ANNO V NUMERO 8
Papa, va in convento
Il supervescovo tedesco
d unintervista callida.
Dice, non dice, e poi dice
Usa il condizionale, ma cita Celestino V,
critica la Curia e chiama catastrofico
un papa debole. Ecco perch lo fa
quotidiano
TEL 02/771295.1 - SPED. ABB. POST. - 45% - ART. 2 COMMA 20/b LEGGE 662/96 - FIL. MILANO
La Giornata
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In Italia
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Nel mondo
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Sanremo: i conduttori del 50 Festival saranno Fabio Fazio, Teo Teocoli e Luciano
Pavarotti. Il nome della valletta si sapr solo il 27 gennaio.
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Macalusiana/2
I PERDONI IMPERDONABILI
DI WOJTYLA
LE TENSIONI ecclesiali in attesa
della solenne omelia delle Ceneri,
che sar una pietra di paragone per
i fedeli
(editoriale pagina tre)
DIVAGAZIONI
proustiane sulla
musica e sulle giacche del maestro
Muti, sulla morte di Isolde e su certi teatrini dialogici
(pagina due)
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Rimpasto in Russia. Vladimir Putin ha nominato suo vice Mikhail Kasyanov, ministro
delle Finanze: potrebbe esser lui il nuovo
premier, se Putin vincer le elezioni. Licenziato invece Pavel Borodin, ex tesoriere del
Cremlino, membro importante del clan di
Eltsin, coinvolto nel Russia-gate.
I ribelli ceceni hanno perso Argun e Shali, riconquistate durante la tregua. I russi
ammettono: 26 perdite nelle ultime 24 ore.
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Israele-Siria, nulla di fatto alla fine del secondo round dei colloqui di pace. Le trattative riprenderanno allinizio di febbraio.
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Schulziana
uninfinit di oggetti di
merchandising: dai peluche alle lenzuola, dai
telefoni alle valigie, ai
puzzle. La supremazia di
Snoopy nelle strisce dei
Peanuts conferma il primato degli animali nei
comics umoristici nati
SNOOPY
I dubbi dellAsinello
Asia e Pacifico
Cesare Salvi
to era divenuto proverbiale per il suo presenzialismo mediatico: ogni giorno unintervista. Sotto la sua guida il gruppo, una volta
I GENERALI 5
Gavino Angius
Vicino al premier, leale con il
segretario. Accetta I care ma
non linchiesta su Tangentopoli
er diventare presidente dei senatori
P
della Quercia, Gavino Angius ha affrontato una prova che mai nessun capogruppo
ex comunista aveva dovuto passare. Alla
sua candidatura si contrapposta quella
I COLONNELLI 5
Psicosociobiopolitica
IL FOGLIO QUOTIDIANO
RISIKO DUEMILA
Musica
vismo internazionale dellIran, dopo la vittoria dei duri sui riformisti che ha seguito la
repressione dei moti studenteschi. Tra i segnali: lacquisto di tecnologia nucleare dalla
Cina e la ripresa di appoggio al terrorismo
segnalata dalla Cia.
NellAsia centromeridionale, larco di fermento islamico che si estende dalle guerre
civili tagika e afghana, dallinsurrezione uighur nel Sinkiang cinese e dalle faide etnicoconfessionali in Pakistan si incontra nel Kashmir con le rivolte separatiste che accendono lIndia a partire dal nord-est tribale,
con sanguinose appendici nellinsurrezione
tamil dello Sri Lanka e nelle guerriglie etniche della Birmania. Guerriglia a parte, nel
1999 il Kashmir stato uno dei due fronti al
mondo in cui si sono affrontati due eserciti
regolari, lindiano e il pakistano. Dopo che la
tensione aveva gi alimentato una duplice,
allarmante proliferazione nucleare. Ma unescalation drammatica iniziata quando il
coinvolgimento militare diretto ha innescato
in Pakistan un golpe contro un governo civile che ci stava ripensando. Il dirottamento
aereo di fine anno e la successiva strage in
un mercato sono segnali eloquenti.
