Questioni introduttive
CORPO GIOVANNEO
CORSO TP 1029
Javier Lpez
Secondo IRENEO DI LIONE (c. 130-202): Poi (cio dopo Mt, Mc e Luc) Giovanni, il discepolo del
Signore, che anche ripos sul petto di lui, pubblic a sua volta un vangelo, mentre dimorava ad Efeso in
Asia. Adversus Haereses 3,1.1 in Patrologia Greca 7, 1, 845-846.
2
EUSEBIO DI CESAREA, Historia Eccl. 6,14,7 ; PG 9,749.C.
3
Mc 3,17; cf. 9,38-40; Lc 9,49.51-55 (esp. v. 54); Mt 20,20-23.
4
D. MOLLAT, Giovanni, maestro spirituale, Roma 1984, 17-19. Per un elenco completo e ben commentato
delle ricorrenze del nome proprio Giovanni riferito allapostolo nel N.T., vedi BENEDETTO XVI, Giovanni,
figlio di Zebedeo. Udienza Generale 5 luglio 2006.
Secondo quanto scrive Origene, Padre della scuola di Alessandria, nel suo
commento al IV vangelo:
Bisogna dire che, di tutte le Scritture, i Vangeli sono la primizia e che, tra
i Vangeli, la primizia quello di Giovanni, di cui nessuno pu attingere il
senso, se non si chinato sul petto di Ges e se non ha ricevuto da Ges
Maria per madre. E per essere un altro Giovanni, bisogna diventare tali che,
proprio come Giovanni, ci si senta designare da Ges suoi sostituti5
Analizziamo adesso in cosa si basa Origene per parlare cos. Consideriamo
dunque la figura del discepolo amato6, perch ci aiuta a impostare di forma corretta la
lettura e lo studio del quarto vangelo, cio latteggiamento con cui avvicinarci a
questo evangelo.
2. Il discepolo amato come tipo del credente.
Ci sono quattro brani, tutti nel libro dellOra di Ges, dove si parla esplicitamente
del discepolo che Ges amava: 13,23 - 19,26 20,2 21,20.
2.1 Nel racconto della passione.
Il primo passo descrive il chinarsi del discepolo sul petto di Ges. Si tratta del
racconto dellultima cena:
Uno dei suoi discepoli, quello che Ges amava,
stava reclinato proprio accanto a Ges.
Gv 13,23
Sembra che lautore vuol suggerire che in quel gesto simbolico della cena si trova
una chiave di lettura per cogliere la portata teologico-spirituale del suo vangelo.
Abbiamo qui la tecnica stilistica dellanonimato voluta dallautore e che serve a
far comprendere che questo discepolo ha anche lui un valore rappresentativo; per
Ges stesso questo discepolo simbolizza tutti i suoi che erano nel mondo e che Ges
am fino alla fine (13,1; vedi 1Gv 4,16). Non fortuitamente viene poi il testo famoso
sul comandamento nuovo dato a tutti i discepoli:
Gv 13,347
evntolh.n kainh.n di,dwmi u`mi/n(
i[na avgapa/te avllh,louj(
kaqw.j hvga,phsa
u`ma/j
i[na kai. u`mei/j
avgapa/te avllh,louj
ORIGENE, Commentaire sur saint Jean I, 23, Sources chrtiennes 120, Paris 1966, 71. In Ioannem
I.23 PG 14 (Migne).
6
I. DE LA POTTERIE, Il discepolo che Ges amava in L. PADOVESE,, ed., in Atti del I Simposio di
Efeso su S. Giovanni Apostolo, Roma 1991, 33-55.
7
Cf. 1Gv 2,7-8; 3,11.23; 4,7.11-12; soprattutto 4,16: noi abbiamocreduto allamore che Dio ha per
noi. Dio avga,ph; I. DE LA POTTERIE, Il discepolo che Ges amava, 47-48.
Lautore del vangelo ci presenta il discepolo che Ges amava come il tipo stesso di
discepolo luomo che crede, che si trova al Golgota.
Sua madre
presso la croce di Ges
Ges in croce
il discepolo
presso di lei
Lo schema indica che Maria si trova in una posizione intermedia tra Ges e il
discepolo: da una parte occupa presso la croce un posto subordinato rispetto a Ges in
croce; ma dallaltra esercita in un certo senso una funzione pi alta di quella del
discepolo.8
E l ai piedi della croce il discepolo diviene
il figlio della madre di Ges ecco la tua madre
19,25-27
fa testimonianza del mistero della croce chi ha visto ne fa testimonianza
e divenne rappresentante dei discepoli che sono divenuti i fratelli di Ges
Ges risorto alla Maddalena: va e di ai miei fratelli
19,35
20,17
1)
2)
3)
4)
20
Vedi A. CASALEGNO, Il processo di formazione del vangelo in ID., Perch contemplino la mia
gloria, 77-88.
