
le figure, usando il rapporto tra
uranio e torio. Piccola nota, ma
importante: lanalisi dunque sulle formazioni calcaree, quindi le
pitture sottostanti potrebbero es-



250

Lo scienziato
Il paleontologo
Rodolfo Coccioni:
La sfida capire chi
erano quegli uomini
e da dove venivano

Ci sono diverse ipotesi suggerisce Aubert e una di queste


che le popolazioni che raggiunsero questa parte del mondo oltre 40
mila anni fa possedevano gi un
bagaglio culturale abbastanza
complesso. possibile che queste
prove di arte sulla roccia, chiamiamole cos, siano emerse in
modo indipendente da due parti
del mondo quasi opposte. Oppure
possiamo arguire che le pitture
rupestri fossero largamente diffuse presso i primi Homo Sapiens
che lasciarono lAfrica millenni
prima. Dunque, quelle meravigliose pitture, anche pi recenti,
che ammiriamo in Europa potrebbero avere una doppia origine: europea e indonesiana.
Ma che cosa simboleggiano
queste figure? Le mani sono un topos ricorrente nelle grotte europee, come quelle di El Castillo e
secondo alcuni studi potrebbero
essere un segno di attaccamento
originario a quel luogo specifico
curiosit: probabile che siano
state mani femminili. La rappresentazione di grossi animali pericolosi (come i babirusa, i cinghiali
primitivi datati a Maros) pu dar
vita a centinaia di interpretazioni,
da quella puramente illustrativa a
quella, pi profonda, legata al sistema di credenze diffuse tra quelle popolazioni. Certo, stilisticamente sono diversi: quelli indonesiani sembrano fatti con colore distribuito a puntini, quelli europei
hanno tratti pi lineari.
Rodolfo Coccioni, presidente
della Societ paleontologica italiana, preferisce non sbilanciarsi:
Difficilissimo dire che cosa rappresentava il simbolo 40 mila anni
fa. Pi interessante allora cercare
di capire chi fossero questi esseri
umani che si erano stabiliti in
quelle zone. Sono stati gli stessi
che si erano mossi dallAfrica? E
quanto era pesante il loro baga-

glio di conoscenze?. questo


uno dei nodi pi affascinanti.
Alla luce di una serie di scoperte
avvenute di recente, pare che anche la specie umana vissuta nel
Paleolitico medio (tra i 200 mila e i
40 mila anni fa) fosse capace di
pensare per simboli o almeno secondo quel che noi oggi intendiamo per simbolo. Basti pensare alle
incisioni su roccia simili allarte
astratta rinvenute mesi fa in una
grotta nei pressi di Gibilterra, che
pare siano state opera di ominidi
vissuti 40 mila anni fa. Oppure,
cosa ancora pi sorprendente, si
pensi alla scoperta avvenuta nel
2005 a opera di ricercatori delluniversit di Tubinga: in una caverna nei pressi di Vogelherd (Germania), hanno trovato un flauto
vecchio di 35 mila anni, ricavato
dallosso di un avvoltoio. Non molto distante da questo sito, nel
2008, altri ricercatori hanno rinvenuto una scultura femminile in
avorio di mammut, databile tra i
31 mila e i 39 mila anni fa.
Pi complicato stabilire quale
valenza concettuale avessero questi manufatti o molti altri rinvenuti, come le meravigliose pitture
policrome delle grotte di Altamira, in Spagna (a partire da 16 mila
anni fa); o le tavolette in pietra con
pitture di animali di 28 mila anni
fa ritrovate in Namibia; o le statuette femminili nei dintorni del
lago Baikal, in Siberia, e datate circa 34 millenni fa.
Larcheologo fiorentino Emmanuel Anati ha azzardato unipotesi
affascinante: quando questi uomini si spostavano, portavano con s
anche un piccolo patrimonio di
conoscenze e tra queste la capacit di esprimersi con le figure, come se esistessero analogie tra le
esigenze delluomo di esplorare il
territorio e quella di esplorare
dentro di s, di farsi domande.
Come se la cultura nascesse con
lesperienza di altri luoghi e persone. Con lapertura allaltro da s.
La scoperta indonesiana
conclude Coccioni apre prospettive interessantissime. Adesso
si dovrebbe continuare a esplorare quella zona e le terre vicine. E
Aubert conferma: Ci aspettiamo
altre datazioni sorprendenti. Finora abbiamo datato dodici impronte di mano (che risalgono a
circa 20 mila anni fa, ndr) e due
pitture di animali. poco.
E molti studiosi indicano lIndia
sulla rotta tra lAfrica e lIndonesia come prossima sorgente
di novit provenienti dal passato.
rscorranese@corriere.it
RIPRODUZIONE RISERVATA

