MIRAGGIO
Che fine hanno fatto i 140 miliardi di vecchie lire stanziati nel 1995
per il risanamento dellarea industriale di Siracusa, dellarea
industriale di Gela e della Valle del Mela, in provincia di Messina? La
domanda legittima, perch in queste zone le malattie sono allordine
del giorno: patologie dellapparato respiratorio, neoplasie, nascita di
bambini deformi (teratologie) e, nel caso della Valle del Mela,
leucemie.
A riesumare questa storia sono tanti comitati che a citarli tutti
volerebbe via lo spazio di mezzo articolo. Questi comitati
hanno elaborato un documento che stato inviato alle autorit
politiche, alla magistratura, alle autorit sanitarie, allArpa (lAgenzia
regionale per la tutela dellambiente), alla Corte dei Conti e allUnione
europea.
La storia. Si comincia nel 1990 quando il governo nazionale dellepoca
individua, con apposito decreto, due Aree ad elevato rischio di
crisi ambientale. La prima riguarda i territori dei comuni di
Siracusa, Priolo, Melilli, Augusta, Floridia e Solarino; la seconda i
comuni di Gela, Butera e Niscemi. Cinque anni dopo cio nel 1995
vengono approvati i rispettivi Piani di disinquinamento, destinando
cento miliardi di vecchie lire allArea di Siracusa e dei comuni vicini
e 40 miliardi di lire per lArea di Gela, Butera e Niscemi. Un anno
dopo, nel 1996, vengono istituiti i Comitati di coordinamento per le
due Aree chiamati ad attuare i piani di disinquinamento. Nel
novembre dello stesso anno il ministero dellAmbiente trasferisce
i 140 miliardi di vecchie lire allassessorato regionale al
Territorio e Ambiente. Un mese dopo lassessorato impegna 300
milioni di lire in favore del Comitato di coordinamento di
Siracusa e 28 milioni per quello di Caltanissetta.
1
Con Delibera di Giunta n. 306 del 29/06/2005 veniva istituito lUfficio Speciale Aree ad elevato rischio di crisi ambientale che
assorbiva tutte le competenze dei Prefetti-Commissari, dei Comitati di Coordinamento e della Commissione Stato- Regione,
Province ed Enti Locali;
Con Delibera di Giunta n. 257 del 14/07/2009 lUfficio veniva soppresso in ragione della vastit e complessit delle
problematiche ambientali che informano i territori ricadenti nelle Aree;
Con D.P.Reg. n. 5/Area 1/S.G. del 17/01/2011 veniva ricostituito lUfficio Speciale, questa volta denominato Sportello unico per
il risanamento delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale nel territorio regionale Agenda 21 Amianto, sempre sotto la
direzione dello stesso dirigente;
Al 31/12/2012 lUfficio Speciale veniva definitivamente chiuso ed articoli di stampa riportavano notizie in merito ad indagini in
corso da parte della Procura della Repubblica di Catania;
Con D.A. n. 176/GAB del 09/08/2007 lARTA approvava il c.d. Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualit
dellaria ambiente, che alla verifica dei fatti risultava frutto di un collage di copia ed incolla di ampie parti del Piano di
Risanamento della qualit dellaria della Regione Veneto dellanno 2000, peraltro gi bocciato dalla Commissione Europea, e di
numerosi documenti gi editi da altri Enti;
In particolare, dalla semplice analisi comparativa della documentazione e dal conteggio delle righe copiate il c.d. Piano Siciliano
risulta composto per l85-91% da righe interamente copiate dal Piano del Veneto e da altre fonti;
Incredibile ma vero, a distanza di 7 anni il c.d. Piano figura ancora inserito nel sito web dellARTA come documento/strumento di
programmazione istituzionale in tema di qualit dellaria, nonostante che le ripetute denunce delle Associazioni ambientaliste ne
abbiano da tempo richiesto il ritiro e che, da ultimo, sia intervenuta la sentenza di condanna del Tribunale di Palermo ad 1 anno ed
