MODULO 2
3/10/2013
La storia del codice rinviato, cio la storia dei codici che non hanno visto la luce. Che sono codici
rimasti inusati o hanno fallito i progetti e raccontano il percorso che conduce al codice fatto di
divergenza, opinioni e rinunce.
Il codice il risultato ambito dalla maggior parte della dottrina, in alcuni casi si resiste persino al
codice.
Savigny: esponente di una scuola che rifiuta l'idea della codificazione. Il diritto non pu essere
cristallizzato, ma doveva svilupparsi diversamente.
COS'E' IL CODICE
Il codice nel corso dei secoli non indica sempre la stessa cosa. In origine con questo termine si
indica l'insieme delle tavolette cerate a formare libri, poi fogli legati assieme.
Nel linguaggio storico/letterario indica un prezioso manoscritto, nel linguaggio giuridico diverso.
In senso lato intende una raccolta, un corpo di leggi, raccolta di norme.
Definizione giuridica --> metastorica: non tiene conto dello sviluppo storico del codice
Se pensiamo a una raccolta di leggi con questo termine indicheremo qualsiasi raccolta dalle origini
ad oggi. Il codice moderno precedente al 1800 diverso da quello che quello moderno. Per la
prima volta presenta delle peculiarit.
Un primo codice moderno (1800), presentava delle caratteristiche:
- organico: le norme sono raccolte/sistemate in modo razionale per facilitare la comprensione e
consultazione;
- unico: in due sensi:
- fonte unica del diritto;
- soggetto unico del diritto (per la prima volta).
- abroga tutte le norme previgenti nella materia che disciplina;
- completo cio non ammette eterointegrazione. No fonti giuridiche esterne.
PERCORSO DI CODIFICAZIONE
Il codice nasce da un percorso di codificazione --> processo storico che porta al codice (riguarda
l'area di civil law).
Codification deriva da Bentham (common law), ma li non ebbe successo. Riguarda anzitutto l'aera
civilistica, considerato come il settore pi importante.
Di codificazione si pu parlare anche per indicare la realizzazione delle costituzioni (codificazione
costituzionale e codificazione civile). Due percorsi che non devono essere necessariamente
paralleli.
Nella Prussia si ebbe un codice civile, ma non costituzionale.
Negli USA si costituzionale, ma non codice civile.
Possono essere anche due fenomeni uniti, tappe progressive di un programma globale della
trasformazione della societ.
Entrambi codice costituzionale, tendono ad uno stesso risultato, danno un ordine sociale, fissano dei
valori.
La Costituzione --> fissa dei principi fondamentali, e diritti fondamentali. Questo prefigura quello
che la societ. Da qui si pu arrivare facilmente al codice, che dovr semplicemente realizzare
questi stessi principi costituzionali.
Costituzione, non ha sempre lo stesso significato:
- deriva dal latino: costitutio che a sua volta deriva da costituere = fondare/istituire. Ma
inizialmente possiamo ricordare le Constitutio Giustinianee (formate dal codex e dalle novelle).
Si capisce che il significato di Constitutio ben diverso perch indica l'insieme dei
provvedimenti legislativi dell'imperatore --> ossia della massima autorit.
Dal XII al XVII secolo sar questo il significato utilizzato. Rappresentare il potere legislativo del
sovrano (legge del sovrano o pontefice).
- tra il XVII e il XVIII secolo Constitutio indica quella che la legge fondamentale, insieme delle
norme su cui si basa un ordinamento. Complesso di norme sulle quali fondato un ordine.
Definizione giuridica inglese del termine
Constitutio: intendiamo quel complesso di leggi e consuetudini derivanti da alcuni principi fissi e
razionali. Diretto a determinare fini di pubblico bene e che costituisce il sistema generale secondo
cui la comunit ha accettato di essere governata.
Definizione giuridica francese del termine
Constitutio du Royaume: ossia la legge fondamentalmente del regno.
Leggi/norme consuetudinarie sovraordinate alla legge del Re --> Costituzioni Materiali: insieme di
norme che si formano nel corso degli anni in via consuetudinaria ma che non vengono raccolte.
Rivoluzioni:
- americana
- francese
In questo caso le costituzioni nascono da una rivoluzione per effetto dell'affermazione di alcuni
principi. Solo da questo momento possiamo parlare di Costituzioni Moderne e Liberali. Da qui
vengono indicate le caratteristiche che identificano la presenza di una Costituzione: art. 16 della
Dichiarazione dei Diritti Fondamentali del Cittadino Francese del 26/02/1789.
La societ in cui non vi sia una garanzia dei diritti e una separazione dei poteri, non ha una
Costituzione:
- Concezione avalutativa (descrittiva) --> rappresenta la struttura dell'ordinamento giuridico nel
suo insieme;
- Concezione valutativa (assiologica) --> deve avere necessariamente questi requisiti: democratici
e liberali.
Nel Medioevo manca l'idea di: Stato, Codice, e Costituzione. Si parla di Pluralismo --> continuo
confronto tra:
- diritto romano giustinianeo: ius commune
- diritto feudale/regno/consuetudini locali: ius proprium
Manca del tutto:
- lo Stato;
- un sovrano inteso come legislatore supremo che non si debba confrontare con altre fonti
1800
Passaggio definito dal diritto comune al diritto codificato: nasce il codice in senso moderno che
rompe con tutta la traduzione giuridica. Non rompe sul diritto sostanziale ma sull'organizzazione
della legge.e
L'unica fonte dello Stato il codice. Questa rottura si verifica grazie a due elementi:
- illuminismo --> ritiene che la natura delle cose si possa fissare in comandi razionali e ricondotta
al sistema. Il modo pi certo per aver questo di inquadrare le norme in un sistema normativo
certo;
- rivoluzione francese --> senza ci non si sarebbe arrivati ad un'unicit del soggetto di diritto, da
qui avremo cittadini tutti uguali. Tutto il diritto viene racchiuso nel codice. Riflette quello che
dogma della completezza i giudici sono la bocca della legge ma non possono pi svolgere
un'attivit d'interpretazione.
Discorso che sar valido soltanto fino alla II met del 1800. Questo perch la societ cambier
molto velocemente grazie a molti fattori:
- industrializzazione: prima il Code De Napoleon si basava su una societ borghese basata sulla
-
Natalino Irti
Et delle decodificazioni (1979)
Sta ad indicare la progressiva perdita d'importanza del codice all'interno dell'ordinamento,
attraverso strumenti giuridici come:
- le leggi speciali;
- formazioni di micro-sistemi normativi;
- aree che vengono disciplinare da fonti estranee;
- cade la centralit del codice.
C' un ritorno al particolarismo giuridico ci spinge a ridefinire il ruolo di giurista.
CODICI VS EUROPA
- Il diritto sempre pi prodotto da fonti sovranazionali. Legislazioni comunitarie, che toccano
sempre di pi ambiti una volta riservati allo Stato, e possono essere:
- regolamenti;
- direttive;
- decisioni.
- La giurisprudenza, la Corte di Giustizia europea, controlla che le normative nazionali non siano
contrarie a quelle UE.
- Lex Mercatoria: insieme delle norme commerciali (diritto con valenza universale). La lex
ritornata soprattutto negli ultimi decenni. Insieme di usi e consuetudini utilizzate in ambito
commerciale internazionale. Queste leggi hanno carattere sovranazionale.
Ultimamente ci si chiede se utile ancora parlare di Codice. Dibattito ancora aperto perch:
- codificazione aperta: no norme fisse ma struttura che si modifica progressivamente;
- . vocabolario comune;
- spazio all'interprete --> molto spazio interpretativo.
4/10/2013
ASSOLUTISMO (1600-1700)
Sovrano assoluto deriva da: a legibus solutus --> svincolato dalla legge. Nell'esercizio del suo
potere si sente svincolato da ogni legame giuridico. Questo risponde alla volont di accentramento
che si sostanzia in un rapporto diverso tra sovrano e legge.
Precedentemente al sovrano era riservata la iurisdictio --> rendere giustizia. Il sovrano faceva valere
il proprio potere tramite l'applicazione delle leggi.
Con l'avvenimento del sovrano assoluto cambiano le cose, egli pretende di essere un creatore del
diritto. Comporta la trasformazione della gerarchia delle fonti del diritto.
Il sovrano legislatore vuole la sua legge sia al vertice della gerarchia. Il diritto si conforma sempre
di pi a un diritto diversificato per ogni Stato (in Francia c' il diritto francese e in Germania quello
tedesco) non c' pi uno Ius Commune.
- raccolta di consulti;
- destinata e utile per chi usa questo materiale: esperti del settore;
Sempre De Luca fa un opera pi accessibile a tutti:
Il Dottore Volgare 1673
Primo trattato giuridico scritto in lingua volgare. E' un sunto del Theatrum.
Raccolte legislative:
Sono raccolte private e possono riguardare:
- la legislazione regia e principesca
es. Ius Regni Napoletani (1605-1643), di Carlo Tapia: raccoglie la legge del Regno pi i
commenti di altri giuristi e le sue personali annotazioni.
es. Legislazione Toscana (1532-1775), di Lorenzo Cantini: si assume il compito di
raccogliere in 32 volumi la legislazione toscana.
Finalit:
1) stabilire un'uniformit nel settore delle procedure;
2) subordinare le corti (parlementis) all'osservanza della legge Regia. Con i parlementis si
percepisce il controllo proprio perch i magistrati delle corti non verranno interpellati per la
formazione delle ordinnance.
Questa ordinnance stata vista come una codificazione costituzionale perch fissa i rapporti tra il
Re e la Corte di Giustizia.
Le norme regie devono essere osservate da tutte le corti del regno, i magistrati non possono pi
interpretare la legge ma solo applicarla in caso di lacune devono rivolgersi al sovrano.
