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Picchia autori video hard di figlia

C omo, 12enne ripresa con telefonino


Ha deciso di reagire e farsi giustizia da solo. E' accaduto in provincia di Como, dove un genitore ha
aggredito alcuni ragazzini che avevano ripreso con un telefonino la figlia di 12 anni, durante un rapporto
orale davanti a un gruppo di compagni di classe. L'uomo ha atteso, raggiunto e picchiato cinque ragazzi in
giro in bicicletta, tutti ancora sotto i 14 anni, che hanno dovuto farsi medicare al pronto soccorso.
Il padre della giovane ha avuto una violenta discussione anche con il genitore di uno dei ragazzi, ed finito
in caserma dai carabinieri. Non esistendo i presupposti per una denuncia d'ufficio, nei suoi confronti non
sono stati presi provvedimenti, anche se i genitori dei giovani malmenati hanno annunciato di volere
presentare querela per minacce e lesioni.
Il padre della ragazza sempre stato convinto della versione dei fatti data dalla figlia, che ha affermato di
essere stata vittima di una violenza, e costretta all'atto sessuale ripreso dal videofonino. I ragazzi, da parte
loro, hanno invece riferito che lei era consenziente. Su questo aspetto sta indagando la procura minorile di
Milano, che ha avviato un'indagine per violenza sessuale nei confronti dei ragazzi del gruppo che hanno
superato i 14 anni.
Domenica, invece, si consumata questa sorta di vendetta privata. Il padre della ragazza, in auto con la
moglie, ha notato i ragazzini in giro in bicicletta, li ha seguiti e ha affrontato il protagonista del video,
prendendolo a sberle. E' nata una colluttazione generale, che ha coinvolto anche la moglie, gli altri ragazzi, e
uno dei loro genitori, nel frattempo avvisato dal figlio. E' stato lui, quando l'aggressore si allontanato, a
chiamare il 118 e i carabinieri. Dopo la visita in pediatria, i cinque ragazzi sono stati dimessi.

Video hard con 12enne


Il padre picchia i 'registi'
La ragazzina afferma di essere stata costretta dai compagni all'atto sessuale, loro invece
sostengono che era consenziente. I cinque sono finiti all'ospedale con una prognosi di dieci giorni
Como, 26 marzo 2007 - Avevano realizzato un filmato hard con
una compagna di scuola 12enne. Il padre della ragazzina l'ha presa
male e ha deciso di dare una lezione agli autori del filmato. I cinque
amici, non ancora 14enne, si erano riuniti nel magazzino sotto casa e,
per dare una svolta al sabato pomeriggio, avevano girato un breve
filmato hard con una compagna di classe, seconda media dell'istituto
comprensivo di Valmorea. La lezione l'hanno imparata: stavolta niente
stanze chiuse e trovate che danno scandalo.
La loro domenica questa volta finisce in ospedale, dopo una rissa con il padre della
ragazzina, una ragazzina di 12 anni, ripresa quel giorno con il videofonino. Ieri l'uomo,
incontrati i ragazzini autori del filmato, li ha aggrediti. Una vergogna con cui l'uomo, convinto
della violenza sessuale sulla figlia che oggi frequenta la stessa scuola ma una sezione diversa,
non riusciva a convivere.
Alcuni genitori raccontano che alla fine delle lezioni, incrociando all'uscita i ragazzi
coinvolti, non trattenesse parole di rancore nei loro confronti; che li tenesse sott'occhio, tanto
che qualcuno aveva pure smesso di rincasare con il pulmino e preferiva farsi venire a prendere
da un adulto. La tensione, segnalata nelle scorse settimane ai carabinieri e mai formalizzata in
una querela, non era per degenerata: fino a ieri.
"Mentre pedalavano sono stati per avvicinati da un'auto - racconta un quotifdiano
locale - alla guida era il pap della compagna, che si sarebbe diretto subito verso il
protagonista maschile del video, schiaffeggiandolo due volte; al suo fianco la moglie, che
aprendo lo sportello avrebbe colpito alla spalla uno dei cinque e l'avrebbe scaraventato
bruscamente a terra. Per lui la prognosi pi alta: 10 giorni per rimettersi, mentre gli altri
quattro amici se la caveranno con meno di una settimana".
Non sarebbe ancora stato preso alcun provvedimento nei confronti dei genitori della

ragazzina, ma ieri sera i genitori dei cinque minorenni, al termine di quattro ore trascorse fra
le corsie della pediatria, si sono presentati dai carabinieri di Olgiate Comasco per sporgere
querela.
Il padre della ragazza sempre stato convinto della versione dei fatti data dalla
figlia, che ha affermato di essere stata vittima di una violenza, e costretta all'atto sessuale
ripreso dal videofonino. I ragazzi, da parte loro, hanno invece riferito che lei era consenziente.
Su questo aspetto sta indagando la procura minorile di Milano, che ha avviato un'indagine per
violenza sessuale nei confronti dei ragazzi del gruppo che hanno superato i 14 anni.

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