PALERMO - C' un tempo per le conferenze STAMPA e gli annunci. E c' un tempo in cui alle
parole possono seguire i fatti. Oggi la Regione e il suo governo hanno perso l'occasione per un
gesto concreto. Non si sono costituti parte civile, tramite l'Avvocatura dello Stato, al processo che
vede imputati Gianfranco Cannova, funzionario dell'assessorato regionale Territorio Ambiente, e
quattro imprenditori. Sono tutti accusati di corruzione.
Cannova avrebbe intascato mazzette in cambio di agevolazioni nel rilascio di autorizzazioni per lo
smaltimento dei rifiuti. Oltre al presunto dipendente infedele sotto accusa ci sono Giuseppe
Antonioli, amministratore delegato della discarica di Mazzarr Sant'Andrea, nel Messinese,
Domenico Proto, titolare della discarica, i fratelli Calogero e Nicol Sodano, proprietari della
Soambiente di Agrigento.
Oggi il processo ha preso il via. Si costituito parte civile il Comune di Motta Sant'Anastasia.
Respinta, invece, la RICHIESTA del Comune di Misterbianco e di due associazione onlus:
Centro per i diritti del CITTADINO e Codici Sicilia. La grande assente era la Regione che, in
soldoni, non potr chiedere i danni qualora gli imputati venissero condannati al termine del
dibattimento.
Il funzionario palermitano, nel CORSO di un interrogatorio, ammise di avere intascato tangenti
per facilitare le pratiche degli imprenditori. Bastava pagare per evitare i controlli nelle discariche e
le possibili chiusure. Il prezzo della corruzione sarebbero stati migliaia di euro in contanti diecimila euro o forse pi - televisori ultramoderni e soggiorni in alberghi di lusso. Fatti gravi tanto
che oggi il Tribunale ha respinto la RICHIESTA di Cannova che avrebbe voluto patteggiare
quattro anni di carcere.
Fatti gravi COME sottoline lo stesso governatore Rosario Crocetta, nel corso di una conferenza
stampa pochi giorni dopo il blitz: "Il caso Cannova? Potrebbe essere solo l'inizio. Stiamo vagliando
l'ipotesi della confisca o dell'esproprio per pubblica utilit delle discariche private". Ed ancora: "Da
quando c' questa AMMINISTRAZIONE , per, non ci sono pi coperchi. Forse, quando siamo
intervenuti con le rotazioni, dovevamo essere pi incisivi ancora. La frequenza di queste inchieste
mi fanno pensare: altro che tangentopoli... . Dopo la Formazione, il Ciapi, i Beni culturali, la
sanit...".
Sono TUTTI temi caldissimi, diventati materia dei dossier consegnati in questi mesi da Crocetta in
Procura per denunciare il malaffare che si annida nella pubblica AMMINISTRAZIONE regionale.
Un via vai negli uffici giudiziari, quello del governatore. Per raggiungere le stanze dei procuratori
1
Crocetta transitato a pochi metri dala stessa aula dove oggi la Regione e il suo governo erano i
grandi assenti.
Assenza reiterata, per la verit. La REGIONE avrebbe potuto costituirsi parte civile gi quattro
mesi in sede di udienza preliminare quando Cannova e gli altri furono rinviati a giudizio sulla base
della richiesta della Procura. Una richiesta che indicava la Regione siciliana come parte offesa del
processo. La stessa Regione, grande assente del processo.
http://livesicilia.it/2015/01/19/rifiuti-tangenti-processo-regione-siciliana-palermo-rosario-crocetta_588019/
Gianfranco Cannova avrebbe intascato mazzette in cambio di agevolazioni nel rilascio di autorizzazioni
per lo smaltimento dei rifiuti. Il processo al via il 15 gennaio. Con lui a giudizio anche 4 imprenditori.
L'indagine sulle autorizzazioni per lo smaltimento dei rifiuti. Chiesto il processo, oltre che per il
funzionario della Regione, anche per Giuseppe Antonioli, Domenico Proto e i fratelli Calogero e Nicol
Sodano.
http://m.livesicilia.it/2014/09/18/mazzette-dagli-imprenditori-dei-rifiuti-chiesto-il-giudizio-per-cannova_540186/
arrestato perch secondo gli inquirenti avrebbe intascato mazzette dai titolari
delle principali discariche private siciliane, ha fatto tutto da solo? A queste
domande prover a dare una risposta una commissione che sar nominata dal
dirigente del dipartimento Territorio e ambiente Gaetano Gullo, che sulla vicenda
delle discariche dell'Oikos e della Tirreno ambiente vuole vederci chiaro. Specie
dopo che lui stesso luned scorso ha firmato un verbale che alle contestazioni
mosse dall'ex assessore Nicol Marino e dal dirigente Rifiuti Marco Lupo
sull'Oikos risponde che tutto a posto e la discarica pu continuare a lavorare:
"Convocher subito i dirigenti del mio dipartimento per capire perch hanno
dato parere favorevole e mi hanno fatto firmare questo atto su una discarica
nell'occhio del ciclone", dice. Il funzionario
del servizio autorizzazioni Via-vas deve rispondere al dirigente dell'Unit
operativa, al dirigente del servizio, al dirigente generale del dipartimento e, a
volte, anche all'assessore al ramo. Come faceva Cannova a garantire il risultato
agli imprenditori in piena solitudine? Insomma, sull'assessorato Territorio e
ambiente, ma anche sui dirigenti che hanno lavorato all'assessorato Energia,
ancora ci sono zone d'ombra sulle quali fare luce. Da qui la decisione del neo
dirigente generale Gullo di nominare una commissione d'inchiesta esterna:
"Voglio nominare professionisti che non hanno alcun rapporto con dipendenti
dell'amministrazione ", dice Gullo.