Art. 7 --> se nei giudizi saranno pendenti dinnanzi le nostre corti sorge qualche dubbio circa
l'esecuzione delle nostre ordinnance, noi vietiamo l'interpretazione, vogliamo che si rivolga a noi (il
Re)per capire quale sua la sua intenzione.
Art. 8 --> chi non osserva quanto detto dall'art. 7 verr sanzionato, resa nulla la sentenza e il
magistrato stesso risponder dei danni arrecati alle parti.
Con questo si prefigura una forma di separazione dei poteri:
- legislativo: solo creazioni di norme;
- giudiziario: solo applicazione di norme gi esistenti.
Prima di questa riforma i parlamentari potevano:
- fare obiezione e rimostranze rimandando indietro il testo legislativo al sovrano impedendo e
dilagando i tempi di attuazione delle riforme.
Per luigi XIV blocca questo meccanismo e prima le leggi vengono pubblicate, in seguito i
parlamentari potevano portare le proprie rimostranze.
Manca di progettualit:
- imprecisa;
- non tiene conto della moderna dottrina giuscommercialista;
- poco coerente;
- effettivamente lacunosa (es mutuo e credito che sono comportamenti condannati dalla Chiesa);
- manca la clausola di codificazione che prevede l'abrogazione delle leggi precedenti, sembra che
il sovrano non abbia voluto rompere le consuetudini mercantili.
Ci si pone il quesito se sia possibile almeno gettare in mare gli schiavi per alleggerire il carico: la
risposta negativa. Ma sembra che la prassi lo prevedesse comunque.
Le ordinnance vogliono limitare il particolarismo giuridico, viene per questo fatta una riforma degli
studi giuridici: 1679 editto sull'insegnamento del diritto francese:
- prevede una formazione di giuristi pratici;
- prevede lo studio di:
- canoni della Chiesa;
- legge romana;
- diritto francese.
- verr insegnato pi di un diritto --> ci dar problemi ai professori, perch dovevano insegnare
principi poco individuali.
10/10/2013
ILLUMINISMO (1750)
Il 1700 caratterizzato da grandi riflessioni filosofiche giusrazionalismo e giusnaturalismo. Diritti
che spettano all'uomo in quanto tali, non dipendono dalla volont del sovrano ma derivano dalla
natura.
Nella 2a met del 1700 --> corrente illuministica --> movimento che critica la sovranit, deriva
dalla societ, proposte di riforme che toccano tutti gli aspetti della vita (sociali, economici, politici).
Idea base: societ trasformata secondo un disegno organico (attuazione aspetta allo Stato) e
razionale.
Si afferma una nuova cultura: illuminismo/et dei lumi/lumires.
Kant ci dice: "una volta contro la superstizione trionfo della ragione, abbi il coraggio di servirti
della propria intelligenza".
Ci sono due filoni principali dell'illuminismo:
- illuminismo tedesco (Kant);
- illuminismo francese (Voltaire, Montesquien) --> dei philosophes nel 1700, chiamati nel 1800
ideologues.
AREA GERMANICA
Il diritto naturale oggetto di insegnamento nelle universit. Alcuni giuristi sono insegnanti di
diritto naturale. I professori sono funzionari dello Stato. La dottrina lavora per far si che si realizza
una nuova funzione dei principi che si identifica con lo Stato, non deve solo conservare l'ordine ma
deve lavorare concretamente per garantire benessere e felicit dei propri sudditi (miglioramento
sociale). Diverso ruolo del sovrano e dello Stato.
AREA FRANCESE
Il diritto naturale non entra nelle universit dove si studia il diritto francese. I philosophes non sono
funzionali statali, anzi erano borghesi e nobili --> ma non hanno un rapporto diretto con lo Stato.
I philosophes hanno una formazione meno dottrinale, per erano politicamente impegnati. Erano in
contrasto con il monarca (non avevano un collegamento con il monarca).
Illuminismo francese: Montesquien (1689-1755). Uomo di lettere, ostile all'assolutismo ma
moderato. Formazione giurista, membro della piccola nobilt di toga e quindi funzionario del
monarca (consigliere e poi presudebte del Parlament di Bordeaux). Acquista o meglio eredita la
carica dallo zio, molto pratica era la prassi della vendita delle cariche.
Montesquien nel 1725 vende la carica di giudice. Autore del l'esprit des lois --> spirito della legge
1748. Sistema di rapporti che lega il diritto alla forma di governo, religione, realt economica di un
determinato paese.
Montesquien parla di tre forme di governo:
- Governo Repubblica: democrazia o aristocrazia (ottima forma di governo per adatta a
comunit piccole e territori ridotti;
- Governo Monarchico: adatta ad organizzazioni complesse, infatti idoneo ai territori francesi;
- Governo Dispotico: regime non adatto (censurato).
Quando una stessa persona ha il potere legislativo ed esecutivo --> non vi libert.
Anche se il potere giudiziario non separato da quello legislativo ed esecutivo non c' libert , si
viene a creare un regime tirannico.
Rousseau
nel 1762 pubblic il Contratto Sociale:
- l'uomo nato libero ed ovunque in catene (lo Stato non gli riconosce la libert, bisogna
recuperarlo);
- sono gli individui a stabilire il contratto, ne consegue che la sovranit appartiene al popolo (parti
del contratto). La sovranit indivisibile, inalienabile e uguale per tutti;
- i diritti innati non possono essere ceduti n violati;
- la legge (deliberazione collettiva), deve provenire da tutto il popolo;
- non una democrazia rappresentativa, ma auspicabile a una democrazia diretta;
- funzione legislativa al popolo;
- funzione esecutiva al governo delegato dal popolo;
- funzione giudiziaria a rappresentati del popolo.
tutela dei valori: libert negative, libert valore eguaglianza tra tutti i cittadini
dall'ingerenza dello Stato
equilibrio poteri
potere giudiziario ha un ruolo normativo (no no equilibrio dei poteri --> perch il potere legislativo
separazione perfetta), --> giudice produttore di ha supremazia sugli altri. Al giudice vietata
diritto
l'attivit riconducibile alla normazione (no produce
diritto)
differenza tra Inghilterra e USA, perch negli USA il
costituzionalismo porta alla redazione scritta (rigida
separazione poteri). Mentre in Inghilterra non viene
scritta
USA: nella dichiarazione d'indipendenza americana no elencati diritti ma solo lo Stato deve tutelare
i diritti fondamentali (propriet e felicit).
Quindi prima le costituzioni stabilivano la forma di governo poi avremo costituzioni sui diritti.
Art. 11 La libera manifestazione dei pensieri e delle opinioni uno dei diritti pi preziosi
delluomo; ogni cittadino pu dunque parlare, scrivere, stampare liberamente, salvo a rispondere
dellabuso di questa libert nei casi determinati dalla Legge.
Art. 12 La garanzia dei diritti delluomo e del cittadino ha bisogno di una forza pubblica; questa
forza dunque istituita per il vantaggio di tutti e non per lutilit particolare di coloro ai quali essa
affidata.
Art. 13 Per il mantenimento della forza pubblica, e per le spese damministrazione,
indispensabile un contributo comune: esso deve essere ugualmente ripartito fra tutti i cittadini in
ragione delle loro capacit.
Art. 14 Tutti i cittadini hanno il diritto di constatare, da loro stessi o mediante i loro
rappresentanti, la necessit del contributo pubblico, di approvarlo liberamente, di controllarne
limpiego e di determinarne la quantit, la ripartizione, la riscossione e la durata.
Art. 15 La societ ha il diritto di chiedere conto della sua amministrazione ad ogni pubblico
funzionario.
Art. 16 Ogni societ in cui la garanzia dei diritti non assicurata, n la separazione dei poteri
stabilita, non ha una costituzione.
Art. 17 La propriet essendo un diritto inviolabile e sacro, nessuno pu esserne privato, salvo
quando la necessit pubblica, legalmente constatata, lo esiga in maniera evidente, e previo un giusto
e preventivo indennizzo.
Non tutti erano d'accordo tra parit dei diritti tra cui: Marie Gouze. Scrissi nel 1791 la
Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina. E fece parte di uno dei primi movimenti
europei femminili. Marie fa ci perch le donne inizialmente c'erano nell'assemblea generale, per
poi furono allontanate. Vi furono anche Club/Societ della donna, anche giornali. Marie credeva
nella Monarchia Costituzionale e scrisse anche un libro dove scriveva di un referendum per
scegliere. Sar accusata di antirivoluzionismo e sar ghigliottinata.
Nel 1791 la famiglia reale tenta la fuga, ma Luigi XIV venne arrestato e posto dinanzi all'assemblea
generale.
11/10/2013
COSTITUZIONI FRANCESI
Le costituzioni francesi sono tantissime e si susseguono ad un ritmo calzante, seguono le
trasformazioni politiche.
Il droit intermediaire: le costituzioni. Periodo diritto intermediario --> segnato da sconvolgimenti
politici/sociali.
1791 Assemblea Nazionale Costituzionale --> promulga un testo: la Costituzione francese
(preceduto dalla dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino).
La Costituzione redatta era di tipo monarchico pura, cio dove il Re, il quale prima aveva
investitura divina, adesso regna come delegato della Nazione investito dai francesi. Cambia il titolo
che si attribuisce, non pi Re di Francia, ma Re dei francesi. Un sovrano che governa per i cittadini
francesi.
Vi separazione dei poteri ma non equilibrio perch il potere legislativo ha pi poteri (si trova in
una posizione di superiorit). Anche perch nei momenti difficili c' bisogno di legiferare pi
velocemente.
Questa Costituzione ha vita breve perch vi furono contrasti tra Re e Assemblea.
Successivamente ci fu un colpo di Stato e nell'agosto del 1792 il Re fu giustiziato. Tutti i cittadini
maschi vengono chiamati, senza distinzione di censo ad eleggere una nuova assemblea chiamata
Convenzione, che nel 12 settembre 1792 proclema la Repubblica. La Costituzione antecedente non
andava bene e c'era bisogno di un nuovo testo che rispecchiasse i cambiamenti.
