ALESSANDRO MAGGI
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1.
Definizioni
lPl =
l=0
2.
nPn
n=1
(n s)Pn
n=s
Leggi di Little
Hanno validit del tutto generale, salvo utilizzare i valori delle grandezze d'interesse calcolati opportunamente
per il sistema in esame.
(1) N = W
(2) L = Wq
(3) W = Wq + Ws =
3.
3.1.
Code
M/M/1.
P n = n P0
P0 = 1
dove =
Grandezze derivate:
N=
W =
W q = W Ws =
L = Wq =
Date
: 22/04/2009.
3.2.
M/M/S.
Pn =
n
1 P
n!
P0 =
1
s!sns
n<s
n
P0
ns
n
s
s1
X
1
1
1
+
n!
s!
s
n=0
dove si assunto che il sistema sia stazionario, cio che sia rispettata: =
Attenzione
< 1.
! M M S 6= M M 1
Grandezze derivate:
L=
1
s!
s
N = L+
P
(1)2 0
(cio il numero atteso di clienti nel sistema dato dal valore atteso dei clienti in coda pi
Per le ulteriori grandezze derivate si usano le Leggi di Little (si evita di espandere le formule che sarebbero
molto lunghe):
W =
W q = W Ws =
3.3. M/M/
(attenzione! Non richiesto per la preparazione dell'esonero saper calcolare esplicitamente la probabilit
Pn =
1
n!
n e
P0 = e
3.4.
N=
W =
M/M/1/K.
Pn =
n P
0
P0 =
1
1k+1
nk
n>k
la professoressa Adacher nel caso di sistemi M/M/1/K ha chiamato la frequenza di arrivo nch il
buer non pieno e il fattore di utilizzazione (cui qui ci si riferisce con la notazione usuale e per uniformit
di trattazione).
Grandezze derivate:
N=
(k+1)k+1
1k+1
(1(k+1)k +kk+1 )
(1)(1k+1 )
1
Fattore di Perdita (1 ) = Pk = k 1
k+1
NOTA
: le seguenti derivazioni non sono state fatte a lezione! (sono messe qui solo per completezza)
W =
N
ing
N
k
1
1k+1
W q = W Ws =
N
ing
L = ing Wq = N
1(k+1)k +kk+1
(1)(1k )
ing
(1kk1 +(k1)k )
= (1)(1k+1 )
(1kk1 +(k1)k )2
(1)(1k+1 )
4.
4.1.
Reti di Code
Teorema di Jackson:
Denisco:
M =numero di stazioni;
N =valore atteso del numero di clienti nella rete;
Nj = valore atteso del numero di clienti nella stazione j;
M
X
0j = j +
Pij 0i = frequenza di arrivo eettiva nella stazione j;
i=1
Ipotesi
dove:
QM
j=1
Pj (nj )
Pj (nj ) =
1
nj !
0j
j
n
1
n s
sj !sj j j
Pj (0)
0 n
j
j
nj sj
Pj (0) nj sj
dove s il numero di serventi e Pj (0) la probabilit che ci siano 0 clienti nella stazione (calcolabile tramite le
formule per le singole stazioni M/M/1 o M/M/S utilizzando 0j al posto di j ).
4.2.
Reti Aperte:
Denisco il visit-count della stazione i-esima (numero di volte che il cliente visita la stazione i prima di uscire
dalla rete) come: i = X
M
X
N=
L=
i=1
M
X
Wq =
Ws =
esterni
Ni
Li
i=1
M
X
W =
0i
Wi0 =
i=1
M
X
i=1
M
X
M
X
i Wi
i=1
M
X
0
Wqi
=
0
Wsi
=
i=1
M
X
i Wqi
i Wsi
i=1
i=1
, mentre con
esterni .
Le grandezze di interesse per i singoli centri, in virt del Teorema di Jackson, possono essere calcolate con le
formule introdotte nello studio di sistemi M/M/1 e M/M/S, con l'accortezza di utilizzare la frequenza di arrivo
eettiva 0j invece che j .
4.2.1.
Singole stazioni:
0i
i 0i
0
M/M/S: Ni = Li + ii =
1
si !
0i
i
si
0i
si i
1
0
1 s i
i i
2 Pi (0)
0i
i
= ...
i Ni
0i
i
i 0i
M/M/S: Wi0 = i Wi =
i Ni
0i
i Li
0i
i
i
i
i
= xi
i
i
= xi
i
i 0i
i Li
0i
i
i
1
si !
0i
i
0i
i 0i
si
0i
si i
0i
i
1
0
i
i i
2 Pi (0)
1 s
Throughput
T. teorico
T. reale
: XT i =
si i
i
: XRi = 0i
Intera rete:
T. teorico
T. reale
: XT = min
: XR =
si i
i
esterni
Il sotto-utilizzo la quantit di cui posso aumentare gli arrivi dall'esterno per portare il throughput reale al
valore massimo per la rete mantenendo il sistema stazionario (cio a XRmax = XT ).
Il throughput teorico pu essere aumentato agendo sulle caratteristiche della stazione "collo di bottiglia". Nello
specico possibile aumentarne la velocit di servizio (modica che lascia inalterata la struttura dell'intero
sistema), aumentarne il numero di serventi (cio modicare la struttura della stazione), o cambiare le connessioni
e/o le probabilit di instradamento agendo sul visit-count (modiche che cambiano la struttura della rete). Di
quanto posso aumentare la velocit di servizio della stazione collo di bottiglia? Considero le stazioni i e j della
rete aventi throughput minore (ipotizzo che il collo di bottiglia sia la stazione i). Le modiche apportate alla
stazione i avranno eetto sul throughput della rete ntanto che XT0 i XT j , perci:
si (i +i )
i
l'incremento massimo della velocit di servizio operabile sulla stazione collo di bottiglia : i =
4.3.
