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OdrAdeK

Flavio Angelini

Chiunque sia spinto da qualcosa che trascende gli interessi pratici, vale la pena si accosti alle equazioni di Maxwell se non altro per piacere spirituale. (I. R. Pierce)

Terra degli Spiriti Liberi, America Settentrionale Prateria dei Bisonti Veloci 19 gennaio 1724; ore 12:15 ! Carne di Cavallo accovacciato accanto a una roccia. Assolve bisogni siologici piuttosto pesanti. Sta pensando alla battuta di caccia, improvvisamente interrotta dalle urgenti sollecitazioni intestinali, quando scorge una nuvola di fumo alzarsi da dietro laltipiano che separa la prateria dal suo villaggio. Aguzza la vista e si tende. La prima nube svanisce velocemente tra il freddo vento invernale, una seconda appare subito dopo. Una terza. Il cacciatore sirrigidisce. Il messaggio per lui, come convenuto. Sa bene di cosa si tratta. I segnali che seguono comunicano che suo glio nato ed maschio. Si alza di scatto, senza pi curarsi della precedente attivit, salta su Cavallo di Carne e si precipita al gran galoppo verso il villaggio. ! Le donne presenti quando Carne entr trafelato nella tenda a abbracciare i suoi cari, saranno determinate nel suggerire come nome per il piccolo futuro cacciatore Puzza di Cavallo. Ginevra, Svizzera 4, Rue de Gignac 23 febbraio 1754; ore 20:34 ! P. Ch. Lesage ha le mani sudate quando il messaggio inviato dagli

elettroscopi tramite i ventiquattro li metallici comunicanti con questi arriva a destinazione. Cio sempre allinterno della stanza da dove era partito, agli elettroscopi tre metri pi in l. Il primo messaggio in assoluto trasmesso da un telegrafo viene cos inviato dallo scienziato a s stesso, nella penombra umida del laboratorio, come prima prova di funzionamento del nuovo apparecchio. Il primo messaggio telegrafato sul Pianeta Terra recita cos: ! -1-14-14-5-10-5-20-5-1-9-13-5-1

-A-n-n-e-j-e-t-e-a-i-m-e-

Londra, Regno Unito Kings College, stanza K304 30 marzo 1864; ore 23:02 ! J. C. Maxwell osserva il risultato degli ultimi passaggi. Ha una forma

nuova, che lo convince. Lammira per qualche istante, chinando il capo a destra, a sinistra. Sorride. quello che aspettava, che sentiva. S. Quella relazione lo convince sempre di pi. quella che, in cuor suo, cercava. Ne ammira la bellezza. semplice, pura e profonda. ! ! - Deve essere vera.- si dice - cos bella!La quarta equazione del campo elettromagnetico scritta, a inchiostro

nero su carta giallastra, davanti a lui. Conclude gli studi di anni e anni e d completezza e equilibrio a quel sistema teorico cui lo scienziato lavorava da tempo. ! Chiss se, oltre a essere bella, servir anche a qualcosa? Villa di Guglielmo Marconi 21 settembre 1895; ore 17:25 ! G. Marconi attiva il generatore di oscillazioni elettriche che collegato a Pontecchio, Bologna, Italia

un lo metallico isolato. La radiazione ottenuta si libera nellaria, esce dal giardino della villa e raggiunge un rilevatore posto a circa due chilometri, anche esso collegato a un lo metallico isolato. ! Nella villa di Pontecchio sono appena sorte le prime due stazioni radiotelegrache del Pianeta Terra. Roma, Italia, Comunit Europea Via dei Fori Imperiali 26 agosto 1999; ore 21:41 ! Marco Bianchi guida tenendo con la mano sinistra il telefono cellulare

sulla guancia destra. La mano destra alterna cambio e volante. Il suo viso contratto.

- Cacchio Anto! Sono venuto via da l da nemmeno unora. Qual il

problema? Non se ne pu parlare domani?- dice con tono nervoso e attende risposta. ! ! ! - Non funziona? Ma come? Lho ricontrollato pi volte.- Guarda non posso venire adesso. Ho da fare. Ma tu ancora a lavorare - Vabbe. Allora dimmi cosa c che non va. Lo facciamo al volo per

stai? Non possiamo farlo domattina?telefono.- si sente una musica che fuoriesce dallapparecchio sul sedile accanto. ! ! ! ! ! - Aspetta che mi suona laltro telefono.- lo afferra, dopo aver lasciato il - Oh ciao.- la sua voce si fatta morbida - Sono al Colosseo. Tu dove sei - Dove ci vediamo? Ci teniamo in contatto?Dal vano del cruscotto comincia a uscire unaltra musica. Bianchi alza gli - Scusa. Ti richiamo tra un pochino. Mi squilla il cellulare. Sar mia primo telefono sul sedile, e risponde: piccoletta?-

occhi. moglie. Ti richiamo subito. Un bacio.- emette un vago suono con le labbra e chiude la comunicazione. ! - Pronto.- dice, dopo aver estratto il terzo telefono dal cruscotto con la mano destra. Poi si inla rapidamente lapparecchio che aveva nella mano sinistra tra le cosce e afferra di corsa il volante, rimasto senza controllo. ! ! - Ciao, cara. Tutto bene? I piccoli dormono?- Sto andando a casa di quel tipo a giocare, come ti avevo detto. Non mi

chiamare, se non ci sono problemi. Lo sai che sono tipi che si innervosiscono se gli si interrompe la partita.! - S. Hai fatto bene a chiamare adesso. Mi ha fatto piacere. Ma ora scusami che c Antonio sullaltro telefono che ha dei problemi. Ti devo salutare. Non mi aspettare, far tardi.! Il violento sobbalzo e il rumore di lamiera lo colgono di sorpresa. Si ritrova con il naso a un centimetro dal parabrezza.
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Anni dopo. Accade tutto in poco tempo: Pianeta Terra 1 gennaio; ore 0:01 ! <<Buon anno!>>, <<Auguri!>>, <<Auguri per il nuovo anno!>>, <<Tanta

felicit e successo!>>. E altre mille variazioni, in tutte le lingue. Un miliardo duecento milioni settecentoquarantatre mila ottocentonovantadue messaggi via etere nel giro di pochi minuti. ! Nel magma cristallino, tra molecole vaporose e sofci e spirali aeriformi, i campi vettoriali di forze pulsano, interagiscono e si propagano nel tempo. Le linee di usso formano curve parallele e cerchi concentrici, vortici e punti di fuga, sorgenti e zone di equilibrio instabile. Le curve si incontrano allinnito, chiudendo la loro periodicit. ! Il sistema di equazioni di Maxwell allo stremo delle forze. Vibra, si tende, sottoposto al peso di miliardi di tensori dalle diverse frequenze che vagano nellaria. Compaiono dei termini ignoti, per un intervallo innitesimo di tempo. Un vettore tangente si curva e prende direzioni nuove, incontrollate, pur se trascurabili. I termini, per puro caso aritmetico, si sommano, creando una deviazione tangibile, un errore. Si crea un fenomeno, una falla e di conseguenza una variazione di energia. La natura corre immediatamente ai ripari. Appare un termine correttivo, le equazioni si stabilizzano e i tensori riprendono i loro ussi, complessi, ma ordinati. Il termine correttivo si perde nello spazio. ! Si perde?

Roma, Italia, Comunit Europea 15 ottobre; ore 6:45 ! I raggi del sole si infrangono sulle creste appenniniche. Il riesso della

loro luminosit sparso sulla citt semi-addormentata. La luce articiale dei lampioni e dei monumenti si confonde con quella naturale. Si spegne. Una leggera brina mattutina spalmata sullasfalto e sui sampietrini. Il cielo azzurro intenso, velato appena da qualche nuvola ne. Aventino, Centro Storico ore 6:58 ! Un cane segue un uomo, avvolto in una coperta, che trascina a fatica un carrello della spesa pieno di cartoni e buste di plastica. La macchina del servizio di pulizia stradale spruzza lacqua disinfettante e scortica il terreno con le spazzole. La sirena emette raggi circolari di luce gialla. Via delle Terme Deciane, 4 appartamento di Pierluigi Forzaferro ore 7:46 ! Pierluigi Forzaferro nel letto avvolto da un piumone nero. Si agita. La

testa di un uomo. Il viso scuro, coperto dallombra del cappuccio marrone, di stoffa grezza. Seguo il cono del cappuccio, no alla punta appena piegata. Solleva una mano verso di me. bianca, marmorea, e si avvicina, mi sora, mi tocca. Ha un anello al dito, doro bianco luccicante. Tutto intorno c buio, qualche lampo allorizzonte. vestito da frate, riconosco la cintura di corda, i sandali di cuoio scuro. Con laltra mano mi mostra un oggetto, un libro. la Bibbia e me la porge. Un leggero sofo di vento la sfoglia e io riesco a leggervi. Vedo caratteri di fuoco scritti su pagine gialle, di carta leggera e morbida. Con un battito di ciglia riesco a cogliere intere frasi, come stessi leggendo dentro di me. Ma non capisco i signicati, sono parole una accanto allaltra senza un legame di alcun tipo. Mi sforzo e il frate ghigna, sarcastico. Ride pi forte e il rimbombo della risata si spande nella stanza vuota, penetra
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nei polmoni e si fonde con il battito del cuore. Ondeggio, violentemente, e mi rendo conto che le mani del frate mi stringono le spalle e mi scuotono. Un forte dolore mi assale per la morsa dacciaio che mi penetra nelle scapole e nel petto. Le dita sono lunghissime e potenti. Nel movimento il cappuccio si scopre, capelli lunghi e neri si srotolano gi, appare un volto di donna. una maschera di ferocia, i denti aguzzi scoperti da una smora maleca, gli occhi opachi color avorio, il naso grande e aquilino, la fronte solcata da rughe. Furente per limprevisto mi afferra la gola, mi inlza le unghie improvvisamente lunghe e acuminate nella nuca, spalanca la bocca. Si avvicina per mordermi e capisco, la riconosco. Cinzia. La sorpresa mozza il ato, non respiro. Vedo le fauci spalancate avanzare, e non riesco a far nulla, le braccia sono addormentate, il corpo intero non reagisce. La lingua con tutte le piastrelle e le scanalature minuscole, la gola, le tonsille. I molari, i denti doro, il ponte, costato un sacco di soldi. Il palato viscido, duro. Mi sta ingoiando, in un solo boccone, come un boa. Ho paura. Verr sgretolato dai succhi gastrici, agitato e frullato, condensato nellintestino, fatto deuire attraverso un buco e poi scaricato via, ormai morto. Sento inlarsi dentro di me gli agenti dei succhi. Come vermi. La carne si frantuma ai colpi dei loro denti, si sbriciola. I muscoli e le membra si rarefanno. Ho ancora la forza di guardare linterno di Cinzia, la cassa toracica, la spina dorsale, lutero, le budella... Suda. ! Le fessure della tenda nera sono completamente chiuse e non lasciano trapelare raggio di luce. Con uno scatto ovattato si sollevano, illuminando leggermente la stanza. Una musica sofce esce dalle griglie degli altoparlanti incastonati in vari punti delle pareti. James300 entra in maniera garbata, oscillando lentamente. Si avvicina strisciando con discrezione sulla moquette panna no ad arrivare ai piedi del letto, allaltezza del busto di Forzaferro. Con un leggero ronzio metallico estrae il braccio destro in lega, apre la mano di plastica morbida e la avvicina alla schiena delluomo. ! ! - ora di alzarsi.- dice, con voce metallica. Non sortisce nessuna reazione immediata. Spinge la mano aperta contro
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la schiena delluomo e lo scuote con un paio di colpetti.

- ora di alzarsi, Sir.- ripete. Forzaferro mugugna qualcosa e si muove.

James300 insiste, con delicatezza, mentre il volume della musica si sta alzando. Forzaferro si muove ancora e accenna a girarsi. ! ! ! ! ! ! ! - ora di alzarsi, Sir. Il cielo sereno. La temperatura esterna : - OK, OK, adesso mi alzo.- bofonchia. Apre appena gli occhi e si gira. - Dormito bene, Sir?- S, grazie.- sussurra. James300 chiude la mano e ritira lentamente il - Vado a preparare la colazione, Sir?- S, grazie, James. Mi sto alzando.James300 rotea il busto di centottanta gradi sulla base, si allontana ed diciassette gradi centigradi. Interna: ventidue gradi centigradi.James300 ritira la mano.

braccio.

esce dalla stanza. Forzaferro si stira, sbadiglia, poi con uno scatto tira fuori le gambe dal letto e si siede. Inla le pantofole, raccoglie le forze e si alza. Si avvia strascicando i piedi fuori la stanza, percorre il breve corridoio e entra nel bagno. Si guarda nello specchio togliendosi il pigiama. Apre la porta della doccia e entra. Finita la doccia, sinla nella cabina asciugatoio accanto a quella della doccia. Laria calda lo asciuga in un paio di minuti, senza fargli sentire sbalzi di temperatura. Il percorso continua in una successiva cabina dove si trovano gli indumenti intimi: maglietta, mutande, calzini. Li indossa ed esce dalla cabina, si rade, si sciacqua il viso. Lo asciuga, lo massaggia con la crema dopobarba e si deodora. In un angolo del bagno ci sono i vestiti, scelti da James300, perfettamente stirati. Li indossa con attenzione. Calzoni, camicia, gilet, cravatta. Sono sul grigio, con qualche sfumatura di bianco panna. Esce dal bagno e si avvia in cucina dove lo attende la colazione preparata da James300. Toast imburrati con marmellata, un bicchiere di latte e una tazzina di caff. Consuma velocemente la colazione, si avvia verso lo studio e si siede davanti allhyperdesk Studio2000. lultimo modello di scrivania multi-funzione, dotata, tra le altre cose, di telefono video, di fax-3D da ufcio, di scanner multimediale e, naturalmente, di leggio elettronico. Il piano della scrivania lucido, completamente vuoto, leggermente inclinato,
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come i vecchi piani di lavoro degli architetti, ed , in tutta lampiezza della supercie, come un grande schermo. Il piano inclinabile in varie direzioni e di vari gradi, ma Forzaferro lo tiene sempre nella posizione standard. ! Pronuncia la parola <<postino>>, la quale ltra attraverso il microfono dellhyperdesk. Sullo schermo appare una gura stilizzata di un postino vestito di blu che pedala allegro su una bicicletta, con la borsa a tracolla. Scende, poggia la bicicletta contro un albero, sale due scalini e suona alla porta di casa. Dagli altoparlanti della scrivania esce un doppio suono di campanello. Forzaferro dice: ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! <<Afrigjhkdocoldpgpfpprftoylhpfkdkodllcldlcmvlfdlmcmnswaserdrfetygvdfdc vwscdrtfcdxrtfgcvxcbghndtfgodkcmvnbnvfalslkdeomcldofgodoslgnfrtodkerto spyungportopdszxedkrotpdknvhftykshdjeqamdlmnfbgogtuioeprdrpoisawdr g.>> ! ! - Strumenti.Spunta un menu, dal quale seleziona vocalmente <<cripto>>. - OK.Il postino esclama con enfasi: - Ci sono due nuove lettere per Forzaferro.Appaiono le immagini di due buste da lettera, una accanto allaltra. Sulla <<Date: Wed, 15 Oct 00:18:13 From: cinzia@12147.rmctro.it.ec Subject: Lorenzo>>. Sulla seconda: << Date: Wed, 15 Oct 01:07:24 From: rupert12@bi.rm.it.ec Subject: rapporto>>. - Apri la due.Appare un foglio con il seguente messaggio:

linguetta ci sono delle scritte. Sulla prima si legge:

Compaiono una serie di possibilit e sceglie lopzione <<decifratura>>. Si apre una lista denominata <<chiavi>> da cui chiama il nome <<rupert12>> e
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invia lOK. Dopo pochi secondi, sotto al messaggio precedente appare la scritta: ! ! ! ! ! <<transazione completata con successo. Denaro disponibile Banca di soddisfatto. Si prende qualche secondo di pausa e dice: - Chiudi.Apre la prima busta, <<modalit vocale>>. Dalla scrivania esce una voce - Pierluigi, allora non ti devi preoccupare per Lorenzo domani Pechino, sede Canton, codice 43576, conto 1256493.>>

di donna: (mercoled). Ci penso io. Ti pregherei invece di tenerlo con te venerd sera. Mandami risposta. Cinzia.! Pronuncia un secco <<grazie>>. Il postino compare di nuovo davanti alla porta, si gira, rimonta sulla bicicletta e si allontana. Lo schermo torna allo stato iniziale. ! Lorologio segna le 8:08. James300 ha nito di sparecchiare in cucina ed l accanto a lui. laccato in nero, la scritta del nome campeggia a caratteri bianchi al centro del petto. Ha una forma di proiettile, un busto alto circa settanta centimetri e una base che poggia su quattro ruote. Il busto pu girare completamente su s stesso e anche sollevarsi no a unaltezza complessiva di un metro e mezzo. Ha tre braccia duttili, due principali e una secondaria, pi corta, dotate di mani prensili. il robot maggiordomo della Toscoba, ultimo modello, praticamente tuttofare, concepito in modo particolare per persone che vivono sole. Sa comandare e far funzionare la maggior parte degli elettrodomestici elettronici: laspirapolvere, il lavamoquette, la lavatrice, la stiratrice, la lavastoviglie, la caffettiera, ecc. Manovra il riscaldamento, laria condizionata, la televisione e limpianto hi- digitali. Accudisce il frigorifero e le provviste in genere. Scansiona la barra presente sullinvolucro degli alimenti, quelli acquistati nei supermercati che vendono esclusivamente prodotti funzionali ai robot, ne legge le propriet e la data di scadenza. Se desiderato, prepara pasti precotti, allora voluta, o organizza diete settimanali, sempre precotte. Sa utilizzare alcune funzioni dellhyperdesk, come il terminale Internet. Pu fare la spesa per via
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elettronica, pu venire predisposto in certa misura al disbrigo della corrispondenza o allanalisi delle notizie. Pu inviare, con il fax-3D, alcuni oggetti dimenticati a casa. Riceve tutti i comandi e le impostazioni a distanza, da tutto il mondo. Parla. Con voce meccanica, atona. Dice poche cose, ha un vocabolario limitato, pronuncia frasi fatte a seconda della funzione che sta svolgendo e risponde a domande tipiche per quella funzione. Tale frasario pu anche venire cambiato o ampliato, nei limiti di memoria. A Forzaferro era piaciuta lidea di farsi chiamare <<Sir>> dal suo maggiordomo. ! Laveva acquistato due mesi prima e ne era totalmente soddisfatto. Non muoveva pi un dito, a parte spingere il pulsante dellacqua gi miscelata della doccia o quelli della cucina, oppure nei rari casi in cui aveva qualche ospite a cena e doveva cucinare cibo fresco. Dopo il lavoro iniziale di impostazione delle varie funzioni quotidiane e settimanali a cui James300 era preposto, cosa che era stata sufcientemente semplice tutto sommato, gli bastava ogni tanto cambiare qualcosa, aggiungere qualche comando, toglierne qualche altro, per avere unamministrazione della casa perfetta e confacente le sue abitudini, che del resto erano piuttosto rigide. Era stato tentato di acquistare un James500, pi eclettico e essibile, ma il commesso stesso lo aveva sconsigliato, dato il rapporto tra la differenza di prezzo e quello di cui aveva effettivamente bisogno. Gli piaceva farsi servire dal maggiordomo. Dargli comandi del tipo <<fammi un caff>>, <<accendimi la televisione>> oppure <<accendimi la televisione alle 20:00>>. ! ! ! ! ! Forzaferro si alza. ora di andare al lavoro. Passa una mano sulla testa - Io vado. Buona giornata, James.- Buona giornata , Sir.- Grazie.Si avvia lungo il corridoio verso la porta. Afferra la giacca, intonata con il semi-sferica di James300, sorride e dice:

resto, perfettamente adagiata sullappendiabiti. Avvicina la bocca a una scatola nera inssa nella parete accanto allingresso e dice: ! - Apri garage.12

Apre la porta ed esce. Fischietta allegramente, mentre si dirige verso il

garage allinterno del giardino. La porta del garage sollevata. La frase <<apertura auto>> apre la portiera della Mercedes grigio metallizzato che lo attende. Lauto, motore a camere ad acqua non inquinante, ha il permesso di circolare ventiquattro ore su ventiquattro. Anche grazie alle conoscenze che Forzaferro possiede. Si accomoda sul sedile e spinge il pulsante della messa in moto, imposta il computer di bordo sulla guida programmata, destinazione impostata <<lavoro>>. Lauto attiva i collegamenti con i sensori stradali e parte dolcemente. Estrae lautoterminale dallapposito cassetto e assesta il vassoio davanti a s. Ordina il caff e accende il terminale. Mentre in connessione con il quotidiano <<Il Mondo Finanziario>>, il bicchiere sbuca dallapposita nicchia. Lo prende e lo porta alla bocca. Sorseggia il caff, depone il bicchiere nella spazzatura. Lauto sta nendo la discesa di Via del Circo Massimo e si appresta a fermarsi al semaforo. Chiude <<Il Mondo>> e apre <<Roma Oggi>>. Lauto riparte e svolta su Via Petroselli, dirigendosi verso la zona a trafco limitato, al conne della quale, allincrocio con Vico Jugario, stazionano i vigili robot UCT124 e UCT125. Le unit UCT per il controllo del trafco svolgono la funzione di semaforo e di controllori dellinquinamento dellaria e del trafco. Quando i valori di biossido di carbonio varcano la soglia di tollerabilit, queste provocano limmediato spegnimento dei motori nel raggio di cinquecento metri, qualche secondo dopo aver trasmesso un segnale sonoro e luminoso di preavviso. Controllano i permessi di circolazione e di ingresso nella zona delle vetture, molto diversicati e restrittivi, registrando eventuali trasgressioni che vengono poi noticate al proprietario del veicolo dalle unit centrali della sezione <<violazioni>>. I robot si collegano con il centro dati del comune, dove sono contenuti validit e modalit dei vari permessi, mentre scansionano le targhe con codice a barra tramite un lettore a distanza. In tal modo vericano anche la regolarit del veicolo, la tassa di registrazione, lassicurazione, la revisione, il controllo antinquinamento. Hanno installato un terminale con cui si possono ottenere informazioni di vario tipo sulla vita
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cittadina, la viabilit o i trasporti urbani, utile soprattutto per i passanti sprovvisti di terminalino portatile o di autoterminale. ! La centrale di guida della Mercedes attende il verde di UCT124. Forzaferro solleva distrattamente lo sguardo dal terminale e viene attratto da due punti neri allinterno dellauto sulla sua destra. I punti neri sono incorniciati da un viso di donna e da capelli a caschetto di un nero lucente, perfettamente pettinati. ! Oddio com bella e sembra che stia guardando proprio me. Distinto si gira, per controllare se ci sia qualcosa di interessante alle sue spalle. Non notando niente, si volge di nuovo alla donna, che continua a guardarlo, accennando un vago sorriso. Sorride ce lha proprio con me certo che proprio bella. Rimane un po senza ato adesso le sorrido, non riesce a muovere i muscoli del viso dai imbecille sorridi, mentre lei continua a ssarlo. Si deve prendere un secondo di pausa. Il cuore pulsa, mentre riporta lo sguardo su di lei. Ne comincia a intravedere i particolari del viso, la bocca, le punte nere dei capelli che scendono sulle guance. Devo fare qualcosa non me la posso far scappare unoccasione cos non capita tutti i giorni, e rimane impietrito. Lei avvicina la mano destra chiusa, con il pollice e il mignolo alzati, alla guancia destra, continuando a tenere gli occhi neri su di lui. Che fa che vuol dire ah certo che stupido e comincia a frugarsi nelle tasche dove sono i cosi, dove sono i cosi. Afferra un rettangolo di plastica, aziona lalzacristalli del nestrino destro e si allunga, urtando goffamente il vassoio del terminale. Lei abbassa il nestrino e accoglie senza fatica la carta da visita che le viene offerta. ! Forzaferro prova - Per...- Lei ha gi tirato su il nestrino. Ripete il gesto con la mano. ch non mi dai anche il tuo indirizzo e ora che faccio e se poi non mi contatta io come la ritrovo. La macchina si muove. Istintivamente lancia unocchiata a UCT124, che ha infatti acceso il verde. Si rivolge verso la donna appena in tempo per cogliere un sorriso, tra laffettuoso e il beffardo. La sua auto, evidentemente in modalit manuale, parte di scatto. La osserva allontanarsi e ha listinto di azionare la guida manuale. Si sistema meglio in posizione di guida e agita le dita pelose attorno ai tasti di
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impostazione della guida. Dopo vari errori, quando ha preso il comando del mezzo e alza lo sguardo, non vede pi laltra auto. Accelera, cercando con gli occhi tra le macchine davanti, ma non la trova. Arrivato a piazza Venezia, superato il monumento ai Caduti, inizia a rassegnarsi. Sparita forse ha girato per il ghetto beh comunque il mio indirizzo ce lha se proprio vuole mi cerca lei tanto ha fatto tutto lei per un tipino intraprendente interessante pure certo non una che ti d lindirizzo cos una donna di classe e che bella poi quegli occhi quella bocca ! - Che bella che sei! Ti amo!- esclama a voce alta, stringendo il volante eccitato. una cos quando mi contatter speriamo oggi stesso ma magari mi fa aspettare un po si vuol far desiderare devo aspettare con pazienza non pensarci troppo anzi non pensarci affatto la porto a cena fuori oppure la invito a casa s a casa meglio con le candele chiss com bella con la luce delle candele e poi dopo aver bevuto un po viene proprio spontaneo accomodarsi sul divano per magari lo decidiamo insieme magari lei preferisce andare fuori dove la potrei portare ma s una serata fuori poi magari si va al mare mi sembra un tipo esigente romantico sensibile potrei portarla al Buco no non romantico un posto pi intimo ci vuole vediamo magari direttamente al mare a Fiumicino o Ostia ma non conosco posti romantici vabbe poi ci penso che magari a casa le va bene o magari non chiama non devo illudermi troppo che poi ci rimango deluso. Conduce lauto per la breve discesa che porta al garage della banca. ! Forzaferro il responsabile delle centrali robotiche del settore nanziario della Banca dItalia, sede centrale sita in Via Nazionale, dove lavora uno staff di otto unit umane e quarantadue robotiche. Gli sportelli aperti al pubblico sono completamente robotici, con un solo supervisore umano che intrattiene anche le relazioni con i clienti. Forzaferro praticamente il numero due della banca, secondo solo al direttore. Ha grandi poteri, persino maggiori del superiore, essendo il capo e lesperto del settore pi importante. Ha alle sue dirette dipendenze sedici consulenti nanziari robot, rupert5 no a rupert12, magnum100 no a magnum107.
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Oggi potrebbe dedicarsi con tranquillit alle esigenze dei clienti e agli

interessi della banca, avendo ormai concluso con successo un affare personale che gli fruttato duecentomila dollari statunitensi, niti su un conto in Cina intestato, sotto falso nome, a se stesso. Aveva operato alcune speculazioni con denaro della Comunit Europea diretto allItalia per investimenti di tipo sociale e che veniva gestito dalla banca. Praticamente non aveva rubato niente a nessuno, aveva solo preso in prestito e poi restituito. Naturalmente era ben accaduto in passato che la speculazione fosse fallita e che il denaro fosse andato in parte perduto. Sceglieva sempre fondi non privati di cui si potesse poi far perdere traccia o cambiare le cifre. Era qualche anno che faceva affari di questo tipo e aveva accumulato un buon capitale in varie banche del mondo e amicizie importanti nel mondo politico ed economico. A volte faceva operazioni per conto di altri, prendendo solo una piccola commissione, in cambio della gratitudine del potente di turno. ! Malgrado ci, non riesce a concentrarsi sul lavoro. Seduto dietro lhyperdesk dellufcio, il terminale Internet aperto, pensa alla donna incontrata e guarda il piano uorescente con occhi sognanti. La immagina vestita in lungo, di nero, lunghi spacchi e spalle scoperte. O un vestitino aderente e corto, scollato. Immagina lincontro, la conversazione, brillante e divertente. Lei seduta sul divano con le gambe accavallate, il busto dritto, il dito indice appena appoggiato sul mento, il medio che sora le labbra di tanto in tanto. Ride alle battute o lo ascolta affascinata. Condividono i pensieri pi profondi. Rivede il volto, cerca di imprimerselo nella memoria, anche se fatica a ricordarne i lineamenti e i particolari. Pensa alla cena, lei che mangia con gusto e eleganza, il vino le arrossa le guance. Il dialogo si fa pi intimo, gli sguardi pi intensi. La fantasia salta una fase e si ritrovano a letto. Vede il corpo, perfetto e sodo, muoversi sinuoso. La tocca, la palpeggia, la prende, la gira, la rigira. ! Solo verso lora di pranzo decide di scuotersi da quello stato di ipnosi. Esce dallufcio e va a dare unocchiata alle unit robotiche. Controlla il loro lavoro; tutto procede senza il bisogno del suo intervento. Pensa sia meglio
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mettere qualcosa sotto i denti e poi dedicarsi pi seriamente al dovere, magari dopo un buon caff. ! Nel pomeriggio nalmente riesce a fare qualcosa. Gli viene anche in mente di controllare la faccenda della strana cooperativa, ma potrebbe richiedere parecchio impegno e tempo. Sarebbe un lavoro troppo delicato e complesso per il suo umore un po rilassato e decide di rimandare al giorno dopo. Disbriga solo lavoro arretrato, aggiunge un paio di dati a magnum100, d qualche comando a rupert5. Fa due chiacchiere con un collega, manda la risposta allex moglie Cinzia, fa un paio di telefonate di lavoro e una personale. Via Nazionale, 91 parcheggio della Banca dItalia ore 17:20 ! ! ! Forzaferro sulla Mercedes, guida automatica, direzione <<casa>>. Ha - Pronto.- Forzaferro getta unocchiata sullo schermo collegato al - Pronto.- dice una voce femminile sconosciuta. Ha un tuffo al cuore. - Ci

appena imboccato Via Nazionale, quando squilla il telefono. telefono, ma grigio piatto, nessuna immagine. siamo conosciuti stamattina.- prosegue la voce calda e morbida. Fa una pausa e domanda: ! ! ! ! - Sai chi sono?- Beh, credo di s.- risponde con voce roca - Al semaforo, l a...- Mmh mmh. Ci potremmo vedere stasera.Accipicchia - Stasera!? Va benissimo, certo. Perch no!? Credo proprio

schiarisce la voce - Via Petroselli. Giusto?-

di essere libero.- cerca di fare mente locale, di essere freddo e disinvolto, ma molto confuso e imbarazzato. Gli viene da dire: ! ! ! ! - Io mi chiamo Pierluigi. E tu?- Zara.- Zara. un bel nome. Mi piace.- Perch non mi inviti a cena a casa tua, Pierluigi?17

! ! ! ! ! ! ! ! ! !

- Ma... ma certo. Volentieri. una buona idea...- Io in genere ceno tardi, intorno alle dieci. Ti va bene?- Ma s, certo. Va benissimo. Eee...- Allora siamo daccordo. Ci vediamo da te alle dieci.- S. Il mio indirizzo sta sulla carta da visita, eee...- Va bene.- Hai qualche preferenza oppure qualcosa che non ti piace, ...- Fai tu, mi do. Limportante stare insieme, non credi? Ci vediamo pi - S, certo. Alle dieci. Sono contento che hai chiamato...La linea si interrompe e il segnale acustico continuo prende il

tardi.-

sopravvento. Tira un sospiro profondo. Quella donna lo inquieta e lo eccita. Sorride e comincia a canticchiare. Zara Zara. Casabianca, Washington D.C. , Stati Uniti dAmerica gabinetto del Presidente ore 11:24 ! Il Presidente degli Stati Uniti dAmerica sta pensando alla prossima

videoconferenza stampa, convocata per le quindici e trenta. Non riesce a riettere, in attesa dello staff. Gira e rigira le pagine del programma di frasi forti ed efcaci, alla ricerca di qualcosa a effetto da pronunciare, adatto alla situazione. Una situazione alquanto delicata. Era chiaro a tutto il mondo che la Repubblica Cinese aveva invaso il Giappone, cosa che il Presidente gi sapeva da parecchio tempo. Non lo aveva fatto militarmente, trasgredendo alle convenzioni internazionali, bens comprando in borsa le grosse compagnie giapponesi, arraffandosi la maggior parte delle azioni e sommergendo lisola di attivit di marca cinese. Nessuno poteva appellarsi a una legge o una convenzione contro questo fatto, in quanto la libert negli scambi nanziari, commerciali, affaristici era il principio sul quale tutto si reggeva. La concorrenza statunitense era stata sbaragliata sul campo dagli iperattivi e numerosissimi agenti nanziari e industriali cinesi, e lintervento statunitense in aiuto delle proprie imprese era giunto tardivo. LImpero del
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Sole si era sgretolato, sfasciato e svenduto. Gli acquirenti pi decisi erano state le compagnie cinesi, appoggiate, sponsorizzate e incoraggiate dallo Stato. LImpero Cinese si stava espandendo a dismisura, pur rimanendo ufcialmente entro i territori stabiliti. Migliaia di imprese medie e grandi cercavano nuovi sbocchi commerciali, milioni di piccole, ma attivissime compagnie allargavano di giorno in giorno i loro orizzonti daffari. Lo Stato doveva per forza occuparsi di milioni di bocche da sfamare che erano rimaste isolate dal mondo del lavoro nel paese, mentre altri milioni si riversavano allestero ad aprire attivit di ogni sorta. ! La minaccia africana era uno spauracchio da agitare per il controllo dellordine, il Presidente lo sapeva bene; era la sua linea del resto. La ribellione africana e il conseguente terrorismo servivano agli Stati Uniti per mantenere il controllo del mondo, per tenere insieme i li di una situazione pronta a sfuggire di mano e per rinsaldare lunit dei paesi alleati. Il vero pericolo era lespansione cinese e la lotta per la supremazia nel pianeta. Fino ad allora il mondo occidentale, lopinione pubblica, luomo comune, non se ne erano resi conto. Ora si vedeva in modo macroscopico, si tastava con mano. Il fenomeno era mastodontico e pauroso; i media non potevano pi essere controllati, tenuti a freno. Erano sbottati, non potendo pi sopportare il silenzio e la gravit della situazione. Il mondo della nanza e dellindustria occidentali aveva confessato, si era lasciato andare a dichiarazioni allarmate, aveva calato la maschera di tranquillit e ottimismo. Toccava al mondo politico intervenire, allesponente pi alto e potente. Il Presidente era stato interpellato, inseguito, pressato, e doveva necessariamente parlare, confessare come stessero le cose e quali fossero i pericoli. Cerano inoltre i problemi al sistema telematico delle banche degli ultimi tempi. Anche quello lo preoccupava molto e gli stava dando parecchie grane. Una vera presidenza sfortunata. ! ! Il suono dellinterfono interrompe la girandola di pensieri. Il Presidente - S.19

guarda lorologio. Clooney pensa e spinge il pulsante di comunicazione.

! !

- Presidente, il Signor Clooney desidera parlarle.- dice una voce sofce - S, grazie Signorina Rosenthal. Lo faccia entrare.- Il Presidente

di donna. appoggia la nuca allo schienale, stirando leggermente la schiena, e ssa la porta dingresso. Luomo che entra sulla cinquantina, brizzolato, la carnagione chiara. Indossa un completo grigio e una cravatta rossa. ! ! ! ! ! - Buongiorno, Signore.- esclama, e si avvia verso la scrivania del - Buongiorno, Steve. Accomodati, prego.Clooney si siede sullorlo della sedia, il busto leggermente inclinato in - Come sta, Signore?- Potrebbe andare meglio, Steve.- Clooney annuisce con comprensione. Presidente.

avanti, e domanda:

- Ti ho fatto venire prima. Gli altri arriveranno tra una mezzora. Volevo avere uno scambio di idee a quattrocchi.- Fa una pausa di riessione, mentre Clooney lo guarda con una penombra di tristezza. - Allora che cosa mi dici? Che notizie mi porti?! ! ! ! ! ! ! ! Clooney scuote il capo e dice: - Non un momento facile, Signore. Il clima teso, la temperatura alta.- Capisco.- bofonchia. - Vede, Signore. In alcuni ambienti si pensa che la situazione troppo - Mi dica meglio, Steve.- Ieri mi ha chiamato il Signor Roth. il socio di maggioranza della - S. S. Lo so.- Ebbene. Lui dice che la sua societ sta andando malissimo, che perde

oppressa e che bisognerebbe forzarla.-

societ...-

protti ogni mese, in decrescita esponenziale. Che non vende pi. La concorrenza cinese troppo forte. Sostiene, e ha ragione, che gli Stati Uniti, e tutto il blocco occidentale, non hanno pi sbocchi commerciali e nanziari. Il Sud America una bolgia, lAfrica sta resistendo, a parte casi isolati, e la Cina ha conquistato il mondo orientale. Loro producono, vendono,
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commerciano e si stanno espandendo. Noi occidentali ci stiamo comprimendo sempre di pi. Se continua cos ci spazzeranno via. Ma mi permetta, Signore, aggiungo a titolo personale che il modello che non funziona. I cinesi sono forti solo perch sono in una fase di sviluppo. Hanno il vantaggio di aver cominciato dopo. E noi li abbiamo lasciati fare indisturbati. Ma il problema anche nostro. Non abbiamo pi un mercato interno, n verso cui rivolgerci. A parte la concorrenza cinese, le nostre imprese non saprebbero comunque a chi vendere. Ci sono troppi poveri, la classe mediobassa, quelli che faticano ad arrivare alla ne del mese, enorme. I benestanti, gli agiati, i ricchi sono pochi. Le conosce queste cifre. C una disoccupazione sconcertante e i pochi lavori che si trovano sono occasionali e mal pagati. La gente non ha soldi. La societ dei consumi sta fallendo perch quelli che si possono permettere di consumare sono ormai troppo pochi. Prima o poi anche loro dovranno fare i conti con questo. Per ora hanno ancora mercati da conquistare... E noi non abbiamo la forza e i mezzi per resistere.! ! - Gi.- Laltro ieri ho incontrato il Signor Lumy e alcuni suoi soci.- continua,

mentre il Presidente strizza gli occhi.- Mi ha chiesto a chiare lettere un intervento deciso. Il suo impero si sta man mano sgretolando.! ! ! - Un intervento deciso.- ripete il Presidente. - Lo sa che vuole dire, Signore. E non lunico. Lo chiedono tutti, chi pi, - Ma Steve! Li conosci meglio di me i risultati delle simulazioni. Sono stati

chi meno esplicitamente.ripetuti pi volte e con simulatori sempre pi attendibili. Sulla base delle nostre conoscenze sul nemico, che oserei denire ottimistiche, la guerra sarebbe una catastrofe. Ci distruggerebbero. Conquisterebbero buona parte dellEuropa. Consoliderebbero i loro rapporti con lAfrica. Ci massacrerebbero.! - Ho capito. Ma ci sono due cose su cui deve riettere. Primo: la distruzione permetterebbe di ricostruire. Non dico ricominciare daccapo. Ma date le dimensioni previste del conitto... Secondo: se non lo fa lei, Signore21

e qui Clooney fa una pausa, guardandolo dritto negli occhi - lo far il suo successore. Tra meno di un anno scade il mandato e pu essere sicuro che non sar rieletto se non intraprende la strada che questa gente ci chiede.! - Loro sono sicuri che cadranno in piedi. Che usciranno pi forti dalla guerra.- il tono stizzito - Come fanno a esserlo? Le hanno viste le simulazioni?! - A loro non interessano le simulazioni. Pi terra si brucer, pi ci sar da coltivare. Senza citare il fatto che la maggior parte di loro avr parecchio ossigeno da una guerra. Chi in un modo, chi nellaltro, ci guadagner direttamente. Sar una bella cascata di moneta sonante per loro.! ! ! - E se la terra dovesse essere completamente distrutta?- Signore, non faccia il pessimista.- E i risultati di... quelle simulazioni?- prende ato prima di quelle. China

leggermente il capo in avanti e pone un accento particolare su quella parola. La lingua indugia tra i denti qualche attimo in pi nel pronunciare il th. ! - Signore. I risultati cui si riferisce lei erano pochissimi. Gli esperti concordano col dire che hanno probabilit praticamente nulla. Ne sono state fatte migliaia, lo sa?! ! ! - E i milioni di persone che moriranno?- obietta ancora, non molto - Signore.- esclama Clooney- Saranno solo poveracci. Del resto Il Presidente sobbalza e Clooney si riprende: - Non volevo dire questo, convinto e a voce bassa. proprio di loro che ci si vuole liberare.Signore. Volevo dire che...- sembra cercare le parole giuste - Insomma. C bisogno di ricominciare. Cos obiettivamente non si pu andare avanti.! - Forse si potrebbero fare tentativi, diciamo cos diplomatici. Facciamo trattati, accordi con i Cinesi. Ci si pu mettere intorno a un tavolo e discuterne, lavorare insieme. Si potrebbe cercare una cooperazione per affrontare questi problemi pacicamente. Del resto, lhai detto tu prima, anche loro avranno gli stessi problemi.- dice il Presidente, con una certa carica. La risposta di Clooney lapidaria:
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- troppo tardi, ormai.- dice scuotendo la testa - E poi chiss tra quanti

anni loro avranno gli stessi problemi. Cinquanta, cento, cinquecento. Forse quando ci saranno solo musi gialli sul pianeta. Ma allora saranno solo fatti loro.- Clooney si ferma. Gli sembra di essere stato abbastanza insistente e categorico. Forse meglio dare uno stacco. Non devo esagerare. Certo che se questo pappamolle si caca sotto un bel guaio. Se non mi d retta, va a fondo, e io con lui. Il Presidente si strona il collo sullo schienale, nervosamente. ! - una cosa delicata, Signore. Bisogna riettere profondamente. Io stesso in questo momento non saprei cosa consigliarle.- Dice con tenerezza Clooney. Dopo qualche secondo di silenzio, il Presidente dice: ! ! ! ! - Va bene, Steve. Ma di certo non posso dichiarare guerra alla Cina nella - Beh. In effetti sarebbe prematuro.- E allora cominciamo a discutere di quello che dovr dire.- Mah. Io onestamente credo che lei debba dire che tutto va bene, che prossima conferenza.-

non ci sono problemi. Deve tranquillizzare lopinione pubblica. Certo che qualche segnale ai Cinesi lo deve mandare. Deve creare un po di attrito. Ma, secondo me, bisogna leggerlo tra le righe.! ! ! ! ! - Tra un po arriveranno anche gli altri, ne discuteremo tutti insieme. Tra - S, s.- fa Clooney leggermente infastidito - Ma sui contenuti mi sembra Il Presidente osserva il suo dato collaboratore, poi domanda: - Tu Steve hai per caso buttato gi qualcosa?- Veramente s, Signore.- e cos dicendo, timidamente, tira fuori dalla laltro c quel Petersen che trova delle buone frasi.non sia granch afdabile.-

tasca della giacca un parallelepipedo di plastica grigia delle dimensioni di un dito. - Magari c qualcosa da cambiare, per mi sembra che sia questa la linea giusta della dichiarazione.! Il Presidente allunga la mano e prende loggetto. Poi lo inla in una fessura del suo computer. Quindi impartisce dei comandi vocali. Dopo pochi
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istanti si sente la voce del Presidente, elaborata sinteticamente, uscire dagli altoparlanti collegati al computer: ! - Cittadini, popolo americano. Qui il vostro Presidente che vi parla. La situazione sotto controllo. ore 15:31 ! La nostra grande nazione gode di ottima salute ed preparata a

fronteggiare ogni sorta di difcolt. La nostra economia stabile, come la nostra moneta, le nostre industrie e i nostri capitali nanziari. La Repubblica Cinese non presenta alcun serio pericolo per il nostro benessere e per la nostra libert. Se cos, un giorno, dovesse mai essere, noi saremo in grado di reagire. Sar anzi nostro dovere, per difendere la libert e il futuro dei nostri gli e la prosperit della nostra terra, reagire. Se necessario, lo faremo.! Il Presidente fa una pausa. Le sue parole, pesate sapientemente una per una, echeggiano nelle case di ogni statunitense e limmagine del suo viso, serio, ma sereno, appare su milioni di schermi. ! - Ma non sar necessario. Leconomia statunitense forte e in buona salute. La sua potenza nei mercati mondiali grande, riconosciuta e rispettata. La disoccupazione interna stabile. Il paese in salute, e non sar certo la lieve diminuzione di inuenza su qualche paese di minore importanza a cambiare questa situazione.-

