649004
LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO
GIORNALE QUOTIDIANO
Non praevalebunt
Unicuique suum
Anno CLIV n. 68 (46.610)
Incontrando i vescovi della Guinea il Papa parla del mondo ferito dalle guerre
Una parola
di misericordia
Chi soffre
non mai solo
PAGINA 8
PAGINE 7
La linea di Obama
KIEV, 24. In uno dei momenti pi
tesi nei rapporti diplomatici con la
Russia, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha confermato la
propria linea nei confronti di Mosca
sulla crisi in Ucraina.
D allAja, in Olanda, dove oggi
iniziato il summit sulla sicurezza nucleare, il presidente statunitense ha
detto che Washington e i suoi alleati
europei sono sempre pi uniti nella
risposta da dare al Cremlino, sottoli-
y(7HA3J1*QSSKKM( +&!z!@!$!,!
Chiesa evangelica
attaccata
in Kenya
NAIROBI, 24. Quattro persone sono state uccise e altre 17 sono state ferite ieri nellattacco sferrato
da uomini armati contro i fedeli
raccolti in una chiesa evangelica
di Likoni, nei pressi di Mombasa,
nel sud-est del Kenya. Secondo
quanto ha riferito il capo della
polizia locale a unemittente radiofonica, gli autori dellattacco
sono riusciti a fuggire. Lazione
non stata rivendicata, ma le autorit locali ne ritengono responsabili le milizie radicali islamiche
somale di al Shabaab, gi autrici
di numerosi attacchi in Kenya da
quando, nellottobre 2011, il Governo di Nairobi intervenne in armi contro di loro in Somalia. Tra
laltro, diversi testimoni hanno riferito che gli aggressori erano giovani somali.
Tra i primi interventi di condanna dellaccaduto c stato
quello dei responsabili delle comunit musulmane della zona.
Ancora una volta si legge in
un loro comunicato ci troviamo
a dover sottolineare che lislam
una religione di dialogo e di tolleranza e non ha niente a che vedere con atti di odio nei confronti
dei nostri fratelli.
Hollande arretra
Alle origini
del mito del complotto
ANNA FOA
A PAGINA
A PAGINA
Fede e martirio
sopra Seoul
CRISTIAN MARTINI GRIMALDI
di MANUEL NIN
a seconda omelia cattedrale
di Severo di Antiochia commenta il mistero dellincarnazione del Verbo di Dio, centrale
nella fede cristiana, e cita allinizio
lannuncio dellarcangelo a Maria:
Rallegrati, piena di grazia, il Signore con te. E spiega: Con
queste parole Gabriele manifest
che il Dio Verbo, senza principio
ed eterno, in modo ineffabile, senza cambiamento n confusione,
viene ad abitare il grembo verginale e si incarna in esso. Perch in
questo breve momento e spazio di
tempo indivisibile fu pronunciata
la parola dellarcangelo e il Verbo
di Dio si trov nel grembo di Maria. Questo faceva conoscere che il
saluto portava a termine qualcosa
di straordinario e non era un semplice saluto.
Le parole dellarcangelo turbano
Maria e affliggono lo stesso arcangelo perch il suo annuncio va oltre la comprensione umana: Gabriele poi era anche lui nellafflizione, nella compassione verso di
noi e nella misericordia, vedendo
che lannuncio alla santa madre di
Dio e vergine Maria era frainteso.
Allora larcangelo, diventato quasi
un mistagogo dellincarnazione del
Verbo di Dio, aggiunge parlando a
Maria: Ma non deve gettarti nel
turbamento che io ti abbia annunziato la venuta di Dio; neppure devi pensare che si tratta di una nascita che avverr da s o in modo
spontaneo. Sar un concepimento
secondo lordine naturale, ma la
gestazione e la nascita saranno senza seme umano. Il Verbo di Dio
infatti viene per raddrizzare la natura umana.
Severo sottolinea poi che Gabriele gi preannuncia la Pasqua di
Cristo, redenzione per Adamo e
per lo stesso ladrone accanto alla
croce: Queste parole aprono anche il paradiso chiuso dopo Adamo. E se il ladrone non fosse stato
preannunciato nelle parole dellarcangelo e non avesse creduto nel
regno di Cristo che non ha fine,
non avrebbe detto vedendo colui
che era messo in croce: Ricordati
di me quando verrai nel tuo regno.
E mai un ladro sarebbe stato oggetto di una promessa, degna di
Dio, se colui che era stato crocefisso non fosse immortale, e se non
fosse stato un re senza inizio e senza fine, lui che si era volontariamente caricato per noi della croce
nella sua carne e aveva assaggiato
la morte che d la vita.
Il patriarca di Antiochia conclude lomelia esortando il suo uditorio non soltanto a proclamare la
propria fede nellincarnazione del
Verbo di Dio, ma a manifestarla
nella propria vita: Quando tu glorifichi Dio per mezzo delle parole,
tu lo fai soltanto con la bocca e
XVIII
secolo)
NOSTRE
INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto in
udienza sabato 22 marzo Sua
Eminenza Reverendissima il
Signor Cardinale Angelo Bagnasco,
Presidente
della
Conferenza Episcopale Italiana.