Per lAsia Orientale, nel 1997 due giornalisti inglesi previdero per il 2000 una guerra
del millennio tra Cina e Vietnam per il controllo delle isole Paracel e Spratly. Nella
realt, il pericolo viene piuttosto dalle prossime elezioni a Taiwan, da cui a marzo potrebbe emergere una leadership favorevole
a lasciar cadere ogni ipotesi di riunificazione con la Cina. Dopo che per Pechino, con la
retrocessione di Hong Kong e Macao e il riconoscimento dei confini con la Russia, quella dellisola ribelle divenuta la nuova
priorit, per completare la riunficazione
della madrepatria. In vista della grande sfida, tutti i colpi sono ammessi. E se Pechino
ha creato una divisione informatica dellesercito che ha gi iniziato a sabotare sul web
i siti ufficiali di Taiwan, Taipei tratta per acquistare dalla Corea del Nord missili in grado di rispondere ad attacchi dal continente.
Anche in Indonesia, dopo la separazione
di Timor, restano altre Timor purulente
corrispondenti ai nomi da Irian Jaya, Aceh,
Molucche. Gli acehnesi, compatti contro
Giakarta, non promettono nulla di buono, e
lo stesso vale nelle Molucche, dove la popolazione divisa a met fra nativi cristiani e
immigrati musulmani.
Continua in Africa la pletora delle guerre
dimenticate: tra Etiopia ed Eritrea, laltro
conflitto tra eserciti regolari, e poi in Angola, Sierra Leone, Congo, Ruanda, Sudan,
Ciad, Senegal, Uganda, Algeria, Somalia E
se molte mostrano ormai inequivocabili segni di stanca e di esaurimento, la rivolta che
danno a Vienna: una cos lho vista solo portata dallo sposo il giorno che il mio amico Totore o pizzaiuolo abbandon il celibato. Per
una persona di un minimo di rango esiste un
sol abito da cerimonia per la mattina o il pomeriggio, il tight: e, insisto, col gilet fumo di
Londra della giacca, non color tortora. E tuttavia quel concerto fu cos meravigliosamente diretto da portarmi alla commozione:
quanta melanconia nel Valzer di Strauss figlio, questa vecchia Europa sullorlo della catastrofe che si contempla con un sorriso di
commiato misteriosamente conscio E quanta finezza Muti possiede nello star sospeso su
di un filo senza cadere n di qua, nel pathos
apocalittico, n di l, nel banale degno in
ci di Clemens Krauss Sullo stesso filo danza periglioso proprio Johann Strauss, principe, nella vita, dellipocondria: forse lultimo
compositore della Storia ad appaiarsi a Mozart e Schubert e, talora, Brahms, nella sublime impossibilit di distinguere tra la musica
darte e la cosiddetta leggera: senza nulla togliere a Franz Lehar, carissimo al nostro
cuore. Per inciso: chi, se non questo povero
porcellino, ha rampognato la Scala per esser
venuta meno una volta di pi a un preciso dovere, ricordare, allestendola, i cinquantanni
dalla morte dellautore della Vedova allegra,
o almeno eseguendo in concerto sinfonico
Oro e argento, che sotto la modesta definizione di Valzer nasconde uno dei pi concisi, dei
pi bei Poemi Sinfonici del nostro secolo?
Divago, caro Direttore, ma da troppo tem-
NE GRAZIA NE GIUSTIZIA
PICCOLA POSTA
IL RIEMPITIVO
di Adriano Sofri
di Pietrangelo Buttafuoco
Raggiunto su un telefonino
ormai fuori tempo massimo,
mentre era in viaggio per Venezia su un treno, lautore della presente
rubrica dichiara: Vi autorizzo, anzi, vi
incito a scrivere che sono rincoglionito.
Ho letto tutta notte carte processuali e
sono partito in fretta e furia, dimenticando di redigere la piccola posta. A dir
la verit, ero addirittura persuaso che
oggi fosse domenica. Vi chiedo scusa.
Scrivete pure che sono rincoglionito,
purch sia chiaro che ne sono consapevole.
AGENZIA
DE CHIRICO.
Paolo Mauri, su Repubblica, dove tenutario
delle pagine culturali, ha alzato ieri il
suo ditino moralista contro certe pericolose iniziative di disgelo storiografico.
Ha tromboneggiato, infatti, contro Pierluigi Battista che non ha voluto neppure
citare, accusandolo di aver scritto per la
Stampa nientemeno che un articolo su
due libri che raccontano la storia del Msi.
