Rossi
Next age
i testi
Ho sempre pensato
che una Rivelazione
sia semplicemente la scoperta
di un elemento in noi stessi,
nel nostro s pi grande
il s che sa
ci che noi non sappiamo,
e sente
ci che noi sentiamo.
E quella che noi chiamiamo crescita
non altro che la conoscenza
di quel s pi grande.
Kahlil Gibran, Da una lettera a Mary Haskell
Osho
Essere se stessi
www.giunti.it
1977, 2009, 2010 Giunti Editore S.p.A.
Via Bolognese, 165 - 50139 Firenze - Italia
Via Dante, 4 - 20121 Milano - Italia
ISBN 9788844041335
Edizione digitale realizzata da Simplicissimus Book Farm srl
Prima edizione digitale 2010
Premessa:
tu sei unico
Come posso essere me stesso?
Dovrebbe essere la cosa pi facile del mondo, ma non lo . Per essere se stessi non si deve fare nulla: lo si gi. Come potresti essere
altrimenti? Come potresti essere qualcun altro? Ma posso capire il
problema: nasce perch la societ corrompe chiunque. Finora la societ stata unincredibile fonte di corruzione: corrompe la mente,
lessere; ti impone a forza delle cose, e tu perdi il contatto con te
stesso. Tenta di fare di te qualcosaltro, qualcosa che non eri affatto
destinato a essere: ti spinge fuori dal tuo centro, ti trascina lontano
da te stesso. Ti insegna a essere simile a un Cristo o a un Buddha, ad
assomigliare a questo o a questaltro; non ti dice mai di essere te stesso: non ti permette mai alcuna libert di esistere, impone alla tua
mente immagini estranee prese dallesterno.
Alla fine ecco che prende forma il problema. Al massimo, tu puoi
fingere, e quando fingi non sei mai appagato. Tu vuoi sempre essere
te stesso naturale e la societ non lo permette: vuole che tu sia
qualcun altro, vuole che tu sia falso; non vuole che tu sia reale, perch le persone reali sono pericolose, le persone reali sono ribelli. Le
persone reali non possono essere controllate tanto facilmente, le per-
sone reali non possono essere irregimentate: vivranno la propria realt a modo loro, faranno ci che sentono; non si preoccuperanno di
ci che gli altri si aspettano. Non potrai chiedere a persone simili di
sacrificarsi; non le potrai immolare in nome della religione, dello Stato, della nazione, del popolo: impossibile sedurle a fare un qualsiasi sacrificio. Le persone reali propendono sempre verso la propria felicit. La loro felicit un valore assoluto: non sono disposte a sacrificarsi per nullaltro. Questo il problema.
Ecco perch la societ fuorvia il bambino: insegna al bambino a essere qualcun altro. E con il tempo il bambino apprende le vie della
finzione, dellipocrisia. Poi, un giorno questa lironia quella
stessa societ inizia a parlarti diversamente, inizia a chiederti: Cosa
ti successo? Perch non sei felice? Perch sembri cos miserabile?
Perch sei cos triste?. Ed ecco che subentrano i preti: prima ti corrompono, ti distolgono dal sentiero della felicit; infatti, esiste una
sola felicit possibile, ed essere se stessi. E poi ti si parano davanti e
ti dicono: Perch sei infelice? Perch sei cos miserabile? e a quel
punto ti insegnano come essere felice. Prima ti fanno ammalare e poi
ti vendono le medicine: questa unincredibile trama occulta!
Ho sentito raccontare...
Una vecchietta di religione ebraica si siede su un aereo, di fianco a
un norvegese ben piazzato. La donna fissa lomone con insistenza, e
alla fine gli chiede: Mi scusi, ma per caso lei ebreo?.
Luomo risponde: No.
Passano alcuni minuti e la donna torna a fissare luomo, poi gli
chiede di nuovo: A me lo pu dire, lei ebreo, nevvero?.
La risposta di nuovo un no: Assolutamente no!.
La donnina continua a studiare il norvegese e di nuovo commenta:
A me sembra proprio che lei sia ebreo.
migliano mai, non possono: la vita non segue mai alcun percorso ripetitivo. Dio non si ripete mai: continua a cantare ogni giorno una
canzone nuova, ogni giorno dipinge qualcosa di nuovo.
Rispetta la tua unicit, e lascia cadere il confronto: fare confronti
il colpevole. Nel momento in cui fai confronti, sei in trappola. No,
non fare alcun confronto con nessuno: laltro non te, tu non sei lui.
Tu sarai te stesso, lui sar se stesso: lascia che lo sia, e rilassati nel tuo
essere. Inizia a godere qualsiasi cosa sei; deliziati nei momenti che la
vita ti mette a disposizione.
Il confronto chiama in causa il futuro, il confronto mette in gioco
lambizione e il confronto porta con s la violenza: inizi a lottare, inizi a competere con la forza, diventi ostile.
La vita non qualcosa di simile a una merce. La felicit non
qualcosa di simile a un bene di consumo; qualcosa che tu non
puoi avere, se posseduta da altri: Come posso avere la felicit, se
altri gi la possiedono?, la felicit non affatto un oggetto. Ne
puoi avere tanta quanta ne vuoi, dipende semplicemente da te.
Nessuno pu competere in quellambito, nessuno in antagonismo
con te: assomiglia a uno splendido giardino, tu puoi guardarlo e
apprezzarlo, tanto quanto chiunque altro. Il fatto che qualcun altro
lo apprezzi e dica che splendido, non ti preclude nulla, non ti toglie assolutamente nulla. Il giardino non ti viene meno, solo perch
qualcun altro lha apprezzato; il fatto che quel giardino abbia stupito qualcuno con la sua bellezza non lo sminuisce minimamente ai
tuoi occhi. Anzi, il giardino sar ancora pi splendido: poich laltro lha apprezzato, vi ha aggiunto una nuova dimensione. In realt, le persone felici aggiungono una qualit allesistenza: il loro essere semplicemente felici genera vibrazioni di felicit. Puoi apprezzare ancora di pi questo mondo, se un numero maggiore di persone felice.
La percezione
della verit
Io non sono un devoto, n un ateo;
non vivo in base alla legge, n in base agli istinti;
non sono un oratore, n sono un ascoltatore;
non sono un servo, n un padrone;
non sono un prigioniero, n sono libero;
non sono distaccato, n ho attaccamenti;
non sono remoto a nessuno, a nessuno sono vicino;
non dovr andare allinferno, n in paradiso;
faccio qualsiasi lavoro, eppure sono svincolato da ogni lavoro.
In pochi comprendono il mio significato:
chi riesce a comprenderlo, siede immobile.
Kabir non cerca di fondare alcunch, n di distruggere.
Larpa riecheggia una musica languida
e la danza continua, senza mani e senza piedi.
suonata senza dita, udita senza orecchie:
poich Lui lorecchio, e Lui lascoltatore.
Il portone chiuso a chiave, ma allinterno vi fragranza:
e l lincontro non visto da nessuno.
Il saggio lo comprender.
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che superiore pu cadere: se non ti sei elevato, dove potrai mai cadere? Gli animali non possono cadere, non c modo di farlo.
Nel momento in cui ti incammini verso le vette, assumi un rischio: un
uomo che cammina in pianura non pu cadere, viceversa un uomo che
si avventura nello scalare le montagne rischia continuamente una caduta.
Gli animali non possono cadere, perch ancora non hanno alcuna
consapevolezza. Gli animali non possono peccare: per peccare occorre essere coscienti. Per perdersi si deve essere liberi; per sbagliare occorre avere una specifica capacit di crescere, un potere: solo le persone capaci di fare la cosa giusta possono fare quella sbagliata; solo le
persone in grado di elevarsi possono cadere. Il peccatore e il santo
non sono entit separate: pu esistere il santo perch possibile lesistenza del peccatore.
Nessun animale un peccatore, daltra parte nessun animale
neppure un santo: hai mai sentito di un qualsiasi animale che sia diventato un Buddha o un Cristo? Certo, non sono dei Giuda, non sono Adolf Hitler, non sono Iosif Stalin questo vero ma nel mondo degli animali nessuno nasce neppure come un Buddha.
Luomo unavventura: certo, rischiosa; molto rischiosa, estremamente pericolosa. Lessere umano sta cercando di elevarsi sempre pi
in alto e pi ti elevi, maggiore la possibilit di cadere. Pi alta
la vetta, pi profonda sar la valle che ti circonda. Intorno a un animale non esiste alcuna valle, con luomo esiste e ricorda: pi grande luomo, maggiore sar la valle.
Ebbene, luomo moderno sulla vetta di una montagna immensa,
sulla cima dellEverest: ecco perch esiste tanta trepidazione, tanta
angoscia, tanta ansia; se cade, luomo moderno precipiter in modo
rovinoso. Se qualcosa andasse male con luomo moderno, tutto precipiterebbe: in passato non era cos.
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Pertanto, quando ti parlo di meditazione non ti sto dicendo: Diventa simile agli animali. Quando ti parlo di meditazione e ti invito
alla ricerca del Vero, ti dico: Assumiti un rischio maggiore. Non
puoi regredire: il sentiero alle tue spalle completamente, assolutamente chiuso.
Luomo non pu entrare nel giardino dellEden dallo stesso cancello da cui Adamo fu espulso: quel cancello chiuso. Luomo dovr
entrarci attraverso unaltra soglia: dovr trovare unaltra soglia da cui
entrare nel giardino dellEden, e dovr intraprendere un lungo viaggio per scoprirla quella la soglia della consapevolezza, della presenza attenta, dellamore, della preghiera.
Certo, viene un momento in cui un saggio diventa praticamente simile agli animali; ma sto dicendo praticamente simile, non dico
che diventer un animale. Certo, puoi vedere negli occhi di un saggio la stessa purezza che percepisci nello sguardo di una mucca; ma
una mucca resta una mucca, e un saggio un saggio. La sua innocenza non inconscia, la sua innocenza ricolma di consapevolezza:
innocente perch consapevole, laddove la mucca innocente perch non cosciente. La mucca innocente perch non pu essere altrimenti, il santo innocente per propria scelta: una scelta straordinaria. Il santo pu essere qualcosaltro, eppure non lo : una conquista incredibile.
La mucca silenziosa, innocente: non pu essere altrimenti; nel
suo modo di essere non c alcuna realizzazione semplicemente
ignorante. Il santo saggio, la sua innocenza frutto della saggezza:
ha imparato la lezione della vita. Ma ricorda: diventare una mucca
molto a buon mercato ed facile, diventare un santo arduo.
Cerca di comprendere ci che Kabir dir oggi, in questi poemi incredibilmente importanti. Non sta parlando di un cadere allindietro
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in un modo o nellaltro? No, si limitano a girare in tondo e, ovviamente, sono profondamente frustrati.
Non esiste frustrazione pi grande di quando si gira a vuoto, continuamente, nello stesso solco non si fa altro che procedere in modo meccanico, automatico: piano piano ogni speranza svanisce; sai
che domani farai di nuovo la stessa identica cosa: mangerai, andrai
in ufficio, farai lamore, andrai a dormire, litigherai, punzecchierai,
discuterai e tutto questo continuer ad accadere ancora e di
nuovo ti trascinerai poi, un giorno, si muore. Ebbene, tutta questa
vita non altro che un trascinarsi in un viaggio che porta alla morte:
tutto qui?
Scruta negli occhi le persone che non hanno alcun contatto intimo
con le dimensioni pi profonde, con gli abissi della loro essenza: le
troverai desolate, le troverai simili a deserti, aride in loro non scorre alcuna linfa vitale; dalle loro anime non nasce alcun canto. Vivono
trascinate da una forza sconosciuta: sono qualcosa di accidentale. Sono semplicemente qui, senza sapere il perch, senza sapere dove
stanno andando, da dove stanno venendo, senza conoscere chi sono.
Sopravvivono certo, si tengono occupate in mille e una cosa, solo
per evitare questo vuoto interiore; in questo modo non lo incontrano, non ci si devono confrontare. Se accadesse, sarebbe estremamente scioccante: se ti confrontassi con il tuo vuoto, con la tua anima
non realizzata, sarebbe estremamente difficile anche quel trascinarti;
inizieresti a pensare di suicidarti.
Gabriel Marcel ha scritto che esiste un solo problema metafisico
fondamentale: il suicidio. vero, assolutamente vero. Se osservi la
vita comune, questo il solo problema: perch si continua a vivere?