Il Santo Padre ha ricevuto
questa mattina in udienza:
Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della
Congregazione per lEvangelizzazione dei Popoli;
le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori:
Vincent Coulibaly, Arcivescovo di Conakry (Guinea), in visita ad limina
Apostolorum;
Emmanuel Flmou, Vescovo di Kankan (Guinea),
in visita ad limina Apostolorum;
Raphal Balla Guilavogui, Vescovo di NZrkor
(Guinea), in visita ad limina Apostolorum.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 2
Hollande arretra
Il G7
del passo indietro
Pechino
alla conquista
del porto
del Pireo
La morte
di Adolfo Surez
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Sharia
nella legislazione britannica
LONDRA, 24. La sharia, la legge
islamica, entra di fatto nel sistema
legale britannico, almeno per quel
che riguarda i testamenti. di
questi giorni la notizia che sono
state elaborate nuove linee guida
per notai e avvocati britannici con
lobiettivo di mettere a punto documenti riconosciuti dai tribunali
britannici, ma che abbiano allo
stesso tempo specifiche caratteristiche conformi ai dettami della
legge islamica. Ed la prima volta
che ci accade, come sottolinea il
Sunday Telegraph.
Liniziativa stata lanciata da
The Law Society, unassociazione
che rappresenta avvocati e notai in
Inghilterra e in Galles e dicono
fonti di stampa permetter di
redigere testamenti in conformit
Carlo Di Cicco
vicedirettore
Piero Di Domenicantonio
caporedattore
Gaetano Vallini
segretario di redazione
direttore generale
Nessuno
sviluppo
senza agricoltura
Lassistenza allo sviluppo dovrebbe includere componenti
agricole per proteggere il diritto
di produrre e commerciare cibo. Lo scrive la Segreteria di
Stato vaticana in un tweet diffuso attraverso il profilo @terzaloggia, in riferimento a un intervento dellarcivescovo Silvano Maria
Tomasi, Osservatore Permanente
della Santa Sede presso lUfficio
delle Nazioni Unite ed Istituzioni Specializzate a Ginevra. Larcivescovo Tomasi, in particolare,
ha parlato del diritto al cibo durante i lavori della XXV sessione
ordinaria del Consiglio dellO nu
per i Diritti umani, in corso a
Ginevra. Il rappresentante della
Santa Sede ha insistito, tra laltro, sul dovere di proteggere i
piccoli coltivatori per garantire
concretamente questo diritto, oltre che di promuovere il ruolo
delle donne nello sviluppo delle
societ rurali.
Scontri
nelle strade di Caracas
CARACAS, 24. Tensione alta nelle
strade di Caracas. Ieri la capitale venezuelana stata ancora una volta
teatro di scontri, a dimostrazione del
fatto che le proteste iniziate pi di
un mese fa si stanno facendo sempre
pi intense. Aumenta anche il bilancio delle vittime: uno studente e
lautista di un mezzo pubblico sono
stati uccisi da colpi di arma da fuoco durante i disordini.
Ieri Caracas stata teatro di due
manifestazioni contrapposte. Migliaia di studenti e cittadini hanno
sfilato contro il Governo in cinque
punti diversi della citt. In unaltra
zona della capitale, diversi cortei, ai
quali hanno preso parte anche membri del Governo, hanno invece sostenuto lazione dellEsecutivo di Nicols Maduro. Allorigine delle proteste non c solo la contestazione po-
Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442
fax 06 698 83675
segreteria@ossrom.va
Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
Abbonamenti e diffusione (dalle 8 alle 15.30):
telefono 06 698 99480, 06 698 99483
fax 06 69885164, 06 698 82818,
info@ossrom.va diffusione@ossrom.va
Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675
Scossa
di terremoto
in Cile
Concessionaria di pubblicit
Il Sole 24 Ore S.p.A
System Comunicazione Pubblicitaria
Sede legale
Via Monte Rosa 91, 20149 Milano
telefono 02 30221/3003, fax 02 30223214
segreteriadirezionesystem@ilsole24ore.com
Banca Carige
Credito Valtellinese
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 3
Il presidente Gl
contrario
alloscuramento
di Twitter
ANKARA, 24. Sono le ultime giornate convulse della campagna
elettorale turca per le amministrative di domenica prossima.
Ore segnate dallo scandalo corruzione che ha toccato il Governo di Recep Tayyip Erdoan, oltre che dalla censura imposta a
Twitter sfociata ora in un braccio
di ferro tra il premier e il presidente della Repubblica, Abdullah Gl. Il presidente gi venerd
e proprio sul suo account Twitter si era dissociato dal provvedimento. Ieri tornato alla carica
dicendosi convinto che lo spiacevole problema sar risolto
presto. Chiudere totalmente internet o questo tipo di piattaforme ha dichiarato il capo dello
Stato non coerente con la
legge. Se una pagina commette
un reato, si pu chiudere quella
pagina, queste sono le nostre regole. una situazione spiacevole
per un Paese sviluppato come la
Turchia, che ha un peso nella regione e che sta negoziando lingresso nellUnione europea.
Le parole del presidente che
viene dalle file del stesso partito
del premier non hanno trovato
eco nel discorso infiammato che
Erdoan ha pronunciato nel pomeriggio in un comizio a Istanbul davanti a decine di migliaia
di sostenitori. Se Twitter non rispetta le leggi turche, faremo
quello che necessario. Non siamo una repubblica delle banane
ha tuonato. Secondo la stampa il
blocco di Twitter stato finora
un fallimento, costato al Paese la
condanna quasi unanime della
comunit internazionale. Il traffico anzi aumentato di oltre il
trenta per cento.
