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Fisica: scienza che studia i fenomeni naturali, ovvero tutti gli eventi

che possono essere descritti, attraverso osservazioni quantitative cio


basandoci su osservazioni che si rifacciano a misure su grandezze
fisiche (al fine di stabilire principi e relazioni che regolano interiezioni
tra le stesse grandezze fisiche).
Grandezza fisica: tutto ci che possibile misurare.
Misurare: significa confrontare lunit di misura scelta con la
grandezza da misurare e contare quante volte lunit contenuta nella
grandezza.
Oppure: La misura il processo che permette di conoscere una qualit
di un determinato corpo (ad esempio la lunghezza o la massa) dal punto
di vista quantitativo, tramite un'unit di misura, cio una grandezza
standard che, presa n volte, associ un valore univoco alla qualit da
misurare.
Il sistema di unit di misura universalmente accettato dai fisici il
Sistema Internazionale (SI): esso basato su sette grandezze
fondamentali, dalle quali derivano tutte le altre, ovvero:
il metro (m), per le misure di lunghezza;
il secondo (s), per gli intervalli di tempo;
il chilogrammo (kg), per le misure della massa;
l'ampere (A), per le intensit di corrente;
il kelvin (K), per le misure di temperatura;
la mole (mol), per la quantit di sostanza;
la candela (cd), per l'intensit luminosa.

Le unit di misura sono state scelte secondo alcuni criteri di praticit:


Devono essere confrontabili con la grandezza che si andr a
misurare (ne troppo piccola, ne troppo grande);
Deve essere facilmente riproducibile (cio deve essere possibile
realizzarne delle copie);
Non deve cambiare nel tempo (deve essere perci
indeformabile);
Deve essere identica per tutti.
Metro: lunit di misura della lunghezza; 1 m corrisponde alla
quaranta milionesima parte del meridiano terrestre.
Il metro campione stato costruito tracciando due incisioni su una barra
di platino-iridio una combinazione di metalli indeformabile nel tempo.
In seguito, il metro, venne ridefinito come la distanza che percorre la
luce nel vuoto in un tre centomilionesimo di secondo.
Massa: propriet intrinseca di un corpo, che corrisponde alla quantit
di materia dello stesso. La massa essendo quindi una propriet
intrinseca, non dipende dalle particolari situazioni in cui i corpi possono
trovarsi (es. la massa di una mela sulla terra sar uguale anche sulla
luna).
Nel Sistema Internazionale (SI),
lunit di misura della massa il chilogrammo (kg);
il chilogrammo campione un cilindro di platino-iridio
di diametro 39 mm e altezza 39 mm.
Massa e peso:
Differenze: Il peso la forza con cui un corpo viene attratto verso il
centro del pianeta.
La massa una caratteristica intrinseca di un corpo.
Il peso si misura in Newton (N) la massa in chilogrammi (kg).

La densit di una sostanza:


LA RAPPRESENTAZIONE DEI DATI E DEI FENOMENI
La materia pi concentrata in alcune sostanze rispetto ad altre.
La densit di una sostanza il rapporto tra la massa e il volume che la
sostanza occupa. La formula quella che segue dove:
d = densit
m = massa del corpo
V= volume del corpo
m
d=
V
Lunit di misura con cui calcoleremo la densit sar:
kg/m3 oppure g/cm3 ; non mancano per i casi nei quali si utilizza il dL
(decilitro) quindi lunit di misura sar
perch 1 dL =

Un fenomeno pu essere rappresentato con una tabella, con una


formula o con un grafico. Analizziamo singolarmente queste opzioni.
Tabella:
Prendiamo come esempio un rubinetto dal quale esce un flusso costante
dacqua pari a 2l dacqua al minuto.
Se poniamo quindi un recipiente sotto il rubinetto, al minuto 0 avremo
0l dacqua, al minuto 1 avremo 2l dacqua, al minuto 2 ne avremo 4l e
cos via. Sintetizziamo il fenomeno nella tabella sottostante.
Tempo (minuti)
0
1
2

Quantit dacqua (litri)


0
2
4

Formula:
Possiamo notare che il concetto che abbiamo espresso nella tabella ha
in s una certa regolarit: la quantit dacqua nel recipiente pari al
tempo moltiplicato 2; quindi se indichiamo con q la quantit dacqua
che c nel recipiente e con t un tempo generico, possiamo descrivere il
fenomeno con la seguente formula:
q=2 t
Questa formula ci permette di calcolare la quantit dacqua nel
recipiente, nonch sintetizza in linguaggio matematico il fenomeno.
Grafico:
Vedremo in seguito le caratteristiche di un grafico.

Per adesso ci limitiamo ad esprimere il medesimo fenomeno con questo


strumento.
Tempo (ore)
0
0,1
0,2
La tabella fornisce una
0,3
conoscenza del fenomeno in
0,4
alcuni intervalli di tempo, e ci
permette delle volte di individuare un qualche tipo di relazione
nota tra le grandezze. essenziale per chiarire il grafico.
Il grafico ci da una visione sintetica ed immediata del
fenomeno.
La formula la rappresentazione pi astratta e lontana
visivamente dal fenomeno, ma quella che ci fornisce pi
informazioni: ci permette di conoscere un dato qualsiasi.
(Richiamandoci allesempio precedente del rubinetto, sarebbe
stato impossibile sapere quanta acqua c nel recipiente dopo
3,4 minuti utilizzando il grafico o la tabella, il che invece si pu
fare con lutilizzo della formula).

Confronto fra le tre


rappresentazioni:

Analogie tra fenomeni:


In generale, fenomeni diversi possono essere studiati allo stesso modo,
poich riassumibili con la medesima relazione.
Di seguito, sono elencate le relazione note e pi frequenti tra i
fenomeni:
Proporzionalit Diretta;
Proporzionalit Inversa;
Proporzionalit Diretta Quadratica;
Proporzionalit Inversa Quadratica;
Correlazione Lineare.

Velocit (km/h)
0
Grafici cartesiani:
40
Prima di affrontare lanalisi delle
70
relazioni note pi frequenti,
85
essenziale parlare del grafico
120
cartesiano, il pi utile ed utilizzato.
Per costruire un grafico, abbiamo necessariamente bisogno di alcuni
dati, perci i grafici sono sempre accompagnati da una tabella.
Supponiamo di dover costruire un grafico avendo i dati contenuti nella
seguente tabella:
1) Per iniziare disegniamo due rette perpendicolari, una orizzontale
(asse delle ascisse) ed una verticale (asse delle ordinate).
2) Saranno le due rette ad individuare il piano cartesiano.
3) Vicino ad ogni asse, si scrive rispettivamente il nome della
grandezza da rappresentare e la sua unit di misura.
4) Si stabilisce poi un verso di percorrenza, cio il verso secondo il
quale la retta rappresentata aumenta.
5) Si stabiliscono le opportune scale sui due assi, per adattare alle
dimensioni del grafico i valori della tabella.
6) Si riportano i valori dalla tabella al piano cartesiano, ogni
coppia di valori, individua un punto nel piano.
7) Se sappiamo che le grandezze variano con continuit, possiamo
unire i punti con una linea continua (ne esistono di vario genere,
e le affronteremo in seguito).
Di seguito, il processo passo-passo della costruzione di un grafico
cartesiano.

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