Praticamente una volgarit. In realt era
una pagina molto bella, dove si poteva
EDITORIALI
I perdoni imperdonabili del Papa
A
mano a mano che si chiarisce il disegno teologico e spirituale del Giubileo, insieme ai consensi si fanno sentire le punte della polemica. Il tema del
pontificato pi lungo del secolo stato
quello della riconciliazione della Chiesa
con il mondo moderno. In questa prospettiva non c un acquietamento dei
contrasti con le concezioni materialistiche (comuniste, in primo luogo, ma anche turbocapitalistiche), ma la ricerca di
un dialogo esistenziale con luomo moderno. Latto della riconciliazione giubilare si esprime in un duplice perdono,
quello che la Chiesa concede ai peccatori in forme straordinarie e quello che la
Chiesa chiede per i suoi errori. Ma questi perdoni segnalano i territori di confine del magistero wojtiliano. Da una parte, che in politica si direbbe di sinistra,
con i cattolici pi influenzati dal pensiero luterano, che condanna non tanto il
commercio delle indulgenze, che fu
lorigine dello scisma del XVI secolo,
quanto la potest della Chiesa di perdonare in nome di Dio. Dallaltra, con i settori pi ortodossi che non vedono perch
la Chiesa trionfante e infallibile dovrebbe umiliarsi a chiedere perdono per errori puramente umani, che non intaccano affatto la sua verit e la cui confessione quindi rappresenterebbe una specie
di cedimento allo spirito dei tempi,
non necessario e persino pericoloso.
Si tratta naturalmente di una lettura
delle tensioni ecclesiali fatta su schemi
IL FOGLIO QUOTIDIANO
zone dominare senza problemi il turco, il curdo, larabo e larmeno. La vicinanza di confini
caldi sembra favorire il commercio, il via vai
di mercanzie non si ferma mai e appare pi
attivo che a Damasco: a fare la fortuna del luogo loreficeria. Una manciata di chilometri
pi a nord, a Ras al Ain (sulla linea di confine
con la Turchia) un ginecologo cattolico siriaco con la sala dattesa piena di donne col chador dice senza mezzi termini che il potere
economico qui dei cristiani: Noi ci sappiamo fare, non siamo arretrati come gli altri.
Ma di differenze religiose non vuole parlare e
appena sente la parola sunniti cambia discorso, indicando linfermiera curda con aria
sospettosa: Lei dei loro.
Gli equilibri dellattuale potere in Siria
sembrano reggersi su un patto tra alauiti il
gruppo di appartenenza del presidente Assad e di una buona fetta delllite siriana e
cristiani, dal quale i sunniti sono esclusi. Lo
spiega un prete, che nella cattedrale maronita di Aleppo difende gli aluiti senza troppi giri di parole: Devo dire che grazie a loro e a
questo governo noi cristiani godiamo di
LIBRI
Gabriele dAnnunzio
LETTERE AI FRATELLI TREVES
838 pp. Garzanti, Lire 49.000
del proprio valore al borsino degli autori
e delle regole ferree della moderna industria culturale.
Il primo abboccamento tra i due, avvenuto nel 1885 (auspice la scrittrice Matilde
Serao), si era chiuso burrascosamente.
Troppo esoso e borioso lancor sconosciuto scrittorello, con cui Treves interrompe
le trasmissioni accomiatandosi con un vedo che con lei i rapporti sarebbero troppo
difficili... Le rimando quindi le sue novelle. Fu la pubblicazione del Piacere a
riattivare i contatti tra dAnnunzio e la
trib meneghina, rapporti che, tra alti e
bassi, proseguiranno fino al 1932, in mezzo
a dichiarazioni di stima e imperituro amore e battibecchi finanziari.
Tu avevi stabilito di darmi cinquemilalire per questo volume attesissimo. Limpormi di consegnare fin lultima riga per
averle triste cosa (16 dicembre 1911) si
lamenta il poeta, cui Treves, conscio dellimportanza, colonna della casa editrice e
rit dei difficili accordi contrattuali. Il Pci torinese di Fassino si schiera apertamente a favore dellacquisto da parte della Fiat dellAlfa Romeo, dismessa dallIri, in posizione di
scontro frontale col Pci milanese, nettamente contrario. Nell83, per, il sindaco Diego
Novelli, decide una mossa che spiazza tutti.