Nonostante le minacce di Pyongyang proseguono le manovre congiunte di Stati Uniti e Corea del Sud
Fratelli musulmani
condannati a morte
in Egitto
Militari statunitensi durante una simulazione di intervento (Afp)
Si estende
lepidemia di ebola
in Guinea
CONAKRY, 24. Si estende lepidemia di ebola, la febbre emorragica,
della quale non si conoscono cure,
che ha colpito la Guinea. Un comunicato diffuso ieri dellUnicef, il
fondo delle Nazioni Unite per linfanzia, afferma che finora ci sono
stati 59 morti su circa ottanta casi
accertati di contagio. Negli ultimi
giorni, lepidemia si diffusa dalle
prefetture di Macenta, Gueckedou
e Kissidougou alla capitale, Conakry. Il comunicato dellUnicef conferma la diagnosi di ebola. In precedenza, il ministero della Sanit
aveva affermato i test condotti in
Francia per cercare didentificare il
virus non avevano ancora prodotto
risultati concludenti. Lalternativa
comunque tra ebola e la febbre di
Marburg, causate da agenti patogeni molto simili e tra i pi virulenti.
gio utilizzando lanciarazzi in direzione del mercato, uccidendo almeno 29 persone e ferendone un numero imprecisato. Unoperazione
militare ancora in corso nella zona
nel tentativo di individuare i responsabili.
Nguro-Soye situato non lontano
dalla localit di Bama, dove allinizio del mese 47 persone furono uccise durante diversi attacchi. In tutto il Borno, per il timore di nuove
violenze di Boko Haram restano
chiuse decine di scuole e migliaia di
scolari, gi bersaglio di attacchi, sono costretti a restare a casa a tempo
indeterminato.
Lazione di Boko Haram, da
quattro anni protagonista di sistematiche violenze che hanno provocato migliaia di morti, in massima
parte civili, preoccupa anche i Paesi
confinanti. Venerd scorso, a conclu-
Il Boeing malese
precipitato
nellOceano Indiano
KUALA LUMPUR, 24. precipitato
nellOceano Indiano meridionale
il volo Boeing 777 della Malaysian
Airlines, laereo disperso dall8
marzo: lo ha reso noto il premier
della Malaysia, Najib Razak, nel
corso di una conferenza stampa a
Kuala Lumpur, in cui ha messo fine a due settimane di giallo sulla
sorte del velivolo. In precedenza
lo stesso Razak aveva informato i
familiari delle 239 persone a bordo dellaereo scomparso
Con profonda tristezza e dispiacere, vi devo informare che,
secondo nuovi dati, il volo Mh
370 finito nel sud dellO ceano
Indiano ha detto Najib, citando
nuovi calcoli basati sui dati forniti
dal sistema satellitare Inmarsat
per appurare la rotta tenuta dal
Boeing dopo aver perso i contatti
con la torre di controllo. Lultima
posizione rilevata del volo della
Malaysia Airlines si trova appunto
nelloceano. Najib ha rinviato a
unaltra conferenza stampa domani per ulteriori dettagli
Questa mattina lequipaggio di
un aereo da ricognizione cinese
aveva avvistato oggetti nellarea
indicata dal premier malese. La
segnalazione con le coordinate
del luogo dellavvistamento era
stata diramata alle autorit australiane e alla nave rompighiaccio cinese Xuelong, partita per le ricerche nei giorni scorsi dal porto di
Fremantle.
Dialogo politico
interrotto
in Costa dAvorio
YAMOUSSOUKRO, 24. Si di nuovo interrotto il dialogo politico tra
il Governo della Costa dAvorio e
lopposizione che fa riferimento
allex presidente Laurent Gbagbo.
Il Fronte popolare ivoriano, principale partito dopposizione, ne ha
attribuito ieri la responsabilit al
Governo, in riferimento alla decisione di trasferire Charles Bl
Goud, collaboratore di Gbagbo,
nel carcere della Corte penale internazionale (Cpi) dellAja. Il trasferimento viene definito in un comunicato dellopposizione di pesante intralcio alla riconciliazione
nazionale. Nel carcere della Cpi
si trova gi lo stesso Gbagbo, accusato di crimini contro lumanit
per le violenze seguite al suo rifiuto di accettare la sconfitta elettorale nel 2010.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 4
Alle origini
del mito del complotto
Marc Chagall, Io e il villaggio (1911)
e, nel testo, Lebreo errante (1914)
di ANNA FOA
l problema delle origini del moderno
antisemitismo stato sovente affrontato dalla storiografia, e non solo per
coglierne le sue caratteristiche e modalit ma anche per individuarne il fondamentale luogo dorigine: la Germania, la
Russia o invece, come sostenuto da Zeev
Sternhell, la Francia dellAffaire Dreyfus? Il
libro Lombra del Kahal. Immaginario antisemita nella Russia dellOttocento (Roma, Viella,
2014, pagine 288, euro 28), opera di un giovane studioso di slavistica, Alessandro Cifariello, sottolinea il ruolo primario avuto in questo campo dalla Russia dellOttocento e ne
analizza con finezza e dovizia di riferimenti la
giudeofobia. Termine, questo, anchesso nato
in Russia nella seconda met dellOttocento e
prediletto dal proto sionista (nonch medico)
Leo Pinsker che la definiva, nel suo Autoemancipazione del 1882, una psicosi, un tipo
di malattia che ha come oggetto gli spettri.
appunto sui modi assunti da questa psicosi che Cifariello indaga in questo libro, ap-
Dopo lassassinio
dello zar Alessandro II
nel 1881 torn
lantica accusa
di omicidio rituale
di cui restano tracce
anche nei romanzi dellepoca
poggiandosi ampiamente e prevalentemente a
fonti in lingua russa, il che consente al lettore
italiano laccesso a testi normalmente di difficile comprensione. La letteratura privilegiata
su cui si fonda la sua lettura, dobbiamo subito aggiungere, quella letteraria, cio i romanzi. Romanzi famosi, come quelli di alcuni
fra i grandi scritturi russi come Dostoevskij,
Turgenev, Gogol, ma anche una vastissima
letteratura minore sconosciuta al grande pubblico italiano. Una scelta, questa, che lautore
non si sofferma a spiegare e che viene sottolineata, senza per essere del tutto chiarita,
dalla prefazione di Cesare De Michelis.
