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M.M.

Gli Aramei
Gli Aramei sono un popolo nomade semitico menzionato sei volte nella Bibbia ebraica,
stanziato nella parte nord occidentale della Mesopotamia (Bayn Naharaim, Tra i due fiumi,
o Aram-Naharaim, i fiumi degli aramei) e nelle regioni vicine facenti parti dei moderni stati
di Turchia, Siria, Iran, Iraq, Giordania e Libano.
A pieno titolo rientranti nei gruppi etnolinguistici semiti di cui potrebbero, seguendo la
tradizione, essere considerati i progenitori eponimi in quanto il quinto figlio di Sem e il
figlio di Camuel, nipote di Nachor e fratello di Abramo, portano entrambi il nome Aram.
Le tracce pi antiche degli Aramei risalgono allinizio del II millennio a.E.V. e si
intensificano nel XII sec. a.E.V., quando i loro clan della steppa mesopotamica, tra il corso
superiore dellEufrate e del Tigri, cercarono di spostarsi nella Mesopotamia
centrosettentrionale. DallAntico Testamento si deduce che approssimativamente nella
stessa epoca furono nomadi sui confini orientali della Siria e della Palestina; poi
penetrarono sempre pi profondamente, verso ovest, in tutta la Siria e Palestina e in
Assiria e Babilonia a est, diffondendovi la loro lingua e la loro civilt.
In Siria fondarono alcuni piccoli Stati, tra i quali acquist importanza soltanto quello di
Damasco; a Babilonia era di origine aramaica la dinastia neobabilonese o caldea.
Per quanto riguarda lantica origine di questo ceppo etnico, la maggior parte degli studiosi
ritiene che i due fiumi, di cui parlano gli antichi documenti tra cui il Libro dei Giubilei,
debbano ritenersi il Tigri e lEufrate.
Gli autori della Jewish Encyclopedia, tra il 1901 e il 1908, non trovarono il nome Aram nelle
iscrizioni babilonesi o assire ma, basandosi sul contenuto di tre tavolette delle Lettere di
Egiziane Amarna, identificarono il nome Naharaim con il termine Nahrima, terra del fiume
o dei due fiumi.
Il termine aramei era utilizzato nellantichit dagli Ebrei per distinguere i loro cugini pi
distanti, che abitavano ad oriente (Aram) dagli Arpachshadite (detti anche trib dei Figli di
Eber).
Va detto che gli Aramei non formarono mai uno stato unito, piuttosto essi erano
accomunati dalluso della lingua aramaica che originariamente era scritta utilizzando
Magus Mizar

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l'alfabeto fenicio. Allepoca degli imperi babilonese e persiano, laramaico divenne la


lingua franca di tutto il Vicino Oriente.
Di fatto, il concetto di aramei e di aramaico essenzialmente linguistico, dal momento che
solo in brevi periodi esistette un regno arameo, peraltro lungi dal mantenere sotto la
propria sovranit tutte le popolazioni di lingua aramaica.
A parte un primo enigmatico riferimento ad Aram in iscrizioni che descrivevano lo
sfruttamento di Naram-Sin in Siria, viene generalmente accettato che gli Aramei si
trovassero in quellarea fin dal XIV secolo a.E.V. e che fossero organizzati per case
familiari, o Bet, come Bet Adini (la casa di Adin, oggi Tell Ahmar), o Bet Agusi (a nord di
Aleppo).
Nellodierna Siria esisteva una federazione di piccoli principati aramei, agli ordini di un re
senza carattere divino che si avvaleva di una folta burocrazia, come Aram Damascus (oggi
semplicemente Damasco) e Hamath. Comunque gli Aramei non divennero mai un impero
veramente unito.
Questi regni vennero soggiogati da Adad-nirari II, da Assurnasirpal II e da suo figlio
Salmanassar III, che distrussero molte delle piccole trib e diedero il controllo della Siria,
dei suoi commerci locali e delle sue risorse naturali agli assiri. Alcuni re assiri presero
persino mogli aramee. Bench senza uno stato, gli Aramei continuarono ad essere presenti
in Babilonia e Mesopotamia, dove vennero assimilati nelle societ locali.
Ci che rileva ai fini antropologici-culturali che gli Aramei ereditarono la cultura e la
letteratura dai Babilonesi oltre che di altri popoli mesopotamici
Esempio della letteratura aramaica la stele di Zakkur, la pi antica di Kilamuwha.
Questa stele parla di gesta di re con gli dei compresa la maledizione di chi lavesse
distrutta.
Le citt aramaiche erano decorate da grandiose costruzioni monumentali, ricche di
bassorilievi e di statue: si tratta di uno stile molto originale, con leggeri influssi dellarte
neoittita.
La religione dei principati aramei assomigliava molto a quelle cananea e babilonese,
perch adoravano divinit come El Baal ed Astarte. Infatti gli Aramei ereditarono la
cultura dei popoli dell'antica Mesopotamia, compresa la loro mitologia. In seguito furono
uno dei primi popoli ad abbracciare il cristianesimo.
Gli aramei moderni, noti come aramaici, siriaci o siri, praticano prevalentemente la
religione cristiana e parlano una versione dellaramaico nota come siriaco. Per adottare i
termini genealogici dellantichit, si potrebbe considerarli come i discendenti di Aram, che