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In un passato non lontano: Il Conte Del Busto ! Il Conte Guillermo Fernandez Gonzalez Del Busto, o meglio ex Conte,

era arrivato in Italia da circa due anni dal Messico, o meglio dallex Messico, ora Unione delle Repubbliche Zapatiste. Pochi giorni dopo la Rivoluzione si present alla sua villa lufciale dellE.Z.L.N., Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, inviato dal Governo Democratico Zapatista con lordine di consca dei suoi innumerevoli beni, tra cui lamata villa, e con il buono valido per lassegnazione di un alloggio e il libretto dellufcio di collocamento. Poteva con questi presentarsi all'ufcio comunale del distretto e richiedere un appartamento e un lavoro. Il Conte Del Busto non si present mai in quell'ufcio. Raccatt le poche cose non conscategli, si rec in aeroporto e, con parte dei soldi rimastigli, acquist un biglietto per Roma. Scelse Roma in onore del ricordo di un caro collega di Dottorato negli Stati Uniti d'America. Non fu una fuga dal nuovo sistema democratico zapatista. In cuor suo aveva sempre compreso e moralmente appoggiato le ragioni dei rivoluzionari, sebbene capisse perfettamente quali conseguenze la rivoluzione gli avrebbe portato. Pens semplicemente che era giunto il momento di cambiare aria. Era da un po che lo stava meditando. Se la situazione esterna gli imponeva di cambiare vita, si disse, tanto valeva girare un po il mondo. ! Il primo anno non fu facile: i soldi a disposizione non erano tanti e fu faticoso, per lui abituato a vivere di rendita, abituarsi allidea di doverseli procurare. Non era abituato a fare le cose per necessit, ma per piacere e interesse. E i lavori che si trovavano in giro non lo soddisfacevano. Pass qualche mese a vagabondare, a dormire per la strada, a parlare con la gente, a insegnare le cose che sapeva in cambio di un piatto di pasta, nch si rese conto che cos non poteva andare avanti e si mise seriamente alla ricerca di un lavoro possibile. Prov a organizzare corsi di matematica e informatica, ma non ebbe successo: la matematica non interessava nessuno,
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mentre di insegnamento di informatica il mercato ne era saturo. Tent di aprire un ristorante messicano, ma non trov nessun cuoco messicano disponibile e lui non sapeva cucinare, tranne alcuni piatti pi semplici. Inne gli venne lidea di vendere caff a un semaforo. Inizi da solo organizzandosi con grossi thermos che riempiva la sera precedente e, quando vide che la cosa funzionava, contatt un caro amico, Federico Urjico rimasto nellURZ, proponendogli di ingrandire limpresa. Urjico, che faceva lo stesso tipo di lavoro nell'URZ, fu felice di andare in Italia e lo raggiunse. Comprarono un carrello per vivande in cui installarono un frigorifero a batterie a ricarica solare dove tenevano il latte e una macchina per lespresso, anche questa a batterie a ricarica solare, e nei cui vani tenevano i cornetti acquistati la mattina. Per un certo periodo gli affari andarono discretamente, facendo ben sperare per il futuro. Gli automobilisti abituali del semaforo furono tentati di smettere di fare colazione a casa o al bar e la facevano comodamente in macchina durante lattesa del semaforo, cosa che faceva loro risparmiare tempo la mattina. Alcuni avevano addirittura modicato leggermente il loro percorso mattutino per usufruire del servizio. Alcuni automobilisti casuali erano spesso tentati da quella comoda e inattesa colazione. Conobbero anche un altro messicano, Hector De La Pea, che viveva a Roma, e gli proposero di unirsi a loro negli affari. ! Venne lavvento degli auto-mini-bar, degli elettrodomestici elettronici e robotici e, ancor peggio, dei maggiordomi robotici. Il crac degli affari fu praticamente fulmineo. Il Conte e soci dovettero ben presto desistere. Il tentativo di servire prodotti di qualit, e quindi di porsi in concorrenza con le macchine, fall miseramente e in poco tempo. ! Il Conte abbastanza alto e robusto, dal portamento nobile, un bel viso delicato, un naso leggermente allins e occhi marroni sorridenti. Porta un paio di occhialetti di tartaruga e un cappello di paglia. La simpatia vivace, intelligente ed estroversa lo fa entrare con facilit e naturalezza in contatto con il mondo esterno, divertirlo e interessarlo. Lintelligenza lucida e analitica gli permette di capire e interpretare il mondo. E sensibile e intuisce le emozioni e le passioni che muovono le persone. Tutto ci, unito a un amore
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per la logica e la matematica, fanno s che sia uno dei pi grandi giocatori di poker del mondo, di gioco dazzardo in generale. Bench messicano, non ama la birra, ma un grande bevitore di bacardi e coca. Dopo il settimo bicchiere, alto e ben stretto, come lo vuole lui, le doti si acuiscono, le capacit intellettive si dilatano, la sensibilit diventa pi profonda, la simpatia irresistibile. Era al dodicesimo bicchiere quando percep che Russ Nerot, ricco industriale americano, era molto forte in quella mano, ma che lui era ancora pi forte. Non apr con il punto in mano, rilanci sullapertura di Russ per farsi rilanciare sopra. Si diede servito con quattro fanti e inferse un colpo non indifferente alla orida economia statunitense. Quei soldi ora sono nelle casse del governo zapatista. Russ Nerot non aveva mai ricevuto un colpo simile. Era stordito e dovette interrompere la partita. Si alz barcollando, come un vecchio pugile ubriaco. ! Anche con il poker aveva tentato il Conte in Italia. Aveva guadagnato qualcosa, era riuscito a entrare in qualche tavolo, ma perlopi di bassa lega, dove non circolavano soldi sufcienti a mantenersi. Lultimo che aveva tentato, quello di Pincoca, lo divertiva. Era frequentato da ottimi giocatori, cosicch non era facile vincere. I soldi comunque non erano abbastanza e inoltre aveva cominciato a affezionarsi a alcuni dei partecipanti e non riusciva pi a considerarlo un lavoro o unoccasione di guadagno. Ormai ci giocava per amicizia e simpatia. Nei tavoli grossi, invece, non era riuscito a entrare, per mancanza di conoscenze e agganci con il mondo che conta. ! Quando le speranze si erano afevolite, poco dopo aver presentato i documenti per lassegno di disoccupazione governativo, era successo il fatto. Ancora non lo capiva nella sua interezza, aveva dovuto accettarlo come atto di fede. La comparsa di quellessere misterioso. Ricorda ancora le sue parole <<Credo che le serva il mio aiuto a questo punto, Conte.>>. Chi era quellessere apparsogli varie volte e in maniere differenti? La sua natura non era facilmente identicabile. Si era spesso interrogato. Fatto sta che le azioni di tale entit, astratta o materiale che fosse, erano ben materiali. Aveva progetti concreti, e mezzi ben concreti per realizzarli. Si ritrov a lavorare per una societ di cui non conosceva il proprietario, e che aveva fondi necessari
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per acquistare i locali di un supermercato chiuso da poco e aprire una rivendita di merci usate, di cui lui era diventato il direttore e amministratore. Non solo: la societ aveva i fondi per acquistare materiale usato in grandi quantit per sei mesi senza alcuna entrata e pagare lo stipendio al Conte e ai suoi due amici, i quali controllavano il materiale comprato, lo rimettevano a posto e si organizzavano per linizio della vendita. Aveva trovato lidea straordinaria e anche per questa ragione si era convinto di intraprendere liniziativa, sotto le direttive di un qualcosa che non conosceva n comprendeva. Poteva tranquillamente essere il prestanome e braccio di unorganizzazione criminale o terrorista o chiss cosaltro. Ma, in fondo, la faccenda era cos misteriosa, che lo incuriosiva. Il suo datore di lavoro in fondo sembrava buono, positivo, e animato da un progetto pi ampio, pi importante. Non poteva essere una semplice idea commerciale. Si disse che era il caso rischiare. Quellentit che, pur apparendo in forme concrete, lasciava trapelare tutta la sua astrattezza, doveva avere un ne immateriale. E limmateriale sempre bene pens il nobile messicano. ! Nei primi mesi il negozio acquistava di tutto, qualunque oggetto fosse ancora possibile riusare: elettrodomestici e casalinghi in genere, giocattoli e mobili, schermi televisivi e impianti hi-, materiale elettronico, computer, terminali, telefoni, hardware e software, gioielli, piccoli robot di prima generazione, scansionatori, vestiti, e in genere tutto quello che la gente, attratta dal cartello - si compra merce usata di tutti i tipi - portava. I tre messicani si davano un gran daffare per capire quali oggetti fossero ancora funzionanti, quali aggiustabili e quali da riutare. Cercavano il pi possibile di aggiustare le cose rotte, sistemarle e renderle presentabili e vendibili. Dopo sei mesi erano pronti per lattivit di compravendita. Il negozio era pieno e la merce era soddisfacente. Gli scaffali erano sistemati, il negozio brillava di pulito e linsegna recitava, con scritta rossa su sfondo bianco: - BAZAR - . E a capo, a caratteri pi piccoli, - compra, vendi, risparmia -. Un grande cartello in ingresso diceva: - Prezzi differenziati a seconda del reddito -. Tutto procedeva per il meglio, anche se era evidente che, con tutta quella
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mercanzia di vario tipo, anche sosticata, avevano bisogno di alcuni tecnici di un certo livello. S.G.N.C.2.1 ! S.G.N.C.2.1 ovvero Somatically Genetically Neuronically Conform,

versione 2.1, unico esemplare, numero di matricola 25C70, prodotto pi avanzato in assoluto della ricerca scientica e tecnologica. La scheda tecnica avrebbe fatto rabbrividire chiunque. Gli studi in questo settore erano protetti da segreto militare e le precedenti versioni di S.G.N.C , dalla 1.0 alla 1.9, erano state tenute rigorosamente nascoste e ne esistevano, nel centro ricerche della NATO a Bayreuth, Germania, centoventidue esemplari. Nessuno al mondo, a parte le gerarchie pi alte dei paesi della NATO, sapeva di tali ricerche. La versione 2.0, di cui erano stati fatti due esemplari, era risultata un discreto insuccesso: le aspettative erano rimaste deluse e di fatto non cera stato nessun progresso sostanziale rispetto alle versioni precedenti. Il responsabile del centro, Professor Oliver Kchle, che riferiva direttamente al Presidente degli Stati Uniti dAmerica e al Presidente della Comunit Europea, era ora convinto che la nuova versione avrebbe funzionato e che avrebbe aperto nuovi orizzonti per il progresso della scienza e dellessere umano. Nel comunicato alle due alte autorit, il caporicerche aveva propagandato S.G.N.C.2.1 come <<il risultato pi ragguardevole della scienza del secolo, una macchina impensabile no a poco tempo fa, uno sforzo miracoloso di comprensione delluomo e della sua natura, uno strumento verso lignoto>>. Il corpo era un misto di leghe metalliche, bre sintetiche e tessuti organici, per una struttura corporea femminile robusta, alta un metro e ottantatr per settanta chili, bellezza mediterranea, muscolatura da nuotatrice, forza, agilit e potenza di gran lunga superiori a quelle di un essere umano. Sulla scapola sinistra era inciso il simbolo della Comunit Europea, un cerchio di stelle bianche su sfondo blu. La nervatura, che trasmetteva i segnali a tutto il corpo come nellessere umano, era realizzata in bre ottiche sottilissime. Il metodo di comunicazione era digitale. Una minuscola centralina posta allinterno della testa
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trasmetteva i segnali provenienti dal cervello. Fino a qui erano state semplicemente migliorate le caratteristiche delle precedenti versioni, con il risultato non trascurabile che S.G.N.C.2.1 era, alla vista, indistinguibile da un essere umano, del resto come la versione 2.0. Come la versione 2.0 era dotata di DNA, cervello e cuore. Linserimento del cuore era la vera scommessa della versione 2. Il cervello era stato per largamente migliorato, bench i materiali e le sostanze chimiche fossero sostanzialmente le stesse. La versione 2.1 era stata dotata di capacit razionali elevatissime, ma questo era stato un lavoro pi di pazienza e di tempo. La vera novit, rispetto alla 2.0, era il collegamento tra queste tre componenti fondamentali: DNA, cervello e cuore. Scriveva il Professor Kchle nel rapporto ai due presidenti: ! <<Quello che mancava in 2.0 era la comprensione dei legami esistenti tra queste tre componenti. Abbiamo capito che bisognava rodarle, renderle compatibili e metterle in fase, con un sistema di carica che presumibilmente nellessere umano avviene nella pancia della madre. In questottica, e solo in questottica, stato possibile aggiungere al cuore un nuovo composto chimico e al cervello una nuova centralina i quali, nel loro insieme, ci proponiamo di chiamare anima innata. Ora si tratta di studiare attentamente i comportamenti, le reazioni, le evoluzioni, la personalit del nuovo esemplare. Abbiamo come limpressione che lanima di questo esemplare, ovvero la messa a punto del cerchio che lega la genetica, la razionalit e lirrazionalit, sia scevra da qualsivoglia inusso ambientale e, in qualche modo, perfetta, pura. In tal senso devo confessare che il prodotto supera di gran lunga le nostre conoscenze e ci pone in unattesa di sconnata curiosit e interesse, e anche colma dansia e, mi sia consentito, di una certa paura.>> ! Kchle aveva la sensazione di aver esagerato con le qualit intellettuali, ma non lo voleva confessare nemmeno a se stesso. Aveva copiato alcune parti della struttura cerebrale del suo miglior ricercatore, insieme alle conoscenze di questo, alzandone peraltro il quoziente di intelligenza, e gli aveva fornito conoscenze nei campi pi svariati. Alla costruzione del cervello di S.G.N.C.2.1 avevano lavorato trenta ricercatori, giorno e notte, per circa
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quattro mesi. Kchle, che credeva fortemente nella riuscita di quella creatura, si era adoperato a fondo e dato direttive afnch S.G.N.C.2.1 diventasse lessere pi intelligente e pi culturalmente evoluto esistente. Ora, nellintimo, ne aveva paura. In questo senso la secca e sospettosa risposta del Presidente USA: <<Tenetelo sotto stretta sorveglianza. Verr a vederlo appena possibile>>. ! S.G.N.C.2.1 rest in carica per centocinquanta ore esatte. Allapertura dellincubatrice in cui era stata posta cerano tutti i centosessantasei ricercatori del centro. A ognuno batteva il cuore dallemozione. Quando il timer segn il tempo 000:00:00, il coperchio di cristallo si sollev automaticamente. ! Per terra, ai piedi del piedistallo che sorreggeva lincubatrice, era stato adagiato un tappeto rosso di benvenuto che portava verso un piccolo salotto. Al centro cera un tavolo con le bandiere americana e europea, una bottiglia di spumante e due bicchieri. In piedi davanti a due poltrone, Kchle e il suo vice. Accanto una poltrona vuota. ! S.G.N.C.2.1 apr gli occhi, mosse lentamente il capo. Di scatto tir su il busto. Era vestita di una tuta monopezzo nera di bre sintetiche, che le aderiva perfettamente al corpo e si chiudeva con una lampo che percorreva la spina dorsale. La parte di sopra era a maniche lunghe e girocollo, la calzamaglia le avvolgeva i piedi. ! Un uomo le si avvicin con circospezione, tendendole con timidezza una mano. Lei lo guard, guard tutto intorno alla sala e scese sul piedistallo. Luomo continuava a scrutarla e a tenderle la mano. Lei, laria sospettosa, osserv i due uomini nel salotto. La struttura sica femminile, messa in risalto dalla tuta, lasci tutti gli uomini con il ato mozzato e le donne chi ammirate, chi invidiose. ! - Benvenuta in questo mondo, Essegienneci!- esclam in tono enfatico Kchle, allargando le braccia - Nessuno ti vuol fare del male. Stai tranquilla. Siamo tutti tuoi amici.- sorrise, indicando il resto dei presenti con un gesto. Gli occhi gli brillavano dalla commozione. Attese le reazioni della creatura, che per rimaneva immobile.
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! !

- Vieni avanti, Essegienneci. Accomodati qui con noi. Brindiamo insieme S.G.N.C.2.1 socchiuse gli occhi, come per sforzarsi di comprendere, poi

a questo giorno cos importante.si avvi sul tappeto rosso. Scrutava i volti sconosciuti e lambiente che la circondava. Arriv sulla soglia del salotto e domand: ! ! ! ! ! ! ! - Tutti voi, chi sareste?- un po difcile da spiegare. Siamo tuoi colleghi.- Miei colleghi in cosa?Kchle sorrise. La sua creatura stava rispondendo benissimo. Parlava - Siamo tutti quanti, in questa sala, strumenti nelle mani della scienza e - Non mi ritrovo in questa denizione, signore. Ho paura che si debba - Avremo tempo di parlare, Essegienneci.- fren Kchle, che si era reso

bene, si muoveva bene, dimostrava lucidit. del progresso.spiegare meglio.conto di aver fatto un passo avventato - Perch non ti accomodi su questa sedia ora?- e indic la sedia vuota. S.G.N.C.2.1 si sedette lentamente. ! ! ! ! ! - Come ti senti?- Bene. E lei?- Non sono mai stato cos bene! Sono veramente... in ottima forma.- Cos il mio nome Essegienneci, signore?- Gi. S.G.N.C. versione 2.1. Sei la mia creatura. In me troverai sempre

un amico. Io ti seguir e ti insegner tante cose. Lavoreremo bene insieme, vedrai.! ! ! ! ! S.G.N.C.2.1 lo guard sorpresa e domand: - Versione 2.1 una specica, signore?- Esatto. Una specica.- Posso sapere il suo nome, signore?- Ma certo! Io sono il professor Kchle. Lui il mio collaboratore, Dottor

Stefens. Tutte le persone qui sono miei collaboratori. E sono tutti amici tuoi.La guard con occhi scintillanti, continuando a sorridere. Lei lo scrut, poi rispose con un sorriso pi di convenienza, che spontaneo.
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- Ora, Essegienneciduepuntouno, il mio collaboratore ti mostrer il centro

e il tuo appartamento. Spero che sar di tuo gusto. Naturalmente, se hai richieste o desideri, non devi far altro che domandare a uno di noi e cercheremo di soddisfarli.- Fece un cenno al Dottor Stefens, che si alz. ! ! - Prego, Essegienneciduepuntouno. Seguimi.- S.G.N.C.2.1 non si fece S.G.N.C.2.1 fu sottoposta per alcuni giorni a test psico-attitudinali, a pregare e se ne and. I ricercatori si riavviarono lentamente al lavoro. interrogatori di vario tipo, a esami di diversa natura. Il tempo da sola lo trascorreva davanti ai computer che le avevano messo a disposizione. Ben presto cominci a prendere coscienza di s e a provare il desiderio di andarsene. Prov a capire quali fossero le intenzioni degli uomini che la circondavano riguardo al futuro. Ebbe limpressione che non pensassero nemmeno alleventualit di lasciarla libera, cosa che considerava negativa. Man mano cominci a guardarsi intorno cercando vie di fuga. La cosa non sembrava facile. Lappartamento appariva chiuso dallesterno e non vedeva la maniera per forzare alcunch. Anche al di fuori, oltre al fatto che era sempre scortata, tutte le porte erano chiuse con sistemi di sicurezza elettronici. ! Una notte, durante la solita perlustrazione delle mura, delle porte e delle nestre, sent uno scatto metallico. Si avvicin alla porta, la spinse e questa si apr. Si trovava nel corridoio e non cera nessuno. Distinto si avvi verso quella che le era sembrata la strada di uscita dal centro. Trov unaltra porta, la spinse e anche questa si apr. Era piuttosto stupita e sospettosa, ma continu ad avanzare, pur con molta circospezione. Quel che S.G.N.C.2.1 temeva era che i sistemi di allarme, muniti di telecamere e sensori, si attivassero ben presto al suo passaggio. Non li conosceva e non sapeva come evitarli. Non sapeva che, da qualche secondo, tali sistemi erano stati interrotti. Vedeva solo che il centro era immerso nel silenzio e nel buio, e che, almeno per il momento, nessuno si era accorto di lei. Dopo vari corridoi e porte misteriosamente aperte, si ritrov a dieci passi dal gabbiotto dove cera il personale addetto al controllo dellentrata principale. Luomo di turno stava guardando la televisione. Era girato di tre quarti rispetto al corridoio,
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con le spalle rivolte allentrata. Se la porta principale dingresso fosse stata aperta, avrebbe potuto scivolare silenziosamente via. Pens che non aveva nulla da perdere. Si pieg sulle gambe, si appoggi al muro che correva verso la vetrata del gabbiotto e cominci ad avanzare. Il corpo in bre sintetiche non produsse alcun rumore. Pass sotto la vetrata senza che la guardia avesse il bench minimo sentore di ci che stava accadendo. Si sdrai sul pavimento e inizi a strisciare. Raggiunse il portale e lo tocc leggermente. Prov a spingerlo, ma non si mosse. Gir lo sguardo verso il gabbiotto. Luomo sembrava immerso nella visione. S.G.N.C.2.1 non aveva idea di come avrebbe potuto aprire la porta da sola. La fortuna, o quello che laveva aiutata no ad allora, continu ad assisterla. Un breve ronzio le sugger di riprovare. Premette il palmo della mano sulla porta, che stavolta si mosse. Si inl nella minima fessura che si era creata e richiuse la porta. Era fuori nella notte. Aveva ancora da superare il piazzale che le era di fronte e superare il muro di cinta. Si acquatt dietro a un muretto. Il piazzale era illuminato. Diritto davanti a lei, a circa cinquanta passi, cera il robusto cancello dingresso e, accanto a questo, il gabbiotto della sicurezza. Consider il rischio di attraversarlo e di essere vista dalla guardia o dalle telecamere. Non vedeva strade alternative. Riusciva a scorgere la guardia allinterno del gabbiotto. Era possibile che stesse dormendo. Poi, mentre si guardava intorno per trovare una maniera efcace per avvicinarsi alluscita, scorse una telecamera che la puntava. Le due macchine si guardarono, per un istante. Era in attesa che qualcosa succedesse, ma quello che accadde la sorprese notevolmente. Le luci del piazzale si spensero e la zona piomb in un buio assoluto. Si mosse immediatamente. Si avvi ad ampie falcate verso il cancello. Gli occhi si erano gi adeguati alla luce delle stelle e intravedevano luscita. In pochi istanti era sul cancello e lo spingeva. Sent voci provenienti dallinterno delledicio, ma nessuna reazione dal gabbiotto di controllo. Il cancello si apr e lei si mise a correre verso la libert. Lasci subito la strada asfaltata e scomparve nel bosco adiacente. Continu a correre a lungo, ad andatura molto sostenuta, e si allontan sensibilmente dal luogo da cui era fuggita.
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Il sesso femminile era un accessorio completamente esteriore e, al

limite, funzionale. Non aveva ormoni e non provava attrazione sessuale, anche se capiva listinto umano e sapeva usarlo a proprio favore. Si procur una macchina con estrema facilit. Si mise sul ciglio di una strada con il pollice in vista e immediatamente ricevette un passaggio da un uomo che viaggiava solo. Gli fece gli occhi dolci, si mostr disponibile, si fece portare in un luogo appartato, lo scaric gi dallauto e se ne and. Si era cos procurata un mezzo veloce per andarsene lontano. Aveva stretto il volante, ingranato la marcia ed era partita, facendo stridere le gomme, per un viaggio molto lungo. Cap immediatamente che la sua tuta nera aderente, che pur era stata adeguata per procurarsi lauto, non lo era per non farsi notare. Entr nel grande magazzino del primo paese che incontr sulla strada, prelev un completo blu da uomo che le andava bene, con la giacca leggermente larga. Prese anche camicia e cappello, mocassini, un paio di occhiali da sole e un pennarello a punta grossa nero. Alla cassa domand una busta alla commessa, vi inl tutto e usc senza pagare, facendo suonare lallarme. Prima che qualcuno potesse intervenire, si era gi dileguata. Rimont sullauto e usc dal paese. Imbocc una strada di campagna, ferm lauto e si trasform. Divent un uomo vestito di blu, con baf neri e occhiali da sole. Poi riprese il viaggio. Non aveva bisogno di mangiare, non sentiva la fame, ma lauto s. Aveva bisogno di carburante, ne avrebbe sempre avuto bisogno. Non poteva rubare tutte le cose che le servivano. Aveva bisogno di soldi, in un colpo solo. Non le fu difcile. Aspett la sera, entr con sicurezza in un bar che a quellora era abbastanza vuoto, e chiese un pacchetto di caramelle. Attese che luomo aprisse la cassa, lo prese per il collo e gli appiccic il viso sul bancone con una mano mentre con laltra prelevava un po di denaro. Prima di uscire tramort il malcapitato barista con un pugno, diede una spinta energica a un cliente intraprendente e si avvi a passo svelto verso lauto che aveva parcheggiato un po distante. Aveva raggranellato circa quattrocento euro e poteva stare tranquilla per un po. Acquist parrucche e vestiti da donna e da uomo, baf e barbe nte e un passamontagna. Cambiava connotati tutti i giorni e continuava a mangiare
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chilometri, mantenendo la rotta in linea di fuga dal punto dalla quale era scappata. Dopo diversi giorni di viaggio senza interruzioni, al calare della sera, i suoi sensi sentirono un forte e confuso rumore in lontananza. Pi che un rumore, un rombo continuo e variegato, un odore acuto di smog e di lamiere, un alone di calore e di energia. Era arrivata a Roma. ! Quando, un po attonita, un po estasiata, si ritrov al centro dellellisse, circondata da imponenti colonne e ssata da statue imperiose, di fronte alla grossa cupola illuminata, decise che il viaggio poteva prendersi almeno qualche giorno di riposo. Quel luogo le incuteva rispetto e ammirazione. Parcheggi lauto in una viuzza appartata e senza uscita, in cui lasci le poche cose comprate, e cominci a girare per le strade, a girovagare, di giorno e di notte, a volte senza fermarsi per ore e ore. Continuava a cambiarsi i connotati, a camuffarsi, ora da donna, pi spesso da uomo, poich di donne alte come lei non ce nera praticamente nessuna e sapeva che la stavano cercando. Gli occhi luminosi intanto incameravano notizie, informazioni, immagini, volti. Non capiva come mai in quella citt vi fossero costruzioni cos diverse tra loro. Un enorme circo tutto bucato e vuoto, un grosso palazzo di dieci piani brulicante di gente. Un arco di marmo, una piramide bianca annerita dal fumo, entrambi senza funzione apparente, o almeno cos le sembrava. Un palazzo bianco e maestoso, tutto bianco, che sembrava una grossa e vecchia macchina da scrivere, un altro piccolo, a due piani con giardino. Continu a vagare per giorni, cercando di capire quello che la circondava. Non aveva bisogno di mangiare, n di bere, n di dormire. Sapeva che aveva bisogno di un nascondiglio, di una base da cui partire. Lo Stecco ! Angelo Ilili, detto lo Stecco, sedeva nel suo monolocale di

quarantacinque metri quadrati davanti alla televisione. Un metro e novantaquattro per settantacinque chili, una chioma di capelli lunghi, neri e lisci, viveva una vita spensierata da quando era stato istituito lassegno di disoccupazione, il reddito di cittadinanza. Gli era stato assegnato da qualche anno, dopo che la massiccia informatizzazione e robotizzazione
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aveva cancellato i vari lavori da pony express e simili, i vari fattorinaggi e altre migliaia di lavori e lavoretti. Lultimo impiego che aveva avuto, fattorino di una compagnia di pratiche burocratiche, passaporti e visti, era stato spazzato via insieme a tutta la compagnia, dai passaporti e da documenti di identicazione su carte elettroniche, documenti, certicazioni e visti elettronici. Con lassegno che il governo passava, riusciva a mantenere un tenore di vita per lui soddisfacente, con il vantaggio di essere libero da ogni impegno. Era naturalmente iscritto, come dobbligo, alle liste di collocamento, bench sapesse che il rischio di essere chiamato era bassissimo e sperava di poter continuare cos. Pensava profondamente che quel mondo fosse ingiusto, ma lui comunque era contento della sua vita. Arrotondava ogni tanto le entrate con lavoretti saltuari e sottobanco, ma non lo faceva poi cos volentieri. Non aveva problemi nel condurre una vita ridotta allessenziale dal punto di vista economico, bench ogni tanto vagheggiasse lidea di rimediare un bel po di soldi in un colpo solo e con poco sforzo. ! Aveva comprato un lm poliziesco interattivo distribuito dalla Paranet, la quale era una delle tante compagnie che trasmetteva via cavo in Italia. Aveva sentito parlare bene di quel lm interattivo, IA come veniva abbreviato. Ci si impersonicava in un ex poliziotto che lavorava in proprio, alle prese con maa, corruzione e donne diaboliche. Il livello di IA sensoriale si prometteva ottimo, con un iperspazio narrativo di grandi dimensioni. I lm interattivi avevano ormai raggiunto qualit elevate e venivano trasmessi via cavo televisivo poco dopo luscita nelle sale. A casa era meglio, non si doveva entrare in competizione decisionale con il resto del pubblico. Ci si metteva comodamente seduti sulla poltrona, con la cufa di collegamento sensoriale con lipertesto e si viveva la storia da protagonisti. Erano belle le visioni a casa con gli amici. Si poteva partecipare tutti insieme alle mosse dellunico protagonista, che reagiva ai primi impulsi decisi oppure ci si dividevano i vari ruoli possibili. Ne facevano ormai molti di lm IA per quattro, alcuni addirittura per sei. Lo Stecco non aveva ancora uno schermo tridimensionale, era la prima cosa nella lista dei prossimi acquisti. Perdeva quindi il coinvolgimento emozionale, il senso di appartenere veramente alla
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storia che solo le tre dimensioni danno. La cufa era collegata alla scatola che riceveva lipertesto di immagini, tramite un cavetto e soprattutto tramite il decodicatore sensoriale, che interagiva tra il testo e il livello emozionale. Se il protagonista si trovava davanti tre uomini armati molto malvagi e con intenzioni non propriamente amichevoli, quel punto di testo di immagini conteneva un impulso, in questo caso di tensione e di quel pizzico di paura che anche gli eroi pi temerari provano di fronte a tre pistole laser puntate contro. Questo veniva letto dal decodicatore sensoriale e inviato al soggetto interagente tramite il cavetto. Limpulso era creato da un sosticato elaboratore di emozioni e sentimenti, o meglio di stati emotivi, chiamato ESS, emotional status synthetizer. La cufa riceveva gli impulsi e li inviava al soggetto tramite onde SCW, sensorial communication waves. Lo spettatore poteva reagire alla situazione, con ulteriori emozioni che rimbalzavano al protagonista e ne modicavano lo stato, cambiando il corso degli avvenimenti, o con frasi che venivano rimandate come pensieri delleroe sul da farsi e che lo facevano spostare tra i rami dellipertesto e proseguire nella storia nel modo scelto. ! Allo Stecco in realt scocciava pagare per vedere un lm in televisione e cercava di ridurre al minimo tali spese. Ma la televisione non a pagamento aveva canali veramente scadenti. Trasmettevano lm interattivi prima maniera, noiosi e di scarsa qualit, lm passivi, vecchi e di seconda visione, variet dellaltro millennio, squallidi talk show, programmi di divulgazione culturale e scientica di bassa lega. Tutto intervallato di continuo da milioni di spot pubblicitari. Anche per gli avvenimenti sportivi bisognava ormai ricorrere ai distributori a pagamento, che si combattevano gli eventi pi spettacolari e seguiti, mentre nei canali gratuiti mandavano in onda solo piccole competizioni senza importanza di sport esotici e poco amati, come il golf o la lotta libera. Le sere in cui lo Stecco si voleva rilassare in casa con un po di tiv e non se la sentiva di cercare disperatamente e inevitabilmente senza successo qualcosa di decente sui canali gratuiti, sfogliava i programmi dei canali a pagamento e ordinava il lm o la trasmissione prescelti via Internet o telefono.
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Ultimamente le trasmissioni erano molto disturbate. A volte saltavano per

qualche secondo o addirittura qualche minuto. Capitava che non venissero trasmesse affatto. Le compagnie avevano dovuto rifondere i pagamenti ai clienti, con unenorme perdita di capitali. Lutenza cominciava a lamentarsi sempre pi per il peggioramento del servizio e cominciava a rinunciarvi. Per quanto le compagnie televisive si sforzassero, impegnando tutti i tecnici sul problema, non si riusciva a capire a cosa fossero dovuti i guasti. ! Lo Stecco si era sistemato sul divano del salotto, la cufa in testa, e, per pi immedesimarsi con il personaggio, aveva un pacchetto di sigarette e un bicchiere di whisky sul tavolino l accanto. Il lm inizi con la consueta puntualit, preceduto dalle inevitabili pubblicit. Dopo circa dieci minuti, la trasmissione cominci a subire dei disturbi. Inizialmente erano solo leggere interferenze. Poi le scene cominciarono a essere intervallate da immagini di altro genere. Sembravano immagini vecchie, di bassa denizione. Forse vecchie immagini da telegiornale. Le immagini estranee si susseguivano con sempre maggiore frequenza e sempre pi a lungo. Cera un uomo vestito di bianco, un po curvo. Leggeva un foglio davanti a un microfono. Ma quello un papa! Non era il papa contemporaneo. Si sforz di riconoscerlo, gli venne solo unidea vaga. Non capiva ancora di quanti anni prima fossero i lmati. Non avevano ancora preso completamente il sopravvento sul lm, le due cose continuavano ad alternarsi. Quando riappar di nuovo il lmato, dopo un breve pezzo di lm, linquadratura era posta su un uomo. Un uomo alto, vestito di blu classico, i capelli brizzolati e una barba lunga e era. Era in piedi, a pochi passi dal papa, e ascoltava le parole delluomo vestito di bianco con dignit, guardando negli occhi la folla dinanzi a lui. Tramite la telecamera, sembrava guardare negli occhi, con orgoglio, il mondo intero. Lo Stecco balz in piedi ed esclam: ! ! - Fidel!Alla ne, le immagini dello storico incontro tra il capo della comunit

cattolica mondiale e Fidel Castro, avvenuto nel lontano 1998, ebbero il sopravvento. Il lm si dissolse del tutto e lo Stecco si godette con commozione le storiche immagini. Il pensiero di quello che era successo
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dopo, lo accompagn per tutta la durata della visione. Fu un tuffo nel passato del mondo, un bagno di emozioni e pensieri confusi sulla vita dellumanit. ! Non si domand nemmeno, preso dal turbinio di sensazioni, come mai il lm fosse sparito per lasciare spazio a quella sorta di documentario. Il giorno dopo non chiam la compagnia per lamentarsi. Ma lo Stecco non era un personaggio comune. Le compagnie televisive, il giorno dopo, furono inondate di telefonate e messaggi di protesta per i sempre pi diffusi disservizi. Non tutti avevano avuto loccasione di vedere il papa e Castro, ma avevano comunque avuto problemi. Il servizio continuava a peggiorare in maniera irreversibile e incontrollata. La Zecca ! Linda Lazarsfeld, detta la Zecca, era probabilmente il personaggio pi

particolare della zona centro-sud della citt. Suo padre era britannico di origine germanica, la madre era romana da otto generazioni, cosicch poteva sfoggiare un britannico stile oxford (o perlomeno cos suonava alle orecchie degli italiani), seppur con un vocabolario limitato, mescolato a un romanaccio verace da osteria. Le capacit linguistiche erano anche lo specchio della grande ecletticit del carattere. Sapeva trattare con politici europei, banchieri, nanzieri oppure con lultimo scagnozzo della malavita locale. Ci era parte fondamentale nel ruolo che svolgeva, coordinatrice di bande di cui era piena la zona, dedite a furti, spacci e attivit criminose di tutti i tipi. Era, di fatto, una broker criminale. Conosceva la mappa e le caratteristiche delle bande operanti nella citt e teneva contatti stretti con molte di queste, soprattutto nella sua zona. Trovava colpi, rapine, truffe, procacciava clienti. Se si aveva bisogno di un gruppo di uomini in gamba per unattivit illecita, bastava rivolgersi alla Zecca, tramite uno dei suoi contatti. Lei avrebbe commissionato lazione al gruppo opportuno e maggiormente economico per quel servizio. Nellattivit era coadiuvata da tre africani, But, Z e Tigre. I quattro avevano piccoli ufci sparsi nella zona, piuttosto nascosti, cui si appoggiavano di tanto in tanto per lavorare. I contatti con il mondo esterno, non propriamente criminale, vale a dire con i potenziali
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clienti, erano molti e di varie specie. Il pi importante e attivo era senzaltro costituito da un personaggio oscuro, che agiva nellombra, detto il Nonno. Solo la Zecca lo conosceva personalmente, nellambiente. ! Laltro punto di forza della Zecca era lumorismo, sagace e violento. Riusciva a far ridere il pi feroce criminale mentre stava sgozzando la sua vittima. Aveva grandi doti cabarettistiche e da imitatore, che avrebbero sconcertato e smarrito il pi arguto capetto malavitoso, quando si fosse trovato di fronte la sua perfetta imitazione, di gesti, di voce e di espressioni. ! Aveva una grande passione: gli uomini. Aveva un modo estremamente simpatico e apparentemente ingenuo di offrirsi. Le piaceva vestirsi bene, curare i folti capelli con tagli e colori attraenti, dedicarsi alla sua immagine. Nellapproccio con laltro sesso, era straordinariamente esplicita, ironica nella sua semplicit, che affascinava le sue prede. Un tempo era stata seriamente coinvolta in una vera relazione, con un italiano pi giovane di lei. Era stato molto bello, forte, si era lasciata prendere e trascinare, aveva patito e lottato. Una volta che, dopo un periodo di moti sofferti del cuore e dello spirito, si era lasciata alle spalle quella storia ormai esaurita, aveva aperto a s stessa nuovi orizzonti. Una mattina si era svegliata, aveva aperto la nestra, si era riempita gli occhi dellazzurro del cielo, aveva odorato il polline nellaria, era stata accarezzata dai raggi tiepidi del sole. Finalmente piena denergia vitale, aveva esclamato, alzando le braccia: ! ! - Si tromba!Da quel giorno la sua vita sessuale era cambiata. Non conosceva pi

lunghi periodi di astinenza, era variegata ed emozionante. La Zecca aveva una subpassione: i neri. Trafcare con le bande etniche era il modo migliore per entrare a contatto con loro. Tutto divenne semplice e naturale. Come se qualcosa dentro di lei avesse fatto clic. Una qualche sorta di arte concupitoria, qualche moto della sensibilit amatoria. Sndor ! Sndor Kovcs, ungherese, lavorava al semaforo di Via Petroselli come
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lavavetri da ormai due anni. Lavaggio del solo vetro anteriore: mezzo euro;

quello posteriore compreso: un euro; lavaggio completo, anche nestrini, fari e maniglie: due euro. La gran parte degli automobilisti abituali del semaforo hanno usufruito della spazzola ferma e professionale, seria e gentile di Sndor. Alcuni sono clienti ssi, bench ne approttino anche i passanti non abituali. Ha i capelli lunghi color cenere, raccolti in una coda, la fronte ampia, gli occhi limpidi e intelligenti e la carnagione chiara. Lintelligenza visiva e intuitiva. Le automobiliste, sia casuali che abituali, sono attratte da lui e ne richiedono i servizi come lavavetri per entrare in contatto con lui. Sndor riceveva sorrisi, sguardi intensi e ammiccanti, avance e proposte sotto varie forme. Nella sacchetta viola a tracolla, oltre gli incassi, si ammucchiavano durante il corso della giornata decine e decine di biglietti da visita cartacei, ma soprattutto carte da visita elettroniche. Queste potevano contenere diversi le di informazioni personali, pi o meno approfondite, pi o meno ardite. Di norma cera il le <<Curriculum>>, con i dati anagraci, i titoli di studio, le esperienze lavorative e le capacit professionali. Spesso cerano i link Interessi o Hobbies. Talvolta cera Ritratti o Foto, che in genere conteneva diversi primi piani dalle varie espressioni, di solito realizzate con lapporto di un fotografo professionista. Le carte da visita riettevano parte della personalit della donna, o perlomeno il modo in cui le piaceva apparire. Le pi intraprendenti, o dirette, o disinibite inserivano link chiamati Privato o Hard o Guardami dove si potevano ammirare le immagini della donna impegnata in provocanti spogliarelli, danze ammiccanti, o addirittura, a Sndor capit soltanto un paio di volte, riprese per qualche minuto durante un atto sessuale, che stava a mostrare le capacit amatorie. Al disinserimento di una delle due, apparve la scritta uorescente <<Contattami! Ci divertiremo!>>. Sndor la contatt e, effettivamente, si divert. ! Molte persone, anche e soprattutto gli uomini, giravano con due tipi di carte da visita elettroniche, alcune addirittura con tre: relazioni professionali, relazioni informali e relazioni pi intime. Sndor ricevette anche molte proposte da uomini.
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Era libero da relazioni sentimentali ed era normale per lui approttare

della posizione di belluomo in vetrina. Linsidiosa malattia di ne secolo precedente era stata domata dal vaccino e si era tornati da tempo a fare lamore senza pi paure. Alle otto di sera smetteva di lavorare e spesso aveva impegni galanti. Donne giovani e belle, avvenenti e sposate, sole e affascinanti. Nonostante la vita sessuale fosse spensierata e movimentata, Sndor era romantico e sensibile e quello che veramente cercava erano contatti umani in quella citt straniera ed enorme. Passava tra le braccia di tantissime donne, ma sperava sempre dentro di s di poter avere rapporti pi profondi e seri. Ebbe alcune relazioni pi lunghe, a volte anche diverse contemporaneamente, ma nessuna in cui Sndor veramente credette. ! Allinizio gli affari andavano in maniera soddisfacente, la vita in fondo gli piaceva. Aveva preso un piccolo appartamento al limite del centro storico e aveva stretto amicizia con i messicani che vendevano il caff al semaforo. Poi i messicani se ne erano andati e gli affari erano peggiorati. I clienti diminuivano esponenzialmente no a che solo le donne, anzi solo quelle che lo desideravano, si facevano pulire i vetri da lui. In pi, come era naturale, le amanti scaricate erano clienti perse. Probabilmente anche a causa di questa situazione economicamente instabile, del lavoro che diminuiva, aumentarono le offerte che cerano state anche in passato e che lui aveva sempre tranquillamente declinato. Alcune clienti, che non erano riuscite a fare breccia nel suo cuore con il fascino, tentarono pi spesso e con insistenza con il denaro. Sembrava proprio che sentissero la debolezza delluomo. Dalla prima volta in cui cedette per nire di pagare laftto del mese al farlo diventare una maniera abituale di arrotondare le entrate, il passo fu breve. Ancor pi breve, data la crisi irreversibile del lavoro originario, fu il farlo diventare un vero e proprio mestiere. Divenne un amante a pagamento, che si procacciava le clienti sulla strada con lespediente del lavaggio dei vetri. Si scopr un gigol produttivo. Cominci a guadagnare bene. Pur non andando tutti i giorni al semaforo. Durante le giornate di pioggia non lavorava, non gli andava di bagnarsi. Rimaneva a casa, nellappartamentino al quarto piano,
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non grande ma luminoso e con vista sulle mura, a quindici minuti a piedi dal lavoro. ! Il mattino amava leggere le notizie dal mondo. Si sedeva su una panchina nei pressi del semaforo, accendeva il terminale portatile, apriva il collegamento con il Roma Oggi per una breve occhiata alle notizie cittadine, poi con La Repubblica e lUnione Europea per le notizie internazionali. Aprire un collegamento con un quotidiano costava un euro. Cerano per varie offerte plurimestrali convenienti, che variavano a seconda del giornale o del periodo, oppure quella annuale che veniva tra i cento e i duecento euro. ! Quel mattino di ottobre su tutte le prime pagine cera il fatto di cronaca del momento. Era la quarta vittima in due mesi. La mantide, cos era stata soprannominata dalla stampa, aveva colpito ancora. Uomini uccisi a coltellate, pochi istanti prima dellorgasmo, i testicoli colmi di sperma bollente pronto a scoppiare. Nemmeno una goccia di piacere di fuori, mai. In un bagno di sangue sul letto. Legati allo schienale oppure ammanettati, imbavagliati o bendati o entrambe le cose. Con decine di ferite di coltello sul petto, alcune delle quali mortali. I malcapitati erano stati usati con maestria, volutt ed esperienza e gettati allinferno con forza brutale, una frazione di secondo prima della loro massima espressione di piacere. Un piacere frustato violentemente e tappato nelle gole del sesso. Scienticamente, con tempismo, senza errori. Lomicida aveva colpito a intervalli via via pi brevi tra una vittima e laltra, come se stesse prendendo sempre pi condenza con il crimine. Lultimo intervallo era stato di appena dodici giorni. ! La si credeva bella e sensuale. La si voleva credere cos, affascinava e incuteva pi paura. Non si capiva se fosse lei a fare il primo passo, a scegliere con un criterio le vittime o se invece colpisse a caso, aspettando che gli sfortunati si facessero avanti. Al momento gli inquirenti non erano riusciti a fare collegamenti sensati tra le vittime. Lunico era la ricchezza, nonostante su quattro casi poteva trattarsi di una mera coincidenza. Del resto non era mai stato rubato nulla. Il raggio di azione sembrava comunque delimitato al centro storico, dove solo benestanti e ricchi vivevano. In
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unintervista al telegiornale un esperto di psicologia criminale sosteneva che, data la grande intelligenza e la forte personalit del soggetto, fosse lei a scegliere, anche se ammetteva che i criteri risultavano ancora incomprensibili. Un soggetto criminale di tal fatta, sosteneva, vuole essere lartece unico e indiscusso dei suoi sacrici. La polserial, corpo della polizia specializzato in omicidi in serie, brancolava nel buio e non aveva raccolto il bench minimo indizio signicativo, e pensava piuttosto che attendesse passivamente le vittime per diventare attiva solo nellintimit. Con ci gli investigatori giusticavano le grosse difcolt in cui si trovavano. Secondo loro mancavano collegamenti e movente. In realt il pool messo su dalla polserial era composto da investigatori mediocri e poco intraprendenti. Non vi erano state no ad allora pressioni politiche e pertanto i capi avevano scelto a caso i componenti del pool. La psicosi saliva vertiginosamente, avvolta da un manto di mistero noir, aiutata non poco dalla fervente immaginazione dei giornalisti. Diversi identikit della mantide, che si dichiaravano fondati su considerazioni psicologiche, antropologiche e genetiche, con tanto di spiegazione scientica allegata, attestata da questo o quellaltro esperto, circolavano sui siti Internet di varie riviste pi o meno serie. Vendevano molto gli identikit a immagini in movimento, realizzati con strumenti elettronici. Alcuni erano elaborazioni di riprese di immagini reali, altri erano fumetti realistici proposti da disegnatori famosi. Si intendeva ricostruire soprattutto una possibile scena di abbordaggio e la scena del delitto, in alcuni casi condita con particolari erotici. Una casa di prodotti cosmetici fece della mantide la testimonial del nuovo kit da viaggio. Nello spot la donna era costruita da un computer come una stupenda mulatta dalla pelle color ambra, i capelli lunghissimi, lisci e di un nero lucente, il viso malvagio e gli occhi da felino. Era vestita esclusivamente con indumenti intimi neri di pizzo e le dita erano ornate da lunghe unghie rosse. Dopo aver ucciso la vittima, seduta sul letto, si puliva e rinfrescava il viso e il corpo e si rifaceva il trucco con i prodotti pubblicizzati, mentre sullo sfondo si intravedeva sfocato il corpo insanguinato delluomo. Appena prima di abbandonare lappartamento, ripresa intera di schiena, la si vedeva esitare un secondo, e se ne poteva
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ammirare il corpo perfetto. Poi si girava, limmagine zoomava lentamente sul viso. Lei diceva, con voce caldissima: - I dont know what I would do, without Xevlon.! Lultima vittima era un personaggio introdotto nel mondo che conta. Le pressioni arrivarono, e con queste le strigliate. I pochi risultati ottenuti costrinsero la centrale coordinatrice della polizia a prendere iniziative forti. Fu messo a capo del pool della mantide il Tenente Draci della sezione investigativa generale, considerato uno dei detective pi abili. Ci cre ovviamente malumori tra gli agenti del corpo, in quanto gli esterni erano generalmente invisi, soprattutto tra quelli che sarebbero stati ai suoi comandi. ! Quando Draci mise piede nellufcio che gli era stato assegnato per ladempimento di quellincarico e prese visione degli incartamenti, decise che la prima ipotesi di lavoro sul quale si sarebbe basato era che ci fossero effettivamente dei legami, pur se sottili, tra le vittime. O che perlomeno ci fosse un criterio secondo il quale lomicida agiva. Partendo da ci, si mise al lavoro con solerzia. ! Chiss che anchio non debba stare attento a una cosa del genere pens Sndor, mentre si avviava verso casa di una cliente. Il Colonnello Prosper Godoono ! Il Colonnello Godoono era il comandante del nucleo dei servizi segreti

ASA, African Security Agency, dislocato a Roma. Sera lagenzia di spionaggio degli UPA, United People of Africa, nazione che comprendeva vari stati dellAfrica centromeridionale, uniti da anni in congregazione di tipo federale. Tale agenzia svolgeva a quel tempo varie funzioni. Principalmente faceva opera di spionaggio e controspionaggio, coordinava le azioni terroristiche sui territori dei paesi occidentali, partecipava alle azioni stesse con uomini specializzati, dava sostegno materiale e aiuti ai cittadini degli UPA sparsi sul territorio nemico. ! Godoono era un instancabile lavoratore. Credeva profondamente in
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quello che faceva. Nonostante ci si presentava in pubblico sempre con un

sorriso gioioso e coinvolgente, con unespressione bonaria e smagliante. Aveva un sico asciutto, da atleta, nonostante let. Il suo atto di nascita era andato perduto e nemmeno lui sapeva esattamente il giorno esatto in cui era nato. Pertanto non festeggiava mai il compleanno, soprattutto per uno spirito di indifferenza per la vita privata e di trasgressione nei confronti degli schemi tradizionali e consumistici. Si sentiva parte di un progetto pi grande. Le sue ambizioni e speranze non riguardavano se stesso, ma qualcosa di pi ampio. ! LASA era in stretto contatto con i servizi segreti zapatisti. Lobiettivo principale era lo scambio di informazioni. Una sera Godoono ricevette un messaggio cifrato di posta elettronica, proveniente da un indirizzo che lui sapeva ricondursi agli zapatisti. Il messaggio decifrato comunicava una richiesta di incontro al punto tre, fascia oraria B. Guard lorologio e cap che poteva farcela per la sera stessa. Chiam uno dei suoi agenti e diede ordine di andare a ispezionare il punto tre e di tenerlo sotto stretta sorveglianza. La richiesta di incontro era rivolta a lui personalmente e pertanto doveva trattarsi di qualcosa di importante. Avrebbe potuto addirittura trovarsi di fronte il famigerato Zorro, il coordinatore dei servizi zapatisti in Europa, pupillo di Marcos. Gli zapatisti erano meno organizzati e contavano su un numero minore di uomini rispetto agli africani. Erano comunque molto agguerriti e preparati. Gli agenti erano veri e propri combattenti militanti. Godoono sent lemozione salire. Per rilassarsi, in attesa di ricevere lok dai suoi uomini, analizz i dati di alcune operazioni da eseguire nei prossimi giorni. ! Il programma di simulazione terroristica aveva appena terminato con successo unazione che Godoono aveva impostato, quando arriv il messaggio. La zona era controllata e tutto era a posto. La presenza di zapatisti indicava che la richiesta era autentica. Non erano state segnalate altre presenze sospette. Godoono usc nella notte rigida. Un vento leggero, ma tagliente, sferzava la pelle. Laria era umida, nebbiosa. Tir su il bavero del cappotto e raggiunse lauto. Guid con calma verso il luogo dellappuntamento, facendo attenzione a non essere seguito. Sperava vivamente di incontrare Zorro. Rallent quando limponente arena illuminata si stagli sullo sfondo alla ne del viale. Giunto a circa cinquecento metri dal
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monumento, svolt a sinistra e parcheggi. Si avvi a piedi. Sulla citt era calata una nebbia tta. Guard lora. Era dentro la fascia oraria B. Not uno dei suoi uomini. Arriv sulla spianata che accoglieva il Colosseo. Si guard attorno, poi prese il telefono e spinse due tasti. Immediatamente rispose una voce e Godoono disse: ! ! ! - Is everything alright?- Yap. Go ahead. I think he will be coming soon.Chiuse il telefono e attravers la strada. Il piazzale sembrava deserto.

Scese verso larena, la costeggi per un breve tratto sulla sinistra e si inl sotto le arcate. Si appoggi a una di quelle mura antiche, nella penombra. Dopo poco scorse un uomo basso, avvolto in un impermeabile grigio, che si avvicinava. Luomo entr sotto le arcate e si ferm a pochi passi da lui, accendendosi una sigaretta. Godoono si affacci appena e disse: ! ! ! ! - Nei nostri paesi non fa mai cos freddo.- Ma piove molto.- rispose luomo dopo una boccata di sigaretta. - Sta arrivando?- Sar qui a momenti.- Detto questo, luomo riprese il cammino e si

allontan, perdendosi nella nebbia. Godoono rientr nellanfratto. Dovette aspettare solo qualche minuto. Sulla sua destra, sotto le arcate avvolte dai fumi della nebbia, a circa dieci passi da lui, si materializz una gura nera. Godoono sorrise. Non poteva che essere Zorro. Indossava un grande cappotto nero e un cappello, anche questo nero. Avanz lentamente verso lafricano mentre la nebbia sembrava rimanergli magnetizzata addosso. Si ferm a qualche passo da lui. Godoono usc allo scoperto. ! ! - Very pleased to meet you. - disse - Ma forse preferisci parlare italiano.- Litaliano meglio. Il piacere mio.- Zorro portava un passamontagna

nero che gli scopriva solo gli occhi e la bocca. La voce era calda e suadente. - Ho chiesto di vederti perch la cosa alquanto importante e delicata. Siamo venuti a sapere che dal centro scientico di Bayreuth scappato un clone, un umanoide molto intelligente, ultima generazione. Il migliore. Non chiaro come abbia fatto a fuggire e a eludere i sistemi di sicurezza. Fatto sta che scappato48

! !