Divergenze tra le domande dello storico e
quelle del letterato?
Perch, insomma, in Russia la letteratura
e non invece la pamphlettistica politica a fornire le basi per la costruzione di quello che
Cifariello chiama limmaginario antisemita
e che nel suo stesso lavoro appare poi spesso
come il frutto convergente di opzioni politiche e religiose, oltre che letterarie? il sistema autocratico della Russia zarista a spingere
in questa direzione, limitando le possibilit
della politica e offrendo maggiori possibilit
alle formulazioni degli scrittori rispetto a
quello dei teorici? O si tratta invece dellintreccio tra motivazioni religiose, storia politica
e miti della Russia ottocentesca a creare le
condizioni per una diffusione tanto ampia e
Collegialit e decentramento
Le novit pastorali scrive Ernesto
Galli della Loggia in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera del 23
marzo e quelle forse ancor pi importanti nella predicazione, nella comunicazione e nellapproccio personali, che Papa Francesco ha recato con s finiscono
per mettere in secondo piano i mutamenti di tipo organizzativo che dopo un
solo anno gi contraddistinguono in misura rilevantissima il suo Pontificato. Il
pi importante di tali mutamenti, continua lo storico, consiste nello spazio sempre maggiore che viene dato alle commissioni di cardinali provenienti da ogni
di scrittori noti come Kostomarov e Ljutonstanskij e nella tesi che lomicidio rituale appartenesse, se non a tutto il mondo ebraico,
almeno ad alcune sette estreme di esso, una
tesi incendiaria che conciliava il mito del sangue con quello del complotto. Il sottotesto
narrativo si concretizzava cos in violenza.
Il libro si muove sul terreno della costruzione immaginaria, scavando ad esempio con
finezza sulla terminologia filosemita e antisemita nel capitolo sulluso del termine id, sulla costruzione del mito del complotto, vera e
propria preparazione alla creazione dei Protocolli, sullanti-nichilismo che assume tutte le
caratteristiche del rifiuto della modernit e
non ultimo sul complesso intreccio con il razzismo. Intreccio assai inferiore come importanza a quello che caratterizza lOccidente e
che ci consente di analizzare differenze e somiglianze tra la giudeofobia russa e un antisemitismo europeo di tipo nuovo, frutto della
cultura razzista di fine Ottocento.
Una giudeofobia, conclude lautore al termine di questa inquietante cavalcata nella letteratura dellodio antiebraico, che non stata mai debellata e che, con il valido supporto del
web, sta oggi risorgendo
in
Russia pi vitale che mai,
contro
la
quale necessario affinare gli
strumenti
di
conoscenza
e
di critica.
Teologi
stanchi?
di RINO FISICHELLA
on peregrina la considerazione che stiamo andando verso
una debolezza teologica frutto ormai maturo della teorizzazione della ragione debole. A poco, forse, servita
la provocazione che Giovanni Paolo
II aveva fornito con la Fides et ratio,
perch fede e ragione si facessero
forza reciprocamente. Se si guarda
il panorama teologico attuale colpisce la percezione di almeno una
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 5
La prima struttura
dedicata ai martiri cattolici coreani
si trova a ridosso dellenorme tangenziale
E ha la forma di un grande cappello
Come quello del primo sacerdote e martire locale
Il santuario di Jeoldusan
a Seoul
appena costruito
negli anni Sessanta
da Seoul
CRISTIAN MARTINI GRIMALDI
piedi, dal quartiere pi
giovane e pi movimentato di Seoul, dista solo
dieci minuti. Si trova
proprio a ridosso del fiume Han, di fronte lenorme tangenziale sospesa che costeggia largine e
il lungo ponte che connette la metropolitana alla parte sud della citt.
Si erge sopra un cucuzzolo di pietra
a spiovere sulla pista pedonabile che
fiancheggia lHan river: stiamo parlando del primo santuario dedicato
ai martiri cattolici coreani, il santuario di Jeoldusan. Un edificio dalla
forma insolita, una specie di nave
dove al posto della prua si vede una
protuberanza arrotondata che, mi dice Timoteo Jung (parroco della cappella che si trova dentro il santuario
stesso), stata pensata dallarchitetto
Lee Heetae sulla forma del grande
cappello del martire, e primo sacerdote coreano, Andrea Taegon.
Timoteo, che ha studiato a Roma
diversi anni e parla un discreto italiano, mi conduce senza nascondere che si tratta di unoccasione assolutamente eccezionale nel sottoscala delledificio per accedere alla
volta dove custodita la reliquia pi
cara dellintero museo: le lettere manoscritte in latino da Andrea Taegon
e destinate a sostenere la fede della
comunit durante i pi duri periodi
di persecuzione. Con estrema cura
mi vengono mostrati i fogli originali
scritti a mano, che non dimostrano
affatto i centosettantanni che invece
hanno. Vennero vergati tra il 1842 e
il 1846, con una grafia minuta e bellissima, per di pi in latino. Unestetica, dunque, perfettamente apprezzabile anche per locchio occidentale.
Il progetto di creare un santuario
con museo annesso (dove sono custoditi oltre cinquemila oggetti in
esposizione permanente) stato portato a termine nel 1966 quando ancora intorno a questarea lurbanizzazione era praticamente inesistente.
