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ELEMENTI DI CONTABILITA DI STATO

E REGOLAMENTO DI ATENEO
Docente: Dott. Martino Loddo mloddo@uniss.it
Durata: 8 ore
Orario delle lezioni:
26

febbraio h. 15,00-17,00 Aula F Scipol

marzo h. 15,00-17,00 Aula rossa Scipol

marzo h. 15,00-17,00 Aula rossa Scipol

marzo h. 10,30-12,30 Aula Magna Scipol

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LA DEFINIZIONE
DI CONTABILITA DI STATO
Sistema di principi e norme che regolano la gestione
finanziaria e patrimoniale dello Stato, dal bilancio alla
sua esecuzione, alla conservazione e alla utilizzazione
del
patrimonio,
allattivit
contrattuale,
alla
rendicontazione, alla responsabilit patrimoniale di
quanti partecipano alla gestione della cosa pubblica.
Essa realizza la fondamentale esigenza di guarentigia
diretta per i cittadini, correlativa ai sacrifici finanziari che
sono a questi coattivamente imposti
(G. Zaccaria, 1974)

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DALLA CONTABILITA DI STATO


ALLA RAGIONERIA PUBBLICA
La prevalenza dellapproccio giuridico piuttosto che di
quello economico-aziendale ha portato a differenziare la
contabilit pubblica dalla RAGIONERIA PUBBLICA che:
ha come oggetto tipico le determinazioni e le rilevazioni
quantitative delle aziende pubbliche, considerate negli
aspetti economici della loro esistenza al fine di produrre la
conoscenza necessaria per lo sviluppo di una
amministrazione razionale fondata sulla programmazione,
lesecuzione ed il controllo.
(L. Puddu, 2001)
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DALLA RAGIONERIA PUBBLICA


ALLECONOMIA DELLE AZIENDE PUBBLICHE
Pi di recente limpegno degli studiosi di economia
aziendale ha consentito di elaborare una serie di principi
finalizzati allapplicazione nelle aziende pubbliche degli
stessi criteri di razionalit economica riconosciuti validi
per le imprese, tenendo per conto delle specificit
distintive proprie delle aziende pubbliche.
In tal senso, la disciplina Ragioneria pubblica si
progressivamente evoluta in Economia delle aziende
pubbliche, in cui lanalisi quali-quantitativa dei fenomeni
economici reinterpretata alla luce della natura, delle
finalit, e delle peculiarit delle aziende pubbliche.
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IL PROCESSO DI AZIENDALIZZAZIONE
DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Negli anni 90 si acquisita la consapevolezza che di
fronte alla crisi profonda del settore pubblico non era pi
possibile continuare a finanziare indiscriminatamente una
cronica situazione di spreco di risorse, n a perseverare
nelladozione di logiche burocratiche dietro le quali si
nascondono inefficienza, scarsa professionalit, scarsa
qualit del servizio e inefficacia sostanziale dellazione
pubblica.
Ha pertanto inizio una produzione legislativa mirata ad
impostare la gestione delle aziende pubbliche secondo
criteri di economicit, efficienza ed efficacia.
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IL PRINCIPIO DI DISTINZIONE TRA


INDIRIZZO POLITICO E FUNZIONI GESTIONALI
D. Lgs. n. 165/2001 (Norme generali sullordinamento del
lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche):
> Funzioni di indirizzo politico: gli organi di governo
dellEnte definiscono gli obiettivi ed i programmi da
attuare, e verificano la rispondenza dei risultati della
gestione agli indirizzi impartiti;
> Funzioni gestionali: ai dirigenti spetta la gestione
finanziaria, amministrativa e tecnica, mediante autonomi
poteri di spesa e di organizzazione delle risorse umane,
strumentali e di controllo.
N.B. Tutte le AA.PP. sono obbligate ad adeguare i propri
ordinamenti in applicazione di tale principio generale.
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LA LOGICA DELLE RILEVAZIONI


NELLA CONTABILITA PUBBLICA ( 1 )
Le operazioni di entrata e uscita sono fenomeni finanziari
dinamici a carattere unitario che si svolgono e sviluppano
attraverso varie fasi, o processi, o procedimenti
amministrativi.
La forma degli atti e le responsabilit dei soggetti che li
pongono in essere assumono rilievo sotto il duplice
aspetto giuridico e organizzativo/finanziario.
I due approcci sono fra loro coerenti poich sono frutto di
un processo unitario che va dalla nascita delloperazione
(attiva o passiva) alla sua estinzione.

