Anda di halaman 1dari 15

Nove punti di base

sulla Critica Testuale del


Nuovo Testamento
ossia
una breve panoramica della CT del NT
TB0002 - Roma - PUG - 2009
1

Punto 1. Formazione del NT


Gli scritti del NT sono stati composti nel periodo tra ca. 50 - 130 d.C.
nel greco della Koin - il greco del I secolo d.C. comunemente usato nelle
regioni del Vicino Oriente sotto influsso della cultura ellenistica e
nellambito della dominazione Romana.
Fin dallantichit non mancano testimonianze o studi a favore di un
originale semitico di alcuni libri, ma in realt non abbiamo nessun
originale dei libri del NT, e tutte le copie pi antiche sono in greco.
Probabilmente la stragrande maggioranza dei 27 libri autografi
del NT erano in possesso delle Chiese in grande Grecia.
Questi scritti sono considerati dai cristiani come ispirati da Dio,
anche se ovviamente non tutti i critici testuali credono in questa
ispirazione. Ma anche per loro, negativamente, lispirazione non riguarda
gli scribi che copiarono questi libri, n editori del testo del NT, n i suoi
traduttori in lingue diverse. Perci arrivare al testo originale del NT un
compito di grande importanza.
2

Punto 2. Processo della produzione


dei mss. del NT
Non abbiamo nessun originale degli scritti del NT, ma ci sono
pervenute tantissime copie antiche, che provengono da luoghi e periodi
diversi. Alcune di queste copie manoscritte sono antichissime, scritte
perfino poche decine di anni dopo la stesura delloriginale. Purtroppo, tra
questa grandissima quantit di manoscritti (= mss.) non ci sono due
identici.
Tutte queste copie provengono dal periodo prima dellinvenzione
della stampa, sono scritte cio a mano, e perci contengono molti errori
che si moltiplicavano nel processo di produzione durato pi di mille anni.
Da qui sorge il compito della scienza chiamata critica testuale:
ricostruire cio il testo originale del NT tramite lanalisi comparativa dei
manoscritti a nostra disposizione, liberando il testo dagli errori, sia questi
non intenzionali che quelli intenzionali, che sono apparsi nel processo di
trasmissione.
3

Punto 3. Fedelt
Fedelt della
trasmissione del NT
Il testo del nostro NT tanto diverso da quello originale?
No, perch il testo del NT stato trasmesso con molta fedelt alloriginale.
Questa convinzione si basa sui seguenti fatti:
Grande quantit dei mss. Ca. 25 ooo mss. delle varie parti del NT
di cui 5700 in greco, 10 000 in latino e il resto in altre lingue antiche.
Lantichit dei mss. Non pochi di essi sono antichissimi (il pi antico
papiro del ca. 125 d.C.)
Alto grado di somiglianza del testo conservato nei mss.
Comparazione: mss. del NT mss. delle opere classiche (greche o latine).




Iliada di Omero il ms. pi antico scritto ca. 500 anni dopo loriginale.
Guerra Gallica di Giulio Cesare il ms. pi antico ca. 900 anni dopo loriginale.
Il Vangelo di Giovanni il ms. pi antico scritto ca. 50 anni dopo loriginale!
4

Punto 3. Fedelt
Fedelt della trasmissione del NT (continua)

Punto 3. Fedelt
Fedelt della trasmissione del NT
(continua)

In pi:


La maggioranza delle differenze tra le copie riguardano piccole


variazioni della grafia delle parole o del loro ordine.

Il 98% del testo del NT rimane senza dubbio.


I dubbi riguardano dunque solo 2% del testo.

Ma la maggioranza di queste varianti testuali pu essere


facilmente corretta, grazie ai metodi della critica testuale,
e pu essere trovata in qualche ms. che possediamo.

Infine, le differenze che rimangono non affettano seriamente


linsegnamento trasmesso dal NT.

Punto 3. Fedelt
Fedelt della trasmissione del NT
(continua)

Ecco un esempio:
In quanti modi possiamo scrivere in greco: Ges ama Paolo?
1.

VIhsou/j avgapa/| Pau/lon

9.

avgapa/| VIhsou/j Pau/lon

2.

VIhsou/j avgapa/| to.n Pau/lon

10.

avgapa/| VIhsou/j to.n Pau/lon

3.

o` VIhsou/j avgapa/| Pau/lon

11.

avgapa/| o` VIhsou/j Pau/lon

4.

o` VIhsou/j avgapa/| to.n Pau/lon

12.

avgapa/| o` VIhsou/j to.n Pau/lon

5.

