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FONDI SPARITI PER LE AREE INDUSTRIALI IL RISANAMENTO RESTA SOLO UN

MIRAGGIO

In un valzer di stanziamenti stellari, uffici che aprono e poco


dopo scompaiono, assessori e presidenti sotto processo, un
documento firmato da numerosi comitati cittadini denuncia la
mancata riqualificazione delle zone ad alto inquinamento
ambientale. E tutto parte da 140 miliardi di vecchie lire che
non si sa che fine abbiano fatto
di Paolo Patania

Che fine hanno fatto i 140 miliardi di vecchie lire stanziati nel 1995
per il risanamento dellarea industriale di Siracusa, dellarea
industriale di Gela e della Valle del Mela, in provincia di Messina? La
domanda legittima, perch in queste zone le malattie sono allordine
del giorno: patologie dellapparato respiratorio, neoplasie, nascita di
bambini deformi (teratologie) e, nel caso della Valle del Mela,
leucemie.
A riesumare questa storia sono tanti comitati che a citarli tutti
volerebbe via lo spazio di mezzo articolo. Questi comitati
hanno elaborato un documento che stato inviato alle autorit
politiche, alla magistratura, alle autorit sanitarie, allArpa (lAgenzia
regionale per la tutela dellambiente), alla Corte dei Conti e allUnione
europea.
La storia. Si comincia nel 1990 quando il governo nazionale dellepoca
individua, con apposito decreto, due Aree ad elevato rischio di
crisi ambientale. La prima riguarda i territori dei comuni di
Siracusa, Priolo, Melilli, Augusta, Floridia e Solarino; la seconda i
comuni di Gela, Butera e Niscemi. Cinque anni dopo cio nel 1995
vengono approvati i rispettivi Piani di disinquinamento, destinando
cento miliardi di vecchie lire allArea di Siracusa e dei comuni vicini
e 40 miliardi di lire per lArea di Gela, Butera e Niscemi. Un anno
dopo, nel 1996, vengono istituiti i Comitati di coordinamento per le
due Aree chiamati ad attuare i piani di disinquinamento. Nel
novembre dello stesso anno il ministero dellAmbiente trasferisce
i 140 miliardi di vecchie lire allassessorato regionale al
Territorio e Ambiente. Un mese dopo lassessorato impegna 300
milioni di lire in favore del Comitato di coordinamento di
Siracusa e 28 milioni per quello di Caltanissetta.
1

Tra il 1997 e il 1999 vengono spesi solo i soldi per il funzionamento


dei Comitati di coordinamento. Nel 2000, cio quattro anni dopo,
vista linerzia della Regione, il ministero dellInterno toglie i poteri alla
Sicilia e nomina i commissari individuati nei Prefetti di Siracusa e
Caltanissetta. Andr meglio con lintervento dello Stato? Quattro anni
dopo 2004 scade il mandato dei Prefetti. Non si hanno notizie
sulle opere di disinquinamento realizzate. Ci sono, invece, i numeri
dei soldi spesi: 30 milioni e 800 mila euro circa per il commissario
delegato di Siracusa; 68 mila euro e rotti per il Comune di
Siracusa; 875 mila euro per il Comitato di coordinamento di
Siracusa; 8 milioni e 263 mila euro circa per il Commissario
delegato di Caltanissetta; 140 mila euro per il Coordinamento di
Caltanissetta. Rimangono da utilizzare quasi 20 milioni di euro per
lArea a rischio di Siracusa; e quasi 12 milioni di euro per lArea a
rischio di Caltanissetta.
Un anno dopo, nel 2005, lassessorato al Territorio e Ambiente
emana una nuova dichiarazione per le Aree a rischio di Siracusa e
Caltanissetta. Lo stesso anno la giunta regionale istituisce lUfficio
Speciale Aree ad elevato rischio di crisi ambientale che assorbe tutte
le competenze dei Prefetti-Commissari, dei Comitati di Coordinamento
e della Commissione Stato-Regione, delle Province e dei Comuni.
Dopo quattro anni 2009 la giunta la sopprime. Nel 2011 la
Regione
ricostituisce
lUfficio
Speciale
cambiandogli
il
nome: Sportello unico per il risanamento delle aree ad elevato
rischio di crisi ambientale nel territorio regionale-Agenda 21Amianto. Un anno dopo, nel 2012, la Regione ci ripensa di nuovo e
chiude lufficio.
Di questa strana storia di milioni di euro e di uffici che nascono e
spariscono, comincia a interessarsi la magistratura. Anche perch nel
2007, intanto, esploso il caso del Piano regionale di
coordinamento
per
la
tutela
della
qualit
dellaria
ambiente che, alla verifica dei fatti, risulta frutto di un collage di
copia e incolla del Piano della Regione Veneto del 2000 (per la
cronaca, questo Piano copiato risulta ancora oggi inserito nel sito web
dellassessorato al Territorio e Ambiente).
Cos, siamo arrivati ai giorni nostri. Da 14 anni a questa parte si
assistito ad una girandola di ben undici assessori regionali al
Territorio e Ambiente e ad altrettanti dirigenti generali del
dipartimento Ambiente. Tutti distintisi si legge nel documento per
annunci e dichiarazioni di intenti rimasti puntualmente disattesi.
In questa storia si contano anche due ex presidenti della
Regione (Salvatore Cuffaro e Raffaele Lombardo) e quattro ex
assessori al Territorio e Ambiente (Francesco Cascio, Rossana
2