Perch non ci si suicida? Se comunque la morte arriver, perch
aspettare? A che scopo? Perch non mettere fine a tutta questa assurdit? Non accadr nulla, non c alcuna speranza: nessun fiore spun-
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ter mai, nessuna primavera arriver mai. Ripeterai la stessa cosa ancora e di nuovo e poi ancora e un giorno il meccanismo si arrester, senza alcun valore aggiunto a tutto questo arrabattarsi.
Se nella tua vita non esiste alcun significato, non pu esistere anima alcuna: lanima esiste allinterno di un significato.
Ebbene, questa una delle tipologie esistenti: la persona irreligiosa. E quando parlo di questa tipologia, vi includo anche molte cosiddette persone religiose; infatti, costoro vanno in chiesa come parte di
unabitudine, e leggono il Vangelo come parte di una consuetudine, e
recitano il catechismo come pappagalli. Costoro sono cristiani, hindu, musulmani, giainisti e buddhisti: di nuovo, queste sono occupazioni della mente, un modo per restare impegnati anche queste
persone non sono religiose.
Su cento persone, novantanove sono irreligiose: molte si professano religiose, ma non lo sono; altrimenti il mondo avrebbe una qualit del tutto diversa, una fragranza del tutto differente: ci sarebbe celebrazione, ci sarebbero gioia e divertimento, esisterebbe unumanit
del tutto diversa. Questa gente parla damore e va in guerra; questa
gente parla di fratellanza amorevole e si uccide, si macellano a vicenda. Queste persone sono addirittura pi pericolose dei cosiddetti atei
che si professano irreligiosi: chi si nasconde dietro alle religioni, costoro sono le persone pericolose! Ingannano se stesse, e ingannano
lintero mondo.
Kabir dice: Io non sono irreligioso, ma dice anche: E non sono
neppure religioso. Ebbene, io sostengo che novantanove persone su
cento sono irreligiose, e luno per cento religioso: pochissime persone. Come saprai se qualcuno religioso? Se vedi che nei suoi passi
presente una danza, saprai che religioso. Se vedi che nei suoi occhi c una fiamma, saprai che religioso. Se senti che non si limita a
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girare in tondo, ma che nel suo essere spuntano dei fiori: in s ancora coltiva una speranza, ancora ha dei sogni, ancora ha un rapporto
romantico con il Reale; non tutto diventato ottuso e spento, ancora
c poesia ancora ride e ride con tutto il suo essere, ancora ama e
si perde nel suo amore; ancora canta, e ancora guarda i fiori e le stelle ancora ha una sottile innocenza, uno stupore, una reverenza; rispetta la vita e non ha istinti suicidi e come ultima cosa, ma non
meno importante a volte lo puoi trovare semplicemente seduto
senza fare nulla, eppure ricolmo di gioia. La fonte della sua gioia resta ignota: da qualche parte, nei profondi recessi del suo essere, deve
aver trovato una sorgente da cui la gioia zampilla.
Se riesci a trovare una persona in grado di stare priva di qualsiasi
occupazione, ebbene quella una persona religiosa. Lascia che questo sia il criterio: se una persona non in grado di stare priva di occupazione, vuol dire che ha paura del proprio essere. In questo caso
sta evitando: deve fare qualcosa, e il suo fare qualcosa di nevrotico;
se lo lasciassi solo in una stanza, leggerebbe il giornale, aprirebbe e
chiuderebbe la finestra, inizierebbe a spostare i mobili, oppure ascolterebbe la radio o la televisione comunque farebbe qualcosa! E se
non trovasse nulla da fare, si addormenterebbe; in ogni caso, non
in grado di stare sveglio senza fare nulla.
Se riesci a trovare una persona che sta seduta ed sveglia, pienamente allerta simile a una fiamma immobile, tranquilla, risoluta
che non nevroticamente ossessionata da una qualsiasi azione; passiva. Una persona che si limita a godere il proprio essere, che si bea
dellistante, si inebria del quieora ebbene, intorno a una persona
simile sentirai una vibrazione diversa, una reverenza: certo, quella
la parola esatta.
Albert Schweitzer la chiama reverenza per la vita: quella la qualit di una persona religiosa. Se raccoglie una pietra, la terr in mano
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inizi a seguire una legge prefissata, diventi unentit morta, non sei
pi un essere vivente: la tua vita non pi un fiume, diventata una
pozza stagnante che non far altro se non diventare sempre pi putrida, puzzer sempre di pi e svanir nel fango.
Kabir dice: Non vivo in base alla legge, n in base agli istinti
Ma in questo caso, come vivi? Kabir sta dicendo: Io vivo in base
alla spontaneit, vivo in base alla consapevolezza. Prova a osservare:
questa una delle cose pi importanti. Indulgere, vivere in base agli
istinti ha origine nella tua mente inconscia: la sessualit, oppure la
brama di potere, scaturisce dalla tua inconsapevolezza, dai lati oscuri
del tuo essere; ti domina, si impadronisce di te, ti possiede e ti fa impazzire e un giorno hai semplicemente la sensazione che la tua vita sia finita e tu non hai ottenuto nulla. Forse hai avuto successo, ma
comunque, in ultima analisi, il comune successo si rivela un fallimento; un assoluto fallimento.
Io ho sempre ripetuto: Nulla fallisce come il successo. Potresti
anche aver accumulato molto denaro, ma poi un giorno scopri che la
tua vita sfumata: il denaro l, ma la tua vita se n andata ebbene, che senso ha questo successo? Hai goduto con molte donne, con
molti uomini: lenergia stata sprecata, ed ecco che allimprovviso ti
ritrovi come una terra desolata, un deserto; nulla fiorito, nulla
cresciuto. Tutto quel viaggio non stato altro che qualcosa di estremamente momentaneo, di limitatissimo nel tempo: certo, ti sei lasciato andare e hai goduto di una cosa dopo laltra; ma tutte quelle
cose sono passate come incubi, e le tue mani sono vuote. E quei momenti non possono essere rievocati: il tempo perduto perso per
sempre; le energie perse sono sprecate per sempre e le persone che
indulgono, non fanno che indulgere fino alla fine: perfino quando la
morte sta bussando alla porta, pensano a godersela!
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cuore: non era cos, non aveva nulla a che vedere con il cuore; si
trattava di unidea innestata in me, era un elettrodo che entrava in
azione e scatenava il guaio.
cos che operano le autorit, lo Stato, il prete: hanno tentato di
condizionare la mente.
Kabir dice: Ci sono persone che operano in base alla sensualit,
indulgono negli istinti; altre che operano in base alla legge, allautorit. Coloro che agiscono in base agli istinti sono soggetti ai vincoli
della natura; coloro che vivono in base alla legge sono sottomessi ai
vincoli della societ.
Le persone che vivono in base alla legge sono cittadini estremamente rispettabili: in chiesa siederanno in prima fila, al tempio saranno rispettati; ovunque verranno ritenute persone molto buone,
degni esempi di come si dovrebbe essere. In realt non sono altro che
mummie: cadaveri animati dallo Stato; queste persone non hanno
unanima propria.
Vorrei dirti: non esiste alcun comandamento che non possa essere tradito; n quelli che io posso indicare, n quelli che altri
Buddha hanno indicato. Non esiste alcun comandamento che
possa non essere rispettato, e questo perch sono tutti parole
morte, mentre tu sei un essere vivente. Non ti sto dicendo di non
rispettarli; dico semplicemente che non esiste alcun comandamento che non possa essere tradito: il fattore decisivo devessere
la tua consapevolezza spontanea. Devi scrutare in ogni cosa a partire dalla tua consapevolezza senza fondarti sugli istinti del corpo, n sullintelletto sociale , devi addentrarti nel tuo essere, con
attenzione, totalmente presente e cosciente, e vedere cosa devessere fatto, per poi vivere in base a quella comprensione. E quella
la via della trascendenza.
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ma il modo in cui versa il t sufficiente: potrebbe non aver detto nulla contro di te, ma il modo in cui verser il t sufficiente per chiarire la sua posizione! E tu non puoi neppure ribattere, perch lei non
ha detto nulla. Il suo modo di argomentare estremamente sottile.
Kabir dice: Se vuoi essere veramente libero, non permettere a
nessuno di diventare il tuo padrone, e non permettere a te stesso di
diventare il padrone di nessuno: devi evitare entrambe le cose.
Nel momento in cui non sei il padrone di nessuno e neppure sei lo
schiavo di qualcuno, in te sorge la libert: la tua energia libera da
ogni groviglio che ti avviluppa. E non sto dicendo di non amare; in
realt, se ami, come puoi essere un padrone? Se ami, come puoi ridurre laltro a uno schiavo? Lamore libert: lamore radicato nella
libert, lamore fiorisce nella libert. La suprema fragranza dellamore
laroma della libert.
Kabir non sta dicendo di non amare. Kabir dice: Ama cos profondamente da non creare minimamente alcun dominio n alcuna
schiavit. Non sta dicendo di non essere in relazione: entra in relazione, ma che dire di schiavit e dominio? Che tipo di relazione
mai questa? Non questo il modo di relazionarsi; in realt, questo
il modo per distruggere qualsiasi relazione, per annientare ogni possibilit di essere in relazione: come ti puoi relazionare con uno schiavo? Come ti puoi relazionare con un padrone? impossibile. Sussiste la paura: come potrai mai essere in relazione? Una relazione
possibile quando non esiste alcuna paura. Una relazione possibile
solo tra uguali.
Ecco perch sostengo che, fino a oggi, uomini e donne non hanno
mai vissuto in relazione; infatti le donne non sono mai state considerate come uguali, e una relazione esiste solo tra persone uguali: non
pu accadere tra persone che non siano alla pari.
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A meno che alla donna non sia data una totale libert, unassoluta
uguaglianza, non sussister mai alcuna possibilit di essere in relazione.
Fino a oggi luomo ha sfruttato la donna, la donna ha sfruttato luomo;
non mai esistita alcuna relazione reale: non pu esistere, perch il modo in cui luomo ha trattato la donna stato fondamentalmente sbagliato.
Una relazione pu esistere solo tra due persone che siano alla pari:
in questo caso non esiste alcuna paura e ci si pu aprire, si pu essere sinceri, si pu essere onesti. Solo tra due persone che siano sullo
stesso piano, in un rapporto di uguaglianza, libero da qualsiasi paura, pu esistere lamore: lamore affiora quando la paura ti ha abbandonato. Quando la paura presente, lamore non pu fare la sua
comparsa: non sono mai presenti insieme.
Non sono un prigioniero, n sono libero
E a questo punto Kabir chiama in gioco una qualit ancor pi elevata della libert, e dice: Non sono un prigioniero, n sono libero.
Infatti, anche sentire di essere libero presuppone che da qualche
parte, in qualche modo, ancora non sei libero. Non lhai osservato?
Quando sei veramente sano, ti scordi totalmente della salute. Le persone malate continuano a parlare della loro salute; in realt, le persone malate si interessano in modo eccessivo di cose come la naturopatia; iniziano a leggere libri sulla natura, sul benessere e via dicendo
ne diventano ossessionate.
Una persona sana non se ne preoccuper. Una persona sana sana; e quando sei sano non pensi mai alla salute. In realt, pensare alla salute una sorta di malattia, una perversione: quando hai il mal
di testa, va benissimo pensarci; ma quando non ce lhai, vai forse in
giro a dichiarare al mondo intero che non hai alcun mal di testa? Se
lo facessi, la gente penserebbe che sei matto!
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questo momento non ho bisogno di soldi ma, nel caso in cui mi trovassi ad averne bisogno, te li chieder.
Era venuto per mettermi alla prova: voleva vedere se avessi preso
quei soldi o no. Ebbene, ci che dissi lo lasci sconcertato; infatti,
non avevo detto che non accettavo avevo detto: Quando ne avr
bisogno, te li chieder. Daltra parte, non avevo preso i suoi soldi,
n li avevo accettati perch non ne avevo bisogno; pertanto la cosa lo
lasci perplesso.
Mi disse: Di nuovo mi hai confuso. Sono venuto qui con questi
soldi perch il mio guru mi aveva detto: Va e avrai la prova: porta
questi soldi a quelluomo. il solo criterio per stabilire se qualcuno
si realizzato oppure no. Se si realizzato, ti dir di portar via quei
soldi; ti pregher di non avvicinargli alcuna banconota, perch il denaro lordura: non lo toccher mai. Ebbene, tu non hai preso i miei
soldi e questo va benissimo , daltra parte hai detto che, qualora
ne avessi bisogno, li prenderai non capisco?.