Dalle vecchie foto risalenti a met
anni Sessanta che Timoteo mi mostra, si scorge il santuario appena ultimato circondato da una vasta cam-
sa. Lo scranno sul quale sedeva Gio- gore, solo coloro che furono sospetvanni Paolo II quando nel 1984 ven- tati di aiutare lo straniero vennero
ne a Seoul. Sul monitor di fianco, perseguiti: pi di duecento.
poco oltre la statua bianca che lo
Allinterno del parco si possono
rappresenta in posa di benedizione, vedere le riproduzioni delle stele,
viene continuamente trasmesso lin- con scritte in caratteri cinesi, dove il
contro che il Papa ebbe con oltre un reggente di allora, Lee Ha-eung, rimilione di fedeli in quello che oggi cordava alla popolazione leditto con
il parco di Yeouido nel centro di il quale si vietava ogni rapporto con
Seoul.
lo straniero. Perfino assumere un atDa allora sono passati trentanni, teggiamento neutrale veniva considee il ricordo di quella visita non accenna a sbiadire: una pietra miliare
I cristiani venivano prima bastonati
nella storia della Chiesa
coreana, se si pensa che
e poi bloccati con grossi collari
fu quella la prima ceriLegati mani e piedi
monia di canonizzazione
avvenuta al di fuori del
venivano lasciati in ginocchio
perimetro di San Pietro.
a consumarsi di inedia per giorni
Ci dirigiamo verso
luscita e passeggiando
per il parco adiacente il
santuario Timoteo mi spiega il vero rato una forma di collaborazione,
movente che anim lultima delle dunque intollerabile. Letteralmente
persecuzioni (denominata Byeong-in) sullavviso, scolpito nella pietra, si
dei cristiani in Corea: Per le autori- legge: Fare pace con lo straniero
t furono i cattolici ad aiutare i fran- equivale a vendersi ai barbari.
cesi che nel 1866 invasero prima Lironia della storia che furono
lisola di Ganghwa e poi minacciaro- proprio gli stranieri, in particolare la
no di entrare nella capitale. Fu allo- Societ per le missioni estere di Parira che si decise di lavare il sangue gi, a conservare sino a oggi quei fostraniero con il sangue dei seguaci gli scritti da Andrea Taegon di suo
della religione straniera. Una leg- pugno, e di cui giustamente Timoge del taglione solo un po pi con- teo, ma in fondo tutto il Paese, va
cettuale. E infatti, con confuciano ri- oggi tanto orgoglioso.
A settantanni dalleccidio delle Fosse Ardeatine dove tre Papi hanno pregato per le vittime
Benedetto XVI
in preghiera al sacrario
insieme al cardinale Andrea
Cordero Lanza di Montezemolo
(27 marzo 2011)
erano cos in intimit con i figli piccoli. Ma me storia moderna e contemporanea a Roma per parlo ricordo tenerissimo e ci dava una grande sicu- tecipare a un convegno sul tema Settantanni dalrezza. Sapeva quello che doveva fare, non aveva le Fosse Ardeatine. Noi ceravamo. Quel ragazzo
dubbi nelle sue decisioni. Aveva una sorta di chia- ora il cardinale Cordero Lanza di Montezemolo
roveggenza, leggeva bene le situazioni e si com- e fu tra i primi a scavare nella pozzolana delle caportava secondo la sua coscienza.
Una persona seria e serena. La
bambina aveva anche dei fratelli,
I grandi le raccontavano che il padre
pi grandi. Uno di loro aveva diciannove anni e gi allora sapeva
era costantemente in pericolo di vita
che i tedeschi conoscevano bene il
Ma me lo ricordo tenerissimo e ci dava sicurezza
padre: Era stato al comando supremo delle forze militari italiane e
Aveva una sorta di chiaroveggenza
poi al fronte. Le vicende seguite al
e si comportava secondo la sua coscienza
25 luglio 1943 hanno stravolto tutto. Il generale Pietro Badoglio,
dice Adriana Cordero Lanza di Montezemolo
nuovo capo del Governo, lo ha
chiamato come capo della sua segreteria particolare. L8 settembre
ecco un nuovo stravolgimento. Il generale Giorgio ve ardeatine fatte esplodere dai tedeschi in fuga
Calvi di Bergolo ha costituito il comando della cit- per nascondere leccidio. Spesso come raccont
t aperta di Roma affidandogli il settore dellam- in unintervista a Giampaolo Mattei (su LO sserministrazione. Ha fatto parte della delegazione che vatore Romano del 27 marzo 2011) il porporato
ha trattato con i tedeschi il cessate il fuoco. Pochi ha rivissuto quei giorni momento per momento,
giorni dopo, per, i tedeschi hanno fatto prigionie- fino allo stupore, misto a commozione e gratire tutte le autorit. Calvi ha chiesto a mio padre di tudine, provato il 27 marzo del 2011 quando Beaccompagnarlo in Germania, ma lui ha preferito nedetto XVI si rec in visita al sacrario delle Fosse
Ardeatine per ricordare le 335 persone trucidate il
restare a Roma, entrando in clandestinit per con24 marzo 1944.
tinuare a dare un contributo alla liberazione
In quelloccasione Ratzinger cit alcune parole
dellItalia.
incise sulla parete di una cella di tortura in via
Il padre era il colonnello Giuseppe, la figlia Tasso, a Roma, durante loccupazione nazista:
Adriana, il figlio il diciannovenne Andrea. Quella Credo in Dio e nellItalia / credo nella risurreziobambina domani, 25 marzo, sar alla Biblioteca di ne / dei martiri e degli eroi / credo nella rinascita
/ della patria e nella / libert del popolo. Quelle
parole, aggiunse, sono il testamento di una persona ignota, che in quella cella fu imprigionata, e dimostrano che lo spirito umano rimane libero anche
nelle condizioni pi dure. E in nome di quello
spirito umano, Benedetto XVI, come i suoi predecessori, si rec nel sacrario a invocare la divina
misericordia, che sola pu colmare i vuoti, le voragini aperte dagli uomini quando, spinti dalla cieca
violenza, rinnegano la propria dignit di figli di
Dio e fratelli tra loro.
