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Ambiente, Gruppo Rem, Pietro Lucchese: Afforestazione e

BECCS per ridurre le emissioni di gas serra


Riscaldamento globale, secondo un recente rapporto delle Nazioni Unite, sembra che
restino solo pochi anni per intervenire sul riscaldamento globale e rallentarne gli effetti pi
devastanti. Molte delle iniziative proposte prevedono di tagliare le emissioni nelle prime
decadi a venire. Secondo Pietro Lucchese, CEO del Gruppo REM: Ci sono due
tecnologie promettenti: la prima, lafforestazione prevede di far crescere foreste allo scopo
di rimuovere il carbonio dall'aria; la seconda riguarda la possibilit di generare
elettricit da fonti rinnovabili, immagazzinando le emissioni sottoterra grazie alla
tecnica chiamata bioenergy with carbon capture and storage (BECCS).

Il rapporto dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), presentato a


Berlino, ha analizzato 1.200 scenari, dai quali emerge il futuro del riscaldamento globale e
le conseguenze che comporter entro il 2100. Il rapporto stato finanziato dalla World
Meteorological Organization e dall'UNEP (UN Environment Programme), per capire,
dopo il rallentamento economico che ha seguito il 2008, come unire gli sforzi internazionali
di fronte al cambiamento climatico.
Il rapporto il terzo di una serie che riguarda il cambiamento climatico, elaborata negli
ultimi anni per chiarire le condizioni attuali di questo fenomeno, causate dall'aumento di
emissioni (l'80% delle quali da combustibili fossili) che sta gi causando lo scioglimento dei
ghiacci artici, l'acidificazione degli oceani e il danneggiamento dei raccolti.
Analizzando i risultati del rapporto, gli esperti affermano che necessario intervenire entro
il 2020, o si arriver a subire danni ancora pi gravi quando le temperature si saranno
innalzate a livelli pericolosi, e i rischi saranno molto pi elevati: aumento del livello del
mare, ondate di calore molto pi lunghe e perdita delle coltivazioni.
Le emissioni, causate principalmente dalla combustione di carbone, petrolio e gas
naturale, devono essere tagliate del 40%, fino a raggiungere una decurtazione del 70%
entro la met del secolo, in modo da avere almeno il 50% di possibilit di sfuggire alle
peggiori conseguenze del riscaldamento globale. Per raggiungere questi obiettivi, secondo
il rapporto bisogner triplicare o quadruplicare le fonti di energia a basso impatto, come il
nucleare, l'energia solare o quella rinnovabile.

Molte delle iniziative proposte nel rapporto prevedono di tagliare le emissioni nelle
prime decadi a venire, e convertirsi poi a tecnologie che rimuovono l'anidride
carbonica dall'atmosfera, in quanto gas serra pi dannoso.
Secondo Pietro Lucchese, CEO del Gruppo REM, agenzia di comunicazione specializzata
nella green communication: Due tecnologie sono piuttosto promettenti: la prima
prevede di far crescere foreste espressamente allo scopo di rimuovere il carbonio dall'aria,
e prende il nome di afforestazione; la seconda, invece, riguarda invece la possibilit di
generare elettricit da fonti rinnovabili, come piante del genere Cladium o biocombustibili
algali, immagazzinando le emissioni sottoterra grazie alla tecnica chiamata BECCS, ovvero
bioenergy with carbon capture and storage. Entrambe le tecnologie esistono gi, ma
utilizzarle su scala globale preoccupa non poco. Anche se non riusciremo a ridurre le
emissioni quanto serve, sar comunque necessario convertirsi a queste tecnologie
alternative in tutto il mondo, o le temperature continueranno ad aumentare. Entro il 2100,
in ogni caso, l'obiettivo deve essere quello di azzerare le emissioni di gas serra.
Gli interventi finora fatti a livello di singola impresa privata hanno inciso molto
sullefficienza e sul minor costo a livello produttivo e dellintero ciclo di vita del prodotto,
hanno rappresentato un forte fattore di immagine e di reputazione dellazienda e dei suoi
prodotti, ma il loro effetto sulla riduzione globale dellemissione di CO2
nellatmosfera marginale. Per questo motivo, il rapporto sottolinea la necessit che i
provvedimenti riguardo alle emissioni vengano attuati dalla comunit internazionale.
FONTE: Gruppo Rem

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