Paralleli/3 Gli scarabocchi e Cy Twombly

Paralleli/4 I ritratti di Antinoo e quelli di Warhol

Pittori che sognarono fino allultimo


di dipingere come i bambini

Lamato di Adriano una serigrafia


Come Marilyn quasi duemila anni dopo

n foglio di carta invaso da scarabocchi fatti da bambini (sopra).


Molti artisti, nel Novecento, hanno
provato a eguagliare quelle grafie caotiche e indecifrabili. Per loro, arrivare alla
purezza di quei segni stato un approdo
difficile. Sono partiti da drammaturgie
dense di echi eruditi. E, poi, se ne sono
liberati. Il caso pi esemplare quello di
Cy Twombly, il quale, sulle orme degli
acquerelli astratti di Kandinskij, per tutta la vita, ha sognato di dipingere come
un bambino. I suoi quadri (sotto) si offrono come apparizioni di schizzi infantili e filamenti di colore. Somigliano a
palinsesti disegnati allistante, a volo
radente. Sulla superficie, si deposita la
memoria del gesto pittorico, espressione
di un magma primordiale, di una coscienza non contaminata dalla cultura.

ntinoo ritratto su numerose monete e in


molte sculture (a sinistra in grande). Nei busti, si riproducono i tratti del giovane bitinio:
se ne pone in risalto lopulenza del corpo, la spiccata
sensualit dei lineamenti, la torbida e triste bellezza
del volto. Per rendere omaggio
al suo Antinoo, Adriano
sembra prefigurare lidea moderna di serigrafia. Chiede a
prestigiosi scultori dellepoca
di replicare a oltranza leffigie
dellamato. Un artificio che
verr assunto da molti artisti
del Novecento. Da Duchamp a
Warhol, il quale realizzer
ampi cicli di serigrafie. Ad esempio, egli assume
Marilyn (in piccolo) e la ripete pi volte nello stesso
quadro. A ben vedere, per, nelle serigrafie i vari
frammenti presentano sempre lievi differenze tra di
loro. Proprio come accade nelle sculture di Antinoo.

Visioni

il gesto
che genera:
come
la nascita
della vita
di MICHELANGELO
PISTOLETTO

reativit la
caratteristica
primaria degli
umani. A un certo
momento nel tempo si
prodotto un fermento
che ha avviato la
capacit di alcuni
esseri viventi di
articolare il pensiero
oltre alle pratiche
funzioni fisiche e
mettere in connessione
queste due parti,
creando cos la dualit
corpo-mente che
produce come terzo
elemento lorganismo
creativo.
Personalmente ho
ideato un teorema,
denominato della
Trinamica che rileva e
puntualizza il
fenomeno stesso della
creazione. Il segnoformula della
Trinamica il simbolo
del Terzo Paradiso che
aggiunge un terzo
cerchio al simbolo
matematico
dellinfinito. I cerchi
esterni rappresentano
due elementi tra loro
differenti o contrari che
nel cerchio centrale
trovano la loro simbiosi
producendo, in tal
modo, un terzo
elemento che prima
non esisteva, come ad
esempio avviene tra un
uomo e una donna che
danno vita a una nuova
persona. la dinamica
del numero tre, cio la
combinazione di due
unit che d origine a
una terza unit distinta
e inedita. Nella
Trinamica il tre
sempre una nascita,
dunque una creazione.
La Trinamica la
dinamica creativa,
essenzialmente
assunta dallarte, si
ritrova nella natura,
cio nella chimica, nella
fisica e si estende nella
fisiologia dei corpi
semplici e complessi
come due cellule o due
individui e si estende
nella vita sociale nei
suoi aspetti culturali,
politici, economici e
spirituali.
RIPRODUZIONE RISERVATA