Risposi: vero, e questo perch il denaro non una divinit, n
qualcosa di sporco; i soldi sono semplicemente soldi: qualcosa
di utile; quando ne hai bisogno, i soldi hanno un valore; quando
non ne hai bisogno, non hanno alcun valore implicito. Il valore
non nel denaro: di per s non ha alcun valore; un semplice strumento di scambio e in quanto tale ottimo. Non c nulla di male
nei soldi.
Comment: Tu lasci sempre sconcertati. Perch non mi dai mai
alcuna certezza? Prendilo, oppure rifiutalo!.
In India esistono santi la cui santit dipende unicamente da questo
requisito: essi non accettano soldi. Se vai da loro con del denaro, andranno in collera. Diventeranno furibondi, ti urleranno addosso:
Cosa credi che io sia? Pensi forse che io sia caduto cos in basso da
accettare i tuoi soldi?, e tu andrai via con una sensazione di profon-
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do rispetto per quelle persone. gente pazza, perversa: sono le stesse persone che adesso stanno a testa in gi un tempo pensavano
che il denaro fosse dio, adesso pensano che sia qualcosa di sporco.
In ogni caso non riescono ad accettare una semplice evidenza: il denaro soltanto denaro. Non una divinit n sporco: non il valore pi grande n quello pi infimo; semplicemente un utile mezzo di scambio.
Kabir dice:
Non sono distaccato, n ho attaccamenti;
non sono remoto a nessuno, a nessuno sono vicino
Ebbene, adesso dichiara: Nessuno mi vicino e nessuno mi
lontano. Tutti hanno lo stesso valore, per me: guardo tutti con lo
stesso occhio imparziale samadrishti. Nessuno dalla mia parte e
nessuno mi ostile; nessuno mi amico e nessuno il nemico: lintera esistenza la mia casa.
Non dovr andare allinferno, n in paradiso
Linferno simboleggia la paura, una paura proiettata. Il paradiso
simboleggia lavidit, unavidit proiettata. Se pensi in termini di
paradiso e di inferno, sei lo stesso di sempre, non sei affatto cambiato: una vera persona di comprensione non pensa mai in termini di
ricompensa e di punizione; non pensa affatto in unottica futura. La
sua vita quieora; conosce solo due cose: il qui e ladesso e non si
tratta affatto di due entit, sono parte di un unico fenomeno: il
quieora. Vive quieora!
Le persone che vivono nel futuro creano linferno e il paradiso:
dallavidit, il paradiso; dalla paura, linferno. E, ovviamente, per te
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stesso crei il paradiso, per i tuoi nemici crei linferno. E ogni religione continua a ripetere: Vieni e seguici, altrimenti cadrai allinferno.
Se non sei un cristiano, sta attento: Cristo non ti salver allultimo
momento; verrai gettato nelle fiamme dellinferno, e a quel punto
soffrirai in eterno. Cristo non verr mai a salvarti da quelle fiamme, a
meno che non dichiari di essere un cristiano. E la stessa cosa vale
per gli hindu e per i musulmani: tutti tentano di attirarti giocando
sullavidit e sulla paura. Tutti dicono: Unisciti a noi. Noi ti promettiamo un paradiso migliore; pi accogliente, pi moderno, con tecnologie migliori: aria condizionata e ogni altro comfort. Vieni con
noi, e non accompagnarti ad altre religioni: in quel caso soffrirai allinferno!.
Un uomo che viveva in una regione impervia del Bastar il
Bastar una delle regioni pi primitive del mondo: poverissimo, estremamente primitivo, la gente priva di qualsiasi istruzione ebbene, un uomo venne da me e disse: accaduto nel
mio villaggio: un sannyasin hindu abitava da me quando arriv
un missionario cristiano che cerc di convertire lintera trib al
cristianesimo. E ci stava quasi riuscendo infatti aveva fatto
qualcosa di indubitabile. Aveva riempito un enorme mastello
dacqua: se parli con gente primitiva, non puoi argomentare, devi
discutere in base alle loro capacit di comprensione quel missionario aveva raccolto lintera comunit intorno a quel mastello
pieno dacqua e poi aveva mostrato loro due statue una di Cristo e una di Rama , dicendo: Guardate. Le due statue erano
perfettamente identiche, stessa altezza e stesso peso, le aveva immerse nellacqua e la statua di Cristo inizi a galleggiare, mentre quella di Rama affond subito. Per cui esclam: Vedete, avete
capito?.
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hanno scrutato a profondit maggiori, e si dice: Paradiso e inferno sono semplici dimensioni psicologiche. Va oltre, trascendi la
sfera psicologica; solo cos conseguirai la dimensione spirituale.
Questo il nirvana: l dove non esiste la paura, n lavidit; la dimensione in cui esiste soltanto consapevolezza. Ed qualcosa di
possibile quieora: il paradiso qualcosa di possibile dopo che sarai morto, linferno sar possibile dopo la tua morte; nirvana,
moksha sono possibili quieora!.
Faccio qualsiasi lavoro, eppure sono svincolato da ogni lavoro.
Questo vuol dire diventare consapevoli, attenti, presenti, coscienti:
agisci, fai qualsiasi cosa si debba fare; ma ricordi costantemente di
non essere tu colui che fa, il divino ad agire. Tu sei solo un veicolo,
sei uno strumento.
In pochi comprendono il mio significato
Certo, il significato cos profondo che solo in pochi lo comprenderanno ma quei pochi trascenderanno immediatamente. La comprensione stessa del significato racchiuso nelle parole di Kabir sar unincredibile risveglio: sar un satori, un bagliore di cosa sia lilluminazione.
chi riesce a comprenderlo, siede immobile.
E Kabir afferma: Se mi hai udito e se mi hai compreso, se hai
scrutato nella realt che io ti ho additato, siederai immobile.
Cosa intende, dicendo che, se hai compreso, siederai immobile?
Di nuovo, esistono tre tipologie di persone. La prima: quando ascolta
qualcosa, daccordo; muove la testa in segno di affermazione. Dice:
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Questo giusto. La seconda: non daccordo e scuote la testa in segno di diniego. Dice: Non sono daccordo. Le persone che sono daccordo o che non sono daccordo non possono comprendere: quando dichiari di essere daccordo, cosa intendi? Stai dicendo: So cos la verit,
e anche tu lo sai; ragion per cui concordo con te. Stai dicendo qualcosa
in sintonia con le mie convinzioni, pertanto sono daccordo. E quando
scuoti la testa in disaccordo, cosa intendi? Vuoi dire: Stai dicendo delle
assurdit. Io so cos vero, e non sono daccordo con te. Sia lessere
daccordo sia lessere in disaccordo sono idiozie.
Kabir dice: Colui che comprende siede immobile. La verit
tale per cui come puoi essere daccordo con il Vero? E come puoi
non essere daccordo con il Vero? Accordo, disaccordo sono cose della mente: la verit appartiene al trascendente. Quando si comprende
il Vero si resta semplicemente in un incredibile silenzio, immobili:
non esiste alcun accordo, n alcun disaccordo. Non si tratta di concordare o dissentire: quando la verit presente non dici di s e non
dici di no; di fatto, quando la verit presente, diventi cos silenzioso qualsiasi s e qualsiasi no decadono! La verit cos sconfinata
che ti dissolvi in essa.
chi riesce a comprenderlo, siede immobile.
Kabir non cerca di fondare alcunch, n di distruggere.
E Kabir afferma: Non sono qui per istituire teorie, per fondare
una filosofia, per instaurare un qualsiasi dogma. E neppure sono qui
per distruggere una qualsiasi teoria, alcuna filosofia, alcun dogma.
Kabir dichiara: Sto semplicemente affermando ci che la mia
esperienza personale e diretta.
Sta dicendo: Per favore, non siate daccordo con me, o in disaccordo: ascoltate semplicemente. Ascoltate attentamente, totalmente.
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Kabir dice: Per favore, non abbiate fretta di decidere e di trarre conclusioni: io non sto affatto predicando alcunch, non sto cercando di fondare alcuna tradizione, n di distruggere una qualsiasi tradizione. Sto semplicemente enunciando qualcosa che mi accaduto, che cresciuto in
me, che ho sperimentato: sto semplicemente cantando la mia canzone.
Kabir dice: Ascoltatemi, cos come ascoltate il mormorio di un
fiume il sussurro del vento che fruscia tra gli alberi: siete forse
daccordo? Siete in disaccordo? Ascoltando il cinguettio degli uccelli
allalba, siete daccordo? Siete in disaccordo? Non si pone affatto il
problema di ragione e di torto non affatto qualcosa di intellettuale: semplicemente permetti quellascolto e diventi silenzioso.
presente qualcosa di incredibile: come potresti essere cos sciocco da
cercare un accordo o un disaccordo?
Qualsiasi consenso, ogni dissenso sono sciocchezze, idiozie, stupidit: quando la verit bussa alla tua porta, dacchito sarai semplicemente silenzioso, immobile.
Quello il vero essere daccordo: qualcosa che non dellintelletto,
che non appartiene alla mente. Quella concordia non proviene da te;
qualcosa che scaturisce da una tale profondit del tuo essere da farti dire, in pratica, che emana dal divino.
Larpa riecheggia una musica languida
E Kabir dice: Ebbene, sono simile allarpa.
Larpa riecheggia una musica languida
e la danza continua, senza mani e senza piedi.
E guardami! Io sono un danzatore sebbene i miei piedi e le mie
mani non si muovano.
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nella danza del Vero, nel canto della verit entrambi entrano in
sintonia con lincredibile ritmo che la verit genera e, a quel punto
il portone chiuso a chiave.
In quel momento accade unincredibile intimit. Molte persone si
accompagnano a me ma a volte accade a qualcuno: e in quel momento solo quella persona con me, nessun altro. E in quel momento io sono con quella persona, e con nessun altro: il portone chiuso a
chiave.
Ogni volta che un Maestro e un discepolo si incontrano, le porte
sono bloccate: un segreto. Potrebbero essere fermi sulla piazza del
mercato ma il portone chiuso a chiave.
ma allinterno vi fragranza:
e l lincontro non visto da nessuno.
Il saggio lo comprender.
Solo il saggio lo pu comprendere. Ma chi il saggio? Saggi sono coloro che non sono daccordo n in disaccordo, coloro che si
presentano senza alcun a priori, coloro che non traggono alcuna
conclusione; coloro che non hanno gi stabilito di essere cristiani,
hindu, musulmani; che non sono a favore n contro, non parteggiano per alcunch coloro che non hanno ancora dedotto nulla,
che sono aperti, disponibili affinch la verit discenda: costoro sono i saggi.
Una persona saggia non trae alcuna conclusione a priori: possiede
la verit ma non fa alcuna deduzione; laddove lo sciocco fa molte deduzioni ma non ha alcuna verit. Lo sciocco sempre un grande filosofo, un teoretico, un dogmatico, un divulgatore. un credente, e
ogniqualvolta sussiste una conclusione a priori le soglie non si dischiudono mai alla verit.
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Quando ti avvicini a un Maestro, presentati senza conclusioni. Presentati senza testa: lasciala dove lasci le tue scarpe. Avvicinati a lui
senza testa, senza alcuna conclusione pregiudiziale; infatti, noi non
stiamo cercando di convincerti, n in un senso n nellaltro. In questo contesto si trasmette qualcosa di incredibilmente diverso sia per
dimensione sia per qualit: tra me e te si manifesta qualcosa e pu
accadere solo in momenti molto rari.
Allorch la verit cos reale, al punto che la puoi toccare allorch la verit cos potente da travolgerti quando la verit giunge
come un diluvio e la tua piccola onda si perde in essa quando il
Maestro e il discepolo, in un particolare momento di verit diventano un tuttuno Il portone chiuso a chiave.
In quellintimit assoluta, in quello spazio segreto, accade lincontro. Quellincontro non visto da nessuno: nessuno lo pu vedere,
poich non si tratta di un fenomeno oggettivo.
Pertanto, quando parli a degli estranei, spesso non sai cosa dire;
infatti, tu dirai qualcosa e quella gente non capir. Non ti possibile
trasmettere: ci che hai compreso, ci che hai intuito non pu essere
comunicato a un estraneo. Perch accada, occorre una profonda armonia; occorre amore, occorre essere aperti e disponibili.
Nel mondo, non ti sar possibile dire cosa ti accaduto in un incontro col Maestro. La gente penser che sei impazzito e anche loro hanno ragione! Non riuscirai a dare forma logica a ci che ti
successo, perch accade in una tale intimit, in una privacy cos profonda e assoluta: non si tratta di unesperienza oggettiva, del tutto
soggettiva. unassoluta soggettivit: solo il saggio lo comprender.