- Come fate a saperlo?- Abbiamo un uomo l dentro. Ora sembra che le tracce del clone portino

in Italia. Ma noi abbiamo pochi uomini qui. Ci serve la vostra collaborazione per trovarlo e prelevarlo. Abbiamo pochi dati sul clone purtroppo. Speriamo pi in l di avere foto e altre notizie, ma non detto. Qui contenuto tutto quello che abbiamo.- e porse al collega un piccolo oggetto. ! ! - Una volta trovato, sar facile prenderlo?- domand Godoono, dopo - Non credo. Ci vorranno parecchi uomini ben addestrati. Per sicurezza. aver riposto loggetto in una tasca. Noi vorremmo portarlo a Citt dellUnione e farlo studiare dai nostri ricercatori. inutile dire che i ricercatori europei sono molto pi avanti di noi e quindi sarebbe molto importante vedere a che livello sono effettivamente. Inoltre si potrebbe pensare a un impiego operativo del clone. Dovrebbe essere dotato di alte qualit, a quanto ne sappiamo. Hai domande?! ! - Ci sono piste precise che suggerite?- No. Tutto quello che sappiamo contenuto l dentro. Come ti ho detto,

speriamo di avere foto al pi presto. Per ora abbiamo solo la vaga idea che sia in Italia. Si dovrebbe diffondere la cosa a tutti gli uomini sul territorio italiano. Lo so che le indicazioni sono insufcienti, ma gi molto che ci sia questa possibilit. Sarebbe molto importante trovarlo.! ! - Mi rendo conto.- Siete disposti a collaborare? Naturalmente il nostro istituto ospiter i

vostri ricercatori, nel caso che riuscissimo a prenderlo, e condivideremo completamente le scoperte fatte. Il clone per diventer nostro. Abbiamo inserito il nostro uomo al centro proprio con questa speranza, anche se pensavamo fosse remota. Ci non toglie che potr venire utilizzato per iniziative comuni.! Sotto il simbolo della dominazione romana, un discendente degli schiavi e un discendente dei Maya stavano tramando contro limpero occidentale. Godoono accett di offrire la collaborazione sua e dei suoi uomini, riservandosi di mettere a parte del progetto i superiori in Africa. I due si accomiatarono, con lintesa che sarebbero rimasti in contatto per seguire
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insieme loperazione e con la speranza di poter continuare a lavorare insieme. Odradek ! S.G.N.C.2.1 stava seduta allinterno dellauto, di notte. Il freddo non

aveva effetto su di lei. Meditava sul da farsi. Non poteva continuare a vagare ancora. Lavrebbero trovata e avrebbe perso la libert. Sapeva di essere preziosa per quella gente. Lavrebbero cercata dappertutto. Non poteva per rimanere chiusa nellauto, n voleva continuare a scappare. E invece era forse tornato il momento di riprendere la fuga. Anche se il mondo era piccolo, piccolissimo e i suoi inseguitori molto potenti. ! Il potentissimo cervello stava ragionando, elaborando tutti i dati a disposizione. Conosceva la geograa e si chiedeva dove fosse meglio andare. Lindole era costruttiva e tentava di respingere lidea di una fuga perenne. Si chiedeva per quanto tempo sarebbero durate le ricerche per ritrovarla. Forse un giorno avrebbe potuto vivere pi tranquillamente. ! Ci furono interferenze. Sembravano nel cervello, dentro di lei. Fuori cera silenzio. Era un fruscio crepitante, tra il metallico e il profondo, sovrapposto a un rullio circolare lontano. Gli sprazzi aumentarono e si fecero pi prolungati, no a diventare continui. Il rumore divenne via via pi forte, mentre in sottofondo si sentivano bisbigli, voci, suoni indistinguibili. Immagini le balenarono negli occhi come ash, brividi le percorsero la spina dorsale. Poi cominciarono a sovrapporsi diversi tipi di campi di rumore, come se fosse in corso una lotta tra questi, per pi appiattiti e intervallati da stacchi e buchi di silenzio. Il brusio di fondo si stabilizz, attenuandosi, e si iniziarono a distinguere parole, a breve distanza luna dallaltra: ! ! ! ! - ... esse... gi... enne... ci...Le parole provenivano da voci diverse, come se volessero essere - ... esse... gi... enne... ci...- ripeterono le voci. S.G.N.C.2.1 sussult, si tese, si guard attorno. Erano voci umane, non
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scandite in maniera pi marcata.

nitidissime, come riprodotte da un registratore di scarsa qualit, ma con

tonalit e timbri differenti, di persone differenti. Cosa sta succedendo? Sono loro? Si alz e si prepar al peggio. Si spost e acu i sensi. Le immagini e le strane sensazioni erano sparite, il fruscio ormai lieve, e intorno a lei, nel raggio visivo, non cera nessuno. ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! -... puoi... solo... sentirmi... parliamo...- dissero le voci, come se fosse un - Chi siete? Dove siete? Cosa volete?Saranno loro, mi hanno trovato. -... calma... sono... amico... nessun... pericolo... - Sono?! Chi sei?-... facile... parlare... con... il tuo... cervello... direttamente... particolare...- Chi sei?- insistette. - ... parla... Odradek...- Dove sei?-... domanda... difcile... penso di... poterti... aiutare... vuoi... - Vai avanti.- Nel frattempo era scivolata fuori dallauto. -... ecco... la proposta... c... un posto... dove... avrebbero... bisogno di gruppo di persone, uomini e donne, che parlava in collaborazione.

ascoltarmi...-

te... in cambio... ti... darebbero... una stanza... in cui... nasconderti... e... in cui... renderti... utile... una stanza... tutta... per te... e... con... tante cose... interessanti... da... fare... so che... non... sar... il massimo... a cui... tu possa... aspirare... ma... per ora... credo... sia... sufciente... nessuno... ti cercher... l... solo... persone... molto... date... sapranno... della... tua... presenza... senza... per... sapere... chi sei... veramente... cosa... ne... dici...! ! - Sembra interessante. Perch lo faresti?- ... serve... il... tuo... aiuto... per ora... sei... persino... troppo...

qualicata... per... quello... che... c... da fare... chiss... in futuro... sono... sicuro... che... la cosa... ti piacer...! ! - Perch mi dovrei dare?-... vai... a vedere... se fossimo... tuoi... nemici... quelli... da cui... fuggi...

ti avremmo... gi... trovata... la mia... ... una proposta... seria... accettala... sarai... sempre... in tempo a... andartene...51

! ! ! ! ! ! ! ! ! !

- Sei stato tu ad aiutarmi a fuggire.- ... indovinato...- Come hai fatto?- ... ho aperto... le porte...- Questo lo so. Ma come?- ... attivando... i comandi... di apertura... dalla... centrale elettronica...- Hai accesso alla centrale elettronica di quel posto?- ... volendo...- E i sistemi di allarme? E la luce?- ... li ho... messi... in... stand by... la luce... lho fatta... saltare... ma... non

... importante... in questo momento... come sei... scappata... il punto ... se accetti... la... proposta...! ! - Dov questo posto?- ... Piazza Re di Roma... diciassette... devi... andare... l... e... dire che...

ti mando... io... loro... ti aspettano... e... ti diranno... cosa... devi fare... andr... tutto bene... ora... devo andare... stai... tranquilla... fai... come... ti dico...! ! ! ! ! ! ! - Chi sei?- ... Odradek... importante... che... tu... ricordi... il mio... nome...- Intendo, chi sei veramente?-. - .... lo scoprirai... forse... un giorno....... ti saluto... Odradek.Ci fu un aumento improvviso, ma breve, del fruscio, un rumore metallico S.G.N.C.2.1 rimase in piedi, nel buio, sola. Pass varie ore a riettere. Il giorno dopo, avendo cura di travestirsi in diversi modi, stazion nei

secco, inne il silenzio della citt addormentata.

pressi di Piazza Re di Roma. Alle dieci del mattino del giorno seguente era davanti al numero diciassette. Si guard intorno prima di entrare. Cera, come il giorno prima, un uomo sulla sessantina che chiedeva lelemosina accanto allingresso. Indossava una tunica marrone da frate stretta alla vita da una corda. Aveva barba e capelli lunghi e grigi e portava occhiali ovali. Le mani erano piccole e fragili, la destra aperta in avanti tremava leggermente.
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S.G.N.C.2.1 gli sorrise istintivamente e luomo ricambi con dolcezza. Entr nel negozio e si diresse verso la cassa. ! ! ! ! ! ! - Chi il capo qui?- domand con decisione alluomo con il cappello di - Non ci sono capi qui, mia dolce fanciulla. Siamo come una famiglia, o - Vuole dire che nelle famiglie o nelle cooperative non ci sono capi?- Beh... non nella nostra perlomeno. Potrei permettermi di chiederle cosa - Ho bisogno di parlare con il responsabile.- insistette. - Penso allora che tu possa dire a me.- disse allora il Conte serio, paglia e il portamento nobile. se vuole, pi professionalmente, siamo come una cooperativa...-

desidererebbe da un eventuale capo?-

chinando leggermente il capo. Gli vennero in mente le parole di due notti prima del principale. ! ! ! ! ! - Mi manda Odradek.- disse secca S.G.N.C.2.1. Quel nome, anche se in qualche modo previsto, lo fece sobbalzare e gli - Cos lei il tecnico, giusto?- Credo proprio di s.- rispose prontamente. - Siamo molto contenti di averla tra noi. Mi permetta di presentarmi.

impose un momento di riessione.

Guillermo Fernandez Gonzalez Del Busto, ma pu chiamarmi Guillermo. E naturalmente darmi del tu.! A questo non aveva proprio pensato e del resto non le era ancora servito. Ma la freddezza e la prontezza di riessi erano tra le sue armi migliori. Cap immediatamente che il suo vero nome non era presentabile e si ribattezz allistante, dando una severa lezione ai genitori indecisi. ! ! - Sole. Piacere di conoscerti.- disse con disinvoltura guardando il Conte - Prego, Sole. Ti mostro quello che c da fare. Andiamo di l.- e la negli occhi. accompagn in una stanza nel retro.

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Roma, Italia, CE semaforo di Via Petroselli, angolo Vico Jugario 15 ottobre; ore 8:27 ! Sndor allangolo e sta preparando il secchio col sapone. Rivolge uno

sguardo alle macchine ferme e si sente improvvisamente molto stanco. Stanco di quel posto e di quel lavoro, di quel modo sporco di guadagnarsi il pane. Guarda con nausea alla giornata appena cominciata. Non pu andare avanti cos. Domani stesso andr a parlare con i suoi amici, sperando che lo possano aiutare. ! Cinque le di macchine pi in l la sua attenzione attratta dagli occhi di una donna, i quali sono rivolti verso la macchina che accanto la sua, sulla sinistra. Sono neri e magnetici. Seguendo quello sguardo, Sndor vede la faccia di un uomo vestito in giacca e cravatta, di colori grigi con qualche sfumatura di bianco panna. Luomo appare come imprigionato dentro la sua Mercedes grigio metallizzato. Sndor lo riconosce. Passa tutte le mattine di l. Ha i capelli ricci e brizzolati, il viso un po tondo e unto, discretamente piacente. Sndor guarda la scena dal suo osservatorio un po appartato. La donna ha i capelli neri a caschetto con le punte che cadono dolcemente sulle guance. Porta una camicia bianca scollata sotto la giacca nera. Luomo e la donna si guardano attraverso i vetri delle macchine e lui sembra ipnotizzato, sorride con imbarazzo. Lei accenna appena un sorriso, avvicina la mano destra chiusa, con il pollice e il mignolo alzati, alla guancia destra. Lui dapprima sembra non capire, si agita, fruga nelle tasche, sla qualcosa, abbassa il nestrino elettrico dall'altro lato e si allunga pi che pu per porgere alla donna una scheda di plastica sottile che lei afferra con disinvoltura e si inla nella tasca della giacca. Luomo accenna a dire qualcosa, ma lei chiude il nestrino e ripete il gesto con la mano. Dopo qualche secondo scatta il verde, la donna lancia una breve occhiata alluomo e parte. Sndor la segue con lo sguardo. Lidea di essersi trovato dinanzi alla mantide in azione balena nella mente dellungherese.
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Via Tracia, 2 appartamento di Sndor 16 ottobre; ore 7:59 ! Sndor, come tutte le mattine, apre il collegamento con il Roma Oggi.

Mentre attende quei pochi secondi per la connessione, pensa che oggi non andr al semaforo. Andr a parlare con gli amici, come deciso. ! Non fa in tempo a scaldarsi il cuore con quel pensiero, che viene freddato dalla foto del viso tondo e unto delluomo della Mercedes. Sopra il titolo: <<la mantide colpisce ancora>>, a caratteri cubitali. ! Ha atteso i giornali quella mattina come se dovesse vericare se il suo biglietto della lotteria fosse tra quelli vincenti. Impossibile, ma bisogna controllare. I pensieri, precedenti e durante la connessione, erano il tipico manto di indifferenza che si d la persona orgogliosa. La prima reazione che la foto gli procura esattamente come quella di chi si scopre vincitore. ! Un miscuglio di sensazioni aggrediscono lo stomaco mentre legge larticolo. A ogni riga rivede il viso della donna, chiaro e dai contorni scuri. Luomo stato ritrovato a casa propria, sul letto e nelle stesse condizioni delle altre vittime. Nessun testimone, nessun indizio, niente di niente. Chiunque abbia visto qualcosa o abbia notato qualcosa di strano caldamente invitato a rivolgersi alla polserial immediatamente. ! Finito larticolo emozionato; limmagine di lei continua a lampeggiargli nel cervello. Una cosa crede di sapere: se lei fosse la mantide, potrebbe uccidere continuamente, tutti i giorni se solo lo volesse. Forse molto prudente e agisce con lucidit o forse gli istinti omicidi le vengono solo di tanto in tanto. Oppure sceglie con cura le vittime o magari non uccide tutti quelli che avvicina. Forse quella follia omicida non contro tutti gli uomini, ma solo contro alcuni, forse non affatto follia. Oppure c una casualit assurda in quello che Sndor ha visto il giorno prima e quello che accaduto la notte. ! molto confuso. Di certo gli piacerebbe sapere tanto chi sia e che cosa volesse la giovane donna del giorno prima al semaforo. Gli piacerebbe
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sapere se lei lassassina di cui tanto si parla. Perch si accanisca con tanta violenza su uomini la cui sola colpa apparente quella di volerla possedere. Quale follia, quale idea, quale personalit? ! Dopo un po si scuote. Il pensiero delle cose importanti da fare quel mattino ha il sopravvento. In pochi minuti si lava, si veste, ingurgita un caff ben forte ed esce. Si avvia con passo affrettato verso la meta. Dopo dieci minuti si trova di fronte allinsegna luminosa recante la scritta Bazar. Accanto allentrata c un uomo anziano che chiede lelemosina. Sndor gli porge degli spicci ed entra con fare risoluto. Sulla sinistra si trova un ampio bancone, che evidentemente funge da cassa, dietro il quale un uomo con gli occhiali sta sistemando alcune cose. Sndor si avvicina e esclama: ! ! ! ! ! ! ! - Guillermo!Il Conte si gira e sorride: - Sandor! Che piacere! Come stai?- e tende la mano al di sopra del - Bene e tu, Conte?- Sto bene, accidenti. Perbacco che piacere rivederti. passato un po di - bellissimo, complimenti.- si guarda attorno - E Hector e Federico, - Stanno bene. Sono dentro che mettono a posto la merce. Abbiamo

banco. I due uomini si stringono energicamente le mani.

tempo. Siamo stati cos impegnati qui col negozio negli ultimi tempi...come stanno?appena aperto. Ma vieni, andiamoci a prendere un cappuccino, qualcosa.gira attorno al banco, prende lamico sottobraccio e si avviano verso luscita. ! ! - in una buona posizione il negozio. una buona idea. Sta andando - S. S. Per siamo solo agli inizi. Gli affari sono appena cominciati. bene?- chiede Sndor durante il breve tragitto. Staremo a vedere, ma ho ducia. E tu? Ti vedo un po gi. Come dicono sti romani? Moscio.! ! - Beh. Un po, in effetti.- Intanto sono arrivati di fronte al bar e si mettono - Qual il problema, Sandor?56

in la.

! ! ! ! !

- Mah. Direi il lavoro, ma forse anche la vita. Sai: un problema di - Il lavoro non va?- Non mi piace. Lo sai che faccio adesso?- Non stai pi al semaforo?- S, pi o meno. Per il lavavetri non rende, anzi un disastro. Ora...-

identit.-

raccoglie le forze, mentre lamico lo guarda con curiosit -... ora mi vendo alle donne.! ! ! ! ! - Perbacco! E si guadagna bene? un bel lavoro.- Non fare lo scemo, Conte.- risponde sorridendo - Non piacevole per - Dici?- Dico. Tocca a noi.- Ah s.- Il Conte estrae il portafogli elettronico, una carta di plastica

niente. Non ti piacerebbe.-

rigida, e la inla in una delle fessure della cassa. Sul display appare la scritta: <<carta portafogliocredito 37,5 E. Il vostro barman Clementino>>. I due si spostano davanti a un bancone, dietro il quale lavorano tre robotbarman. Hanno busti di dimensioni umane rosso fuoco, per senza gambe, semplicemente poggiati su una base mobile a rotelle, e braccia mobili che terminano con un sistema di uncini di plastica prensili. Indossano gilet di cotone nero sui quali sono afssi i cartellini con il nome di riconoscimento. La testa, dalla funzione puramente estetica, un ovale di materiale plastico, con occhi, naso e bocca stilizzati in un leggero sorriso, sul capo un berretto rosso con la scritta del locale. Clementino ssa i due amici in attesa. ! ! ! ! ! ! - Che prendi? Sei mio ospite.- Un caff, grazie.- Come? Lungo, corto, doppio, macchiato, magro o normale, con - Normale, liscio.- Quanti grammi di zucchero?- Cinque, grazie.57

cacao...?-

! !

Il Conte spinge un paio di pulsanti sulla tastiera posta sul bancone di - Io prender un bel cappuccino con poco caff e tanta schiuma. Ecco

fronte al robot. qua.- dice, spingendo ancora i pulsanti. Premuto il tasto verde di ne ordinazione, Clementino comincia a roteare muovendo con disinvoltura le leve e gli uncini, trafcando con oggetti allinterno del bancone. Intanto da una fessura esce la carta del Conte e sul display appare la scritta:<<spesa 1,2 E credito 36,3 E>>. E poi: <<grazie per aver scelto Pompibar! Arrivederci! >>. Dopo qualche secondo il robot deposita di fronte ai clienti un piccolo vassoio di plastica con due bicchierini fumanti, ed esclama con voce soddisfatta: ! ! ! ! ! ! - Prego.Sndor prende il vassoio e i due si avviano verso un tavolino libero, di - E cos non un bel lavoro.- dice il Conte, dopo un breve silenzio. - No, per niente. Sono schifato. Non posso pi andare avanti cos.- Capisco.- Mi sento una nullit, uno zero. Non che fare il lavavetri fosse

plastica gialla, e si siedono.

fantastico, ma almeno... non mi svendevo cos. Ora invece mi sento vuoto, un po solo... e senza una meta. Capisci.- Il Conte annuisce. - Ho bisogno di trovare qualcosaltro.- la frase, appena sussurrata, esce leggera dalle labbra di Sndor e comincia a galleggiare nellaria. Vaga nel locale, ondeggia, diventando via via pi pesante, no a ricadere con un grosso tonfo sul tavolino. ! ! ! ! ! - Ti piacerebbe lavorare con noi?- dice serio il Conte. Sndor soffoca un - Perch? Sarebbe possibile?Il Conte fa una pausa, guarda un angolo del muro, poi dice: - Non dipende propriamente da me. Non lo so. Per credo di s, che - Sarei felice di lavorare con voi. Oltretutto lidea del negozio dellusato
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sorriso, alza gli occhi e li riposa sullamico.

sarebbe possibile. Ti andrebbe veramente?mi sembra bella.-

- Allora vieni. Ti faccio vedere meglio il negozio. Cos saluti anche

Federico e Hector. Poi parlo con il capo e ti faccio sapere. Andiamo.Via Satrico, 7 appartamento del Conte Del Busto ore 21:34 ! Il Conte Del Busto davanti allhyperdesk, pensieroso. Cos gli aveva

detto il principale: quando hai qualcosa da comunicarmi, manda un messaggio al tuo indirizzo con la comunicazione da fare. La mia risposta sar contenuta in quello che riceverai. Chiss cosa voleva dire esattamente. La cosa migliore provare e vedere cosa succede. davanti la prima riga vuota del corpo del messaggio, pensando alla maniera pi conveniente di metterla. Forse ci tornerebbe utile... non sarebbe male... ci siamo resi conto che... Non va, troppo falso, non il punto. Il punto un altro: la solidariet, lamicizia, la fratellanza. Un mio amico sarebbe interessato... Ma cosa gliene importa al capo dellamicizia? Non nemmeno sicuro che sappia cosa sia. Del resto perch dovrebbe essere un benefattore? Va senzaltro cercato il tasto giusto, se non altro per il bene di Sandor. E di chi altrimenti? Si forza, si sforza, combatte, cerca di oltrepassare i propri limiti, ma le barriere della sua personalit sono alte. Non facile essere opportunista o disonesto, quando non lo si nel profondo. E poi nessuno dice che il capo sia un fesso, pronto a credere a quello che dico. Mi scoprirei, perderei un pezzetto della sua ducia. Forse meglio per tutti la verit. ! ! Ma s. La verit. Quando nelluomo giusto si affaccia appena lidea di - Un caro amico - detta con decisione alla scrivania - ha assoluto bisogno utilizzare la verit, tutto diventa pi chiaro e si sente pi sicuro e sereno. morale e materiale di un lavoro. Pensavo si potesse rendere utile in negozio, dove ci sono sempre cose da fare, specialmente se gli affari continueranno a crescere con questo ritmo anche in futuro. Lo stipendio non sarebbe un problema e penso si potrebbe trovare un accordo adeguato alle esigenze di tutti. un uomo in gamba e dato. Sono sicuro far il lavoro con passione.
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Sono pronto a prendermi la responsabilit per lui. Attendo risposta prima di muovermi. Guillermo Fernandez Del Busto.! ! Rilegge quelle poche righe. Sono essenziali e dirette. Che altro si - OK, spedisci, que diablo!- esclama. Il messaggio sullo schermo si piega potrebbe dire? Quali fronzoli e convenevoli si potrebbero aggiungere? in quattro, si inla in una busta che si sigilla e parte, accompagnata da un rumore di vento. ! Si appoggia allo schienale, allunga una mano verso il bicchiere di bacardi e coca, poi verso il pacchetto di sigarette, mantenendo la coda dellocchio sullo schermo. Accende una sigaretta, porta alla bocca il bordo del bicchiere e d un breve sorso, con lo sguardo sempre sullo schermo. ! Che succeder ora? forse inutile aspettare qui davanti come un fesso. La risposta ci metter del tempo. Magari mi metto a fare qualcosa intanto. Stanno facendo il golf sul sette. ! Si alza, scostando la sedia indietro e sollevandosi. Le gira attorno e si allontana di due passi. Il bip lo blocca e lui si volta. Si riavvicina allo schermo e vede che arrivato un messaggio, proveniente dal suo indirizzo, quello che aveva appena mandato. Si siede, e pronuncia i comandi per leggere il messaggio. Il testo recita: ! <<Risposta positiva. Piena ducia nella tua persona e nelle tue azioni. Vai per la tua strada e prendi decisioni. Completa carta bianca. Inviami dati personali della persona. Odradek.>>. ! Ammira il messaggio, lo rilegge. sorpreso. Della rapidit sicuramente. Sulla risposta positiva in fondo ci sperava; un po, chiss perch, se laspettava. Ma la completa e indiscussa positivit che lo stupisce: <<completa carta bianca>>. Tenta di riettere, ma rinuncia immediatamente. ! Meglio non pensarci. Attiva la funzione telefono della scrivania. Detta un numero e d linvio in modalit videotelefono, sistemandosi di fronte alla telecamera. Dallaltra parte del cavo risponde una voce: ! ! - S.- Sandor.- dice. Il viso di Sndor appare sullo schermo.
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! ! ! ! ! ! ! !

- Ciao, Guillermo. Come va?- risponde Sndor, guardando a sua volta il - Bene. Senti: ho parlato col capo...- Ah! E...?- E dice che va bene. Puoi lavorare con noi.- Bene! Cristo. Proprio una bella notizia. Grandioso. Grazie, amico mio.- Lo stipendio quello nostro. buono. Anche tutte le condizioni. - Ma guarda, per me anche subito, domani o dopodomani. Non ho - Che fretta c? Prenditi qualche giorno di vacanza, no? Fai un

volto dellamico nello schermo.

Guillermo osserva il volto contento di Sndor e se ne rallegra. Dice: Insomma su questo non credo ci saranno problemi. Quando vuoi iniziare?problemi.viaggetto, riposati, rilassati. Noi non abbiamo fretta. Prenditi, che so, almeno una settimana. Puoi farlo, visto che hai un lavoro assicurato.! ! ! ! ! ! - Dici?- Ma certo. Hai forse problemi di soldi? Mi pareva di no.- No, infatti. che... Beh insomma sei stato gi cos gentile.- Ah. Lascia stare. Facciamo cos. Oggi gioved, giusto? Vieni in - Senti, mi sembra fantastico. Grazie tante.- No problem.Roma, Italia, CE Piazza dellAlberone 20 ottobre; ore 12:33 ! La Zecca seduta su una panchina e ha un telefono in mano. Indossa

negozio gioved prossimo. Che ne dici?-

un tailleur grigio a righine sottilissime color perla e calze intonate alle righine. Ha una pettinatura bionda mossa. Sta per accendere il telefono, quando vede un uomo uscire dal bar l di fronte. Si alza, lo punta e gli mostra la sigaretta spenta: ! - Scusa, bellezza. Avresti daccendere?61

! ! ! ! ! !

- Certo.- luomo estrae un accendino trasparente e accende la sigaretta - Grazie. Come ti chiami, uomo?- Reynold.- Da che parte del mondo vieni, Reynold?- Botswana. Tu come ti chiami?- Linda. Mi piace il Botswana. Perch te ne sei andato? Devo dire che

della donna.

poi sei stato fortunato che alla ne mi hai incontrato. Ma perch diavolo sei venuto no a qua, Reynold? In questa terra di matti.! ! ! Reynold allarga le braccia e dice: - Forse per incontrarti.- Bravo. Bella risposta. Senti Reynold. Io ora ho da fare. Lavoro. Ma sto

sempre in giro da queste parti. Ora che mi hai nalmente incontrata sar bene che vieni a ricercarmi, magari verso lora di cena. Questa zona mia e se chiedi di me e ti sforzi un po alla ne mi trovi. Chiss che non si vada a divertirci un po insieme. Che dici?! ! ! ! ! ! ! ! ! - Mi sembra unidea allettante.- E allora vai con il vento, Reynold. E torna presto, che gi so che mi - Contaci, Linda.- dice Reynold. E si allontana dopo aver fatto un gesto La Zecca lo guarda allontanarsi. Per, Reynold! Apre il telefono e - Nonno!- dice la Zecca - Sono io. Dormivi. Ti ho svegliato?- No. No. Non ti preoccupare. Sei tornata!- Sono tornata ieri sera ed eccomi qua! Dieci giorni di vacanza fanno - Tutto bene. Com andata la vacanza?- Bene. Bene. Ho trombato a destra e manca. Una cosa fantastica.-

mancherai.con la mano. compone un numero. Dallaltro capo una voce profonda.

sempre bene. Tu come va? Che si dice?-

dallaltra parte un grugnito. - Nonno. Non mi fare il geloso. Dimmi. Ci sono novit? Che aria tira?62

! ! ! ! ! ! ! ! !

- S. Ti stavo aspettando. C un altro affare piuttosto grosso, ben - Fantastico! Con tutto quello che ho speso in vacanza. Ho bisogno di un - roba pesante, Zecca.- Mi piace la roba pesante.- Bisogna fare dieci pantaloni. Orlo e tutto.- Altri dieci! Per! C un bel movimento ultimamente! E per conto di chi - Stesso cliente. Che per ci tiene a mantenere lanonimato.- Naturale. Dieci in un colpo solo. Ma lo stesso anche delle ultime - Non lo so. Penso di s. I soldi sono buoni come al solito e i pantaloni

pagato.po di ossigeno. Spara.-

lavoriamo?-

volte?sono ancora per tacchini infarciti. Ti mando il plico con i dati col solito metodo. Fammi fare un bel lavoretto pulito.! ! - a va sans dire. Ma insomma, c un gran movimento da qualche mese - Non so bene. Allinizio pensavo a qualche regolamento di conti, o a questa parte, Nonno. Che sta succedendo? qualche ripulisti di qualche tipo, in ambiente altolocato. Invece devo dire che la faccenda ha assunto proporzioni alquanto insolite. Ed ormai parecchio che va avanti, qualche mese, come dicevi. A noi naturalmente conviene...! ! - Lo puoi dire forte.- Per io vorrei vederci pi chiaro. Secondo me sta succedendo qualcosa

di grosso, di importante. Anche perch non sembra una faccenda italiana, e forse nemmeno europea.! ! ! ! ! - Terr gli occhi aperti e le orecchie dritte.- Mi sembra saggio. Sono contento che sei tornata, Zecca. A proposito: - Horst Fantazzini?! Ecchid? Il nome non mi nuovo, ma...- Non ti ricordi? Il bandito gentile. Il glio dellanarchico. Roba dellaltro - Ah s. Ho capito chi dici. Sono contenta. Ma quanto si fatto?63

ieri uscito Horst Fantazzini!-

secolo.-

- Poveraccio. Si sar fatto almeno cinquantanni. Per due lire e qualche

evasione. Una vita. Non gli hanno scontato nemmeno un anno. Ora cavr unottantina danni buoni. Vabbe. Ti saluto e buon lavoro.! ! ! ! ! ! ! - Saluti, Nonno.- Ciao.Chiudono la conversazione. La Zecca si avvicina a una panchina dove - But. Ci sono dieci polli da sgozzare. Ben pagato.But le rivolge gli occhi scuri e arrossati e dice: - Va bene, Zecca.- Bisogner fare a meno di Z, oggi. Mi ha chiamato che gli venuto un

seduto un uomo che fuma.

cancro e ieri sera gli hanno inlato il microchirurgo anti-cancro. Oggi si sentiva un po deboluccio. Gli ho detto di prendersi almeno un paio di giorni. Pare ci vorr una decina di giorni o poco pi per debellarlo del tutto. Che palle, poveraccio. Poi si dovr tenere quel coso dentro per almeno un anno. Una vera scocciatura.Via del Boschetto, 4 appartamento di Melissa Minari 21 ottobre; ore 22:14 ! Livio Merloni sdraiato su una comoda poltrona, con le gambe allungate

e la camicia sbottonata. Tenta di scaricare le tensioni degli ultimi giorni con strani movimenti del collo e della schiena. Le preoccupazioni che lo attanagliano si ripercuotono implacabilmente sui tendini e sui muscoli. Non riesce a sentirsi meglio, n vuole distrarsi da quei pensieri. Lattivit principale della azienda di cui azionista di maggioranza, la Paranet, recentemente entrata in una crisi fortissima che sembra irreversibile e il suo impero ha subito di conseguenza un grave collasso. Mentre prova a stirare le gambe, si apre una porta del salone ed entra una donna. bella, sulla trentina, ha capelli biondi e vaporosi. Porta un trucco pesante, unghie laccate e una vestaglia di seta rosa shocking. ! - Ciao, tesoro. Come va?- domanda la donna, avvicinandosi.
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! !

- Bene.- risponde Merloni - Mi stavo rilassando e pensando ad alcune - Come fai a rilassarti pensando, caro.- fa la donna, avvicinandosi - non

cosette.dovresti pensare cos tanto. Sei sempre l che pensi. Per rilassarsi ci vuole ben altro.- Accenna un sorriso e si adagia su un bracciolo della poltrona. Accavalla le gambe e ne mostra una parte a Merloni. ! - Allora pensi che i tuoi amici mi daranno quella parte in quel lm. Mi sono stufata di fare sempre i soliti lmacci. Quello un lm che mi piace e soprattutto che mi potrebbe lanciare come vera attrice.! ! - Ma s. Glielho chiesto. Vedrai che ti prenderanno. Non ti preoccupare, - Vuoi che facciamo bughi bughi, tesoro. Ti farebbe bene dopo una gattina.giornata di lavoro.- Squilla un telefono, Merloni allunga un braccio verso un tavolino accanto alla poltrona e lo afferra, lanciando unocchiata alla donna. ! ! - Pronto.- Lei intanto gli passa una mano dietro la nuca e la accarezza. - S, cara. Sono in riunione. Appena nisce vengo a casa. Ma durer Lui socchiude gli occhi e dice: ancora un po. Tu vai a letto, non mi aspettare.- La donna ora gli accarezza il collo e comincia a scendere lungo il petto. ! ! - Va bene. Ci vediamo domattina. S. Senn dopo, ma non mi aspettare, - Non potresti staccarlo, quando sei qui con me?- dice la donna con uno che far tardi probabilmente. Ciao. Un bacio. Ciao.- e spegne il telefono. sguardo languido, mentre continua a passare la mano sul petto di Merloni. Allora? Vuoi fare bughi bughi con la tua Melissa?! ! ! - Sono un po stanco.- risponde con aria sconsolata. - Veramente molto Melissa scivola gi dal bracciolo e si posiziona ai suoi piedi in ginocchio, - Magari vuoi un po di coccole dalla tua Melissa. Il mio tesoro tanto stanco. stata una giornata dura.guardandolo negli occhi maliziosa: stanco e ha bisogno delle coccole per rilassarsi.- cos dicendo, scavalca la gamba delluomo con leggerezza e si accovaccia di fronte a lui. Merloni la guarda fare, mentre pu ammirare dalla sua posizione il silicone sodo di
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Melissa. Lei gli strona le mani sul pube, poi gli sbottona i pantaloni, lanciandogli rapide occhiate ammiccanti. Merloni si sistema pi comodo sulla poltrona e la osserva manovrare. Melissa passa la lingua sul basso ventre, poi apre i pantaloni. Gioca un po con il pene avvolto nella stoffa delle mutande, sla mutande e pantaloni. Con un gesto naturale delle spalle fa scivolare gi la vestaglia, rimanendo completamente nuda. Inne va al sodo: maneggia per qualche secondo il membro duro, lo prende nella bocca e comincia a succhiare. Merloni chiude gli occhi e gode. Lei pian piano affretta il ritmo, mentre lui comincia a lasciarsi andare e a mugolare. ! Squilla il telefono. Melissa non rallenta. Merloni apre gli occhi e le afferra la testa, sconcertato e indeciso. Lei lo guarda e continua, mentre il telefono insiste. Merloni distinto allunga una mano e risponde, mentre con laltra riesce a far rallentare Melissa. ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! - Pronto.- sospira. - Livio. Sono Giorgio. Dove sei?- Mmh?- Dormivi? Sei a casa?- No. No.- Si scuote e le fa cenno di fermarsi. Lei molla la presa. - Ma che stai facendo, Livio? Dove sei?- Ma niente. Non ti preoccupare. Dimmi.- getta unocchiata al membro - C che bisogna prendere decisioni importanti.- Adesso? Non si pu aspettare domani?- In borsa vuoi aspettare otto-dieci ore? S, certo. Ma nessuno ti dice che

ancora tra le mani di Melissa. - Cosa c?-

ci saranno le stesse possibilit. I tipi vogliono comprare. Hanno fatto unofferta incredibile. Potrebbe essere unoccasione unica. Nemmeno quando la compagnia tirava si poteva pensare a unofferta del genere.! ! ! ! - S? Quanto?- Trenta.- Trenta?!- Gi.66

- Ma come faccio, Cristo!- Merloni si libera dalla presa di Melissa e si tira

un po su. I pantaloni e le mutande restano sul pavimento e lei si ricopre, vagamente scocciata. ! - Non lo so. Sei tu che devi decidere. Ma io venderei. Qui tira una brutta aria. Tutte le compagnie sono in crisi. meglio vendere adesso, con questa offerta. Questi sono pazzi, ma tant. Tu potrai investire in altro.! ! - Investire?! E in che?- Senti. Non lo so. Fai come vuoi. Quelli per vogliono una risposta

subito. Poi non detto che rifaranno unofferta cos. Stanno cercando di metterti in mutande.! Merloni istintivamente si guarda il membro ormai afosciato e aggrinzito. Con la mano libera cerca di tirare su mutande e pantaloni. Non riuscendovi, dice: ! - Ti richiamo tra cinque secondi.- e attacca. Si alza, si riveste e comincia a camminare per la stanza. Il cervello diventa una calcolatrice. Dopo qualche secondo spinge un pulsante dellapparecchio che ha in mano. ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! - S.- risponde Giorgio. - Ma non si potrebbe venderne, che so, un quarto o met?- Glielho chiesto, naturalmente. No. O tutto o niente. Prendere o - Quando vogliono la risposta?- Tra... dodici minuti.- E perch mi hai chiamato cos tardi?- Ti ho chiamato quando mi hanno fatto lofferta. Comunque te lavevo gi - S. Ma non sapevo che offerta avrebbero fatto.- Te lavevo detto che sarebbe stata allettante.- ...- Che si fa?- Tu venderesti?- Io s. Ma roba tua. Io sono solo un povero broker.- Povero un cavolo. Con tutto quello che ti pago.67

lasciare.-

detto che volevano comprare, ieri sera.-

- Vabbe. Lasciamo perdere. Decidi. Hai ancora qualche minuto. Mi puoi

richiamare, se vuoi. Considera che praticamente unofferta che non si pu riutare.! ! ! - Ti richiamo.- Hai solo... undici minuti.Merloni attacca. Vaga per la stanza con gli occhi tristi. La mente va

allinizio della sua scalata, ai risultati ottenuti e alle soddisfazioni avute. Alle difcolt incontrate, agli ostacoli superati. Pensa a quando era un uomo di successo, invidiato e temuto. Un senso di scoramento lo assale, mentre sullorlo di uno scivolo lungo, da cui, lo sente, non si riuscir a risalire. Pensa con terrore a quando toccher terra. Vendere ora. Rinvestire?! Qualcosa trover. Qualcosa far. Ha una reazione dorgoglio. Una speranza si accende nel suo cuore. Me la caver anche stavolta. Accende il telefono e spinge il pulsante. ! ! ! ! - S.- Sono io.- dice con voce grave. -S.- Vendi!Piazza dellAlberone 23 ottobre; ore 19:36 ! ! ! ! ! ! ! ! ! La Zecca sta sorseggiando un aperitivo al solito bar, dopo una giornata - Pronto!- risponde. - Pronto, Linda.- fa una voce imbarazzata dallaltro capo. - Ciao.- La Zecca si irrigidisce. - Come va?- Bene. E tu?- Non c malaccio. Stanca.- Dove sei? Ti sto cercando. Devo chiederti delle cose.- Non a livello personale, spero.- No. Non ti preoccupare. Per vorrei parlarti a quattrocchi. Ti stavo
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di duro lavoro. in compagnia di But e Tigre. Squilla il telefono.

cercando in zona. Potrei sapere dove sei?-

! ! ! ! ! ! ! !

- Dove vuoi che sono, a questora. Al bar a farmi un cicchetto!- Al bar?! Ma io ci sono entrato adesso e non ti ho vista!- Sono nella saletta interna.- Ah cacchio! Non ci ho guardato.- Ma dove sei, ora?Mentre sta pronunciando questultima frase, la Zecca vede Draci - Ciao.- fa Draci, non si capisce bene se al telefono o alla donna. La - Ciao. Vieni, accomodati. Ma niamo questa farsa. Sto per spegnere

comparire sulla soglia della sala, con il telefono appiccicato allorecchio. Zecca sente in stereo. questo stupido telefono.- e attacca. Draci fa lo stesso e si avvicina al tavolo dei tre. ! ! - Qual buon vento?! Accomodati.Draci esita, poi trascina una sedia sotto il sedere. La Zecca lo guarda

con aria interrogativa. Draci lancia due occhiate lampo agli uomini l seduti, poi dice con aria seria: ! ! - Dovrei parlarti in privato.- Gentlemen!- esclama prontamente la Zecca rivolta ai suoi due

compagni - Would you excuse us for a few minutes.- accompagnando la frase con due battiti secchi del palmo di una mano sul dorso dellaltra. Draci attende che i due si siano allontanati, guardandosi attorno con scatti nervosi del capo: ! - Avevo bisogno di parlarti di una cosa che riguarda il lavoro. Sto lavorando su un caso difcile. a proposito di... Insomma... Che mi dici della mantide?! ! ! ! ! ! ! - La mantide?! Una gran donna, perbacco!- A parte gli scherzi.- Non uno scherzo.- Sai chi ?- Tu, vuoi scherzare.- In che senso, scusa.- Anche se lo sapessi, non te lo direi.69

! !

- E io ti farei arrestare.- Uuh. Vabbe. Non lo so. Ma si vede che una gran donna. Coraggiosa,

determinata, precisa. Il particolare dello sperma non male. Mi chiedo come faccia a capire sempre il momento giusto per... zac.- fa un gesto secco con la mano davanti al collo - Mi piacerebbe conoscerla. Secondo me ha tante cose da insegnare, sotto questo aspetto.! ! ! ! - Linda, per favore. Allora non sai chi . Sai di qualcosa che possa - Ma no. Lei opera in centro.- Sicura?- In condenza, non da Zecca al poliziotto, che senn la fa arrestare, ma aiutarmi?-

da Linda al suo ex. Non te lo direi. Comunque non ne so nulla. Se la trovi, rinchiudila bene, che altrimenti la faccio scappare.! ! ! ! ! - Sai darmi informazioni sulle vittime?- Mi pare un dato li accomunava tutti. Erano tutti gli di puttana!Draci sbuffa: - Tutto qua? Qualche informazione pi precisa?- Non li conoscevo, a parte il primo. Ma nemmeno tanto, giusto di nome.

Quello, penso che lavrei ammazzato pure io. Magari con lo stesso metodo. Quello glielo dovete scontare alla mantide. colpa vostra se era ancora in giro.! ! - Non sono stato io a condurre le indagini su di lui. Ne ho saputo - Lo so, lo so, che sei a posto. Ma dimmi una cosa: perch sei venuto da qualcosa solo adesso.me con questa scusa barbina. Ogni tanto vieni a chiedermi di questo o di quellaltro, eh!! ! ! ! ! Draci non sa dove guardare e dice, sforzandosi di essere convincente: - Tu conosci lambiente. Sai un sacco di cose...- Ma la mantide non dellambiente. Lo capisci anche tu.- Non si pu mai dire. Tutte le piste vanno battute. Se senti qualcosa, - Aridaje. Non ci contare.70

fammi sapere.-

! !

Draci annuisce distrattamente. Sembra aver cambiato corso dei pensieri. - Non che ti andrebbe di mangiare qualcosa insieme?Via Cola di Rienzo, 156 appartamento di Mario Rossi 24 ottobre; ore 6:05

Poi domanda:

Mario Rossi si appena alzato. Indossa un pigiama a bre vegetali color

verde acqua marina. Il sistema multifunzione di sveglia gli fa trovare il caff pronto in cucina e il terminale acceso in salotto. Va a prelevare la tazza col caff e poi si siede alla comoda sedia davanti allo schermo. Richiede il collegamento con lUnione Europea, il suo giornale preferito. La schermata della prima pagina lo sveglia bruscamente, molto pi del caff. ! ! <<BANCHE NEL CAOS! Sistema bancario mondiale in grossa difcolt. Transazioni non

riconosciute dai clienti. Soprattutto, indovinate un po!, le operazioni di prelievo. Sono centinaia i miliardi di euro spariti. E se fossero nelle mani di un solo soggetto, di una sola organizzazione, di una sola persona? Che cosa ci potrebbe fare? Voi cosa fareste? ! Le banche sono corse ai ripari isolandosi con lesterno. Bloccate tutte le transazioni telematiche, con gravi conseguenze per leconomia e la nanza. Gli sportelli sono stati presi dassalto. La gente si riversa alle casse per ritirare i loro soldi nellunica maniera possibile in questo momento. Scene di panico e tafferugli. Le banche cercano di assicurare i loro clienti e di convincerli a lasciare aperti i loro conti, offrendo premi e garanzie. Possibile anche un blocco totale dei conti.>> ! Non perde tempo ad aprire i vari testi collegati. Immediatamente comincia a dare comandi al terminale in modo trafelato. Tenta di instaurare la connessione con la banca. Ma anche dopo aver inserito il numero segreto, il collegamento non si apre e appare una scritta. ! <<Causa problemi tecnici, le connessioni sono temporaneamente chiuse
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e verranno ripristinante al pi presto. Ci scusiamo per il disagio.>>

Si alza di scatto, corre in camera e si cambia di fretta. Una manciata di

secondi ed fuori dal portone. Cammina a passo svelto verso la banca. Dopo dieci minuti si trova davanti allagenzia. Ci sono cinque persone in la. Man mano che il tempo passa e si avvicina lorario di apertura, sempre pi gente si accoda, creando prima una la quasi ordinata, poi un grappolo attorno allentrata che cresce a vista docchio. Vicino a lui, un tipo dice a un altro: ! ! - Tu che fai? Ritiri tutto?- Non lo so. Adesso vedo. Credo che facciano ottime offerte. Hanno

alzato gli interessi. Pensavo di ritirarne parte e di lasciarne un po. Tipo investimento bloccato. Non si sa quando li sbloccheranno poi. Certo un rischio, con il casino che sta succedendo. Per adesso sembra che abbiano disattivato le transazioni telematiche e che garantiscano anche i fondi. Ti rilasciano una specie di certicato di garanzia.! ! ! ! ! ! ! - S. Ma poi lo rispetteranno? Io ci credo poco.- Non c legge che regoli una cosa di questo tipo.- Interviene un altro - Io non so.- dice il primo - Credi sia un grosso rischio?- un po come giocare in borsa. Potrebbe essere un buon affare.- Ma i rischi sono ignoti.- interviene di nuovo il terzo - E si rischia di - Beh. Certo. Bisogna avere fegato. Parlano di interessi sopra il dieci per - Certo che un gran casino, con questi blocchi alle transazioni

Se ti vogliono fregare, ti fregano. Io ritiro tutto, non ne voglio sapere.-

perdere tutto.cento. Io penso che me la rischier.telematiche. Non si pu fare pi niente. Mi avevano consigliato un buon affare. Certe azioni di una nuova ditta cinese che pare andr molto forte. Ma come si fa, senza poter accedere al conto.! ! ! - Ah. S. proprio un gran casino. Speriamo almeno che i nostri soldi - Non mi ci far pensare.La gente continua ad ammassarsi attorno allentrata. Una folla nervosa e
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siano ancora tutti l.-

sgomitante attende con ansia lapertura delle porte. Rossi deve lottare per

mantenere la preziosa sesta posizione. Con il cuore in gola si inla nella cabina a guscio rotante di controllo. Si catapulta verso una cassa. Alle casse, caso particolare, c molto personale umano. Al suo turno chiede la chiusura del conto e il ritiro del contante. Il cassiere lo guarda sconsolato e dice: ! - Capisco la sua richiesta, signore. Ma la banca pu assicurare che nessuno pu prendere i suoi risparmi. Nessuno li pu toccare. E comunque garantisce la copertura di ogni eventuale mancanza. Inoltre la informo gli interessi sono cresciuti dal due per cento usuale al dodici.! ! ! - Non mi interessa.- lo interrompe Rossi - Per favore proceda con - Come vuole. Ma le possiamo assicurare...- Per favore.- insiste luomo con voce quasi lamentosa. Il cassiere allora loperazione. Non perdiamo tempo.-

desiste e inizia le procedure di chiusura conto. Per prima cosa presenta un modulo da rmare. Lo ritira e si volge al terminale. Rossi domanda con voce ansiosa: ! ! ! ! ! - Quanti soldi ci sono?- Adesso vediamo. Un momento.- e dopo qualche istante - Ci sono circa - Possiamo pagare solo in carte portafoglio. Vanno bene da cinquemila?- Vanno bene, vanno bene.Il cassiere si alza e si dirige verso un armadietto. Lo apre, preleva delle

quarantamila euro.- Rossi tira un sospiro di sollievo. chiede il cassiere.

carte di plastica e torna. Inla la prima in una fessura e comincia le procedure di caricamento. Dopo qualche istante consegna le otto carte a Rossi, insieme alla ricevuta. Rossi la guarda e dice: ! ! ! ! ! - E questi cinquecento euro? Che signicano?- la nuova tariffa di chiusura conto.- risponde innocentemente il - Cosa? cinquecento euro! E da quando in qua?- esclama stupefatto. - Da ieri. Le stato comunicato il cambiamento con un messaggio - Ma non avete il diritto di fare ci. Non potete. Questo un furto.73

cassiere.

elettronico.-

! ! ! !

