Molte delle iniziative proposte nel rapporto prevedono di tagliare le emissioni nelle
prime decadi a venire, e convertirsi poi a tecnologie che rimuovono l'anidride
carbonica dall'atmosfera, in quanto gas serra pi dannoso.
Secondo Pietro Lucchese, CEO del Gruppo REM, agenzia di comunicazione specializzata
nella green communication: Due tecnologie sono piuttosto promettenti: la prima
prevede di far crescere foreste espressamente allo scopo di rimuovere il carbonio dall'aria,
e prende il nome di afforestazione; la seconda, invece, riguarda invece la possibilit di
generare elettricit da fonti rinnovabili, come piante del genere Cladium o biocombustibili
algali, immagazzinando le emissioni sottoterra grazie alla tecnica chiamata BECCS, ovvero
bioenergy with carbon capture and storage. Entrambe le tecnologie esistono gi, ma
utilizzarle su scala globale preoccupa non poco. Anche se non riusciremo a ridurre le
emissioni quanto serve, sar comunque necessario convertirsi a queste tecnologie
alternative in tutto il mondo, o le temperature continueranno ad aumentare. Entro il 2100,
in ogni caso, l'obiettivo deve essere quello di azzerare le emissioni di gas serra.
Gli interventi finora fatti a livello di singola impresa privata hanno inciso molto
sullefficienza e sul minor costo a livello produttivo e dellintero ciclo di vita del prodotto,
hanno rappresentato un forte fattore di immagine e di reputazione dellazienda e dei suoi
prodotti, ma il loro effetto sulla riduzione globale dellemissione di CO2
nellatmosfera marginale. Per questo motivo, il rapporto sottolinea la necessit che i
provvedimenti riguardo alle emissioni vengano attuati dalla comunit internazionale.
FONTE: Gruppo Rem