Il saggio sottintende qualcuno che non abbia stabilito alcuna
conclusione a priori. Saggio qualcuno che non ha alcun investimento in nessuna conclusione, qualcuno pronto ad accompagnarsi
alla verit ovunque porti. E questo anche il significato di ricercato-
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La sacralit
dellindividuo
Il vero Maestro colui in grado di rivelare la forma
di ci che assenza di forma, alla visione di questi occhi;
colui che insegna la via semplice per conseguirlo,
qualcosa di ben diverso da riti e cerimonie;
colui che non ti fa chiudere porte, trattenere il respiro
e rinunciare al mondo;
colui che ti spinge a percepire lo Spirito Supremo
ogni volta che la mente si aggrappa a qualcosa;
colui che ti insegna a essere immobile in mezzo a tutte le tue attivit.
Persino immerso nella beatitudine, non avendo alcuna paura in mente,
egli conserva lo spirito dellunione, in mezzo a ogni divertimento.
Linfinita dimora dellEssere infinito ovunque:
sulla terra, nellacqua, nel cielo e nellaria:
salda come il fulmine, la dimora del ricercatore
fissata al di sopra del vuoto.
Colui che allinterno allesterno: io vedo Lui e nessun altro.
Oh fratello: quando ero immemore,
il mio vero Guru mi ha mostrato la Via.
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loro. Di fatto, costoro si trovano sul ciglio della strada: non rappresentano per nulla il flusso principale della consapevolezza orientale.
Ma i missionari cristiani enfatizzarono molto questi pensatori marginali, ed enfatizzarono con insistenza il loro negare la vita solo per
creare in Occidente la sensazione che il cristianesimo fosse positivo.
La verit lesatto opposto: il cristianesimo non afferma affatto la
vita. Non ha amato luomo, non ha amato questo mondo, non ha
contribuito alla danza, non ha mai riso. Va in una chiesa cristiana, e
avrai la sensazione di essere entrato in un cimitero: persone morte,
estremamente serie, simili a cadaveri. Entri in una chiesa, e inizi ad
avere la sensazione che anche tu sei diventato serio: le vibrazioni
stesse non sono quelle della risata, per niente!
I cristiani affermano che Ges non rise mai, non ci credo; non
posso crederci, perch conosco Ges pi a fondo. Daltra parte, i
cristiani sostengono che Ges non rise mai: se io dovessi scrivere
i Vangeli, scriverei che Ges rise per tutta la sua vita. In realt,
quando fu crocifisso si fece una risata fragorosa, viscerale: rise a
crepapelle, fu un vero boato perch lintera situazione era semplicemente ridicola. Cercare di uccidere ci che non pu essere
ucciso, tentare di uccidere Ges: lidea stessa ridicola, di certo
deve aver riso. Ancora posso udire la sua risata ma i cristiani
non lhanno mai udita e hanno fondato la loro religione pi sulla
croce che sul Cristo.
La cristianit avrebbe avuto un incredibile beneficio se la croce fosse stata dimenticata; infatti, con la croce entra in gioco la morte. Io
definisco il cristianesimo crocianesimo: una religione della morte,
della croce seria, triste. Se il cristianesimo avesse prestato unattenzione maggiore a Ges, sarebbe sorto un mondo del tutto diverso,
una prospettiva esistenziale totalmente differente: si sarebbe dovuta
dare unenfasi maggiore alla resurrezione di Cristo, non alla sua cro-
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Dato per certo che sia morto, le cose stanno cos: se ancora vivo, ritratto tutto ci che ho detto.
Quando una persona morta, diventa buona. Dichiariamo che
qualcuno buono, solo quando morto. Se viva, una persona non
affatto buona; non degna di amicizia: se viva, lottiamo, litighiamo. Da morta la elogiamo con iperboli incredibili.
Ho sentito raccontare
Un uomo veramente meschino e avaro mor, e la moglie and dal
prete per chiedergli: Quanto ci coster il suo sermone funebre?
Il prete rispose: Ci sono orazioni e orazioni il miglior sermone
coster duecento dollari.
Duecento dollari? sbott la donna. Mio marito non mi permetterebbe mai un simile lusso. Non c qualcosa di pi economico?
Il prete disse: Ci sono orazioni funebri da cento dollari, ma in
questo caso gli elogi del morto sono limitati.
E la donna: Dobbiamo orientarci su qualcosa di pi economico.
Al che il prete disse: Va bene, posso dire qualcosa per cinquanta
dollari. Ma in questo caso mi dovr attenere ai fatti nudi e crudi.
La donna fu irremovibile: Ma cinquanta dollari sono ancora veramente troppo!.
E il prete: Okay, vada per dieci dollari ma si ricordi: in questo
caso dovr spiattellare la verit!.
Quando qualcuno muore, iniziamo a dire bugie splendide menzogne. In India, morendo tutti vanno in paradiso anche i politici. Nessuno sembra destinato allinferno: linferno devessere assolutamente vuoto.
La morte sembra essere incredibilmente importante per noi: siamo
ossessionati dalla morte. Ecco perch i cristiani hanno fatto tanto cla-
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provviso vedrai: la mano del Maestro, ma non solo sua attraverso di lui Dio sta tenendo la tua mano. Il Maestro un veicolo, un
flauto di bamb sulle labbra dellinfinito: egli d forma a ci che
senza forma, egli lincarnazione di ci che non ha forma alcuna.
Devi essere estremamente aperto e vulnerabile, solo cos riuscirai a
percepire un Maestro. Non andare da un Maestro con unattitudine
negativa, altrimenti non arriverai mai da lui: proprio quellattitudine
negativa non permetter alla sua vibrazione di raggiungerti. Lattitudine negativa non ti permetter di spostarti sulla stessa lunghezza donda in cui il Maestro vive; ragion per cui necessaria la fiducia, necessario lamore. In caso contrario, vuoto arriverai e vuoto te ne andrai; e,
tornando a mani vuote, dirai: Questo non il vero Maestro: sono andato da lui vuoto, e vuoto sono tornato; se non sei aperto, potrai tornare solo cos. Solo se sei aperto, esiste una possibilit di percezione.
Non aver paura di presentarti aperto e disponibile. Se tu sei aperto, e il maestro non reale, non accadr nulla; e tu saprai, capirai
senza ombra di dubbio che questo maestro non per te: questo non
luomo che stai cercando. In ogni caso, sii aperto; infatti, solo se sei
aperto e disponibile puoi riconoscere il suo essere vero o no. Se sei
chiuso, se sei gi rintanato in te stesso, non esiste alcuna possibilit
di comprensione. In realt, se sei chiuso, prima o poi diventerai una
vittima di qualcuno che soltanto uno pseudomaestro; e questo perch uno pseudomaestro cerca di convincerti con il ragionamento,
con la logica.
I veri Maestri sono estremamente paradossali e incredibilmente
contraddittori. Sono contraddittori quanto la vita stessa, poich essi
incarnano la vita. Sono incoerenti quanto lo Dio, poich incarnano
Dio. Non sono affatto logici, sono assolutamente illogici; e questo
perch sono sovralogici: infatti, essi sono vettori di qualcosa che
non pu essere afferrato attraverso la logica.
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Tesoro, non essere sciocco cinguett la donna. Io sono tua madre quelle pillole sono un vero portento. Ne bastata una!
Incredibile! si stup Sean. Ununica pillola ed eccoti bella come
lo eri nello splendore della tua giovinezza. Inoltre, sei gi riuscita a
fare un figlio accidenti, quelle pillole sono veramente potenti!
Stupido url la donna. Non capisci: quello non un bambino.
tuo padre ne ha prese due.
Evita lavidit, altrimenti prenderai due pillole! E ci sono uninfinit di persone che vendono cose simili. Veri stregoni
Un Maestro non qui per appagare la tua avidit, qui per distruggerla; e questo perch, una volta distrutta, ecco che ti apri a te
stesso: se sei avido, non sarai mai in connessione con te stesso. Lavidit diventa un desiderio, e il desiderio diventa una proiezione nel
futuro; ragion per cui, tu vaghi costantemente in un futuro imprecisato, non sei mai quieora. Lavidit ti allontana da te stesso: devessere distrutta.
Un Maestro non ti promette mai nulla; daltra parte, solo alla presenza di un Maestro qualcosa diventa possibile. Non ti dir: Io ti liberer dalla morte, oppure: Diventerai immortale; non ti dar alcun nettare, nessun elisir n ambrosia. Certo, stando con un Maestro
si diventa immortali, ma non perch lui ti rende immortale: semplicemente, un Maestro ti accompagna in profondit nellesperienza
della morte.
Consideralo semplicemente: un Maestro ti accompagna in profondit nellesperienza della morte. Ecco cos la meditazione profonda:
unesperienza della morte. E, allorch avrai conosciuto la tua morte,
quando lavrai osservata, allimprovviso ti renderai conto di esserne
separato: accade, ma non accade mai a te. La morte accade alla periferia, non raggiunge mai il centro; accade al corpo, non accade mai a
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t di cose e prosegue: E mi volevo godere tutto ci che era disponibile. Per cui la mia preghiera non doveva essere ascoltata subito: la
recitavo perch formalmente la si doveva dire, ma aggiungevo sempre: Salvami, o Signore ma non adesso!.
Ebbene, quel predicatore andava di citt in citt, e la gente gli diceva: No, non adesso un giorno verremo. E quelluomo era incredibilmente felice, perch nessuno lo segu mai, ragion per cui non
aveva alcun problema.
Un giorno, un pazzo gli disse: Va bene, verr con te. E il predicatore si spavent un po, ma acconsent era un uomo molto furbo
e molto astuto , accett che lo seguisse; e diede a quel pazzo tecniche cos complesse, praticamente impossibili da eseguire. Ma quello
era veramente pazzo: riusc a praticarle, e perfino il suo insegnante
non riusc a scoprire alcun errore e il pazzo persistette! Linsegnante pensava che prima o poi si sarebbe stancato.
Pass un anno, ne passarono due e quel pazzo continuava a chiedere: Quando?. Era veramente un discepolo assillante! Non faceva
che chiedere: E adesso, cosaltro devo fare?. E riusciva a fare qualsiasi cosa! Perfino il maestro si spavent: non riusciva pi a pensare
cosaltro fargli fare, e daltra parte riusciva a praticare qualsiasi cosa.
Passarono sei anni, e un giorno il discepolo gli chiese: Per quanto
tempo ancora? Sono pronto a fare qualsiasi cosa, ma tu non mi dai
pi nulla da praticare.
Al che il maestro disse: Ascolta: la verit che in tua compagnia
io stesso mi sono perso. Un tempo sapevo dove dimora il divino ma,
da quando sei arrivato tu abbi piet di me e lasciami solo!.
Le metodologie complesse sono state inventate da persone astute.
Prima di tutto, nessuno disposto a praticarle; e questo ottimo: lo
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cui ti tormenti. Se vuoi diventare un mahatma, devi essere un masochista; non c altro modo.
Se sei felice, allegro e festante, gioioso; se ti diletti nel tuo essere,
nessuno ti adorer mai: chi mai rispetta e venera un uomo felice? Hai
mai visto un uomo felice che sia stimato e rispettato? La gente adora
persone che hanno il volto triste e mesto; persone spente, ottuse,
stupide che si tormentano: lunica loro arte la capacit di autotorturarsi; sono crudeli verso se stesse, sono violente.
Kabir dice: Sii gentile, e lascia che la gentilezza scorra attraverso
di te. Ama te stesso, solo allora potrai amare anche gli altri. In un
amore profondo, in una profonda sensibilit, Dio si compiace.
In sostanza, tutto sta nel diventare un edonista spirituale. E questa
anche lessenza del mio insegnamento: diventa un edonista spirituale. Esistono persone spirituali, ma costoro non sono edonisti; ed
esistono gli edonisti, che per non sono spirituali.
LOccidente edonista, ma non spirituale: materialista. LOriente spirituale, ma non edonista ed entrambi hanno fallito. Occorre una sintesi superiore: edonismo e spiritualit. Quando queste
due realt si incontrano, nasce luomo totale. E luomo totale un illuminato, quelluomo totale un santo.
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a causa dei preti: cerano loro dietro a tutta quella tragedia. Nessun
profeta mai stato tollerato dai preti, non pu esserlo: pericoloso.