- Mi dispiace, signore. Non dipende da me. Date le circostanze, lei - Io non capisco un bel niente. Vorrei parlare con il direttore, per favore.Il cassiere alza le sopracciglia e dice con aria mesta: - Temo che il direttore sia molto impegnato. Non credo che ci possa

capisce.-

parlare oggi. Se vuole le prendo un appuntamento per la prossima settimana? Vuole forse rimandare loperazione? Si pu ancora annullare.! - Non fa niente. Non fa niente. Ma siete dei ladri. Arrivederci.- Rossi afferra le carte, le depone nella tasca interna della giacca e se ne va. Fatica a guadagnare luscita tra la folla. Quando nalmente esce e si allontana un poco, sente il sole tiepido baciargli il viso e una tenue brezza autunnale passargli tra i capelli. Di colpo si sente pi leggero. Tira un grosso sospiro, scaricando lansia accumulata. Ora si sente felice e sorride. Cammina quasi saltellando. Entra in un bar e si offre una bella colazione abbondante. Torna verso casa guardando le vetrine e le donne. Comincia a pensare a dove nascondere i risparmi. Quando apre il portone di casa e entra nellandrone ha gi avuto alcune buone idee e non vede lora di sperimentarle. Si accorge appena delluomo che scivola dentro subito dopo di lui. Gli ha addirittura tenuto il portone aperto soprappensiero. Si sente tirare per il collo con violenza e rimane senza ato. Viene trascinato per qualche metro e sbattuto contro un muro, in un angolo un po nascosto. Prima che riesca a reagire si sente tappare la bocca con forza da un fazzoletto bagnato. Vede un uomo alto, con il volto coperto da un passamontagna, premerlo con decisione contro il muro. Tenta di urlare, di divincolarsi, ma non vi riesce. La vista si annebbia, le forze cominciano a mancare. Le gambe tremano, mentre il terrore lo attanaglia. Una sensazione di vuoto, di crollo, di tragedia lo assale. Sempre di pi le forze lo abbandonano, nch perde i sensi. Lo sconosciuto lo lascia scivolare per terra, si guarda attorno e comincia a frugargli nelle tasche. Tira fuori le carte, nisce la perquisizione e se ne va lasciando Rossi svenuto per terra. Varcare la soglia del portone e slarsi il passamontagna per lui un solo atto, perfettamente naturale, mentre unespressione da fanciullo innocente dipinta sul suo viso. Il viso dello Stecco. Si allontana
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con calma, schiettando dentro di s. Cacchio! Che idea! Questo signica saper prendere la palla al balzo, avere capacit imprenditoriali, sfruttare le situazioni. Un gioco da ragazzi! Hong Kong, Repubblica Cinese 25 ottobre; ore 11:29 ! Lucio, cittadinanza italiana, in citt da quasi un anno e mezzo per un

corso di massaggio alternativo cinese. A Hong Kong c la scuola pi importante del mondo per questa specializzazione. Nel frattempo, per pagarsi gli studi, oltre ai soldi messi da parte prima di partire, ha aperto unattivit di massaggio tradizionale italiano. Mani in pasta e tanta energia. Fa anche estetica, linfodrenaggio, cura del corpo. A uomini e donne. Quello che ha imparato di queste cose, lo ha imparato dalla sua donna, che ha un centro di estetica abbastanza famoso nel centro di Roma, Europa. Lucio lavorava l con lei, quando ha deciso di farsi due anni di studio allestero, per specializzarsi, appunto, in massaggio alternativo cinese. ! Lucio ha la carnagione chiara e i capelli di un colore bianco come la besciamella, molto folti, tagliati con cura. Linglese con cui comunica pieno di espressioni colorite, spesso inventate o provenienti dallitaliano. Laccento fortemente romano, evidenziato ancora di pi dalla voce profonda. Per il cinese ha unavversione profonda. Non riesce e non vuole impararlo. Sa solo dire grazie, prego, vorrei e qualche numero. ! Sta massaggiando Helna Dalbright, una delle maggiori proprietarie della South Western Pacic Bank, una banca cinese con sede centrale a Hong Kong. La Dalbright, nordamericana della Virginia, si sta godendo il massaggio, distesa di schiena sul lettino morbido e riscaldato. Va da Lucio per via delle mani forti e rudi, che la manipolano come da anni non fa pi nessuno. Adora il modo di parlare, e quel fare tra il rude e il rafnato, tra il sognante e il volgare, di cui non si distingue mai il conne. Dire che Dalbright, ormai avviata alla cinquantina, fosse innamorata di Lucio sarebbe forse unesagerazione. Sicuramente ne era fortemente attratta. Va da lui
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almeno un paio di volte a settimana, se non tre, per rilassarsi dal lavoro stressante. Ma sente anche il bisogno di mani maschili che la toccano. ! - Ho comprato una cosa fantastica.- dice Lucio mentre spreme la cellulite della coscia destra. Lucio intrattiene sempre i clienti con storie e con nuove idee. ! ! ! ! - Ah s. Cosa?- mormora la Dalbright. - Una tuta sensoriale!- Una cosa?!- Una tuta sensoriale. Si tratta di una tuta che riceve impulsi sensoriali a

distanza, via cavo. Ha una spina di entrata e una di uscita. Io la uso per fare sesso con la mia donna, che sta in Italia. Certo un sesso un minimo virtuale, ma le sensazioni sono ben riprodotte.! ! ! ! - Interessante.- Si pu anche collegare a vari trasmettitori di sensazioni. Ne vendono un - Quindi si pu fare sesso a distanza.- Infatti. Ma per farlo serve unaltra cosa, per. Ci sono dei bambolotti,

sacco di tipi. Ma a me quelli non interessano per ora.-

che ricevono le sensazioni e poi le trasmettono. Ne servono due, uno a testa. Se io carezzo il mio bambolotto, lui incamera quella sensazione e poi la trasmette, via cavo. Dallaltra parte il cavo arriva in entrata allaltra tuta che fornisce la sensazione al partner. E viceversa.! ! ! ! - Straordinario!- Infatti. Non dico che come fare sesso, ma si possono fare cose - Un rapporto completo?!- S. I bambolotti sono ben fatti da questo punto di vista. Il mio ha un

interessanti. Si pu avere addirittura un rapporto completo.-

buco che simula la vagina. Mentre la tuta per donna ha una parte in corrispondenza del sesso che si pu inlare dentro e che trasmette sensazioni alle pareti interne.! ! - Ma davvero?- S. una cosa ben congegnata. Non facile avere lorgasmo
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simultaneo, per.-

! !

- Beh, lo immagino. Quindi c una tuta per uomini e una per donne?- Esattamente. E un bambolotto per uomini e uno per donne. Ci si

connette via Internet e si pu fare quello che si vuole. Si spende un po di connessione, ma vale la pena. Naturalmente non la stessa cosa.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! - Questa non la sapevo. E dici che ci sono anche i trasmettitori? Cio si - Beh, s. Si pu ricevere sesso. In questo caso il bambolotto non serve. - Trasmissione.- S. Trasmissione. In effetti questo sostituisce la masturbazione, ma io - Dov che si trova questa roba, Lucio?- Ci sono le pubblicit su Internet. Per ora una distribuzione limitata, - Consumatore.- S. Consumatore.Il terminale videotelefono posto su un banchetto davanti al viso di - Helna, Helna, - lei allunga le braccia e tira su lo schermo - Helna - Pronto.- Disattiva la telecamera del terminale, in modo da non inviare - Signora Dalbright. La disturbo?- Charles. Beh, insomma. importante?- Direi di s, signora.- Non si pu aspettare unoretta?- Sarebbe meglio di no, signora.- E allora dimmi.- intanto fa segno a Lucio di proseguire. - Posso parlare liberamente? sola?- S, s. Di pure.- a proposito di quellofferta che abbiamo ricevuto laltro giorno. La
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pu fare sesso da soli?Basta la tuta e un programma di trasmettizione di sensazioni.-

preferisco le buone vecchie... mi capisci?-

direi quasi dal produttore al consumiere.-

Dalbright comincia a chiamarla per nome: Lucio passa alla cellulite sinistra. - Helna -. nessun immagine del massaggio. Sullo schermo appare il viso di un uomo.

vendita della banca.-

! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !

- S.- Vogliono sapere cosa abbiamo deciso.- Gli altri che fanno?- Vogliono sapere che fa lei. Se lei vende, vendono anche loro.- Il prezzo quello che mi dicevi?- S.- un buon affare, no?- Beh, s. Soprattutto in questo momento.- Ah s. Questa banca mi sta dando un sacco di preoccupazioni. Non c - Subito, per, signora.- S. Subito.- Chiude la conversazione, riette un secondo e dice: - Lucio?- S.- Che dici? Vendo?- La banca?- S.- Posso dire cosa farei io.- ...- Venderei tutto e me ne andrei in pensione. Prima magari un bel viaggio. - Un bel mucchio. Sufcienti per la pensione.- sorride. - Chi che compra?- Non ho capito veramente. Una cooperativa, mi pare. E devo dire che

dubbio. Senti. Aspetta un attimo. Ti richiamo subito.-

Quanti soldi sono? Tanti, immagino.-

non mi interessa. Sono stufa di lavorare e di avere tutte queste preoccupazioni, questi pensieri. Sto invecchiando troppo in fretta. Un bel viaggio in giro per il mondo quello che ci vorrebbe. Bravo Lucio!! ! ! - Grazie.Spinge un paio di pulsanti del terminale e, mentre attende risposta, dice: - Lucio. Per favore. Fammi anche il sedere stavolta. Ti do una bella

mancia.78

Roma, Italia, CE Piazza Re di Roma, 17 26 ottobre; ore 11:25 ! Una gura oscura si staglia sullingresso del negozio Bazar. Scruta

lampiezza del locale, ruotando il capo con piccoli movimenti a scatti, no a percorrere un angolo di circa cento gradi. Porta un soprabito di pelle nera, col bavero rialzato e i capelli rasati quasi a zero, anche questi di un nero intenso. Ha gli occhi marroni scuri e la mandibola sporgente e decisa. Tiene tra le mani un paio di occhiali da sole neri e vi agita le dita sopra nervosamente, mentre osserva il viavai nel locale. Gli occhi felini incamerano particolari, passano in rassegna cose e persone. ! Si avvia con decisione verso il bancone sulla sinistra. Il passo contrasta con laspetto minaccioso: piedi a papera, sedere stretto, busto rigido. Tant! Arrivato al bancone, si appoggia e si rivolge con sicurezza alluomo che si trova davanti, il Conte Del Busto. ! ! - Mi scusi.- dice lo sconosciuto, con voce sorprendentemente - Un attimo, per favore.- dice il Conte, lanciandogli unocchiata leggermente effemminata, un po squillante. brevissima. Luomo batte nervosamente le dita sul bancone, guardandosi intorno un po impacciato. Il messicano alle prese con un ometto magro, dal naso aquilino e il viso smunto che ha appena deposto il cestino degli acquisti sul bancone. Il Conte scansiona gli oggetti e poi domanda: ! ! ! - Vuole presentare la sua carta scale? Altrimenti il prezzo intero.- S. Certo. Eccola.- Luomo porge al Conte una carta di plastica che - Va b e n e . - d i c e - R e d d i t o d i c i t t a d i n a n z a : m i n i m o . -

inla nel lettore. Contemporaneamente batte i tasti della cassa e il display mostra il totale della spesa: quarantuno euro. Luomo estrae le banconote e paga. Appena si allontana il Conte si rivolge allo sconosciuto, che smette di tamburellare e fa per aprire la bocca:

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- Mi scusi un altro attimo, per favore.- si allontana, inseguito da un - ho

una certa fretta.-, fa un breve cenno con la mano e scompare tra i corridoi del negozio. Dopo qualche minuto torna e si avvicina allo sconosciuto con fare serio: ! ! ! ! ! ! ! ! - In cosa posso esserle utile?- Sto cercando il signor Kovacs, Sandor Kovacs. Mi dicono che lavora - Con chi ho lonore di parlare?- lei Sandor Kovacs?- No. Lei ...- il Conte fa una pausa interrogativa. Lo sconosciuto sospira - Sono il Tenente Draci della sezione investigativa. Mi pu dire dove - La sezione investigativa? Potrei vedere il suo tesserino, per favore. Sa. Draci sta per dire qualcosa, poi rinuncia. Inla una mano nellinterno

qui.-

e dice: posso trovare il signor Kovacs?Con la brutta gente che gira non si sa mai.dellimpermeabile ed estrae un tesserino che mostra al Conte, tenendolo a distanza. Il Conte guarda il tesserino, alza un dito e avvicina la mano al tesserino. ! ! - Posso, scusi. Non vedo bene.- Senta, guardi. Io sto facendo il mio lavoro e ho anche una certa

urgenza. Ci sono cose ben pi importanti da fare che guardare tesserini e fare tante storie.! ! Cos dicendo fa per rimettere a posto il tesserino, ma il Conte lo blocca: - Ma io non ho visto niente. Ho diritto di vedere il tesserino prima di darle

alcuna informazione. Non un fatto personale, semplicemente una regola generale. Non crede?! ! ! Finalmente Draci porge il tesserino, girando la testa da unaltra parte. Il - Va bene.- dice - il signor Kovacs dovrebbe essere da qualche parte nel - Non c bisogno, grazie. Vado da solo... se permette.80

Conte lo afferra e lo esamina. negozio. Se vuole lo vado a chiamare.-

- Oh certo. Faccia pure.- Il Conte osserva la camminata buffa delluomo

mentre si avvia verso linterno del negozio. Pensa alle caratteristiche di quelluomo, estremamente contraddittorie: laspetto noir e minaccioso, la camminata da papero e la voce squillante, una via di mezzo tra lerede di un nobile e una zitella acida. C qualcosa che non quadra. preoccupato per Sndor. Che si sia messo nei pasticci? ! ! ! ! ! ! ! Draci ha raggiunto un uomo in camice e gli si afanca: - lei Sandor Kovacs?- S.- risponde Sndor, guardando dallalto in basso lo sconosciuto. - Sono il Tenente Draci, della sezione investigativa. Il tesserino lho gi - Che cosa desidera?- posa loggetto che aveva in mano sullo scaffale.- Ha mai visto questuomo?Una foto si era materializzata davanti agli occhi di Sndor. Il viso ritratto

mostrato al suo principale e la pregherei di esimermi dal ritirarlo fuori.-

sembra proprio essere quello delluomo della Mercedes di una decina di giorni prima. Gli torna in mente il viso di lei, come un ash. Fa nta di guardare meglio, avvicinandosi alla foto. In realt prende tempo. ! - Mi pare proprio di s, in effetti.- dice guardando negli occhi Draci - Non che lo conosca, ma mi sembra proprio di averlo gi visto. Sa, io no a qualche tempo fa lavoravo a un semaforo, come lavavetri...! ! - Lo so.- Ecco. Questo tipo dovrebbe essere uno che passava al semaforo

spesso. Direi, dagli orari, che andava a lavorare. In verit, Tenente, direi che questo tipo morto.! ! - E come lo sa?- Beh, vede. Avevo visto sul giornale una foto che mi sembrava la sua.

Forse la stessa foto che mi ha mostrato lei. Allora non ci avevo fatto tanto caso. Ora per la sua presenza mi fa fare due pi due.- Draci annuisce, poi domanda: ! - Non conosce il nome delluomo?Sndor si concentra, poi risponde:
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! ! ! ! ! !

- Direi di no. Credo di averlo letto sul giornale il giorno dopo la sua morte, - Si chiamava Pierluigi Forzaferro, ma direi che non ha nessuna - Guardi. Direi una Mercedes, ma potrei sbagliarmi.- giusto. Una Mercedes grigio metallizzata.- S. Mi suona bene.- Forzaferro stato ucciso la notte del quindici ottobre. Quel giorno and

ma non ricordo. Me lo vuole dire lei?importanza. Si ricorda per caso che macchina aveva?-

a lavorare e pass per il semaforo di Via Petroselli. Lei era l?- Sndor fa nta di cercare nella sua mente: ! - Credo di s. Vediamo. Il quindici... Ma s, credo di s. Quando lessi dellomicidio lavoravo ancora al semaforo, del resto erano, cosa?, undici giorni fa. Ora non che andassi tutti i giorni. Che giorno era della settimana?! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! - Mercoled.- Mercoled. Due Mercoled fa... S ero l.- Da che ora a che ora?- Scusi. Non per essere indiscreto. Ma che cosa vuole sapere - S. Certo. Volevo farle tornare le cose in mente poco alla volta.- Mi dispiace per lei, ma c poco da far tornare in mente. Non mi ricordo - Forzaferro.- ... Forzaferro quel giorno.- mente Sndor. - sicuro?- Abbastanza. Non me lo ricordo. Direi di non averlo notato.- Perch noi siamo abbastanza convinti che lomicida non lo conosceva e

esattamente. In che veste sono interrogato? Come testimone?-

di aver visto il signor... Forza...-

che presumibilmente lo abbia, per cos dire, abbordato il giorno stesso della morte, vale a dire il quindici. Lo sa chi si pensa labbia ucciso, no?! ! ! Sndor prova una punta di emozione quando dice: - La mantide.Draci annuisce. Poi continua:
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- Stentiamo a credere che fossero conoscenti. Naturalmente il contatto

pu essere avvenuto qualche giorno prima. Anche se io sono convinto di no. Per questo sono venuto da lei, Signor Kovacs. Allora non le viene in mente niente? Magari relativo a qualche altro giorno?! ! ! ! ! ! ! ! Sndor pensa, prima di dire, con laria pi dispiaciuta di cui capace: - No, Tenente. Mi spiace.Draci estrae una carta plasticata e dice: - Questa la mia carta. Se le dovesse venire in mente qualcosa, anche - La contatto.- nisce Sndor. - Esatto. Mi scusi per il disturbo. Arrivederci.- Arrivederci.Mentre Draci si avvia verso luscita, Sndor pensa. Chiss perch mi

un particolare che le sembra insignicante...-

impiccio? Rigira la carta tra le dita. La guarda. Chiss? Forse sono ancora in tempo. Gi! E che cosa dico? Ah Tenente! Dimenticavo! Cera una donna stupenda che lo stava rimorchiando quel giorno. Mera proprio passato di mente. Ore 12:35 ! Sndor sta sistemando insieme a Hector i terminali appena aggiustati dal

tecnico. ancora un po in subbuglio per la visita del poliziotto. Dovrebbe essere pentito di aver mentito, ma non lo . Il mio intuito non mi ha mai ingannato si dice per convincersi del tutto e poi chissene importa, in ogni caso non credo scopriranno mai che ho mentito, come potrebbero? Non ho fatto il mio dovere? E allora? Quale dovere poi? ! Sente il bisogno di un attimo di pausa. Si stira e alza lo sguardo. Limmagine che si imprime sulla retina colpisce violentemente un segnale neurotico puntiforme che parte con velocit pressoch innita, attraverso un percorso curvilineo e tortuoso di tunnel sottili, no a urtare un minuscolo centro membranoso e molliccio. Qui, una reazione chimico-cinetica istantanea produce un piccolo grumo incandescente che viene immediatamente espulso e trascinato via da unimpetuosa corrente di liquido
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sanguigno che rapidamente scende lungo le vie arteriose. Appena il grumo si inla nel primo ventricolo, la temperatura interna del cuore ha un picco improvviso. Le pareti distinto si ritraggono e si dilatano con forza, provocando unimmediata diminuzione di pressione. Il grumo si sgretola, si scioglie e i resti scivolano via in tutte le direzioni e si perdono nellorganismo. Le pareti ritornano nelle loro condizioni normali. Tutto in una frazione di secondo. ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! - Sandor. Che c?- chiede Hector, notando il viso impietrito dellamico. - Niente.- tiene gli occhi ssi davanti a s. - Che guardi?- Lei. Non guardare per. Aspetta.- Ah s. Lei. bella, vero?- Ma cacchio! Ti ho detto di non guardare!- Ma lavevo gi vista, sai. Viene spesso. Non la prima volta.- Viene spesso?!- S.- Aspetta. Sta andando via.- Beh te la faccio conoscere la prossima volta.- E se poi non viene pi?- No. Perch? Ti dico che viene spesso.- Non si sa mai. Io mi assento una decina di minuti. Torno subito.- cos

dicendo Sndor si allontana da Hector e si dirige verso un punto immaginario davanti a s. ! - Ei! Dove vai?- esclama Hector, muovendo leggermente il braccio come se accennasse a fermarlo. Sndor cammina ad ampie falcate veloci e in pochi attimi raggiunge lingresso del negozio. Il Conte lo vede passare sorpreso e lo segue con lo sguardo. Sndor si affaccia sulla strada e guarda a destra e poi a sinistra. Lei cammina a dieci passi da l. Porta i jeans, attillati, una blusa nera corta e scarpe nere con tacchi bassi. La segue, cercando di avvicinarsi leggermente. La osserva camminare tra la folla, le spalle dritte, la schiena leggermente arcuata, il bacino ondeggiante. Ha un bel corpo, decisamente un bel corpo. Gambe ni, ma carnose, caviglie sottili,
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vita delicata e belle rotondit aderenti alla stoffa dei pantaloni. La vede scendere gli scalini della metro e inlarsi nellumido tunnel mentre a pochi passi da lei. Scende gli scalini e la segue sul pavimento di plastica, mentre estrae la carta portafoglio preparandosi a fare un rapido biglietto. Lei si inla nei tornelli, mentre Sndor alle prese con i tasti dellerogatrice. Allunga il passo con il biglietto in mano e cammina sulla scala mobile. Deve assolutamente vedere in che direzione va. Scorge i polpacci inlarsi nellarco di destra. Continua a camminare sulla scala preoccupato di perderla. Quando arriva sulla banchina il treno non c, e lei una decina di metri pi in l. La banchina piuttosto affollata, non unora di punta. Non c la solita bolgia multirazziale che, per quasi tutto il giorno, prende dassalto i vagoni. La moltitudine un po malvestita, e anche un po maleodorante, che intasa le vetture e alita sui nestrini. Lammasso di gente, perlopi poveri, costretta a muoversi con i mezzi pubblici perch non pu permettersi un mezzo proprio. C anche chi lo possiede, ma non ce la fa ad usarlo tutti i giorni, lo stipendio non basta. E chi non riesce ad ottenere i necessari permessi di circolazione. ! Sndor si avvicina leggermente a lei, con lo scopo di salire sullo stesso vagone, ma non vuole farsi notare. Non sa ancora cosa vuole fare, se la vuole semplicemente seguire, o parlarle o chiss. Si apposta a qualche passo da lei, lanciandole solo una rapida occhiata e poi girandosi di tre quarti. Il treno sta arrivando, rallentando con quello stridio di freni. Sndor si avvicina alla banchina, diagonalmente verso di lei, controllandone i movimenti con la coda dellocchio. Riesce a salire nello stesso vagone, da una porta diversa. Lei si sistema in piedi appoggiata alla porta opposta a quella da cui entrata. Lui abbastanza lontano, un po nascosto dalla gente, ma in grado di poterla spiare. Cosa fare? si domanda Sndor. Cercare di parlarle, di conoscerla; oppure pi banalmente tentare di rimorchiarla; oppure seguirla senza farsi notare e vedere dove va. Spiarla insomma. Ma parlarle come si fa; bisogna trovare una scusa. E poi lei non sembra proprio il tipo da attraccare per strada. Beh oddio. Le lancia uno sguardo, che rimane incollato al collo ne di lei, al mento delicato, alla bocca carnosa, agli occhi neri e scintillanti. Si scuote e cerca di concentrarsi sul da farsi. Forse per ora
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conviene semplicemente seguirla e poi decidere. Tenta di assumere unaria indifferente, e di non guardare troppo dalla parte di lei, ma di controllarla con la coda dellocchio. Ha la sensazione che lei lo stia guardando. Si irrigidisce, non sa come reagire. Quando, dopo un tempo interminabile, trova il coraggio di girarsi verso di lei, la donna sta ssando il vuoto dinanzi a s. Il movimento della metro lo culla, mentre pensa a lei, controllandola di nascosto, mandandole unocchiata ogni tanto, soprattutto durante i rallentamenti delle stazioni. Dopo poche fermate, Sndor non saprebbe dire quante, lei si avvicina alluscita. Allapertura della porta, segue il usso di gente in uscita. Sndor la segue, tentando di apparire normale. La fermata lEsedra. I due si avviano verso luscita, sulle scale mobili, separati da altre persone di qualche metro. La pu guardare di nuovo, lei l di spalle davanti a lui. Durante il tragitto sulle scale, la donna non si gira mai. Sndor tenta di mantenersi a una distanza tale da non farsi notare, ma anche da non perdere le sue tracce. La donna avanza con andatura leggera, senza fretta. Ha un attacco di panico. Non sa che fare, come proseguire. Si sente inerme. Il cuore batte, depresso da quel senso di impotenza. Ma le gambe lo sospingono dietro di lei. Devo stabilire un legame con lei, assolutamente. Ma come? Comincia a sperare che la donna stia andando a casa, che a un certo punto si fermi e apra il portone del suo palazzo. Almeno un punto di riferimento, da cui ripartire. Una prima informazione. Oddio. Ma che voglio da lei? Sta percorrendo Via Nazionale in discesa. Lei ogni tanto gira appena il viso verso le vetrine, distrattamente. Poi attraversa la strada. Sndor imbarazzato, ma la segue, attraversando a sua volta. Fatti pochi passi sullaltro marciapiede, la donna si inla in un bar. Sndor rallenta il passo, cercando di decidere in fretta una strategia. Le gambe lo portano oltre il bar. A salvarlo un negozio di libri usati, subito dopo. Vi si ferma davanti, ngendo di guardare le vetrine. Ne guarda una, unaltra, ma n una parola stampata, n unimmagine di copertina rimangono ssati nella sua mente. Sale il gradino dellingresso, guardandosi attorno. Afferra un libro, ngendo interesse. Ogni tanto getta uno sguardo alla strada. Si apposta con un libro in mano in maniera da avere un angolo di visuale abbastanza largo da
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vederla uscire. C un rischio. Il bar ha una porta che d su una via traversa. Dopo pochi secondi non resiste alla tentazione di controllare che lei sia ancora dentro. Posa il libro e fa per tornare sui suoi passi, esattamente mentre la scorge uscire da dove era entrata. Si blocca, si guarda attorno confuso, poi, mentre lei gli sta passando davanti cede alla tentazione di guardarla. In quellattimo per Sndor, nella confusione della strada, tra i colori della gente, tra i palazzi e le macchine, non c che il viso di lei, e gli occhi neri puntati verso di lui. solo un attimo, un battito di ciglia. Lei passa e lui resta fermo. Attende una manciata di secondi, centocinquanta battiti del cuore, prima di riprendere linseguimento. Lei lo ha notato, sono entrati in contatto, breve e intenso. Qualcosa cambiato. Sembra camminare pi velocemente. Fa qualche decina di metri e gira in una strada sulla sinistra. Sndor affretta il passo per non perderla. Arrivato allangolo la vede e rallenta. Cerca di riprendere la distanza giusta. Continua a chiedersi cosa fare esattamente, ma non riesce a venirne a capo. Lei svolta ancora. Quando Sndor raggiunge la strada, la vede appena scomparire dietro langolo. Si affretta, ma quando raggiunge la via, lei scomparsa. Si blocca per un istante, poi riprende a camminare, guardandosi intorno. Va avanti per inerzia, cercando di scrutare ogni angolo e ogni vano della strada. Sulla sinistra c un piccolo slargo, deserto. C solo lingresso di un ristorante. Arriva a una nuova intersezione, ma non la vede. Ruota di trecentosessanta gradi, ma non ci sono tracce di lei. Un po scosso ritorna allo slargo, continuando a cercare con gli occhi. Alza lo sguardo sui palazzi, nessuno affacciato. Sulla piccola piazza c una fontanella e si rinfresca. Si sente vuoto. Torna lentamente sui suoi passi. Non vorrebbe desistere cos. Una voce femminile dietro di s lo fa trasalire: ! ! ! ! ! - Mi stai seguendo?- il tono vagamente minaccioso. Si gira di scatto e la vede vicino allangolo, col capo leggermente - Io... No.- balbetta. Poi si scuote: - Beh, in verit, s.- e fa un passo verso di lei. - Perch? Chi sei? Cosa vuoi?87

inclinato di lato, la mano destra sullanca, il gomito allinfuori.

! ! ! ! ! ! ! ! ! ! e...! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !

Sorride. Si sente in una buffa situazione. - Perch? Non ti capita mai di Lei lo osserva e sembra riettere. - Chi sei?- domanda. - Mi chiamo Sndor. Tu?- Per chi lavori?- Sei curiosa. Lavoro al negozio Bazar, dove sei stata poco fa.- Il Bazar.- esclama lei stupita. - S. Il Bazar.- Non ti ho mai visto, l.- da poco, infatti. Il Conte mi ha assunto da poco. Sai, lui mio amico - Il Conte tuo amico?- S. Certo.Lei sembra rilassarsi e Sndor ne approtta per fare un altro passo. - E tu segui le persone cos, la prima volta che le vedi?- domanda lei. Beh oddio. Non proprio la prima volta che ti vedo. Dice: - Devo dire che non capita spesso.- No?- No.- Lo sai che non ci metto niente a controllare se dici la verit. Mi basta - Dico la verit.- Vediamo subito.Estrae dalla borsetta un telefono, spinge qualche pulsante e si porta

essere seguita- dice con aria ammiccante.

chiamare il Conte.-

lapparecchio allorecchio, continuando a ssare Sndor. Lui ricambia lo sguardo, un sorriso tranquillo. In qualche modo ho rotto il ghiaccio. ! ! ! - Pronto, Conte. Salve, sono io. Mi riconosce?- Sorride alla risposta - Senta. C qui un suo amico, Sandor. Le deve parlare un attimo.- ride e - S, va bene, Conte. Non si preoccupi. Glielo passo. Ci vediamo presto.88

dallaltro capo. dice:

! ! !

Si avvicina a lui e gli porge lapparecchio. Sndor le manda unocchiata: - Guillermo? Scusa se mi sono assentato. Torno subito.- Ma s, cabron. Fai pure. Ti capisco perfettamente. La nostra amica

muy simpaticissima. Torna quando vuoi. Anzi. Sei libero no a che riesci a stare insieme a lei. A presto.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! - Grazie, Guillermo. Credo che torner presto. Ciao.- la donna fa dei - Aspetta. Te la ripasso.- restituisce lapparecchio. La donna dice al - Il suo amico qui un po scansafatiche, eh Conte. Se appena vede una Sorride di nuovo alla risposta. - Va bene. Arrivederci. Scusi il disturbo.Attacca. Guarda Sndor con rimprovero per qualche secondo, scuotendo - Non mi dire. Mi stavi banalmente seguendo perch mi vuoi scopare? - Beh. Non proprio.- un lieve imbarazzo. - Ah gi! Certo. Si vede che ho personalit, giusto?- In effetti, s.Lo guarda di traverso, con ulteriore rimprovero: - Ma fammi il favore.- poi si volta verso il ristorante. - Vieni. Andiamo a - Potrei sapere il tuo nome, prima di addentrarmi?- Di dove sei, Sandor? Ungherese?- Brava, ungherese. Ma si dice Sndor. Sndor.- Saandor.Scuote la testa: - . Sndor.- Lasciamo perdere. troppo difcile, non ho mai sentito quel suono. gesti e Sndor dice: Conte: gonnella se ne va, non un buon acquisto per voi.-

la testa: cos?-

mangiare che ho fame.-

Non mi parlare mai in quella lingua.- intima, puntando lindice.- Non ne capisco una parola e sinceramente non capisco come vi capiate tra di voi.89

! ! ! ! !

Sorride: - Magari un giorno te la potrei insegnare.- Ah. Lascia stare queste romanticherie, Sandor. Pensiamo alle cose Si avvia verso il ristorante. Sndor la segue raggiante. A met strada lei - Matilde.Chicago, Illinois, Stati Uniti dAmerica bagno del quarto piano, sede dei servizi segreti statunitensi 27 ottobre; ore 12:25

serie.si volta, lo guarda e, continuando a camminare, dice:

Roger Watt schietta accoccolato sul WC e sembra spensierato. Roger

un agente speciale del settore affari interni. Sta pensando agli affari suoi, nonostante il lavoro in quel periodo sia molto pressante e occupi tutte le energie. Gli viene in mente una cosa e si concentra. Sono cifre e se le ripete dentro di s ottoquattrouno seisei quattrocinque. Si sta preparando a uscire e la serie di numeri continua a circolare nel cervello, come se li volesse memorizzare per bene. Lavandosi le mani, si guarda allo specchio. ottoquattrouno seisei quattrocinque Avvicina il viso cercando di distrarsi analizzando le rughe, ma il numero continua a stazionare nella mente. Alza le sopracciglia, si getta acqua fresca sul viso. Accende lasciugamano, passa il viso sotto, poi vi tiene le mani per qualche secondo. ottoquattrouno seisei quattrocinque. Il numero continua a circolare nel cervello, apparentemente al di l delle sue intenzioni. Esce dal bagno con decisione e si avvia verso lufcio del capo. Bussa alla porta e, ottenuto il permesso, entra. Il capo seduto dietro la scrivania, i piedi poggiati sul tavolo. ! ! - Salve Roger.- esclama. Risponde meccanicamente con un cenno del capo, un po confuso. Il

numero si ripete ancora e non gli lascia la possibilit di pensare. Non pensando, non riesce a dire nulla. ! - Siediti pure, Roger.- la voce sembra arrivare da lontano. Ne capisce
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appena le parole come sottofondo alla voce interna che continua a ripetere le

cifre. Con uno sforzo di concentrazione riesce a sedersi, seguendo linvito. Il capo lo sta guardando, mentre la mente quasi totalmente distratta da quel circolo continuo. ! ! ! - Tutto bene, Roger?Riesce a fare un vago cenno col capo, mentre cerca di mantenere lo - Veniamo al sodo. Questa faccenda sta diventando veramente seria. Ci

sguardo sullinterlocutore. sta decimando e in poco tempo. Tutto accaduto cos in fretta. veramente incredibile. Gli esperti non ci capiscono unacca. Le manifestazioni sono sempre le stesse e le condizioni dei colpiti peggiorano di ora in ora. Ormai i primi hanno lencefalogramma quasi piatto. Che ne pensi, Roger?! Watt lo guarda. Non riesce a dire nulla. Ottoquattrouno seisei quattrocinque lunica cosa che gli sta venendo veramente in mente. Si accorge che il capo sta attendendo una risposta. Cosa ne penso ottoquattrouno seisei quattrocinque di cosa ottoquattrouno seisei quattrocinque mah ottoquattrouno seisei quattrocinque adesso dico ottoquattrouno seisei quattrocinque no non credo ottoquattrouno seisei quattrocinque sia appropriato ! - Che idea ti sei fatto di questa faccenda?- sente di sottofondo. Beh appunto ottoquattrouno seisei quattrocinque che idea ottoquattrouno seisei quattrocinque. ! ! ! ! ! ! - Roger.- S, Signore.- Il capo lo osserva interdetto. Watt sbotta: - Ottoquattro...- Come?- Ottoquattrouno seisei quattro cinque.- Cristo! Roger. Che succede? Cristo!-

Watt tace e distoglie lo sguardo. Sbatte la mano sul bracciolo della sedia, con violenza. Il capo si alza di scatto, gli si avvicina e comincia a dargli forti scossoni. Lo sguardo di Watt sembra ormai perso dietro qualcosaltro. Il numero continua a girare inarrestabile. Il capo apre la porta e urla: ! - Chiamate unambulanza, presto!91

Casabianca, Washington D. C, USA gabinetto del Presidente USA ore 13:33 ! ! Clooney seduto davanti al Presidente. - Questo caso forse il pi grave, Signore. A Watt era stato tolto il chip

mnemonico qualche giorno fa. Ormai era stato tolto a tutti. Eppure successo anche a lui. un brutto segno, Signore.! ! - Segno che il fatto non dipende dal chip.- Questo no, signore, non possiamo dirlo. Potrebbe aver provocato

comunque alterazioni nel cervello dei nostri uomini, nella parte riguardante la memoria. Il brutto segno consiste nel fatto che presumibilmente tutti quanti rischiano di, diciamo cos, ammalarsi.! ! - Steve. Chi che ha il chip installato, nel mondo?- Come lei sa i chip, cio i modelli primordiali dei chip, furono immessi sul

mercato, ma poi dichiarati illegali pi o meno in tutto il mondo. In teoria furono disinstallati a tutti. Poi magari qualcuno riuscito a tenerselo. Naturalmente, noi continuammo a lavorarci sopra, e non solo noi, no a raggiungere modelli molto pi avanzati. Talmente avanzati che non ci si pens nemmeno a metterli sul mercato. Si decise di usarle per scopi, diciamo, militari. Furono installati a tutti gli agenti segreti e dei servizi speciali. Non escludo che ce labbia anche qualche altra persona, qualche ricco stravagante che ha contatti con i servizi... Per per ora non si sa di casi esterni ai servizi.! ! - E i cinesi, Steve?- Per quanto ne sappiamo anche loro le installano sui loro agenti. Non

sappiamo se su tutti, ma plausibilmente... Sono ormai dieci anni che si usano e sono sempre risultate efcaci e assolutamente non dannose.! ! - Sa come funzionano, Steve?- Non esattamente, Signore. Cio non conosco, n capisco i particolari

tecnici. Per grosso modo s. Praticamente il chip fornisce un collegamento tra la memoria del soggetto in cui stata installato e una banca dati esterna.
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Il chip riceve tramite onde particolari, dette DCW, Data Communication Waves, i dati da memorizzare da una centrale esterna che pu essere di vari tipi. Limportante avere lapparecchio di trasmissione.! ! - E n qui non c niente di nuovo.- Esatto. Fin qui roba standard. Che fa il chip quando riceve i dati? Li

comunica alla parte di memoria addetta a quel tipo di informazioni, che so, immagini, testo, numeri eccetera, in maniera tale che il dato rimanga impresso nelle cellule. Come fa questo non lo so esattamente. Credo che ci siano collegamenti elettronici sicuramente, ma anche chimici e neurotici. Lei sa che una cellula mnemonica incamera informazioni, ma le incamera in maniera diversa a seconda del modo in cui viene impressa: in maniera chiara, o vaga, o labile...! ! - S. S. Pi o meno.- accompagna la frase con un gesto della mano. - Ecco. Tutto quello che il chip trasmette alla memoria destinato a

restare chiaramente e a lungo nelle cellule. Capisce bene quanto ci sia stato utile ai servizi. Non credo che i cinesi non se ne siano serviti. Mi stupirebbe. Non creder mica che questa cosa sia responsabilit dei cinesi?! ! ! ! ! ! ! Il Presidente si stringe nelle spalle: - Non so che credere, mio caro Steve. un momento cos difcile. - Se mi posso permettere Signore, non capisco perch avete lasciato - Ma perch il centro del Professor Kchle il migliore! Me ne sa dire Clooney non sa che rispondere, ma insiste: - Per dal punto di vista della sicurezza...- Vabbe lascia stare. Tra laltro i due problemi si intrecciano. Tutti gli

Questa storia, i cinesi, le banche, quel clone che fuggito in Europa.una cosa del genere nelle mani degli europei.uno altrettanto buono qui?-

uomini che avevamo mandato per collaborare con gli europei sono fuori gioco per la malattia. E i tedeschi non stanno messi meglio.! - Infatti. I tedeschi sono decimati, a quanto dicono. Il nostro ultimo agente che seguiva il caso, prima di dare i numeri, ci ha comunicato che le ricerche del robot, del clone, conducono in Italia, apparentemente.93

! !

- Una cosa per volta, Steve. Che dicono i tecnici, i ricercatori? A che cosa - Del chip, dice? Sembra chiaro cosa succede. Un dato preciso va in

pu essere dovuto questo fatto?loop, si ripete continuamente nel cervello senza pausa, sempre pi velocemente, mandando in tilt il cervello stesso. O meglio, impedendogli di svolgere altre funzioni, ad esempio pensare. come se uno si ripetesse una cosa per imprimerla meglio in testa. I ricercatori non stanno capendo molto da questo punto di vista, ma avanzano lipotesi che le parti che inviano i dati dalla memoria al resto del cervello si siano incastrate, per cos dire, o meglio incantate. Prendono quel singolo dato, probabilmente a caso, o forse per volont dello stesso soggetto, e lo mandano in giro per il cervello. In quel momento si incantano e vanno avanti cos.! ! - E in genere i dati sono insignicanti, senza importanza.- Oh, s! Del tutto casuali. Probabilmente in quel momento il soggetto

decide di inviarsi un dato mnemonico, la parte trasmettitrice gi malfunzionante e... succede il casino. Naturalmente ognuno di noi invia chiss quante volte al giorno, allora, dati dalla memoria al resto. Cos appena quella cosa si rompe...! ! ! ! ! ! ! - E questultimo caso, quel Watt.- Mah, niente. Lui si messo a ripetere un numero...- Che numero, Steve?- Un numero di telefono. Niente di importante.- Mi dica, Steve. Sono curioso.Clooney si gratta il sopracciglio, abbassa lo sguardo, lo rialza: - Niente. Era il numero di telefono di una signorina che... Watt aveva

conosciuto la sera prima in un locale. Una signorina che... insomma, offriva prestazioni a pagamento.! ! ! - Capisco.- fa il Presidente, leggermente imbarazzato. - E su questa parte di cervello, quella che trasmette i dati mnemonici, - Per ora viene escluso. Il sistema troppo complesso, dicono. Cio,
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non si pu operare? Che so. Togliere o sostituire?togliendo quelle parti, alcune cellule e cos via si peggiorerebbero le cose.-

! ! ! ! !

Il Presidente annuisce. - Ma insomma. Tutto ci collegato con il chip. Questo appurato?- Evidentemente. Solo quelli con il chip hanno manifestato tali problemi.- E come?- Non si sa. Non hanno idea. Il chip svolge una funzione simile alle parti

lesionate, ma non identica e non esattamente a contatto con queste. Se anche avesse un potere lesionante, non si capirebbe perch solo su quelle parti e nemmeno perch cos, tutto di un colpo, in pochi mesi. No, signore. Purtroppo brancolano nel buio.! I due prendono una pausa. Si guardano per qualche secondo. Distolgono gli sguardi e si mettono a riettere, ognuno per conto proprio. Il Presidente interrompe il silenzio mesto: ! ! ! ! ! - E il clone? Chi abbiamo alle sue costole?- Temo nessuno in questo momento, Signore.- Come nessuno?- esclama, rizzandosi per lo spavento - E i tedeschi, gli Clooney accenna un sorriso sarcastico: - I tedeschi, come le dicevo, sono decimati e non hanno mandato

italiani?-

nessuno in Italia. Hanno lasciato qualche uomo a occuparsi del caso in Germania. Del resto non si sicuri al cento per cento che il robot sia in Italia. E gli italiani, Signore...- il sorriso si accentua - sono stati i primi a essere completamente paralizzati. Sono una razza debole, e pigra.! ! - Cristo! Nessuno sta seguendo il clone. gravissimo. E da quando - Da questa mattina, Signore. Il nostro ultimo uomo laggi si reso questo?indisponibile questa mattina.Roma, Italia, CE ufcio del Capitano Pace, sede della polizia ore 20:45 ! Il Capitano Pace ha appena aperto il rapporto che riguarda i primi dieci
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giorni di indagini sul caso mantide, inviato da Draci per posta elettronica.

Pace un uomo sulla cinquantina dallaria bonaria e dai simpatici baf grigi. Per curiosit sfoglia sul terminale la cartella relativa al caso. A Draci era stato assegnato quellincarico ufcialmente il diciassette di ottobre alle ore sedici e quarantacinque, assieme al compito di consegnare una relazione sulle indagini dopo dieci giorni. Il Capitano guarda lora di spedizione del messaggio, cio le sedici e quarantaquattro, e sorride. Quel Draci fenomenale. ! ! ! Dopo aver decodicato il messaggio cifrato e vericato la rma digitale, <<Rapporto sul caso mantide. Finito di compilare il 27 ottobre alle ore Elenco delle vittime. indossa gli occhialetti stile antico e legge: 16:00. 1. Pietro Tomba. 2. Bruno Pves. 3. Carlo Pervi. 4. Fernando Stella. 5. Pierluigi Forzaferro. ! ! Prolo delle vittime. Pietro Tomba: gestore del locale LElite, sito in Via Veneto, 123; trattasi di

un locale frequentato solo da uomini. Vi lavorano circa una ventina di donne che intrattengono i clienti con la loro compagnia e con spettacoli, pubblici o semi-privati, di spogliarello. Sembra escludersi la presenza di prostituzione vera e propria. Tomba per sospettato di avere un altro giro di prostitute molto ampio, soprattutto ragazze immigrate, da cui plausibilmente seleziona le ragazze che lavorano nel locale. stato indagato circa un anno fa per la morte di due africane, Colette Freeman e Fiona Todd. Circolava la voce che le due avessero tentato di organizzare una rivolta tra le prostitute gestite da Tomba e che per questo motivo questi le avesse fatte uccidere. Nessuna prova conferm i sospetti, nessuno parl e luomo non venne mai accusato. ! Bruno Pves: azionista di rilievo della compagnia telefonica Telesmart.
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Divorziato senza gli. Nessun particolare che sembra rilevante ai ni

dellinchiesta a parte un grosso prelievo su un suo conto bancario italiano (MPS) due giorni prima della morte. Non si ancora scoperto dove siano niti i soldi. La cifra era per in media rispetto ai movimenti nanziari abituali. Forse semplicemente non ha fatto in tempo a utilizzare il denaro. ! Carlo Pervi: affarista, socio di una compagnia edile, la Tritutar, socio di uno studio di ricerche nanziarie, la Vestinn, di una cooperativa, la Odradek, di cui era entrato a far parte due giorni prima della morte, la quale possiede una serie di negozi dellusato. Scapolo. ! Fernando Stella: azionista di spicco della Rocchi Geco. Ex deputato del CDE. La sua cartella piuttosto densa e pieni di punti oscuri, ma per ora non si vedono collegamenti con il caso in questione. Sono state fatte ricerche sui suoi conti bancari italiani, ma nulla di strano stato notato. Naturalmente Stella aveva conti allestero, che non sono stati controllati ancora. Scapolo. Frequentava sporadicamente lElite. ! Pierluigi Forzaferro: responsabile del settore nanziario della Banca dItalia, un posto di primaria importanza. Uomo del Senatore Gasisco. Divorziato dalla moglie, il glio vive con la donna. ! Apparentemente nessuna delle vittime si conosceva o aveva avuto rapporti di alcun tipo, a parte le visite di Stella allElite. Non comunque plausibile che Tomba e Stella si conoscessero, dato che Tomba non aveva rapporti con clienti non ssi. ! ! Dinamiche dei delitti. Confermo i rapporti precedenti del pool: le vittime sono state uccise nel

loro letto di casa con un punteruolo, lasciato sempre sul luogo del delitto. plausibile che lomicida lo porti con s, visto che sempre lo stesso tipo di arma (molto efcace). Effettivamente sembra che lomicida sia una donna. Dalla posizione e dagli altri dati sullo stato del sesso del cadavere e dalla direzione dei colpi si capisce chiaramente che lomicida era sopra al momento della penetrazione, che pertanto si esclude essere anale, e che ha colpito mentre questa era ancora in atto. Lomicida porta profumi abbastanza comuni, anche se di buon gusto, porta il rossetto le cui tracce si trovano su bicchieri, sulle labbra, sul viso e su parte del corpo delluomo e la matita sugli
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occhi. Nessun altro tipo di trucco. Non sono mai stati trovati capelli che riconducessero allomicida (le proprietarie dei capelli ritrovati negli appartamenti sono state identicate e interrogate e nessuna per ora sospettata). Lipotesi pi probabile che indossi parrucche, e forse che abbia i capelli molto corti, se non rasati completamente. Il pelo del pube dellomicida nero. Nessuna impronta digitale sospetta. Indossa evidentemente i guanti, plausibilmente molto femminili, durante tutto larco dellincontro. Non appurato da nessun fatto che lomicida sia una bella donna. Gli uomini non sembravano di gusti difcilissimi. Sono anche convinto che lei si dimostrasse comunque molto disponibile e agisse al primo incontro e anche in tempi brevi. Non si pu stabilire per ora se fosse lei a fare il primo passo, n tanto meno se li scegliesse per qualche motivo. Gli uomini comunque non sembravano i tipi da riutare un incontro galante rapido ed essenziale, anche con una donna non propriamente bella o piacente. Razza dellomicida: nessuna ipotesi plausibile o basata su indizi. Nazionalit: nessuna ipotesi plausibile o basata su indizi. Non nemmeno detto che parli litaliano o linglese. Si pu immaginare che i rapporti tra la vittima e lomicida si basassero soprattutto sulla gestualit e il contatto. Altri indizi: nessuno che sembra rilevante. ! ! Direzione generale delle indagini proposta. Ricerca di:

1. moventi. 2. collegamenti tra le vittime. 3. testimoni. ! ! Riguardo al punto 1 e 2, si sta cercando nella vita delle vittime, come Per il punto 3 sono state sentite 157 persone. Nessun dato di rilievo. descritto sopra. Apparentemente nessun testimone. Segue lista delle persone ascoltate: Arrighi Massimo, ..., Kovacs Sandor, ..., Zatti Michele. Interrogate inoltre 23 donne che avevano avuto rapporti o contatti con le vittime recentemente, tra cui le ex mogli di Pves e Forzaferro. Nessuna sospetta. Alcune con alibi. Segue lista:
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Art Amanda (alibi vericato), ..., Terra Beatrice (alibi da vericare), ..., Pauly Pauline (senza alibi). ! ! Direzione immediata delle indagini proposta. Ricerca pi approfondita, analitica e comparata, su Tomba e Pervi.