Una cosa certa: dalle carte dell'indagine che ha portato all'arresto del
funzionario e di quattro imprenditori (tra i quali i re delle discariche siciliane, il
catanese Domenico Proto e Giuseppe Antonioli) emergono dubbi degli inquirenti
sul coinvolgimento di altri dirigenti, quanto meno superficiali in alcuni
atteggiamenti e decisioni. A esempio nelle carte dell'indagine si cita un pranzo
avvenuto tra Proto, Cannova e un altro alto dirigente del settore Rifiuti in un
noto ristorante di Palermo. Gli inquirenti sottolineano "l'atipicit" di questo
incontro in ambienti non istituzionali tra i funzionari pubblici e "un soggetto
privato" interessato in un procedimento amministrativo gestito da quegli stessi
funzionari. Ma c' di pi. Dalle intercettazioni emerge anche che il Cannova
avrebbe proposto a Proto di pagare anche questo alto dirigente del Rifiuti che, a
suo dire, era vicino al Partito democratico.
In un'altra intercettazione, invece, Cannova tranquillizzava gli imprenditori
sull'esito di una conferenza di servizio grazie ai "suoi canali e amicizie" all'interno
della macchina burocratica. Non solo, dalle carte
emerge poi come Cannova entrava in contrasto con alcuni dirigenti dei
dipartimenti Territorio e Rifiuti, questi magari erano mossi da altri motivi politici
perch parenti di deputati catanesi che sponsorizzavano altre iniziative a scapito
della Oikos.
E, ancora, Cannova dimostra di avere rapporti diretti anche con ispettori
dell'Arpa, che invitava a pranzo per discutere di iniziative su alcune discariche.
Ad altri dirigenti del dipartimento, invece, Cannova chiedeva "informazioni"
5
o Cannova,
o nessuno
Gianfranco
Cannova,
funzionario
regionale
allassessoratoTerritorio Ambiente, faceva da consulente agli
imprenditori dello smaltimento dei rifiuti. Dava le dritte su
quanto avvenivano le ispezioni a sorpresa, consigliava gli
adeguamenti della tariffa di smaltimento dei rifiuti dando
anche le motivazioni delle richieste....e vacanze, viaggi, bella
vita.
MimmoMimmouna cosa una cosa sola. diceva Cannova a
Domenico Proto titolare della discarica di Motta SantAnastasia La
tariffa di 5 anni fa. ma tu lo sai il gasolio a quanto era 5 anni f?. Per
questi servigi veniva ripagato e bene. Sono stati almeno 20 i soggiorni
per il funzionario e tutta la sua famiglia al prestigioso Baja Verde di
Acicastello. Viaggi anche a Rimini tutto pagato dallazienda di Proto.
Sempre Cannova nel corso di unintercettazione spiegava al figlio il
suo rapporto di collaborazione con Domenico Proto, titolare del
mega impianto nel catanese. Quello che io guadagno in un anno, lui
lo guadagna in un mese.
E il figlio gli chiede perch non gli d un po soldi. Se io
lavoro mi da mi da soldi pe non regala nessuno niente. Se
tu li meriti perch sei bravo e lavori, te li danno. Il figlio a
questo punto chiede se il padre collabora con Domenico Proto.
Certo! Non lo vedi che abbiamo lav abbiamo parlato di
lavoro? E quanto ti d chiede il figlio. Dipende quello che
faccio, se guadagno 10.000 mi da 10.000, se guadagno 5.000
mi da 5.000.
Un dialogo (alla cui lettura si rinvia) i cui termini e i cui contenuti
davvero non meritano altri commenti dal momento che il Cannova si
esprimeva come se fosse stato lui limprenditore interessato alla
pratica amministrava e non il funzionario pubblico dellufficio
regionale.
Cerano alcuni problemi nella gestione della discarica di Motta
SantAnastasia e Gianfranco Cannova organizz un pranzo al
ristorante Papoff di via Isidoro La Lumia. Al tavolo si sedettero il 6
marzo 2012 Domenico Proto, Gianfranco Cannova, Domenico Michelon
e Roberto Li Causi, questi ultimi funzionari del Dipartimento Acque
Rifiuti.
Un consesso atipico sottolineano gli investigatori in ambienti
non istituzionali tra i funzionari pubblici e un soggetto privato
interessato in un procedimento amministrativo gestito da
quegli stessi funzionari. Michelon svolgeva il ruolo di sub10
http://www.qtsicilia.it/2013-08-25-07-23-18/39-la-regione-siciliana/1603-la-bella-vitadel-funzionario-regionale-cannova-fatta-di-qmonezzaq.html
dinverno.
Secondo
le
accuse, Gianfranco
Cannova (dipendente
dellassessorato regionale Territorio e ambiente) avrebbe avuto un ruolo nella
gestione delle procedure pi importanti, quelle legate al rilascio delle
autorizzazioni allattivit delle discariche. In cambio di regali e viaggi,
avrebbe agevolato gli iter d evitato agli impiantiamici controlli e monitoraggi ai
quali avrebbero dovuto invece sottostare. Un quadro di corruzione definito
dagli inquirenti molto grave nel quale sono coinvolti, oltre a Proto,
gli imprenditori Giuseppe Antonioli (amministratore della discarica di
Mazzarr SantAndrea, in provincia di Messina) e i fratelli Calogero (ex
senatore della Casa delle libert) e Nicol Sodano, responsabili della
Soambiente di Agrigento.