Mentre Craxi tenta di imporsi come interlocutore obbligato per lo sdoganamento di un
partito ancora prigioniero del fattore K, il
sindaco di Torino denuncia alla magistratura
traffici illegali che fanno capo al faccendiere
Adriano Zampini. Un colpo sotto la cintura al
Psi locale e nazionale, coinvolto nello scandalo. Per anche assessori comunisti finiscono scabrosamente nellinchiesta, per affari
poco chiari che coinvolgono anche il mondo
Fiat. Novelli viene portato in palmo di mano in pubblico, ma sconfessato in privato
con la decisione di non inserirlo nella direzione del Pci (gli preferito il giovane Fassino). Con Viale Marconi gelo per anni.
Lidillio con Castellani
Passata lera del pentapartito e della crisi
comunista a cavallo della caduta del Muro,
Corso Marconi si schierer, nel 93 contro
Diego Novelli che per Rifondazione Comunista corre a sindaco della citt. Lappoggio andr a Valentino Castellani, sostenuto dal Pds
e alleati. La Giunta Castellani non deluder
la Fiat. Mentre chiudono la fabbrica del Lingotto, la Spa Stura e la Spa Centro, restano
Mirafiori e Rivalta, la Giunta non si oppone
alla complessa operazione immobiliare che
trasforma gli spazi del Lingotto in un centro
congressi e multimediale.
Il resto storia dellultimo anno. E dello
sdoppiamento di linea da cui siamo partiti. Perch quando Massimo DAlema schiera
apertamente Palazzo Chigi a favore della scalata di Telecom da parte dellOlivetti di Colaninno, contro lorsignori che con lo 0,6% pretendono di controllare le aziende, Gianni e
Umberto Agnelli prima credono di poterlo
sedurre con le lusinghe. Che, in due incontri
personali con il premier, non sortiscono alcun effetto. Poi devono arrendersi: Enrico
Cuccia si vendica dellestromissione di Romiti affondando, anche grazie alla merchant
bank di Palazzo Chigi, tre colpi uno pi sanguinoso dellaltro nelle ambizioni della galassia Fiat-Ifil. Che perde Telecom, non conquista Banca di Roma, e assiste impotente alla vittoria di Via Filodrammatici su Generali-Ina. I veltroniani restano e sono pi che
mai perplessi. Lanfranco Turci, che pi volte
ha levato critiche contro le scelte di Bersani
e Bassanini nel DAlema-uno, nel DAlema
bis stato premiato da Veltroni col sottosegretariato allIndustria, da cui Bersani stato allontanato. Oggi il ritorno degli uomini di
Prodi, Micheli a Palazzo Chigi e Letta allIndustria, fa pensare ai fratelli Agnelli che il futuro prossimo sar men duro. Ma DAlema
sempre a Palazzo Chigi: e non detto che le
prossime scelte su Aeroporti e Grandi stazioni, in via di privatizzazione, non saranno di
nuovo sgradite ai signori di Torino. Comunque compiaciuti, si dice, di aver celebrato il
centenario della Fiat registrando da Botteghe Oscure un soccorso rosso che fa giustizia di ottantanni di antagonismo.
50 ANNI FA
11 GENNAIO 1950
Sei operai uccisi a Modena dalla polizia nel
corso di violenti scontri con i lavoratori che
manifestano contro la disoccupazione. E
uno degli episodi pi cruenti nella storia
travagliata dei contrasti sociali e politici di
tutto il dopoguerra. Gli scontri, che provocano anche una cinquantina di feriti, alcuni dei quali gravissimi, avvengono il 9 gennaio alle Fonderie Orsi. Dopo un mese di
chiusura, lo stabilimento doveva riaprire
ma i contrasti tra propriet e Camera del lavoro apparivano insanabili al punto che la
Cgil aveva organizzato per protesta loccupazione di tutte le fabbriche di Modena. La
tensione, latente da giorni e alimentata anche dalle informazioni diffuse dalla polizia
sulla scoperta di arsenali clandestini di armi in tutta la provincia, era palpabile. Accerchiati e temendo di essere aggrediti dai
dimostranti, che si avvicinano minacciosi
alla fabbrica per occuparla, i poliziotti di
guardia si spaventano e aprono il fuoco.