La Convenzione elabora una nuova Costituzione. Questa Convenzione era formata da vari correnti:
- giacobini (estremisti);
- palude, non chiara la loro posizione;
- girondini (moderati).
Queste correnti faticano a trovare una soluzione. All'inizio fu approvato un testo di matrice
girondina (pi moderata e democratica), poi vi fu un colpo di Stato dei Giacobini che port a dei
cambiamenti e un nuovo testo costituzionale:
24 giugno 1793 Costituzione dell'anno I
- preceduta da una dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, nuova e pi ampia;
- nasca dalla volont dell'ala radicale, tema separazione dei poteri perch la volont del popolo era
indivisibile e di conseguenza i poteri dovevano essere collegati. Da ci si prendeva la
subordinazione del potere esecutivo al corpo legislativo;
- suffragio universale maschile;
- nuovi diritti (diritto al lavoro, assistenza sociale, istruzione). Saranno quello dello Stato sociale.
Nel 1795 la Convenzione approva un nuovo testo costituzionale che si basa su tre principi
fondamentali:
- ricercare stabilit politica;
- tutela borghesia --> la quale si era rafforzata ed ha bisogno di tutela perch essa una potenza
economica;
- volont di ritornare ad ideologie moderate (non pi dei Giacobini).
Figli:
- interventi sulla patria potest, la madre associata al padre;
- riduzione di diseredare i figli;
- nuovo organo: istituzione del tribunale di famiglia:
- formato dai parenti prossimo e presieduto dal padre;
- prendeva decisioni importanti per la famiglia.
- equiparazione figli legittimi - figli naturali -_> serviva per frazionare il patrimonio. Durer poco
nel codice perch in quello napoleonico si torner a fare distinzione tra figli legittimi e figli
naturali.
Matrimonio:
- viene laicizzato;
- matrimonio civile (art. 7 della Costituzione del 1791). La legge non considera il matrimonio se
non come un contratto civile (sottratto dalla materia ecclesiastica);
- soppressione dell'istituto della separazione e sostituito dal divorzio 1792 in quanto contratto. Il
divorzio era considerato come un diritto dell'uomo alla felicit e la libert per la donna, quindi
esso viene accettato. Vengono anche introdotti i metodi con cui chiedere il divorzio:
- mutuo consenso;
- giusta causa e vi sono alcune ipotesi: demenza, condanna pena infamante, ingiurie gravi,
crimini, sregolatezza di costumi, abbandono domicilio, assenza o mancanza di notizie per 5
anni, emigrazione politica.
- domanda di una sola delle parti per incompatibilit di caratteri (astratto).
Donna:
- minima emancipazione (divorzio, successioni);
- ma viene conservata la potest maritale (in Italia fino al 1920), lo Stato di soggezione al marito
nei rapporti famigliari e nell'amministrazione dei beni. Es. contratto compravendita serve
autorizzazione del marito;
- esclusa dai diritti politici.
Successioni:
- 1792 aboliti i fedecommessi;
- 1793 abolite istituzioni delle diseredazioni;
- equiparazione dei figli;
- si favorisce la successione legittima (in certe fasi proibito fare testamento). Questo istituto ha vita
breve perch viene violato il principio di libert individuale.
Diritti reali:
- propriet diritto fondamentale garantito dalla costituzione, imprescrittibili e inviolabili;
- abolizioni delle istituzioni feudali (abolita servit);
- superamento della distinzione di origine medievale tra dominio e diritto del signore/chiesa e
dominio utile di chi coltiva la terra. Ritorna il concetto di propriet romana (messo anche nei
codici);
- ogni propriet fondiaria viene dichiarata franca e libera e viene sancito che il coltivatore del
fondo possa tenerlo a pieno titolo (proprietario);
- diritto propriet pieno e indiviso.
Campo Economico:
- 1791 definitiva abolizione delle corporazioni e delle associazioni professionali;
Nel medioevo le corporazioni (coloro che esercitavano una determinata arte) rappresentavano un
varco che permetteva di esercitare quelle professioni solo chi era iscritto alle corporazioni e
aveva dei vantaggi (privilegi); hanno proprie norme (statuti corporativi), tribunali e organi.
- soppressione ordine degli avvocati (si occupa della parte dottrinale) e dei procuratori (colui che
istituisce la pratica). Introduzione del principio della libert di difesa in giudizio (dura per un
periodo breve);
- divieto di associazioni di operai (consultare privilegi), comprese quelle che avevano finalit di
mutua assistenza.
Riforme:
- riforma ordinamento amministrativo --> cambia la struttura dello Stato --> struttura statale
uniforme (dipartimenti, distretti e comuni) e centralistica;
- riforma militare;
- riforma della giustizia (gi nel 1600), si sente la necessit di una riforma radicale della giustizia.
Obiettivi:
- sottrarre l'amministrazione della giustizia alle ingerenze dell'esecutivo;
- eliminare le corti privilegiate e unificando i tribunali e le procedure (mercantili/feudali);
- accelerare iter dei processi.
Come si opera:
- abolite corti sovrane;
- i giudici non pi scelti per trasmissione ereditaria o bisogna comprare una carica, ma i giudici
devono comunque essere eletti;
- ci sono pi livelli di giudizio:
- giudice di pace in ogni cantone. Un tribunale in ogni dipartimento. Le sentenze sono appellate
ad un tribunale non superiore ma contiguo (appello circolare);
- Corte di Cassazione 1790 solo per errore di diritto. La Cassazione non entra nel merito della
controversia tra le parti.
Errore di diritto -_> le parti dicono che il giudice di 1 grado non ha giudicato scegliendo la
legge ma dando un interpretazione sbagliata.
La Cassazione ha una funzione Nomofilattica: assicura che la legge venga interpretata in maniera
uguale in tutti i tribunali (certezza del diritto).
- obbligatorio (1790): dopo due sentenze di annullamento da parte della Cassazione nel medesimo
giudizio ci si rivolge al legislatore. Per evitare che la Cassazione avesse un'interpretazione
vincolante per la sentenza.
Es. La Cassazione dice c' errore di diritto --> rinvia al giudice di merito --> poi si ritorna alla
Cassazione che riafferma che c' errore di diritto --> quando il giudice di merito sbaglia per la
terza volta si va dal legislatore.
In questo modo per si trasforma il legislatore in un giudice, legge retroattiva, cos per si va
violare il principio di separazione dei poteri. Trasforma il legislatore in giudice.
RIASSUNTO:
24/10/2013
9 novembre 1799 colpo di Stato da parte di Napoleone Bonaparte;
sostituzione del Direttorio con tre consoli;
1799 Costituzione dell'anno VIII;
1802 napoleone console a vita;
1804 Napoleone imperatore.
Il colpo di Stato del 1799 comporta la Costituzione dell'anno VIII:
- non liberale;
- sancisce la netta prevalenza del potere esecutivo su quello legislativo; privilegiando cos i poteri
di Napoleone;
- aboliti alcuni principi i quali avevano garantito la separazione dei poteri;
- non una costituzione liberale, ma nemmeno le successive;
- un ordinamento autoritario;
- corta e oscura 95 articoli: concepita in modo da non disturbare l'azione del governo;
- priva di una dichiarazione dei diritti.
Il potere esecutivo affidato a tre consoli:
1) Napoleone Bonaparte --> a lui spetta l'iniziativa legislativa e la promulgazione delle leggi.
Queste leggi devono essere controllate da vari organi;
2) Cambaceres (ex ministro giustizia). Ruolo consultivo;
3) Lebrum, ruolo consultivo.
Il diritto al voto era aperto a tutti i cittadini ed era basato sul principio: la fiducia viene dal basso ma
il potere viene dall'alto. Da questo principio i cittadini votavano delle liste di fiducia. Elenchi di
nomi, ma la scelta spettava al potere esecutivo.
Il potere legislativo era affidato al consiglio di Stato ed a tre organi. Il consiglio di Stato predispone
i progetti/testi di legge per conto dell'esecutivo il quale ha competenze di iniziativa legislativa.
Poi i progetti vengono presentati al tribunato (100 membri) che li discute e li emana, poi li trasmette
al corpo legislativo (300 membri) che vota o respinge i progetti di legge, ma senza discuterli,
considerato corpo dei muti.
Poi vi il senato (80 membri) eletti su liste presentate da Napoleone. Il compito del Senato di
vigilare sul rispetto della Costituzione.
Con il rafforzamento del potere di Napoleone avremo altre due costituzioni:
- Costituzione dell'anno X: prevede la nomina di Napoleone --> console a vita. Promulgato in
forma di senatoconsulto (atto che viene promulgato dal Senato ed ha forza di legge) organico (nel
senso che interviene sull'organizzazione istituzionale;
- Costituzione dell'anno XII (1804):
- art. 1 --> il Governo della Repubblica affidato ad un'imperatore che prende il titolo di
imperatore dei francesi. La giustizia resa a norme dell'imperatore dai pubblici ufficiali che
egli istituisce. Il concetto di Repubblica stridente, ma cerca di armonizzare la figura
dell'imperatore con il concetto di Repubblica;
- art. 2 --> Napoleone l'attuale primo console della Repubblica ed imperatore dei francesi.
E' una Costituzione fatta su misura per legittimare Napoleone.
1804 viene promulgato il Codice Civile, che si chiamer Code di Napoleone e poi nel 1814 si
richiamer Codice Civile.
Napoleone era fiero del lavoro fatto e nel periodo dell'esilio si vantava di aver fatto il codice civile.