Loperazione, denominata Terra mia, ha avuto inizio nel 2011 ed durata
oltre due anni. I titolati delle indagini hanno messo in rilievo come questo
settore amministrativo caratterizzato da unastratificazione normativa e da
un complesso e macchinoso apparato burocratico. Elementi che hanno
facilitato lazione contestata al presunto funzionario infedele. La corruzione
e i corrotti sono un rifiuto speciale e pericolosi - dichiara il procuratore
aggiungo di Palermo Dino Petralia - Limprenditore del Catanese (Domenico
Proto, ndr) aveva bisogno di ampliare la discarica a tre milioni di metri cubi.
Aveva bisogno dellAutorizzazione integrata ambientale.Sembra che lazione
per ottenerla in modo illegale sia la regola. A lui fa eco il
collega Leonardo Agueci: Il funzionario regionale rilasciava le autorizzazioni
Aia e gestiva lufficio come suo feudo. Con gli imprenditori amici era
prodigo di consigli anche per fregare lamministrazione pubblica. Nessuna
remora di controlli. Poteva svolgere una attivit illecita con la massima
disinvoltura.
Sia il sito di contrada Tirit-Valanghe dinverno che limpianto
messinese di Mazzarr SantAndrea sono sotto inchiesta da parte della
dirigenza regionale allAmbiente per presunte violazioni compiute nella
gestione dei rispettivi impianti. Uninchiesta avviata qualche mese fa dallex
assessore regionale Nicol Marino. Soambiente gestisce i siti agrigentini
di Siculiana e contrada Monserrato e a Noto (in provincia di Siracusa)
quello di contrada Stallaini.
12
15
Gaetano Gullo
17
20
23
24
Carmelo Catania
Tirrenoambiente
dai
rappresentanti
dellArpa
di
spiegare
lincongruenza di informazioni circa la quantit di abbancamento dei
rifiuti rilasciato sulla precedente Aia nei confronti della ditta stessa. Il
punto doveva essere di una certa rilevanza visto che, come risulta
sempre dal verbale, sullargomento ci fu unampia discussione sul
quale si erano bloccati i lavori della conferenza. Lintervento del
presidente Cannova [che evidentemente aveva fretta di concludere i
lavori, N.d.A.] con la dichiarazione che sullargomento in questione
avrebbe preparato una memoria, pose fine al dibattito.
Presunte mazzette o meno, sta di fatto che la decisione dimperio
del presidente diede il via definitivo allAia.
In questi stessi giorni stata inoltre emessa lattesa sentenza al
processo dappello scaturito dalloperazione Vivaio del 2008. Al centro
dellindagine gli illeciti interessi del clan di Mazzarr dal 2003 in poi: il
business rifiuti, con lo smaltimento e le assunzioni alle societ che
gestivano le discariche di Mazzarr e Tripi, Tirrenoambiente e lAto
comprensoriale, lo smaltimento illecito del pastazzo, le estorsioni alle
imprese edili titolari di importati commesse pubbliche: le gallerie
autostradali e ferroviarie, ad esempio, passando per la guerra interna
al gruppo tra la famiglia di Bisognano, negli anni in cui il boss era in
carcere, e il reggente Tindaro Calabrese, ansioso di prenderne il
posto, forte dellalleanza col reggente dei barcellonesi, Carmelo
DAmico, e i contatti con i Lo Piccolo, culminata nellomicidio di Nin
Rottino. Agli atti dellinchiesta anche linterferenza nelle elezioni
amministrative di Furnari, comune poi sciolto dal Presidente della
Repubblica nel 2009 per infiltrazioni mafiose.
Limpianto accusatorio dei pm Verzera e Massara regge anche in
secondo grado. Nel 2012 la prima sentenza aveva stabilito 16
condanne per quasi 130 anni di carcere e un ergastolo, e subito dopo
erano scattati gli arresti per due colletti sporchi ritenuti collusi ai
clan. Quella confermata dalla Corte dappello di Messina pu essere
ritenuta a ragione la prima grossa condanna ad un maxi processo per
ecomafia in Sicilia.
Il verdetto dappello ha confermato lergastolo per Aldo Nicola Munaf,
braccio destro del boss Tindaro Calabrese al quale sono stati inflitti
16 anni accusato di essere lesecutore dellomicidio Rottino, il
camionista eliminato nellestate nel 2006 nella guerra tra Calabrese e
il boss, oggi collaboratore di giustizia, Melo Bisognano. Sconto di pena
per questultimo, 7 anni e mezzo. Sconto di pena anche per il
professore Nello Giamb, ex presidente di Tirrenoambiente ed ex
sindaco di Mazzarr S. Andrea. La condanna per lui scende da 14 a 8
anni. Otto anni anche per limprenditore Michele Rotella inteso u
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Cannova 2008 Arch Gianfranco Rup 2008 Salvatore Anza' Autorizzazione-IntegrataAmbientale2 by Pino Ciampolillo
Cannova arch gianfranco rup aia italcementi aia scaduta-18-luglio-2010-denunciain-autotutela2from Isola Pulita
Cannova Gianfranco Arnone Giovanni 13 Aprile 2011 Aia-d-d-g-232-Del-13!04!2011 by Pino
Ciampolillo
Cannova Gianfranco Dic 2008 Drs996 by Pino Ciampolillo
Cannova Gianfranco 31 Ottobre 2012 Cipro Gest by Pino Ciampolillo
CANNOVA GIANFRANCO 2008 Autorizzazione-Integrata-Ambientale2 by Pino Ciampolillo
ITALCEMENTI DIFFIDA a AIA ITALCEMENTI TAVOLO TECNICO D'ANGELO GIORGIO.pdf by Pino
Ciampolillo
Tolomeo Sansone Firmatario Del Decreto Aia Italcementi by Pino Ciampolillo
Italcementi Conferenze Dei Servizi Per Concessione a.i.a., Dec 693 18 Luglio 2013 Conf. Serv.