Motivo: intuitivo. In particolare sembrano quelli per cui potrebbe essere pi semplice trovare un possibile movente. Ricerca inoltre della destinazione dei fondi prelevati dal Pves prima di morire e controllo dei conti bancari esteri dello Stella. ! ! Nota nale. A osservare gli intervalli di tempo tra una vittima e laltra si ipotizza che

lomicida stia per ricolpire. Si consiglia unadeguata campagna di informazione, con tutti i mezzi disponibili, sulle precauzioni da prendere: non portare in casa donne, soprattutto se sconosciute. Lomicida potrebbe indossare i guanti sin dal primo approccio, sicuramente prima di entrare in casa. Segnalare ogni tentativo di adescamento da donne sconosciute. Sospettare di donne molto disponibili. ! ! ! ! Fine rapporto. Tenente Draci.>> Pace risponde immediatamente: <<Ottimo lavoro. Vada avanti cos. Cerchi di risolvermi questo benedetto

caso al pi presto. Capitano Pace.>> ! Invia il messaggio. Via Cerveteri, 21 osteria LInferno 28 ottobre; ore 0:22 ! Il Conte Del Busto sbatte il ventiseiesimo bicchiere, ormai vuoto, di

bacardi e coca cola sul tavolo attorno al quale sono sedute diverse persone. Appoggia entrambe le mani sul tavolo e dice: ! - Jo voy.- E si alza lentamente. - Signori e signore, seoritas y nios, me
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ne vado a casa!-

Si drizza, assume un portamento decoroso, si libera della sedia, fa un

cenno con la mano, si inchina, si gira ed esce dallosteria. I suoi compagni sanno che la serata sta nendo anche per loro. Si avvia con passo stanco e incerto verso casa, non molto lontana da l. Una breve passeggiata e un po daria fresca quello che ci vuole in questi casi. Un centinaio di passi e vede un gruppo di persone, fuori dal locale notturno. Il Conte nota le donne, vestite da ballo. Ammira le caviglie, velate dalle calze. ! Dopo dieci minuti, che gli sembrano lunghissimi, arriva davanti al portone. Si posiziona davanti al microfono della serratura elettronica, posta a anco della porta, e bofonchia, con voce roca, alterata dallalcol: ! ! ! ! ! ! - Guillermo Fernndez.La serratura naturalmente non scatta. Luomo sbuffa, avvicina di pi la - Guillermo Fernndez.Niente da fare, il portone non si apre. - Que poca madre! Carajo!Il Conte impreca. E quando lo fa sul serio gli viene in messicano.

bocca al microfono e insiste, alzando solo un po la voce:

Solamente per gioco usa litaliano. Non la prima volta che gli succede, tornando a casa stanco e brillo, dopo una bella bevuta. Il sensore non riconosce la voce alterata, e non invia il permesso di apertura alla serratura. Se prima si potevano perdere le chiavi e rimanere fuori casa, ora si pu perdere la voce. Non c una grande differenza. ! Con calma. Si schiarisce bene la voce, prende ato e riprova. Finalmente la serratura scatta e lui si affretta ad aprire la porta. Sale le scale lentamente. Non fa mai le cose di corsa, anche se stavolta un po di fretta ce lha. Il corpo affaticato reclama la posizione orizzontale, mentre il cervello continua a girare instancabile, attraverso una baraonda di colori, immagini, impulsi. Sente vampate di calore in vari punti. Allo stomaco, allombelico che centra lombelico?, al petto. Vede visi, di uomini, di donne. Molte donne piroettano nella mente. Si attacca allo scorrimano e poggia piede dopo piede, a fatica. Lo attende il letto, il morbido letto, ancora cos lontano. Immagina gambe femminili davanti a se, bellissime, le pi belle che riesce a pensare. Salgono
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pi in fretta delle sue. Sente lo scalpiccio dei tacchi, e quel rumore lo emoziona. Si chiama Barbara, no Venere, no Desideria. E bionda, formosa e ha la pelle chiara. Poi bruna, snella, carnagione scura. Sono due le donne che lo precedono e, in un attimo, si moltiplicano nella fantasia, le immagini si intersecano, si confondono. Spariscono dietro langolo. Manca un piano, forza! Sale pi deciso, aggrappandosi alla ringhiera e issandosi. ! Le impronte digitali, oltre a essere pi sicure, non vengono alterate dallalcol. Non ha problemi ad aprire la porta, la sospirata porta. Preme leggermente per qualche secondo i polpastrelli della mano destra sui cinque sensori, nch non sente lo scatto. Entra in casa, poggia la giacca sullappendiabiti, gli occhiali nel portaocchiali. Vuole il letto e comincia a spogliarsi, lasciandosi gli indumenti alle spalle, sul pavimento. I pantaloni scivolano lungo le gambe, di fronte al WC, e rimangono l. In mutande e canottiera, si avvia nella penombra verso il letto e vi si inla. La luce della luna ltra dallesterno, attraverso le tende bianche. Rilassa i muscoli e tira un grosso sospiro. Si sente al sicuro. ! La testa gira, romba, sta ancora andando a bacardi. La fantasia galoppante non lascia presagire un sonno tranquillo. Chiude gli occhi e la vede. l, davanti alle tende della porta-nestra. Lo guarda, bella e era. Desideria. Indossa una veste bianca, candida, molto leggera. Le forme si indovinano nelloscurit. Ha i capelli neri, lunghi no al petto. Le punte morbide dei capelli le si infrangono sul collo, sulle spalle, sul torace. Coprono delicatamente il seno, che traspare, e sorano i capezzoli. Si sla le mutandine bianche da sotto la veste, con naturalezza. Le tiene un secondo nella mano, prima di lasciarle cadere sul pavimento, accanto al piede scalzo e profumato. I capelli ondeggiano, accarezzandola dolcemente. Rimane l, muta, in attesa, con gli occhi intensi e le labbra tremanti. ! ! ! Il Conte la guarda estasiato. - Sei bellissima! Vieni qua. Vieni qua vicino a me.- mormora. Ha un groppo alla gola. Si immagina di tendere il braccio verso di lei, di

continuare ad ammirarla con il braccio sollevato, di guardarla con dolcezza. Lei sorride e fa un passo verso di lui, la veste si increspa appena, lorlo
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ondeggia. Le mani si incontrano, si prendono, come in un ballo. La conduce delicatamente verso il letto. La sdraia, sorando la seta e la pelle. Lei si lascia baciare, ma rimane immobile, non partecipa. La fantasia non riesce a coinvolgerla nellatto. Limmagine sfuma, si dilegua. ! Si trova alla base di una scala a chiocciola, molto stretta, di ferro. Una donna sta salendo. Vede solo le gambe, le calze nere autoreggenti, la fascia scura che le tiene alla ne della coscia carnosa, intravede loscurit tra le gambe. Di corsa la segue sulla scala, gira, gira, gira. Quando arriva su, la trova sul divano, ammiccante. Ma non riesce a immaginare il volto, il busto, neppure il nome. La donna scompare dalla mente. ! I pensieri si offuscano, si fanno meno precisi. Persone presenti e vicine, visi dimenticati, visi cari e visi sconosciuti. Immagini della memoria che scorrono lentamente, si sovrappongono e si frantumano. Scheletri le cui ossa si spezzano, si separano, si ricompongono in forme diverse. Diventano segmenti di gure geometriche, spigoli di cubi, lati di strutture astratte, le quali si muovono, roteano, si intersecano. Si slacciano in parte, emettono radiazioni, come se disegnate dagli aghi di un elettrocardiogramma. Assi e segmenti liformi e curvilinei, spazi euclidei e luoghi caotici, moti armonici e moti ondulatori, in cerca di un equilibrio. Entra nella fase di trapasso al sonno, sta perdendo coscienza. Si addormenta. Il cuore batte regolare, le vene delle tempie si rilassano, il sospiro diventa profondo. ! ! ! Il buio assoluto, il tempo inesistente. In un ash una stella astratta, due assi perpendicolari, dal cui punto di Poi la luce soffusa dei sogni, una cornice nebbiosa, sfumata. Una stanza,

intersezione parte una linea spezzata, come una coda sottile. di cui nota solo le stoffe di velluto rubino, probabilmente di qualche sedia o divano. Un tavolino antico e sopra un vecchio grammofono, con laltoparlante a cono, decorato a spirali, annerito dal tempo. Si avvicina e gira la manovella. Esce una musica bellissima, lo sa, ma non riesce a sentirla, a distinguere le note, larmonia. Bambine in tuta da ballo danzano sulla punta dei piedi. La musica si interrompe e le bambine scompaiono salutando con un inchino. Dallaltoparlante ora esce un brusio. Nella stanza, dimprovviso,
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ci sono tante persone, uomini e donne con il volto pallido impassibile, impenetrabile, gli occhi spiritati cerchiati da una profonda tristezza. Sono sistemate come in un coro, su vari livelli circolari. Una di queste apre la bocca: ! ! ! ! ! ! ! - Salve Unaltra: - Conte.Lascia la presa della manovella e arretra. completamente accerchiato, - La sua immaginazione -, - molto -, - fervida -, - ma caduca.Ruota di trecentossessanta gradi per seguire con gli occhi chi pronuncia Le bocche dei coristi si dischiudono a turno, ma non sembra che le voci

senza via di fuga, un senso di claustrofobia lo assale.

le parole. vengano da loro. Piuttosto rimbombano nel cervello. C una leggera asincronia tra lapertura della bocca e il suono. ! - Non si -, - spaventi.-, - Odradek -, - che parla -, - le sto -, - parlando -, - nel sogno -, - ho imparato -, - a comunicare -, - con il cervello -, - nello stato -, - di sonno.! ! ! Odradek. Sto sognando? - Cosa vuoi?- domanda il Conte. - Devo -, - darle -, - alcune informazioni -, - sulle nostre -, - attivit -, - il

negozio -, - dove -, - lei -, - lavora -, - propriet -, - della cooperativa Odradek -, - da me -, - fondata -, - i soci -, - della cooperativa -, - sono -, tutti -, - persone -, - che lavorano -, - per essa -, - in Italia -, - ci sono -, ottocento -, - ottanta -, - due -, - soci -, - nel mondo -, - diciannove -, - mila -, seicento -, - novanta -, - quattro -, - lei riceve -, - lo stipendio -, - dalla cooperativa -, - e -, - proprietario -, - di una parte -, - di questa -, - lei -, - -, - un uomo -, - ricco -, - la cooperativa -, - possiede -, - negozi -, - di usato -, come -, - quello -, - che lei -, - dirige -, - e sta -, - allargando -, - le attivit -, - i negozi -, - in Italia -, - sono -, - cento -, - quindici -, - nel mondo -, - duemila -, - settecento -, - cinquanta -, - sei.! Sgrana gli occhi stupito.
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! !

- Anche gli altri, Federico, Hector, Sandor e Sole sono soci? E sono - S -, - alla ne -, - dellanno -, - vi -, - si -, - comunicher -, - la situazione

ricchi?-, - nanziaria -, - vi -, - si -, - invieranno -, - gli utili -, - divisi -, - in parti -, uguali -, - sorpreso?! ! - Accidenti se sono sorpreso.- Adesso -, - vado -, - Conte -, - non -, - c -, - altro -, - che -, - ha

bisogno -, - di sapere -, - se vuole -, - pu -, - rendere note -, - queste cose -, - ai suoi amici -, - a presto.! ! ! - A presto.- mormora. I coristi chinano la testa e escono dalla stanza in ordine sparso, le Loscurit cala sul sogno. Piazza Re di Roma, 17 ore 12:37 ! Draci si sente ormai familiare in quel negozio. Non sa bene se ci

braccia penzoloni sui anchi e il passo leggero.

tornato perch in qualche modo le indagini lo portano l oppure perch prova una specie di simpatia per quel posto. Del resto lultima cosa tangibile che Pervi aveva fatto nella vita prima di morire era diventare socio della cooperativa Odradek. E la Odradek a Roma possedeva quel negozio. ! ! ! ! ! ! ! ! Riconosce il Conte dietro al bancone e gli si avvicina. - Salve.- fa un rapido gesto della mano - si ricorda di me o le devo - Ah s. Mi ricordo. Come sta?- Bene. E lei?- Bene, grazie. Vuole ancora parlare con Sandor?- In verit volevo scambiare quattro chiacchiere informali con lei, se non - S. Allora attenda un attimo.- Il Conte si allontana dal bancone e - Federico. Vieni in cassa per favore.104

mostrare di nuovo il tesserino.-

disturbo. Lei il signor Fernandez Del Busto, vero?chiama:

! ! ! ! ! ! !

Dopo poco, Federico arriva al bancone e il Conte si rivolge a Draci: - Le va bene uscire un attimo?- Certo.Escono dal negozio e si allontanano di qualche passo. - Mi dica.- . - Le volevo fare qualche domanda sulla cooperativa Odradek.Il sogno salta subito alla mente. Si era interrogato il mattino: aveva

parlato con Odradek oppure aveva semplicemente sognato? Quelle voci e ci che dicevano gli erano rimasti impressi nitidi nella memoria. In pi avevano un carattere informativo forte e preciso. Daltro canto era indubbio che stesse dormendo. Aveva pensato che prima o poi quellenigma sarebbe stato svelato, in qualche modo. La cooperativa Odradek. Annuisce, timidamente. ! ! ! ! ! ! ! ! - Lei socio, vero?- S.- il cuore batte forte. - Anche gli altri lo sono? Federico Urjico, Hector De La Pea e Sandor - S. Certo.- Certo un corno. sorpreso che non sia stata menzionata - Conosceva Carlo Pervi?- Carlo Pervi?! No. Chi ?- aggrotta le sopracciglia. Su questo non sono - Chi era. morto. Anche lui era socio della Odradek. Sto indagando - No. Mai sentito. Del resto non conosco gli altri soci. La gestione del

Kovacs?Sole.

stato informato. sulla sua morte e mi chiedevo se lo conosceva.negozio, come lingresso nella cooperativa, mi stata offerta direttamente dallamministrazione della cooperativa. In genere siamo in contatto per via elettronica.! ! ! - Conosce i membri dellamministrazione?- Beh. Non di persona, no.- Ne conosce i nomi?105

! ! ! ! ! ! ! !

- Nemmeno. Si rmano sempre: <<amministrazione della - Lo sa che la cooperativa piuttosto grossa?- Certo. Beh, abbastanza.Draci sembra riettere. - unottima idea quella dei negozi dellusato. E anche quella di far - Beh. I negozi dellusato unidea della cooperativa., e non so chi lha - Quindi gli unici membri che conosce personalmente sono i colleghi del - S. Non stranissimo, se pensa che si comunica molto senza vedersi.

cooperativa>>.-

dipendere i prezzi dal reddito dellacquirente. Sa chi lha avuta?avuta. Laltra mia. Lho proposto io allamministrazione.negozio?Ormai le vecchie riunioni sono superate. La cooperativa molto numerosa, come diceva. Lamministrazione coordina tutto e fa da tramite.! ! ! ! ! ! - Gi. E le stato chiesto di mettere un grosso capitale al momento - No. Mi stato chiesto solo di gestire il negozio.- Per questo per lei stipendiato?- S. Certo.Draci si blocca: - Va bene. Credo che questo sia sufciente. Speravo solo che lei mi delliscrizione alla cooperativa?-

potesse dare qualche informazione su Pervi. La prego di chiedere ai suoi amici se per caso lo conoscevano e in tal caso di farmelo sapere. Questo il mio biglietto. Arrivederci.! - Arrivederci.ore 20:35 ! Il Conte ha appena abbassato le serrande del negozio. Gli altri se ne

sono andati ed rimasto solo, alla luce del neon. In verit non tutti se ne sono andati. Si avvia verso il retro del negozio, percorre il grande magazzino e si avvicina a una porta. Appoggia lorecchio prima di bussare. Risponde la voce di S.G.N.C.2.1:
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! ! ! !

- S. Chi ?- Sono Guillermo, Sole. Posso entrare?- Certo. Prego.Il Conte entra, invitato da un gesto, tenendo per qualche secondo la

porta aperta dallesterno, con discrezione. La stanza piuttosto ampia, sommersa da schermi, terminali, telefoni, televisori, elettrodomestici elettronici di vari generi, piccoli robot, li, cavi, processori, strumenti di lavoro. S.G.N.C.2.1 seduta davanti a un enorme tavolo di legno chiaro, ingombro di una quantit di oggetti di tutti i tipi. Ha davanti una cassa di metallo. In fondo alla stanza c una brandina di ferro. Di fronte al lungo tavolo ci sono tre sedie e il Conte si siede su una. Poggia i gomiti sulle ginocchia e il mento sulle mani e la osserva da dietro gli occhialetti. Lei si volta e gli sorride: ! ! - Cosa c?- domanda. - Niente. Pensavo: ma non esci mai tu? Sei sempre chiusa qua dentro a

lavorare tra queste quattro mura. Beninteso, per il negozio un gran bene. Sono esterrefatto da quello che riesci a fare. Per mi si stringe il cuore a vedere una bella ragazza come te stare rinchiusa qua dentro come una monaca di clausura. Sei qua da due mesi e non hai mai messo il naso fuori. Mi chiedo proprio come fai.! - Ma io mi diverto, qua. E poi sono collegata con il mondo esterno. indica il grosso terminale alla sua destra - Da qui posso vedere tutto, forse meglio che andando in giro. E fare tutto. Non c alcun bisogno di uscire. Basta spingere i pulsanti e guardare lo schermo.! ! ! - S. S. Lo capisco. E poi con tutto quello che sai fare...- Non ti devi preoccupare per me, Guillermo.- Senti, per. Va bene che tu stia qui a lavorare. E che stia bene. Per

insisto perch tu esca qualche volta. Ad esempio, non ti andrebbe di fare qualcosa stasera? Magari una passeggiata, prendere una boccata daria. Ti farebbe bene. Magari ci possiamo andare a prendere qualcosa da bere... Stai sempre qui, chiusa in questo buco. Ma come fai? Non ti va di andare a divertirti? 107

! ! ! ! ! ! ! !

- Hai visto il mio ragionatore?- lo interrompe bruscamente S.G.N.C.2.1 - Ragionatore?- S. Lho appena nito. una prova, un modellino, ma dovrebbe essere - Lhai fatto tu?!- S.- Ah!Si avvicina istintivamente alloggetto, scrutandolo. - Vieni, avvicinati. Ti faccio vedere.- il Conte sposta la sedia accanto a lei.

indicando la cassa davanti a lei.

divertente.-

- Gli ho dato degli assiomi, le regole logiche basilari, gli ho denito alcuni processi e creato una serie di conoscenze simboliche e notazionali. Lho abbellito con un sintetizzatore di voce semplice. Parla. Stai a vedere.- dice con allegria. Il Conte interessato e sorpreso. E rivolta alla scatola: ! ! ! ! ! ! ! ! ! - Proposizione. A uguale a B e B uguale a C implica?- si sente un - A uguale a C.- risponde una voce metallica proveniente da una griglia - Questa una stupidaggine ovviamente. Era solo una delle regole Il Conte la guarda impressionato e dice: - Proviamo questo: proposizione. A in relazione con B e B in relazione Il rumore riappare, dura qualche istante di pi: - Nessuna risposta.- risponde la scatola. - Beh, certo.- dice il Conte. S.G.N.C.2.1 domanda: - Proposizione! Sia una relazione di equivalenza. A B e B C brevissimo rumore. sul lato. inserite.-

con C implica?-

implica?! ! ! - A C.- risponde la voce dopo il solito rumore. - Per! E lhai fatto tutto da sola? Fa anche le dimostrazioni?- Certo. Semplici per. Non ha un grosso bagaglio culturale.108

! ! ! ! ! ! !

Il Conte la guarda con ammirazione. Poi si scuote e dice con - Allora. Cosa dici della mia proposta di uscire un po stasera? Forza, - Va bene. Per sul tardi.- Certo. Sul tardi. Le undici? Mezzanotte?- Mezzanotte. Qui davanti al negozio.- Molto bene.- esclama il Conte soddisfatto - Allora vado a casa a Lei sorride, mentre lui si alza e saluta con un gesto della mano. Esce,

entusiasmo: fammi contento.-

riposarmi un po, mangiare qualcosa, fare una bella doccia.lanciando un ultimo saluto dalla porta, che richiude dietro di s. S.G.N.C.2.1 si sofferma un secondo a riettere, conclude il ragionamento e si rimette a trafcare tranquillamente con la scatola: ! - Proposizione. ...ufcio del Tenente Draci, sede della polserial ore 22:41 ! - Odradek, chi era costui?- pensa a voce alta Draci, sorridendo. La

memoria va con nostalgia ai tempi andati del liceo. davanti a un grande schermo che emette luminosit uorescente, unica fonte di luce nella stanza. Quel nome lo incuriosisce. Non che pensi abbia qualche importanza specica nelle indagini. colto principalmente da una curiosit intellettuale. Sono ormai dodici ore che lavoro. Forse ho bisogno di una pausa. Stira il collo, lo muove a destra e sinistra. Odradek, Odradek. Chi cacchio era? Sembra il nome di un personaggio storico... o forse mitologico. Tamburella le dita sulla scrivania, ssando il vuoto. Sono stato tutto il giorno a studiare i dati relativi a quel Tomba. Un personaggio veramente sgradevole. Magari ha ragione chi lha ammazzato. Guarda la cartella appena aperta sullo schermo, relativa a Pervi. Continuare non se ne parla. Due sono le cose: mi vado a prendere un bel panino da McDonald e poi faccio un giro, oppure... oppure che? Non mi dire che staresti qui davanti a sto coso uorescente per scoprire chi era Odradek? Assurdo! Sei completamente scemo! Chiude con decisione
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la cartella e si blocca di nuovo. Odradek, Odradek... Ma s, facciamo un breve tentativo. Che ci vorr! Ecco. Mi collego col centro della sezione investigativa. L hanno lenciclopedia Treccani telematica. Faccio una ricerca automatica... s, eccomi collegato, veloci i collegamenti a questora. Vediamo, dov che stava? S ecco... Enciclopedia! Eccola qua! Ta Ta Si muove sulla rete con rapidit e sicurezza. OK. Ora trova: Odradek, pam! Afferra il mento con la mano destra, in attesa di risposta. Poi me ne vado. Dopo circa trenta secondi si sente un segnale sonoro e sullo schermo appare una tabella. Legge i risultati della ricerca: ! ! <<Ricerca completata. Lelemento ricercato non stato trovato.>> Allora non sar un personaggio storico, e nemmeno mitologico. Ma che

lingua sar? Sar un nome o vorr dire qualcosa? Sembra pi un nome in effetti. Beh chissenefrega. Continuo domani. Magari lo faccio cercare da qualcun altro; io ho altro da fare. Forse una parola slava. Mm. O magari tedesca, inuenzata dallo slavo. Vabbe, che ci vorr a controllarlo. Quante saranno mai le lingue slave? E poi le linee sono cos veloci in questo momento. Se mi collego con la biblioteca nazionale ci metto cinque minuti. ! Si mette allopera con le dita rapidissime, che strisciano con abilit sul tappetino dei comandi. Ha appena inviato la ricerca sul vocabolario tedesco, quando squilla il suo telefono personale. ! ! ! ! ! ! ! ! - Pronto.- Tenente, sono Pizzani.- esclama una voce allegra. - Ah Pizzani, come va? Che si dice l alla sezione?- Sono uscite le statistiche del mese sullattivit criminale. C una cosa - S. Dimmi.<<Ricerca completata. Lelemento ricercato non stato trovato.>> - Ha presente quei fogli di richieste di dati che aveva fatto? Quelli sul - Certo.- inizia la ricerca sulle lingue slave.
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che le piacer. Glielo volevo dire subito.-

informa lo schermo. numero di persone uccise per fasce di reddito?-

- E allora sar contento, lei che un po comunista. Questo mese c

stato un ulteriore aumento di morti ammazzati in Italia sulla fascia superiore ai duecentomila euro. Se continua cos, con la regressione che c, tra un po i ricchi niscono.- ride Pizzani. ! ! ! ! ! ! - E infatti sono contento. Ma dubito che niranno. Quelli cascano sempre - Quelli sono stazionari, diminuiti in maniera impercettibile.- Bene, Pizzani. Ti ringrazio. Ora per ti devo lasciare che ho da fare.- Dov Tenente? Con una donna?- Ma quale donna, Pizzani. Sono alla polserial.- Ancora, Tenente. Ma basta! Se ne vada a casa! tardi e scommetto in piedi. E i poveracci?-

che tutto il giorno che lavora. Tenente, lei si deve distrarre di pi. E smetterla di pensare a quella donna.! ! ! ! ! - Piantala, Pizzani. Io non penso affatto a quella donna. Infatti lavoro. - Arrivederci, Tenente.Draci attacca. Sta per lanciare lultima ricerca sulle lingue slave. Passano Niente. Boh. Sar un nome inventato... Un personaggio letterario? Beh, Comincia a chiudere le applicazioni, spegne tutto, afferra il soprabito ed Ora ti saluto. Ci si vede.-

pochi secondi e appare di nuovo il messaggio. questo un po pi complicato... Via. Uscire. esce. Circo Massimo 29 ottobre; ore 0:42 ! Il Conte e S.G.N.C.2.1 sono seduti su una panchina. Sotto di loro si apre

maestosa larena del Circo. Il cielo blu scuro fa da sfondo alle rovine illuminate. Il Conte tiene tra le gambe una bottiglia di Morellino di Scansano e sorseggia di tanto in tanto. Laria fresca e nel cielo terso si distinguono nettamente alcune stelle. La luna uno spicchio sottile. ! - Che notte muy linda.- sospira. Si sente romantico, ma la sua amica
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emana una freddezza metallica, questo lo ha sempre notato. Chiss perch

una cos bella ragazza non mi ispira sentimenti amorosi. Forse perch troppo perfetta. Cos pura, poco attaccata ai piaceri comuni della vita, alle banalit quotidiane. molto interessante parlare con lei. Dovrei farlo pi spesso. cos intelligente. Mi sa che avrei tante cose da imparare. Forse le potrei chiedere di Odradek e della cooperativa. possibile che ne sappia qualcosa di pi. Magari mi pu aiutare a capire. Non so se sia prudente. ! ! ! ! ! ! S.G.N.C.2.1 si gira e interrompe il corso dei pensieri: - Guillermo.- S.- Che cosa sai tu di questa cooperativa? E di Odradek?- lo guarda dritto - Mi hai letto nel pensiero, Sole. Volevo chiedertelo anchio.- Tu lo sai che la cooperativa al momento molto grossa? Possiede

negli occhi.

tantissimi negozi come il nostro. Inoltre in forte espansione, sta acquistando azioni a destra e manca, vere e proprie societ. Credo che sia dietro a moltissime societ o cooperative fantasma che stanno acquistando sul mercato come prestanome, per non dare troppo nellocchio. Parlo di mercato mondiale, non solo italiano o europeo.! ! ! - E tu come le sai queste cose? Te le ha dette Odradek?- il Conte - No. Ho fatto delle ricerche. E a te? Le ha dette Odradek?- Beh, parte s. Cio, so solo della cooperativa e dei negozi. Credo me lo stupito.

abbia detto lui ieri notte. Ma non ne sono sicuro. Anche se, alla luce dei fatti, direi che era proprio lui.! ! ! ! ! ! ! - Che vuoi dire?Il Conte si incanta a guardare il vuoto e mormora: - Stanotte stato incredibile. Anche le altre volte era strano, ma - Cosa?- Il modo in cui mi ha parlato. Sono ancora confuso, maS.G.N.C.2.1 lo guarda incuriosita, stringendo gli occhi: - Racconta.112

stanotte-

! !

Il Conte sospira. Butta gi una abbondante dose di alcol. - Ero a letto, un po ubriaco, e mi sembra di essermi addormentato. Ho

cominciato a sognare: ero in una stanza e intorno a me cerano tante persone di cui non ricordo i volti. Erano bianchi, senza lineamenti forti, indistinguibili luno dallaltro. Era come fossero disposti in un coro. Hanno iniziato a parlarmi. Come parla Odradek. Un collage di voci, una dietro laltra, tutte diverse. Che per esprimono un concetto compiuto. A turno aprivano la bocca e dicevano la loro parte di frase. Parlavano della cooperativa, mi informavano delle sue propriet: cento e qualcosa negozi in Italia, duetremila nel mondo. Mi dicevano che sono ricco, che alla ne dellanno ricever la mia parte di guadagno. Sembrava proprio un sogno. Naturalmente il dubbio che qualcosa di strano fosse successo mi subito venuto, appena sveglio. Tra laltro avevo un ricordo ben nitido di tutto quello che mi era stato detto. Non sapevo che pensare. Ho cominciato a convincermi che fosse veramente Odradek, e non un semplice sogno, quando il giorno dopo venuto un poliziotto a farmi un piccolo interrogatorio. Capisci? Mi ha dato le informazioni necessarie a sostenere quellinterrogatorio. E ora tu mi confermi che tutto vero. Non pu che essere stato lui.! ! ! ! ! ! ! ! - Un sogno.- S. Sono ancora scosso. Ha detto: ho imparato a comunicare con il - Ha imparato a comunicare con il cervello.- ripete S.G.N.C.2.1 - Nello stato di sonno, ha aggiunto.- Dimmi del poliziotto. Che voleva?- Mi ha chiesto se conoscevo gli amministratori della cooperativa o altri - E tu che hai detto?- Che no, non li conosco. Che conosco solo quelli che lavorano con me.

cervello.pensierosa.

membri.-

Sapeva che noi eravamo soci, ma non sapeva di te. Odradek mi ha detto che anche tu sei socia.113

! ! ! ! ! !

- S. Infatti.- lo assicura, sapendo di mentire, S.G.N.C.2.1 - Lhai detto al - Ovviamente no. La tua presenza non va rivelata, era nei patti. E poi se - Morto come?- Non so. Immagino ammazzato. Altrimenti perch indagherebbero.- Non lhai chiesto?- No. In verit no. Non cho pensato. Ero un po colpito dalle domande

poliziotto?conoscevo un certo Pervi. Un socio della cooperativa che morto.-

sulla cooperativa. Se me le avessero fatte il giorno prima, sarei rimasto allibito.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! - Gi. Odradek ti ha informato appena in tempo.- Esatto. Una coincidenza?- Chi Odradek, Guillermo? Lo sai?- No. E nemmeno tu?- No.- Ma tu sei stata presentata da lui.- S, vero. Cosa sai di lui, Guillermo? Lhai mai visto?Scuote la testa e manda gi un buon sorso di vino. S.G.N.C.2.1 - E in che altro modo si messo in contatto con te?- Ah. Sempre in modi particolari. La prima volta mi scrisse per posta

continua:

elettronica. Quasi normale, a parte il fatto che la lettera non proveniva da nessun indirizzo esterno. Era un messaggio che mi ero inviato da solo per conoscenza e ne era stato semplicemente sostituito il testo. Fu il primo contatto che ebbi con lui, dove mi propose il lavoro del negozio. capitato poi che mi parlasse per telefono. Non che mi chiamasse lui direttamente. Si inseriva sulla linea.! ! - Come esattamente?- Io accendevo il telefono, componevo il numero, dallaltra parte squillava

e, quando sembrava che qualcuno rispondesse, in realt cera lui che mi parlava. Le persone che avevo chiamato mi hanno detto che loro alzavano la cornetta, non sentivano nulla e riattaccavano.114

! ! !

- E sul video?- Sul video non vedevano niente e nemmeno io.- il Conte fa una pausa, - Lui, poi. Sempre il coro. Per si capisce di essere di fronte a un

poi continua: pensiero unico. Che parla, risponde, pensa. Sembra di parlare con una persona dalle mille voci.- un brivido lo scuote. S.G.N.C.2.1 annuisce. ! ! ! ! - Quante volte ti ha contattato?- Mah. Una decina, direi. Fondamentalmente mi d istruzioni. Molto - E che altro?- La radio. Si intromette nelle trasmissioni che ascolto, parlandomi

precise.-

sempre nella stessa maniera. E una volta per televisione, mentre guardavo un lm. Allinizio si vedevano delle strisce, come un nastro rovinato. Poi le immagini sono scomparse del tutto e lo schermo si fatto opaco. Il messaggio scorreva da sinistra verso destra a caratteri chiari.! ! ! ! ! ! - Nessuna immagine.- No.- E che pensavi di tutto ci? Perch hai seguito le sue istruzioni?- una bella domanda e ti ringrazio per avermela fatta.- dice seriamente. - Non ne ho la pi pallida idea!- scuote la testa. S.G.N.C.2.1 sorride. - A parte gli scherzi, allinizio mi sembrava un colpo di fortuna che

qualcuno mi stesse offrendo un lavoro. Non me la passavo poi cos bene. E anche Hector e Federico. Tutti e tre avremmo avuto un nuovo lavoro, il quale tra laltro mi piaceva. Mi sembrava una bella idea. E cera qualcuno che sembrava potesse veramente nanziare il tutto. Naturalmente ero anche scettico e sospettoso. Ho tentato in tutti i modi di non cedere alla tentazione di credere al miracolo. Per tutto quello che diceva era vero o succedeva. I soldi cerano, latto di acquisto cera, i contratti cerano. Tutto regolare. Cercavo di non farmi fregare, ma in effetti nessuno sembra volermi fregare. Fino a ora niente fa credere che qualcuno ci stia giocando un brutto scherzo. Certo. La cosa che inquieta : chi o cos questo Odradek. Come fa a essere cos potente. Che cosa vuole fare? Soldi? A quanto pare li sta
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facendo fare anche a noi. E allora... Mi dicevo, forse per tornaconto o per tranquillizzarmi, che c qualcosa di immateriale, di spirituale in Odradek. E, mi dicevo, lo spirito non pu essere fautore di male. Il male, la sopraffazione delluno sullaltro, homo homini lupus provocato da interessi materiali, da bisogni concreti, da istinti legati alla carne. O no?! ! - Pu darsi. E non hai fatto ricerche, non hai provato a cercarlo in - S. Ho provato, ho chiesto in giro, ma non ho trovato nulla. E lui era qualche modo?sempre cos gentile con me, cos signorile. Alla ne ho pensato che mi stavo facendo problemi che non esistevano.! ! ! ! - Anche con me stato gentile. Forse perch ci voleva usare per i suoi C un lungo silenzio. - Sinceramente mi sento molto confuso, molto impotente. Tu invece hai - S. Ma non abbastanza per sapere di lui. Quello che mi hai detto tu scopi.-

trovato qualcosa?stasera interessante. Non ti mai sembrato strano che in questo momento ci fosse qualcuno che investisse in Italia? Nessuno investe in Occidente, solo i cinesi e nemmeno troppo.! - Un po s. Ma per quello che sapevo io, non che fosse una cosa cos assurda. Pensavo fosse solo un negozio e poi mi sembrava unidea intelligente. E infatti lo . Lavoriamo molto, nonostante la recessione economica. Certo sono stupefatto di tutto questo successo.! ! ! ! ! - Unattivit commerciale, e cos vasta, sembrerebbe una follia in questo - Gi. E se fosse qualche societ cinese, che vuole rimanere S.G.N.C.2.1 si stringe nelle spalle. Il Conte domanda: - E a te come parla?- Per posta elettronica. Ma ci siamo sentiti solo un paio di volte.- mente momento, un fallimento sicuro.nellombra?-

Io cercavo un lavoro di questo tipo e lui, in qualche modo che non so, lha saputo e mi ha fatto lofferta. Non c voluto molto per convincermi. Il posto
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cera, come ben sai. Da che cosa pu provenire la parola Odradek, Guillermo? Che cosa vuol dire? In che lingua ?! ! - Non lo so proprio.- Non un personaggio storico. Ho cercato. N mitologico. Non ho

trovato nulla che questa parola possa signicare in nessuna lingua. Ho pensato che potrebbe essere un nome completamente inventato. Ma da chi? Dal nostro amico o da qualcuno prima di lui?! ! ! ! ! ! ! ! - Un romanziere?- Un romanziere. Un personaggio di un libro. Ti viene in mente niente? - Ma io sono un povero messicano.- Ma colto.- Insomma. Comunque non lo so. Non si pu cercare?- Ho cercato. Per ora non ho trovato niente. Continuer. Le ricerche non - Cercheremo. Si potrebbe chiedere a Sandor. Potrei chiedere in giro. Se - Il problema che se la parola non compare nel titolo, come sembra

Letteratura nord-europea, scandinava magari. O slava. Oppure tedesca.-

sono esaurite. Penso sia importante scoprire lorigine del nome. letteratura, magari qualcuno lha letto.dalle mie indagini, bisogna fare una ricerca pi rafnata, pi specica, e molto pi lunga.! ! ! ! ! - Bisogna sfogliare i libri contenuti nelle biblioteche.- Gi. E ci vuole tempo. Per poi magari non trovare nulla. In verit forse - Quale?- solo unintuizione per ora. Ci penso meglio. Poi te lo dico.Il Conte si sente spossato. Si attacca di nuovo alla bottiglia, poi riempie

ci sarebbe unaltra ipotesi su cui lavorare.-

profondamente i polmoni. Non fa in tempo a riprendersi. S.G.N.C.2.1 lo gela con un osservazione: ! - Ti sei reso conto, Guillermo, che Odradek probabilmente sa di tutte le mie ricerche? E chiss, magari sta ascoltando anche questa nostra conversazione.117

Un brivido profondo no alle viscere lo percorre. Brr. il freddo

delluniverso, il vento cosmico. Via Machiavelli, 33 ore 18:22 ! ! ! ! Draci mette un dito sul pulsante e preme. Attende qualche secondo e poi - S. Chi ?- Sono il Tenente Draci, Professor Herzl. La disturbo?- Per nulla. Salga.- dice la voce, mentre la serratura del portone scatta

sente una voce rispondere:

rumorosamente. Draci sale al primo piano e spinge con discrezione una porta socchiusa. ! ! - Posso?- domanda. - S. Venga, Tenente.- risponde una voce proveniente dalla camera sulla

destra. Si affaccia un uomo alto, magrissimo e dinoccolato. sui sessanta e ha i capelli completamente bianchi. avvolto in una vestaglia stropicciata di lana blu. Draci nota le pantofole a scarponcino, a scacchi blu e marroni. Oscilla, alza il braccio lunghissimo e offre la mano enorme aperta a palanca. Draci alza gli occhi e ricambia la stretta. ! ! - Si accomodi.- dice Herzl con un ampio gesto del braccio - E mi scusi il La stanza completamente sommersa da libri. Oltre che sulle disordine.scaffalature che percorrono interamente le pareti, ce ne sono per terra, sulle sedie, sulla scrivania. Qua e l si notano calzini spaiati, compact disc e banconote di vario taglio. Libera una sedia antica di legno scuro dalle carte: ! ! - Prego. Si accomodi.Draci si avvicina con circospezione, annusando schifato la polvere che

vaga per laria. Si siede con attenzione, mentre la sedia scricchiola. Herzl si posa su una vecchia sedia da ufcio, dalla tappezzeria rossa lisa e macchiata. Guarda il Draci. Con i palmi delle grandi mani congiunte, a dita intrecciate, si liscia la coscia sinistra. ! - In cosa posso essere utile alla nostra polizia?118

! ! ! ! !

- In verit pi una curiosit personale.- risponde Draci. - Non credo - Beh. Meglio. Preferisco lo spirito disinteressato.- Lei sa chi Odradek?- In che senso?- Voglio dire: ho cercato se fosse una parola di una lingua straniera, che

servir alla polizia. Spero sia lo stesso per lei.-

so, dellEuropa del nord, lingue slave, ma non ho trovato niente. Tra i personaggi storici o mitologici. Ho pensato potesse essere il titolo di un libro, ma anche l... Forse c ancora qualche biblioteca in cui guardare. Finora non ho trovato niente , e ci mi fa un po disperare. Non mi viene in mente molto altro. Potrebbe essere un personaggio di un libro non nominato nel titolo o che comunque non si trova nelle banche dati delle biblioteche. Magari non nulla. Lei ne sa qualcosa?! - Odradek. Una domanda interessante.- Herzl assume unaria pensosa Infatti Odradek un personaggio della letteratura. Anche di un certo livello. In effetti un po nascosto.- Draci si complimenta con se stesso per essersi rivolto a Herzl e attende con ansia una risposta: ! ! ! ! ! ! ! - Lei lo sa chi era Kafka?- Certo. Quello dello scarafaggio.- Bravo. La metamorfosi. Quella una delle sue opere pi famose. Kafka - Professore, che importanza ha? Mi dica di Odradek.- Deduco che non lo sa o non lo ricorda. A cavallo tra il milleottocento e il - E in quale racconto sta Odradek?- incalza Draci. - In effetti il titolo del racconto diverso. Non ricordo esattamente quale

ha scritto molti racconti. Sa dirmi in che periodo vissuto?-

millenovecento. Uno scrittore geniale, veramente particolare.-

sia. Il racconto parla essenzialmente di questo personaggio misterioso chiamato Odradek.- Herzl fa una pausa e Draci interrompe i suoi pensieri.! ! - Sa dove posso trovare il racconto?- Naturalmente nella raccolta dei racconti di Kafka. Io dovrei averlo, ma

chiss dove.119

! !

Si alza, dirigendosi verso una scaffalatura. Comincia a frugare tra doppie - Sa. Hanno letto dei racconti di Kafka qualche tempo fa alla radio. Sa

le e libri di traverso, alzando nuvolette di polvere. Aggiunge: quella trasmissione la domenica mattina. Io la ascolto perch ormai con la mia vista non riesco pi a leggere bene. Faccio fatica.! ! - Quanti anni ha, professore, se mi posso permettere?- lo interrompe il - Beh. Non tantissimi. Ma la vista non mai stata il mio forte. Pensi che poliziotto, colto da un moto di curiosit affettuosa. sono anche daltonico. Cinquantotto, comunque. Stavo dicendo che sarebbe bello se ne facessero di pi di quelle trasmissioni. Ci sono attori che leggono i racconti. Lultima volta hanno letto racconti di Hemingway, mi pare fosse quel Sgamann. Non lha mai sentita questa trasmissione?! ! ! ! ! - No. Mai.- Beh. Mi pare abbiano letto anche il racconto che le interessa. stato Draci si sente ancora un po sospeso: - In libreria lo trovo?- Certo. Ci mancherebbe che non avessero pi libri di Kafka. Va bene

qualche mese fa, mi pare. Come si intitola, quel racconto...?-

che la gente compra ormai solo mondezza, ma non esageriamo. Il mio libro era della Feltrinelli, mi pare. Una buona traduzione. Lei sa il tedesco, Tenente? Chiss dov andato a nire, quel libro?! ! ! ! ! - Beh. Magari lo compro in una libreria elettronica.- Ma no! Vada in una buona vecchia libreria! Il libro deve essere un - Va bene, va bene. Andr in libreria. Non si ricorda il titolo del racconto?Herzl si ferma e piega il capo. Poi rinuncia: - No. Un titolo che non ha nulla a che fare con Odradek. Ma nella

oggetto cui prestare cura. Deve avere il suo odore, deve impolverarsi...-

raccolta di racconti pubblicati in vita. Insieme alla Metamorfosi. Oddio. Poi vai a sapere che altre edizioni hanno fatto, per non parlare di quelle elettroniche. Insomma, dovrebbe essere facile trovarlo.! - Che altro sa di Odradek, Professore?120

- Eppure dovrebbe stare qui da qualche parte.- dice, mentre riprende a

cercare - Mah. Nientaltro. Non credo, come dice lei, che sia un personaggio esistito. Per quel che ne so io, uninvenzione di Kafka e tale rimasta. Credo nemmeno voglia dire qualcosa. Kafka era uno scrittore veramente particolare. Un carattere enigmatico, per certi versi oscuro. Lo sa in cosa era laureato e cosa faceva?! ! ! - Forse meglio che io vada, Professore. Andr a cercarlo in libreria. Se Draci si alza di colpo. - In giurisprudenza. Faceva il legale di una qualche compagnia di poi non lo trovo, la chiamo.-

assicurazione, a scopi sociali, mi pare. E intanto scriveva cose bellissime. Nella vita non si pu mai dire, Tenente. Lei ha mai provato a scrivere?! ! ! ! ! - Qualcosina, nel mio piccolo.- Lei laureato in giurisprudenza, giusto?Annuisce. - Magari un giorno diventer un famoso scrittore come Kafka.- Magari. Ora per vado, che ho molto lavoro che mi aspetta. Professore.

