Gloria Terenzi
Elementi finiti
1
3
3
base locale
base globale
Elementi finiti
Y
1
3
1
5
Punto interno
base globale
X
Nella struttura discreta le variabili spostamento sono esclusivamente
quelle riferite ai nodi: spostamenti nodali.
Il campo degli spostamenti interno di ogni elemento ricavato
mediante interpolazione dei valori nodali.
Linterpolazione avviene mediante funzioni dette: Funzioni di
forma.
Ogni tipo di elemento ha la sua funzione di forma.
ING. LEONARDO BANDINI, www.leonardobandini.it, posta@leonardobandini.it
VARIABILI ESTERNE:
V1
P1
V = ...
Vn
P = ...
Pn
Le variabili di stato interne vei sono i possibili gradi di libert dellelemento. Sono
riferite al sistema di riferimento locale.
Le variabili forze interne sei saranno quelle energeticamente corrisposte con le vei
v e1
s e1
v e = ...
s e = ...
vek
sek
5
4
1
5
4
v1
s1
v = ...
s = ...
vp
sp
4
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EQUILIBRIO E CONGRUENZA:
EQUAZIONI DI EQUILIBRIO:
le forze interne ed esterne devo potersi equilibrare, pertanto posso definire una
matrice b tale che:
s1
s = b P = ... = ...
sl
bl1
...
Pn
dimensioni:
n: numero di gradi di libert essenziali
l: rapporto pxki
La colonna j-esima di b contiene tutte le forze nodali interne corrispondenti allo stato
di carico esterno Pj =1, P1Pn = 0
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EQUILIBRIO E CONGRUENZA:
EQUAZIONI DI CONGRUENZA:
le variabili cinematiche interne sono connesse attraverso le equazioni di congruenza
con le variabili cinematiche esterne
v1
v = a V = ... = ...
vl
al1
...
Vn
dimensioni:
n: numero di gradi di libert essenziali
l: rapporto pxki
La colonna j-esima di a contiene tutte le variabili nodali interne corrispondenti allo
stato di deformazione esterno Vj =1, V1Vn = 0
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EQUILIBRIO E CONGRUENZA:
bT=a-1, aT=b-1
EQUAZIONI COSTITUITIVE
v1
f11 ...
e
v e = f e s e + v = ... = ...
vk
f k1
f1k s1
v1
... + ...
sk
vk
fij lo spostamento del nodo i-esimo indotto dalla forza unitaria sj=1
EQUAZIONI COSTITUITIVE
s1
k k1
vk
sk
kij la forza al nodo i compatibile con lo spostamento unitario del nodo j-esimo
La matrice k scritta sul sistema di riferimento locale dellelemento e-esismo.
Forze dovute ai carichi sugli elementi
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EQUAZIONI COSTITUITIVE
Vs
Variabili complete
Vd
Variabili indipendenti
Nd
Ns
Ms
Md
Nd
Ms
Md
V = bT v
Congruenza
v = f s +v
s = bP
Eq. costitutive
Equilibrio
V = bT f b P + bT v = F P + bT v
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P = aT s
Equilibrio
s = k v + s
v = a V
Eq. costitutive
congruenza
P = aT k a V + aT s = K V + aT s
ING. LEONARDO BANDINI, www.leonardobandini.it, posta@leonardobandini.it
K = aT k a
E la matrice di rigidezza espressa nel sistema di riferimento globale, ed ha le seguenti
caratteristiche:
Quadrata
Simmetrica
Regolare detK 0, quindi invertibile K = F-1
Definita positiva
Se la struttura suscettibile di atti di moto rigido
Singolare detK =0,
Semi definita positiva
FUNZIONI DI FORMA
u e = e u e
v e = e u e
Dove,
ue
u e
e
ve
e
: matrice di approssimazione
: gradi di libert dellelemento
( )
u = e
e
( )
v u = e
e
v e = e .v e
FUNZIONI DI FORMA
MATRICE DI RIGIDEZZA
e = Dk u e = Dk e v e = H e v e
Operatore cinematico
discreto
Attraverso lintegrazione delloperatore differenziale discreto si arriva alla
formulazione della matrice di rigidezza elastica dellelemento.