21
R.E. BROWN, Proposed Influences on the Religious Thought of the Fourth Gospel, 115-144; The
Author, the Date and the Place, 189-215, in ID., An Introduction to the Gospel of John, F. MOLONEY
ed., New York 2003.
R. SEGALLA, Il prologo di Gv (1,1-18) nellorizzonte culturale dei suoi primi lettori, RSB 1-2
(1998), 255 citato in L. ORLANDO, Il vangelo di Giovanni, lettura teologica, 24. La parentesi del
professore.
23
Il commento di X. LONDUFOUR valorizza adeguatamente luso del simbolo nel IV Vangelo
(cf. vol. I, 31-34) e i due livelli di lettura (pre e post-pasquale), anche se non sempre ne tiene conto
nellesegesi dei singoli brani. R.E. BROWN, Johannine Tradition: Relation to the Synoptics and
Historicity in ID., An Introduction to the Gospel of John, ed. F. MOLONEY New York 2003, 90-114
(with bibliography). G. GHIBERTI, Introduzione al Vangelo secondo Giovanni in ID., ed., Opera
Giovannea, Torino 2003, 80-84.
24
Vedi A. CASALEGNO, Giovanni e i Sinottici in ID., Perch contemplino la mia gloria , 33-58.
25
Cf. R. SCHNACKENBURG, La dinamica del pensiero in ID., Il Vangelo di Giovanni I, 143ss.
26
Cf. R. SCHNACKENBURG, Il Vangelo di Giovanni I, 147.
27
R. SCHNACKENBURG, Il Vangelo di Giovanni I, 146.
28
Simbolico non si oppone a reale. Al contrario soltanto simbolico quello che entra in contatto una
realt, la rende presente. Dice X. LON-DUFOUR, Lettura dellEvangelo I, 32: simbolico solo ci che
rende presente una realt con cui entra in comunione chi coglie il simbolo un simbolo congiunge due
entit, quella che immediatamente percettibile, con i sensi e quella invisibile cui si riferisce; questa
ultima traspare per s dalla prima.
35
J. BEUTLER, Faith and Confession. The Purpose of John, in Painter-Culpepper-Segovia eds. Word,
Theology and Community in John, Saint Louis Miss. 2002, 19-31.
36
Il contatto diretto col Ges della storia scaturisce da diversi dati del vangelo non presenti nei
sinottici. Giovanni segue delle tradizioni proprie. Ad esempio sappiamo che la vita pubblica di Ges ha
durato tre anni perch Gv. si riferisce a diverse Pasque di cui lultima non la Pasqua dei Giudei ma
quella della sua Ora cio della passione-morte-risurrezione-ascensione. Un altro dato esclusivo di
Gv. che Ges sia morto sul Golgota. Ci sono altri particolari aderenti ai fatti ed ai luoghi del Ges
della storia.
37
V. PASQUINO, Incarnazione e comunione con Dio, 147. Nella legislazione giudaica si distinguevano
anticamente due tipi di esclusioni dalla sinagoga: una pi mite della durata di 30 giorni e una solenne
che non aveva limiti di tempo (cf. STRACK-BILLERBECK, Kommentar zum Neuen Testament aus
Talmud und Midrasch, 6 Bde., Mnchen 1922-1961, IV, 293-333.
38
R. BROWN, Giovanni, 495.
39
V. PASQUETTO, Il vangelo e la prima lettera di Giovanni. Una Chiesa chiamata a fare comunione
con Dio, con Cristo e con i fratelli, in Chiamati a vita nuova. Temi di Spiritualit Biblica. II. Nuovo
Testamento, Citt del Vaticano 2002, 224.
40
Pur affermando senza alcuna esitazione la storicit dei quattro vangeli, giacch trasmettono
fedelmente quanto Ges Figlio di Dio, durante la sua vita fra gli uomini, effettivamente fece e insegn
per la loro salvezza eterna Gli apostoli dopo lascensione del Signore, tramandarono ai loro
10
ascoltatori quello che egli aveva detto e fatto con quella pi completa comprensione della quale essi,
ammaestrati dagli eventi gloriosi di Cristo e illuminati dalla luce dello Spirito di verit, godevano
41
F. MANNS, Presentazione in L. ORLANDO, Il Vangelo di Giovanni. Lettura teologica, Taranto
2003, 9-10.
42
X. LON-DUFOUR, Lettura dellEvangelo, I 29-30
11