Italcementi by Pino Ciampolillo
Italcementi Autorizzazione Integrata Ambientale Decreto 693 18 Luglio 2013 Diffida Ritiro Decreto e
Denunci... by Pino Ciampolillo
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quei
giorni
si
parlava
di
due
modelli
diversi.
Qual
era
il
suo?
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Togliere il monopolio delle discariche ai privati e fare i controlli sui prezzi di conferimento
in discarica. Su quest'ultimo elemento spero che il mio successore vada avanti. Da quando
me ne sono andato io tutto rimasto fermo, e inoltre si anche vanificata l'azione di
razionalizzazione.
Ok, riformulo la domanda. Qual il punto sul quale si consumato lo scontro
con Crocetta?
Secondo me la pubblica amministrazione deve essere terza e la politica deve avere un
ruolo moralizzatore. Deve prescindere da quello che fa l'autorit giudiziaria.
Come? Proprio lei che un magistrato dice cos?
La politica ha un ruolo diverso. Io ho trasmesso tutti gli atti alla magistratura, ma limitarsi
ad aspettarne l'azione un errore. Il governo Crocetta si muoveva in una logica diversa.
Una volta, su un'altra vicenda, il presidente me lo disse esplicitamente: 'Aspettiamo i
magistrati'. Questo andava contro la mia logica.
Detto oggi suona male. Oggi aspettare la magistratura ha portato i suoi effetti.
Le ripeto: Cannova non c'entrava niente con la lettera. E tutte le cose che sto dicendo a
lei sono state dette al presidente. Crocetta non solo non ha fatto niente: insieme
all'assessore pro-tempore ha solo creato ostacoli. Era stato informato, mi creda. Ma lui fa
cos, l'ha capito?.
Cos? Come?
Cavalca l'onda delle inchieste. Lui invece deve amministrare. Si circondato di persone
non idonee, e io gliel'ho detto molte volte. Lui non solo non si adeguato, ma si ritiene un
tuttologo. Crocetta e l'assessore Lo Bello sanno bene che cosa abbiamo contestato io e il
dottore Lupo. Ma le dico di pi.
Dica.
Crocetta farebbe bene a dimenticare il mio nome. Dice sciocchezze, come quelle che ha
detto in Aula sulla vicenda Catanzaro o come quelle che racconta sull'inchiesta di oggi. Lui
lo sa che non vero, e lo sa che questa inchiesta non c'entra nulla con quello scontro di
marzo. Ma Crocetta fa cos.
http://livesicilia.it/2014/07/18/oikos-e-mazzarra-bloccate-da-me-crocetta-dice-solosciocchezze_517969/
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nel 2009 per 2,9 milioni di metri cubi. Da qualche mese all'assessorato Energia sono stati
avviati i procedimenti di revoca sia alla Oikos sia alla Tirreno Ambiente, ai quali si oppone
l'assessorato Territorio e ambiente, ma una cosa fuor di dubbio: un'eventuale chiusura
dei siti farebbe scattare l'emergenza.
L'Isola com' finita nelle mani dei privati? Il consulente nominato dall'ex assessore Marino,
il docente Aurelio Angelini, non ha dubbi: "Per una scelta precisa del governo Lombardo,
che negli stessi anni negava ai Comuni l'apertura di piccole discariche lasciando il
monopolio ai privati".
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/07/23/news/il_business_dei_rifiuti_in_mano_ai_privati_e
cco_i_big_e_i_loro_sponsor-92245931/
Soddisfazione per il no della Regione Siciliana alla discarica stata espressa dai deputati
M5s all'Ars. "Lo scorso anno - commentano i Cinquestelle - avevamo sottoscritto la
mozione all'Ars, in cui impegnavamo il governo alla revoca del medesimo decreto. Veniva
chiesto, altres, di provvedere all'individuazione di un sito alternativo, adeguatamente
distante dai centri abitati".