Pau/lon VIhsou/j avgapa/|

13.

avgapa/| Pau/lon VIhsou/j

6.

to.n Pau/lon VIhsou/j avgapa/|

14.

avgapa/| to.n Pau/lon VIhsou/j

7.

Pau/lon o` VIhsou/j avgapa/|

15.

avgapa/| Pau/lon o` VIhsou/j

8.

to.n Pau/lon o` VIhsou/j avgapa/|

16.

avgapa/| to.n Pau/lon o` VIhsou/j

Punto 4. Qualche parola tecnica


usata dalla critica testuale
1. Testimoni diretti del testo del NT
Scritti in greco, costituiscono 1/5 parte di tutti mss. del NT (ca. 5700).
Si dividono in quattro gruppi: papiri, onciali, minuscoli e lezionari.
Papiri mss. scritti su papiro, scoperti pi recentemente (linizio del XX sec. in
Egitto). Sono i pi antichi. Finora abbiamo ca. 115 papiri del NT.
Abbreviazione: la lettera P con nr. in apice, ad es. P75.
Onciali mss. scritti con i caratteri maiuscoli. Datati dal IV fino al IX sec.
Importantissimi per la loro antichit e completezza. Abbreviati con le lettere
maiuscole dellalfabeto latino. I pi importanti onciali sono: B (Vaticano),
S (Sinaitico), A (Alessandrino), D (Bezae). Per il Sinaitico viene spesso usata
la lettera ebraica (alef). Dato che la quantit dei mss. in onciale ha superato
il numero delle lettere dellalfabeto latino, ora per gli onciali si usano spesso
numeri arabi preceduti da 0; es. 01 (=S== Sinaitico); 02 (=A= Alessandrino);
03 (=B=Vaticano); 05 (=D=Bezae); 06 (=D=Claromontanus).
8

Punto 4. Qualche parola tecnica usata dalla critica testuale (continua)


(continua)
Minuscoli mss. scritti con i caratteri minuscoli. Sono i pi numerosi, ma
anche i pi tardivi: la maggioranza a partire del IX secolo. Si riconoscono
semplicemente per i numeri 1, 2, 3, ecc. a loro assegnati.
Lezionari - erano usati nella liturgia, similmente ai nostri lezionari della
Messa; non seguono lordine del NT, non contengono testi completi. Sono
segnati con la lettera l seguita da un numero; ad es. l 1591.

2. Testimoni indiretti del testo del NT


Versioni antiche; iniziarono gi dal II secolo, a causa della necessit di
tradurre il greco in altre lingue dei popoli, per poter evangelizzarli. Cos
abbiamo le versioni latine (Vetus latina, Vulgata), versioni siriache (Vetus syra,
Peshitta), versioni copte (bohairica e sahidica), armena, georgiana, etiopica,
gotica, paleoslava.
Citazioni dei Padri della Chiesa. I Padri conoscevano spesso dei mss. molto
antichi che a noi non sono pervenuti, ma che si sono persi nella lunga storia
della trasmissione. Per identificare facilmente questi testimoni vengono pure
adoperate delle abbreviazioni, di cui parleremo in seguito.
9

Punto 4. Qualche parola tecnica usata dalla critica testuale


(continua)

3. Edizioni del testo greco del NT


Nella storia della critica testuale, a partire della invenzione della stampa,
furono pubblicate tantissime edizioni del testo greco preparate in base alla
comparazione dei numerosi mss. per scegliere le varianti testuali
considerate pi vicine alloriginale. Le pi importanti edizioni sono di:
Tischendorf, West-Hort, von Soden, Nestle-Aland. Per queste edizioni si
usano spesso abbreviazioni; ad es. NA27.

4. Textus Receptus
In latino significa testo accettato. Si tratta della pi antica versione
stampata del testo greco del NT preparata da Erasmo da Rotterdam in
1516. La denominazione Textus Receptus proviene da una delle sue prime
edizioni, quella dei parenti Elzevier (dellanno 1633), dove nella
introduzione si dice che il testo accettato da tutti, come il migliore
testo del NT, anche se infatti la scelta si basata sui mss. piuttosto tardivi
che non offrono il testo migliore.
10