Il ministro dellInterno, Mario Scelba, di
cui le sinistre chiedono a gran voce le dimissioni, replica inflessibile che lo Stato
non pu ammettere passivamente loccupazione delle fabbriche. E il presidente del
Consiglio, Alcide De Gasperi viene spregiativamente soprannominato dalla stampa
socialcomunista il presidente di Modena.
IL FOGLIO QUOTIDIANO
Luomo di Sloterdijk sta in banca, in Danimarca, nel seme con gli occhi blu
Signor direttore - Il presidente Prodi assicura di avere annotato sul suo diario: 7 ottobre
colloquio con Cossiga. Evito tutti gli argomenti di politica italiana di corto respiro e, con stile, allo stesso modo si comporta Cossiga.
Escluso, quindi, che egli abbia parlato dei candidati da lui graditi a Palazzo Chigi. Tratterebbesi di argomenti di corto respiro, quisquiglie.
Cossiga ha mentito e DAlema potr dormire su
due guanciali. Ceppaloni, piuttosto, sar davvero una piccola Svizzera come dicono alcuni,
oppure una mezza ciofeca, come ne ridono altri? Mica semplice. E su argomenti cos che dallo studio di Prodi, nella piovosa Bruxelles, partono quei respironi ampi, belli, lunghi, destinati alla politica profonda della Patria lontana.
Andrea Marcenaro
Signor direttore - Larticolo di Marina Valensise su Sloterdijk e sulle sue tesi in merito alle
regole per il parco uomini ripropone il tema
della vivace discussione tra Socci e Merlo: ci sono dei limiti, e di che natura, alla produzione
artificiale di esseri umani? Non ho competenze per disquisire sui problemi teologici, etici o
genetici, ma ho una propensione che deriva
dalla tradizione per quella che si potrebbe definire una produzione naturale in regime di libert (ossia quando lo scambio avviene senza
coercizione), e provo grande compassione per
quella che un tempo si chiamava linfanzia abbandonata. Mi chiedo tuttavia se i fautori della produzione artificiale di esseri umani, oltre
a riconoscere ai genitori (sia legali, sia naturali) il diritto a soddisfare il proprio, nobile e le-
adeguato risarcimento. Certamente ci non servir ad arrestare il progresso scientifico, ma potrebbe raffreddare le smanie di quanti pensano
di raggiungere la felicit progettando le caratteristiche della progenie.
Raimondo Cubeddu, Universit di Pisa
Sloterdijk non ancora famoso in Italia,
ma il Wall Street Journal di ieri riferisce
del moltiplicarsi di fan dello sperma danese, che si guadagna una reputazione: materia di alta qualit. Infatti il signor Mark Russell, manager del Bridge Center fertility clinic, denuncia una tremenda scarsit di donatori con gli occhi azzurri. E passa la giornata al telefono con una Banca dello sperma danese, dove non c penuria.
Signor direttore - Ho molto apprezzato il ricordo da voi pubblicato di Aldo Garosci, bella
figura. Mi piace ricordare, dal suo libro sulla
guerra di Spagna, le pagine sul rapporto tra
Georges Bernanos e Simone Weil; il primo, monarchico, si era trovato a Maiorca e, nel libro
Les grands cimetires sous la lune, denunci
le violenze fasciste; la seconda, bellissima figura di studiosa anarchico-cristiana, che era stata nelle file repubblicane, in una lettera a Bernanos denunci la facilit di uccidere da parte
di comunisti e anarchici. Due stupendi esempi
di critica antitotalitaria e di spirito cristiano.
Aldo Garosci ha il merito di essere uno dei pochi italiani che se ne sia occupato.
Mario A. Cattaneo,
Universit di Milano
Corone
Casa Windsor, bilancio di
un annus tuttaltro che horribilis
E ormai i figli rigano dritto
COME DIVENTARE una famiglia normale
senza lincubo delle nuore deviate
Il bilancio del 1999 piuttosto positivo
per la monarchia britannica. Lincubo delle
nuore deviate un lontano ricordo: la
presenza di Diana ridotta a cartoline o figurine in resina colorata vendute a Oxford
Street per i turisti; Fergie uno spettro intravisto solo in qualche talk show americano come testimonial improbabile per le tecniche della Weightwatching, o sbeffeggiata sul palcoscenico nei pantomimes natalizi di antica tradizione satirica. Labile trasformazione di Carlo in vulnerabile ragazzo padre e coscienzioso fratello maggiore
del popolo stata recitata a perfezione.