Magus Mizar

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era figlio di Sem, o, forse, di Nahor, fratello di Abramo, tramite suo figlio Kemuel, il padre
di Aram.
Gli Aramaici sono considerati i veri discendenti degli antichi siriani. Tuttavia, poich
ormai per siriani si intendono i moderni abitanti di lingua araba della Siria (costituenti la
maggioranza della popolazione), si preferisce utilizzare il termine siriaci o siri per
designare gli aramei odierni parlanti laramaico o siriaco e professanti la religione cristiana
(i quali ormai in Siria costituiscono una minoranza rappresentante il 10% della
popolazione totale). Nellaramaico-siriaco il termine siriaco si traduce con
Suryoye/Suryaye/Suroye/Suraye.
La stele di Zakkur (o Zakir) una stele reale scoperta nel 1903 da Henri Pognon a Tell
Afis, 45 km a sudest di Aleppo (Siria), nel territorio dellantico Regno di Hamath.
Fu pubblicata nel 1907 dallo stesso Pognon. Attualmente conservata presso il Museo del
Louvre, a Parigi.

Stele di Zakkur

Si tratta di una stele di epoca aramaica realizzata in basalto, di cui si conservano solo
quattro frammenti, che misura circa 30 cm di larghezza, 13 cm di profondit e 62 cm di
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altezza (in origine doveva essere alta circa 2 metri). Riporta un'iscrizione del re Zakkur in
aramaico e si ritiene che risalga all'805-775 a.E.V. Delliscrizione sono leggibili:

28 righe di testo sul fianco destro,

17 righe di testo sulla parte inferiore del lato frontale,

2 righe di testo sul fianco sinistro.

Il testo recita:
Sono la stele di Zakkur, re di Hamath e Lua, eretta per Iluwer [...] Baal amayn mi
ha nominato re su Hazrak (in Lua) [...] Ma Bar-Hadad, figlio di Hazael, re di Aram,
riun contro di me diciassette re:
Bar-Hadad III, il re Bir-Gu di Arpad, il re di Que, il re di Amq, il re di Gurgum, il
re di Ja'udi, il re di Melid, il [...] ed essi eressero un muro pi alto delle mura di
Hazrek [...] Baal amayn mi disse:
Io ti sar vicino e ti liberer da tutti questi re" [...] ed io costruii templi per gli dei in
tutto il paese [...] Chi rimuover questa stele [...] Baal amayn, Iluwer e [...] ama
e Sahar [...] e gli dei del cielo, [...] possa il nome di Zakkur e della sua casa (rimanere
per sempre)

Stele funeraria

Bibliografia
The Aramaic language: its distribution and subdivisions - Beyer, Klaus Gttingen: Vandenhoeck und Ruprecht 1986 ISBN 3-525-53573-2.
The Aramaean Ahlam - Sabatino Moscati 1959
The Aramaeans: their ancient history, culture, religion - Lipiski, Edward - Peeters Publishers 2000 - ISBN 97890-429-0859-8.

Magus Mizar

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