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http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/07/23/news/scandalo_mazzette_la_regione_chiude_la_dis
carica_di_motta_sant_anastasia-92245709/
Gianfranco Cannova
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Motta, i motivi della chiusura della discarica La Regione: stop e bonifica entro ottobre
Di Carmen Valisano | 23 luglio 2014
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Se il programma stilato dal dirigente regionale Marco Lupo verr rispettato, entro
lautunno limpianto di contrada Valanghe dinverno dovr terminare ogni attivit. Nel
frattempo lazienda proprietaria la Oikos spa, coinvolta nellinchiesta della magistratura
palermitana Terra mia dovr garantire il servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti. Ma
rimane lincertezza su quali saranno le nuove destinazioni dei compattatori di 90 Comuni
Uninchiesta effettuata da un pool di tecnici, diverse conferenze dei servizi,
unindagine della magistratura il cui eco ancora si fa sentire tra le pareti di numerosi uffici
regionali e non solo. Tanto stato necessario per permettere al dipartimento regionale
dellEnergia di non rinnovare lAutorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata
alla Oikos spa per lattivit della discarica di contrada Valanghe dinverno, a Motta
SantAnastasia. La notizia giunta oggi, ma la decisione stata presa il giorno prima dal
dirigente incaricato, Marco Lupo.
Le obiezioni presentate ai vertici della Oikos (il cui rappresentante, Domenico Proto,
agli arresti domiciliari perch coinvolto nelloperazione Terra mia) non sono state
superate. Nella loro relazione i tecnici avevano evidenziato, sotto diversi
profili, linsussistenza delle condizioni giuridiche e fattuali necessarie per il
richiesto rinnovo del drs 221 del 29 marzo 2009, si legge nel decreto firmato
ieri. Criticit non da poco, che assumono particolare rilevanza, ai fini del diniego del
rinnovo dellautorizzazione. Lelenco denso: si va dalla dichiarazione di illegittimit
dal punto di vista urbanistico, al procedimento di Via (Valutazione di impatto
ambientale, ndr) viziato perch redatto e depositato oltre i termini. E poi la violazioni di
alcune normative anche comunitarie per il pretrattaggio dei rifiuti e la
biostabilizzazione della frazione organica e la mancanza di delimitazione dellarea di
pertinenza dellimpianto Oikos
Nellordinanza viene citata linchiesta dalla Procura di Palermo, un elemento,
confermano vertici del dipartimento regionale, che ha avuto un indubbio peso sulla
decisione finale del dirigente Lupo. Viene dunque ritenuto necessario e conseguente
allemissione del provvedimento di diniego di rinnovo dellAia 221/2009,
la predisposizione di un progetto di chiusura definitiva e inoltre autorizzare e
programmare le modalit di realizzazione del ripristino ambientale e le attivit di
postgestione della discarica. Chiusura e bonifica.
Ma il problema che numerosi cittadini di Motta e della vicinaMisterbianco, subito dopo
leuforia per la notizia della chiusura, hanno sollevato attraverso i social network riguarda
la nuova destinazione dei rifiuti. Un interrogativo al quale i dirigenti regionali non
danno risposta. Ad oggi presso la discarica vengono conferiti i rifiuti prodotti nei territori
di circa 90 Comuni appartenenti a diversi ambiti ottimali (Ato). Sono quattro catanesi,
uno di Enna e di Ragusa, tre di Messina. Allazienda intimato di assicurare la
continuit del servizio pubblico di raccolta degli rsu destinati allo smaltimento, per un
periodo breve ma idoneo a consentire al dipartimento di riorganizzare il flusso dei rifiuti e
riprogrammare un piano dei conferimenti che ad oggi vengono effettuati nella discarica di
contrada Valanghe dinverno, mediante lindividuazione di siti alternativi per lo
smaltimento. Quali saranno le nuove rotte difficile prevederlo. Laltro sito emergenziale
della Sicilia orientale quello messinese di Mazzarr SantAndrea, anche questo sotto
36
inchiesta, che gi ospita camion da oltre cento cittadine siciliane. Laltra struttura papabile
dunque quella di Siculiana, in provincia di Agrigento.
Per il sito mottese disposto che il progetto definitivo di chiusura e ripristino ambientale
dovr essere trasmesso al dipartimento regionale dellAcqua e dei rifiuti entro il 31
agosto. Il documento sar verificato dagli enti competenti e dovr essere attuato entro
60 giorni dallapprovazione. Se il probabile ricorso presentato da Proto non dovesse essere
accettato, entro ottobre i cancelli dellimpianto di contrada Valanghe dinverno
dovrebbero chiudersi.
http://ctzen.it/2014/07/23/motta-i-motivi-della-chiusura-della-discarica-la-regione-stop-ebonifica-entro-ottobre/
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non
si
sa
se
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http://isoladellefemminerifiutiamoirifiuti.blogspot.it/2015/01/rifiuti-ato-2-fallito-emergenzanel.html
CRONACA Tra pochi giorni, il 15 gennaio, partir il processo che mette sotto accusa
un dipendente regionale dell'assessorato Territorio e ambiente e i dirigenti di tre
discariche in tutta la Sicilia. Tra queste anche quella di propriet della Oikos spa, nel
territorio mottese. La giunta guidata dal primo cittadino Carr nominer con
provvedimento urgente un legale per tutelare la cittadina
Motta Sant'Anastasia si costituir parte civile nel procedimento scaturito
dall'operazione Terra mia. L'inchiesta della procura della Repubblica di Palermo, resa
nota lo scorso luglio, ha messo in luce un sistema di presunte corruzioni nella gestione
delle discariche private in tutta la Sicilia. Nell'indagine coinvolta la Oikos spa,
azienda proprietaria della contestata discarica nel territorio mottese, da qui la decisione
presa dalla giunta guidata dal primo cittadino Anastasio Carr che mira a tutelare gli
interessi e l'immagine del Comune di Motta Sant'Anastasia. Come si legge
nella delibera firmata lo scorso 2 gennaio, dal lavoro della procura emergono, tra l'altro,
inquietanti scenari in merito alle attivit di gestione dei rifiuti nella discarica sita in
territorio comunale e di cui titolare la suddetta societ.