22 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA

Greche

Percorsi Controcopertina

di Alice Patrioli

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014


Addio mia amata Rena
Nato ad Atene nel 1928, Titos Patrikios, la cui
ispirazione poetica spesso dettata dalla
tensione etica e civile, trova accenti delicati per
lultimo saluto allamata moglie Rena: Vita
breve di donna/ pass come un fulmine/ entro

la mia/ per farla pi vita/ per confermare che/


sebbene tutte le cose/ abbiano inizio e fine
nelle tenebre/ trova sempre modi la luce/ per
ritornare ed illuminare. (Per Rena e altre poesie,
a cura di Vincenzo Rotolo, La Zisa, pp. 64, 10).

Il patrimonio
italiano
Cento metri sul livello
del mare, un labirinto
affascinante e cadente
di carruggi e viottoli.
Lontano secoli dai lustrini
del festival e del lungomare

Cartoline da la Pigna, cuore della vecchia


Sanremo. Sopra, dallalto: un cartello in piazza
della Cisterna nel borgo multietnico della
Pigna, invita, in tre lingue, a non abbandonare
limmondizia; il lastricato a fiorami bianchi e
neri che conduce al celebre santuario della
Madonna della Costa, edificio che si trova
in un punto panoramico del borgo. A destra:
uno scorcio di piazza della Cisterna. Sotto, in
alto, partendo da sinistra in senso orario: il
palazzo signorile in piazza della Cisterna
messo in sicurezza con cerniere metalliche
per evitare cedimenti strutturali; il cuore della
Pigna in due scorci che mostrano i ripidi
viottoli e i carruggi che collegano la parte
alta al mare, e gli archi delle abitazioni
(servizio fotografico di Lucia Casamassima,
Agenzia Lara)

I gioielli della Pigna


dal nostro inviato a Sanremo (Imperia)
CARLO VULPIO

a Pigna la vecchia San Remo (rigorosamente due parole ma per la burocrazia amministrativa una sola:
Sanremo , nate dallantica Castrum
Sancti Romuli, in cui Romolo, nella
contrazione della parlata locale, stato espropriato del nome in favore di
suo fratello Remo). Oppure, se si preferisce, la Pigna il centro storico di San Remo. O, ancora meglio, la Pigna San Remo. Tutto il resto, chiamato
e conosciuto come San Remo, dal cinema-teatro
Ariston che ospita il festival della canzone al Casin, dal lungomare dedicato alla zarina Alexandrovna a quello intitolato a Italo Calvino gi al porto
vecchio, , detto un po brutalmente, unaltra cosa.
Non tanto una brutta cosa, in buona parte originata da una banale e stravista speculazione edilizia
questo lo aveva gi detto Calvino a tempo debito , ma proprio unaltra cosa, cio un luogo diverso, opposto e persino in conflitto con la vecchia
San Remo.
La Pigna, quasi nessuno sa cos e com, e perch si chiama cos. Eppure, un borgo come questo
dovrebbe essere tra le gemme del nostro patrimonio culturale. Anzi, dovrebbe entrare di diritto e
subito nel patrimonio mondiale dellumanit tutelato dallUnesco. Invece sta l, trascurato e tenuto
da parte come Cenerentola in cucina, come i pa-

Lantico borgo contro i pirati un tesoro


nel cuore trascurato di Sanremo
renti poveri che non si devono presentare in societ e non si deve dire nemmeno di conoscere. Solo
di recente il borgo, che interamente sottoposto a
vincolo ambientale dal Codice dei beni culturali
del 2004, stato candidato a far parte dei Luoghi
del cuore del Fai, il Fondo per lambiente italiano.