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LA LOGICA DELLE RILEVAZIONI


NELLA CONTABILITA PUBBLICA ( 2 )
Tutte le entrate e le uscite sono accorpate in gruppi
omogenei, via via pi analitici:
- titoli: individuano il genere di entrata e di spesa secondo
la provenienza (corrente, in conto capitale, partite di giro).
- categorie: sono una disaggregazione dei titoli ed una
aggregazione di capitoli (es. Trasferimenti correnti dal
Ministero dellUniversit).
- capitoli: lunit elementare del bilancio, in funzione
delloggetto specifico cui si riferisce lentrata o la spesa
(es. Fondo per il finanziamento ordinario).
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LA LOGICA DELLE RILEVAZIONI


NELLA CONTABILITA PUBBLICA ( 3 )
Le regole generali della contabilit finanziaria prevedono
che per ogni capitolo siano rappresentati i valori,
previsionali e consuntivi, della gestione:
- di competenza finanziaria (accertamenti ed impegni).
- di cassa (riscossioni e pagamenti).
- dei residui (attivi e passivi, in relazione ai valori che al
termine di ogni anno hanno attraversato la fase della
competenza finanziaria ma non quella di cassa).

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LE FASI DELLE ENTRATE


NELLA CONTABILITA PUBBLICA
1) Previsione: la determinazione, in sede di bilancio
preventivo, del probabile ammontare di risorse finanziarie
che saranno acquisite nellesercizio di riferimento.
2) Accertamento: la fase giuridica di nascita del credito.
Lentrata infatti accertata quando, sulla base di idonea
documentazione, sono determinati tutti gli elementi
costitutivi del credito vantato dallEnte: ragione, scadenza,
persona debitrice, esatto ammontare.
Il totale degli accertamenti a fine anno, rispetto alle
previsioni definitive, pu generare economie o
diseconomie.
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LE FASI DELLE ENTRATE


NELLA CONTABILITA PUBBLICA
3) Ordinazione: la fase in cui, mediante emissione della
Reversale di incasso, si ordina al Tesoriere/Cassiere di
riscuotere da un determinato debitore una somma definita,
alla scadenza stabilita e per una causa specifica.
4) Riscossione: il momento in cui il debitore paga la
somma dovuta allEnte presso il Tesoriere/Cassiere o
presso un Agente della riscossione esterno.
5) Versamento: la fase in cui le somme riscosse sono
trasferite nelle casse dellEnte, ed separata dalla
precedente solo se nella procedura di incasso presente
un Agente della riscossione.
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LE FASI DELLA SPESA


NELLA CONTABILITA PUBBLICA
1) Previsione: la determinazione del probabile ammontare
delle uscite nellanno di riferimento, che si formalizza con
lapprovazione del bilancio di previsione. Deve scaturire da
un vero e proprio processo di programmazione.
2) Impegno: la fase giuridica in cui lEnte vincola una data
somma per un certo motivo ed entro una certa scadenza, a
seguito di obbligazioni giuridicamente perfezionate
(impegni propri), o a seguito di vincoli di destinazione solo
interni allEnte (impegni impropri, da monitorare!).
Il totale degli impegni a fine anno, rispetto alle previsioni
definitive, pu generare economie o diseconomie
(pericolo di riserve occulte con impegni impropri!).
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LE FASI DELLA SPESA


NELLA CONTABILITA PUBBLICA
3) Liquidazione: atto che comprova il perfezionamento
degli elementi dellobbligazione giuridica ed il diritto del
creditore a ricevere una somma determinata.
Sotto laspetto ragionieristico il momento in cui il ciclo
finanziario passivo misura lacquisto del fattore produttivo.
4) Ordinazione: la fase in cui, mediante emissione del
Mandato di pagamento, si ordina al Tesoriere/Cassiere di
pagare al creditore la somma liquidata.
5) Pagamento: la fase di estinzione dellobbligazione,
tramite la consegna del denaro al creditore da parte del
Tesoriere/Cassiere.
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LA GESTIONE DI CASSA E DI COMPETENZA


NELLA CONTABILITA PUBBLICA ( 1 )
I criteri di imputazione delle entrate e delle spese ad un
esercizio finanziario piuttosto che ad un altro sono
determinati in ragione della data in cui si verifica la:
- competenza finanziaria: entrate e uscite sono imputate
allesercizio in cui si manifestano, rispettivamente, le fasi
dellaccertamento e dellimpegno;
- movimentazione di cassa: entrate e uscite sono imputate
allesercizio in cui si manifestano, rispettivamente, le fasi
della riscossione e del pagamento.