I predecessori ai quali il Papa faceva riferimento
erano Paolo VI e Giovanni Paolo II. Montini, infatti, fece sosta sul luogo delleccidio il 12 settembre
1965. Lo stesso giorno, nellomelia tenuta in occasione della messa celebrata durante la visita alle catacombe romane, Paolo VI stigmatizz il comportamento degli antichi e moderni persecutori, che,
con la violenza fisica o con il peso dun apparato
legale, giudiziario o amministrativo, vogliono imporre la loro verit e soffocare ogni contraria
manifestazione del pensiero e delle sue oneste manifestazioni.
Un percorso, quello indicato da Paolo VI, che
venne ripreso il 21 marzo 1982 da Giovanni Paolo
II durante la sua visita al sacrario delle Fosse Ardeatine. Sono venuto per ascoltare, insieme con
voi, le parole, forti e chiare, degli scomparsi, vittime della logica irrazionale e dissennata della barbarie omicida, disse Wojtya.
Qui, dove la violenza si scatenata in smisurata follia aggiunse il Pontefice essi invitano tutti alla solidariet, alla comprensione, e ci assicurano che la vittoria definitiva sar quella dellamore,
e non quella dellodio; essi ci avvertono che quando si nega e si offende Dio, si nega e si offende
anche luomo, abbassandolo a strumento dei propri capricci, delle proprie ideologie, dei propri progetti di potenza e di sopruso; essi chiedono che il
loro dolore non sia stato inutile per la societ umana, e che Roma, lItalia, lEuropa, il mondo vivano
nella giustizia, nella concordia, nella pace, nel
vicendevole rispetto dei diritti inalienabili della
persona umana, creata a immagine e somiglianza
di Dio.
La pace
sempre una conquista
Bisogna sempre ricordare che la pace non un
regalo o un dato scontato, ma una conquista che
per quanto riguarda noi e gli altri Paesi europei
dovuta precisamente a quella unit europea che oggi
troppo superficialmente da varie parti si cerca di
screditare e attaccare. Lo ha detto il presidente della
Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, al termine
della cerimonia che ha ricordato le vittime
delleccidio delle Fosse Ardeatine.
Questa giornata assume il significato di un
momento terribile e incancellabile. Settantanni sono
un importante anniversario. La scorsa settimana a
Cassino sono state ricordate altre giornate terribili,
ha aggiunto il capo dello Stato.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 6
Testimoni
del Vangelo
di JOS MARA GIL TAMAYO*
Negli Atti degli apostoli si racconta
come, nei primi passi della vita della
Chiesa, le autorit ebraiche proibiscano severamente agli apostoli di
parlare di Ges e della sua resurrezione. Essi per non li ascoltano e
rispondono che bisogna obbedire a
Dio prima che agli uomini (cfr. 4,
13-21). quanto basta per proclamare la libert e limperativo della coscienza di tanti profeti e martiri che
nel corso della storia sono stati coerenti con la loro missione di fronte a
coloro che hanno preteso di ridurli
al silenzio e li hanno perseguitati.
Essi non hanno taciuto e le loro voci sono risuonate esemplari e benefiche nella storia dellumanit.
Questo brano della Scrittura ricorda, in una giornata come oggi,
24 marzo, in cui cade il trentaquattresimo anniversario del suo assassinio, un vero martire di Cristo, profeta e buon pastore del suo popolo,
martirizzato per aver difeso con la
sua parola evangelica i pi poveri e
gli oppressi del suo Paese. Mi riferisco a monsignor scar Romero, arcivescovo di San Salvador.
La sua vita di pastore generoso fu
spezzata dai colpi di un sicario mentre celebrava la messa nella piccola
cappella dellospedale della Divina
Provvidenza, dove si trovava la sua
umile residenza. Lassemblea legislativa di El Salvador ha approvato alcuni anni fa la celebrazione in questa data della Giornata di monsignor scar Arnulfo Romero y Galdmez, per rendere giustizia alla
sua memoria e per dare ufficialit a
quello che da decenni era un sentimento condiviso dalla popolazione
del Paese e di tutta lAmerica Latina. Monsignor scar Romero era
diventato la voce di quanti non
hanno voce e il difensore dei poveri in un Paese che allora era immerso nellodio e nella guerra civile.