Vd
Nd
Ns
Md
Ms
EA
Ns
Vs
Ms
Nd
0
12 EJ
l
0
6 EJ
l
4 EJ l
EA
2
0
12 EJ
6 EJ
EA
Vd
Md
Kij
l3
l
0
12 EJ
l3
0
6 EJ
l2
2 EJ l
0
6 EJ
us
ws
s
ud
wd
l2
d
4 EJ l
MATRICE DI RIGIDEZZA:
Qualunque sia il metodo per la determinazione della matrice delle rigidezze, essa
rappresenta una propriet intrinseca della struttura (del modello).
Ogni matrice di rigidezza degli elementi utilizzati nella discretizzazione, scritta nel
sistema di riferimento locale di ogni elemento, essa va tradotta in un sistema di
riferimento globale.
Ogni matrice di rigidezza degli elementi utilizzati, una volta tradotta nel sistema di
riferimento globale, occuper una precisa posizione allinterno della matrice della
struttura assemblata.
2
3
2
2
3
3
ELEMENTO 2
ELEMENTO 3
10 11 12
6
4
1
#
0
0
#
0
0
2
0
#
#
0
#
#
3
0
#
#
0
#
#
4
#
0
0
#
0
0
5
0
#
#
0
#
#
2
3
6
0
#
#
0
#
#
passo 1
5
6
7
10 11 12
1
2
3
4
5
K = a Tg k g a g
6
7
8
9
10
11
12
1
#
0
0
#
0
0
2
0
#
#
0
#
#
3
0
#
#
0
#
#
4
#
0
0
#
0
0
5
0
#
#
0
#
#
2
3
6
0
#
#
0
#
#
K = a Tg k g a g
passo 2
5 6 7
10 11 12
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
1
#
0
0
#
0
0
2
0
#
#
0
#
#
3
0
#
#
0
#
#
4
#
0
0
#
0
0
5
0
#
#
0
#
#
2
3
6
0
#
#
0
#
#
K = a Tg k g a g
passo 3
5
6
7
10 11 12
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
truss
asolid
Statica lin.
Modale
Statica nl.
Dinamica TH
beam
cable solid
membrane
shell
link nl
plate
Stabilit
Modello
computazionale
BERKELEY
SAP
TABS
MIT
STRUDL
FEABL
BOCHUM
FEMAS
HOUSTON
ANSYS
ESEMPIO 1:
-edificio per uffici da realizzarsi nel territorio di Napoli
-4 telai identici disposti lungo la direzione y
-6 telai identici disposti lungo la direzione x
-solai orditi secondo la direzione y
-3 livelli disposti a quota: 3.5 m, 7.0 m e 10.5 m
SLU
SLE
SLE
SLE
Fd = g G k + p Pk + q Qk + q 0i Qki
i =2
Fd = Gk + Pk + Qk + 2i Qki
i =2
oi
0.70
0.70
0.70
1.00
0.00
2i
0.30
0.60
0.20
0.80
0.00
S d Rd
SLU:
SLE:
Fd
Fd
Fd
Fd
=
=
=
=
1.4x(PP+QP1+QP2)+1.5x(QA1+QA2)+1.05x(QNEVE+QW);
1.4x(PP+QP1)+1x(QP2)+1.5x(QA1)+1.05x(QNEVE+QW);
1.4x(PP+QP2)+1x(QP1)+1.5x(QA2)+1.05x(QNEVE+QW);
1.4x(PP+QP1+QP2)+1.05x(QA1+QA2+ QNEVE)+1.5x(QW);
Fd = g G k + p Pk + q Qk + q 0i Qki
i =2
n
Gk + Ei Qki
i =1
PESO SISMICO
Z
Y
PIANO 3: P3=G3+0.3xQ3+0.2xQN=323.74 t
PIANO 2: P2=G2+0.3x0.5xQ2 = 315.88 t
PIANO 1: P1=G1+0.3x0.5xQ1 = 315.88 t
Ptot= 955.5 t
S Adx (T1x ) = a g S
2.5 Tc
2.5 0.5
x
= 0.25 x1.25 x
= 0.0805g
q T1x
5.85 0.83
2.5 Tc
2.5 0.5
S Ady (T1 y ) = a g S
x
= 0.25 x1.25 x
= 0.0856 g
q T1 y
5.85 0.78
MAX
bx
MAX
by
V
V
Fsi = Vb
Wi zi
W j z j
Fsi ,1
Fsi , 2
Fsi ,3