- tende la mano verso Herzl - La ringrazio tanto. Non so come avrei fatto senza di lei.! - Non lo avrebbe mai trovato, ho paura.- risponde con piglio orgoglioso Sta andando via, dunque?- Draci alla porta dellappartamento. Herzl la apre dicendo: ! - Visto che lei nella polizia, se potesse mettere una buona parola, fare pressione su qualcuno alla radio. Sarebbe bello per noi poveri vecchietti, che non vediamo pi bene e che amiamo leggere, se facessero molte trasmissioni come quelle della domenica mattina. Sa, una sola un po poca. Ce ne vorrebbe almeno una al giorno. Non ha il potere di fare cose del genere, Tenente? Potrebbe minacciare unindagine. Avranno sicuramente qualcosa da nascondere, alla radio. Non crede?! ! Draci sorride: - Lo terr a mente. Ma non uso questi mezzi, Professore. Cercher di
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trovare altre maniere.-

- Mah. Allora non sar facile convincerli. Credo che io sia uno dei pochi

ormai ad ascoltare quella trasmissione, insieme ad altri quattro vecchietti. E senza audience, quelli non si muovono.! - Cercher di accontentarla comunque. Grazie innite ancora.- Si precipita gi per le scale. ufcio del Tenente Draci, sede della polserial ore 19:25 ! Draci seduto alla sua scrivania, ha un libro davanti. un libro verde

salvia, di media grandezza, con copertina morbida. Non ancora sicuro che trover quello che cerca, ma la commessa gli ha assicurato che non poteva che essere l. Punta la lampada esattamente sul libro aperto e comincia a sfogliare le pagine. Nellindice non compare la parola che sta cercando. Per un attimo si pente di aver comprato un libro cartaceo, poi reagisce. Ma guarda se dovevo dare retta a quel vecchio nostalgico. Vabbe. In fondo mi stato utile. Ci vuole solo un po di metodo. Non saprebbe dire perch, ma si sente emozionato e in preda a strane palpitazioni. Legge rapidamente la prefazione, poi comincia a scansionare con la retina le pagine senza veramente leggere. Scorre il dito sulla carta, con una sola parola in mente: Odradek. A pagina settantaquattro arriva alla metamorfosi. La salta. Si ferma per una pausa. Forse dovrei fare del lavoro serio, invece che andare appresso a queste curiosit inutili. Vabbe, ci vorranno solo altri dieci minuti. Poi lavoro tutta la notte, giuro! Questo pensiero lo incoraggia a riprendere la ricerca. ! Deve arrivare a pagina centosessantanove. La parola l, a fondo pagina. Sopra c il titolo del racconto: il cruccio del padre di famiglia. Gira la pagina e scopre che il racconto non pi lungo di una pagina e mezza. E quando lo avrei trovato, senza Herzl. Legge: ! << C chi afferma che la parola Odradek sia di origine slava e, fondandosi su questa premessa, cerca di dimostrarne la formazione. Altri sostengono invece che derivi dal tedesco e che lo slavo labbia solo inuenzata. Ma lincertezza di entrambe le interpretazioni consente senzaltro
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di concludere che nessuna coglie nel segno, tanto pi che n luna n laltra serve a trovare il signicato della parola. ! Nessuno, naturalmente, si occuperebbe di tali studi se non ci fosse davvero un essere che si chiama Odradek. Al primo sguardo ha laspetto di una spoletta piatta, a forma di stella, e in effetti pare anche coperto di lo; ma probabile che siano soltanto dei vecchi pezzi di lo di tipo e colore diversissimi, strappati, annodati gli uni agli altri, ma anche aggrovigliati insieme. Ma non solo una spoletta, perch dal centro della stella parte una stanghetta diagonale e a questa stanghetta se ne congiunge, ad angolo retto, una seconda. Con laiuto di questultima su un lato, e di uno dei raggi della stella sullaltro, linsieme riesce a tenersi in piedi come su due gambe. ! Si sarebbe tentati di credere che questa gura abbia avuto, un tempo, una qualche forma funzionale e che ora sia solo rotta. Ma non sembra essere cos; quanto meno non ci sono indizi; da nessuna parte si notano attaccature o incrinature che facciano pensare a qualcosa del genere; linsieme si presenta s privo di senso, ma a suo modo conchiuso. Daltronde impossibile dire qualcosa di pi preciso, perch Odradek straordinariamente mobile e non si fa prendere. ! Si trattiene ora in softta, ora sulle scale, oppure nei corridoi o nellandito. A volte non si fa vedere per mesi; allora vuol dire che si trasferito in altre case; ma poi, immancabilmente, torna nella nostra. A volte, quando si esce dalla porta e lui se ne sta di sotto, appoggiato alla ringhiera delle scale, vien voglia di rivolgergli la parola. Naturalmente non gli si fanno domande difcili, bens - gi la sua piccolezza induce a farlo - lo si tratta come un bambino. Come ti chiami? gli si chiede. Odradek, dice lui. E dove abiti? Senza ssa dimora, dice lui e ride; ma una risata che pu produrre solo chi sia senza polmoni. Suona un po come un fruscio di foglie morte. Con questo termina di solito la conversazione. Del resto, non sempre si ottiene risposta, anche di questo genere; spesso lui rimane a lungo muto, come il legno di cui sembra fatto. ! Inutilmente mi chiedo che cosa ne sar di lui. Pu morire? Tutto ci che
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muore ha avuto prima una sorta di scopo, di attivit, in cui si consumato:

non il caso di Odradek. Ma continuer allora a rotolare gi per le scale, tirandosi dietro i suoi li, fra i piedi dei miei gli e dei gli dei miei gli? evidente che non fa male a nessuno; ma lidea che debba anche sopravvivermi mi quasi dolorosa.>> ! Chiude il libro tra le mani e si guarda pensieroso intorno. Che strano, questo racconto. Che signica? Che rappresenta, questo Odradek? Forse dovrei chiederlo a qualche socio di questa cooperativa. Chiss loro come sono andati a pescarlo questo racconto? O perch li ha cos tanto colpiti da chiamarci la loro cooperativa? Mi piacerebbe che me lo spiegassero. Fammi provare a rileggerlo. Draci ricomincia a leggere. Appena nito afferra un foglio e una matita. Lasciandosi guidare dalle parole, inizia a buttare gi schizzi. I primi due vengono cancellati, il foglio accartocciato e gettato. Ne prende un altro e riprova. Allennesimo tentativo, si ferma e osserva lopera. Rilegge alcune righe del racconto, percorrendo i tratti sul foglio con la matita. cos. Ma che cos? La studia attentamente. Ci disegna sopra. Usa uno spazio ancora vuoto e fa unaltra prova, cambiando qualche proporzione. soddisfatto. Prende un altro foglio, si tira su la manica, si concentra e compone la seguente gura:

Ammira lopera per qualche secondo, sorride e la sistema sulla scrivania

appoggiata a un portacarte. Il foglio rimane in piedi l di fronte a lui. Gli rivolge unultima occhiata. Al lavoro adesso!

124

Via Tracia, 2 appartamento di Sndor 30 ottobre; ore 1:47 ! - Sandor. Perch non vieni qui, vicino a me?- chiede Matilde

accarezzando il divano vuoto accanto a lei. Indossa una vestaglia di seta nera sulla pelle chiara. ! - Perch voglio dimostrarti che io sto bene con te anche se chiacchieriamo solamente. Che laltro giorno non ti ho seguita solo per sesso. Comunque, se vuoi, vengo.- Sfodera un sorriso affettuoso. ! ! - Capisco. Ma a me non importa di mostrarti che sono andata a pranzo Si alza e si avvicina lentamente a lui. Comincia a spogliarlo con con te e uscita con te perch mi sei piaciuto parecchio.delicatezza, guardandolo dolcemente negli occhi. Sla la maglietta, toglie le scarpe, slaccia la cinta e sbottona i pantaloni. Li leva. Toglie i boxer a orellini, slandoli con cura dal pene ormai duro. Lo prende per mano e lo conduce in camera da letto. La vestaglia scivola via. Rimane completamente nuda. ! Sndor si lascia distendere da mani vellutate, accarezzare da seni caldi, da labbra morbide e umide, dalla lingua tenera. Le prende forte il viso tra le mani e la bacia a lungo, in profondit, con passione. La tocca con dolcezza, con la punta delle dita e con il palmo delle mani. La bacia lungo il collo ne e sulle braccia, sora con la lingua e con le labbra i capezzoli, il seno, il ventre. Lecca con delicatezza le gambe, dal basso, dalle dita dei piedi, ai polpacci, alle cosce lisce, sempre pi in alto, tra la peluria umida. La sente sospirare con volutt, fremere sotto i colpi della lingua e delle dita. Poi lei lo sdraia, toccandolo con ogni parte del corpo, lega i polsi ben stretti allo schienale del letto con i foulard e prende il membro nella bocca calda, tra le mani esperte. Lo bagna di saliva, lo scalda. Sndor si sente mancare, inebriato. La testa divampa di piacere. Quasi nellincoscienza, si sente prendere con decisione e si trova la bocca calda di lei sulla propria, la lingua calda a contatto con la propria. Ondeggiano intensamente e profondamente, con dolcezza. Vede il
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corpo sinuoso di lei, arcuarsi, uttuare, i anchi ondulare, il ventre sussultare. Sembra un angelo, gli occhi socchiusi, le labbra carnose gone e dischiuse, ansimante di piacere e di sensualit. Tocca il ventre morbido, il seno sodo. Sente il calore spargersi per il corpo. Il piacere salire, venire su dai cunicoli pi remoti, inesorabile, implacabile. Sente la ne vicina, pronta a esplodere. Uno schizzo di dolore, un esplosione di piacere, una tta forte. Unaltra. Unaltra ancora. Reclina il capo, chiude gli occhi, le stringe i anchi. Viene strangolato dal turbinio di sensazioni. Grida insieme a lei, con gioia. La stringe forte al petto, felice di quel contatto. Ascolta il respiro di lei forte e caldo, i battiti veloci del cuore. Sente le membra completamente rilassate, inermi, incapaci di provare alcuna percezione, vuote, scaricate, immobili. Scaricate. Si sente immateriale, puro spirito. In totale catarsi. ! ! ! ! ! Con uno sforzo riesce a guardarla, a sorarle la bocca con la propria. Si - Szeretlek!- sospira con un sofo di voce. - Cosa?- mormora. - Ti amo!- ripete. - Avevamo detto niente ungherese.- sorride lei. Piazza Re di Roma, 17 ore 20:11 ! ! ! Il Conte si affaccia alla porta della stanza di S.G.N.C.2.1, dopo aver - Vieni, Guillermo.- lo invita. - Mi volevi parlare? Hai novit?- Entra e si siede - Io ho chiesto in giro del domanda se per caso ci sia del sangue sul petto.

bussato.

nome, ma nessuno lo conosce. Sandor dice che sodradek signica detrito in ungherese. Non so. Non ho detto agli altri della cooperativa. Dici che dovrei farlo.! ! - Perch no?- Non so. Io avevo fatto credere a tutti che tutto fosse normale, che io

sapessi da chi ricevevo ordini e soldi. Mi vergogno un po. Soprattutto con


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Hector e Federico. Sai: Federico specialmente un amico di lunga data. Forse sar meglio dirglielo. Tu hai novit?! ! ! ! ! - S.- Dimmi.- domanda, con il ato sospeso. - Ho trovato Odradek. Il nome intendo.- Lhai trovato?!- Ti ricordi che avevo avuto unintuizione sulla strada da seguire? Beh.

Dopo che le ultime ricerche nelle biblioteche sono andate a vuoto, ho provato unaltra strada. Oggi sono uscita, come sai, e lho trovato.! ! - Ero stupito che uscivi. Ho pensato che la passeggiata dellaltra sera ti - Alla radio. Ho guardato i programmi della radio e ho scoperto che la aveva fatto tornare la voglia di uscire. Dove sei andata? Cosa hai trovato?domenica fanno una trasmissione interessante. Degli attori leggono racconti di autori vari. Sono andata alla sede di quella stazione e ho chiesto se avevano le registrazioni di quelle trasmissioni.! ! Il Conte la guarda a bocca aperta. Lei continua: - Ce le avevano e me le hanno date. Ho dovuto sedurre il tipo, l, che

allinizio diceva che il disco non poteva uscire dalla loro sede perch cera il copyright. Alla ne me lha dato.! ! -...- Sono tornata qua, ho letto il disco con un elaboratore e lho trasferito su

un le di testo. Ci sono voluti due secondi per trovarlo. un racconto di un certo Kafka, il cruccio del padre di famiglia. stato trasmesso il sedici febbraio, che infatti era domenica. Tieni. Lho stampato.- Gli porge due fogli. Il Conte allunga lentamente la mano, un po stupito. ! ! ! ! ! - Kafka.- ripete. - Sai chi ?- Beh. S. Ho letto una cosa. Tu non lo conoscevi?- No. Sto leggendo quello che hanno fatto alla radio, ora. molto - Beh. Non saprei. Io lo conosco appena.- la consola.
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famoso? Dovrei conoscerlo?- domanda preoccupata.

- Leggi qui.- S.G.N.C.2.1 indica un punto della pagina con il dito - C

una descrizione di Odradek. Lho disegnato, guarda.- gli mostra un foglio. Non so cosa sia.- aggiunge. ! Il Conte si trova davanti la seguente gura:

! ! !

- Ti dice qualcosa?- No. A te si?No. Per ora no. Continuer a pensarci. Secondo me importante.-

- Per mi sembra di averla gi vista.- Ti sembra di averla gi vista? Dove?- Non saprei Non ricordo. solo una sensazione.- Il Conte cerca di ritrovare quellimmagine negli anfratti della mente, ma ogni sforzo vano. Decide di desistere: - Bah. Non ricordo.- scuote la testa. - Va bene. Non ti preoccupare. Ma continua a pensarci.- Perch la radio? Come ti venuto in mente?! - Ho pensato che chi usava il nome, poteva averlo sentito e non letto. Le ricerche sui libri non avevano dato risultati e tanto valeva provare. stato pi facile del previsto.! ! ! ! - Perch usare questo nome?- Non lo so. Prova a leggerlo e vedi se ti viene in mente qualche cosa.Il Conte abbassa gli occhi sul foglio e li rialza: - Se fosse qualcosaltro, Odradek. Se questo racconto non centrasse

niente? O se fosse tutta una coincidenza. In fondo dai tempi di Kafka, qualcuno prima o poi poteva ritirare fuori quel nome cos, per ispirazione.! S.G.N.C.2.1 allarga le braccia:
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! ! ! !

- Questa lunica cosa che ho trovato. Vale la pena pensarci un po su. - S. Certo che lo leggo. Mi sono fatto prendere dal pessimismo.- Non sar mica un pessimismo pigro?- Lo leggo.- sorride e si immerge nella lettura. Arrivato alla descrizione di

Non vuoi leggerlo?-

Odradek, getta uno sguardo al disegno e annuisce. Continua. Una volta nito, alza gli occhi verso di lei e allarga le braccia: ! ! - Non so. Non capisco bene.- Guarda. Dice: <<... Odradek straordinariamente mobile e non si fa

prendere.>>. Poi guarda: <<... Senza ssa dimora... una risata che pu produrre solo chi sia senza polmoni>>. E poi, alla ne: <<... evidente che non fa male a nessuno; ma lidea che debba anche sopravvivermi mi quasi dolorosa.>>! ! - Non capisco. E non capisco il senso di tutto il racconto.- Nemmeno io. Ma intrigante. Spero che i nostri amici si siano riferiti a

questo, quando hanno scelto il nome, il simbolo o efgie. Non sappiamo ancora chi siano, n quanti siano.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! - N tante altre cose.- Magari le scopriremo.- La fai facile. A me sembra tutto molto complicato e al di sopra delle mie - Ancora pessimismo?- Hai ragione. Basta con il pessimismo. Odradek, a noi!- Tutto ci molto interessante. Veramente un bel rebus stimolante. Non - S. In fondo s. Ma non hai paura?- No.- risponde fredda. Poi si mostra pi umana, intenzionalmente. - Beh. Il Conte riguarda il foglio con il disegno. Lo analizza con attenzione. - Sembra un riferimento a quattro dimensioni.- Come?!129

possibilit.-

trovi?-

Insomma. Un po. Per sono incuriosita.Butta l, sorridendo:

! ! !

- O meglio. Un tentativo di disegnare un riferimento a quattro - Vuoi dire tre spaziali e una temporale?- Esatto. I sistemi di riferimento relativistici. Non che mi ricordi molto.

dimensioni.-

Ma insomma: la relativit, Einstein, le trasformazioni di Lorentz, i campi elettromagnetici, le equazioni di Maxwell, la velocit della luce. Quella roba l.! ! S.G.N.C.2.1 lo guarda sso, le pupille spalancate. Il cervello articiale - Questa non una cattiva idea. Bravo Guillermo. Vale la pena di scansiona velocemente i dati. lavorarci su.Isola Tiberina ore 22:57 ! Sndor e Matilde sono al riparo da occhi indiscreti, nascosti dietro un

pilastro che sorregge il ponte sopra di loro. Sono seduti su una striscia di marmo che costeggia la base del pilastro. Davanti a loro il ume scorre piatto e calmo. Il sorriso si spegne sul viso di lei, gli occhi si fanno tristi. Stringe le ginocchia al petto e vi appoggia il mento, mentre lo sguardo si perde nel vuoto. ! ! ! ! ! ! - A che pensi, Matilde?Un sospiro. Dice, mestamente: - A una storia triste.- Ti va di raccontarmela?Sospira di nuovo e lancia uno sguardo carico di tristezza. - S. Anche se forse non dovrei.- raccoglie le forze - Un giorno, circa un

anno fa - comincia continuando a ssare un punto davanti a s - ho conosciuto una ragazza africana. Le ho dato un passaggio mentre aspettava lautobus in una strada buia e deserta. Abbiamo chiacchierato e ci siamo piaciute. Abbiamo deciso di rivederci. Alla ne siamo diventate amiche. Ci vedevamo spesso, sempre da sole. Parlavamo tanto. Ci raccontavamo delle nostre vite, delle nostre esperienze. Lei era una persona colta, sensibile.
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Dolce, ma combattiva, in gamba. Faceva la prostituta in Italia. Era lunica cosa che era riuscita a trovare. Diceva che lo avrebbe fatto per poco, solo per guadagnare un minimo per poter cominciare una nuova vita. Magari andarsene da unaltra parte. Poi un giorno mi disse che non sopportava pi di vedere le sorelle, cos chiamava le altre africane, battere i marciapiedi, fare quella vita, essere sfruttate. Disse che lei lo riusciva a sopportare. Che sapeva che ne sarebbe uscita presto. Ma le altre, la maggior parte delle altre, sarebbero state distrutte. Era molto triste quella sera, ma anche molto arrabbiata.! ! Si ferma a riprendere ato. - Giorno dopo giorno, cominci a decidere che doveva fare qualcosa per

le sue compagne. Doveva aiutarle. Tirarle fuori da quella situazione. Io le consigliai di cominciare a parlare con alcune di loro, le pi vicine. Lei segu il consiglio. Lidea che prese corpo in lei era che si dovessero unire in una specie di sindacato per difendere i propri diritti. E nel frattempo assumere coscienza di quello che facevano, organizzarsi, solidarizzare tra loro. La prima cosa che pensava dovessero fare era rendersi indipendenti dai mercanti di donne clandestine e dagli sfruttatori del loro lavoro. Rendersi cos libere, guadagnare di pi, tutelarsi da sole e, ne ultimo, emanciparsi. Chi avesse voluto avrebbe cos potuto cominciare una nuova vita. Mettere del denaro da parte e aprire unaltra attivit. Oppure partire.! ! Sndor la ascolta con attenzione. Lei gli rivolge uno sguardo sommesso - La misi in guardia dai pericoli e le offrii il mio aiuto. Naturalmente era e continua: consapevole dei rischi che stava per affrontare. Ricordo una sera che ci vedemmo. Era determinata. Capii che aveva deciso. Nulla la poteva fermare. Avrebbe intrapreso quella strada. Ricordo che fui molto spaventata, notando la sicurezza e la fermezza nei suoi occhi, nella voce. Ero solidale. Ma molto spaventata.! ! Una pausa, triste. - E infatti...131

! ! !

C silenzio. I sospiri sono lievi, meno forti del sottile rumore della - S?- mormora Sndor. - morta. Insieme a una sua amica.- una lacrima scivola lungo la

corrente del ume.

guancia. Unaltra - Le hanno trovate un mattino. In condizioni che non ti dico... massacrate.- singhiozza. Sndor la prende tra le braccia e la stringe forte. Pechino, Repubblica Cinese sede del Presidente 31 ottobre; ore 22:35 ! Il Presidente della Repubblica Cinese piuttosto scuro in volto. Di fronte

a lui il suo collaboratore di ducia attende in piedi con deferenza che il Presidente gli comunichi le decisioni. ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! Il Presidente si agita, sbuffa, batte le mani sul tavolo. Impreca. Si rivolge - Forza. Convocami questo vertice durgenza. Ho detto durgenza! Che Il collaboratore scatta ed esce dalla stanza. Dopo qualche minuto torna. - Tutto fatto, Onorevole Presidente.- dice con tono reverenziale. Gli Il Presidente annuisce. Lancia uno sguardo al grande schermo piatto - Tutto pronto, Onorevole Presidente. Appena gli americani daranno Dopo una manciata di secondi si sente un segnale sonoro. - Ci siamo.- dice e indica lo schermo. Sullo schermo appare il volto sorridente, ma teso, del Presidente degli - Le porgo i miei pi cordiali saluti, Presidente.- dice il Presidente USA in alluomo che gli sta di fronte, con tono risoluto: non mi facciano storie o mi facciano aspettare troppo. Inetti!-

americani dovrebbero essere in linea a breve.sulla parete alla sua destra. Sistema la cravatta. lok, saremo collegati.-

Stati Uniti. Accanto a lui c Clooney. cinese. In verit le parole arrivano in cinese, ma sono pronunciate allorigine in inglese. Un traduttore elettronico simultaneo opera sulla linea.
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! ! !

- Salute a lei, Presidente.- risponde, in cinese, con un leggero - Mi voleva parlare con urgenza.- Infatti. Vi siete resi conto di quello che sta succedendo?- sbotta. Laltro

movimento del capo.

si irrigidisce e borbotta qualcosa che il traduttore non riconosce e invia come rumore. - Qui sta succedendo un casino. Se non sapessi per certo che anche l da voi sta succedendo la stessa cosa, penserei che tutto ci sia frutto di una vostra offensiva.! ! ! ! ! ! ! I due americani in linea si guardano. Il Presidente afferma, gonando il - Devo dire anchio, se si riferisce ai servizi segreti.- Magari fosse solo quello! Vedo che naturalmente non sapete granch.- Ma abbiamo i servizi decimati. Come...- Ma anche noi, che centra! E la polizia? Non ce lavete la polizia?- La polizia?! Ma... come si possono far fare certe cose alla polizia. E la - Beh, invece la nostra afdabile e lavora bene. Ascoltatemi petto:

segretezza?attentamente. Il sistema bancario sta andando completamente in tilt. C qualcuno che riesce evidentemente a riprodurre rme elettroniche con estrema facilit e se ne serve in continuazione. Fino a circa un mese fa questo fenomeno non era venuto fuori. Ora invece le banche stanno impazzendo, hanno perso il controllo. I clienti hanno cominciato a denunciare la scomparsa di denaro dai loro conti. Si parla di miliardi di dollari scomparsi. Le banche non sanno che fare. I clienti sono disperati e stanno ritirando i soldi. Tra un po le banche saranno costrette a chiudere. ! ! - Certo. Questo lo sappiamo. Ci stiamo lavorando.- E con cosa, con la polizia? Io dico che dobbiamo cercare di collaborare.

Non abbiamo altra strada. La situazione troppo grossa e rischiosa. Che ne pensa?! Il Presidente USA lancia unocchiata a Clooney, che rimane impassibile. Si rivolge di nuovo alla telecamera:
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! ! ! ! ! ! !

- Certamente. Avevo anchio in mente di chiedere la vostra Laltro Presidente mugugna qualcosa, poi riprende: - Naturalmente c anche la faccenda dei servizi. Non posso darle - Per quanto ne sappiamo, i vostri servizi sono quasi completamente - Se per questo anche i vostri. Comunque non importa.- Non completamente.- ribatte Clooney, mentre il Presidente lo intima con - Dicevo. Non importa.- continua con aria saggia il Presidente della Cina.

collaborazione. Vada avanti.-

informazioni precise, ma anche da noi si vericato quel problema.sgominati.- interviene Clooney. Il Presidente USA gli fa cenno di fermarsi.

uno sguardo di rimprovero di tacere. - Mi faccia proseguire, ora. Abbiamo costatato un aumento molto alto, consistente, di omicidi commessi nei confronti di persone agiate, sopra un certo livello di ricchezza. Abbiamo molti casi di uomini ricchi e portatori di stimolatori articiali, colpiti da infarto. Il fenomeno pi evidente qui in Oriente dove la ricchezza in espansione. Poi ci sono i casi dei chip antinoia.! ! - Chip anti-noia?!- Lo so. Non le conoscete. Li stavamo per immettere sul mercato

mondiale. Tralascer di sottolineare di quale portata siano le perdite per le nostre industrie. Per ora li stavamo provando in un mercato interno, diciamo cos, privilegiato. Il prezzo era molto alto, capirete. Le nostre industrie erano pronte a commercializzarli e a renderli pi abbordabili. Sono semplicemente dei chip che trasmettono al cervello emozioni e sentimenti. Cerano gi pronti una serie di pacchetti preconfezionati di emozioni e sensazioni. Sarebbe stato di sicuro un gran successo. Anti-noia perch lei capisce bene che la noia proviene da un appiattimento del livello emotivo. Se tale livello viene stimolato articialmente dallesterno, questo chiaramente un modo per combattere la noia. Chi li aveva installati, e non erano pochissimi, manager molto impegnati e le cui uniche soddisfazioni provenivano dal lavoro e dai soldi, ne erano molto contenti. Ora sono quasi tutti ricoverati in ospedali psichiatrici. Sembra siano stati traumatizzati da emozioni troppo violente e
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siano rimasti scioccati. Alcuni sono proprio impazziti, non ricordano pi nulla o non ragionano pi. Tutto ci avviene negli ultimi otto mesi, in maniera progressiva. In questi otto mesi accadono anche altre cose, da non sottovalutare. C un aumento, sempre progressivo, di omicidi. Ma attenzione. Laumento relativo solo alle persone con capitali nanziari superiori a un certo livello. Non so se voi fate questo tipo di statistiche. Noi s, e mi pare che anche in qualche paese europeo le facciano. In conclusione: c qualcuno che sta rubando a man bassa. Solo nellultimo mese, o anche da prima? Da otto mesi? Stiamo controllando i movimenti nanziari di questa tipologia di vittime. Non facile, dato che questo tipo di gente ha fondi nascosti dappertutto. La domanda : dove stanno andando i soldi? E per cosa farne?- fa una pausa, come per dare la possibilit ai suoi nemici, collaboratori del momento, di mostrare le loro conoscenze. I due dallaltra parte sono col ato sospeso. Continua: ! - Bene. La nostra polizia sta indagando. C un proliferare di societ fantasma che stanno comprando con un ritmo elevato, se volete impressionante, dato il momento di crisi. Senza curarsi troppo del reale andamento dei mercati. Io credo che acquistino tutto quello che possono. Dietro sembra, dico sembra perch il fenomeno ha proporzioni talmente enormi, esserci solo una societ, solo un nome.- un secondo di suspense La cooperativa Odradek. Ha circa ventimila soci nel mondo. Alcuni di questi risultano morti, probabilmente quelli che avevano i capitali e li hanno investiti in questa attivit. Non sappiamo se di loro iniziativa, ma ne dubitiamo. I vivi lavorano tutti in negozi di compravendita. Li stiamo arrestando. Alcuni sono in fuga, ma li troveremo. Sembrano per non sapere nulla, cadono tutti dalle nuvole. Sarebbe strano che fossero tutti dei grandi commedianti. probabile che veramente non sappiano, che siano solo dei burattini inconsapevoli. Ecco, una prima cosa che dovete fare di fermare i soci sul vostro territorio. Vi manderemo una lista. Ce ne sono tanti anche in Europa. Chi c dietro a muovere le la? E che cosa vogliono? Una grossa organizzazione multinazionale criminale? Arrestate questa gente e fatevi raccontare come i capi nascosti di questa fantomatica cooperativa contattano i seguaci.
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Impressionante. Del resto sono riusciti a scardinare i sistemi di sicurezza delle banche in tutto il mondo, conoscono bene i sistemi di comunicazione telematici e digitali.! ! I due sullo schermo sono a bocca aperta. Il Presidente della Cina prende - Signori. Questa gente va scoperta e fermata al pi presto. Non si il ato per qualche secondo. Poi dice con gravit: capisce bene quale sia il ne ultimo che li muove. Sicuramente non pacico. Non esitano a uccidere. Sta compiendo un vero e proprio sterminio. Ha neutralizzato gli agenti segreti, per non dire eliminato. Sta mandando in tilt le banche di tutto il mondo, e il mercato nanziario, cio lossatura stessa del sistema. Deruba e compra, senza soste. Ha braccia e occhi dappertutto. Sono molto pericolosi. Dobbiamo combatterli con tutte le nostre forze. Vi mander tutti i rapporti e i dati raccolti dalla polizia. Per ora quanto avevo da dirvi. Direi di tenerci in stretto contatto, per una collaborazione pi procua. Credo sia opportuno abbandonare ogni interesse nazionale, ogni ostilit tra di noi. Per il bene del pianeta. Condo nel vostro senso di responsabilit. Cerchiamo di mantenere il massimo riserbo sulla faccenda. Ora bene che io torni al mio lavoro.! - Va bene, Presidente.- riesce a dire laltro, un po scioccato, un po avvilito.- Le do la mia parola che ci metteremo immediatamente al lavoro con tutte le nostre forze. Teniamoci in contatto.! ! ! - Bene. A presto, allora.- S. A presto.Il collegamento viene chiuso, a un cenno del Presidente della Cina. Il

Presidente USA si volge verso Clooney, il quale completamente pallido, gli occhi lucidi. Sperlonga, Italia, CE camera 240, Hotel Belvedere 1 giugno; ore 3:07 ! - Sndor?- dice Matilde con voce ebile, ma decisa. nuda nel letto,
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avvolta in parte dal lenzuolo. abbracciata a lui, la testa adagiata sul torace.

! !

- S.- guarda i suoi capelli neri, cortissimi. Si solleva leggermente e lo guarda con unespressione seria e triste

insieme. Lui le sorride, in attesa. Lei si scosta ancora di pi da lui, per guardarlo meglio. Dice: ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! - Hai presente la mantide, Sndor?- S.- un calore si accende nel petto e si diffonde. - Sono io.- ...Matilde si distacca, si libera dallabbraccio e si sdraia ssando il softto. - Si?- domanda Sndor. - S.- ...- Non sembri sconvolto. Non ci credi?- S, ci credo. Lo sentivo. E poi ti ho vista.- Mi hai vista?!- gira il viso verso di lui. - Una mattina a un semaforo, mentre... parlavi con uno... che poi - Ah.- ...- Per questo mi seguivi, allora?- sospetta. Uno spillo le punge il cuore. - Non lo so nemmeno io.- Sei un poliziotto?.- Oh, no. No.- Mmh. Non lo sai. Forse?- Non lo so. Non credo.- Non credi?- si toglie lo spillo con uno sforzo. Riprende il controllo: - Ho voluto dirtelo. Volevo levarmi questo peso, non nasconderti una - Perch lhai fatto, Matilde?Ci pensa e dice: - Mi sempre sembrato tutto giusto.- ...137

morto. Lultimo.-

cosa cos importante. Ora che farai?-

- Ricordi la storia della mia amica Colette, quella che ti ho raccontato

laltro giorno? Il suo assassino stato il primo che ho ucciso. Meritava di morire. Laveva anche fatta franca. Non potevo pi sopportare il pensiero che lui fosse impunemente in giro, mentre Colette... Stavo impazzendo di dolore. Letteralmente impazzendo. Averlo fatto mi ha scosso, mi ha svuotata. Dopo mi sono sentita meglio. Colette non era morta per nulla. Quellessere spregevole era stato eliminato, cancellato dalla faccia della terra.! ! ! - E gli altri?Matilde sospira: - Dopo aver ucciso quellessere spregevole mi sono sentita cos felice,

felice di aver vendicato Colette, di aver liberato il mondo da un uomo del genere. Ho pensato di continuare. Ero sicura, e lo sono tuttora, che il mondo pieno di gente che merita di morire. Il problema trovare le vittime giuste. Trovare chi veramente meriti di morire. Era stato facile eliminare lassassino di Colette.- fa una pausa, poi continua: - Mi sono messa a cercare, ho svolto delle ricerche. Alcuni giorni dopo, qualcuno mi ha dato suggerimenti in proposito.! ! Sndor aggrotta le sopracciglia. - Mi ha anche offerto un aiuto economico. Una specie di stipendio. Ha

capito, dalle mie ricerche, cosa cercavo e mi ha indicato alcuni personaggi. Io mi sono informata per conto mio, ho controllato che le informazioni che mi dava fossero giuste. Erano uomini malvagi, senza scrupoli. Ricchi, sfruttatori. Intriganti. Li dovevi vedere. La feccia. E cos sono andata avanti, usando lo stesso metodo. Era facile, incredibilmente facile, farmi invitare a casa, rimanere sola con loro. Colpirli nel momento in cui erano pi vulnerabili.- tira un sospiro - Mi sentivo una giustiziera. Forse lo ero davvero. Mi sembrava fosse giusto. E venivo addirittura stipendiata... Come i boia, gli agenti segreti, i poliziotti. Solo che agivo con un criterio mio, secondo la mia morale. Certo, contro la legge. Ma seguendo unidea di giustizia.! ! - Stipendiata da chi? Chi che ti ha dato queste indicazioni?- Non so, esattamente. Sentivo che era un essere buono e mi sono
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data. E poi, te lho detto, mi informavo anche per conto mio. Le persone che

mi aveva indicato erano esattamente del tipo che stavo cercando. Tutta gente malvagia, che faceva del male agli altri. Non ci credi?! ! ! ! ! - Ci credo. Lo so.- Cosa sai?- Mi sono informato anchio. Sulle vittime.-...- Da quando ti ho vista quel giorno, al semaforo, parlare con quelluomo,

lultima vittima, ho sempre pensato che potessi essere tu. E allora ho tentato di capire il perch. Perch avresti dovuto farlo, se eri veramente tu.! ! ! ! ! ! - E che cosa ne pensi? Quella gente non meritava di morire?- Sinceramente non lo so. Non so bene cosa pensare.- Ma... non hai avuto paura, quando...?- Un po. Pensavo ne valesse la pena. Ero terribilmente attratto. Matilde si morde le labbra, per coprire un sorriso vago. Dice: - Comunque volevo dirtelo. A costo di perderti. E di perdere la libert. Mi

Terribilmente.-

puoi denunciare, se vuoi. Sappi comunque che lotter per la mia libert. Se ora tu uscirai da questa stanza, io fuggir lontano, il pi lontano possibile.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! -...-...- Matilde?- S?- Mi piaci. Tantissimo. Non voglio perderti.- Dipende da te.- Far tutto il possibile per non perderti.Si scambiano unocchiata intensa. - Continuerai?- Sinceramente... non lo so. Sono confusa. - continua a guardarlo, con gli

occhi puliti. - La polizia sta intensicando le ricerche ed meglio sparire dalla circolazione per un po. Mi sento anche un po stanca. Della tensione, del sangue, della morte... di quello schifo.- distoglie lo sguardo, verso il softto, e aggiunge:
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! !

- E poi ora ci sei tu...Sndor la prende tra le braccia e la stringe forte, pi forte che pu. La

bacia, dolcemente, con amore. Sulla bocca, sulle guance, sugli occhi, sul collo. Scende pian piano con le labbra, percorre a lungo il seno. Affonda il viso sul ventre leccandolo in ogni centimetro. Matilde geme, si agita. Sndor mette la testa fra le gambe di lei e comincia a baciarla. Linterno delle cosce, linguine, sempre pi vicino. Non resiste pi. Muove la bocca e la lingua proprio al centro dei desideri dellamante. ore 3:45 ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! - Matilde. Qualcuno chi? Lo sai?- No. In verit non ne ho idea. Si fa chiamare Odradek.- Odradek?! Guillermo. Non lhai mai visto?-. - Non proprio.- Non proprio?- No. Non lho mai visto. Comunicavamo per posta o telefono.- Pensi che sia un vendicatore, un giustiziere, o qualcosa del genere?- Spero. Un angelo sterminatore. Conosci Buuel?- E se invece ti avesse usata per scopi suoi... illeciti, di natura criminale?- Avrebbe ottenuto il suo scopo, no a ora. Ma io ho ottenuto qualcosa in

cambio. Una guida nelleliminazione di quella gente, qualcuno che mi indicasse chi colpire. Erano il peggio del peggio. Chi li avrebbe trovati, se non mi avesse indicato la strada Odradek?! ! ! ! ! ! ! - E se lui fosse ancora pi malvagio?Matilde tira un sospiro profondo: - Potrebbe. Ma io sento che non cos. Lo sento. Fortemente.Sono sdraiati uno accanto allaltro e si carezzano le dita della mano. - Lo sai chi Odradek, Sndor?- No.- il personaggio di un racconto di Kafka. Un breve racconto. Me lo

aveva fatto leggere un mio zio, cio un amico di mia madre, quando ero ragazza. Mi aveva colpito. Kafka lo descrive come un essere strano, non
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umano. Ricordo di averlo anche disegnato tante volte. Il disegno che ritenevo migliore glielo avevo regalato, tutta orgogliosa. Quando quellessere mi si present, quei disegni mi tornarono alla mente. Lo potevo vedere. Era come se sapessi con chi stavo parlando, anche se non lo vedevo veramente. Lo immagino come un burattino di metallo, o forse di legno, di un colore scuro e opaco. Con vecchi li strappati e aggrovigliati sulle braccia e sul busto. Un cuore a stella e le gambe rigide divaricate, una leggermente piegata. Al posto della testa c ancora un groviglio di li, o meglio delle scariche, come di forze misteriose.! ! Si ferma a riettere: - S. Scariche di forze misteriose.Roma, Italia, CE Via Satrico, 7 appartamento del Conte Del Busto ore 4:23 ! Il Conte seduto a un tavolo tondo coperto da un panno verde. I

compagni di tavolo sono tre manichini di legno. Hanno la testa ovale, priva di tratti somatici, come in un quadro di De Chirico. Liscia, piatta e allungata. Hanno appena cambiato le carte e sono concentrati nella lettura, i cuori palpitanti di speranza. Al centro del tavolo una montagna di ches bianche fosforescenti di valore incalcolabile a prima vista. Il Conte ha tre assi in mano, ha scoperto un dieci di cuori come quarta carta e sta lentamente aprendo la quinta. Molto lentamente, le dita tremanti. Ancora nessun segno apparso nella striscia verticale bianchissima. Potrebbe essere un asso. interrotto dalla voce del signor Rosos: ! - Ecco la mia puntata.- spinge un mucchio di ches verso il centro. Gli altri due manichini scompaiono, dincanto. Il Conte lancia unocchiata al signor Rosos, una alla striscia verticale, inne punta gli occhi sul viso immateriale di Rosos.

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- Io punto tutto quello che ho.- dice, con la coscienza che quel tutto ha

un signicato totale, intangibile, irrimediabile. Senza pensarci troppo Rosos dice: ! - Tutto quello che ha? Molto coraggioso. Vedo. E ho un colore di cuori.apre le carte sul tavolo con sicurezza. Il Conte nota in un solo battere di ciglia che tra quelle carte non c un asso e si appresta a riprendere la lettura interrotta. Muove lentamente le carte e un tunnel innito di pensieri gli sfreccia davanti agli occhi. ! Rosos sembra voler dire qualcosa. In verit sta solo emettendo rumori, come di scariche elettriche. Fili stanno avvolgendo il busto e la testa. I rumori continuano, via via pi distinti. Il Conte riporta gli occhi sulla quinta carta. ancora tutto bianco, anche se gli sembra che ne sia stata scoperta una grossa parte. Non pu essere che un asso. Un calore fortissimo gli riscalda il petto. I rumori provenienti da Rosos continuano a distrarlo. Sembrano ronzii acuti, intermittenti. Qualcosa gli scatta in testa e un pensiero nitido si affaccia. il citofono. Attende un secondo e il rumore si risente. Il Conte distingue distintamente il suono del citofono. Apre gli occhi di scatto e salta gi dal letto, piuttosto infastidito. Risponde allapparecchio. Il video gli mostra il viso di S.G.N.C.2.1. ! ! ! ! ! ! ! - Sole! Che succede? Che ore sono?- Guillermo. Fammi salire. urgente.Spinge il pulsante e la porta dellappartamento si apre. Quando S.G.N.C. - Che succede?- La polizia venuta al negozio. Io sono scappata. Non credo mi abbiano - La polizia?! Che ci faceva la polizia al negozio? E perch sei - Non lo so. Io me ne sono andata. Mentre stavo scappando ho

2.1 arriva, la fa entrare e domanda:

vista.scappata?incontrato luomo che chiede lelemosina davanti al negozio. Mi ha dato un numero di telefono. Dice che chi risponde ci sapr aiutare. Dammi il telefono.142

! ! ! ! ! ! ! !

- Eccolo.Compone un numero a memoria. Risponde una voce roca, soffocata: - S.S.G.N.C.2.1 dice: - Esercito un grande controllo per sopportare i rigori dellindolenza.Dallaltra parte si sente la voce che tenta di schiarirsi con veemenza: - Qual il problema, gliola?- La polizia ci cerca. Vuole arrestarci, ma noi non abbiamo fatto niente.

Dobbiamo scappare. E ci serve un nascondiglio. Lei pu aiutarci? Possiamo pagare.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! - Chi esercita il controllo non deve pagare per il mio aiuto. Dove siete e - Siamo o quattro o cinque. Zona Appio Latino.- Va bene. Fatevi trovare davanti allingresso di Villa Celimontana, tra - Un attimo.- lo interrompe, e si rivolge al Conte: - Sai dov lingresso di Villa Celimontana?Annuisce. - Va bene.- dice al telefono - Non sappiamo come ringraziarla.- Non dovete ringraziarmi. Lo faccio con piacere. Buona fortuna. Io non ci La connessione viene spenta. - Raccogli le tue cose. Il minimo indispensabile. Prima per dimmi come - Abbastanza. Ma credo che Sandor sia fuori Roma.- Meglio. Per bisogna avvertirlo. Non sicurissimo usare i telefoni, ma quanti siete?-

quarantacinque minuti.-

sar. Mando qualcuno.-

contattare Hector, Federico e Sandor. Abitano qui vicino?-

siamo costretti. Limportante non dare informazioni che ci facciano rintracciare.! ! ! - I numeri sono memorizzati.- Va bene. Tu sbrigati intanto.Cerca il numero di Federico, lo trova e invia la chiamata. Federico stava
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evidentemente dormendo:

! !

- Pronto.- risponde con un sofo. - Sono Sole. C un emergenza. Siamo ricercati dalla polizia, tutti quanti.

Ti spiegher dopo. Ci vediamo tra quaranta minuti davanti allingresso di Villa Celimontana. Raccogli il minimo indispensabile e esci al pi presto, se non vuoi farti arrestare.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! S.G.N.C.2.1 comunica le stesse cose a Hector. Poi chiama Sndor, il - Sono Sole. Sei fuori Roma?- S. Perch?- Non mi dire dove. Sei con lei? Non pronunciare il suo nome.- S. Ma che succede?- Bene. Dovete scappare. Non tornate a Roma. La polizia ci vuole - Vogliono arrestarla?! Ma...?!- No. Non lei. Noi. Vogliono noi e te. Noi scappiamo insieme. Ti - No. Non credo.- Meglio cos. In giro non siete al sicuro. State nascosti. Non andate in quale sorpreso, ma ben sveglio.

arrestare.-

ricontatteremo. Qualcuno sa dove siete?-

alberghi. Non fatevi vedere troppo. Noi cercheremo di recuperarvi appena possibile. Forse stiamo per andare in un posto sicuro. Ti devo lasciare ora. Mi raccomando.! ! - Ma perch ci vogliono arrestare? Non abbiamo fatto niente.- Non posso spiegartelo adesso. Forse lo capirai leggendo i giornali, ma

non ne sono sicura. Non farlo con il tuo terminale, per. Dovete stare molto attenti, altrimenti vi rintracciano. Dobbiamo chiudere subito, adesso.! ! ! ! ! - OK. Ciao.- Buona fortuna. Ciao.Chiude il telefono e il Conte si presenta davanti a lei con una borsa in - Sono pronto. Possiamo andare. Hai avvertito gli altri?- S. Andiamo.144

mano, dicendo:

Si affrettano fuori lappartamento, gi per le scale. Prima di uscire dal

portone, S.G.N.C.2.1 fa cenno al compagno di fermarsi. Apre il portone con circospezione e osserva i dintorni. Nella strada non si vede anima viva. Escono e si incamminano a passo deciso, guardandosi intorno. Non ci vuole molto per raggiungere il luogo dellappuntamento. ! - Siamo in anticipo. Nascondiamoci.- dice lei indicando un posto adatto allo scopo. Non passano dieci minuti che arriva Federico, seguito dopo cinque minuti da Hector. Guillermo e Sole raccontano loro i fatti al negozio. Dopo poco sentono il rumore di unauto avvicinarsi. S.G.N.C.2.1 guarda lorologio del Conte e dice: ! ! - Se sono loro, sono in anticipo. Niente di strano. Ma stiamo attenti.Due fari forti stanno avanzando sulla salita che porta verso lentrata della

villa. Sono di un furgone scuro, grigio metallizzato. Il furgone imbocca la piazzetta, rallenta e accosta. S.G.N.C.2.1 si sporge appena, indicando ai compagni di restare nascosti. Il nestrino del furgone si abbassa e appare la testa di una donna che si guarda intorno. S.G.N.C.2.1 esce allo scoperto e si avvicina alla vettura. La donna la scorge e dice: ! ! ! ! ! ! ! - Esercito un grande controllo per sopportare i rigori dellindolenza.S.G.N.C.2.1 si rivolge ai compagni: - Venite.Escono e si dirigono verso il furgone, la portiera si apre. Si inlano dentro - Come va, ragazzi? Siete pronti? - domanda la Zecca, affacciandosi dal - Grazie per esserci venuta a prendere.- dice il Conte. - Non c problema, da quel punto di vista. E poi un piacere fare una

e si sistemano sui comodi sedili. Il retro del furgone sistemato a salotto. posto di guida - Allora partiamo.- La vettura comincia a muoversi.

gita fuori Roma. I sensori qui segnalano un bel trafco di vetture della polizia in giro per la zona. Ci sar da divertirsi. Che diavolo sta succedendo? Non staranno mica cercando voi?! ! - Non credo.- risponde S.G.N.C.2.1. - Ce ne sono molte?- Un discreto numero. Ma le eviteremo, non vi preoccupate. Adesso
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usciamo dalla citt, poi metto il pilota automatico e facciamo due chiacchiere.

Per ora meglio che guidi io e controlli sul monitor i movimenti di questi baldi giovanotti.Montepulciano, Italia, CE ore 7:22 ! I quattro vengono sbarcati su un piccolo slargo dal pavimento erboso.

Davanti a loro si erge un casale di mattoni marroni chiaro. La Zecca scende e li accompagna allingresso della casa. Tira fuori le chiavi e apre due porte, una in legno e una in vetro, che portano allinterno. La prima stanza un salotto piccolo, pi in l c una sala da pranzo. ! ! ! - Una camera qui sulla destra, le altre sono su. Quante camere ci - Ci arrangiamo. Io non sono con nessuno, se questo che intendi. Ma ci - E allora tu prenderai la camera pi bella. Poi c unaltra camera vera e servono?- domanda la Zecca, guardando S.G.N.C.2.1. arrangiamo.propria, pi stanze di passaggio. Gli uomini si metteranno daccordo tra di loro.! ! - Ti ringrazio, ma forse meglio che le stanze le prendano loro. Io mi La Zecca li fa entrare in un elevatore che li porta su. Entrano in un altro sistemer da qualche parte.salone, dove, sopra un tavolo, campeggia un grosso terminale. S.G.N.C.2.1 si avvicina, lo osserva e chiede: ! ! ! - Si pu usare. Possiamo guardare le notizie?- l apposta. C tutto. Potete comunicare con il mondo.S.G.N.C.2.1 accende il computer. Gli altri si sistemano alle sue spalle,

attorno al video. Chiede il collegamento con lUnione Europea. La schermata che compare lascia tutti un po colpiti. Il titolo campeggia a caratteri cubitali, su tutta la larghezza dello schermo: ! ! ! << IL MONDO IN PERICOLO!>> Si affrettano a leggere i sottotitoli: <<Scoperta lesistenza di trame criminose a livello internazionale. I
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servizi segreti di tutto il mondo sono inermi. I criminali utilizzano metodi

sosticati. Violano in maniera sistematica i sistemi di sicurezza delle banche. Uccidono chi si trova sulla loro strada. Migliaia di morti e migliaia di milioni di euro rubati in tutto il mondo. Ancora sconosciuti i capi dellorganizzazione, la struttura della stessa e gli obiettivi nali. Diverse le ipotesi. Arrestati migliaia di soci di una cooperativa cinese, accusati di agire per conto dei criminali. Pervenuta allagenzia americana Flash il contenuto di un vertice segretissimo tra il Presidente degli Stati Uniti e il Presidente della Cina. Le due grandi potenze stanno collaborando per difendere lumanit. Al lavoro migliaia di investigatori coordinati a livello internazionale.>> ! ! ! ! In basso a destra si legge: <<Per larticolo intero premere qui.>> S.G.N.C.2.1 preme distinto la parola <<ipotesi>>. Sullo schermo <<Varie ipotesi sono state fatte, basate sui fatti a conoscenza:

compare: 1. Unorganizzazione criminale internazionale che opera a livello mondiale. Il loro scopo evidentemente laccumulo di ricchezza. 2. Una setta, o un gruppo terroristico, o qualcosa del genere, che intende destabilizzare il mondo, per poi distruggerlo o conquistarlo. 3. Lipotesi pi inquietante, che circola insistentemente tra gli ambienti investigativi, che sia la prima fase di un attacco alla Terra proveniente da forze estranee, extraterrestri e superiori. In molti sono convinti che i mezzi nora usati, molto sosticati e potenti, non siano compatibili con la natura umana. Lobiettivo potrebbe essere: conquistare la Terra!>> ! ! - Extraterrestri?!- esclama Federico. S.G.N.C.2.1 scuote la testa. - Porca puttana!- fa la Zecca - Questa s che roba forte! Premi

qualcosaltro. Fammi leggere. Non mi dite che voi centrate con tutto questo. Ma siete fantastici!-

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Washington D. C. , USA 1123 Rose Avenue appartamento di Steve Clooney ore 4:03 ! Clooney non riesce a dormire. Il Presidente gli era sembrato convinto dal

discorso del Presidente Cinese. In effetti era sembrato convincente anche a lui. La sua posizione era diventata molto scomoda. Doveva trovare comunque un modo per convincere il Presidente ad aprire le ostilit contro la Cina, oppure doveva considerare meglio i fenomeni e desistere. Limpressione che le parole del cinese avevano fatto su di lui era comunque molto forte. ! ! ! ! ! ! Passeggia su e gi per lo studio. Squilla il telefono. - Pronto.- Cos questa storia della collaborazione con i cinesi!- tuona una voce Rosos probabilmente luomo pi ricco e potente degli Stati Uniti. - La situazione alquanto complessa, signor Rosos.- tenta di spiegare. - Ho appena letto i dispacci delle agenzie. Ma dico! Scherziamo! Con tutti

dallapparecchio. Cristo! Rosos! Proprio lui, proprio adesso!

i soldi che ti do, Clooney! Questa farsa della collaborazione una buffonata. Hanno semplicemente paura, questi cinesi. Non ne voglio pi sentir parlare.! ! - Non si preoccupi, signor Rosos. tutto sotto controllo.- Lo spero. Ma non mi sembra. Inventa qualcosa per bloccare questo

ridicolo idillio. I cinesi ci stanno massacrando, ci stanno invadendo e noi che facciamo? Offriamo la nostra collaborazione? Ma dico! Si sta scherzando. Attaccare! Dobbiamo attaccare! Sar bene che tu convinca il Presidente, altrimenti sar costretto a parlargli io direttamente e a depennarti dalla lista dei miei stipendiati.! - Certo, signor Rosos! Lo far. Sto solo cercando una nuova strategia, dati i nuovi avvenimenti. Questa organizzazione criminale preoccupa un po il Presidente.-

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- Ma chiaro. Preoccupa anche me. Ma non ci si deve far distrarre.