Il suo nome ha due spiegazioni, entrambe accettabili, poich sono la conseguenza del luogo in
cui la Pigna si trova e del modo in cui fatta. La
prima basata sullevidenza e dice che le case sono arrampicate attorno alla collina come le squame di una pigna e le danno questo aspetto in maniera perfetta. La seconda si rif al latino medioevale, perch lemersione della collina sanremese
tra due corsi dacqua la fa sembrare un conum,
cio appunto una pigna. Quale che sia lorigine del
nome, la Pigna un raro esempio di sapere urbanistico e architettonico, tradotto, intorno allanno
Mille, nella edificazione di un borgo fortificato a
protezione dalle scorrerie dei pirati barbareschi,
in un Mediterraneo in cui, ieri come oggi, i golfi di
Marsiglia e di Napoli, di Orano in Algeria e di Genova (e quindi San Remo), di Taranto e di Venezia
e cos via per tutte le altre citt che si affacciano

sul e vivono del Mare Nostrum sono molto pi


vicini e simili tra loro di quanto non lo siano due
citt dello stesso Paese collocate luna sul mare e
laltra allinterno.
In questo Mediterraneo, la Pigna, cio San Remo, ha un posto in alto sta a pi di cento metri
sopra il livello del mare , sul quale svetta il santuario della Madonna della Costa, vero punto di riferimento per tutti i navigatori fin dal 1630, quando ne venne terminata la costruzione grazie a una
sottoscrizione popolare cominciata con lofferta di
uno scudo doro da parte di un marinaio scampato
a un assalto di corsari. Il santuario che ha preso
il posto di un piccolo oratorio del 1200, nucleo originario della sacralit del luogo, e di un monastero di monache francescane del 1500 in stile
barocco, ma non cos pesante come il barocco di
Roma, ci tiene a sottolineare lanziano e dinamico rettore del santuario, monsignor Vittorio Marteletti. La chiesa ha una bella cupola michelangiolesca e dal 1651 anche un ampio e lungo lastricato a
fiorami in pietre bianche e nere. Allinterno, ospita una piccola galleria di opere darte, tra le quali
vanno citate la volta e il presbiterio dipinti nel 1700
da Giacomo Antonio Boni, un Cristo crocifisso del
1723, in legno, di Anton Maria Maragliano, una
Madonna con Cristo morto del XV secolo in legno
(di ignoto), e una tavola di una Madonna con Bam-

bino del 1380, anchessa di autore ignoto, che sta


sullaltare maggiore ed quasi schermata da quattro imponenti colonne di alabastro acquistate in
Oriente in cambio di olio, spezie e stoffe.
Il santuario e la Pigna sono dunque ben visibili,
eppure se Calvino, che qui ha vissuto e che torner
a farci compagnia durante questo viaggio, avesse
inserito il borgo tra le sue fantastiche citt invisibili non avrebbe sbagliato, perch della Pigna, e
lo si capisce percorrendola, osservandola e parlando con chi ci vive, nessuno ne vuol davvero sapere, e dunque essa , di fatto, invisibile. Eppure
proprio lei la vera protagonista del primo romanzo di Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno,
pubblicato nel 1947. Lo dir lo stesso autore venticinque anni dopo, nella prefazione alledizione
del 1972: Il mio paesaggio era qualcosa di gelosamente mio. Avevo un paesaggio scrive Calvino
. Ma per poterlo rappresentare occorreva che
esso diventasse secondario rispetto a qualcosaltro: a delle persone, a delle storie. La Resistenza
rappresent la fusione tra paesaggio e persone. Il
romanzo che altrimenti mai sarei riuscito a scrivere, qui... Una storia sola si sdipanava dai bui archivolti della Citt vecchia fin su ai boschi.... I bui
archivolti dei carruggi cio le stradine che girano attorno alla collina della Pigna o che la tagliano, ripide e rettilinee, dalla sommit fin gi al ma-

Ultime mode
di Isabella Bossi Fedrigotti

CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 23


Il profumo in nero
Gli uomini neri dellIsis sembrano fare tendenza,
e non soltanto presso freschi convertiti che
accorrono nel Califfato. Man in black
annuncia, infatti, con voce profonda, decisa,
lievemente minacciosa, la pubblicit del nuovo

profumo che cos si chiama di un famoso


marchio internazionale. E di profilo lo spot
inquadra un uomo man in black, appunto
vestito di nero su sfondo nero, con folta barba
nera di ordinanza, verrebbe da pensare, islamica.