Quindi, se quanto ti successo ti avesse aiutato a diventare consapevole dei preti sarebbe stato un bene. Ma in un modo o nellaltro, la
tua associazione andata nella direzione sbagliata. Non andare in
chiesa, non affatto necessario: Dio ovunque. Non andare da un
prete, non necessario: Dio accessibile a te direttamente, immediatamente. Se per hai sviluppato una resistenza alla parola dio, questo diventer una barriera che lo render impossibile, che ti inibir:
questa resistenza non ti permetter di fluire verso linfinito. E tutto
questo senza motivo, infatti Dio non ha fatto nulla: il prete se ne and, ma puoi forse affermare che Dio si ritrasse? Dio non ha mai voltato le spalle a nessuno! In realt, proprio perch il prete se ne and,
Dio potrebbe aver preso in mano la situazione, si prese pi cura di
quel vecchio morente visto che non cera altro aiuto possibile.
Quando un uomo del tutto indifeso, Dio inizia semplicemente a
fluire verso di lui: nella pi assoluta impotenza si diventa ricettivi.
Nel momento in cui quelluomo si ritrov del tutto inerme, anche il
prete gli aveva voltato le spalle, con la morte che si avvicinava e lo
avviluppava inesorabilmente, in quellestrema impotenza di certo
Dio deve aver stabilito una connessione; dallesterno non lo si pu
vedere.
Sii un fermo oppositore dei preti. Ma non affatto necessario, n
una garanzia, opporre una resistenza nei confronti di Dio.
Inoltre, tu dici: So che Dio dentro di me.
Non lo sai, non lo sai affatto. Ne hai sentito parlare: mi hai sentito
dirlo, hai sentito Ges che lo diceva Dio dentro di te tu non
lo sai per niente! Infatti, nel momento in cui lhai compreso, non esistono problemi: percepire che Dio dentro di me lo rende immediatamente presente anche allesterno. Nel momento in cui riconosci
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posizione: questa avventura ti ha semplicemente fornito un argomento a favore, ti ha dato una scusa.
Tutti oppongono una sottile resistenza a Dio, come mai? Accade
perch, se vuoi conoscere Dio, dovrai scomparire: da qui la resistenza. Tu devi morire, se Dio deve vivere in te. Devi scomparire in modo assoluto, totalmente; devi essere del tutto assente, devi svuotare
te stesso. Solo nel tuo vuoto Dio pu discendere: quando tu sei presente in modo eccessivo, lui non pu entrare in te; la tua tazza
troppo colma di te stesso. Questa tazza devessere svuotata da qui
la resistenza.
Non prestare troppa attenzione alle scuse, sono del tutto insignificanti: dietro alle scuse si nasconde il vero problema. Il vero problema
questo: per diventare religiosi, si deve negare se stessi; quello lunico sacrificio necessario. Lego devessere abbandonato, la mente deve cessare di esistere: solo cos Dio pu esistere ovviamente, se le
cose stanno cos, ci sar resistenza, opposizione!
Quindi, lascia perdere questo episodio. Non ha nulla a che vedere in realt, raramente mi imbatto in una persona che non abbia
alcuna resistenza, che non lotti in cuor suo contro Dio. naturale,
cerca di comprenderlo: noi vogliamo restare noi stessi, Dio il pericolo pi grande.
Ecco perch le persone vanno dai preti: avrebbero potuto camminare direttamente verso Dio, invece vanno dal prete; e lo fanno perch in realt non vogliono affatto avvicinarsi a Dio. Il prete li protegge! Si rivolgono alle sacre scritture, perch sono morte e in esse non
potrai mai trovare un Dio vivente: un modo per evitare lincontro.
La gente non va da un Maestro vivente, perch andare da un Maestro vivente significa buttarsi nel fuoco: tu scomparirai, ma solo grazie a quel tuo scomparire, Dio appare.
Essere veramente religiosi significa suicidarsi. E lo intendo letteralmente: quando parlo di suicidio, intendo proprio dire cos
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un suicidio. Quando una persona si uccide, quello non un suicidio; solo un cambio di corpi: rinascer unaltra volta. Quello solo un cambio del corpo, un mutare di abiti, un trasferirsi di abitazione. Viceversa, quando un uomo abbandona semplicemente il
proprio ego, commette il vero suicidio, un suicidio autentico: adesso non torner mai pi. Adesso non gli sar pi necessario avere
una nuova dimora in questo mondo di infelicit, in questo mondo
di tenebre, in questo mondo che in pratica un inferno non ritorner mai pi. Caduto lego, il tuo viaggio finito: hai appreso la
lezione da qui tanta resistenza!
Quindi, per favore, lascia perdere questa scusa; altrimenti continuerai a pensarci, e non vedrai mai la vera causa.
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re che Maometto ha fatto qualcosa per te, oppure Mahavira lascia che lo sentano, ma non forzare nulla: lascia che crescano in
libert. Lascia che vedano quando preghi, lascia che vedano le lacrime rigare il tuo volto; lascia che ne percepiscano la bellezza, lascia che ti vedano mentre ti inginocchi di fronte a Ges, lascia
che osservino e i bambini sono estremamente percettivi, molto
sensibili: se le cose non vengono imposte loro, si muoveranno
spontaneamente. Quando ti vedranno piangere lacrime di meraviglia, vedendo che ti inginocchi di fronte a Ges e sentendo quella
vibrazione allimprovviso tutto si acquietato, dun tratto il padre non pi un padre, la madre non pi una madre: in un
lampo sono diventati esseri luminosi ecco che anche lui inizier a inginocchiarsi. Forse lo far in segreto, quando tu non vedi
anche lui andr a inginocchiarsi. Vorr sperimentare cosa succede
quando ci si inginocchia di fronte a Ges o al Buddha, quando si
prega. Lascia che ne colga la fragranza: non insegnarglielo, non
obbligarlo; quando si forza qualcosa, tutto diventa disgustoso.
La libert lelemento fondamentale. La consapevolezza cresce nella libert e, quando le cose vengono imposte con la forza, inizia a
morire, tutto si paralizza ed distorto. Purtroppo, fino a oggi stato
fatto: questo il crimine pi grande che i genitori abbiano sempre
commesso contro i figli; continuano a forzare il bambino, hanno
paura non si fidano della propria preghiera.
Quandero bambino, ero solito andare con mio padre al suo tempio. Allinizio mi disse di fare questo e questaltro, io replicai: Se
me lo dici, lo far ma fin dallinizio sar contro quelle cose.
Quindi, per favore, non obbligarmi. Lascia che venga, lasciami osservare: se sento che qualcosa ti successo, quello sar il fattore
decisivo.
Mio padre un uomo semplice, me lo permise, dicendo: Hai
ragione. Per cui lui andava a pregare e io mi limitavo a sedermi e
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a osservare: pregava, meditava; io osservavo come cambiava, come il suo volto allimprovviso subisse una trasformazione, come
la sua faccia diventava luminosa, come lui diventava silenzioso e
colmo di grazia.
Quella divenne una ricerca si devono conoscere anche quelle
dimensioni.
In questo caso il bambino resta incantato, allora in lui nasce una
profonda aspirazione: vuole conoscere di cosa si tratta, in cosa consiste tutto ci.
un bene che tu sia stato allevato in una casa irreligiosa: quella
potrebbe essere la causa per cui, ogni volta che menziono il nome di
Ges, tu piangi e qualcosa di profondo dentro di te viene toccato.
Ottimo, visto che non sei un cristiano: proprio per questo Ges pu
ancora significare qualcosa per te. E, poich non sei un cristiano, ben
presto vedrai che anche il Buddha significativo, e lo stesso dicasi
per Patanjali e Kabir e Nanak: quando non si condizionati, si resta
disponibili a ogni sorgente, a tutti i grandi Maestri.
Si dovrebbe rivendicare lintero retaggio, tutto il patrimonio dellumanit come proprio. Noi siamo inutilmente poveri! Qualcuno dice:
Io sono cristiano, sta dicendo: Io rivendico solo Ges, non il
Buddha, non Zarathustra, non Lao-tzu com povero quelluomo!
Lintera umanit, lintera storia delluomo ti appartiene. Ges tuo
tanto quanto Lao-tzu, quanto il Buddha e Maometto. Tutti quegli esseri ti appartengono, rivendicali in toto: sono la tua eredit; ma lo
puoi fare solo se non sei condizionato a essere un cristiano, un hindu, un musulmano.
Ottimo, sei fortunato che Ges possa ancora avere per te un significato. In questo consiste tutto il mio sforzo: decondizionarvi! Se sei
un cristiano, voglio che ti decondizioni: lascia cadere la tua cristianit e lascia cadere il tuo induismo, il tuo giainismo. E a te po-
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trebbe sembrare paradossale, ma cerca di comprenderlo: se abbandoni il tuo essere cristiano, potresti provare di nuovo amore per il Cristo. Se abbandoni il tuo induismo, potresti riuscire a danzare di nuovo con Krishna; potresti iniziare a cantare le note che lui sta ancora
suonando sul suo flauto. Linduismo si erge come unimmensa Muraglia Cinese: non ti permette di raggiungere direttamente Krishna.
Decondizionati: lascia cadere ogni cultura, qualsiasi civilt, la religione, le sette, le teologie, le filosofie sii semplicemente semplice,
sii di nuovo un bambino.
una fortuna che tu non sia nato in una casa religiosa, altrimenti
saresti entrato in contatto con i preti. Ed entrare in contatto con preti
implica diventare per sempre irreligiosi, perch essi sono le persone
pi irreligiose che ci siano: fingono, ma le finzioni non possono mai
essere piacevoli, non convincono. Tu li conosci: nella loro vita sono
gente comune, come chiunque altro; solo quando sono sul pulpito,
solo quando sono in chiesa allimprovviso acquistano unincredibile
eloquenza per tutto ci che concerne la religione. La loro vita assolutamente priva di clamori: nessun guizzo di consapevolezza, nessuna coscienza, nessun segno che un qualsiasi dio stia fiorendo in loro,
non sono avvolti da alcuna fragranza, non sono animati dalla minima vibrazione, nessun impeto eppure, quando in chiesa si ergono
sul pulpito, dun tratto iniziano a parlare di religione.
La religione non ha nulla a che vedere con quella gente: costoro
sono tanto irreligiosi quanto chiunque altro. Fingono, sono degli
ipocriti
Ho sentito raccontare
Un uomo dallaria estremamente malata si sedette di fronte a un
medico. Il medico lo guard e gli chiese: Che cosha?.
Luomo spieg: Veramente non lo so. Mi sento debole, molto debole: mi preoccupo troppo, non ho forze, non mangio bene e la not-
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Inoltre, questi preti sono davvero persone molto serie. Distruggono perfino il vostro desiderio damare e di celebrare; distruggono qualsiasi possibilit di essere felici. Ti promettono che in
cielo sarai felice, ma non qui; qui non permesso. Anzi, qui devi
essere un masochista, devi torturare te stesso; in questo caso, in
cielo verrai ricompensato. Nessuno sa nulla del paradiso i veri
profeti, che non sono affatto preti un Buddha, un Ges, un
Mahavira , i veri profeti in realt insegnano a essere gioiosi
quieora, adesso; non affatto necessario rimandare. Il paradiso
qui perch non si tratta di un luogo geografico, il paradiso la
tua attitudine.
Qualche anno fa mi sono imbattuto in una vignetta che non ho
mai dimenticato, e che ancora mi fa sorridere. Due uomini sono fermi sullangolo di una strada, di fronte a una chiesa. ovviamente
domenica ed mezzogiorno, la gente si sta riversando fuori dalla
chiesa: tutti sono allegri, ridono, alzano le mani al cielo, qualcuno
addirittura danza. In mezzo a tutto questo, un gruppo porta sulle
spalle il loro sacerdote, paludato di nero.
Osservando lintera scena, uno degli uomini dice allaltro: Mi
chiedo cosabbia detto nella sua predica!.
Infatti, una scena simile sul sagrato di una chiesa: gente che balla,
che canta, che porta il proprio prete sulle spalle danzando sembra
impossibile! Danzare in una chiesa? Persone che si divertono, che si
rallegrano, che festeggiano in una chiesa? Ridere in una chiesa?
Non si mai sentito. Quelluomo ha ragione: osservando lintera scena, dice allamico: Mi chiedo cosabbia detto nella sua predica!.
In realt, la vera religione dar sempre vita a una danza dentro di
te, la vera religione creer sempre un canto in te, la vera religione
generer in te la melodia divina. La vera religione non altro che vera felicit.