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LA GESTIONE DI CASSA E DI COMPETENZA


NELLA CONTABILITA PUBBLICA ( 2 )
Di norma, nelle AA.PP. la funzione autorizzatoria del Bilancio
di previsione incentrata sul criterio della competenza,
mentre la rendicontazione accoglie anche la gestione di cassa
e quella dei residui.
Tale scelta coerente con il principio di distinzione tra organi
politici e organi di gestione poich:
- la fase della competenza incarna il momento decisionale;
- la gestione di cassa pertiene alla salvaguardia degli equilibri
finanziari del bilancio.
Pertanto, introdurre anche i vincoli di cassa nella redazione
del bilancio preventivo sarebbe un inutile appesantimento
della funzione autorizzatoria.
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LA GESTIONE DI CASSA E DI COMPETENZA


NELLA CONTABILITA PUBBLICA ( 3 )
Residui:
- attivi: entrate accertate e non riscosse a fine dellesercizio;
- passivi: spese impegnate e non pagate a fine esercizio.
Entrambi si formano per stratificazioni successive distinguibili
per anno di formazione.
- propri: somme attive o passive vincolate da una vera e
propria obbligazione giuridicamente perfezionata;
- impropri: nascono da accertamenti o impegni di massima,
e sono atti unilaterali che non hanno ancora generato una
obbligazione giuridicamente perfezionata (es. stanziamenti
complessivi per gare dappalto da espletare).
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LA GESTIONE DI CASSA E DI COMPETENZA


NELLA CONTABILITA PUBBLICA ( 4 )
Istituti sullestinzione anticipata dei Residui:
- prescrizione: istituto civilistico che produce lestinzione del
diritto per effetto dellinerzia del suo titolare. Il residuo si cancella
dalle scritture contabili (n.b. nel caso di residui attivi uninerzia
potrebbe anche generare un danno erariale!).
- riaccertamento: la revisione, prima del consuntivo, delle
ragioni giuridiche del mantenimento in tutto o in parte dei residui
attivi e passivi, che conduce alla permanenza o annullamento
anche solo parziale di ciascun residuo.
- perenzione: listituto (ormai obsoleto!) che comporta
leliminazione solo contabile dei residui passivi non pagati entro
un certo numero di anni. Non comporta lestinzione del debito
poich in caso di richiesta da parte del creditore la somma deve
essere reiscritta in bilancio.

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RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
definibile come netto finanziario dellEnte, ovvero
quella grandezza stimata che assomma i diversi aspetti
della gestione (cassa, competenza e residui).
- AVANZO: lEnte pu aumentare i volumi di spesa negli
anni successivi.
- DISAVANZO: lEnte in disequilibrio finanziario e deve
programmare un piano di rientro onde evitare una
situazione di dissesto.
Lesatta contezza del risultato di amministrazione si ha in
sede di predisposizione del consuntivo annuale.

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RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
+ Fondo di cassa ad inizio esercizio
+ Riscossioni (competenza e residui)
- Pagamenti (competenza e residui)
= Fondo di cassa a fine esercizio
+ Residui attivi a fine esercizio
- Residui passivi a fine esercizio
= Avanzo/Disavanzo di amministrazione

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RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
In caso di Avanzo, al consuntivo inoltre allegato un
prospetto dimostrativo, in cui sono distinte:
- la parte vincolata su determinati programmi di
destinazione, in forza di norme, atti deliberativi o altri
eventi (es. per progetti di ricerca scientifica pluriennali
finanziati da Enti esterni).
- la parte disponibile per lEnte (es. derivante dalle
economie di spesa realizzate sui capitoli per il
funzionamento).