Interlandi, Pippo Sorbello e Roberto Di Mauro) sotto processo per


omessi interventi antismog.
Nel 2002 lassessorato al Territorio e Ambiente ha dichiarato Area ad
elevato rischio di crisi ambientale i territori dei comuni
del comprensorio della Valle del Mela (Condr, Gualtieri Sicamin,
Milazzo, Pace del Mela, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, San
Pier Niceto). Obiettivo, la definizione del piano di risanamento
ambientale
e
di
rilancio
economico
di
questa
zona.
Stanziamento: sette milioni e mezzo di euro. Del piano e dei soldi
non si hanno notizie. Si hanno invece notizia dei malati e dei morti di
questa zona a causa dei vecchi impianti per la produzione di
energia. E di un incredibile elettrodotto in costruzione.
http://www.loraquotidiano.it/2014/12/24/fondi-spariti-per-le-areeindustriali-il-risanamento-resta-solo-un-miraggio_18557/
RISANAMENTO AREE INDUSTRIALI: IL DOCUMENTO DI DENUNCIA
DEI COMITATI
di Redazione

A Sua Eccellenza il Prefetto di Siracusa


AllAssessore regionale allAmbiente Maria Rita Sgarlata
AllAssessore regionale alla Sanit Rita Borsellino
Al Presidente IV Commissione Ambiente ARS Giampiero Trizzino
Al portavoce M5s Commissione Antimafia ARS Stefano Zito
Al portavoce M5s Commissione Ambiente della Camera dei Deputati on. Claudia Mannino
Al portavoce M5s Commissione Affari Sociali e Sanit della Camera dei Deputati on. Giulia Grillo
Al Direttore Generale dellASP di Siracusa dott. Salvatore Brugaretta
Al Direttore dellArpa Sicilia dott. Licata di Baucina
Ai Sindaci del quadrilatero industriale: Rizza, Palmeri, commissari di Augusta
Alla Procura di Siracusa, dott. Francesco Paolo Giordano
Alle Procure Antimafia Palermo
Alla Corte dei Conti
Alla Comunit Europea
Premesso che:
con D.P.C.M. del 30/11/1990, cio quasi 25 anni fa, i territori dei comuni di Siracusa, Priolo, Melilli, Augusta, Floridia e Solarino e
quelli dei comuni di Gela, Butera e Niscemi venivano dichiarati Aree ad Elevato Rischio di crisi Ambientale;
con due D.P.R. del 17/01/1995, cio pi di 19 anni fa, venivano approvati i rispettivi Piani di Disinquinamento, destinando loro,
nellordine, le somme di 100 e di 40 miliardi di lire;
a gennaio del 1996 venivano istituiti i Comitati di Coordinamento per le due Aree per lattuazione dei Piani;
a novembre del 1996 il Ministero dellAmbiente trasferiva alla Regione Siciliana le somme complessive di 100 e 40 miliardi, di cui
lARTA, a fine dicembre, impegnava 300 milioni in favore del Comitato di Coordinamento di Siracusa e 28 milioni per quello di
Caltanissetta;
nel corso degli anni 1997-1999 venivano sostenute soltanto spese per il funzionamento dei Comitati di Coordinamento e delle
relative Segreterie;
stante linerzia della Regione Siciliana, in data 21/07/2000 il Ministero dellInterno emanava lOrdinanza n. 3072 ex art.12, con
la quale toglieva ogni potere alla Regione, nominava Commissari, per la realizzazione degli interventi delle due Aree, i Prefetti di
Siracusa e Caltanissetta e disponeva che le somme relative fossero trasferite sulle contabilit speciali intestate ai Commissari;
con D.A. n. 50/GAB del 04/09/2002 lARTA dichiarava area ad elevato rischio di crisi ambientale i territori dei comuni del
comprensorio del Mela (Condr, Gualtieri Sicamin, Milazzo, Pace del Mela, S. Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, San Pier
Niceto), istituiva la Commissione Stato-Regione, Provincia, Enti locali, per la definizione del piano di risanamento ambientale e
rilancio economico del Comprensorio del Mela e stanziava 7.500.000 per la redazione del Piano e per gli interventi da adottare;
al 31/12/2004 scadevano i termini delle dichiarazioni ministeriali per le aree di Siracusa e Gela ed i compiti dei PrefettiCommissari; le somme erogate dallARTA ammontavano
Commissario Delegato per Siracusa 30.829.827,35;
Comune di Siracusa 68.238,87;
Comitato di Coordinamento di Siracusa circa 875.000;
Commissario Delegato per Caltanissetta 8.263.310,38;
Comitato di Coordinamento di Caltanissetta circa 140.000;
restavano disponibili le somme: per lArea di Siracusa, circa 19.878.623,79; per lArea di Caltanissetta, circa 11.894.965,58.
con i DD.AA. 189/GAB e 190/GAB del 11/07/2005 lARTA emanava una nuova dichiarazione di aree a rischio per le aree di
Siracusa e Caltanissetta;