Napoleone riesce a realizzare un'intera codificazione del diritto francese:
- 1804 --> Codice Civile;
- 1806 --> Codice di Procedura Civile;
dalle regioni meridionali di diritto scritto, con lo scopo di rappresentare l'intero diritto vigente in
Francia). I quattro giuristi vengono definiti dalle fonti, come artigiani del codice, i quali erano
rappresentanti della situazione giuridica francese. Idee filomonarchiche. Faranno un codice
moderato, ancorato alla tradizione giuridica francese.
I due del Nord:
- Tronchet (1726-1806) era stato presidente della Cassazione, avvocato e membro della
costituente;
- Preamenen (1747-1825.
I due del Sud:
- Portalis (1746-1807);
- Maleville (1741-1824).
Il progetto licenziato dal 1801 e dato alla stampa. Il progetto viene trasmesso alla cassazione, ai
tribunali, agli ambienti professionali competenti, i quali riposero con numerose osservazioni. E in
base di codeste osservazioni fu elaborato un nuovo progetto e una volta emendato e trasmesso al
Consiglio di Stato (predisporre leggi) ed discusso nel corso di oltre 100 sedute, alla met di esse
partecipa Napoleone --> un ruolo attivo. Impone talvolta il proprio parere. Egli non aveva
formazione giuridica e questo comportava che alcune parti sono pi chiare e semplice.
Poi i testi passati al tribunato (senza discussione come voleva la Costituzione dell'anno VIII) poi
vengono trasmessi al corpo legislativo che approva tutte le diverse parti.
Al tribunato non viene presentato il progetto nella sua interezza, ma in 36 pezzi, che poi saranno
uniti e fusi --> 21 marzo 1804 Code Civil.
Con l'entrata in vigore del codice, la legge del 21 marzo 1804 art. 7: a partire dal giorno in cui il
codice Napoleonico sar posto in attivit le ordinanze, le consuetudini generali o locali, gli statuti, e
i regolamenti, cesseranno di avere forza di legge generale o particolare nelle materie che formano
oggetto delle disposizioni contenute nel codice, il quale rappresenta una fonte esclusiva.
Caratteristiche:
- abrogazione del diritto previgente a favore della legge dello Stato. Siamo nella piena
positivizzazione del diritto;
- l'idea che sta alla base la matrice illuministica, frutto di una elaborazione condizionata dal
pensiero illuministico francese. Il codice vuole essere una bibbia del cittadino che avrebbe
dovuto accompagnare il cittadino (nuovo soggetto) in tutta la sua vita, ne consegue un libro
comprensibile e capibile;
- art. 2281 forma espositiva chiara e semplice, linguaggio conciso, indirizzato ai comuni mortali.
Mette in evidenza gli errori antecedenti, non troppa casistica dovendo applicarsi ad una categoria
intera di situazioni future, non troppo generale e astratto;
- struttura --> titolo preliminare --> tre libri:
- persona;
- diritti reali;
- modi di acquisto della propriet.
- un modello che serve a superare gli estremisti del passato, rappresenta lo specchio di una
societ unificata e pacifica.
Titolo preliminare: pubblicazione degli effetti e dell'applicazione della legge in generale (titolo):
- vuole trascendere al codice stesso;
- vuole riferirsi alla legge in generale;
- inserito all'inizio del codice civile;
- breve --> 6 articoli;
- questo titolo preliminare ha una storia lunga alla sue spalle: nel 1801 la commissione di Portalis
(i quattro artigiani), questo progetto stato preceduto da un progetto precedente chiamato Libro
Preliminare. Conteneva molti principi filosofici, principi generali che segnava la corrente
illuministica. Questo progetto era molto ampio, ma non viene accolto poich il tribunato fa molte
critiche e il corpo legislativo lo rigetta.
Portalis lo abbandona ma salva 6 articoli i quali formano il titolo preliminare. Sono disorganici
perch sono estrapolati da un testo complesso e disciplinava diverse materie.
LA SCUOLA DELL'ESEGESI
Scuola dell'interpretazione furono i primi a dedicarsi all'interpretazione del Code.
E' una scuola di pensiero, nasce in Francia (circa 1804) e si fonda su tre principi:
- il diritto interamente contenuto nel codice;
- il compito del giurista individuabile nel codice, il diritto da applicare nel caso concreto;
- interpretare il diritto significa ricercare sempre nella cornice del codice la volont del legislatore.
Tutto racchiuso nel codice.
Il giudice sar tenuto sempre a trovare una seduzione all'interno del codice.
Art. 5: l'interpretazione del giudice non vale come norma generale e non sar lui a creare diritto,
quindi il giudice deve giudicare nel caso concreto.
25/10/2013
- i figli naturali non sono pi equiparati a quelli legittimi considerati odiosi creditori e che
attentano l'unit della famiglia;
- la moglie perde quel poco che aveva acquistato. Essa posta sotto la tutela giuridica del marito a
cui deve obbedienza in omaggio reso al potere che la protegge (Portalis). La famiglia prevede la
soggezione sotto il marito.
Art. 213 del Code Civil: il marito deve protezione alla moglie e codesta deve obbedienza al
marito.
- la donna non pu compiere in maniera autonoma atti di disposizione del proprio patrimonio
senza autorizzazione del marito.
Ritorno al passato in larga parte alla disciplina tradizionale della famiglia.
Propriet:
Allontanamento dalla disciplina comune. E' un nucleo fondamentale immobiliare, definisce gli
elementi della propriet, i modi di trasferimento, tutela dell'autonomia negoziale --> cio potere del
cittadino di disporre dei propri beni.
Art. 544 Code Civil: la propriet il diritto di godere e di disporre della cosa nella maniera pi
assoluta perch non se ne faccia un uso proibito dalla legge o dai regolamenti.
Art. 832 c.c. del '42: il proprietario ha il diritto di godere e di disporre delle cose in modo pieno ed
esclusivo entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento giuridico.
Questi 2 articoli sono quasi uguali, cambiano alcune parole ma la definizione rimane immutata -->
propriet piena e assoluta.
1789: dichiarazione dei diritti dell'uomo: propriet inviolabile e sacra.
Discours preliminare (Portalis): la propriet un'istituzione diretta dalla natura, una degli elementi
fondanti della societ civile, un elemento costitutivo dello stesso essere umano. Il corpo del codice
civile consociato a definire tutto ci che pu riguardare l'esercizio del diritto di propriet, diritto
fondamentale sul quale si fondano tutte le istituzioni.
La propriet deve avere delle caratteristiche:
- sacra;
- assolutezza (libert da ogni condizionamento o vincolo di natura reale e obbligatorio);
- unitariet (tutte le attribuzioni proprietarie spettano a un solo e indeterminato soggetto -->
indivisibile);
- inviolabilit (pieno godimento del diritto nei confronti sia dei terzi che dello Stato);
- accessibilit formale (chiunque ha la possibilit di divenire titolare del diritto di propriet).
E' una propriet di tipo borghese, perde i caratteri pubblicistici (iuris dictio): perde anche quella
divisione fallita dal diritto comune (dominio utile e dominio diretto). La propriet qualificata con
una definizione.
Il codice esclude la possibilit di ritornare al passato, non ritornare ad un diritto diviso (es. regioni
feudali, dove vi era una pluralit di domini) perch la propriet e un diritto unitario.
Per la propriet non pu essere concepita senza una legge, senza uno Stato che lo garantisca, essa
non illimitata. L'unico limite che non ne faccia uso proibito dalla legge o dai regolamenti.
Questo concetto su muove in una cornice di legalit. C' un controllo da parte dello Stato e codesto
ha la possibilit di intervenire quando necessario.
Napoleone diceva: ci sono regole stabilite nell'interesse della societ. Non si potrebbe tollerare che
un privato lascia sterile 20 leghe di terra destinandole a parco in una zona coltivabile a frumento,
allora in questo caso lo Stato pu intervenire.
CONTRATTI
Art. 1134 del Code Civil: le convenzioni legalmente formate hanno forza di legge nei confronti di
coloro che hanno posto in essere.
Art. 1322 c.c. autonomia contrattuale (norma fondamentale) --> volont dei privati in grado di
dare forza vincolante.
Sembra quasi dire che la volont dei privati, no la legge a fare forza vincolante. Interpretazione
basata sui principi liberali, ma da considerasi anche come interpretazione sbagliata.
E' corretto dire che la volont delle parti pu porre in essere nei limiti della legge dei contratti
vincolanti. Riconosceva la rilevanza della volont contrattuale del singolo libero di muoversi anche
al di fuori della disciplina dei contratti tipici. Non si tratta di un'autonomia indiscriminata, ci sono
dei limiti:
- art. 6 del titolo preliminare (buon costume e ordine pubblico);
- art. 1135 code civil: le convenzioni obbligano non solo a ci che espressamente previsto, ma
anche a tutti gli effetti che l'equit, gli usi o la legge riconnettono all'obbligazione secondo la
natura di essa. Sorgeranno anche effetti per le parti le quali dovranno sottostare.
Ritornando all'art. 1134: questo articolo viene preso come monumento dell'autonomia contrattuale.
L'intenzione degli autori comprendeva una funzione diversa. Obbligare le parti al rispetto degli
impegni assunti. Non c' un mezzo per salvaguardare la buona fede: rendere vincolanti gli impegni
assunti, quindi forza di legge alla volont contrattuale. Lo Stato fa si che i contraenti rispettano gli
impegni assunti.
LA CODIFICAZIONE NAPOLEONICA
Oltre al Code Civil in altre materie. Dal 1806 al 1810 venne promulgata un'intera codificazione.
1806 Codice di Procedura Civile
Sembra che sia quello che completa il Code Civil, in qualche modo complementare. E' il testo
meno discusso in Consiglio di Stato: Locre fu incaricato di redigere tutte le sedute svolte dal
Consiglio e da ci possiamo capire lo svolgimento del dibattito nel Consiglio e ci permette di capire
il percorso. Locre afferma che la materia era arida e la maggior parte dei membri del Consiglio non
la capivano. Questa materia non piace in Italia e si afferma che per i pratici. E' redatto molto in
fretta. La seconda met del 1800 i padri della codificazione italiana come Pasquale Stanislao
Mancini afferma che questo codice imperfetto ed informe dei codici francesi. Ci furono vari
progetti (1801, 1805).