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Libert da ogni
aspettativa
Provo un senso di frustrazione infinito, mi potresti aiutare?
E allora? Che dire? Di certo tu ne sei responsabile. Se non ti vuoi
sentire frustrato, non affatto necessario esserlo. Di certo sei tu a
creare quella situazione: nessun altro ne responsabile; se ti senti
frustrato, di certo stai raccogliendo ci che continui a seminare. Magari non ne vedi la correlazione: se ti aspetti troppo, sarai frustrato.
Se non ti vuoi sentire frustrato, non avere aspettative: vivi senza
aspettative e non ci sar alcuna frustrazione.
Daltra parte, la gente continua ad avere aspettative: non esiste fine
alle loro aspettative; in questo caso ecco che subentra la frustrazione lombra dellaspettativa. La frustrazione non mai il problema, il problema dipende dalle aspettative.
Quando ti senti frustrato, pensi che lesistenza stia agendo male nei
tuoi confronti. Non cos: eri tu a chiedere troppo. In realt, se chiedi, rimarrai frustrato: qualsiasi richiesta una pretesa eccessiva. Non
chiedere, sii allora rimarrai sorpreso: qualsiasi cosa accade un
bene; non la potrai giudicare in nessun modo.
Ero solito abitare in casa di una famiglia di Calcutta molto ricca. Una volta andai a trovarla, lintera famiglia era venuta allaero-
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sceva larte di scrivere poesie, ma quelle poesie non erano nate nella
sua anima: erano solo frutto dellintelletto. Aveva labilit, conosceva
la tecnica, ma nulla di tutto ci scaturiva dal suo cuore.
Ebbene, sdraiato a letto, senza nulla da fare, pensava, meditava, e
diceva: Adesso ho sessantanni e nel giro di qualche anno non ci sar pi. Perch sto sprecando la mia vita? Non posso essere felice? e
a quel punto si rese conto che di fatto non cera nulla per cui sentirsi
infelici. Aveva tutto: possedeva qualsiasi cosa un uomo possa aver bisogno. Aveva prestigio, rispettabilit, un nome, denaro, una casa,
unottima moglie, dei bambini aveva tutto!
Perch mai sentirsi infelici? Scoppi a ridere di fronte alla ridicolaggine di quellintera situazione: Non ho nulla per cui essere infelice, eppure lo sono. Che sciocchezza! e scoppi a ridere.
Linfermiera lo sent e corse subito a chiamare il dottore. Vedendo il
volto sconvolto dellinfermiera, e vedendola correre spaventata a
chiamare il medico, inizi a ridere ancora di pi. Poi, quando arriv
il dottore, ancora pi sconvolto, che gli chiese: Cosa c che non
va? esplose in una risata ancora pi fragorosa.
Fu subito trasferito nel reparto psichiatrico dellospedale. Lui stesso mi raccont: A quel punto ridevo veramente a crepapelle e cercavo di dire loro: Ma siete impazziti? Non c nulla che non vada!,
ma chi ascolta? I medici replicavano: Tutti dicono cos ma tu, allimprovviso, senza motivo, ti sei messo a ridere!. Per loro qualcosa
non funzionava: la sua mente non era pi equilibrata.
Quando mi venne a trovare e mi raccont lintera storia, comment: incredibile! Nessuno ha mai pensato che fossi matto, quando
mi sentivo tanto infelice.
Ogni giorno accade ai miei sannyasin, ai ricercatori del Vero che si
accompagnano a me. Qualche giorno fa uno mi ha scritto: Dopo
aver preso liniziazione da te, mi sentivo alle stelle per la felicit; per
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cui sono tornato a casa danzando tutti gli abitanti del paese mi
hanno circondato, dicendo: Sei impazzito.
La moglie inizi a piangere disperata! E i bambini dicevano: Pap,
cosa stai facendo? e, vedendo quellintera situazione, lui si mise a ridere a crepapelle, dicendo: Cosa sto facendo? Sono diventato una
persona felice!. Lo portarono a forza allospedale e adesso mi ha
mandato un telegramma: Osho, salvami! Non fanno che darmi
tranquillanti e sottopormi a elettroshock. Cosa devo fare?.
Alla felicit non concessa alcuna espressione. La felicit qualcosa di folle.
Tu dici: Provo un senso di frustrazione infinito!
Guarda in quella sensazione: se ti diverte, non ci sono problemi;
una tua scelta. Se ti diverte, allora ti racconter un aneddoto
Un turista alquanto nervoso non riusciva ad avvicinarsi pi di tanto al baratro che si apriva sotto la scogliera nei pressi di Beachy Head
nel Sussex.
Cosa dovrei fare chiese alla guida nel caso in cui cadessi?
Nel caso, si ricordi di guardare alla sua destra fu la risposta entusiasta dello zelante accompagnatore. La vista splendida!
Nel caso, si ricordi di guardare alla sua destra se dovessi cadere,
non potrai che precipitare! La vista veramente splendida!
Quindi, se precipiti nella frustrazione e la cosa ti piace e ti diverte,
allora addentrati con maggior attenzione, con piena consapevolezza e goditela! In questo caso non lamentarti, non creare alcuna
contraddizione. Ami la frustrazione: goditela! Entraci a fondo. Diventa un po pi artista: decorala un po di pi, aprila a nuove prospettive, cerca nuove soglie per diventare ancora pi frustrato questo se la cosa ti diverte.
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Se non ti piace, allora non vedo alcun problema. Scendi semplicemente in profondit dentro di te, osserva e vedrai qualche
aspettativa nascosta alle sue spalle. Ogni volta che ti aspetti qualcosa, non fai altro che invocare una frustrazione. Lascia cadere le
aspettative! La vita di un ricercatore del Vero dovrebbe essere libera
da qualsiasi aspettativa. In questo caso ogni istante unassoluta benedizione, una squisita beatitudine poich qualsiasi cosa Dio doni
fin troppo. In questo caso provi una perenne riconoscenza.
Purtroppo i tuoi desideri sono tali e tanti per cui, qualsiasi cosa
Dio doni, sembrer sempre qualcosa di insignificante; e tu ti sentirai
frustrato, inizierai a lamentarti e non potrai sentire alcuna gratitudine. E senza gratitudine non affatto possibile che nel tuo cuore sorga una preghiera. La gratitudine preghiera.
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Comunque, ricorda: tutte le facce sono smorfie, qualcosa di bizzarro perch in profondit tu non hai alcun volto. Per questo tutte le
facce sono strane: nessuno mai contento della sua faccia, neppure
le persone pi belle. Tu potresti pensare il contrario, ma non sai: perfino Cleopatra era preoccupata per il suo naso, pensava che fosse pi
lungo di quanto dovesse esserlo. Marilyn Monroe si suicidata: una
donna bellissima, ma non era contenta, non si piaceva.
Questo non piacersi mai nasconde qualcosa: tutte le facce sono
smorfie, sono bizzarre perch i volti sono tutti falsi: in profondit, il
tuo essere senza volto. cos che nel mondo dello Zen si definisce
il volto originale.
Quando un discepolo va da un Maestro Zen, il Maestro gli dice:
Va e medita sul tuo volto originale. Ebbene, qual il volto originale? Quello che avevi prima di nascere e che avrai di nuovo quando
sarai morto: trova quel volto originale! Non affatto un volto.
Non ci hai mai pensato? La fisionomia della tua faccia data dal
corpo, pu essere cambiata con un intervento di chirurgia plastica.
E, cambiando la tua faccia, tu non sarai cambiato: il tuo naso pu
essere pi lungo, pi corto; i tuoi occhi possono essere cambiati, le
sopracciglia modificate adesso si pu intervenire moltissimo, eppure tu resterai lo stesso di sempre. Quindi, la faccia non il tuo
essere, semplicemente una configurazione del tuo corpo: non il
tuo volto.
Hai davvero un volto? A volte, chiudi gli occhi e scendi in profondit in quella percezione rimarrai sorpreso: vedrai che tu non hai
alcun volto. Dio non ha affatto un volto, e voi tutti siete dei e dee.
Ecco perch non si mai contenti. Per quanto bella, nessuno potr
mai essere contento di questa faccia: non ti soddisfer mai, a meno
che tu non pervenga al volto originale; lassenza di volto del tuo essere purezza senza alcuna conformazione, lassenza di forma, lassenza di attributi.
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impedisce che lo sia, infatti tu sei qualcosa che immenso, che incredibilmente vasto, sconfinato, enorme e laltro conosce solo la
faccia, la forma fisica: vieni ridotto a una piccola cosa; e, qualsiasi
elogio ti faccia, non potr mai appagarti. impossibile!
Inoltre, ogni bambino fa le smorfie. Lhai notato? Lascialo solo
in bagno e osserva dal buco della serratura: si metter a fare delle
smorfie. In realt si sta divertendo, gioca con il suo avere una
faccia; cerca di manipolarla, di modellarla in tutti i modi possibili, ci gioca. E lo pu fare perch ne separato; facendo quelle
smorfie, sa di non essere quellometto ridicolo: Queste sono solo smorfie, faccine buffe io sono alle loro spalle: queste sono
semplici maschere.
Perfino gli adulti, chiusi in bagno, lo fanno: se nessuno sta guardando, tutti sono tentati davanti allo specchio, si presi dalla voglia di fare smorfie, boccacce. Non c nulla di male: dimostra semplicemente che non riesci ad adattare te stesso al corpo, che il corpo
non tutto, tu sei di gran lunga al di l, tu puoi giocare con il corpo
come fosse una maschera: di fatto lo !
In realt, esistono molte meditazioni antichissime che utilizzano
questo fare smorfie. Puoi farne una meditazione: in Tibet una delle
tradizioni pi antiche. Tieni in casa un grosso specchio: stai in piedi,
nudo, di fronte a esso e mettiti a fare cose strane, bizzarre, divertenti e osserva. Il semplice fare tutte quelle smorfie per quindici, venti
minuti, restando in uno stato di osservazione, ti lascer stupito. Inizierai a sentire di essere separato da tutto ci: se non sei separato, come puoi fare tutte quelle cose? A quel punto il corpo qualcosa semplicemente in mano tua: ci puoi giocare, muoverlo in un modo o
nellaltro. Ecco perch ho sempre sostenuto che la mimica, fare il
clown sono arti spirituali. Puoi imparare a fare smorfie, puoi recitare
con il tuo corpo in molti modi: allimprovviso ti sentirai liberato dal
corpo, la tua identit verr spezzata.
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Ho sempre aspirato a un pieno risveglio. Vorrei sapere: mi sono forse illuminato? E se ancora non lo sono, quando accadr? Per favore, puoi
chiarirmi?
Lilluminazione non affatto un oggetto che si possa desiderare,
non una meta che si debba raggiungere. E tu ti illuminerai solo
quando te ne sarai completamente scordato; altrimenti non accadr
mai. Questa non neppure una domanda da fare: anche se dicessi
che ti sei illuminato, non servirebbe a nulla.
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La domanda stessa rivela che tu stai ancora desiderando: lilluminazione diventata loggetto della tua avidit. In precedenza di certo
hai desiderato altre cose: denaro, rispettabilit, potere, prestigio;
adesso desideri lilluminazione. Il desiderio si spostato su un oggetto diverso, ma non affatto cambiato: il desiderio ancora lo stesso,
ed quello il problema.
Desiderare in s, non importa cosa si desideri, implica restare non
illuminati.
Lascia che ti racconti un aneddoto
Un medico diede una bella pacca sulla spalla a un internato dellospedale psichiatrico e gli disse: Bene, vecchio mio, sei completamente
guarito. Scrivi subito alla tua famiglia e d loro la buona notizia: di loro che in un paio di settimane sarai di nuovo a casa, pi sano che mai.
Il paziente si precipit a scrivere la lettera.
Mentre stava leccando il francobollo, gli scivol di mano e cadde
sulla schiena di uno scarafaggio che casualmente stava passando di
l, proprio in quel momento. Stupito, il paziente osserv il suo francobollo che correva a zigzag su tutto il pavimento, saliva su per il
muro, poi sulla parete, per scendere infine lungo la cornice della
porta e svanire fuori dalla stanza.
Luomo rest perplesso poi, dopo una lunga riflessione, stracci la
lettera e borbott: Due settimane? Che diavolo! Mi ci vorranno due
vite per uscire di qui!.