La sua morte crudele era qualcosa
di atteso da questo buon pastore dei
poveri. Il martirio non simprovvisa
e la santit necessaria per affrontarlo
era qualcosa di gi plasmato nella
vita di monsignor Romero. Questa
affermazione non obbedisce a una
Chiedo al Signore
di darmi serenit e perseveranza
retorica facile, ma un dato di verit. Vi spiego perch. Qualche anno
fa, nella mia prima visita a El Salvador, sono finite nelle mie mani, grazie a delle persone che avevano conosciuto da vicino monsignor Romero, le fotocopie di alcune pagine
manoscritte dei suoi appunti di coscienza, redatte nel corso dei suoi
ultimi esercizi spirituali, quelli che
fece alla fine di febbraio del 1980,
proprio un mese prima della sua
morte. Questi appunti sono scritti
con la sincerit di chi sta vivendo
dei giorni di ritiro e di silenzio. Trascrivo solo alcune frasi: Chiedo
perdono a Dio per le interferenze
umane nel mio agire come suo strumento. Desidero che questi esercizi
mi rendano pi intimamente unito
alla sua volont. Gli chiedo di far
trasparire di pi in me il suo amore,
la sua giustizia, la sua verit. Ho
paura della violenza sulla mia persona. Son stato avvertito di serie mi-
Radici
e speranza della societ
MADRID, 24. La vita si difende soprattutto con un coraggioso cambiamento di mentalit: quanto
sottolineano i vescovi spagnoli in
vista della Giornata per la vita, che
nella penisola iberica si celebra il
25 marzo, solennit dellAnnunciazione del Signore. Per loccasione
la sottocommissione episcopale per
la Famiglia e la Vita ha diffuso un
messaggio, intitolato S alla vita,
speranza di fronte alla crisi, in cui,
ribadendo con decisione il valore
e la dignit della vita umana dal
concepimento e fino alla morte naturale, si ricorda linsegnamento
di Papa Francesco, per il quale
una societ che abbandona i
bambini e che emargina gli anziani
recide le sue radici e oscura il suo
futuro.
In tale prospettiva, i presuli rilevano come per la Spagna, per
lEuropa e per il mondo lapertura
moralmente responsabile alla vita
una ricchezza sociale ed economica, proprio perch grandi nazioni sono potute uscire dalla miseria
anche grazie al gran numero di
abitanti e alle loro capacit. Insomma, il messaggio dei vescovi
iberici evidenzia che oggi sono
proprio i bassi indici di natalit a
diventare un problema cruciale
per le societ di maggior benessere ed perci anche una necessit sociale ed economica proporre
alle nuove generazioni la bellezza
del matrimonio e della famiglia.
La Chiesa in Spagna non manca
di sottolineare come, oggi pi che
mai, i nuclei familiari abbiano bisogno di un aiuto economico e
sociale. E, tuttavia, anche tutto
questo da solo non sufficiente,
poich ci che davvero imprescindibile un cambio di mentalit e di stile di vita che permetta
di conquistare la libert di donarsi
allaltro, al marito, alla moglie, ai
figli, agli anziani, ai sofferenti. La
vita umana, specialmente la pi
debole e indifesa, in sostanza, si
difende con un cambiamento radi-
Papa Francesco ha descritto questo modello di pastore, nel suo discorso ai responsabili del Consiglio
episcopale latinoamericano durante
il suo viaggio in Brasile lo scorso
mese di agosto, affermando: A sottolineare le grandi figure dellepiscopato latinoamericano che tutti conosciamo, desidero aggiungere qui alcune linee sul profilo del Vescovo
() I Vescovi devono essere Pastori,
vicini alla gente, padri e fratelli, con
molta mansuetudine; pazienti e misericordiosi. Uomini che amano la
povert, tanto la povert interiore
come libert davanti al Signore,
quanto la povert esteriore come
semplicit e austerit di vita. Uomini che non abbiano psicologia da
prncipi. Uomini che non siano
ambiziosi e che siano sposi di una
Chiesa senza stare in attesa di unaltra. Uomini capaci di vegliare sul
gregge che stato loro affidato e di
avere cura di tutto ci che lo tiene
unito: vigilare sul loro popolo con
attenzione sugli eventuali pericoli
che lo minacciano ma soprattutto
per accrescere la speranza: che abbiano sole e luce nei cuori. Uomini
capaci di sostenere con amore e pazienza i passi di Dio nel suo popolo. Una buona intenzione per cui
chiedere lintercessione di monsignor Romero in questo suo dies natalis martiriale.
*Segretario generale
della Conferenza episcopale spagnola
rinascere con Lui ogni giorno attraverso un annuncio che instancabilmente ci spinge sulle strade del
mondo.
Secondo lannuale rapporto pubblicato dallagenzia missionaria Fides, sono stati complessivamente
ventidue coloro che sono caduti sul
campo nel 2013, quasi il doppio rispetto allanno precedente (quando
le vittime furono tredici): 19 sacerdoti, una religiosa e due laici. In
America latina sono stati uccisi 15
sacerdoti, di cui ben 7 in Colombia.
In Africa hanno perso la vita un sacerdote in Tanzania, una religiosa
in Madagascar e una laica in Nigeria. In Asia sono stati uccisi un sacerdote in India e uno in Siria; un
laico nelle Filippine. Storie davvero avvincenti, quelle dei nostri missionari, che toccano il cuore perch
riescono ancora oggi a ricomporre
il legame inscindibile tra il Vangelo
e la vita quotidiana, afferma il
comboniano Giulio Albanese, per il
quale, da questo punto di vista,
davvero illuminante la testimonianza di monsignor
Romero
che
costituisce una
sorta di paradigma
per
cogliere il significato del
martirio. La
vita di monsi-
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 7
Unoccasione
per rilanciare
limpegno ecumenico
Amore e pregiudizio
Ancora la misericordia al centro della
riflessione del Papa. Domenica 23
marzo, parlando ai fedeli in piazza
San Pietro per la recita dellAngelus, il
Pontefice ha ricordato che la
misericordia pi grande del
pregiudizio. Questa la sua riflessione
prima della preghiera.
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Il Vangelo di oggi ci presenta lincontro di Ges con la donna samaritana, avvenuto a Sicar, presso un antico pozzo dove la donna si recava
ogni giorno per attingere acqua.
Quel giorno, vi trov Ges, seduto,
affaticato per il viaggio (Gv 4, 6).