Questo codice prevede un procedimento misto:
- orale davanti al giudice di pace (pi snello);
- processo improntato al principio della scrittura nel quale si inserivano momenti di trattazione
orale (Taruffo) di fronte ai tribunali inferiori.
Si ritorna ad un processo pi formale: ritorno all'ordinnance civil del 1667 di Luigi XIV. I giuristi
prendono queste ordinnance ed aggiungo elementi nuovi. Codeste rappresentano l'impianto di
fondo. Per questo motivo questo codice sar criticato.
I giuristi napoleonici fanno questa scelta per motivi diversi: non si trattava solo di rispetto dei testi
antichi. E' pi probabile che si sia da un lato voluto rompere completamente con la tradizione
rivoluzionaria e dall'altra parte che si sia voluto ritornare al formalismo cio un carattere di
certezza.
Idea che il processo deve essere, per sua natura, un processo completo e articolato perch le
formalit della procedura garantisce un baluardo contro l'arbitrio dei vescovi e privati
(Montesquien). Il ritorno al passato significa riappropriarsi della gestione dei processi perch nel
periodo rivoluzionario i giudici si muovevano liberamente, mentre con il codice si vuole riaffermare
la figura del giudice come funzionario statale (garanzia di correttezza, imparzialit, e controllo su di
essi).
Non un codice particolarmente moderno.
1807 Codice del Commercio
Quando fu promulgato, la Francia aveva gi una propria legislazione statale in materia
commerciale, infatti vi erano le ordinnance di Luigi XIV fino alla rivoluzione.
1782 progetto di Miromesnil --> non divenne mai legge, ma fu sfruttato dai legislatori napoleonici.
Il settore commerciale chiedeva una disciplina della materia commerciale, richiesta di riforme, non
si chiedeva un codice. Si chiedevano riforme sostanziali e diverse tra loro a seconda della classe
sociale: i nobili si lamentavano che i commercianti avevano troppi poteri; i commercianti
chiedevano interventi in materia fallimentare; pi libert commerciale.
Sulla base di queste spinte la commissione presieduta da Gorneau nel 1801 presenta un progetto.
Gorneau --> viene inviato alla Cassazione, ai tribunali, ai consolati del Commercio e codesti fanno
una lunga serie di osservazioni.
Da queste osservazioni si elabor un secondo progetto nel 1803 arriva al Consiglio e ci rimane l
fino il 1806 perch erano impegnati con il codice di procedura civile (reclami da parte di
Napoleone).
Le scelte finali furono un bilanciamento tra i due schieramenti. Questo equilibrio porta alla
realizzazione del codice con 4 libri:
- commercio terrestre;
- commercio marittimo;
- fallimento;
- giurisdizione commerciale.
Gli elementi pi importanti sono:
- il diritto privato marittimo rientra all'interno alla disciplina del diritto commerciale generale: le
sorti del diritto privato marittimo per pi di un secolo porter al dibattito di autonomia del diritto
privato marittimo;
- disciplinate, per la prima volta, le societ per azioni;
- il diritto commerciale viene concepito come la trasformazione del diritto commerciale soggettivo
ad oggettivo. In precedenza era il diritto dei commercianti, che disciplinava gli atti posti in essere
dai mercanti. Adesso il diritto commerciale diventa un diritto che disciplina gli atti di commercio
indipendente dalla persona che li pone in essere, indipendente dallo status personale (oggettivo).
1808 Codice procedura penale
1810 Codice criminale/penale
Entrano in vigore nel 1811, non sono moderni.
Taget critica Beccaria: aveva consultato solo il proprio cuore mentre la ragione del legislatore non si
nutre di astrazione. Le lezioni della filosofia le accoglie ma le modifica barando ai fatti che lo
circondano. Quindi il legislatore non pu, in norme umanitarie, sacrificare la sicurezza della societ.
Secondo Taget il codice penale un atto di guerra e dice che bisogna tremare leggendolo, bisogna
che tutto sia terribile.
Diritto sostanziale:
- tripartizione tra crimini, delitti e contravvenzioni;
- pene severe: 11 tipi diversi di sanzioni --> pena di morte, lavori forzati, bando, taglio della mano.
Ripudia sistema delle pene fisse e vi l'introduzione di un minimo ed di un massimo --> la pena
ha durata variabile;
- 484 articoli e quasi la met di codesti riguardano reati contro lo Stato (contro pace pubblica,
costituzione);
- formulazione degli articoli: generali e astratti poich comprendono ogni tipo di comportamento.
Procedura processo penale: funzionale a questo tipo di diritto penale. Mantenuta solo la giuria di
giudizio, le funzioni svolte in precedenza dalla giuria d'accusa vengono assunte da una Camera di
Consiglio composta da magistrati togati. Non si pu lasciare il giudizio a persone che non hanno
competenza.
Indebolimento delle garanzie processuali (ritorno all'antico regime). Procedimento misto:
- fase istruttoria ispirata ai canoni del processo inquisitorio (scritto e segreto);
- fase di battimento, fase moderna caratterizzata da un difensore, tesi dell'accusa e tese della
difesa;
- rimane comunque fisso il criterio fondamentale del libero convincimento del giudice.
7/11/2013
I CODICI NAPOLEONICI E L'ITALIA
I codici napoleonici, ad accezione della Sicilia e della Sardegna, ebbero un notevole sviluppo in
Italia. Questa estensione avviene per tappe e rispecchia le varie fasi politiche. In Italia possiamo
distinguere tre zone diverse le quali in modo diverso sono sotto il controllo francese:
1) zona occidentale (Piemonte, Liguria, Toscana, Lazio) fa parte dell'impero francese. In questa
zona l'estensione del codice napoleonico immediata (diretto controllo da parte dell'impero);
2) zone nord occidentale, forma il Regno d'Italia nel 1805 con capitale Milano. Alla fine del 1700
con i giacobini la parte nord occidentale dell'Italia formava la Repubblica Cisalpina. Nel 1802
si trasform nella Repubblica d'Italia;
3) province illiriche tra cui Trieste era soggetta a dominazione francese.
Il Regno di Napoli finisce sotto il controllo dei francesi e nel 1808 entra in vigore il Code Civil. Nel
Regno d'Italia , gi nel 1802, vi furono progetti autonomi di diritto civile:
- Alberto de Simoni che tra il 1802.1803 pone mano a due versioni di un progetto civile. Ci
poteva rappresentare un interessante alternativa al Code Napoleonico. Aveva un impronta
romanistica. Teneva conto dell'illuminismo di area tedesca e austriaca. Ci rimane un mero
progetto a causa dei problemi politici soprattutto l'arrivo di Napoleone.
Di tutto ci ne consegue che con la creazione del Regno d'Italia abbiamo l'estensione del Code
Civil. Nel 1806 entra in vigore la versione del codice in trilingua (francese, italiano, latino. Non
chiara la scelta del latino, ma forse un atto di omaggio alla cultura giuridica italiana).
La traduzione affidata al ministro Luosi, che convoca una commissione e iniziano i lavori ma
immediatamente sorgono dei dubbi anche di natura sostanziale: soprattutto nell'applicare norme
estranee alla tradizione giuridica italiana.
Reazione dei giuristi: non troviamo reazioni negative perch hanno la speranza di modificare il
codice. Questa speranza si fonda su una norma: dopo cinque anni di applicazione della norma i
tribunali potevano portare delle osservazioni alla Cassazione e mettere in rilievo i difetti del Codice
(possibilit di revisione).
I giuristi fanno molta leva su questa norma, forse usata per fare accettare il codice. Con questa
possibilit di revisione in Italia si iniziano a fare gi dei progetti per modificare il codice,
nazionalizzazione nel senso di affermare la tradizione (modificare il codice).
Ma la norma non fu presa sul serio e non succede nulla di quello che era previsto dalla norma
stessa. L'atteggiamento dei giuristi italiani (delusi) quello che prelude che nel periodo della
restaurazione gran parte dei codici francesi verranno cancellati.
ABGB 1811
Negli stessi anni del Code Civil i territori austriaci lavoravano su progetti che nel 1811 port alla
promulgazione dell'ABGB da parte di Francesco I d'Asburgo (1 giugno 1811) ed entrer in vigore a
gennaio.
E' il frutto di un movimento diverso da quello del codice civile francese .
Code Civil
ABGB
Nell'ABGB in primo piano troviamo il diritto naturale. Nasce dalla volont dei sovrani che
volevano un codice dalla met del 1700 (volont di uniformare-unificare i diritti dei vari territori).
Nasce alla fine di una lunga serie di codificazioni tra cui il progetto martini e il codice Calizziano.
Nel 1801 Francesco I nomina una commissione per revisionare questi due progetti per arrivare alla
creazione di un nuovo progetto. Ma a livello politico gli Asburgo avevano parecchi problemi tra cui
vari problemi con i francesi e quindi questo nuovo progetto risulta ostico.
Il padre spirituale fu Franz Von Zeiller (non redattore), ma un membro qualificato della
commissione, allievo di Martini e aveva la Cattedra a Vienna di diritto naturale. Risulta la persona
pi indicata, ma ci nonostante ci vogliono 8 anni di lavori con pi di 150 sedute.
Ha 1502 articoli ed diviso in tre parti:
- diritto delle persone;
- diritto delle cose;
- disposizioni comuni ai diritti delle persone sulle cose.
Risulta essere un buon codice, invidiato da Napoleone.
E' chiamato codice civile generale per i territori austriaci.