Teorema di Gordon:
Denisco:
M = numero di stazioni;
N =numero di clienti nella rete (deterministico);
sj j
j
sj i
si j
da cui
j i .
costante, laddove non esplicitato lecito porre a 1 il visit count della stazione di carico/scarico);
xj =
Ipotesi
j
j
=valore atteso del tempo speso in servizio dal generico cliente nella stazione j;
QM
i=1 fi (ni )
G(M,N )
dove:
fi (ni ) =
ni
xi
nj sj
ni !
n
xi i
ni si
si !si
ni si
M
N Y
X
fi (ni )
n=0 i=1
n
X
fj (k)G(j 1, n k)
k=0
4.4.
Reti Chiuse:
Throughput
T. teorico
T. reale
: XT i =
si i
i
: XRi = i = i XR
Intera rete:
T. teorico
T. reale
: XT = min
: XR =
si i
i
G(M,N 1)
G(M,N )
Valgono le stesse considerazioni fatte nelle reti aperte per quanto concerne sotto-utilizzo e aumento del troughput
teorico.
Per aumentare il throughput reale di una rete chiusa posso aumentare N (che ricordiamo deterministico), ma
devo comunque rispettare le condizioni di stazionariet XR < XT .
Il fatto che N sia un parametro della rete mi permette di ricavare immediatamente tutte le grandezze derivate
del sistema tramite le Leggi di Little:
W =
M
X
Ws =
Wq =
Wi0 =
i=1
M
X
i=1
M
X
M
X
i Wi =
i=1
M
X
0
Wsi
=
0
Wqi
=
i=1
i=1
M
X
N
XR
i Wsi =
M
X
xi
i=1
i Wqi = W Ws =
M
X
xi
i=1
i=1
L = XR Wq = N XR
N
XR
M
X
xi
i=1
I valori per le singole stazioni sono ricavabili tramite le formule dei sistemi M/M/1 e M/M/S, usando il fatto
che i = XRi = i XR .
Attenzione! La probabilit di avere k clienti in una stazione che non sia quella ordinata come ultima nel calcolo
di G(M,N) non pu essere calcolata a meno che k=N. In questo caso: P (ni = N ) =
fi (N )G(i1,0)
G(M,N )
fi (N )
G(M,N )
Altrimenti le stazioni vanno riordinate mettendo per ultima la stazione di interesse e a quel punto la probabilit
pu essere calcolata come: P (nM = k) =
4.4.1.
fM (k)G(M 1,N k)
G(M,N )
Singole stazioni:
Nel caso di reti chiuse non si distingue nelle formule il caso di stazioni M/M/1 o M/M/S, poich le caratteristiche
della stazione vengono gi prese in considerazione al momento della costruzione di G(M,N) nel calcolo di Ni .
Valore atteso del numero di clienti presenti nella stazione M (ultima):
N
N
X
X
G (M 1, N nM )
(attenzione! Posso calcolarla solo per
NM =
n M Pn M =
nM fM (nM )
G(M, N )
n =1
n =1
M
Ni
XR
i
i
= xi
Ni
XR
xi
4.5.
Equazione di equilibrio:
(valida sia per reti aperte che chiuse, con l'accortezza che in queste ultime non
esterni +
M
X
!
(1 Ploopi ) min {si , ni } i
P (n1 , n2 , ..., nM ).
i=1
dove si noti che il contributo al processamento di un cliente della stazione i-esima nullo se nello stato che
stiamo considerando ni = 0.
Entrata
L'espressione delle entrate matematicamente molto pi complessa e meno intuitiva. Tenendo in considerazione
che sar la somma di un certo numero di termini che rappresenta il numero di stati da cui si pu provenire per
entrare nello stato desiderato, esaminiamo un caso particolare:
Ipotizziamo di voler calcolare la probabilit di entrare nello stato (4,2,1) nella rete aperta con tre stazioni e N=7
dell'esercizio dell'esonero Aprile 2008 (B). Individuo prima da quali stati posso raggiungere lo stato (4,2,1):
caso 1: arrivo dall'esterno alla stazione [j] (sottraggo 1 al numero di clienti nella stazione [j]);
caso 2: un cliente viene processato e passa da una stazione [j] ad una stazione [i] (sommo e sottraggo 1
A questo punto occorre esprimere questi stati in forma di probabilit e sommarli pesandoli con il coeciente i
per gli arrivi dall'esterno alla stazione i-esima e con il coeciente Pji min sj , n0j j per i clienti processati
dalla stazione j-esima verso la stazione i-esima o verso l'esterno (dove n0j il numero di clienti della stazione
j-esima nello stato di partenza da cui si entra nello stato desiderato, e Pji la probabilit di instradamento dalla
stazione j alla stazione i di destinazione o dalla stazione j verso l'esterno nel caso il cliente debba uscire dalla
rete - qualora non esplicitata nello schema graco, nel calcolo fare attenzione ad eventuali loop sulla stazione).
Riferimenti bibliografici
[1] Adacher L.,
[2] Agnetis
A.,
RetiCode.pdf
[3] Appunti del corso tenuto dalla professoressa Adacher, anno accademico 2008-'09
[4] Carli M.,
http://www.comlab.uniroma3.it/Sistemi1/Sistemi1_Code2.pdf