Con due anche nuove di zecca (di cui la seconda sostituita in un recente intervento), la
Queen Mum corre entusiasta verso il suo
primo secolo (4 agosto del 2000) passato in
terra, amatissima malgrado i debiti ultramilionari; la virile Anna fa la principessa
seria; Andrea ha trovato un po di seriet, al
posto della ciccia post adolescenziale ormai
scomparsa. Persino il gaffeur Filippo dEdimburgo stato parco con le sue battutacce piccanti. I principi William e Harry crescono bene (malgrado lapparente dedizione di buona parte degli amici del futuro monarca al fascino della cocaina), e fanno molta presa sui giovani (secondo un recente
sondaggio, l80% degli under 24 si sente fortemente monarchico). Solo Edoardo infastidisce (la sua Sophie lascia piuttosto indifferente, grazie ai suoi infelici tentativi di
sfruttare il carisma della monarchia per il
bene della propria agenzia di pierre, una
specie di Windsor Spa) per la presunzione, ereditata dal fratello riformato Andrea.
In sintonia con lo zeitgeist post Diana, piuttosto democratico (ma anche demagogico), i
Windsor hanno dimostrato anche loro di essere, come la scomparsa principessa, del
popolo: si sono scoperti plausibilmente
blokeish (bloke, un tizio qualunque)
nel coraggioso nuovo mondo blairiano.
LABOLIZIONE della Camera dei Lord non
mette in discussione listituzione monarchica
Seguendo alla perfezione le istruzioni dei
suoi ministri (lo fa da 47 anni, con ben dieci
premier diversi), Elisabetta riuscita a
emergere dignitosamente dalla confusa
gimkana costituzionale che il governo Blair
le aveva preparato. Ora passa molto pi
tempo in Scozia, obbligando i figli a fare altrettanto: Anna diventata lufficiosa viceregina scozzese; Edoardo, figlio prediletto,
stato scelto dalla mamma come suo ambasciatore speciale presso la Repubblica irlandese, dove a gennaio Elisabetta far una
visita ufficiale, la prima di un monarca britannico dal 1911. La retorica pseudo giacobina nata intorno alla cacciata dei nobili
della Camera dei Lord non ha acceso la
miccia della contestazione sul principio
delleredit per il capo dello Stato. La novit del referendum (fallito) in Australia sul
tema a resident for president, ha trovato
Elisabetta giustamente neutrale sullesito
(ma si prevede una delicata uscita di scena
comunque, malgrado lesito positivo). Il Capodanno, infine, stato fittissimo di appuntamenti ufficiali, per accontentare la mania
celebrativa e un poco roboante del governo
di Tony Blair.
AL CONTRARIO di Blair, Elisabetta conosce
alla perfezione usi e costumi del suo regno
Si chiusa a favore della regina la polemica su Auld Lang Syne (la tradizionale
canzone scozzese di fine anno, con testi del
poeta del 700 Robert Burns, e da sempre inno di chiusura del congresso del Partito laburista). La regina era stata accusata di non
aver incrociato le braccia durante lesecuzione di Capodanno, come avevano fatto invece Blair e sua moglie. Lassociazione ufficiale dei circoli burnsiani ha fatto sapere
che la tradizione filologica scozzese vuole,
infatti, che si incrocino le braccia soltanto
per la strofa del quarto verso, il quale inneggia allamicizia, ma che non stata cantata quella sera. E la regina, che del corretto protocollo di ogni angolo del suo regno
una fuoriclasse, si era semplicemente limitata a rispettare il giusto rito burnsiano.
Alta Societ
Chi prepara le grandi cene dei Signori
di Milano? Se lo sono chiesti in molti in
queste settimane di baldoria. E alla fine
saltato fuori il segreto: il re del super
catering Vittorio, il ristorante di Bergamo bassa. Lo ha scelto anche Francesco Micheli per il suo bel pranzo
natalizio.
IL FOGLIO quotidiano