Con Delibera di Giunta n. 306 del 29/06/2005 veniva istituito lUfficio Speciale Aree ad elevato rischio di crisi ambientale che
assorbiva tutte le competenze dei Prefetti-Commissari, dei Comitati di Coordinamento e della Commissione Stato- Regione,
Province ed Enti Locali;
Con Delibera di Giunta n. 257 del 14/07/2009 lUfficio veniva soppresso in ragione della vastit e complessit delle
problematiche ambientali che informano i territori ricadenti nelle Aree;
Con D.P.Reg. n. 5/Area 1/S.G. del 17/01/2011 veniva ricostituito lUfficio Speciale, questa volta denominato Sportello unico per
il risanamento delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale nel territorio regionale Agenda 21 Amianto, sempre sotto la
direzione dello stesso dirigente;
Al 31/12/2012 lUfficio Speciale veniva definitivamente chiuso ed articoli di stampa riportavano notizie in merito ad indagini in
corso da parte della Procura della Repubblica di Catania;
Con D.A. n. 176/GAB del 09/08/2007 lARTA approvava il c.d. Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualit
dellaria ambiente, che alla verifica dei fatti risultava frutto di un collage di copia ed incolla di ampie parti del Piano di
Risanamento della qualit dellaria della Regione Veneto dellanno 2000, peraltro gi bocciato dalla Commissione Europea, e di
numerosi documenti gi editi da altri Enti;
In particolare, dalla semplice analisi comparativa della documentazione e dal conteggio delle righe copiate il c.d. Piano Siciliano
risulta composto per l85-91% da righe interamente copiate dal Piano del Veneto e da altre fonti;
Incredibile ma vero, a distanza di 7 anni il c.d. Piano figura ancora inserito nel sito web dellARTA come documento/strumento di
programmazione istituzionale in tema di qualit dellaria, nonostante che le ripetute denunce delle Associazioni ambientaliste ne
abbiano da tempo richiesto il ritiro e che, da ultimo, sia intervenuta la sentenza di condanna del Tribunale di Palermo ad 1 anno ed
8 mesi nei confronti del dirigente responsabile della sua redazione, sentenza che fa riferimento alle numerose e vistose copiature
ivi presenti;e considerato che
sulle Aree di Siracusa e Caltanisetta, a fronte degli ingenti finanziamenti erogati dal
Ministero dellAmbiente, nulla dato a sapere in merito a: se i Piani originari (del 1995) sono stati attuati ed in che parte, se essi
sono stati aggiornati ed attuati ed in che parte, quale utilizzo hanno avuto i finanziamenti erogati e qual la consistenza delle
somme se ed ancora disponibili, se e quali interventi strutturali di ordine impiantistico in situ, oltre che normativi ed
amministrativi, sono stati adottati nel tempo e da quando le competenze sono ritornate allARTA (gli ultimi 2 anni) per contrastare
e ridurre linquinamento atmosferico e delle altre matrici ambientali;
sullArea del Comprensorio del Mela, a fronte del finanziamento stanziato dallARTA nel 2002, nulla dato a sapere in merito a:
se stato redatto il Piano di Risanamento, quale utilizzo ha avuto il finanziamento originario e qual leventuale consistenza delle
somme se ed ancora disponibili, se e quali interventi strutturali di ordine impiantistico in situ, oltre che normativi ed amministrativi
sono stati adottati nel tempo e da quando le competenze sono ritornate allARTA (gli ultimi 2 anni) per contrastare e ridurre
linquinamento atmosferico e delle altre matrici ambientali;
da 14 anni a questa parte, solo a voler focalizzare il periodo dai commissariamenti ministeriali in poi, senza per questo
dimenticare lassismi, inerzie ed inadempienze precedenti, si assistito ad una girandola di ben 11 assessori allARTA e di un
numero quasi analogo di dirigenti generali al dipartimento ambiente, tutti distintisi per annunci e dichiarazioni di intenti rimasti
puntualmente disattesi;
i risultati riguardo alle Aree a rischio, alla tutela della qualit dellaria ed alla salvaguardia della salute delle popolazioni esposte
sono al cospetto di tutti e si sintetizzano oggi in 2 ex Presidenti della Regione (Cuffaro e Lombardo) e 4 ex assessori dellARTA
(Cascio, Interlandi, Sorbello e Di Mauro) sotto processo per omessi interventi antismog, nel Piano della qualit dellaria copiato,
inattuabile e pur tuttavia non revocato, nel sistema dei controlli e, in generale del sistema ARPA, ultra deficitario (a fronte di
finanziamenti POR 2000-2006 di 36.307.052 e POR FERS 2007-2013 di 35.000.000), il tutto nellincredibile scenario che la
tutela dallinquinamento atmosferico non ha mai figurato n continua a figurare tra gli obiettivi strategici dellARTA (!!!). le
Organizzazioni ed i Comitati scriventi, per i motivi su esposti e con lurgente priorit che la situazione necessita, chiedono al Sig.
Assessore di fissare un incontro nei prossimi giorni (prima della met di agosto), riservandosi fin dora di intraprendere ogni
ulteriore passo presso le Autorit competenti perch si accertino una buona volta responsabilit e responsabili riguardo a mancati
interventi, inerzie, lassismi, spreco di risorse economiche e quantaltro ai danni dellambiente e della salute della gente, con
particolare riferimento ai Piani di risanamento fasulli ed alle Aree dichiarate ad elevato rischio ambientale.