Una copertina
unartista

re fanno da contrafforti agli edifici, li tengono


cuciti luno allaltro, ne garantiscono la stabilit
(oggi bisognerebbe dire la sopravvivenza), altrimenti questa splendida citt nella citt e tutto il
suo sistema di porte di accesso, di vicoli, di viuzze
con la pavimentazione a dorso di mulo, di slarghi
e di canali si sarebbe gi sfarinata da tutti i lati. E
sarebbe stato un delitto. Per non che la Pigna si
pu salvare arrampicandosi sugli aggettivi caratteristico e bello inseriti praticamente in tutti gli annunci degli alloggi messi in vendita, e sono
tanti , perch per questa via finirebbe soltanto
per ridursi a un molto pittoresco zoo, inutile e
umiliante.

Farah, Eva e il mitra


La donna, come avvolta
dalla raffinata bellezza di
unantica miniatura
orientale minacciata da
un brutale mitra,
dannatamente
contemporaneo: in questo
gioco di contrasti
costruita lopera dellartista iraniana Farah
Assouli (Zanjan, 1953) che si affida
allevocazione della tradizione per
raccontare il dialogo tra larte persiana e la
cultura occidentale. Il percorso artistico di
Farah Assouli si sviluppato dopo la
rivoluzione islamica del 1979 e si
caratterizzato attraverso lavori che toccano
temi della mitologia, della letteratura
persiana e della contemporaneit. Artista,
ma anche docente e curatrice di mostre, ha
partecipato come autrice a Imago Mundi,
progetto no profit promosso da Luciano
Benetton con lobiettivo di una mappatura
dellarte contemporanea nel mondo.
Nellopera in copertina la donna appare
come una Eva che porge il frutto del peccato,
ma luomo risponde puntando unarma: il
mito delle origini, la letteratura universale,
larte (del passato) e lo sguardo (sul
presente) sono elementi di questopera che
parla degli interrogativi del nostro tempo e
forse va letta pensando anche alle parole
di Hafez, grande poeta persiano del
Trecento, Il segreto di questo mondo un
enigma che mai sapr scioglier sapienza.
(gianluigi colin)

La suggestiva piazza tardomedievale della Cisterna, per esempio, quartiere popolare di artigiani, agricoltori e operai, un esempio di acume ingegneristico e di saggezza urbanistica che siamo nel Seicento riuscito a supplire alla mancanza di sorgenti dacqua con un sistema perfetto
di raccolta e smistamento delle acque piovane:
dalla grande cisterna che sta sotto il selciato della
piazza, canali di diversa portata riforniscono le cisterne pi piccole degli altri rioni. Ma piazza Cisterna in uno stato di visibile sofferenza, perde
un pezzo ogni giorno, e lunica cosa che pu fare
lo fa con cartelli scritti a mano con cui si chiede di
Non buttare spazzatura, grazie, in tre lingue
(arabo, romeno e italiano) che la dicono lunga sulla composizione etnica della Pigna e su chi, nel
bene e nel male, la tiene in vita. Nelle stesse condizioni piazza dei Dolori, forse la pi conosciuta
non solo della Pigna, ma di tutte le piazze dei centri storici liguri. Qui, tra loratorio di San Sebastiano, costruito dopo la pestilenza del 1502, e il palazzo dei podest genovesi Gentile-Spinola che
anche sede dellUfficio centri storici del Comune
, incombe un bel palazzo signorile di quattro
piani abbandonato e tristemente imbracato da
cerniere metalliche che dovrebbero evitarne il
cedimento. Ma lo stesso oratorio di San Sebastiano, che allinterno ospita una serie di dipinti di
Luigi Varese della met dellOttocento, esibisce allesterno, e proprio sul portone dingresso, una lapide del 1642 (un divieto dellautorit genovese di
sporcare il porticato), nel bel mezzo della quale
stata piantata dallautorit contemporanea una
mattonella con il numero civico 3 (!). Non stanno
meglio le Rivolte di San Sebastiano, meraviglioso
passaggio porticato di mura medioevali che collega piazza dei Dolori con la Porta Santo Stefano.