Quel francobollo il tuo desiderio e, se guardi dietro al desiderio,
troverai lo scarafaggio del tuo ego. E se non guarderai dietro al francobollo per mettere a fuoco lo scarafaggio, neppure due vite serviranno rimarrai non illuminato per sempre!
Lilluminazione non qualcosa che si deve realizzare. la tua natura: devi semplicemente ricordarlo. Scruta allinterno dei giochi delle-
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go: quei giochi sono sottili. Osserva semplicemente: non si deve fare
nulla, osserva semplicemente in che modo lego continua a creare
ambizioni. E allorch avrai visto tutte le strategie dellego, lo scarafaggio muore: lego scompare, e tu sei presente tanto illuminato
quanto lo sei sempre stato!
Lilluminazione la tua natura. Non qualcosa che si debba realizzare: esiste gi.
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Ogni istante
il migliore
Le tue parole di questa mattina mi hanno fatto vivere un risveglio inaspettato: ti ho sentito come fossi il sole che sorge nel mio cuore, come fossi
il canto di uccelli che rallegrano la mia anima; tu eri il fruscio delle foglie
che scorre nel mio sangue, un caldo abbraccio che mi avvolgeva.
Eri al tempo stesso il silenzio e il suono. Ascoltandoti ho sentito la tua
presenza e la tua assenza e ho percepito la mia presenza e la mia assenza in quella dimensione siamo, eppure non siamo.
Non posso che ringraziarti per questa esperienza sublime: quella stata
la tua canzone pi bella che mai abbia udito. Come mai non riesco a sentirla ogni giorno?
La canzone sempre la migliore. Il canto sempre perfetto come
mai potrebbe essere. Qualsiasi cosa dico sempre la verit assoluta:
a volte tu la senti, a volte ti sfugge quello dipende da te. A volte
entri in sintonia con me, a volte resti in disparte. A volte ti fai coraggio e ti accompagni a me, e volte esiti e indugi. A volte ti attardi alle
mie spalle e altre volte tieni il mio passo: dipende da te. Di per s, la
canzone sempre la migliore!
Ho sentito raccontare
Rinzai, un monaco Zen, stava attraversando la piazza del mercato.
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contatto con lessenza del tuo essere. Le parole sono usate come
espedienti, come un ponte; ma tu non devi prestare troppa attenzione alle parole, guarda pi in profondit osserva i gesti. Ci che dico devessere sentito; e, cosa ancor pi importante, il non detto devessere lasciato entrare nel tuo essere in quanto vibrazione.
Io parlo per creare onde nella tua consapevolezza. Queste parole
sono usate come sassolini gettati in un lago; in questo modo, il lago
inizia a incresparsi. La tua consapevolezza profondamente addormentata: io voglio creare onde nella tua consapevolezza, cos che la
vita torni in te, cos che cominci a scorrere, cos che una danza possa
iniziare nel tuo essere e ci che dico non mai completo. Non
pu esserlo, per sua natura.
Avrai sentito parlare delle poesie giapponesi, gli haiku. la forma
di poesia pi corta del mondo solo diciassette sillabe ma una
delle pi penetranti. La parola haiku significa inizio, questo incredibilmente significativo.
I poeti di haiku dicono: Noi cominciamo soltanto, non concludiamo mai. Il poeta inizia, lascoltatore deve concludere: se un poema completato dal poeta, a colui che lo ascolta non resta pi nulla;
in questo caso, lascoltatore sar un semplice spettatore. Allora quellazione non sar creativa; in realt, sar qualcosa di pericoloso.
Il poeta, il vero poeta, non completa mai. Lascia qualcosa di incompleto. Lascia qualche indizio e dei buchi: questi spazi vuoti devono essere riempiti da te; allora la connessione creativa! Il poeta
canta una canzone, nella tua consapevolezza si creano delle increspature e tu completi il canto nellessenza pi intima del tuo essere: il
poeta lo inizia, tu lo completi. Cos sei coinvolto in un processo creativo: il pittore inizia e poi, chi guarda il quadro, lo completa.
Ed proprio ci che faccio qui. Tutto ci che dico non mai completo: solo un indizio, una spinta, il dito che indica la luna. Dimentica il dito e guarda la luna: l il messaggio! Il messaggio non nel
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dito: le mie parole sono dita che indicano un silenzio senza parole
e io mi limito solo a iniziare, poi lascio a te completare.
Ecco perch molte persone, abituate troppo alla logica, con me si
sentono un po spaesate, sono confuse hanno la sensazione che io
non completi mai nulla; che le accompagni in una certa direzione,
senza mai arrivare ad alcuna conclusione: inizio qualcosa, e mi interrompo sempre nel mezzo. vero! Lo faccio, perch non voglio distruggere la tua creativit: vorrei entrare in compartecipazione con
te, per aiutarti a essere creativo. Io non posso fare alcun lavoro creativo in tua vece: non sarebbe un gesto damico, non sarebbe compassionevole. Posso iniziare, posso cantare una canzone, poi tu devi
subentrare e iniziare a cantarla sar completata dentro di te!
La trasmissione che avviene tra un Maestro e un discepolo esattamente simile alla connessione tra un amante e lamata: lamante inizia, ma lamata diventa il ventre. Lamante inizia, d il via, ma lamata
completa lopera: in questo caso nasce il bambino. Il bambino non
appartiene al solo padre, n alla sola madre: appartiene a entrambi; il
padre inizia e la madre completa.
Tra il Maestro e il discepolo accade qualcosa di esattamente simile:
qualsiasi cosa io dica, se cerchi di comprenderla stando semplicemente allesterno, ti sfuggir. Queste non sono cose dette a degli outsider, solo coloro che si mettono in gioco, che entrano e appartengono a questa dimensione, capiranno. Per questo insisto tanto nellinvitarvi a diventare ricercatori del Vero, a prendere liniziazione al sannyas: un semplice gesto che dichiara il vostro essere entrati a far parte della mia famiglia; adesso siete sposati con me, adesso possiamo
assumerci la responsabilit di un bambino possiamo fare da madre
e da padre a un figlio: possibile la nascita di un nuovo essere!
La verit non qualcosa di morto, che ti pu essere passato. un
impulso energetico: quellimpulso di energia ti raggiunge e, a quel
punto, tu ne diventi il ricettacolo; ne sei il ventre. Lo dovrai nutrire,
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lo dovrai alimentare, lo dovrai coltivare allora, inizier a germogliare nel tuo essere. Si tratta di una trasformazione interiore.
Tu dici: Non posso che ringraziarti per questa esperienza sublime: quella stata la tua canzone pi bella che mai abbia udito. Come mai non riesco a sentirla ogni giorno?
La puoi sentire ogni giorno, la puoi percepire in ogni istante, addirittura la puoi cogliere anche quando io non sono presente. La puoi
sentire anche quando sei lontano da me, migliaia di chilometri. E
questo perch la canzone che sto cantando non ha nulla a che vedere
con me in particolare: il canto del divino. E quel canto viene cantato in mille e un modo tuttintorno a te: devi semplicemente comprendere come ascoltarlo, devi semplicemente diventare un ventre
ricettivo, tutto qui. Se riesci ad apprendere soltanto questo, e non
una gran cosa: devi apprendere come diventare un ventre ricettivo
ed ecco che lo sentirai ovunque. Da qualsiasi parte: un fiume che
scorre cantando e ne avvertirai la presenza, il vento che fruscia tra gli
alberi e ne sentirai la presenza, la pioggia che cade sul tetto e ne percepirai la presenza, e riconoscerai ci che io sono!
Se non riesci a percepire quel canto ovunque, non avr un gran valore: solo quando inizierai a sentirlo ovunque, solo quando la mia
presenza non ti sfuggir pi sveglio, addormentato persiste ,
solo quando diventato unatmosfera, un habitat che ti avvolge e ti
circonda, quando non riuscirai pi a uscirne: diventato il tuo ambiente naturale, il tuo stesso essere solo allora mi avrai udito!
In ogni caso, questo un buon inizio: anche se lhai udito un solo
giorno, la cosa rivela una possibilit; potrai sentirlo un altro giorno.
Se pu essere percepito una sola volta, rivela una potenzialit.
E hai ragione, dicendo: Le tue parole di questa mattina mi hanno fatto
vivere un risveglio inaspettato: ti ho sentito come fossi il sole che sorge nel
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mio cuore, come fossi il canto di uccelli che rallegrano la mia anima; tu eri
il fruscio delle foglie che scorre nel mio sangue, un caldo abbraccio che mi
avvolgeva. Eri al tempo stesso il silenzio e il suono. Ascoltandoti ho sentito
la tua presenza e la tua assenza e ho percepito la mia presenza e la mia
assenza in quella dimensione siamo, eppure non siamo.
Questo il significato del sannyas, la ricerca del Vero alla quale ti
invito. Quello il senso delliniziazione: un punto in cui io non sono
pi separato da te, e tu non sei pi separato da me; un punto in cui
tutti i confini sono dissolti; un punto in cui diventiamo nebulosi: simili a due nuvole che si incontrano, penetrano luna nellaltra, si dissolvono luna nellaltra. Un punto in cui le definizioni perdono qualsiasi significato; un punto in cui la separazione non pi una realt,
lunione una realt.
Quello il significato del sannyas, delliniziazione, del rapporto tra
Maestro e discepolo: quella la pi grande storia damore che possa
accadere sulla Terra. Tutte le storie damore non sono altro che una
preparazione a questavventura. Se portano in questa direzione, sono
ottime. Se ne diventano un ostacolo, sono malevole.
Amato Maestro,
le tue idee sembrano semplicemente folli!
Ti ringrazio per il complimento! Non sembrano essere folli, lo sono!
Daltra parte, quello il solo modo in cui Dio esprime se stesso: le
vie del divino sono folli. Se la parola folle non sembra appropriata,
potresti dire: Le vie del divino sono miracolose, ma il significato
sarebbe lo stesso. Tradotto nel modo giusto miracoloso significa
folle. Dio non un logico: potrebbe essere un cantante, un poeta; i
modi in cui agisce sono folli. Non assomigliano a percorsi su super-
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pazzo. Lasciate che questo sia chiaro a tutti, ricordatelo; infatti, tutto
il mio sforzo teso a rilassarvi, in modo che anche tutti voi possiate
diventare un po pi pazzi; voglio aiutarvi a rilassarvi, in modo da allentare la morsa della mente, cos che la nonmente possa penetrare
in voi: voglio aiutarvi a mettere da parte lumano, cos che il divino
abbia unopportunit di affiorare nel vostro essere.
Non aggrapparti mai a ci che ovvio; la verit non mai qualcosa
di cos netto, e non lo pu essere: la verit cos sconfinata da contenere tutte le contraddizioni. qualcosa di folle!
Si dice che Aristotele affermasse che Dio un matematico. Io non
riesco a concepire come Dio possa essere un matematico. Sul frontone del suo Liceo cera questa insegna: Coloro che non conoscono la
matematica non dovrebbero entrare, non dovrebbero arrischiarsi a
entrare qui. Io non riesco a concepire cosabbia a che vedere la matematica con Dio, cosabbia a che fare la matematica con la realt. Se
mai si dovesse mettere una scritta sul portone di questo Resort, sarebbe: Coloro che non sono abbastanza folli non dovrebbero entrare.
Dio folle. Solo se sei pronto a essere un po pazzerello, solo in
questo caso esiste una possibilit di connessione tra te e linfinito.
inevitabile: quando lintero oceano si riversa in una goccia, la goccia
non potr che impazzire. Quando linfinito discende in ci che finito, come pu questultimo restare sano? Dovr impazzire. Gli antichi mistici lhanno sempre definita la divina follia.
Tutte le meditazioni sono un approccio alla divina follia. Mettono a
rischio ogni assennatezza umana ma meglio essere folli in modo
divino che essere sani alla moda degli esseri umani.
Io sono folle!
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chiedo: Verr accettata dai miei vecchi amici?. In tutta onest, ho paura
di diventare un outsider nel mondo in cui vivo; anche perch sono single e
sola: non ho un marito con cui condividere questo stile di vita nuovo. Vuol
forse dire che ancora non sono pronta per ricevere liniziazione?
No, non significa affatto che non sei pronta; lo sei: da qui la domanda. Ed un interrogativo che affiora in tutti. Si tratta di un passo
pericoloso: implicher addentrarsi nellignoto. naturale aver paura,
provare ansia. Si tentenna: il vecchio mondo sembra cos confortevole vecchi amici, vecchi rapporti ci si sente a casa. Adesso tutto sar di nuovo sconquassato e la mente ha sempre paura di tutto ci
che non stabile, teme fortemente lignoto: ha sempre paura di uscire dalla dimensione familiare, da ci che comodo, confortevole.