1 giugno 1811 patente di promulgazione: anche qui troviamo una clausola che per effetto della
quale con l'entrata del codice la disciplina precedente viene abolita. Dichiara abolito il diritto
comune fin qui adottato. La prima parte del codice civile pubblicata il 1 novembre 1786 --> sar
abolita la quale fu promulgata per la Galizia, non meno che ogni altra legge e consuetudine relativa
e gli oggetti di questo codice civile generale.
Fissa quelli che devono essere i caratteri generali della legge (influsso giusnaturalistico)
I caratteri generali della legge:
- deve garantire il fine (certezza del diritto);
- libero godimento dei diritti naturali;
- deve fondarsi sui principi generali di giustizia e deve tener conto delle caratteristiche proprie dei
destinatari;
- garantire la sicurezza e il tranquillo godimento dei diritti;
- deve essere comprensibile, ordinata e razionale.
Divorzio
per il divorzio prevista una disciplina mista.
- paragrafo 111: stabilisce indissolubilit del vincolo nei matrimoni tra cattolici e comunque nei
matrimoni in cui al momento della celebrazione almeno uno dei coniugi professava la religione
cattolica;
- paragrafo 115: consente il divorzio per una serie grave di motivi. Come adulterio, condanna
penale, abbandono, insidie alla vita e alla salute, maltrattamenti e avversioni invincibili.
Quindi non divorzio per i cattolici, mentre era concesso per i non cattolici.
- paragrafo 357: il diritto sulla sostanza della cosa congiunta in una sola persona col diritto sugli
utili propriet piena e indivisibile. Se ad uno compete soltanto un diritto sulla sostanza della
cosa ed ad un altro con un diritto esclusivo sugli utili di essa, il diritto alla propriet si ritiene
diviso e non pieno sia per l'uno sia per l'altro. Il primo si chiama proprietario diretto, mentre il
secondo si chiama proprietario utile (ritorno alla tradizione).
Questo codice pone in essere norme che possono essere utilizzate per il futuro, congiunge passato e
presente.
Si ha il primo organico tentativo di codificare una parte generale del diritto. Norme che disciplinano
in via astratta e generale la costituzione, modificazione ed estensione dei rapporti giuridici.
Rimane in vigore in gran parte dell'Italia nord-orientale, ma non svolge quel ruolo di possibile
modello alternativo per la codificazione civilistica italiana del 1800, quindi l'Italia rester molto
legata alla codificazione francese.
8/11/2013
All'inizio ABGB poteva rappresentare un modello alternativo al Code Civil ma non lo diventer il
modello per eccellenza perch:
- l'Italia durante la dominazione francese conosce i codici francesi e quindi i giuristi si rifanno a
quelli;
- riflessione istintiva e non razionale: ABGB rappresentava l'Austria e rappresentava il nemico;
- sulla codificazione francese e i rispettivi codici si sviluppa un largo movimento del pensiero della
scuola dell'esegesi la quale si estende anche in Italia, si lavora maggiormente sullo sviluppo
dottrinale nel Code Civil ed invece ci che manca, in parte, al ABGB (no in maniera
approfondita come in Francia).
Si deduce che pur essendo un ottimo codice che si adatta alle trasformazioni del tempo non
diventer il codice per eccellenza.
L'Italia conosce bene il Code Civil il quale costituisce un fattore di unificazione giuridica anche se a
livello territoriale-politico l'Italia divisa. Questa unificazione giuridica viene messa in discussione
con la caduta di Napoleone e il congresso di Vienna e si ritorna alla frammentazione giuridica e al
ripristino della situazione preesistente.
Inizia cos il periodo della restaurazione che va dal 1814/1815 con il Congresso di Vienna (caduta
anche di Napoleone).
Il Congresso di Vienna:
- potenze coalizzate, il principio: " ritorno alla situazione preesistente --> prima di Napoleone";
- affidano il Governo ai re legittimi spodestati da Napoleone.
Regno delle due Sicilie --> mantenuti transitoriamente in vita i codici francesi ma gi dal 1815 si
lavora ad un codice autonomo voluto da Ferdinando di Borbone e nel 1819 si promulga un codice
totale e completo diviso in cinque parti esemplato sul modello francese;
Ducato di Parma --> era finito sotto il controllo di Maria Luisa di Borbone (moglie di Napoleone),
la quale si adopera precocemente alla realizzazione di un codice, nomina una commissione e nel
1821 procede alla promulgazione di quattro codici: penale, civile, e le due procedure. Ma vi una
particolarit, non avremo un codice di diritto commerciale, ritenuto inutile, perch si dice che
l'economia era prevalentemente agraria mentre gli scambi economi erano minimi. Le norme che
disciplinano il commercio le troviamo sparse nei quattro codici. Un giurista dell'epoca, Luigi Cipelli
produce un libricino che vuole essere un codice del commercio (progetto autonomo) estrapolando
tutte le diverse norme, questa sorte di codice non vedr mai la luce.
Stato Pontificio --> per un periodo mantiene in vigore i codici francesi per poi sostituirsi con codici
autonomi ma esse sono la fotocopia di quelli francesi perch riprendono pari in pari le norme dei
codici francesi (sembra una semplice traduzione). Nel 1817 venne emanato il codice di procedura
civile, nel 1821 il regolamento provvisorio di commercio, e nel 1834 il regolamento legislativo e
giudiziario (Gregorio XVI).
Granducato di Toscana --> rappresenter il grosso problema del processo di codificazione unitario.
Vengono aboliti i codici francesi e per un breve periodo si ritorna al sistema del diritto comune, alla
legislazione granducale, alla giurisprudenza e alla dottrina. Un breve periodo che prelude alla
progettazione di codici effettivamente realizzati ma solo in campo penale. La Toscana aveva gi
avuto riforme in campo penale nel 1700 con Leopoldo I (riforma criminale Leopoldina o codice
Leopoldino) il quale teneva conto dell'idee illuministiche e il pensiero di Cesare Beccaria. Questa
riforma Leopoldina era moderna: c'era una visione umanitaria della pena infatti fu abolita la pena di
morte, la tortura e le pene infamanti. Nel 1853 sar promulgato il codice penale che stranamente
ritorna, pur prevedendo la depenalizzazione di alcuni reati, alla pena di morte la quale sar
definitivamente abolita nel 1859.
La Toscana l'unica che aboliva la pena di morte e questo un problema quando ci sar
l'unificazione dell'Italia e ci si chiede cosa fare in relazione alla pena di morte.
Uno Stato particolare era il Regno Lombardo Veneto (che comprendeva Trieste, Gorizia, Istria e
Dalmazia), dove trova applicazione la codificazione austriaca. Il Regno recepisce:
- in campo processuale: regolamenti giudiziari di Giuseppe II;
- in campo penale: Codice dei delitti 1803;
- un campo civile: ABGB 1811.
Ma rimane in vigore il codice del commercio francese, tranne in Lombardia perch annesso al
Regno, fino al 1860.
Nel 1860 entra in vigore il nuovo codice del commercio tedesco (limitatamente per al veneto).
Questo codice ha una particolarit: manca la parte relativa alla navigazione ovvero il diritto
marittimo. A Trieste fino il 1918 il diritto marittimo sar disciplinato dal codice del commercio
francese (due libri) e da un regolamento di Maria Teresa d'Austria della seconda met del 1700.
2) La seconda tendenza estremistica e reazionaria (Ducato di Modena e Regno di Sardegna) cio
il rifiuto totale della codificazione francese e dalla codificazione in generale. All'indomani del
Congresso di Vienna essi si schierano contro la codificazione e ne consegue che per un periodo
di tempo limitato abbiamo un ritorno al vecchio sistema di diritto comune:
- volont di cancellare ogni ricordo del regime del passato;
- abolizione dei codici di Napoleone;
- ritorno momentaneo al vecchio sistema basato sulle consolidazioni del 1700 ma
successivamente si realizza nuovi codici (in tempo lunghi).
Ducato di Modena --> si ritorna al codice Estense (consolidazioni della seconda met del 1700).
Regno di Sardegna --> si ritorna alle costituzioni di sua Maest, Re di Sardegna. Incide molto sul
futuro legislativo dell'Italia. E' tra gli Stati restaurati quello che pi si dichiara avverso ai codici
francesi (insofferenza verso la codificazione francese). Uno dei primi atti ufficiale fatti da Vittorio
Emanuele I abrogare integralmente la codificazione francese e si ritorna alle leggi e costituzioni di
sua maest (consolidazione eterogenea di Amedeo Vittorio II prima nel 1723 e poi nel 1729. Mette
insieme materiale normativo gi esistente con alcune modifiche e mantiene in vigore il
particolarismo giuridico) ritornano in vigore tutte le fonti preesistenti come statuti, decisioni dei
tribunali e diritto comune. Non previsto alcun meccanismo per questo passaggio dal vecchio al
nuovo. Si dice sar possibile solamente attuare quelle variazioni che dopo un pi maturo esame
risulteranno pi adatte ai tempi e alle circostanze cio su ritorna al passato e se qualcosa non va
bene lo si vedr volta per volta.
Vi l'abolizione della feudalit e tutta la sua disciplina. Ci sono tentativi di riforma ma non
conducono a nulla per esempio la costituzione di sua maest viene modificata ma essenzialmente
rimane invariata.
Il regno risulta frammentato anche a livello politico. Ma in Piemonte vengono aboliti i codici
francesi, in Liguria rimane in vigore il Code Civil e quello del commercio francesi, in Sardegna
resta in vita le consuetudini e nel 1827 consolidazione di Carlo Felice --> Codice Feliciano (su
modello consolidazioni del 1700).
Da ci si capisce che il Regno diviso anche a livello giuridica.
Carlo Alberto porr rimedio a questo Regno frammentato pensando a codici autonomi per l'intero
Regno.