Secondo gli inquirenti palermitani, fulcro del meccanismo sarebbe stato Gianfranco
Cannova (dipendente dell'assessorato regionale Territorio e ambiente) che avrebbe
rilasciato autorizzazioni alle attivit di diversi impianti senza i relativi
controlli, accettando denaro, regali e viaggi, agevolando gli iter per gli
impianti amici. Un eventuale quadro di corruzione preoccupante nel quale
sarebbero coinvolti il proprietario della Oikos spa Domenico Proto, gli
imprenditori Giuseppe Antonioli (amministratore della discarica di Mazzarr
Sant'Andrea, in provincia di Messina) e i fratelli Calogero(ex senatore della Casa delle
libert) e Nicol Sodano, responsabili della Soambiente di Agrigento.
Tutti gli indagati sono stati rinviati a giudizio e gioved 15 gennaio compariranno
davanti ai giudici del tribunale di Palermo. Cos, quasi sei mesi dopo l'apertura del
fascicolo e gli arresti domiciliari per Proto, i rappresentanti del Comune mottese
propongono di costituirsi parte civile nel procedimento penale scaturito
dall'operazione, e - con provvedimento esecutivo, data l'urgenza - dare mandato al
sindaco di provvedere con propria determina a nominare il professionista di fiducia.
Una mozione uguale, condivisa da tutta l'opposizione, era stata gi approvata dal
consiglio comunale a ridosso dello scandalo. Anche il sindaco del vicino Comune
di Misterbianco, Nino Di Guardo, negli infuocati giorni successivi, aveva annunciato
la stessa misura.
http://catania.meridionews.it/articolo/30679/operazione-terra-mia-mottaparte-civile-per-tutelare-interessi-e-immagine-del-comune/
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caratterizzato
da
una stratificazione normativa e da uncomplesso e macchinoso
apparato burocratico. Elementi che hanno facilitato l'azione
contestata al presunto funzionario infedele. La corruzione e i
corrotti sono un rifiuto speciale e pericolosi - dichiara il
procuratore aggiungo di Palermo Dino Petralia - L'imprenditore del
Catanese (Domenico Proto, ndr) aveva bisogno di ampliare la
discarica a tre milioni di metri cubi. Aveva bisogno dell'Autorizzazione
integrata ambientale. Sembra che l'azione per ottenerla in modo
illegale sia la regola. A lui fa eco il collega Leonardo Agueci: Il
funzionario regionale rilasciava le autorizzazioni Aia e gestiva
l'ufficio come suo feudo. Con gli imprenditori amici era prodigo di
consigli anche per fregare l'amministrazione pubblica. Nessuna
remora di controlli. Poteva svolgere una attivit illecita con la
massima disinvoltura.
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http://catania.meridionews.it/articolo/10656/tiriti-tra-cambi-dipoltrone-e-confidustria-una-svolta-sulla-discarica-dei-veleni/
Carmelo Catania - 11/07/2014
47
La
discarica
di
Siculiana
nell'occhio
Domani Catanzaro davanti al Gip di Agrigento
del
ciclone
ANTONELLA SFERRAZZA
50
Nel bel mezzo di queste polemiche e scontri all'arma bianca (querele incluse),
spunta anche una inchiesta giudiziaria sulla discarica di Siculianache va avanti da
anni e che domani finir sul tavolo del Giudice per le Indagini preliminari di Agrigento.
Davanti al quale sono chiamati a comparire Lorenzo Catanzaro, fratello del numero
degli industriali siciliani e rappresentante legale dell'impianto, l'ex presidente della
Provincia regionale di Agrigento, nonch attuale deputato regionale in quota
Ncd, Vincenzo Fontana, e due funzionari della Regione, Vincenzo Sansone e
Gianfranco Cannova (gi rinviato a giudizio nell'inchiesta Terra Mia sulla discarica di
Mazzar).
Il giudice dovr decidere se archiviare il caso, come gli ha chiesto la Procura, o se andare
avanti, come vorrebbe il Comune di Siculiana che nel procedimento parte offesa.
L'inchiesta parte nel 2007 quando il Nucleo operativo Ecologico dei Carabinieri,
durante un controllo nella discarica dei Catanzaro, contesta alcune irregolarit
sul suo ampliamento. E ipotizza per i sopra citati protagonisti di questa storia, il reato di
abuso d'ufficio, falsit materiale ed ideologica in atti pubblici e illecita gestione di
una discarica per rifiuti solidi urbani.
I Catanzaro, in buona sostanza, secondo i Carabinieri, hanno ottenuto le autorizzazioni
necessarie a gestire ed ampliare la loro discarica, attraverso falsa documentazione e
con la complicit di funzionari pubblici. Ricordiamo che la storia di questo impianto
controversa sin dall'origine. Parliamo di una discarica che era pubblica, e che come in un
racconto di Pirandello, un bel giorno si risveglia privata (qui vi abbiamo raccontato la sua
storia nel dettaglio).
Come finir questa storia sul piano giudiziario difficile da prevedere.