Le Rivolte dovevano essere recuperate grazie


anche a fondi europei gi stanziati e invece sono
invase stabilmente da ponteggi che nessuno sa
quando verranno rimossi, anche perch quei soldi
(due milioni di euro) sono stati dirottati altrove,
nella citt nuova. Il progetto di recupero, denominato non casualmente Pigna Mare, a sottolineare la necessit di integrare finalmente le due San
Remo, sembra improvvisamente evaporato e pi
di uno ricorda che il medesimo destino tocc a un
piano simile elaborato gi negli anni Trenta dallingegnere-podest Pietro Agosti. Un nome che
per ancora oggi appare sconveniente riesumare,
solo perch Agosti era fascista. Che poi sia stato
un buon amministratore della citt (tra laltro, ha
coniato lespressione Riviera di Ponente), oltre
che ottimo ingegnere e urbanista, finito suicida
per accuse infondate mossegli da gerarchi meschini, sembra irrilevante, dal momento che il solo citare Agosti, a proposito della Pigna, mette in
risalto linconsistenza di tutti gli altri.
Si potrebbe continuare a raccontare la Pigna cos, parlandone bene per la sua bellezza e parlandone male per come viene trattata. E si potrebbe farlo a ogni porta attraversata. Da Porta San Giuseppe, con la sua camera difensiva e la caditoia da cui
colpire i nemici senza esserne colpiti, a Porta Palma, con la sua cerchia di mura risalenti al 1321 e
lomonima via che sbocca nella valle di san Romolo, una volta ricca di agrumeti, oliveti, molini e
frantoi. Oppure da Porta Mont, dove si trova palazzo Sapia, che ospit un giovane comandante di
artiglieria di nome Napoleone qualche anno prima che la Liguria fosse assorbita dallimpero francese, a Porta Bugiarda, che si chiama cos perch
dice la verit, e cio che la Pigna una vera e propria casbah, un reticolo ingannevole di stradine,
di vicoli e di accessi in cui ci si pu perdere. Uno di
quei luoghi diceva Francesco Biamonti, grande
scrittore nato qui vicino e scoperto proprio da Calvino , in cui le cose parlano al posto delluomo.
RIPRODUZIONE RISERVATA

COURTESY LUCIANO BENETTON COLLECTION

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014

Supplemento culturale del Corriere della Sera


del 2 novembre 2014 - Anno 4 - N. 44 (#154)
Direttore responsabile
Condirettore
Vicedirettori

Supplemento a cura
della Redazione cultura

Art director

Ferruccio de Bortoli
Luciano Fontana
Antonio Macaluso
Daniele Manca
Giangiacomo Schiavi
Barbara Stefanelli

Antonio Troiano
Pierenrico Ratto
Stefano Bucci
Antonio Carioti
Serena Danna
Marco Del Corona
Cinzia Fiori
Luca Mastrantonio
Pierluigi Panza
Cristina Taglietti
Gianluigi Colin

2014 RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani


Sede legale: via A. Rizzoli, 8 - Milano
Registrazione Tribunale di Milano n. 505 del 13 ottobre 2011
REDAZIONE e TIPOGRAFIA:
Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02-62821
RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Pubblicit
Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano - Tel. 02-25841
COPYRIGHT RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo prodotto pu
essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali.
Ogni violazione sar perseguita a norma di legge.

24 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA

DOMENICA 2 NOVEMBRE 2014

Anda mungkin juga menyukai