Regno di Sardegna e I Codici --> Nel 1831 Carlo Alberto sale al trono e ci segna una svolta
radicale nella politica legislativa perch uno dei primi atti che pone in essere quello di procedere
alla nomina di una commissione formata da giuristi e magistrati (tecnici del diritto) e presieduta da
Giuseppe Barboroux. La commissione incaricata di procedere ad un opera di codificazione
complessiva del Regno. Essa divisa in quattro sezioni ciascuna delle quali ha un settore specifico:
- legislazione civile;
- legislazione processuale civile;
- leggi commerciali;
- materia penale.
precisamente dalla legge decisi dai fondamenti di altre leggi. Se rimanevano casi dubbi si
dovr decidere secondo i principi generali del diritto.
Codici che dopo tutte le incertezze si collocano nel solco della tradizione francese. Il processo di
codificazione di Carlo Alberto continua e nel 1839 entra in vigore il Codice Penale promulgato nel
1840 modellato su quello napoleonico (1810). Recepisce alcune innovazioni importanti introdotte
dal Codice del Regno di Napoli a Parma. Le innovazioni le possiamo trovare nel campo delle pene
(forte rigore ma tanto mitigato).
Codice che risulta da un lavoro di mediazione, da una serie di compromessi posti in essere tra le
diverse tendenze. I principi che qualificano questo codice sono espressi nel preambolo e sono:
- unicit del soggetto di diritto penale (leggi uguali e unica per tutti);
- sicure norme-applicazione pene (certezza del diritto);
- discrezionalit del giudice nell'applicazione delle pene;
- proporzionalit reato-pena.
Prima trasformazione del concetto di funzione della pena che va di pari passo con la riforma
carcerarie.
Non pi solo funzione retributiva (tipica dell'antico regime) e una funzione esemplare --> doveva
servire ai consociati. Concezione che ci spiega quella pubblicit che avevano le pene nell'antico
regime ovvero cerimoniale ben preciso e fatto in pubblico con lo scopo di incutere timore.
A queste funzioni nel codice Albertino si aggiunge l'emendazione dei colpevoli (funzione
emendatrice), serve alla redenzione materiale e morale del colpevole per fargli capire il male
compiuto e recuperarlo. Questa funzione va di pari passo con la riforma penitenziaria che gi nel
1833 vi furono diverse indagine sulle condizioni carcerarie. Carcere --> mezzo di rigenerazione del
colpevole per recuperarlo, per prevenire la possibile ricaduta (azione recidiva). Il sistema carcerario
deve essere un completamento della legge penale, non una vendetta solenne ma deve prevenire
attraverso prevenzioni quindi deve essere un mezzo di prevenzione.
Altre disposizioni
- graduazione imputabilit --> secondo capacit soggetto (> o < 18 anni, soggetto che pone in
essere il reato capace di volere);
- distinzione tra delitto tentato - mancato: previsto dal nostro codice penale che distingue tra delitto
compiuto (lo sparo) e delitto tentato. Chi compie atti diretti a commettere un delitto se l'azione
non si compie (tentativo vero e proprio) e l'evento non si verifica (delitto mancato). Ad es.
l'evento non si verifica quando il ladro entra in casa per rubare ma viene sorpreso con la volont
di uccidere Tizio ma la ferisce e basta. L'azione si compie ma non l'evento che era prestabilito,
che era quello di uccidere;
- norme speciali su modalit espiazione pena:
- pena ha inizio dal giorno in cui la sentenza pronunciata e non dal giorno in cui la sentenza
diventata irrilevante;
- abolita la detenzione per pene pecuniarie (tipiche dall'antico regime);
- il carcere patito per custodia preventiva computato come parte della pena in caso di
condanna..
Rimane in vigore la pena di morte per reati di massima gravit --> una definizione che lasciava
aperte diverse strade. I reati di massima gravit che causavano la pena di morte erano il sacrilegio,
incendio, attentato alla sicurezza dello Stato, cospirazioni politiche.
In 15 anni ci furono 118 condanne a morte e considerato un rimedio necessario ma senza pubblicit.
1854 Codice Procedura Civile --> promulgato da Vittorio Emanuele II (non ci sar innovazione si
richiama al codice napoleonico).
Tutto ci rappresenta le basi delle future codificazioni. In tutto il periodo della restaurazione l'Italia
anche se divisa politicamente mantiene una certa uniformit legislativa.
21/11/2013
Carlo Alberto ricordato anche per lo Statuto Albertino un testo costituzionale promulgato nel 1848
e rimane in vigore fino alla promulgazione della costituzione italiana. Essa preceduta da varie
costituzioni. I ministri del 1800 si contraddistinguono per la promulgazione di testi costituzionali.
- 1812 = Costituzione siciliana e Costituzione spagnola di Cadice;
- 1814 = Code Napoleone e Luigi XVIII concede una Costituzione;
- 1820-1821 = moti liberali;
- 1830 = nuova Costituzione in Francia (Luigi Filippo);
- 1831 = moti risorgimentali: Giovane Italia (Mazzini);
- 1848 = i vari moti italiani comportano la nascita di testi costituzionali da parte degli insorti,
anche nello Stato pontificio ma l'unico testo che rimane in vigore lo Statuto Albertino (che
passer al Regno d'Italia) mentre le altre saranno revocate.
Infine il 4 marzo del 1848 Carlo Alberto firma lo Statuto il quale nasce al termine di quattro riunioni
che portano alla sua redazione.
Un testo che prende il nome di Statuto perch:
- si voleva riallacciare con la legislazione precedente dei sovrani sabaudi, ideale continuazione con
la produzione normativa del Regno;
- sembra un termine meno compromettente rispetto al termine costituzione che richiamo un
momento di Rivoluzione con tutti i suoi valori e quindi l'espressione statuto non ha questa
formazione.
Il significato di Statuto c' lo dice in parte il preambolo, il quale sembra un capolavoro: lo sono il
Re e voi i miei fedeli sudditi essendo buono vi concedo lo Statuto.
E' una concessione di tipo paternalistico per la lealt dei sudditi. Il sovrano si autolimita e
riconosce/apprezza la fiducia del popolo.
Caratteristiche:
- ottriata cio concessa dal Sovrano;
- breve, 84 articoli;
- non previsto alcun meccanismo di revisione costituzionale , infatti non ci sono disposizioni
particolari che prevedono i procedimenti per eventuali modifiche o abrogazioni. Anche se nel
preambolo si legge: "abbiamo ordinato e ordiniamo in forma di Statuto e legge fondamentale
perpetua e irrevocabile della monarchia quanto segue...". Il concetto di irrevocabile fa pensare ad
una fissit dello Statuto ma con molta probabilit indicava un impegno di non ritornare indietro e
non togliere lo Statuto.
Lo Statuto fu soggetto a innumerevoli modifiche. L'interpretazione dottrinaria and nel senso che lo
Statuto poteva essere modificato con legge ordinaria in assenza di norme che parlano di revisione.
- Costituzione flessibile, modificabile con legge ordinaria e ci permise allo Statuto di rimanere in
vita per molto tempo (per un secolo passando per vicende politiche del Regno alla politica
fascista);
- essendo una costituzione ottriata, manca una dichiarazione dei diritti, il sovrano si autolimita per
benignit e amore nei confronti dei sudditi, non per l'esistenza di diritti innati. Si parla solo di
diritti concessi dal sovrano;
- all'interno del Regno non si parla di sudditi ma di regnicoli cio abitanti del Regno. Il termine
cittadino in questo periodo va cancellato.
Le fonti a cosa si ispirano:
- la Costituzione francese del 1791, del 1814 ma soprattutto quella del 1830;
- Costituzione Belga del 1831;
- ordinamento Costituzione inglese (qualche influenza);
- Costituzione siciliana del 1812 (qualche influenza).
Ma ci sono alcuni elementi di originalit i quali rispettano le caratteristiche del Regno di Sardegna e
della penisola in generale.
Dichiarazione di Fede: articolo 1 --> si afferma che la religione cattolica la sola religione dello
Stato, mentre gli altri culti sono tollerati conformemente alla legge. Ha un carattere di tipi
confessionale, influsso della Chiesa e religiosit del Sovrano.
Il Parlamento svolge un controllo sui ministri infatti i rappresentanti possono rappresentare delle
interrogazioni e interpellanze le quali danno luogo a delle inchieste parlamentari.
Con la promulgazione dello Statuto Albertino nasce anche una dottrina che dedica allo Statuto il
proprio studio ed la dottrina costituzionale. Questa elaborazione dottrinale teorica incide sullo
sviluppo successivo dello Statuto:
- manca revisione costituzionale;
- tesi di onnipotenza parlamentare (Cavour): si afferma che se il sovrano si era autolimitato, il
popolo poteva modificare lo Statuto attraverso i loro rappresentanti (deriva dal patto coronapopolo). Il parlamento pu fare e decidere tutto.
La prassi giudiziaria: si verifica che i giudici non hanno la percezione che sia stato emanato un
corpo legislativo o meglio dire normativo sovraordinato alla legge. Quindi legge e statuto erano
poste sullo stesso piano come un rapporto tra due leggi. La legge posteriore deroga quella anteriore
non perch non conforme allo Statuto. Non c' un rapporto gerarchico e manca ogni percezione
sulla superiorit della norma costituzionale (Corte Appello di Genova 1856 su diritto di propriet).
Lo Statuto serve a disciplinare la struttura dello Stato.
Codificazione civile
Il problema a quale modello ispirarsi:
- per alcuni il legislatore deve adottare il modello francese (questa fu la scelta) anche se risulta una
scelta residuale tra le tante scelte prese in esame. Il testo realizzato si ispira al Code Napoleon ma
una soluzione considerata residuale dai civilisti che preferiscono un codice nazionale cio una
compilazione normativa che rappresenti l'unit nazionale che combatte il particolarismo e il
pluralismo. L'idea di fondo l'identit giuridica nazionale.
