MONTESQUIEU. Quando si facevano bruciare gli uomini come paglia.
Montesquieu, Lettere persiane, XXIX, pp. 52-54, Frassinelli, 1995.
Lettera XXIX Rica a Ibben A Smirne Il papa il capo dei cristiani. un vecchio idolo, che viene incensato per abitudine. Un tempo era temuto dagli stessi sovrani; poich li deponeva cos facilmente come i nostri magnifici sultani depongono i re d'Iremette e di Georgia. Ma non lo si teme pi. Si dice successore di uno dei primi cristiani, che si chiama san Pietro: ed certo una ricca successione, visto che ha tesori immensi e un grande paese sotto il suo dominio. I vescovi sono uomini di legge a lui subordinati che, sotto la sua autorit, hanno due funzioni ben distinte. Quando sono riuniti fanno, come lui, articoli di fede. Da soli non hanno altra funzione che di esonerare dall'osservanza della legge. Saprai che la religione cristiana piena di un'infinit di pratiche difficilissime e, siccome si pensato che meno facile compiere i propri doveri che avere vescovi che ne esonerino, si scelto quest'ultimo sistema per la pubblica utilit. Cos, se non si vuol fare il Rhamazan, se non ci si vuole assoggettare alle formalit del matrimonio, se si vogliono rompere i voti, se ci si vuole sposare contro i divieti della legge, talvolta perfino se si vuole venir meno a un proprio giuramento, si va dal vescovo, o dal papa, che d subito l'esonero. I vescovi non fanno articoli di fede di loro iniziativa. Esiste un numero infinito di dottori, in maggioranza dervisci, che sollevano tra loro mille nuove questioni a proposito di religione: li si lascia discutere a lungo, e la guerra prosegue fino a quando non sopraggiunge una decisione a porvi un termine. Cos posso assicurarti che non c' mai stato regno dove si siano combattute tante guerre civili come in quello di Cristo. Quelli che mettono in luce qualche nuova tesi dapprima sono chiamati eretici. Ogni eresia ha il suo nome che per quelli che la seguono come una parola d'ordine. Ma chi non vuole esserlo, non eretico: non c' che da dividere la vertenza a met e presentare una distinzione a chi muove l'accusa d'eresia; e, qualunque sia la distinzione, intelligibile o meno, essa rende un uomo candido come la neve e pu farsi chiamare ortodosso. Quel che ti dico vale per la Francia e la Germania, visto che ho sentito dire che in Spagna e Portogallo vi sono alcuni dervisci che non stanno allo scherzo e che fanno bruciare un uomo come paglia. Quando si cade nelle mani di quella gente, fortunato colui che ha sempre pregato Dio con dei piccoli grani di legno in mano, che ha portato su di s due pezzi di stoffa attaccati a due nastri e che stato qualche volta in una provincia chiamata Galizia! Altrimenti un povero diavolo davvero nei guai. Quand'anche giurasse come un pagano di essere ortodosso, ci si potrebbe trovare in disaccordo sulle sue qualit e bruciarlo come eretico. Avrebbe un bel presentare la sua distinzione. Nessuna distinzione: sarebbe cenere prima
che si fosse anche solo pensato di ascoltarlo.
Gli altri giudici presumono che un accusato sia innocente, questi lo presumono sempre colpevole. Nel dubbio seguono la regola di attenersi al rigore, apparentemente perch credono gli uomini cattivi. Ma, per un altro verso, ne hanno una cos buona opinione che non li considerano mai capaci di mentire, visto che accolgono la testimonianza di nemici mortali, delle donne di malaffare, di quelli che esercitano una professione infame. Nella loro sentenza fanno un piccolo complimento a quelli che sono vestiti di una camicia di zolfo, dicendo di essere molto spiacenti di vederli cos mal vestiti, che essendo miti e aborrendo il sangue, sono desolati di averli condannati, ma per consolarsi confiscano a loro profitto tutti i beni di quei disgraziati. Felice la terra abitata dai figli dei profeti! Questi tristi spettacoli vi sono sconosciuti. La santa religione che gli angeli vi hanno portato si difende con la sua stessa verit: non ha bisogno di questi mezzi violenti per sostenersi. Da Parigi, il 4 della luna di Chalval, 1712.