IL POPOLO INQUINATO NON PIANGE, MA LOTTA


WE SHALL OVERCOME
LE FIRME:
Popolo inquinato del quadrilatero siracusano
Popolo inquinato di Gela
Popolo inquinato di Milazzo
Meetup Costruiamo insieme M5S Siracusa
IV Commissione Ambiente meetup Costruiamo insieme M5s Siracusa
Comitato Ambiente Belvedere
Movimento 5 stelle Priolo
Priolo Verde
Movimento 5 stelle Melilli- Villasmundo- Citt Giardino
Movimento 5 stelle Augusta
AugustAmbiente
Decontaminazione Sicilia
ECERI
Comitato Isola delle femmine Palermo
Firmatari referenti di gruppi, associazioni, comitati e movimenti:
Arturo Andolina referente popolo inquinato del quadrilatero siracusano
David Melfa: referente popolo inquinato di Gela
Giuseppe Marano referente popolo inquinato di Milazzo
Rosario Messina portavoce del meetup Costruiamo insieme M5S Siracusa
Mara Nicotra: referente IV Commissione Ambiente meetup Costruiamo insieme M5S
Siracusa
Claudio Marino referente Comitato Ambiente Belvedere
Giorgio Pasqua portavoce M5S Priolo

Domenico la Scala portavoce del M5S Melilli-Villasmundo-Citt Giardino


Giusy Chiaramonte portavoce del comitato Priolo Verde
Padre Palmiro Prisutto
Sarah Marturana attivista M5S Augusta
Mauro Caruso attivista M5S Augusta
Pino Pisani presidente presidente AugustAmbiente
Luigi Solarino Decontaminazione Sicilia
Ino Genchi gi dirigente chimico della regione siciliana
Mario Casella responsabile rete Decontaminazione Sicilia
Ernesto Burgio ricercatore e responsabile ECERI
Pino Ciampolillo del Comitato Isola delle femmine (PA)

AREE AD ELEVATO RISCHIO AMBIENTALE DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA


REPUBBLICA 17 GENNAIO 1995

AREE AD ELEVATO RISCHIO AMBIENTALE DECRETO DEL PRESIDENTE


DELLA REPUBBLICA 17 GENNAIO 1995 by Pino Ciampolillo
AREE RISCHIO AMBIENTALE CUSPILICI AREA AD ELEVATO RISCHIO
AMBIENTALE PAG 185 CAP 06 PP 165 202

242194646 Genchi 2002 Aree Rischio Ambientale Cuspilici Area Ad Elevato Rischio
Ambientale Pag 185 Cap 06 P... by Pino Ciampolillo
FLORIDIA AUGUSTA MELILLI PRIOLO SIRACUSA SOLARINO GELA
NISCEMI BUTERA AREE ELEVATO RISCHIO 2005 CASCIO DDAA NUOVA
DICHIARAZIONE AREE A RISCHIO
FLORIDIA AUGUSTA MELILLI PRIOLO SIRACUSA SOLARINO GELA NISCEMI
BUTERA AREE ELEVATO RISCHIO 2005 CASCIO DDAA... by Pino Ciampolillo
2000-2004 AREE AD ELEVATO RISCHIO SOMME TRASFERITE PREFETTO
SIRACUSA COMMISSARIO 30.829.827,35

2000-2004 AREE AD ELEVATO RISCHIO SOMME TRASFERITE PREFETTO


SIRACUSA COMMISSARIO 30.829.827,35 by Pino Ciampolillo
SIRACUSA, BONIFICHE: " A RISCHIO 25 MILIONI DI EURO. GRAVI
RESPOSABILIT DELLA REGIONE", COS SOFIA AMODDIO POPOLO INQUINATO
SCRIVE A SUA ECCELLENZA IL PREFETTO DI SIRACUSA

POPOLO INQUINATO SCRIVE a Sua Eccellenza Il Prefetto Di Siracusa _1 by Pino


Ciampolillo

SCADENZA AREA A RISCHIO SIRACUSA CALTANISSETTA SPESE 2004


Scadenza Area a Rischio Siracusa Caltanissetta Spese 2004 Genchi by Pino Ciampolillo
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SCADENZA AREA A RISCHIO SIRACUSA CALTANISSETTA SPESE 2004


Scadenza Area a Rischio Siracusa Caltanissetta Spese 2004 Genchi (2) by Pino
Ciampolillo
2002 AREE AD ELEVATO RISCHIO 4 MILIONI 901 MILA 196 EURO AL
PREFETTO SIRACUSA MANDATO PREFETTO SR 2002
2002 Aree Ad Elevato Rischio 4 Milioni 901 Mila 196 Euro Al Prefetto Siracusa
Mandato Prefetto Sr 20... by Pino Ciampolillo
CUSPILICI CUTGANA INCHIESTA PROCURA CT CUTGANA CUSPILICI 15-0313 1 PUNTATA
CUSPILICI CUTGANA INCHIESTA PROCURA CT CUTGANA CUSPILICI 15-0313 1 PUNTATA by Pino Ciampolillo
CUSPILICI CUTGANA INCHIESTA PROCURA CT CUTGANA CUSPILICI 2
PUNTATA
CUSPILICI CUTGANA INCHIESTA PROCURA CT CUTGANA CUSPILICI 2
PUNTATA by Pino Ciampolillo
INCHIESTA PROCURA CATANIA CUTGANA CUSPILICI 3 PUNTATA
INCHIESTA PROCURA CATANIA CUTGANA CUSPILICI 3 PUNTATA by Pino
Ciampolillo
CUSPILICI CUTGANA INCHIESTA PROCURA CT CUTGANA CUSPILICI
PALERMO OGGI 15-03-13
CUSPILICI CUTGANA INCHIESTA PROCURA CT CUTGANA CUSPILICI
PALERMO OGGI 15-03-13 by Pino Ciampolillo
INCHIESTA PROCURA CT CUTGANA CUSPILICI PROF CONSULENTE SUA
INSAPUTA
INCHIESTA PROCURA CT CUTGANA CUSPILICI PROF CONSULENTE SUA
INSAPUTA by Pino Ciampolillo
CUSPILICI ANTONIO AREE AD ELEVATO RISCHIO AMBIENTALE CUTGANA
AMIANTO RISCHI SPECIALI
CUSPILICI ANTONIO AREE AD ELEVATO RISCHIO AMBIENTALE CUTGANA
AMIANTO RISCHI SPECIALI.pdf by Pino Ciampolillo

A CURA DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA DI ISOLA DELLE FEMMINE


http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/12/blog-post_24.html

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