Punto 5. Diverse famiglie e tipi del testo


Il tipo testuale Bizantino (=Koin, = Testo di Maggioranza). Contenuto in
90% di mss. in greco, un testo molto omogeneo. Per molti secoli fu il
testo standard; rispecchiato nel Textus Receptus. Per la distribuzione dei
mss. associato allAsia Minore. Nessuno di questi mss. datato prima del IV
secolo. Dalla maggioranza degli studiosi considerato il peggiore tra i
quattro tipi testuali. Ultimamente si discute molto sul suo valore.
Il tipo testuale Alessandrino. Legato ad Alessandria e allEgitto in genere.
Come tipo testuale forse il pi antico (datato al II secolo), presente in molti
papiri pi antichi e in alcuni antichi onciali. Di solito viene riconosciuto come
il tipo del testo migliore, meno corrotto, pi vicino alloriginale.
Il tipo testuale Occidentale. Molto antico, pu risalire perfino al II secolo,
ma poco omogeneo. La denominazione Occidentale ambigua, giacch
alcuni testimoni di questo tipo testuale non provengono dalloccidente;
tuttavia si trova nella maggioranza degli antichi manoscritti latini.
Il tipo testuale Cesariense. Il meno provato dalla evidenza testuale, rimane
come unipotesi. Le origini sarebbero egiziane. Il testo il pi misto di tutti.
11

Punto 6. Il percentuale delle copie antiche


La quantit di mss. antichi che possediamo molto piccola (ca. 50 su 5000).
Tutti i mss. pi antichi (copiati meno di 200 anni dopo la stesura delloriginale),
provengono dalla stessa regione geografica dellAlto Egitto. Eppure nelle
altre parti dellantico Impero Romano i mss. pure dovevano essere numerosi.
Si sono conservate pochissime copie tipo madre-figlia; anche questo fatto
indica che la maggioranza dei mss. antichi si perduta.
Allora probabilmente abbiamo solo ca. 1% dei mss. mai esistiti.
Conclusione: non si dovrebbe confidare troppo solo nellantichit dei mss.
Importante anche la loro distribuzione geografica.
Se una variante attestata da due mss. antichi provenienti dai due luoghi
distanti (quindi indipendenti), allora questa variante meglio provata.

12

Punto 7. I canoni della critica testuale


Il principio di base:
scegliere la lezione che spiega meglio lorigine delle altre.
Da questo sorgono gli altri, i pi importanti, principi della critica testuale:

preferire la lezione pi difficile. Motivo: gli scribi erano pi propizi di


correggere il testo spiegandolo, che di farlo meno comprensivo;

preferire la lezione pi breve. Motivo: gli scribi erano pi favorevoli di


aggiungere, che togliere qualcosa dal testo sacro della Bibbia;

preferire la lezione non-armonizzante (si applica sopratutto ai vangeli


sinottici, ma non solo). Motivo: gli scribi, che spesso conoscevano a
memoria i testi biblici, erano pi inclini ad armonizzare o rendere simile un
versetto, una frase o una formulazione NT allaltra parallela, che creare
una formulazione discordante;

preferire la lezione che sintonizza meglio con lo stile e la teologia


dellautore di un dato libro neotestamentario. Motivo: normalmente un
autore rimane fedele al suo stile e la sua teologia.
13

Punto 8. Il percorso nell


nellapplicazione
dei canoni della critica testuale
1. La prova esterna - legata allanalisi dei dati legati ai testimoni del testo:
data e carattere del testimone normalmente i migliori sono i pi antichi,
ma bisogna prendere in considerazione anche il tipo testuale del testimone;
distribuzione geografica dei testimoni una variante ha pi valore se appare
nei testimoni indipendenti;
rapporto genealogico dei testi e delle famiglie di testimoni non la quantit
di mss. conta, ma il loro posto nellalbero genealogico.
2. La prova interna - riguarda due tipi di probabilit:
le probabilit trascrizionali legate alla valutazione delle caratteristiche
paleografiche e delle abitudini degli scribi (lezione pi breve, pi difficile,
non-armonizzante, e altri principi non menzionati qui).
le probabilit intrinseche legate alla valutazione di ci che verosimile
allautore (stile, contesto, accordo con luso dellautore, ambiente aramaico
della predicazione di Ges, influsso delle concezioni teologiche della primitiva
comunit cristiana sulla trasmissione del testo in questione.
14

Punto 9. Differenti approcci alla


critica testuale
Tre scuole principali a seconda dellaccento posto sulla prova interna o esterna:
Scuola

Accento

Eclettismo
rigoroso
(Rigorous
Eclecticism)
Prova interna

Alcuni
sostenitori

G.D. Kilpatrick,
J.K. Elliott

Eclettismo ponderato
(Reasoned Eclecticism)

Equilibrio tra la prova


interna e esterna
K&B. Aland, B. Metzger,
G. Fee, M. Holmes,
e la maggioranza dei critici
testuali

Critica
documentaria
(Documentary
Criticism)
Prova esterna
Z. Hodges,
M. Robinson

15

Anda mungkin juga menyukai