"Il diritto italiano inseparabile dalla nazione italiana".
1864 il governo ottiene dal parlamento autorizzazione a provvedere con un semplice decreto
all'emanazione dei codici (oltre al civile, procedura civile, e marina mercantile). Venne spostata la
capitale da Torino a Firenze.
1865 viene promulgato il codice civile.
1866 il 1 gennaio entra in vigore.
22/11/2013
CODICE CIVILE
Promulgato nel 1865 e in vigore nel 1866. E' il primo codice unitario. E' un codice che replica il
modello francese e quindi gi in parte vecchio. In realt in alcuni punti si stacca da quello francese e
tiene conto della tradizione italiana.
E' comunque un codice incentrato sulla propriet infatti tutte le disposizioni del codice si aggirano
intorno ai beni quindi ad una propriet di tipo fondiaria e immobiliare, infatti l'economia era basata
sull'agricoltura.
E' modellato su quella francese ma con alcune differenze:
Diritto Famiglia
- introduzione del matrimonio civile
- art. 93 --> "il matrimonio deve essere celebrato nella casa comunale e pubblicamente innanzi
all'ufficiale dello Stato civile del comune dove uno degli sposi abbia il domicilio o la
residenza"
Vi quindi una laicizzazione del matrimonio, ma temperata dall'articolo 148 indissolubilit
del matrimonio. Il matrimonio non si scioglie che con la morte di uno dei coniugi. E' ammessa
la separazione personale. Il concetto di indissolubilit un punto cardine dei nostri codici fino
al 1970.
- mantenuta l'autorizzazione maritale anche se la donna ha alcuni diritti in pi;
- regime della separazione dei beni ritorna a costituire il regime ordinario tra i coniugi secondo la
tradizione italiana (resta nei nostri codici fino il 1970) in Francia c'era la comunione dei beni;
- previsioni di enti e persone giuridiche --> non presente nella codificazione francese, e vengono
introdotte associazioni e corporazioni;
- art. 3 --> riconosce allo straniero gli stessi diritti civili che aspettano al cittadino. Lo straniero
ammesso a godere dei diritti civili attribuiti ai cittadini.
E' un articolo moderno ed stato voluto dal giurista Mancini --> politico, giurista e prof. di
internazionale a Torino.
Questo articolo non regge la prova del tempo.
- distinzione dei beni dello Stato in beni demaniali e patrimoniali;
- rimane il riconoscimento della propriet intellettuale (art. 437).
Difetti
- poca attenzione per il regime giuridico degli immobili;
- conservato arresto personale per debiti;
- manca totalmente una disciplina del rapporto di lavoro subordinato e autonomo --> perch
economicamente l'Italia non era ancora industrializzata. Manca conoscenza sociale (modifiche
attorno al 1850). Modifiche che portano all'erosione del codice e i primi segnali di crisi nelle
disciplina del lavoro soprattutto nel caso di donne e bambini, che non possono lavorare prima di
9 anni (successivamente 12) e non possono farlo per pi di 10 ore al giorno;
Quindi ci troviamo di fronte ad un codice che di per s gi vecchio.
Codificazione penale
Il problema era la Toscana. Il codice penale sardo del 1859 venne esteso a tutti i territori ad
eccezione della Toscana. Nel 1861 nel Regno c'era il codice piemontese ad eccezione della Toscana.
Al momento dell'unificazione il problema pi difficile, il problema relativo alla conservazione
(presente nel codice piemontese) o all'abolizione (codice toscano) della pena di morte.
Quindi se si decideva di estendere la pena di morte anche in Toscana significava tornare indietro,
ma lasciare la situazione cos com'era va contro il concetto di Nazione.
La scelta fu l'estensione del codice piemontese ma con l'abolizione della pena di morte.
Carlo Cattaneo nel 1860 nel politecnico (rivista che raccoglie il meglio sulla riflessione giuridica),
sostiene l'abolizione della pena di morte. Afferma che la Toscana avanti e civile quindi dobbiamo
abolire la pena di morte, perch altrimenti non possiamo citare Beccaria.
L'opinione liberale contraria alla pena di morte. Troviamo anche molti giornali dedicati
interamente all'abolizione della pena di morte.
Il Governo pi cauto anche se riflette sul problema e vengono elaborati diversi progetti:
- 1862 --> progetto di legge del ministro Migletti, dove parla di conservare la pena di morte anche
solo per reati atrocissimo. Si pensa ad un nuovo codice. Egli spiega la sua posizione: in astratta
favorevole all'abolizione ma le condizioni del Regno non le permettono, non ancora opportuno
(es. i briganti). Questo progetto non fu accolto;
- 1863 --> nuovo progetto di Pisanelli, pensa ad un codice per l'intero Regno sostituendo la pena di
morte con l'ergastolo perpetuo. Non fu accolto, stesse motivazioni di Migletti;
- il pi grande penalista dell'epoca Francesco Carrara propone una legislazione differenziata. Un
ritorno al passato. Carrara molto chiaro nella sua idea affermando che l'unit legislativa la
migliore cosa che si pu fare, ma prima ci vuole l'unificazione morale dei popoli ci che manca
nel popolo italiano. Il progresso regresso se si spinge indietro chi avanti (come per la
Toscana). Nemmeno questo non fu accolto;
- 1864 --> progetto Mancini: estensione del codice sardo con l'abolizione della pena di morte
sostituendo con la pena ai lavori forzati a vita. La relazione di Mancini: troviamo il pensiero di
Mancini sulla pena di morte e sulla pena in generale (idee di Bentham):
- la societ per conservarsi, ha diritto di utilizzare tutti i mezzi, purch necessari e utili;
- la necessit un requisito della convenienza sociale della pena;
- occorre provare la necessit della pena di morte (dimostrare che sia utile alla conservazione
della societ);
Mancini presenta anche dei dati statistici ricalcati dall'esperienza:
Codificazione commerciale
Il processo di codificazione commerciale non riveste particolare attenzione. Nel periodo della
restaurazione e dell'unificazione perch la societ italiana era largamente improntata su una
economia agricola-fondiaria. Non su scambi e produzione commerciale e quindi non si sente il
bisogno. Quindi l'esigenza del codice poco sentita. Dipenda da:
- scarsa consapevolezza dell'opportunit di duplicare la legislazione privatistica;
- diffidenza per l'uso dei meccanismi necessari per il controllo amministrativo degli statuti
societari;
- incertezza nella scelta tra un diritto commerciale soggettivo ed uno oggettivo.
I codice della restaurazione ricalcano il modello francese anche se esso presenta, gi da subito parti
superate lacunose e vecchie. In Francia nel 1830 si avverte l'incapacit di questo codice.
TRIESTE
A livello normativo troviamo:
- campo civile --> ABGB;
- campo penale --> codice penale tedesco;
- campo commerciale --> codice tedesco 1865.
La parte marittima del codice commerciale resta disciplinata da l'editto di navigazione di Maria
Teresa e il codice napoleonico che era utilizzato come diritto consuetudinario.
Restano in vigore fino al 1918/1920 con il trattato di Rapallo, la codificazione estese anche a
Trieste, ma solo in parte per esempio del codice commerciale entrano in vigore solo alcuni libri.
Il grosso problema degli anni 20 fu quello di riuscire a impiantare i codici nuovi su un tessuto
normativo estremamente complesso, eterogeneo e per la sua natura stessa diverso rispetto al resto
del Regno quindi comporta un lavoro faticoso.
- divide i reati in diritti e contravvenzioni;
- riduce le misure delle pene;
- il giudice ha una cera discrezionalit;
- la pena --> funzione rieducativa e di emenda del Reo (istituzione liberazione condizionale).
Personaggi rilevanti nell'evoluzione del diritto e dei codici:
- Beccaria --> d una definizione di Ius Commune, propone idee illuministiche in cui propugnava
-
- Lombroso Ferri --> fa parte della scuola di diritto positivo e di diritto penale. Partecipa alla
-
legislativo perch il giudice deve adeguarsi alla volont del legislatore e quindi schiavo
dell'ordine e infine rivendica la necessit di un codice marittimo;
Pasquale Ricci --> presidente del Giudizio mercantile di prima istanza e poi Consigliere della
Suprema intendenza commerciale. Nel 1758 compil il progetto: "Editto di marina e di
navigazione mercantile prescritto nel Litorale austriaco" . I modelli a cui si ispir furono l'editto
di marina e navigazione mercantile toscana del 1748 e l'Ordinnance de la Marine del 1681;
Domenico Rossetti --> risistem la legislazione marittima (1835), con un progetto di due libri;
Mario Sbricioli --> descrive la difficolt con cui la scienza giuridica del diritto criminale ha
elaborato il concetto di truffa nel XIX secolo, ma spesso non distinguibile da ipotesi di furto,
frode e stellionato (denominazione giuridica di atti dolosi, non configurabili in un crimine
specifico);
Carrara --> rende una quadro teorico del concetto di truffa;
Julien Bonnecase --> pubblica nel 1919 il volume: "La scuola dell'esegesi", che parte con
l'analisi della line interpretativa di Geny (interprete nel Code ma anche in altro. Afferma che il
metodo esegetico non basta e non tiene conto delle nuove spinte innovative. E introduce un
metodo nuovo: la libera ricerca scientifica). Bonnecase pone due obiettivi:
- obiettivo scientifico --> fornire una classificazione fondata su basi precise;
- obiettivo utilitaristico --> fornire i mezzi per lottare contro i possibili errori nell'attivit di
interpretazione giuridica compiuti dagli esegeti.
L'esperienza di Laberio non pu essere ridotta a pura esegesi, poco o nulla di esegetico ad
esempio il ricorso alla giurisprudenza. Ricordiamo soprattutto che il metodo esegetico nasce
come metodo didattico nelle universit di diritto.