8 mesi nei confronti del dirigente responsabile della sua redazione, sentenza che fa riferimento alle numerose e vistose copiature
ivi presenti;e considerato che
sulle Aree di Siracusa e Caltanisetta, a fronte degli ingenti finanziamenti erogati dal
Ministero dellAmbiente, nulla dato a sapere in merito a: se i Piani originari (del 1995) sono stati attuati ed in che parte, se essi
sono stati aggiornati ed attuati ed in che parte, quale utilizzo hanno avuto i finanziamenti erogati e qual la consistenza delle
somme se ed ancora disponibili, se e quali interventi strutturali di ordine impiantistico in situ, oltre che normativi ed
amministrativi, sono stati adottati nel tempo e da quando le competenze sono ritornate allARTA (gli ultimi 2 anni) per contrastare
e ridurre linquinamento atmosferico e delle altre matrici ambientali;
sullArea del Comprensorio del Mela, a fronte del finanziamento stanziato dallARTA nel 2002, nulla dato a sapere in merito a:
se stato redatto il Piano di Risanamento, quale utilizzo ha avuto il finanziamento originario e qual leventuale consistenza delle
somme se ed ancora disponibili, se e quali interventi strutturali di ordine impiantistico in situ, oltre che normativi ed amministrativi
sono stati adottati nel tempo e da quando le competenze sono ritornate allARTA (gli ultimi 2 anni) per contrastare e ridurre
linquinamento atmosferico e delle altre matrici ambientali;
da 14 anni a questa parte, solo a voler focalizzare il periodo dai commissariamenti ministeriali in poi, senza per questo
dimenticare lassismi, inerzie ed inadempienze precedenti, si assistito ad una girandola di ben 11 assessori allARTA e di un
numero quasi analogo di dirigenti generali al dipartimento ambiente, tutti distintisi per annunci e dichiarazioni di intenti rimasti
puntualmente disattesi;
i risultati riguardo alle Aree a rischio, alla tutela della qualit dellaria ed alla salvaguardia della salute delle popolazioni esposte
sono al cospetto di tutti e si sintetizzano oggi in 2 ex Presidenti della Regione (Cuffaro e Lombardo) e 4 ex assessori dellARTA
(Cascio, Interlandi, Sorbello e Di Mauro) sotto processo per omessi interventi antismog, nel Piano della qualit dellaria copiato,
inattuabile e pur tuttavia non revocato, nel sistema dei controlli e, in generale del sistema ARPA, ultra deficitario (a fronte di
finanziamenti POR 2000-2006 di 36.307.052 e POR FERS 2007-2013 di 35.000.000), il tutto nellincredibile scenario che la
tutela dallinquinamento atmosferico non ha mai figurato n continua a figurare tra gli obiettivi strategici dellARTA (!!!). le
Organizzazioni ed i Comitati scriventi, per i motivi su esposti e con lurgente priorit che la situazione necessita, chiedono al Sig.
Assessore di fissare un incontro nei prossimi giorni (prima della met di agosto), riservandosi fin dora di intraprendere ogni
ulteriore passo presso le Autorit competenti perch si accertino una buona volta responsabilit e responsabili riguardo a mancati
interventi, inerzie, lassismi, spreco di risorse economiche e quantaltro ai danni dellambiente e della salute della gente, con
particolare riferimento ai Piani di risanamento fasulli ed alle Aree dichiarate ad elevato rischio ambientale.
242194646 Genchi 2002 Aree Rischio Ambientale Cuspilici Area Ad Elevato Rischio
Ambientale Pag 185 Cap 06 P... by Pino Ciampolillo
FLORIDIA AUGUSTA MELILLI PRIOLO SIRACUSA SOLARINO GELA
NISCEMI BUTERA AREE ELEVATO RISCHIO 2005 CASCIO DDAA NUOVA
DICHIARAZIONE AREE A RISCHIO
FLORIDIA AUGUSTA MELILLI PRIOLO SIRACUSA SOLARINO GELA NISCEMI
BUTERA AREE ELEVATO RISCHIO 2005 CASCIO DDAA... by Pino Ciampolillo
2000-2004 AREE AD ELEVATO RISCHIO SOMME TRASFERITE PREFETTO
SIRACUSA COMMISSARIO 30.829.827,35