Egli subito le dice: Dammi da bere (v. 7). In questo modo supera le
barriere di ostilit che esistevano tra
giudei e samaritani e rompe gli schemi del pregiudizio nei confronti delle donne. La semplice richiesta di
Ges linizio di un dialogo schietto, mediante il quale Lui, con grande delicatezza, entra nel mondo interiore di una persona alla quale, secondo gli schemi sociali, non avrebbe dovuto nemmeno rivolgere la parola. Ma Ges lo fa! Ges non ha
paura. Ges quando vede una persona va avanti, perch ama. Ci ama
tutti. Non si ferma mai davanti ad
una persona per pregiudizi. Ges la
pone davanti alla sua situazione,
non giudicandola ma facendola sentire considerata, riconosciuta, e suscitando cos in lei il desiderio di andare oltre la routine quotidiana.
Quella di Ges era sete non tanto
di acqua, ma di incontrare unanima
inaridita. Ges aveva bisogno di incontrare la Samaritana per aprirle il
cuore: le chiede da bere per mettere
in evidenza la sete che cera in lei
stessa. La donna rimane toccata da
questo incontro: rivolge a Ges
Unoccasione per rilanciare limpegno ecumenico e i rapporti di collaborazione con la Santa Sede: in
questo spirito si svolta, nella mattina di luned 24 marzo, ludienza
di Papa Francesco a una delegazione della Apostolik diakona guidata dal direttore generale, il vescovo
Agathanghelos.
Si tratta dellorganismo ecumenico che si occupa della promozione
A colloquio con monsignor Nykiel in occasione del corso sul foro interno promosso dalla Penitenzieria apostolica
Lutto nellepiscopato
Monsignor Giuseppe Agostino, arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano, morto stamattina, luned
24 marzo, alle ore 8.20, nellospedale civile cosentino Annunziata.
Il compianto presule era nato in
Reggio Calabria il 25 novembre
1928 ed era stato ordinato sacerdote il 15 luglio 1951. Eletto alla sede
arcivescovile di Santa Severina e
nel contempo nominato a Crotone
e a Cariati il 21 dicembre 1973, aveva ricevuto lordinazione episcopale l11 febbraio 1974. Il 4 aprile 1979
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 8
Lunit
prevalga sui conflitti
In un mondo ferito da tanti conflitti
etnici, politici e religiosi le comunit
cristiane devono diventare esempi di
convivenza fraterna. la
raccomandazione del Papa ai presuli
della Conferenza episcopale della
Guinea, ricevuti in udienza luned
mattina, 24 marzo, in occasione della
loro visita ad limina Apostolorum.
Questa la traduzione in italiano del
discorso consegnato dal Papa ai
vescovi.
Cari Fratelli nellEpiscopato,
Siate i benvenuti in occasione del
vostro pellegrinaggio a Roma per la
visita ad limina! Siete venuti presso
la tomba degli Apostoli Pietro e
Paolo, che hanno reso qui testimonianza a Cristo morto e risorto fino
a donare la propria vita. Sono, ancora oggi, i modelli di tutti i pastori ai
quali il Signore affida il suo popolo.
Potete appoggiarvi ad essi per illuminarvi e sostenervi nelladempimento del vostro incarico.
Ringrazio Monsignor Emmanuel
Flmou, Presidente della vostra
Conferenza episcopale, per le parole
che mi ha rivolto a nome vostro. A
ognuno di voi, e attraverso di voi ai
vostri sacerdoti, ai religiosi e alle re-
Chi soffre
non mai solo
Nella custodia e nella promozione
della vita in ogni istante si riconosce
la dignita della persona. Lo ha detto
Papa Francesco ai partecipanti alla
plenaria del Pontificio Consiglio per
gli operatori sanitari, ricevuti in
udienza questa mattina, luned 24
marzo, nella Sala Clementina. Questo
il discorso del Pontefice.
Carne
di Ges
La sofferenza e il dolore non
hanno un senso se non inseriti e
interpretati nella luce del mistero
pasquale di Cristo. Lo ha detto
larcivescovo Zygmunt Zimowski,
presidente del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari, rivolgendo un saluto al Papa
allinizio delludienza.
Attraverso la carne di Ges
martoriata ed elevata in Croce
ha aggiunto il presule il Padre
di misericordia va in cerca della
sua creatura, facendosi simile a
lei nella carne del Figlio, senza
giudicarla se non nel segno
dellamore, rendendo accessibile,
anche
nellultimo
gradino
dellabbrutimento umano, il dono di un amore che perdona e
che salva. E in questo contesto
la sofferenza pu effettivamente
diventare strumento silenzioso,
ma efficace di evangelizzazione,
anche a partire dal letto del dolore e dellabbandono.
Fare del bene a chi soffre
ha poi spiegato il presidente
costituisce limpegno del dicastero per unopera di formazione
costante per tutte le figure professionali, che nel complesso ambito della sanit e della salute si
chinano sul prossimo sofferente. Si tratta di medici, infermieri, personale ausiliario, persone
impegnate a diversi livelli in responsabilit politiche, legislative
e amministrative, a livello internazionale e nei singoli Paesi, cos
come di familiari, di cappellani,
di volontari. Dunque un vero
esercito di persone da seguire
e assistere affinch nella frenesia dei gesti quotidiani ha detto non venga meno il senso di
questa vocazione e si comprenda soprattutto che in questo
esercizio della carit non sono
chiamati ad agire in nome proprio, ma a sentirsi strumenti e testimoni dellintera comunit ecclesiale.
Infine, parlando della plenaria
in corso in questi giorni, larcivescovo ne ha puntualizzato gli
obiettivi, che sostanzialmente si
riassumono nella volont di intravedere percorsi di una rinnovata evangelizzazione accanto e
insieme a chi vive la sofferenza e
il dolore.