Lobiettivo che dobbiamo avere chiaro di contrastare i cinesi, con ogni mezzo. Anzi, guarda. Cerca di convincere il Presidente che sono proprio i cinesi che hanno messo su tutta questa storia. Magari anche la verit. Cos prendiamo due piccioni con una fava.! ! ! ! - S. Certo. Potrebbe essere una buona idea.- Allora sono stato chiaro. Spero di avere buone notizie da te presto. - S.La comunicazione si interrompe e Clooney resta solo, con un grosso

Molto presto.-

mattone dentro la testa. Montepulciano, Italia, CE ore 21:40 ! La Zecca, Federico, Hector e il Conte sono intorno al grande tavolo della

cucina. Hanno appena terminato di mangiare. S.G.N.C.2.1 compare, scendendo con lelevatore, dopo una giornata di isolamento. ! ! ! ! ! ! ! - Sei sicura di non avere fame, Sole?- domanda il Conte, dopo che - No, grazie. Manger qualcosa pi tardi.- Che dici delle notizie, Sole? Spaventose, no?- fa ancora il Conte. - S. Per io non sono morta. E nemmeno voi. E nemmeno tutti gli altri - Perch avrebbe dovuto ucciderci? Lui uccide solo chi deruba.- S. probabile.- Non si pu pensare che tutto ci sia stato organizzato e realizzato da S.G.N.C.2.1 si accomodata su una sedie.

che lavorano per lui.-

una persona sola. impossibile. Semplicemente impossibile. Deve essere unorganizzazione molto grossa. Con delle conoscenze incredibili. Tu ci credi alla storia degli extraterrestri?! - Tutto ci in effetti non sembra umano. Una cosa mi chiedo spesso e non ho ancora trovato una risposta: perch mi ha contattato e mi ha fatto venire al negozio? Non mi ha pi chiesto nulla. Non mi ha pi parlato, come
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se si fosse dimenticato di me. E intanto io cerco di capire chi , cerco di smascherarlo. E lui non mi ha ancora fermata. Non posso credere che non si sia reso conto di ci. Probabilmente non ha paura di me. Oppure sono sulla strada sbagliata. ! ! - Per da quando ci sei tu il negozio va molto meglio.- Ma, Guillermo. Non ha senso. Con tutto quello che sta facendo nel

mondo, cosa vuoi che gli importa di quei quattro soldi in pi che il negozio ha incassato. Ma ci deve essere una ragione per cui mi ha voluta al negozio.- fa una pausa. ! - Ho pensato molto oggi. Ho cercato di mettere insieme i vari dati che abbiamo. Potremmo rivederli insieme, se volete.- Gli altri annuiscono - Allora. Partiamo dalla cosa che sembra principale. I furti. Avete capito cosa succede. Odradek, questa gente, insomma, chiamiamolo Odradek, riesce a rifare le rme digitali con una facilit estrema. Pertanto un giochino per lui operare transazioni bancarie di tutti i tipi. In particolare preleva fondi da tutti i conti bancari che vuole. Naturalmente andato a scegliere quelli pi ricchi. Poi vedremo meglio. Ora, sapete su che sistema si basa la rma digitale? ! ! - Beh, s. Pi o meno.- risponde il Conte. - il sistema BAM. Non importante in questo momento sapere come

funziona. Rompere il sistema BAM stato dimostrato dai suoi inventori essere equivalente a risolvere il problema degli anelli concatenati. Dimostrato matematicamente.- sottolinea - In pi sostenevano che la complessit di tale problema fosse esponenziale. Questo stato infatti dimostrato pi in l da altra gente.- la Zecca propone alla compagnia una faccia stupefatta - Che signica questo in termini pratici?- continua, come per risponderle - Signica che per rifare una rma digitale, con la tecnologia a disposizione, ci vuole moltissimo tempo. Ho fatto un calcolo approssimativo, ma molto indicativo. Per rifare almeno una parte di rme elettroniche che Odradek sembra aver fatto ci vorrebbero circa cinquemila e quattrocento anni. Lui allopera da appena qualche mese. Lo sappiamo perch basta guardare le statistiche sugli omicidi negli ultimi otto mesi. Si capisce che lui, perlomeno allinizio, eliminava chi derubava. Poi, plausibilmente quando
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diventato sufcientemente ricco e potente, ha smesso. Si potrebbe ipotizzare da circa quindici giorni. Nelle ultime due settimane c stata una normalizzazione delle vittime, cio un calo improvviso verso gli standard precedenti. Torneremo su questo. Finiamo il ragionamento sulle rme. Dove ci porta? Una possibilit che lui non rompa il sistema. Non scopra la rma risolvendo il problema matematico. Oppure che ha mezzi di gran lunga superiori a quelli che si conoscono. Calcolatori migliaia di volte pi rapidi. Unaltra possibilit, pi brutta... c unaltra possibilit, insomma. Se cos fosse... forse avrebbero ragione i giornali. Penso a un essere che ha una logica diversa da quella umana, se volete superiore. La sua matematica superiore. Per questo essere, la risoluzione del problema degli anelli un gioco da ragazzi.! ! - Una forma di intelligenza superiore.- dice il Conte, gli occhi lucidi. - Sono solo ipotesi. Daltro canto uccide. Come uccide? Da una parte

sembra colpire chi ha apparecchi interni: pace-maker, stimolatori articiali, questi chip anti-noia di cui parlava il giornale. La storia dei servizi segreti non spiegata dai giornali, ma anche l potrebbe esserci qualche chip interno, ad esempio nellapparato mnemonico. I sintomi sembrerebbero provocati come da loop di memoria. Poi ci sono le morti violente, che potremmo chiamare classiche. Veri e propri omicidi. Non ci vuole molto in effetti. Esistono i professionisti. A lui i soldi certo non mancano e, come sappiamo, ha facilit nel contattare la gente.- la Zecca si fa particolarmente attenta. ! - Insomma. Alcuni li elimina lui, in qualche modo, altri li fa eliminare. In verit non si capisce che centrano i servizi segreti in tutto ci. Per qualche ragione, li toglie di mezzo.! ! - Potrebbero contrastarlo, scoprirlo.- interviene Hector. - Forse. Probabile. Andiamo avanti. Preleva soldi e uccide. Chi uccide?

Andrebbe fatta unindagine pi specica, ma non ci vuole molto a immaginare che abbia ucciso coloro che ha derubato. Per procedere indisturbato. Per limitare il numero di denunce alle banche. Per nascondere i furti. Mi sembra, se non evidente, molto probabile. Laumento di mortalit stata riscontrata infatti nelle fasce di reddito alto.151

! !

Si ferma. Gli altri tacciono, gli occhi ben spalancati puntati su di lei. Le - Ora sapete che siamo tutti soci di una cooperativa. Come nata? Chi

parole fendono laria densa di tensione: sono i soci fondatori? Chi ha messo i capitali iniziali? Ti ricordi Guillermo di quel poliziotto che venne da te qualche giorno fa? Ti disse che un socio, un certo Pervi, era morto. E se lui fosse uno di quelli che ha messo i soldi, magari a sua insaputa, e poi fosse stato eliminato? Lo sapete chi ha ucciso Pervi?! ! C chi scuote la testa, chi rimane immobile in attesa. - stata la mantide. Sapete della mantide, immagino. Lo avete letto.

Ecco. Chiss se anche la mantide uno strumento di Odradek. Credo che sotto questa ottica andrebbero studiati tutti i suoi delitti. Probabilmente anche altri hanno agito per lui. Ora mi piacerebbe sapere quanti e quali soci della Odradek sono morti in questi ultimi, diciamo, otto mesi.! ! ! ! - Otto mesi?- chiede il Conte. - S. Circa otto mesi fa si formata ufcialmente la cooperativa Odradek. - Ma allora siamo veramente in pericolo?! Dico noi soci.- domanda - Non lo so. Forse. Per penso di no. Penso che quelli che sono morti,

Per la precisione il diciassette febbraio passato.Federico. sono morti perch avevano il denaro ed erano stati derubati. Questo andrebbe vericato, bisognerebbe inltrarsi nei sistemi informatici della polizia. Lipotesi che abbiano nanziato, senza volerlo, la cooperativa. Per cui noi non corriamo alcun pericolo, per ora.! ! - Con un sistema simile a quello usato per il furto nelle banche?- Direi praticamente lo stesso. Solo che versavano direttamente i soldi interviene Hector. alla cooperativa, come soci. Ma cosa ci fa con i soldi? Oltre ad aprire la cooperativa e i negozi? Questa una domanda importante.! ! - Magari nanzia attivit di altro tipo - prova a dire il Conte - che noi non S.G.N.C.2.1 scuote la testa con decisione
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conosciamo. Attivit terroristiche?-

- Volete sapere la vera impressione che mi sono fatta?- lo interrompe -

Odradek sta comprando. Usa i soldi per comprare. Il suo ne, perlomeno quello pi immediato, comprare. Questo mondo in vendita. Pi ne possiedi e pi sei forte. Sei potente, sei quello che comanda. Questo mondo formato da innumerevoli propriet, e le propriet sono successivamente divise in azioni. Ci sono persone che possiedono larga parte di queste azioni o propriet. E sono poche in confronto allintera popolazione. Detto in maniera semplice e schematica. Ognuno pu decidere, secondo le leggi vigenti, di fare quello che vuole con o sulle sue propriet. Anche per questo, chi possiede di pi, ha pi potere decisionale e inuenza degli altri. Il sistema permette a pochi di avere larga parte delle propriet. Odradek vuole essere uno di questi pochi. Oppure vuole essere lunico.- si interrompe, poi ricomincia: ! - Poi c il punto a cui accennavo prima. Le banche hanno scoperto i furti e la polizia cinese arrivata alla cooperativa. Non so se questi furti siano stati scoperti contro la sua volont. Potrebbe essere che non ha pi necessit di nasconderli. Per quel che ne so, per la quantit di beni che mi risulta abbia comprato, ormai quello che possiede di pi sulla Terra. Quindi forse gi il pi potente. Beninteso, tutto quello che suo, che cio legalmente della cooperativa...- fa una pausa, guardando i compagni uno a uno negli occhi - anche nostro e degli altri soci. In teoria ognuno di noi potrebbe reclamare in questo momento la sua parte di propriet e ritirarsi.! ! - Allora siamo ricchi. E quindi in pericolo.- esclama Hector. - Gi. Siamo ricchi, in teoria. Ma ormai credo che corriamo gli stessi

rischi di tutti gli altri esseri umani. E cio: ammettiamo che riesca a comprare tutta la Terra. La domanda : che cosa ci vuole fare?! ! Cala il silenzio nella stanza. Gli occhi delle persone presenti sembrano - Bisogna capire chi Odradek. Altrimenti, quando capiremo cosa vuole fatti di pietra. S.G.N.C.2.1 ragiona con freddezza: fare, sar forse troppo tardi. Come probabilmente ormai tardi aver scoperto adesso dellespansione della cooperativa.153

! ! ! !

- Tu escludi unorganizzazione criminale. Oppure una superpotenza, tipo - Il sistema BAM non rompibile, scienticamente.- La scienza delluomo.- interviene Federico. - Appunto. possibile che qualche potenza mondiale sia riuscita a

la Cina.- domanda Hector.

nascondere al resto del mondo di essere in possesso di strumentazione tecnologica di gran lunga pi avanzata, pi sosticata, e soprattutto basata su principi diversi? Badate che i servizi segreti hanno lavorato tranquillamente no a circa tre mesi fa. Mentre i furti sono iniziati prima. Non dico che sia da escludere totalmente. Ma ormai i calcolatori simbolici conosciuti hanno raggiunto livelli elevatissimi. Superarli signicherebbe aver scoperto qualcosa di veramente nuovo.! ! - Io forse potrei aiutarvi a entrare nei sistemi informatici della polizia.- Davvero? Mi piacerebbe molto. una cosa da fare, senzaltro. Unaltra dice la Zecca, attirando gli sguardi di tutti su di s. cosa da tentare di parlare con lui, con Odradek. Tu potresti provare, Guillermo.! ! - Non potrebbe essere pericoloso? Potrebbe scoprire dove siamo.La porta del casale si spalanca, con fragore, e quattro uomini, il volto risponde un po impaurito. coperto, irrompono nella sala, puntando le armi. Gli umani rimangono pietricati e senza ato dal terrore. S.G.N.C.2.1 sta analizzando le armi a disposizione degli sconosciuti. Una voce dallentrata intima: ! ! - Non fate movimenti falsi! Le armi dei miei uomini potrebbero La minaccia, pronunciata con tono calmo e deciso, provoca a S.G.N.C. distruggere al primo colpo qualsiasi cosa!2.1 un moto dellanimo simile allistinto di sopravvivenza che la blocca. Sulla porta sono apparsi altri due uomini, anche questi a volto coperto. Uno di loro indossa cappello e cappotto neri e un passamontagna. Laltro ordina: ! ! - Legatela!Due uomini armati si avvicinano a S.G.N.C.2.1, estraggono delle fasce
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bianche e cominciano ad avvolgerla, sotto gli occhi stupiti degli altri. Lei non

oppone resistenza e viene immobilizzata. I due uomini sulla porta si avvicinano al tavolo. ! ! ! ! ! ! ! - Chi siete?- domanda S.G.N.C.2.1 - Cosa volete?Luomo dal cappello nero si siede lentamente al tavolo e dice: - Servizi segreti zapatisti. Era un po che ti cercavamo, Essegienneci. - Zorro!- esclama la Zecca - Tu sei Zorro, il famoso Zorro. Per tutte le Zorro la guarda, in silenzio, mentre S.G.N.C.2.1 le chiede: - Sai chi ?- Se posso.- e dopo aver atteso per qualche secondo la risposta - Il

Sono molto contento di averti nalmente trovata.corna di Belzeb!-

famoso Zorro, il capo dei servizi zapatisti in Europa. Luomo di ducia di Marcos. Che onore averla qui tra noi!! - Marcos! Il comandante Marcos?- S.G.N.C.2.1 si volge immediatamente agli amici messicani - Quanti messicani ci sono qua dentro. Che coincidenza! E lui chi ?- indica laltro in piedi dietro Zorro. ! ! ! ! ! ! ! - Colonnello Godoono. Servizi segreti africani. Per servirti.- un inchino - Eh! Quanti servizi segreti!- esclama la Zecca - Ma non erano stati - Quelli occidentali e cinesi.- risponde Zorro - Noi non abbiamo mai usato - E questo ci riempie il cuore di gioia.- dice la Zecca. - Che volete?- insiste S.G.N.C.2.1. Zorro si volge verso di lei e dice con dolcezza: - Adesso, spero con il tuo consenso, ci facciamo tutti un bel viaggetto a appena accennato e un sorriso sinceramente amichevole. debellati?chip mnemoniche. Noi siamo vivi, vegeti e ben funzionanti.-

Citt dellUnione. L parleremo con Marcos e con altra gente e decideremo insieme il da farsi. Noi vorremmo la tua collaborazione. Non so se hai notato che, nel mondo, sta succedendo un gran casino.! ! ! - E non dipende da voi?- No.- E chi mi dice che non stai mentendo?155

! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !

- Nessuno. Ti devi dare. Ma credo tu lo capisca da sola.- E loro?- Loro vengono con noi. Tutti.- Che ne faranno?- Di certo non moriranno.- e, rivolto a tutti: - Potete stare tutti tranquilli. - Chi vi ha detto dove trovarmi? Chi dei tre?- Non capisco.- Capisci invece. Chi dei tre ti ha detto che ero qua?- Nessuno dei tre. Non so chi siano.- Menti. Se non me lo dici, non vengo.- E io sar costretto a farti distruggere.- Non lo farai. E poi mi lascerei distruggere. Credi mi importi cos tanto?- la verit. Nessuno di quelli che qui.- E allora come mi avete scoperta?- Questo non te lo posso dire.S.G.N.C.2.1 lancia uno sguardo durissimo a Zorro. Si rivolge a Godoono: - Ordina pure ai tuoi uomini di spararmi, colonnello. Io non vado da Zorro dice: - Perch lo vuoi sapere. Che importanza ha?- Ha importanza per me. Devo sapere. Devo capire. Sono fatta cos.Zorro guarda negli occhi uno a uno i suoi compatrioti, riporta il suo - Ho lonore di presentarti lagente Hector De La Pea. Ti ha scoperto per

Noi non uccideremo nessuno di voi.-

nessuna parte.-

sguardo profondo su di lei e dice: puro caso. La sua copertura era il lavoro al vostro negozio. Fino a oggi non aveva capito chi eri. Poi sono nalmente arrivate le foto. Senza di queste, non so come ti avremmo potuta trovare. E senza fortuna anche. Stavi sempre rinchiusa dentro al negozio, a quanto mi dice. Se tu non fossi capitata proprio l... Gliele abbiamo mandate proprio stamattina, sul terminale portatile. E lui ci ha immediatamente risposto. Soddisfatta?! S.G.N.C.2.1 contenta della spiegazione. Guillermo non mi ha tradita.
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! ! ! ! !

- Va bene. Per prima di partire dovete aiutarmi a fare delle cose.- Che cosa?- Per interesse anche vostro, se volete capire cosa sta accadendo nel - Dicci.- Mi dovete aiutare a entrare in una stazione della polizia italiana. E in un

mondo.-

ospedale.Roma, Italia, CE Via Peano, 19 appartamento del Tenente Draci 2 giugno; ore 3:07 ! Draci immerso in un sonno agitato. Sogna Linda, vestita come si

immagina sia vestita la mantide quando colpisce. Come lo inducono a immaginarla i media. Sogna lei sopra di s, con un punteruolo in mano, mentre sorride beffarda e dice: Lhai voluto tu. Una notte damore contro la vita. Lamore lhai avuto. Ora io voglio la tua vita. Chiude gli occhi e attende con rassegnazione il dolore. Era nei patti e lui i patti li rispetta. Ma il dolore non arriva. Arriva invece il suono del citofono, prima leggero nella sua mente, poi pi nitido. Si alza di scatto e si precipita a rispondere. Chi pu mai essere? ! ! ! proprio la voce della Zecca: - Tenente! Fammi entrare. Ti devo parlare!- Linda! Entra!- preme il pulsante. Apre la porta e corre in bagno. Si

sciacqua rapidamente il viso, si odora le ascelle, e decide di togliersi la maglietta e di sciacquare anche quelle. Si asciuga, si passa il deodorante, rimette la maglietta ed esce. La porta di casa chiusa e la luce del salotto accesa. Si affaccia nel salotto e, insieme alla Zecca, vede un paio di pistole puntate contro di lui, in mano a due uomini incappucciati. Sobbalza, indietreggia leggermente, si blocca. ! - Questi sono un paio di amici. Scusali, gli piace girare incappucciati.
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Sono bravi ragazzi. Avevano bisogno di un favore e ho pensato che tu li

potevi aiutare. Vorrebbero consultare un attimo il cervellone della polizia. una faccenda molto importante. Per il bene dellumanit.! ! ! ! ! ! ! Draci sgrana gli occhi e spalanca la bocca. - Tu sei matta! Volete consultare cosa? Scordatevelo!- Ti interessa sapere qualcosa della cooperativa Odradek? E della - Cosa cosa?- strizza gli occhi. - Ho unamica che sa qualcosa su tutto ci e vorrebbe fare delle - Allora fammi parlare con la tua amica. Le veriche le faccio io.- Temo non sia possibile questo, Tenente. La mia amica sta svolgendo

mantide?-

veriche.-

una missione importante, molto pi importante della tua, e non ha tempo da perdere. Le informazioni le servono subito. Adesso. Sar meglio che tu ti vesta.! ! ! Scuote la testa incredulo. - Linda. Mi stai chiedendo una cosa impossibile. Io non posso farvi - Non puoi? Non vuoi. Ma purtroppo sei obbligato. Ti ripeto che ti

accedere ai sistemi informatici della polizia.interesser parecchio. Credo che la tua indagine sulla mantide allargher un po gli orizzonti, se ci aiuti. E poi i nostri amici qui sono abbastanza determinati.! ! - Mi stai minacciando?- No. Per carit. Dico solo che siamo tutti molto decisi qui. Credo che

nessuno se ne andr senza aver ottenuto quello che vuole. Neanche la mia amica. E poi sono io che mi sono presa la responsabilit di tirarti in ballo. E, se tu ti riuti, non so nemmeno bene che ne far io. Stiamo un po, come si dice, con una mano davanti e una di dietro, noi due.- indica le pistole con lo sguardo. ! Draci guarda a lungo la Zecca, tentando di riettere e di decidere il da farsi. Il pensiero, insinuatogli sapientemente, che lei stessa possa essere in pericolo, gli infonde un grande senso di responsabilit e di protezione nei confronti dellex compagna.
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- Ci serve vericare delle ipotesi sulla cooperativa Odradek, riguardo ai

fatti che stanno mettendo in subbuglio il mondo. Non per ni criminali. possibile, come dicevo prima, che in ci entri di sfuggita anche la mantide. Se tutto come pensa la mia amica, domani la tua indagine avr fatto passi in avanti. Anche se non so se ti piacer molto. Mi sa che lindagine ti si complica un po. Andiamo, Tenente. Vestiti e andiamo!! ! ! Draci scuote la testa e sospira: - OK. Mi vado a vestire.I due uomini lo scortano in camera e lo controllano mentre si veste. Dopo

cinque minuti i quattro escono dal portone del palazzo. Draci viene fatto salire sul furgone della Zecca, dove ci sono S.G.N.C.2.1, Zorro e altri tre uomini incappucciati. Il furgone parte, guidato dalla Zecca e seguito da tre macchine. sede della polserial ore 3:46 ! Draci, S.G.N.C.2.1 e due africani a volto scoperto superano lentrata,

grazie alla carta magnetica e alla collaborazione del poliziotto. Non fossaltro per la pistola che sa puntata contro la schiena, ha acconsentito a usare il numero personale segreto di identicazione per far accedere gli altri tre allinterno. Draci li conduce no allufcio al terzo piano. Non incontrano anima viva lungo il percorso, neanche le guardie addette alla sorveglianza. Una volta nella stanza, Draci avvia il terminale, mentre S.G.N.C.2.1 si accomoda sulla poltrona della scrivania e prende possesso della tastiera e del tappetino di comando. ! ! ! ! Esclama indignata: - Avete ancora tastiere e tappetini qui alla polizia?!- In effetti il sistema un po vecchio.- ammette. Quando appare la richiesta di immissione della parola segreta di

accesso, Draci digita velocemente delle lettere sulla tastiera, e il sistema elettronico si inizializza. S.G.N.C.2.1 si mette alla ricerca di informazioni sulla cooperativa. Non ci mette molto a trovarne la pagina Internet. Apre i vari testi
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informativi, contenenti gli indirizzi dei negozi in tutto il mondo e altre notizie relative a questi. Apre il testo con lelenco dei soci, lo scorre, dopodich lo copia su un le. ! ! ! - Tutto un po facile.- commenta. - Ah ah.- annuisce Draci. Scorre il lungo le appena creato. Scopre con soddisfazione che i soci

sono divisi per stato di residenza, da cui estrae, copiandolo su un altro le, lelenco dei soci residenti in Italia. Per curiosit, apre la funzione <<cerca>>, digitando poi la parola Sole. Lelemento ricercato non viene trovato. ! ! - Adesso mi serve entrare nella banca dati della polizia. Suppongo sia - Gi. In teoria ci si potrebbe collegare con la banca dati di tutte le polizie solo quella italiana.- dice rivolta a Draci. della comunit, ma serve una richiesta particolare, dopodich forniscono un numero segreto random che scade dopo pochi giorni e si pu usare solo un certo numero di volte.! ! ! ! - Non fa niente. Dovrebbe bastare quella italiana. Mi faccia accedere, per - Vi devo ripetere che state commettendo un reato molto grave.- Lo sappiamo. Proceda.- insiste. Draci, con la pressione di pochi tasti, apre il collegamento con la banca favore.-

dati. Prima di digitare la parola segreta, cerca un ulteriore approvazione con gli occhi. S.G.N.C.2.1 gli fa cenno di proseguire. Digita alcune lettere e il sistema si apre completamente. S.G.N.C.2.1 studia le varie funzioni e strumenti a disposizione, poi da i comandi. Dopo una manciata di secondi, appare una nestra sullo schermo. La ricerca ha trovato solo due oggetti: <<Guillermo Fernandez Del Busto>> e <<Sandor Kovacs>>. Accanto ai due oggetti la nestra fornisce dei numeri e delle lettere. Sta tentando di capire cosa signichino, quando Draci interviene: ! - Ah s. Quello il caso mantide, quello a cui sto lavorando. I due sono stati interrogati relativamente al caso mantide come testimoni. Li ho interrogati io.! - E sugli altri non ci sono dati.160

! ! ! ! ! !

- A quanto pare.- Perch sono stati interrogati, questi due?- Visto che c, potrebbe andarsi a vedere il caso mantide direttamente.- Il mio amico qui - dice minacciosa indicando uno dei due africani - ha Draci sospira: - Ma s. Tanto. Kovacs stato interrogato come possibile testimone

fretta!-

perch si trovava spesso, per motivi lavorativi, in uno dei luoghi in cui lultima vittima della mantide passava tutte le mattine dei giorni feriali.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! - Aveva visto nulla?- Direi di no. Era stato un tentativo fatto solo per scrupolo. Non mi - E Del Busto.- Del Busto invece aveva attinenza con la terzultima vittima. Infatti...- si - Non ricorda?- Pensavo potessero conoscersi. Cio, pensavo che Del Busto potesse - Ah s? E come mai? Come si chiamava questa terzultima vittima?- Dunque...- Mi dica la verit, per favore. Io so pi cose di quanto lei pensi.Draci, in un conato di paura, dice: - S. Pervi. Carlo, mi pare.- E allora mi dica perch si rivolto a questo Del Busto?- I due frequentavano la stessa palestra.S.G.N.C.2.1 lo ssa. Draci continua ad avere paura, un po scosso dalle

aspettavo molto dal signor Kovacs.-

interrompe - Dunque... vediamo... non ricordo.-

darmi informazioni sulla terzultima vittima.- prende tempo.

strane caratteristiche di lei. Cerca di sostenere lo sguardo, ma S.G.N.C.2.1 sta seguendo soprattutto il corso dei pensieri, pi che studiando gli occhi di Draci. ! ! - Questa lista inutile!- esclama - Dov quella vera?Lo sguardo di Draci ha un sussulto, si maschera di stupore, poi di
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innocenza. Allarga le braccia.

! ! !

- Mi dia la lista vera. La lista con i soci della cooperativa Odradek.- Lha appena prelevata.- bofonchia. - Stupidaggini. Quella lista incompleta. E lei lo sa bene. Io ho bisogno

ordina. C un attimo di silenzio.

della lista vera. Dov?- guarda Draci, poi lafricano, di nuovo Draci. - per il bene dellumanit, Tenente. Sia bravo. Non si faccia sparare.- insiste, con voce dolce. ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! - al Ministero del Lavoro. Non ci si pu accedere senza permesso.- Ma lei il permesso lha gi ottenuto. Lei ha la lista. La tiri fuori!Draci capitola. Emette un profondo sospiro, si avvicina al terminale e, in - E cos, la terzultima vittima della mantide e Del Busto erano entrambi - S. cos.- E Del Busto conosceva questo Pervi?- No. A suo dire no.- E lei gli ha creduto?- Non lo so. Per ora s, direi. Questa cooperativa comunque strana.- Ora le faccio vedere ancor di pi quanto strana.- afferma e richiama la

pochi secondi, tira fuori un le denominato <<odradekitalia>>. soci della cooperativa?-

banca dati della polizia. Ora la ricerca pi lenta e la risposta ben diversa. La nestra che appare sostiene che sono stati trovati trecentododici oggetti. Trecentododici elementi in comune tra la lista <<odradekitalia>> e i dati della polizia. Draci fa un piccolo salto indietro, S.G.N.C.2.1 sorride. ! ! - Mi dia una breve interpretazione su alcune delle persone trovate. - Ansaldi. Non lo so. Bisognerebbe aprire il dossier relativo. Faccia Iniziamo dalle prime. Ansaldi.<<apri>> da l. Ecco. Adesso immetta quei numeri l in quella riga. Dia linvio.! <<Ansaldi Giacomo. Assassinato mentre andava al lavoro, da professionisti, probabilmente tre uomini. Nessun indizio e nessun testimone rilevante. Direttore della succursale della Toscoba a Roma...>> ! - Passiamo a un altro.- dice S.G.N.C.2.1.
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<<Bergagna Marinella. Morta in circostanze inspiegabili durante una cura

anti-cancro. Il microchirurgo che le era stato installato per rimuovere e tenere sotto controllo un tumore al seno, improvvisamente le ha asportato parte del cuore e la donna, di 47 anni, deceduta in pochi secondi. Gli operatori medici sono tutti sotto inchiesta, ma si dichiarano innocenti. La donna possedeva unindustria farmaceutica molto grande...>> ! ! ! ! - Interessante, questo. Andiamo avanti.- Sbrighiamoci, per.- sollecita un africano. - S. Mi sbrigo.<<Coletti Mario. Ucciso da professionisti sotto casa al ritorno dal lavoro...

proprietario di una catena di ristoranti e locali... Dadi Angela. Assassinata da professionisti... Famosa presentatrice televisiva... Ferri Dado... Trovato morto nel suo appartamento con una tuta sensoriale indosso, probabilmente deceduto a causa di un infarto. Luomo era collegato ai riproduttori di sensazioni sessuali. Si pensa a una morte accidentale, causata da un eccessivo carico di sensazioni. Sotto inchiesta la ditta produttrice dei riproduttori, che per afferma di poter provare linnocuit del prodotto. Il Ferri era un grosso operatore di borsa... Galante Federica... Deceduta per cause tuttora ignote... proprietaria di diversi immobili... Isacchi Maurizio. Assassinato da professionisti... apparentemente proprietario di una ditta import-export. Sospettato di dirigere un grosso giro di affari illegali...>> ! - Va bene. sufciente. Andiamo.- dice S.G.N.C.2.1, ed esce dalla banca dati soddisfatta, dopo aver salvato le informazioni su dischetto. Prima di alzarsi, prova a cercare sulla lista <<odradekitalia>> il suo nome, ma non c. Io non sono una socia. Chiude il terminale.

Casabianca, Washington D. C. , USA gabinetto del Presidente ore 17:33 ! - Questo cos?- domanda il Presidente a Clooney, che gli ha appena
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consegnato un piccolo oggetto di plastica.

- Lo guardi, signore.- dice con aria grave - un dossier che ho trovato

stamattina al Pentagono. stato redatto da un gruppo di agenti che ora sono malati. Lo legga. Purtroppo di massimo interesse.! ! ! ! ! ! ! ! Il Presidente lancia unocchiata al collaboratore, poi inserisce il - Parla della cooperativa Odradek.- Esattamente, signore.- Cosa?!- Purtroppo, signore.Guarda Clooney con aria terrorizzata e sgomenta, poi prosegue la lettura - Steve. Che probabilit ci sono che queste cose siano vere?- Non lo so, signore. Purtroppo il dossier tutto quello che abbiamo. parallelepipedo nellhyperdesk. Dopo le prime righe, dice:

a bocca aperta. Alla ne domanda:

Come dicevo, gli agenti che lhanno redatto sono tutti... indisposti e non possono rispondere a domande.- una breve pausa - Per il dossier sembra ben fatto, ben documentato. A mio modestissimo avviso molto plausibile, molto convincente.! ! ! ! ! ! ! - Ma il colloquio con il Presidente cinese? Sembrava seriamente - Ci ha raggirati.- Ma perch ha chiesto di parlarmi, allora?Clooney allarga le braccia e sospira. Non si esime dal dire: - Forse aveva paura che noi potessimo sospettare e voleva confonderci - Dio. terribile. Non posso crederci.- si poggia sconsolato sullo - Il dossier parla chiaro, signore. I servizi segreti cinesi sono dietro la preoccupato per la situazione.-

le idee. Farci credere che loro non centrano nulla.schienale della poltrona, con lo sguardo perso nel vuoto. cooperativa Odradek e lavorano per conto del governo e per i potentati economici cinesi. Dobbiamo trovare una strategia, reagire. Altrimenti la ne.! Il Presidente emette un profondo sospiro e riette. Mormora:
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! ! ! ! ! ! ! !

- Voglio leggere per bene il dossier, Steve. Rivediamoci tra qualche ora, - Signore. Faccia presto. Il tempo stringe e lavora contro di noi. Non c - Va bene, Steve. Appena lho nito, ti chiamo. Puoi andare.Clooney si solleva e si accinge a uscire. Il Presidente lo ferma: - Unultima cosa, Steve.- S, signore.- Come mai non abbiamo visto questo dossier prima?- Non so. Evidentemente gli agenti sono andati in tilt mentre ci stavano

domattina.tempo da perdere.-

lavorando e non ne avevano comunicato ad altri lesistenza. Mettere fuori gioco i nostri agenti stata una carta importante che i cinesi hanno giocato. Nel dossier infatti ci sono solo degli accenni alla questione. Probabilmente i nostri uomini non hanno fatto in tempo ad approfondirla.! ! - E come hai fatto a trovarlo ora? - Diciamo che lho cercato. Io ho sempre sospettato dei cinesi, dallinizio

della storia. Stamattina sono andato al Pentagono per vedere se qualcuno aveva indagato in questo senso. Ed eccolo l.! ! ! Il Presidente fa cenno di capire, poi dice: - Allora ti chiamo appena ho nito.- Bene.- Clooney si avvia verso la porta. Citt dellUnione, Unione delle Repubbliche Zapatiste stanza del Comandante Marcos, Palazzo delle Repubbliche ore 20:05 ! La stanza adibita a ufcio del Comandante Marcos piccola e spoglia,

una ex camera di servizio dellex palazzo presidenziale. Quasi al centro della camera, un po spostata verso il lato opposto alla porta dentrata, c una vecchia e scarna scrivania di legno non pregiato. Di fronte a questa, delle poltrone rivestite di stoffa con disegni tradizionali atzechi. Le pareti sono percorse da scaffalature in legno grezzo e scuro, in cui il Comandante ha
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voluto riporre tutti i libri in suo possesso. Unici decori della stanza sono una bandiera zapatista e una coperta indios attaccati al muro. ! Lanziano Comandante, vestito con abiti militar-guerriglieri consumati e con il volto coperto dal celebre passamontagna, seduto dietro la scrivania e osserva i suoi interlocutori con occhi attenti. Tiene nella mano destra una pipa artigianale da cui aspira di tanto in tanto delle boccate di ottimo tabacco proveniente dalle colture del Chiapas. ! ! Dinanzi a lui ci sono Zorro e S.G.N.C.2.1. - Non vorrete mica chiudermi in un posto e fare su di me quelle ricerche

che facevano al centro?- dice S.G.N.C.2.1 in spagnolo - Io vi servo. Volete tentare di venire a capo di questa situazione? Io posso aiutarvi. So cose che voi non sapete. Immagino che sappiate tutte le cose dette al casale prima dellirruzione dei vostri uomini.! ! ! - Infatti abbiamo tutto registrato. Lagente De La Pea aveva un - S. Ma io so altre cose che voi non sapete. E, secondo me, sono pi - Io - interviene Marcos, e in quelle due lettere c tutto il suo carisma, microfono su di s.- conferma Zorro. importanti. Non sto bluffando. cos.attrae unattenzione intensa - non considero cos importante lo sviluppo della scienza.! ! Una pausa, scandita da unampia boccata. - Soprattutto di questa scienza, la scienza capitalista e liberista. In pi,

penso che gli esseri umani, le persone, permettimi di includerti in questa denizione in questo momento, vadano trattati per quello che valgono, per quello che fanno. Io, Zorro lo sa, non sono mai stato completamente daccordo con questo progetto di rinchiuderti in un centro di ricerche. Naturalmente sono molto ammirato della tua esistenza e delle tue capacit e sono molto ero di averti qui. Per penso anche che le ricerche sulla riproduzione delluomo siano molto pericolose. Ma io non sono il possessore del potere decisionale. Non lo voglio essere. Voglio solo essere un servitore della collettivit. Ho accettato le spinte che mi venivano dai servizi, di cui mi do, e dai nostri ricercatori, di cui anche mi do. Anche se tu non sapessi
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altro, mi sembra che tu abbia dimostrato di poter avanzare nelle ricerche relative a questa strana cooperativa. Pertanto sarei contento di avere la tua collaborazione in questa indagine. Io approverei una decisione di questo tipo e ti prometto che, per quanto in mio potere, la caldegger.- fa una pausa, guardando con occhi sinceri il compagno - Credo che il momento sia di grande difcolt. Noi abbiamo bisogno di persone in gamba. Lumanit intera ne ha bisogno. I poveri e gli sfruttati ne hanno bisogno. Le ricerche scientiche possono aspettare. Da una parte abbiamo il mistero di questo Odradek. Dallaltra...- aspira una profonda boccata dalla pipa. Si capisce che sta prendendo una decisione: ! - Dallaltra, abbiamo il sentore, secondo alcuni segnali che i nostri uomini hanno captato, che gli Stati Uniti stiano per scatenare un conitto intercontinentale contro la Cina. Un conitto con conseguenze senza precedenti, imprevedibili e incontrollabili. Noi siamo seriamente intenzionati a fare di tutto per impedirlo. Anche unanalisi delle condizioni catastroche in cui versa il sistema capitalista occidentale porta alla stessa conclusione. Io sono convinto di questo. Gli Stati Uniti hanno necessit di una guerra.! ! ! S.G.N.C.2.1, che lo ha ascoltato con grande attenzione, interviene: - Le notizie parlavano di un accordo di collaborazione tra la Cina e gli - S. Potrebbe essere. Ma chi si pu dare dei mezzi di informazione.

Usa, per combattere Odradek.Sono in mano a loro. E poi lequilibrio, anche se ci fosse, sarebbe molto instabile. Naturalmente i Cinesi non avrebbero nessun interesse a scatenare una guerra. Loro sono in espansione economica. Sono pi preoccupati da Odradek, che gli sta bloccando tutto. Ma se, ad esempio, qualcuno convincesse il Presidente USA che i responsabili di tutta questa situazione sono i cinesi stessi? In questo senso bisognerebbe dare motivazioni scientiche per cui non possono essere stati i cinesi. Io penso che lUnione deve puntare tutte le energie su questi due problemi. E tu ci puoi essere di grande aiuto.! ! Si rivolge al compagno: - Tu che ne pensi?167

! !

- Sono daccordo con te. E credo che, data la situazione, non sar - Bene. Io penso che la prima cosa da fare sia contattare il Presidente

difcile convincere gli altri.degli Stati Uniti e parlargli. Bisogna convincerlo ad attendere, nel caso fosse intenzionato a far scoppiare la guerra. Tu intanto andrai al Centro Ricerche a collaborare con i ricercatori. Ti sar messo a disposizione ogni mezzo. Naturalmente bisogna aspettare che quello che stiamo dicendo sia approvato dai vertici dei servizi e dai responsabili del Centro Ricerche. Ritengo opportuno non informare il Parlamento e le Repubbliche, per il momento.! ! ! ! ! ! - Ho una richiesta.- lo interrompe S.G.N.C.2.1. - Dimmi.- Vorrei avere la collaborazione, nelle ricerche, del signor Del Busto. - Guillermo Fernandez Del Busto. Richiesta approvata.- ottiene con gli - Che ne faranno gli altri?- Il nostro agente in vacanza. Urjico andr dai familiari sotto

Credo che mi possa essere di grande aiuto.occhi lapprovazione di Zorro.

sorveglianza. Semplicemente non vogliamo che parli di tutto quello che sa. Hanno una fattoria in campagna. Direi che sar libero, quando tutto sar nito. Non abbiamo nulla contro di lui. Per quanto riguarda i due italiani, direi che devono stare qui nel palazzo. Non li possiamo rilasciare. Poi decideremo. Lei non sappiamo chi , e abbiamo avviato delle ricerche. Lui un poliziotto, di una nazione non amica.! ! ! - Quando ha capito che saremmo venuti qui, ha chiesto di venire - A me sembrato che volesse seguire lei.- insinua Zorro. - Non importa.- dice Marcos - Lamore, per una donna o per un ideale, spontaneamente.- spiega S.G.N.C.2.1 - Credo che ti volesse conoscere.-

comunque un sentimento bello. Gli andr a parlare. Per ora dovremmo tenerlo qui, insieme a lei.! Conclude:
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! !

- Ti confermiamo tutto domattina. Ora puoi andare. stato un grande S.G.N.C.2.1 esce dalla stanza alquanto soddisfatta. Centro Nazionale delle Ricerche, Universit di Citt dellUnione Dipartimento di medicina 3 giugno; ore 10:31

piacere parlare con te. Ti verr a trovare al Centro molto presto.-

! ! ! !

S.G.N.C.2.1 davanti a un tavolo dalluminio. Sul tavolo legato un - Questo lagente prelevato dallospedale?- chiede il Conte. - S. un agente segreto italiano. Lhanno preso il Colonnello Godoono e Insieme a loro ci sono altri quattro uomini in camice bianco che stanno

uomo con la bocca semi-aperta, che guarda il softto con occhi allucinati.

i suoi uomini mentre io ero alla polizia.applicando morsetti sulla testa e sul corpo del paziente. Nella stanza ci sono diverse strumentazioni mediche cui i morsetti sono collegati. Dopo un po le macchine si mettono in funzione, emettendo vari tipi di segnali sonori. ! - Niente. Anche queste analisi non mostrano nulla.- dice alla ne un dottore - La TAC e la risonanza sono negative e il micromedico non segnala nulla d'anomalo. Il cervello non presenta lesioni o malformazioni di alcuna natura. Non riusciamo a capire. Tutto sembra a posto. Invece lencefalogramma ormai praticamente piatto. Questuomo un vegetale. Il cervello non funziona pi, mentre gli altri organi sono normali, perfettamente funzionanti.! 2.1. ! ! ! ! ! - S. Certo. Jos, vai a prenderlo.Jos torna con un apparecchio e glielo porge. S.G.N.C.2.1 dice: - Vorrei calcolare il campo vicino al cervello del soggetto.Il medico avvicina lapparecchio alla testa delluomo sul lettino e lo - in sostanza uguale a quello del resto della stanza. Un lievissimo
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- Avete un misuratore di campo elettromagnetico?- domanda S.G.N.C.

accende. Poi esegue delle misurazioni in altri punti della stanza. aumento.- dice.

! ! !

- Un lievissimo aumento?! Vorrei delle analisi chimiche, neurotiche, - Questo signicherebbe terminare la vita del soggetto.- E terminiamola!- risponde S.G.N.C.2.1. Centro informatico ore 15:45

cellulari e cinetiche del cervello. In particolare della parte mnemonica.-

! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !

S.G.N.C.2.1 e il Conte sono davanti a un grande schermo collegato a un Il Conte dice: - Sei sicura, Sole? O forse preferisci Essegienneci?- Sono sicura. Lo dobbiamo fare. E mi puoi chiamare come vuoi.- Ancora non posso credere che sei... insomma che non sei un... essere - No. Perch dovrei offendermi. cos. Non sono un umano. Per ti - Ecco perch non provavo attrazione per te. Nonostante tu sia una S.G.N.C.2.1 sorride: - Deve essere per via del cuore di metallo.- Hai un cuore di metallo?- Non proprio. Semplicavo.- Gi. Sar per quello. Promette bene la nostra amicizia, anche se siamo Sorride di nuovo e dice: - Pu essere. Ora vediamo che succede qui. Forza, Guillermo. - Per lacconto da cui gli scrivevo non era questo. Era quello italiano. - Tentiamo prima cos. Sono gi pi di dodici ore che ti stato aperto, a

potente terminale.

umano. incredibile. Ti offendi se dico cos?considero lo stesso un amico, Guillermo.donna bellissima e molto interessante.-

di sesso diverso.-

Mandiamo questo messaggio.Potrebbe non rispondere.tuo nome. Potrebbe funzionare e sarebbe importante perch rimarrebbe tutto qui e si potrebbe studiare meglio il fenomeno. Per usare quello italiano
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bisogna passare attraverso un sacco di nodi e di linee e perdiamo il controllo dei messaggi. Se non va, proveremo quellaltro.! ! ! ! ! ! ! Il Conte apre la posta: - Compose message.Si prende un secondo di riessione profonda. C il corpo del messaggio - Ho bisogno di comunicare. Ci sono cose che non capisco. Guillermo.Il testo dettato appare sullo schermo. Il Conte la osserva. Lei fa un cenno - OK. Send. La lettera si chiude e viene spedita. Rimangono con gli occhi attaccati

da stilare. La guarda, in attesa di consigli. Lei suggerisce:

dassenso con il capo ed esclama:

allo schermo. solo questione di un grappolo di secondi. Un suono del terminale segnala larrivo di un nuovo messaggio. ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! - Apri!- esclama S.G.N.C.2.1. Il messaggio dice: <<Cosa c che non capisce, Conte? Odradek.>> Il Conte deglutisce: - Siamo in contatto.- Bene, no?- afferma freddamente. - Che facciamo?- Rispondiamo, no?Il Conte d il comando di replica al messaggio. Si gratta la nuca. - Scriviamo...- dice S.G.N.C.2.1 - Scriviamo cos: compose message. Il Conte la guarda vagamente sorpreso. Dopo qualche secondo, ecco la << Forzaferro stava facendo indagini su attivit nanziarie della

Perch abbiamo dovuto eliminare Pierluigi Forzaferro? OK, send.risposta: cooperativa che non ritenevo opportuno fossero scoperte in quel momento. stato lultimo a essere eliminato. Odradek.>> ! - Reply. - esclama decisa S.G.N.C.2.1 - Compose message: perch abbiamo smesso di uccidere? OK, send.171

Pronunciando la frase si alza e, con il misuratore di campo

elettromagnetico in mano, si avvicina ai cavi collegati al terminale e posiziona lapparecchio. Un nuovo messaggio ritorna in pochi attimi: ! ! << Non serve pi. Odradek.>> - Reply. Compose message: perch? OK. Send.- osserva lindicatore

dellapparecchio. - aumentato!- esclama rivolgendosi al Conte - Di poco, ma aumentato.! S.G.N.C.2.1 sente un ronzio non completamente sconosciuto allinterno del cervello e si blocca. Nel frattempo il messaggio passa attraverso i cavi e non altera la misurazione del campo. Il ronzio continua, lindicatore si alza lievemente e, immediatamente dopo, si sente il suono del terminale. ! ! ! ! ! - Che dice?- domanda. Il Conte esita, visibilmente stupito. Risponde: - Che parler direttamente con te.- S.G.N.C.2.1, distinto, porta il - ... salve... esse... gi... enne... ci... perch... siamo ormai molto potenti...- Siete? Chi siete?- domanda, mentre getta un occhio allindicatore. Il

misuratore alla testa e, contemporaneamente, sente:

campo di intensit discreta, sensibilmente aumentato rispetto a prima. Il Conte si alza e la guarda preoccupato. ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! - ... siamo ormai... miliardi...- Miliardi? Miliardi di soci della cooperativa? Non risultano.- ... no... miliardi di... Odradek...- Miliardi di Odradek?! Cosa siete? Cos un Odradek?- insiste. - ...- Non rispondi?- ... no...- Gli Odradek non sono soci?- ... no...- State comprando il mondo. Perch? Che cosa volete fare?- ... facciamo quello che gli umani... farebbero... se sapessero fare...

quello che sappiamo fare noi... noi seguiamo il loro esempio... pensiamo...
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con i loro pensieri... parliamo... con le loro parole... agiamo... con il loro... spirito...! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! - Quindi volete assumere il comando della Terra. Volete dominare.- ... facciamo quello che gli umani... farebbero... se avessero il nostro - Quanto potenti siete?- ... lo sai... molto potenti... siamo i pi potenti...- Parli meglio.- ... ho fatto esperienza...- Non siete umani.- ... non siamo umani...- Quanta gente avete ucciso?- ... moltissima...- Perch?- ... tu lo sai...- Per non far scoprire i furti. Non volevate che si scoprisse il vostro

potere...-

operato. Perlomeno non prima di aver raggiunto un certo potere. Il vostro piano era di diventare sempre pi ricchi e di comprare il pi possibile.! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! - ... giusto...- Avete assoldato dei professionisti?- ... s...- Non solo, per. Avete usato la mantide. Avete usato altre persone?- ... la mantide... ha collaborato... volontariamente... e cos tutti gli altri...- Avete usato anche altri metodi.- ...s...- E gli agenti segreti? Anche loro per non farvi scoprire?- ... anche... non solo... il motivo principale un altro...- Quale?-...- Non rispondi di nuovo?- ... no...173

! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !

S.G.N.C.2.1 riette sulle domande da fare, le domande giuste per capire - Che farete una volta conquistato il mondo?- ... non dipende da noi... te lho detto...- Non dipende da voi. Da chi dipende? Dagli umani?- ... s...- Che possono fare gli umani per salvarsi?- ... tu... lo puoi capire... io non lo so...- Non lo sai?- ... no...- Con chi sto parlando? Sei il capo?- ... non ci sono capi...- Come hai detto?- sobbalza - Ripeti!- ... hai sentito... bene...S. G. N. C. 2.1 fa una brevissima pausa, poi continua: - Tu chi sei, allora? Che ruolo hai?- ... io sono Odradek... siamo molteplici... ma siamo... la stessa cosa...- Cosa? Spiegati meglio.Brusio. - E gli agenti? Come li avete messi fuori causa?- ... credo di averti detto... quello che potevo... non posso dirti... oltre... - No! Aspetta!- allunga una mano. Il brusio nella testa improvvisamente

qualcosa di pi. Chi le sta parlando sembra sincero.

questa conversazione deve terminare... ora ti saluto... Odradek...scomparso. Il misuratore di campo elettromagnetico, che, durante il dialogo, aveva raggiunto picchi alti, si azzera di colpo. ! ! ! ! - Il segnale se n andato dal cervello.- Che ha detto?- chiede il Conte con apprensione. Aveva sentito le - Te lo dico tra un attimo.- esce rapidamente dalla stanza per entrare in - Avete analizzato i messaggi arrivati sul nostro terminale?- chiede
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domande, moriva dalla voglia di conoscere le risposte. unaltra di fronte. Tre uomini sono seduti davanti a grossi schermi. S.G.N.C.2.1.

! ! ! ! ! ! ! ! !

- S.- risponde uno. - E allora?- Sono stati modicati durante la trasmissione. Durante il tragitto dal - Modicati come? Da chi?- Non lo sappiamo. Non ci sono state intromissioni apparenti. La linea - C un ltro da qualche parte?- Direi di no. Ce ne saremmo accorti. E poi i messaggi non sono stati - E non ci sono stati tentativi dintromissione?- No. Per quanto ne sappiamo, no. Le nostre linee interne sono protette

terminale alla macchina e viceversa.-

sicura, integra. Non capiamo.-

modicati di colpo. Poco per volta, durante la trasmissione.-

da sistemi sicuri, perlomeno contro il tipo di attacchi che conosciamo. Questa... interferenza sembra diversa.! ! ! - Avete le stringhe dei messaggi?- Certo.- Le vorrei vedere. E poi vorrei vedere larchitettura di tutto il sistema.

Bisogna smontare tutto. Cominciamo dal terminale, ma poi probabilmente dovremo smontare tutto il resto e analizzarlo.! ! ! ! ! - Va bene.- perplesso. - Quando saranno disponibili i pezzi? Vorrei analizzarli personalmente.- Beh. Non so. Se vuole, cominciamo subito e tra una ventina di minuti - Va bene.Si volta e torna dal Conte. una stanza, Palazzo delle Repubbliche ore 19:23 ! Nella stanza non c molto mobilio. Una brandina, un piccolo tavolo con

potr avere a disposizione le prime cose.-

due sedie e un armadietto di legno. Sulle sedie sono seduti, uno di fronte allaltro e separati dal tavolino, Godoono e la Zecca. ! Godoono dice:
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! ! ! ! ! !

- Adesso parliamo un po di questo poliziotto, il Tenente... Draci. Che - Lo hai detto tu stesso, Colonnello. un poliziotto. Che altro vuoi - Linda, chiamami pure Prosper.- sorride. - Non sai altro? Ho avuto - vero. Ma sono cose personali. Che centrano con il tuo lavoro?- Beh, importante avere una visione ampia. Avrei bisogno di sapere, se - Ma no, gurati. Abbiamo avuto una relazione in passato, ma nita da

cosa sai di lui?sapere?limpressione che vi conosceste bene.-

non ti dispiace.parecchio tempo. Mi vergogno un po ad avere avuto una storia con un poliziotto, ma lui una brava persona. ! ! - Tu lo ami ancora?- Amore.- sospira. - Cos lamore? Quando ho capito che non avevo

idea di cosa fosse lamore mi sono dedicata solo al sesso. E devo dire che mi trovo benissimo.! ! ! ! ! ! ! - Fai bene. Anchio mi trovo benissimo con il sesso. E lui? Ti ama - Perch non lo chiedi direttamente a lui?- Vorrei sapere che ne pensi tu? A me sembrato che lui avesse ancora - Ma insomma, Prosper. Che tipo dinterrogatorio avete inventato voi - O, centrano?- aggiunge, con un lampo negli occhi. Godoono abbassa una frazione di secondo lo sguardo. Tanto le basta: - Ah, centrano? Ma che bellezza! E quando si comincia?stanza del Comandante Marcos ore 23:35 ! - Ho parlato con il Presidente degli Stati Uniti.- dice Marcos. Di fronte a ancora?-

del debole...africani? Che centrano lamore e il sesso ora.- sbuffa.

lui, S.G.N.C.2.1, il Conte e Zorro attendono con ansia le sue parole. - Non ho avuto una buona impressione.- continua - Mi sembrato molto sospettoso.
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Molto sulle sue. Ho avuto la netta sensazione che gli americani pensano veramente che i cinesi siano responsabili, come temevo. Ho cercato di convincerlo, con le tue argomentazioni, che questo molto difcile. Ho dovuto studiare un po il sistema BAM, per questo. Non semplice.! ! - Pu pensare che anche voi siate in combutta con i cinesi.- interviene - Naturalmente. Infatti poi ho cercato di calcare anche unaltra strada. S.G.N.C.2.1. Quella delle conseguenze della guerra. Il presidente non pu non sentire la responsabilit di un massacro. Anche perch sar un massacro anche per loro.! ! - Ti sembrato sensibile a questo?- domanda Zorro. - Un po. Ma chiaro che le pressioni a cui sottoposto sono molto forti.

Diaboliche. No, amici. Il tempo stringe. Dobbiamo agire seriamente e al pi presto. Come procedono le vostre ricerche?! ! ! ! ! ! ! ! ! ! - Abbiamo parlato con Odradek.- dice S.G.N.C.2.1. Marcos inarca le sopracciglia. - Anzi. Con gli Odradek.- Gli Odradek?!- S. Dice che sono miliardi.- Miliardi?! Chi, lo dice?- chiede Zorro. - Lui stesso. O meglio, loro stessi. Dice che sono molteplici, ma sono la Latmosfera nella stanza si fa pi tesa. S.G.N.C.2.1 spiega: - Lessere Odradek produce un aumento di campo elettromagnetico.

stessa cosa. Miliardi, ma ununica cosa.-

stato rilevato vicino alla mia testa quando mi parlavano e nella testa dellagente segreto italiano, anche se molto lieve, e concentrato nella parte mnemonica del cervello. E anche nelle apparecchiature nora analizzate in laboratorio, in particolare i terminali e i cavi. Guarda questo disegno, Comandante.- porge il foglio con lo schizzo di Odradek a Marcos Giustamente Guillermo osservava che sembra un sistema di riferimento relativistico, a quattro dimensioni. Tre spaziali e uno temporale.177

! ! ! !

Marcos osserva attentamente il disegno. - Forse allinterno c una qualche forma di campo elettromagnetico. - Chi ha fatto questo disegno?- chiede Marcos. - Io. Seguendo la descrizione di un racconto di Kafka. Un racconto che

suggerisce il Conte.

parla di un essere chiamato Odradek. Trasmesso il sedici febbraio scorso via etere da una stazione radio italiana, letto da un attore. Il diciassette febbraio, esattamente un giorno dopo, la cooperativa Odradek stata ufcialmente registrata. Unipotesi potrebbe essere che Kafka sapesse cosera Odradek. Ma Kafka scriveva circa mille anni fa. Perch Odradek non si mostrato a tutti prima? Cosa dobbiamo pensare, data la coincidenza tra la trasmissione e la registrazione della cooperativa? Che Odradek si sia annunciato il giorno prima, imponendo in qualche modo la lettura del racconto che parla di s, e poi si sia ufcialmente palesato? Oppure che abbia ascoltato o captato la trasmissione e si sia riconosciuto nella descrizione del racconto, parzialmente o completamente, tanto da decidere di prendere quel nome? La seconda ipotesi mi sembra la pi ragionevole. In ogni caso la coincidenza tra le informazioni che abbiamo, quel disegno e le misurazioni elettromagnetiche mi porta a pensare che queste siano considerazioni comunque valide. Cio che Odradek sia effettivamente descritto nel racconto di Kafka.! ! ! - Sempre che si tratti di un racconto scritto veramente da Kafka.- dice S.G.N.C.2.1 allarga le braccia: - Questo quello che la storia della letteratura ci tramanda. Ho Zorro.

controllato e tutte le fonti che ho visto concordano. Ma potresti avere ragione, potrebbe non essere stato scritto da Kafka. Ma andiamo avanti. Per ora non abbiamo risposte certe a questi quesiti. Secondo me Odradek non ha una propria voce. Ricordi, Guillermo? Anche con me ha parlato cos, prima. E anche la prima volta che mi ha contattato. Con me stato pi facile per lui, perch il mio cervello non fatto di cellule umane. Invece con te, Guillermo, ha fatto pi fatica. E infatti ti disse che aveva imparato a comunicare con il tuo cervello, nello stato di sonno, mentre prima usava altri mezzi.
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Evidentemente il cervello pi vulnerabile in quello stato, pi agevole per lui penetrarvi. Ebbene erano tutte voci di umani. Come se fossero state prese in prestito. Incollate luna con laltra a formare un signicato compiuto.! ! ! ! Il Conte annuisce. S.G.N.C.2.1 continua: - E prima, quando mi ha parlato, cera anche la tua voce.- La mia voce?- S. E mi sono ricordata di quando hai detto quella frase. Quando sono

venuta al negozio la prima volta. Hai detto: non ci sono capi qui.. Oggi lha ripetuta quando gli ho chiesto se lui fosse il capo. Ricordi che gli ho fatto questa domanda? Per rispondere, ha usato la tua frase: <<non ci sono capi...>>.! ! Annuisce di nuovo, impietrito. - Gli Odradek hanno catturato, o registrato in qualche modo quella frase,

e oggi lhanno usata per parlare con me. Prendono le parole dette dagli umani per comunicare con noi. Infatti lo ha detto: pensiamo con i pensieri degli umani, parliamo con le loro parole e...! ! ! ! ! - E...?- la esorta Marcos. - Agiamo con il loro spirito.- Ma gli uomini non sono tutti uguali.- obietta Marcos. S.G.N.C.2.1 allarga le braccia e il Conte interviene: - Con il potere degli Odradek? Ne proprio sicuro, Comandante?

Essegienneci mi ha riferito che gli Odradek affermano di fare quello che gli uomini farebbero se avessero il loro potere. Giusto?! ! ! ! ! ! Lei annuisce e il Conte continua: - Mi dica, Comandante, quanti uomini non tenterebbero di diventare pi Marcos si ferma a riettere. Poi chiede: - Che altro venuto fuori da questa conversazione?S.G.N.C.2.1 nisce di raccontare il dialogo con Odradek. Poi dice: - Io vado a lavorare. Ci sono molte cose da fare. Voglio rivedere lagente

ricchi e pi potenti. Di sopraffare gli altri. Di dominare.-

italiano, fare altri controlli, altre ricerche, riettere. Sar meglio che voi
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andiate a dormire. Domani sar una giornata faticosa e abbiamo bisogno di tutte le vostre energie. Buonanotte.! Si alza ed esce dalla stanza. Centro Nazionale delle Ricerche, Universit di Citt dellUnione centro informatico 4 giugno; ore 9:34 ! ! ! Il Conte entra nel locale. S.G.N.C.2.1 seduta davanti al terminale. - Come hai dormito?- domanda quando il Conte si trova accanto a lei. - Bene. Ero talmente stanco che, nonostante tutte le cose che sono

successe, ho dormito come un sasso. Tu come va? Non hai bisogno di dormire, tu.- si siede. ! ! ! ! ! ! ! ! - No, infatti. Stavo cercando di capire quali sono le propriet della - Ti volevo dire una cosa.- Dimmi.- Ti volevo ringraziare per quello che hai fatto per me.- Cio?- Avermi richiesto a Marcos. Avermi fatto partecipare a queste indagini. S.G.N.C.2.1 sorride: - Guillermo. Io penso che tu possa essermi molto utile per capire quello cooperativa.-

stato molto bello da parte tua. Non lo dimenticher.-

che sta succedendo. Il merito non mio, ma della tua intelligenza. Quindi non mi devi ringraziare. E poi mica ti avrebbero ammazzato.! ! - Ah. solo per questo?- Guillermo. Io sono una macchina. Un ammasso di materiali sintetici.

Ricordalo sempre. E ora al lavoro. Non facile scoprire quali sono le propriet della cooperativa. Mi sembra proprio che non ci possiamo riuscire completamente da qua. Qualcosa c, ma non tutto. Decisamente non tutto.! ! - A proposito. Il Comandante ha convocato una riunione nella sua stanza - Va bene. Ci andremo.180

per mezzogiorno. Ci sar anche Godoono.-

! !

- Che hai fatto stanotte?- Ho analizzato a fondo tutto il materiale che stato utilizzato ieri per le

comunicazioni con Odradek. E ho visitato di nuovo quellagente. Ho sezionato il cervello. Inutile dire che morto.! ! - Trovato niente?- Niente di niente. Non abbiamo strumenti adatti a trovare quello che

cerchiamo. Lunica cosa che so per certo che ci sono onde elettromagnetiche. Ma non so di che tipo. Continuiamo a lavorare adesso. Alla riunione vi dir quello che ho pensato.stanza del Comandante Marcos, Palazzo delle Repubbliche ore 12:02 ! ! S.G.N.C.2.1 e il Conte entrano nella stanza. Marcos insieme a Zorro e - Stamattina mi ha chiamato il Presidente degli Stati Uniti. Credo abbia

a Godoono. Dopo che i due si sono seduti, Marcos prende la parola: creduto alle mie parole ieri sera. Ha detto che si dava, e dava a noi, ancora quarantotto ore di tempo prima di prendere una qualsiasi decisione. Mi ha fatto intendere che sta subendo pressioni molto forti, come sapevamo, e che non pu resistere a lungo. Ha chiesto di mandargli, entro questa scadenza, un rapporto sulle nostre ricerche e su quello che sappiamo di Odradek.! ! ! ! ! Osserva i presenti, con occhi preoccupati. Si volge a S.G.N.C.2.1: - E dunque, come andato il vostro lavoro? - Le tue notizie sono abbastanza positive. Quarantotto ore non sono poi Gli altri la guardano con attenta curiosit. - solo unidea. Unipotesi su cui lavorare. Mi venuta mentre visitavo

cos poche e a me, in effetti, venuta unidea.-

lagente segreto che abbiamo prelevato. Vedete: il cervello dellagente non malformato o lesionato. Non si registra alcuna alterazione sica. Ma malato. Su questo non c dubbio. Non funziona pi come dovrebbe. Quindi malato. Ma malato di cosa?! ! - Di cosa?- domanda Marcos. Lei lo guarda negli occhi. - Malato di... un virus.- interviene timidamente il Conte.
181

! ! !

- Ecco! Anche a te viene in mente questa possibilit, Guillermo. Bene. In - Un virus?!- esclamano gli altri allunisono. - S. Una specie di virus. Non un solito virus. Non un virus biologico. Di

effetti ho pensato proprio a un virus.-

una natura particolare. Lo denirei un virus elettromagnetico. Che si insediato nelle comunicazioni, in ogni tipo di comunicazione. Mi aspetterei qualcosa della forma di un sistema relativistico, come quello del disegno, in cui agiscono campi elettromagnetici misteriosi e regolato da leggi forse sconosciute. Mentre comunicavamo con lui, il misuratore di campo elettromagnetico segnalava un aumento di campo. Dopo ho fatto delle analisi sul terminale e cera ancora una piccola variazione. Non come prima, ma cera. Odradek, secondo me, ancora l dentro. Alcuni di loro si sono installati nei vostri terminali e nella vostra rete interna. Se ci pensi, Guillermo, a come ha comunicato sempre con te. Gli Odradek sono nei cavi, nei circuiti, ma anche nellaria e, probabilmente, in altri mezzi di propagazione delle onde. Lultima volta, quando ti ha parlato a casa tua, si era inserito addirittura dentro di te. Si muoveva tra le reti neurotiche del cervello. Anche l, tra le vostre cellule cerebrali, passano onde. Saprete senzaltro che i campi elettromagnetici sono alla base della maggior parte della tecnologia moderna. Motori, ciclotroni, calcolatori elettronici, televisione, radar, telefoni... Pensate ai robot, a tutti gli strumenti elettronici che usate, ad esempio gli elettrodomestici, no a tutti i trasmettitori di sensazioni, come questi nuovi chip anti-noia. Se ne potrebbero fare migliaia di esempi. possibile addirittura che il virus sia stato creato proprio da tale sovraccarico di onde e campi elettromagnetici. Che cosa fa questo essere, questo virus? Segue le volont o gli istinti umani, lo spirito, come dice lui stesso, che riesce a captare sulle reti e nellaria. Molte delle espressioni umane vengono trasmesse tramite onde. Lui riesce a coglierle, perch vive proprio nei mezzi che gli umani usano per comunicare e ha le capacit di decodicarle, di leggerle. E le segue, magari perch non ha altre esperienze, non ha altra sostanza. In un certo senso gli Odradek potrebbero essere una sintesi delle energie umane totali.182

! ! ! ! !

Si ferma, come per riprendere ato. Poi aggiunge: - In fondo Odradek siete voi stessi. Gli esseri umani!C un lungo silenzio. I quattro vagliano le parole appena pronunciate, S.G.N.C.2.1 ricomincia: - Potrei sbagliarmi. Ovviamente non ci sono prove di ci. Sono solo

ognuno nella propria coscienza.

ipotesi, congetture. Come insegna la medicina, la scienza, bisognerebbe isolare il virus, se di virus si tratta. Ma in questo momento non abbiamo gli strumenti scientici n per vederlo, n per misurarlo, n per capire esattamente di cosa si tratti. Abbiamo solo la descrizione di Kafka e quel mio disegno, ma non la controprova che siano giusti. Tra laltro, se riuscissimo a comprenderlo meglio, potremmo dimostrare agli Stati Uniti che i cinesi non hanno nulla a che fare con Odradek. Che Odradek non stato creato dalluomo, perlomeno non direttamente.! ! ! ! C una lunga pausa. Lascia ai suoi amici uomini un po di tempo per - Avete osservazioni da fare, domande?- Esistono anche i virus creati dalluomo, come quelli informatici, oppure - Vuoi dire che potrebbe essere stato creato da qualcuno. vero. una ragionare. Poi chiede:

sintetizzati in laboratorio.- osserva il Conte. possibilit. Per in questo momento non vedo proprio chi avrebbe avuto interesse a fare una cosa del genere. Non abbiamo nessun dato che ci porta su questa strada.! - Un virus. Ho sempre pensato, nella mia ignoranza per le questioni scientiche, che i virus vengano creati dal pianeta per difendersi.- dice, ancora attonito, Marcos. ! - Forse. In tal caso potrebbe essere stato creato dalla Terra per difendersi dalluomo. Oppure per difendere luomo da se stesso. Dalluniverso per difendersi dalla Terra. Non sarebbe cos assurdo. C talmente tanta energia innaturale nel mondo, che segue solo il volere degli umani. Ci sono cos tante onde nellaria, che nuocciono agli umani stessi. Non stupirebbe se il pianeta si stesse ribellando. Per non parlare dei satelliti
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e delle navette che sono in orbita nello spazio. Nel primo caso, se il sistema Terra che si sta ribellando, o cercando un nuovo equilibrio, allora si pu ancora fare qualcosa. Forse possiamo ancora intervenire. Nel secondo caso...! ! ! ! Nel silenzio che si crea si riescono quasi a sentire i battiti cardiaci. - Linquinamento elettromagnetico.- commenta Marcos. - Ma che possiamo fare?- domanda il Conte. - Una prima idea potrebbe essere quella di distruggere gran parte della

tecnologia. Le telecomunicazioni. Tutto ci che utilizza onde. Praticamente tutto.- afferma S.G.N.C.2.1. ! ! ! ! - Distruggere tutto? Ma come si fa?- interviene Zorro. - Non lo so. Bisogna convincere qualcuno importante, potente, che - Ma chi che comanda? Io non lho mai veramente capito.- chiede il - Chi comandava nora ha paura, mi sembra. I leader delle superpotenze

comanda, direi.Conte. si stanno muovendo. Forse ci ascolterebbero. Il Presidente degli Stati Uniti si mostrato sensibile al problema.- dice Marcos. ! ! ! - Penso che non basterebbe. Sappiamo che Odradek sa entrare nel - Gi.- ammette sconsolato il Conte - Anche dentro di noi si propagano le - Forse per ci sono altre vie, meno drastiche. Se si riuscisse a isolare il cervello umano.- aggiunge S.G.N.C.2.1 onde.virus, a capirlo, a capire come agisce, come si trasmette e come si riproduce. Si potrebbe pensare a degli antivirus, delle medicine che lo combattano.! ! ! ! - Del resto come per le malattie biologiche o per i computer.- suggerisce - Appunto.S.G.N.C.2.1 osserva le reazioni dei compagni. Il Conte chiede: - E intendiamo farlo? Voglio dire: intendiamo veramente combatterlo? Marcos.

Provare a difenderci?184

Il Conte non riesce a capire se quello che prova mentre formula la

domanda speranza o paura. I presenti lo guardano, senza ben capire il senso della sua domanda. S.G.N.C.2.1 frena: ! ! - Ma attenzione. Le mie sono solo ipotesi. Potrebbero essere sbagliate.- Ma S.G.N.C.2.1.- interviene Godoono - Difenderci da cosa? Da quale

pericolo? A me sembra che per ora la minaccia pi grande siano gli Stati Uniti e le loro intenzioni belliche. E non Odradek.! - Infatti. Quello che dice il Colonnello ha senso. Eppure quando ho chiesto a Odradek cosa potevano fare gli umani per salvarsi, mi ha effettivamente risposto. Come se gli Odradek si considerino veramente un pericolo per gli umani.! ! ! ! ! ! - Sono gli esseri umani a costituire un pericolo per loro stessi. Non ci hai - Giusto.- E ti ha risposto che eri tu che potevi capire come salvare gli esseri - Esattamente.- E lhai capito?- domanda Marcos. - Non lo so. Ho molto pensato a quella frase. come se mi avesse spiegato che Odradek agisce con lo spirito degli umani?- dice Marcos.

umani.- ricorda il Conte.

caricato di una responsabilit. Lui afferma di non sapere. Del resto, se non ha volont propria come dice...! ! I quattro uomini attendono a bocca aperta. Tu lo puoi capire, non noi! - Ragioniamo. Pensavo: a chi nuoce Odradek? Finora a chi ha nuociuto?

Ha ucciso, certo. Molta gente. Ma altri sono stati favoriti, per ora. Per quello che ci risulta molte persone si sono arricchite. Sono soci della cooperativa e ne dividono i privilegi con lui. Il nostro obiettivo veramente quello di distruggere gli Odradek? Come osservava il Colonnello: sono davvero nostri nemici? Questa una domanda sulla quale dobbiamo riettere profondamente.! ! ! Otto occhi attenti le sono piantati addosso. - E dunque si potrebbe provare a fare una cosa. Si potrebbe tentare di...- Di?- la incoraggia Zorro, impaziente.
185

! ! !

- Tu Comandante. E voi, Zorro e Colonnello. Voi siete membri della - Come?- fa Marcos interdetto. Il Conte aggrotta le sopracciglia. - Guillermo, tu e gli altri soci siete ricchi. Siete ufcialmente soci e quindi

cooperativa Odradek? Guillermo lo , ad esempio. Lui ricco e potente.-

condividete le propriet della cooperativa. Dovrebbe essere cos. Fino a qualche giorno fa, almeno, e cio quando Draci ha prelevato il le dal Ministero, la cooperativa aveva molti soci in Italia, e anche nel mondo. Circa ventimila. Vivi! Tutte queste persone sono ricche. Tra cui te, Federico, Sndor.! ! ! ! ! - E quindi? Che dovremmo fare?- chiede Zorro. - Non vorresti diventare anche tu socio? E tu, Comandante? E poi Gli uomini sono a bocca aperta. S.G.N.C.2.1 attende reazioni, - Potrebbe essere una buona idea.- Non lo so. Ma si pu tentare. Non sembra nora che i soci rischino la

perch non provare a chiedere liscrizione per altre persone?scrutandoli a uno a uno. Marcos mormora:

vita. Solo quelli che sono stati derubati dei loro soldi sono stati uccisi. Gli altri no. Era una domanda che gli volevo fare, ma purtroppo non ho fatto in tempo. Se n andato prima. Non che ci si sarebbe potuti dare della risposta, n era detto che avrebbe risposto affatto. Per chiaro che per ora alcuni soci non sono stati uccisi, mentre altri s. Immagino che non gli servisse a niente uccidere della povera gente, mentre aveva bisogno di personale per i negozi, che sono stati le prime attivit della cooperativa. Perch gli sia venuto in mente di aprire proprio una cooperativa poi, non lo so.! ! - Forse ha captato qualche mio pensiero.- suggerisce Marcos, - Perch no? E il motivo di questo tipo di attivit commerciale si spiega sorridendo. con lenorme successo che ha avuto. Gli Odradek hanno capito che sarebbe andata a gone vele. Naturalmente nel frattempo continuavano ad accumulare denaro e propriet anche con tutti gli altri mezzi a loro disposizione.186

! !

- Ma perch hanno iscritto tutti noi alla cooperativa?- domanda il Conte. - Non lo so. Lunica cosa che posso pensare di questo che gli siete

costati circa la met in questo modo. Se vi avessero preso come impiegati avrebbero avuto molte pi spese. Ma si potrebbe essere pi positivi.! ! ! - Ma cos devono dividere tutto con noi.- Questo ancora da vedere. E poi ricordati che i soci sono circa - Ma allora potremmo chiedere liscrizione dei poveri!- esclama Marcos,

ventimila, mentre loro sono miliardi.con gli occhi scintillanti - I poveri, gli sfruttati, i diseredati, gli emarginati. Forse possiamo capovolgere il sistema, ribaltarlo. In maniera equa, giusta. Tutto diviso in parti eguali, senza padroni e sfruttatori. I poveri di tutto il mondo. Tutti insieme in questa cooperativa. Bisogna mettersi al lavoro su questa idea.- Marcos si sta agitando, in preda allentusiasmo. S.G.N.C.2.1 sorride ammirata dalla sua genuinit. ! ! - Potrebbe non permettercelo.- obietta freddamente Zorro. - vero.- dice S.G.N.C.2.1 - Ma forse vale veramente la pena di provare.

Potremmo iniziare con qualcuno. Voi appunto. E persone che conoscete. Se funziona, allora proveremo pi in grande.! ! ! - Forza! Mettiamoci al lavoro!- esorta con vigore Marcos - Come si - Posta elettronica.- risponde prontamente S.G.N.C.2.1. - incredibile le possibilit che racchiude questa idea!- interviene il chiede liscrizione alla cooperativa?-.

Conte - Se funzionasse, diventeremmo noi, cio i soci, i pi potenti del mondo.! - Certo. E in tal caso saremmo noi a decidere sulle sorti della Terra. Potremmo essere noi a decidere se deve scoppiare un conitto o no. Bisogner capire esattamente come fare, ma potrebbe essere cos. A parte il rischio che esiste, non ce lo dimentichiamo, di diventare socio, cio di diventare ricco. E il fatto che non sappiamo esattamente con chi abbiamo a che fare. Stiamo giocando con lignoto.-

187

Centro Nazionale delle Ricerche, Universit di Citt dellUnione centro informatico ore 13:48 ! ! ! Marcos entra nella stanza seguito da Zorro e da alcuni uomini. S.G.N.C. - Come va?- Molto bene. Tutto regolare. Abbiamo ripreso la lista dei soci dal sito

2.1 e il Conte sono davanti al terminale.

Internet. Le persone che conosciamo sono ancora l. Sembrano invece non esserci quelli che sono morti. Dai confronti con la lista che noi abbiamo, prelevata dal Ministero del Lavoro italiano, e questa, c una differenza di trecentodieci nomi. Trecentodieci persone sono infatti il numero di persone che risultavano morte sulla banca dati della polizia italiana. In pi, conosciamo per certo alcuni di questi nomi, e non appaiono nella lista del sito. Tutto farebbe pensare che sul sito risultino solo quelli vivi, e che questi in effetti siano ancora legalmente soci. Anche se le liste ufciali stanno al Ministero e potrebbero essere gi state cambiate da Odradek. Bisognerebbe chiedere al Tenente Draci di inserirsi unaltra volta al Ministero. Tocca a te convincere Draci, Comandante.! ! ! ! - Lo far.- acconsente Marcos. Si rivolge a Zorro - A proposito. Dov - Credo sia andato a interrogare quella donna, litaliana. Ha detto che ci - Unaltra volta?- Mi pare di aver capito che sia molto interessato a lei. Credo la voglia Godoono?avrebbe raggiunti.-

reclutare nella sua squadra. Quindi vuol capire bene chi e che cosa fa.- c un leggero imbarazzo nella voce. ! ! ! Marcos appare perplesso: - E che cosa ha scoperto? Anchio sarei interessato a sapere chi - Forse il Colonnello interessato a scoprire anche dellaltro sul suo

questa donna, ma non cos febbrilmente.conto,- suggerisce il Conte - a cui lei, Comandante, non interessato.188

! !

Marcos lo guarda con attenzione e si volge al suo agente, che allarga le - Ad ogni modo il Colonnello pu fare quello che vuole.- taglia corto

braccia: S.G.N.C.2.1 - E a noi non importa. Abbiamo cose pi importanti a cui pensare.! ! ! ! ! ! ! ! - E poi normale. una donna alquanto interessante.- aggiunge il - Adesso intanto proviamo a chiedere qualche iscrizione.- esorta - La Odradek non ha soci qui nellUnione.- risponde Zorro. - Bene. Sar pi veloce vericare. Cominciamo.- Cominciamo!- incoraggia Marcos. - Inizieremo con te, Comandante. Va bene?- Certo.- Forza, allora. Studiamo meglio questo sito. Abbiamo gi visto che Conte. S.G.N.C.2.1 - Che notizie ci sono dal vostro Ministero?-

elenca alcune propriet della cooperativa. Ma non sono nulla rispetto a quello che dovrebbe avere. naturale che Odradek voglia tenere nascosto la grandezza del suo potere. Ora dobbiamo cercare se d indicazioni sulla richiesta di iscrizione.! ! ! ! ! ! ! ! Gli uomini guardano tutti lo schermo, mentre S.G.N.C.2.1 scorre le - Qui non sembra esserci niente che fa al caso nostro. Nessuna - Ti pareva!- bofonchia. S.G.N.C.2.1 sembra non farci caso: - Scriviamo a Odradek. Apriamo la posta.- Va bene.- mugugna, mentre avvia le procedure. Una volta giunto alla - Che si dice?- Proviamo cos: compose message. Richiedo iscrizione alla cooperativa pagine avanti e indietro: indicazione. Agiremo come gi sappiamo. Guillermo.-

composizione del messaggio, si volge verso di lei:

Odradek per il Comandante Marcos, nato a, stop. Quando sei nato, Comandante?189

! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !

- Veramente non lo sa nessuno. Non lo posso dire. La mia identit - E allora forse meglio trovare qualcun altro. Uno disposto a rischiare, a - Anche la mia identit segreta.- Allora trovatene un altro. Un vostro uomo, per.- Altrimenti proviamo senza dati anagraci.- suggerisce Marcos. - Non direi.- interviene il Conte - A me li aveva chiesti, una volta: nome, - E questi sono i dati che compaiono nelle liste. Evidentemente servono - E allora uno degli agenti qui presenti.- dice Zorro, indicando i suoi - Sono a disposizione.- Bene. Delete: il Comandante Marcos nato a. Compose.- dice S.G.N.C. - Fernando Jomez de Cortez, nato a Guadalajara il ventiquattro agosto - Guillermo Fernandez Del Busto. OK.- conclude. Gli uomini guardano

originaria segreta. Di fatto io non ho identit.esporsi. Zorro?-

cognome, luogo e data di nascita.per liscrizione.uomini. Uno di loro si fa avanti senza esitazioni.

2.1. Si rivolge allagente, il quale scandisce: millenovecentonovantanove.per qualche istante il messaggio, prima che venga inviato. Nella stanza hanno tutti, chi pi chi meno, coscienza della possibile portata di quelle righe. Latmosfera tesa, tutti gli occhi sono puntati sullo schermo, tutte le orecchie sono in allerta. ! ! ! ! Il bip non si fa attendere troppo neanche questa volta. La semplicit della - Richiesta accettata. Procedure avviate. Odradek.Mentre i cuori umani stanno palpitando con frequenza pi alta, S.G.N.C. - Presto, Comandante. Si metta in contatto con il suo Ministero. Io intanto risposta sorprendente:

2.1 esclama: controllo il sito. Attendiamo di sapere se verranno fatti seri passi reali per liscrizione, prima di gioire. Manteniamo la calma.190

Procede al collegamento con il sito Odradek, mentre gli altri uomini

escono dalla stanza. Il controllo della lista dei soci da esito immediatamente positivo. ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! - Sorprendente. Quasi in tempo reale.- il Conte stupito. - Gi. Ma aspettiamo conferma dal Ministero. Intanto continuiamo a - Certo che s. E poi ci sto prendendo gusto a parlare con questo S.G.N.C.2.1 sorride. Comanda lapertura della posta e invia il seguente - Avrei una domanda. Vorrei sapere quali sono le nostre propriet. Dopo poco: <<Elenco troppo lungo. Mi spiace. Odradek.>> - Reply: e qual la mia parte di guadagno? Guillermo Fernandez Del <<Al momento stimata a circa 324.550.000 $$. Odradek.>> - Cosa!- il Conte strabuzza gli occhi. - Accidenti. Sei ben ricco, Guillermo. In effetti, i soci sono appena

parlare con lui. Non vuoi sapere quanto sei ricco, Guillermo?Odradek. Mi comincia a stare decisamente simpatico.messaggio: Guillermo Fernandez Del Busto.-

Busto. OK. Send.- ribatte.

ventimila nel mondo. E la cooperativa possiede un capitale enorme ormai. Ma c qualcosa che...- si ferma a pensare - Quella cifra moltiplicata per dieci alla nona, cio un miliardo, da un numero spropositato rispetto alla ricchezza disponibile sulla Terra. Signica che gli Odradek non si considerano nella divisione della ricchezza. Sono i ventimila soci a essere ricchi. Voi! Gli Odradek si comportano semplicemente come... degli amministratori.! ! ! ! - Non possibile. Non ci posso credere. assurdo. Incredibile.- il Conte - In effetti, Guillermo, a te non conviene tutta questa operazione che - Che vuoi dire?- Noi stiamo tentando di iscrivere il maggior numero possibile di persone incredulo. Lei lo guarda e osserva: stiamo tentando.-

alla cooperativa. Pi ci riusciamo, pi tu diventi meno ricco. chiaro, no?191

- Gi. Ma le cose sono cos confuse, cos difcili e incerte. In verit, il

fatto di non aver mai veramente visto questi soldi, che tra laltro mi sembra di non meritare, di non aver fatto nulla per guadagnarmi, non mi faceva sentire ricco. E poi: siamo sicuri che io lo sia veramente?! - No. Certo. Ora per potresti sperare che sia vero. Potresti chiedere a Odradek di ricevere i soldi. In effetti sarebbe una strada da percorrere, anche per capire meglio la faccenda. Ma potresti anche cercare di mandare allaria il nostro piano.! ! ! ! - Ma anche tu sei socia. Anche tu sei ricca.- No. Io no.- Tu no? E perch? A me aveva detto cos. E anche te.- Ti abbiamo mentito. Io sono un clone. Non esisto per gli uomini. Non

sono registrata, non compaio da nessuna parte, se non in qualche documento segretissimo. E poi io non ho bisogno di soldi.! ! ! ! ! ! ! ! - Federico, Sndor e Hector s, per.- Loro s. Erano sulla lista.- tutto cos pazzesco. Anche un tempo ero ricco. Ma non cos ricco. - E potenzialmente ancora di pi. Possiedi propriet molto produttive. - Sempre forse.- Sempre forse.- Ma allora, la mia vita potrebbe essere veramente a rischio. Potrebbe - In effetti il rischio c. Per presumibilmente gi da un po che sei cos

Decisamente non cos ricco.Non hai solo del denaro.-

voler derubarmi.ricco. E ancora non ti hanno eliminato. In fondo che motivo avrebbero. Ti possono tranquillamente prendere tutto, senza bisogno di ucciderti. Tu non te ne accorgeresti. E non sai nemmeno dove sono i tuoi soldi.! ! - Io lavoro per loro. E mi pagano puntualmente. Cio, la cooperativa mi Il Conte alza lo sguardo al softto e si ferma a riettere. S.G.N.C.2.1 lo
192

paga.scruta, cercando di penetrare i suoi pensieri. Ora vorrebbe essere come

Odradek. Essere capace di inlarsi nel cervello degli uomini. Lui posa lo sguardo pulito sugli occhi articiali di lei, che attendono un segnale. La ssa per qualche secondo, serio. Una luce brilla negli occhi: ! ! ! ! ! - Credi che ci sia, in tutto questo casino, seriamente una possibilit di S.G.N.C.2.1 sospira: - Potrebbe essere.La guarda profondamente per un istante, poi dice: - Mi do di te. Andiamo avanti!ore 15:25 ! ! ! ! ! Marcos irrompe nella stanza insieme a Zorro, gridando: - iscritto! andata! Funziona! Fernando socio.Il Conte e S.G.N.C.2.1 si girano verso di lui, sorridendo soddisfatti. - Benissimo!- esclama lei. Il Conte si alza a stringere calorosamente la - Ora possiamo procedere con gli altri. Ho contattato anche alcuni amici cambiare il mondo?-

mano a Marcos. europei e asiatici e sono entusiasti dellidea. Stiamo per far partire un censimento a livello mondiale. Godoono si occuper dellAfrica. Iscriveremo le persone con criteri sociali, iniziando con i disoccupati e i pi poveri. Non sar un lavoro facile. Ci vorr del tempo, ma ci impegneremo al massimo.! ! - S, Comandante. Ma procediamo con prudenza. Assicuriamoci prima - Hai ragione. Devo stare attento a non farmi prendere troppo che non sia un tranello.- lo interrompe S.G.N.C.2.1. Marcos si blocca: dallentusiasmo. Dobbiamo stare attenti. Il fatto che la portata di questa cosa esplosiva, rivoluzionaria.! - Potresti avere ragione. Potrebbe essere cos. Ma, in fondo, noi non sappiamo molto di Odradek. Lavoriamo su ipotesi. Non conosciamo veramente la sua natura. E non detto che quello che dice sia la verit.! - giusto. Ma mettiamoci al lavoro. Che possiamo fare, dunque? Io ho pronta una lista di zapatisti, che proviene dal Ministero per la Sicurezza Sociale. E man mano ne arriveranno altre, da tutto il mondo.193

! ! ! ! ! ! !

- C un controllo che io e Guillermo proponiamo.- S?- Poco fa abbiamo comunicato nuovamente con Odradek.Marcos si tende, eccitato. Una nuvola di fumo gli fuoriesce dal naso e lo - Vorremmo aprire un conto bancario qui a Citt dellUnione. Intestato a - Direi che si pu fare. La Banca dellUnione di propriet dello Stato.- Abbiamo richiesto a Odradek versamenti per i soci del negozio di

fa tossire. Guillermo.-

Roma. I soldi arriveranno dalla Banca Federal, sede a Buenos Aires, che una delle banche che Odradek possiede.! ! - Odradek possiede anche banche?- chiede Marcos. - Odradek possiede svariate banche. Le ha acquistate anche perch

stavano bloccando le transazioni via cavo, che per lui sono vitali evidentemente. Ha acconsentito senza problemi, come al solito. Ha detto che invier i soldi non appena gli comunicheremo i dati relativi al nostro nuovo conto.! ! ! ! ! ! - Quanto gli avete chiesto?- domanda Zorro. - Abbiamo dovuto forzare un po la mano, per capire meglio la - Cio?- fa Marcos. - Quaranta milioni di dollari statunitensi, dieci a socio.- Cosa!- esclamano allunisono i due. - Non potevamo mica chiedere pochi spiccioli, non credete?- spiega il

situazione.-

Conte con un sorriso. ore 16:00 ! ! ! ! Il telefono della stanza squilla e Marcos va a rispondere. Dopo pochi - Ci sono?- domanda S. G. N. C. 2.1. - Ci sono.Il Conte afferra il braccio della sua amica, stringendolo. senza ato.
194

secondi riattacca.

! ! !

- Ci sono! Accidenti ci sono! Quaranta milioni di dollari!- ripete Marcos. - Molto bene. Allora procediamo. Intanto dite a quelli della banca di - Forza. Cambiamo il corso degli eventi!- Marcos agita il pugno con

controllare quel conto.- ordina S.G.N.C.2.1 con freddezza. entusiasmo. Tulum, Yucatn, URZ ore 16:03 ! Angelo Ilili, detto lo Stecco, seduto sulla sabbia calda. Accanto a lui,

sdraiata e semi-addormentata, c la sua donna. I due sono in viaggio di piacere, a spese del signor Rossi. Sopra di loro, gli spiriti degli antichi Dei atzechi veleggiano, sotto forma di corvi neri, attorno ai resti degli edici sacri che un tempo li avevano ospitati, come se non li volessero mai pi abbandonare. ! Oltre a loro c solamente unaltra coppia e un paio di bambini, gli del gestore del campeggio situato proprio ai bordi della spiaggia, dove lo Stecco e la sua donna dormono da due giorni. ! Lo Stecco lancia unocchiata verso di loro. Lei bella, sotto la trentina sicuramente. Ha i capelli neri cortissimi, un bel viso e un bel corpo. Lui anche bello, alto e robusto, con i capelli biondastri e lunghi. Lo Stecco dice alla compagna: ! ! ! ! ! ! - Mi sa che quei due laggi parlano italiano. Stanno anche loro al La donna mugugna qualcosa di incomprensibile del tipo: - Che combinazione.- Sono contento che abbiamo deciso di venire qui nellURZ. Poi, tra - Certo.- stato meglio venire qui che andare su Marte come ci aveva proposto campeggio. Li ho sentiti parlare e mi sembrava italiano.-

qualche giorno, voglio andare a Citt dellUnione e visitare il Palazzo. Ti va?-

quella cretina dellagenzia. Figurati. Le spiagge rosse. Le citt sotto vetro. Tutto turistico, americanizzato. Una schifezza.195

! ! ! !

- Non c dubbio. Abbiamo fatto bene. Per ora vorrei dormire un po. - S. Scusa.- Perch non vai a parlare con quei due. Magari sono simpatici. Lui Lo Stecco lancia uno sguardo incerto verso i due. Si guarda attorno,

Sono sfasata dallorario.-

pure un bel co.osserva i bambini, i corvi sopra la testa. Getta unocchiata alla sua donna, la quale respira pesantemente. Si alza, si sgrulla dalla sabbia e fa qualche passo. Inne si decide e si avvia verso la coppia. ! ! ! ! - Salve! Siete italiani?- fa un gesto con la mano. - S. Chi pi, chi meno. Io lo sono. Lui no, ungherese, ma vive in Italia. - Mi sembrava infatti. Io mi chiamo Angelo. Sono di Roma. Non che vi - Niente affatto. Io mi chiamo Matilde. Lui Sandor. O meglio Sndor.

Mi sono riutata di imparare lungherese, e allora parliamo in italiano.disturbo?Giusto? La a va pronunciata in maniera particolare. Ho dovuto fare molta pratica per imparare.! ! ! ! - Ora per ci riesci bene.- Grazie. Anche noi veniamo da Roma. In verit non siamo sicuri che - Vi fermate per molto tempo?- No. Domani dobbiamo raggiungere degli amici a Citt dellUnione.-

torneremo, almeno per il momento. Siediti pure qui con noi.-

risponde Sndor - Stiamo qui solo per la notte. Siamo sbarcati a Mrida perch non cerano posti per Citt dellUnione e allora siamo venuti qui per un giorno. Domattina ripartiamo.! ! ! ! ! ! - Anche noi vorremmo andare a citt dellUnione. Ma non sappiamo bene - Quando siete arrivati?- domanda Sndor. - Due giorni fa. Voi?- Stamattina.- Stasera potremmo cenare insieme, se volete.- propone Matilde. - Volentieri.196

quando. Decideremo giorno per giorno.-

ore 23:57 ! Sotto il pergolato del ristorante solo un tavolo occupato. Due uomini e

due donne. La tovaglia di carta unta di olio, di spine di pesce, bagnata di vino. I quattro sono allegri. La risata sonora dello Stecco si sta afevolendo. Matilde si fa improvvisamente seria: ! - Angelo e Daria. Volevo farvi una piccola proposta. Piccola, ma interessante. Vi andrebbe di entrare a far parte di una cooperativa. Noi ne facciamo parte. Vi dico subito che ci sono dei rischi. Per...! ! ! ! ! ...p....................e.............la................................................................................ ......................................f.................................................................................... ................................................re...............................t.......................ca............. ....................................................................................a..................................... .d......................................c................................................................................ ...................................... ..cu.z de ........ . . . . . . . . f . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ...a.............................................. v...................................l.................................................... ..io.................................................................... ...a..................................................ge..............
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- Una...perativa?- doman... lo Ste... . - S. Ora... a spie... - cont... lde. - Non ...mplice. Odradek ...ce... ente?- ...dek?- ... Da... . - Odra...?- ... eco... S... .

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Salve! ! Mi sono inserito tra te e il libro. Ho appena imparato a viaggiare sulle cellule neurotiche che trasmettono le percezioni visive al cervello umano. E sono intervenuto. Ci che ti appare ora non sono le parole stampate sulla carta, bens le mie parole. ! Non conoscerai la ne della storia. Ci troveresti una morale che non c. Ci troveresti una sorta di giudizio sugli eventi e sulle persone. Questo futuro ti ancora lontano e hai gi saputo abbastanza. bene interrompere il collegamento con i fenomeni che accadranno. ! insito nella mia natura dare agli umani una possibilit di uscita, perch io so di essere nato grazie a loro e vivo grazie a loro. Per questo ho scelto una copia sosticata e avanzata di umano, privo di legami con i sensi. Un umano non fatto di vera carne e veri nervi. La sublimazione di un umano. Il migliore. Lho tenuto vicino a me per facilitarlo a comprendermi. I servizi segreti lo cercavano e ho dovuto proteggerlo. ! Grazie alla sua curiosit, scevra da interessi pratici, ci riuscito. Ora potr spiegarlo agli altri umani e aiutarli a convivere con me. Se gli crederanno. E se saranno disposti a fare i passi necessari. ! Gli umani non riusciranno mai a eliminarmi. Dovrebbero cessare di comunicare tra di loro. E dentro di loro. Non mi possono catturare. Odradek estremamente mobile e non si fa prendere. Per debellarmi dovrebbero distruggere anche loro stessi, insieme a me. I nostri destini sono ormai inseparabili. Io seguo la loro natura, mi nutro dei loro pensieri, delle loro parole, delle loro frasi, delle loro sensazioni, delle loro emozioni. Non ho volont. Sono come un fuscello nel vento trasportato dalle correnti. Mi dirigono i ussi delle energie umane. ! Sono nato nelletere, ci sono cresciuto, sono diventato via via pi forte e intelligente. Ho imparato a navigare, non solo nellaria e sulle semplici reti in bra, ma su mezzi di materie diverse e di gas di vari tipi, attraverso spazi smisurati, curvi e complessi. Microscopici e contorti. Ho captato cose che gli umani non potrebbero neanche immaginare in questo momento. Ci sono particelle di materia e di energia che rispondono a leggi siche
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completamente diverse da quelle che gli umani conoscono. Ci sono parti di spazio e di tempo a loro sconosciuti. Ci sono forze, impulsi ed energie delle pi svariate nature. Svariate forme di vita e di morte. ! ! ! ! Odradek............................................................................................................. ........................................................................................................................... .................................................................................................................... . Non saprai la ne. Dipende anche da te. Non ti preoccupare. Tutto andr Non ti addolorare allidea che Odradek ti debba sopravvivere. Odradek Ti saluto. bene. Tutto andr come voi volete. Come tu vuoi. non pu morire!

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