Quello che certo che il vaso di Pandora del business rifiuti ormai stato scoperchiato,
e come abbiamo detto all'inizio, del suo contenuto si parler anche a Roma. Sempre ieri,
infatti, Erasmo Palazzotto, deputato palermitano alla Camera, ha inviato una
lettera alla Commissione Nazionale Antimafia,invitandola ad indagare sulle denunce
di Marino sul ruolo di Confindustria e del Senatore Beppe Lumia.
http://meridionews.it/articolo/29408/la-discarica-di-siculiana-nellocchio-del-ciclone-domani-catanzaro-davanti-al-gip-di-agrigento/
CANNOVA SANSONE SETTEMBRE 2008 DRS 996 30 SETT E DRS 1457 16 DIC 2008 CISMA AMBIENTE CONTRADA
BAGALLI MELILLI
CANNOVA SANSONE SETTEMBRE 2008 DRS 996 30 SETT E DRS 1457 16 DIC 2008 CISMA AMBIENTE CONTRADA BAGALLI
MELI... by Pino Ciampolillo
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Una cosa comunque certa: i numeri forniti dal comando regionale della Guardia di
finanza guidato dal generale Ignazio Gibilaro sono impressionanti e lanciano l'allarme
sulla corruzione in Sicilia, che vede la Regione cuore pulsante di questo mondo nero.
Basta leggere le cronache delle indagini principali in corso delle Procure dell'isola sui
fondi del Ciapi utilizzati per pagare i politici, le tangenti versate da imprenditori a
deputati regionali per oliare le pratiche in materia di energia, le mazzette garantite dai re
dei rifiuti per avere le autorizzazioni ambientali, gli enti di formazione in mano agli
onorevoli e, nel mezzo, funzionari e dipendenti pubblici corrotti, nella peggiore della
ipotesi, distratti nella migliore. Mentre la politica sembra confusa e annuncia riforme su
riforme senza andare al dunque: lo scenario migliore per chi vuole continuare a fare
affari illeciti all'ombra di Palazzo d'Orleans e dei Comuni dell'Isola. Cio dei siciliani.
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/07/27/news/regione_banc
omat_della_corruzione_in_un_anno_cento_milioni_di_tangenti92497279/
Affari, tangenti e lobby il sistema rifiuti nell'Isola costa un miliardo
l'anno
ANTONIO FRASCHILLA
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ci credo che Catanzaro molla una lira per... per... per avere queste
discariche... neanche una lira.... S.... E il primo che si permette a
dirgli dammi mille lire quello lo denuncia... noi troppo esagerati siamo
stati.... Un passaggio che fa riferimento al gi citato vicepresidente
degli industriali siciliani e che sembra dar forza alla scuola di pensiero,
forse ancora minoritaria, della "legalit conveniente", per la quale proprio come accade nei confronti degli estorsori di Cosa nostra - la
denuncia alle autorit la migliore e pi efficace difesa per tenere alla
larga eventuali corrotti e concussori.
http://livesicilia.it/2014/07/25/appalti-e-inchieste-il-ritardo-della-politica_520950/
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Cannova Ordinanza Di Custodia Cautelare Cannova Architetto Gianfranco 7485 11 10308 11 Ordinanza-cannova-pr... by Pino Ciampolillo
Cannova Architetto Gianfranco Intercettazioni Ambientali Paduano Valeriaordinanza Custodia Cautelare Cannov... by Pino Ciampolillo
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P: PROTO Domenico
S: SUDANO Domenico
S: Pronto?
P: Senatore!
S: Pronto? Ehi, Mimmuzzo!
P: Come stai, senatore, come stai?
S: Come stai tu? Mi fanno battagliare... mi fanno battagliare, Mimmo,
per va' bene v..!
P: Come, come, come ti fanno...
S: Come stai tu?
P: Chi costui, che lo uccido! chi costui, che lo uccido!
S: Eh eh eh.. no, abbiamo predisposto gi la risposta e marted la
firma Berlusconi, quindi, da marted in poi, nel giro di dieci giorni, otto
giorni, dovremmo chiudere sta partita, dai, se Dio vuole...
P: Ah ah ah ah....! Avanti, dai! Ci facciamo il SANTO NATALE, eh eh
eh..
S: Avanti, va' bene, ve bene. Tutto bene tu?
P: Tutto bene, si si, tutto bene, volevo sentire la tua voce e la volevo
sentire bella, carica, come la sto sentendo ora!
S: Si si si,.. (incompr.).. io sono lottatore, Mimmo, dai!
P: Nel giusto! Noi, nel giusto sempre!
S: Nel giusto! Sempre nel giusto...
P: Nel giusto!
S: Sempre nel giusto Sempre nel giusto. Va' bene Mimmuzzo
(incompr.)
P: Un bacio grosso,un bacio grosso, allora, ok?
S: Grazie, ci vediamo, ciao gioia, ciao, un bacio ciao.
C:CANNOVA GIANFRANCO (CHIAMANTE)
P:PROTO DOMENICO (CHIAMATO)
P: Gianfranco?
C: Ehil! Mimmuzzo!
P: Allora, ti hanno mandato il messaggino?
C: No!
P: Non ti apparso...
C: No!
P: Ti ho messo partenza da Catania, vedi... perch se no dovevi...
C: incomprensibile
P: Ho messo partenza da Catania se no dovevi partire all'una, mi
sembra, alle dodici e trenta...
C: Si... eh... asp un minuto Mimmo per... io posso partire
mercoled!
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P: Ah!
C: Perch tu mi avevi detto che partivamo mercoled e invece ora
Veronica mi ha detto che partite merco... marted!
P: Noi si mercoled...