Sei pronta, e adesso non puoi pi scappare: sempre di pi sentirai
che la mia amicizia ha pi valore di tutti i rapporti che avevi. E io ti
perseguiter, non ti lascer in pace: ovunque sarai, ti seguir come
unombra. Ben presto il confronto sar evidente, e dovrai scegliere: il
vecchio o il nuovo, e il nuovo gi nato. Ben presto lo vedrai: adesso
devi decidere se lasciare me, oppure la vecchia struttura con tutte le
sue comodit; e lasciarmi diventer sempre pi difficile.
Lascia che ti racconti un aneddoto
La sera del ballo al country club, il marito di Zsa Zsa Horntoot arriv in ritardo e, uscendo dalla sua Rolls-Royce, si fece uno strappo
nei pantaloni.
Vieni con me nel bagno delle donne gli consigli la sua intraprendente Zsa Zsa non ci sar anima viva e ti posso mettere uno
spillo. Purtroppo si scopr che lo strappo era troppo grosso e uno
spillo non serviva. La donna chiese quindi a uninserviente di procurare ago e filo, e fu poi messa di guardia alla porta per evitare a qualcuno di entrare, mentre Mister Horntoot si toglieva i pantaloni.
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Questo il mio consiglio: tu sei gi un outsider, tutti lo sono. Diventando una sannyasin farai alcuni passi per diventare un insider,
per appartenere allesistenza.
Inoltre, dici: anche perch sono single e sola: non ho un marito con
cui condividere questo stile di vita nuovo.
Ebbene, questo ridicolo; di solito la moglie mi dice: Non possono intraprendere il cammino del sannyas a causa di mio marito: non
capirebbe. Il marito viene a dirmi: Vorrei diventare un ricercatore
ma a causa di mia moglie, non sono libero. Ebbene, tu sei sola:
nessuno ti ostacola, nessuno che ti debba capire o che ti fraintenda.
Non trovare scuse: la mente molto astuta nel trovare scuse, ed
codarda. Tu sei pronta credici o no, sei pronta per incamminarti
alla ricerca del Vero. Da qui la domanda, e la paura: in chi non
pronto, non sorge mai. Chi pronto inizia a tremare, perch adesso
si apre la possibilit di cambiamenti incredibili. Tu mi hai sentito, il
tuo cuore gi stato toccato; adesso, passo dopo passo, incamminati lentamente, ma incamminati. E scoprirai a ogni passo che stai
diventando un insider in questa esistenza incredibilmente bella.
E posso prometterti che avrai amicizie migliori, amanti migliori,
rapporti migliori. E questo perch, chiunque si addentri nellignoto
si apre naturalmente allamore; poich lamore la sostanza di cui
composto luniverso. Il sannyas, la ricerca a cui ti invito, non altro che apprendere le vie dellamore. Dio un altro nome dellamore, e il sannyas un prepararsi a dissolversi in un universo amorevole. La paura presente perch come una morte: un suicidio;
il passato infatti viene annientato, ma solo cos che il nuovo viene
alla vita.
Quando tu smetti di esistere, permetti a Dio di esistere. Non c altro modo possibile.
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Non fai che parlare ogni giorno, ma cosa vuoi dire, esattamente?
Una parabola:
Lui disse: Vedo.
La gente disse: pazzo, crocifiggiamolo.
Di nuovo lui disse: Vedo.
Loro dissero: un estremista e lo tollerarono.
Lui continu a dire: Vedo.
Loro dissero: un eccentrico. Non piaceva loro, ma gli sorrisero.
Di nuovo, testardamente, lui disse: Vedo.
Ed essi dissero: C qualcosa in ci che dice. E gli prestarono un
mezzo orecchio.
Ma lui disse, come se non lavesse mai detto prima: Vedo.
E finalmente loro si risvegliarono. E si riunirono intorno a lui e costruirono un tempio in suo nome.
E lui disse soltanto: Vedo.
ci che sto dicendo: Vedo. E continuer a dire ancora e di nuovo
la stessa cosa: Vedo. Il giorno in cui lo sentirai nel profondo della tua
consapevolezza, anche tu sarai in grado di vedere. Non c altro da
dire: Io vedo anche tu puoi vedere. E quella percezione la meta.
In Oriente la filosofia detta darshana, che significa: la capacit di
vedere. Lincontro con me chiamato darshan, significa che sei venuto per stare con me, per vedere attraverso di me, tramite i miei occhi.
Io non ti sto dando alcun messaggio, sto semplicemente urlando
ununica cosa: Ho visto e sto vedendo, e tu sei cieco.
Se sei pronto a rischiare, apri gli occhi e vedi ed ecco che il divino apparir!
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Malgrado ci, egli non ha mai dubitato dellonest del suo intento,
non si mai piegato ai giudizi altrui, ma soprattutto non si mai
inacidito: ha continuato a parlare a quanti a lui si sono avvicinati, facendo luce sul destino delluomo, condividendo quel viaggio di consapevolezza cui noi tutti siamo chiamati: un aprirsi allassoluta coscienza di ci che gi siamo, ma di cui siamo ignari, immemori, vittime di un sonno psicologico che porta a vivere come mendicanti,
mentre in cuor nostro siamo gi pienezza; siamo infatti la massima
espressione dellesistenza e della sua aspirazione al pieno risveglio.
Cos, da quel lontano 21 Marzo 1953 in cui visse lesperienza che
in Oriente nota come illuminazione e che si potrebbe descrivere
come il dissolversi della goccia di rugiada nelloceano, nellattimo
stesso in cui loceano dissolve se stesso nella goccia di rugiada, intorno a Osho si sono sviluppati due mondi paralleli: da un lato, il
suo ergersi contro le istituzioni, di qualsiasi specie fossero, esponendole nella loro ipocrisia, nel loro ruolo di freno dellevoluzione dellessere, sollev contro di lui lostilit di tutti gli amanti dello status
quo; dallaltro, egli divenne lamico sincero di quanti gi vivevano
nel sistema come estranei, incapaci di farlo proprio.
Queste persone lo videro e lo vissero come un vettore verso una
vita vissuta in coscienza e in pienezza, consapevoli, proprio grazie a
quelle critiche, del proprio asservimento a qualcosa cui non sentivano minimamente di appartenere. Date, fatti e misure di questo fenomeno epocale si confondono negli anni successivi in cui, lasciata la
cattedra universitaria, egli allarg la sua sfera dazione dallIndia al
mondo intero. Se ci fermassimo agli eventi, potremmo dare forma a
quadri graditi, oppure sgraditi, alla mente e alle diverse mentalit,
che porterebbero a perdere il senso di realt che Osho e i suoi discepoli vogliono tramandare alle generazioni future. Meglio dunque sintonizzarsi sulla realt sempre pi tangibile, e in evoluzione, nel Resort di Meditazione di Pune dove ancora oggi, sebbene Osho abbia
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lasciato il corpo, ogni giorno decine di migliaia di ricercatori, provenienti da ogni parte del mondo si incontrano e meditano insieme.
Kabir
Kabir di certo il pi famoso di tutti i poeti mistici di lingua hindi.
Della sua vita, sebbene si tramandino molte leggente e tantissimi
aneddoti, sappiamo ben poco con assoluta certezza. Probabilmente
visse nel quindicesimo secolo e dai suoi poemi si deduce che apparteneva a una casta di tessitori di basso rango, allepoca da poco convertita allIslam. Inoltre, lui stesso rivendica la sua mancanza di cultura e la spontaneit della tradizione orale dei suoi canti: Io non
tocco carta o calamaio, questa mano non ha mai preso una penna.
Nei suoi versi egli evoca un misticismo naturale basato sulla libert
da compromessi, da rituali e da appartenenze. Questa voce limpida
sconvolge per la sua chiarezza e scuote dallottusit che qualsiasi ortodossia coltiva, a causa della fede che viene anteposta a un percorso
di maturazione in grado di favorire un confronto personale, passionale, totalizzante e diretto con il Vero.
I suoi versi toccarono il cuore della gente comune, senza distinzioni tra hindu e musulmani. Limpatto aument nei secoli successivi, e
ancora di pi oggi perch la sua poesia stata resa universalmente
nota da Rabindranath Tagore che lha tradotta in inglese: oggi Kabir
considerato una delle voci pi autentiche dello spirito indiano.
Si tratta di uno sviluppo che spesso mette in secondo piano la concretezza del suo messaggio e il suo invito ad assumersi la piena responsabilit della propria dimensione interiore, nonch la necessit
di coltivare il proprio essere: un compito esistenziale primario, ieri
come oggi, se realmente si vuole concretizzare in pienezza quella
scintilla di consapevolezza che ci caratterizza in quanto esseri umani.
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Il suo rifiuto del sistema delle caste, il suo gelido criticare tutti i
pregiudizi, in particolare quelli hindu e musulmani, la sua insistenza
a coltivare una spiritualit dellessere e non un mero osservare i riti e
i rituali religiosi; ma soprattutto il suo utilizzare paradossi, enigmi e
metafore in grado di toccare il cuore e scardinare gli equilibri della
mente, lo rendono oltremodo attuale e universale, considerando il rigurgito di fondamentalismi che oggi pretendono di imporre nel
mondo un nuovo oscurantismo.
Alla cecit di un qualsiasi credo, di ogni rituale, Kabir contrappone
la concretezza di un divino che egli vede come un satguru: lespressione di una luce interiore che si irradia in ogni essere umano, una
scintilla latente che attende di essere percepita per risplendere in tutta la sua potenza. E il suo linguaggio corrosivo, provocatorio, energico e diretto rende ineluttabile il suo invito: ancora oggi esistono ricercatori che coltivano il Kabir Panth, la via di realizzazione aperta da
questo grande poeta dellanima.
Osho ha tratto spunto da molti poemi di Kabir per echeggiare oltre
il velo del tempo il canto imperituro di quellesistenza, cos profondamente e semplicemente percepito da questo poeta-mistico: un sapore
che non muta e la cui presenza ovvero la sua percezione cosciente
resta il solo vero destino dellessere umano, e sar sempre il senso del
suo esistere.
Questi canti di Kabir non sono altro che lo straripare della melodia da lui udita: unonda travolgente che si riversata nellessenza pi
intima del suo essere. Non sono comune poesia, la voce di un mistico: qualcuno che ha compreso, che ha conosciuto vivendo; un essere
che ha assaporato Dio e che ora vive in quellebbrezza divina.
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Per approfondire
Ci che Osho propone unesperienza di trasformazione basata
sullesercizio della consapevolezza, applicata a tutti gli aspetti della
vita quotidiana. Unarte della meditazione arricchita da tecniche da
lui stesso ideate, tenendo presente il particolare equilibrio che caratterizza luomo moderno: Il tipo di uomo pi artificiale mai esistito
sulla Terra, egli ha chiarito.
Per acquisire unesperienza globale di trasformazione, consigliabile compiere un viaggio a Pune, in India, e visitare il Resort di Meditazione che alla visione di Osho si ispira e che oggi pi di ieri attira
visitatori da ogni parte del mondo. Qui si potr sperimentare un habitat fondato sulla meditazione e partecipare ai Programmi di Crescita, organizzati dalla Osho Multiversity, una multiuniversit dellessere che abbraccia tutte le sfere evolutive del Potenziale Umano.
Per informazioni contattare:
OSHO INTERNATIONAL MEDITATION RESORT
17 Koregaon Park, Pune 411001 (MS), India
e-mail: resortinfo@osho.net
Per aggiornamenti in tempo reale sui programmi di meditazione e
sui corsi proposti, per una presentazione interattiva delle Meditazioni Attive o per una rapida selezione delle domande pi frequenti sulla meditazione, segnaliamo che Osho presente in Internet al sito
multilingue, con una sezione in italiano: www.osho.com
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INDICE
Premessa: tu sei unico .......................................................................................... 5
La percezione della verit................................................................................ 10
La sacralit dellindividuo ............................................................................... 46
Non aver fretta di concludere ....................................................................... 73
Libert da ogni aspettativa.............................................................................. 93
Ogni istante il migliore .............................................................................. 106
Profilo degli autori............................................................................................... 121
Per approfondire .................................................................................................. 125
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AURA
CHAKRA
CRISTALLI
FENG SHUI
I CINQUE RITI TIBETANI
MANDALA
MEDITAZIONE
PRANA
REIKI
TANTRA
YOGA
ZEN