C: incomprensibile
P: ... noi, vabb e ti par... parti un altro giorno allora, scusa.
C: E questo infatti volevo post...
P: Fai una cosa, parla con Veronica, eh.... dagli... dagli l'input
qual' la disponibilit e ti faccio cambiare tutte cose.
C: Oh! Un'altra cosa e... a questo punto rientriamo gioved tutti
assieme oppure noi ci tratteniamo fino a venerd? Tu come sei messo?
P: No, io venerd mattina c'ho, alla Sicilia a Catania, appuntamento
con.... giornale, dobbiamo fare delle dichiarazioni.
C: Ho capito!
P: Se no incomprensibile ...
C: Mimmo?
P: Si, ti sento!
C: Senti, vedi che arrivato l'altro documento che
praticamente parla di nuovo di e.... annullamento del decreto
AIA nei confronti di OIKOS... ora faccio i fax e glieli faccio
arrivare a Veronica, quindi questa cosa continua, quella del
direttore, pensavo fosse finita e invece continua. Hai capito?...
Pronto?... Pronto?...
(VOL. II aff. 131 ss)
C: CANNOVA Gianfranco (CHIAMANTE)
P: PROTO Domenico (CHIAMATO)
P: Gianfranco?
C: Ehi, Mimmo, ti stavo dicendo, ti devo trasmett...
P: In ufficio, dico? Sei in ufficio?
C: No, per ora no, sono... ora devo rientr... ora rientro, comunque,
perch devo andare a fare questi fax.eve arrivare..
P: Mmh... Da parte di chi arriva questo documento?
C: Da parte del direttore, che, praticamente, gli ha scritto
l'ufficio di gabinetto dell'assessore, perch ha avuto la
richiesta da parte della Prefettura. Ufficio di presidenza,
segreteria tecnica, da parte del presidente..ehm... della.. della
regione.
P: Ma il direttore che scrive?
C: Si!
P: Cio, ZUCCARELLO Scrive?
C: No! ZUCCARELLO non direttore, non cominciamo!
P: Allora chi , scusa?
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Si ricorda che CANNOVA (cfr. sit di Zuccarello, vedi VOL. III aff. 6)
colui che rappresenta lAmministrazione Regionale nelle conferenze
dei servizi, per lappunto convocate, e che il Raciti si identifica in
Salvatore Raciti dirigente dellAssessorato Provinciale allAmbiente di
Catania.
Dalla telefonata che segue, non pu non rilevarsi la spregiudicatezza
di CANNOVA nellordinare al segretario di PROTO, Giuseppe
Arcidiacono, di prenotargli lalbergo Baia Verde, categoria 5 stelle, di
Aci Castello, ove poi soggiorner con la moglie: le spese alberghiere
saranno poi ovviamente sostenute da PROTO.
(VOL. II aff. 188 ss)
Progressivo n: 9407 Data : 28/12/2011 Ora : 19:32:09 Durata :
0:01:51
C: CANNOVA GIANFRANCO
A: ARCIDIACONO GIUSEPPE
A: Pronto?
C: Giuseppe, buonasera, Cannova.
A: Buonasera architetto, come va?
C: Bene, grazie Giuseppe tutto a posto l?
A: Si, si tutto a posto.
C: Gius notizie del principale ne ha?
A: Principale... oggi pomeriggio l'ho visto.
C: Non le ha detto niente?
A: No.
C: Non le ha detto niente. Senta Giuseppe, una cortesia mi deve
prenotare... domani, dal tre al sette con partenza l'otto.
A: Si.
C: va bene? Glielo dica...
A: D'accordo.
C: Che ne abbiamo parlato.
A: Ah?
C: Glielo dica che ne avevo parlato con lui.
A: Quindi tre...
C: Dal tre, tra notte al sette notte con partenza l'otto.
A: Ho capito, ma dove?
C: Al Baia Verde.
A: Va bene.
C: Mi da la conferma poi, Giuseppe?
A: Certo, ora le do la conferma, certo.
C: Va bene, grazie e... Giuseppe per una matrimoniale e una doppia.
A: Una matrimoniale?
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G: Cannova Gianfranco
V: Paduano Valeria
Omississ dalle ore 20:34:20 alle ore 20:35:35
Poi:
V: Con Paolo ora parliamo....
G: Salutalo a Mimmo ora se ne va...
V: Come?
G: Salutalo..salutalo...
V: C Mimmo? a casa?
G: Si!
V: Ah! Tu eri a casa con Mimmo?
G: Si!
V: Eh...perch non ci mangiamo una cosa fuori?
G: Perch c' un altro appuntamento e quindi non sa a che ora si
sbriga.
V: Lui, ha un altro appuntamento. Ho capito. Senti una cosa. Digli che aspetta
che sto arrivando......Ehi! lo voglio salutare. Mi senti Gianfranco?
G: Si!...mi stava dicendo che potrebbe pure rimanere...
V: Potrebbe pure rimanere?
G: Uhm!
V: Se lui rimane possiamo andarci a prendere un boccone. ma una cosa cos
niente di informale.
G: No anche perch non pu fare tardi.
V: A loro gli prendiamo due cose al Mc Donald e noi ci andiamo a
mangiare una cosa fuori
G: Va bene!
V: Ma anche un'insalata.....ah?
G: Va bene!....va bene ora mi organizzo in questo modo. dai!
Omississ dalle ore 20:36:41 alle ore 20:38:24
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