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I PRINCIPI GENERALI DI UN MODERNO


SISTEMA CONTABILE PUBBLICO
1) Veridicit: il sistema contabile rappresenta in modo
veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria
dellEnte, ed il risultato economico dellesercizio.
2) Correttezza: i documenti contabili rispettano, nella
forma e nella sostanza, le disposizioni normative e le
regole tecniche di redazione.
3) Imparzialit (neutralit): i documenti contabili sono
preparati per una pluralit di destinatari interni ed esterni
allEnte, e pertanto si fondano su principi contabili
indipendenti ed imparziali dalle esigenze informative di
particolari gruppi di interesse.
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I PRINCIPI GENERALI DI UN MODERNO


SISTEMA CONTABILE PUBBLICO
4) Attendibilit: le previsioni sono sostenute da accurate
analisi degli andamenti storici e da altri idonei ed obiettivi
parametri di riferimento.
5) Coerenza: tutti gli atti contabili dellEnte, preventivi e
consuntivi, finanziari e descrittivi, di breve e di lungo
periodo, sono strettamente correlati da un nesso logico
negli oggetti di analisi e negli aspetti dei fenomeni
esaminati.
6) Significativit (e rilevanza): i documenti contabili
espongono le informazioni significative e rilevanti in
relazione al processo decisionale dei destinatari.
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I PRINCIPI GENERALI DI UN MODERNO


SISTEMA CONTABILE PUBBLICO
7) Prudenza: i documenti previsionali contengono le sole
componenti positive che ragionevolmente saranno
disponibili e quelle negative nei limiti delle risorse
previste; i documenti consuntivi riportano i soli proventi
realizzati ma gli oneri anche non definitivamente sostenuti.
8) Chiarezza: gli atti contabili dellEnte contengono una
semplice e chiara classificazione delle poste finanziarie,
economiche e patrimoniali, ed adottano una struttura che
ne faciliti la consultazione.
9) Annualit: lunit di riferimento temporale lanno
finanziario, che corrisponde allanno solare.
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I PRINCIPI GENERALI DI UN MODERNO


SISTEMA CONTABILE PUBBLICO
10) Pubblicit: i bilanci preventivi e consuntivi dellEnte
sono di dominio pubblico affinch tutti possano essere
informati sulle risorse acquisite e sulle modalit di utilizzo.
11) Universalit: i documenti contabili accolgono tutte le
grandezze finanziarie, economiche e patrimoniale
dellEnte. Le gestioni fuori bilancio sono consentite solo
da leggi speciali.
12) Integrit: vietata la compensazione tra partite attive e
passive, liscrizione di entrate al netto delle uscite
sostenute per la riscossione, liscrizione di uscite ridotte
delle correlative entrate.
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I PRINCIPI GENERALI DI UN MODERNO


SISTEMA CONTABILE PUBBLICO
13) Unit: il bilancio di previsione ed il rendiconto sono
documenti unici a livello di Ente. La massa delle entrate
sostiene la totalit delle spese, salvo eccezioni motivate
(es. contributi finalizzati, entrate a destinazione vincolata).
14) Flessibilit: i bilanci consentono di affrontare, entro
limiti ragionevoli, gli effetti derivanti da circostanze
straordinarie o imprevedibili (es. fondo di riserva).
15) Competenza finanziaria: i valori finanziari sono
imputati in ragione dellatto giuridico con il quale sono
accertate le entrate o impegnate le uscite.

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I PRINCIPI GENERALI DI UN MODERNO


SISTEMA CONTABILE PUBBLICO
16) Competenza economica: gli effetti delle operazioni e
degli altri eventi sono imputati allesercizio in cui
rinvenibile lutilit economica ceduta o acquisita, anche se
diverso dallesercizio in cui si concretizzano i relativi
movimenti monetari.
17) Equilibri di bilancio: il pareggio economico di mediolungo periodo una delle condizioni necessarie per
lequilibrio strutturale delle AA.PP.
Infatti,
lequilibrio
economico
duraturo
comporta
necessariamente la ricerca di una stabilit anche
finanziaria, ma non vero il contrario, specie nelle AA.PP.
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I DOCUMENTI ESSENZIALI PER UN MODERNO


SISTEMA CONTABILE PUBBLICO
Bilancio di previsione:
- un Preventivo finanziario, ossia un documento costituito
da uno o pi prospetti numerici che riportano i valori
presunti di entrate e uscite che si verificheranno nel
periodo futuro di riferimento.
- un Documento descrittivo, che delinea gli indirizzi politici
ed il sistema degli obiettivi che si intendono perseguire.
- dei Budget di natura economica, che evidenziano i ricavi
ed i costi previsti in connessione con lespletamento delle
attivit volte al perseguimento delle finalit istituzionali.
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I DOCUMENTI ESSENZIALI PER UN MODERNO


SISTEMA CONTABILE PUBBLICO
Rendiconto generale:
- un Rendiconto finanziario, che ha la stessa struttura del
Preventivo finanziario, costituendo la determinazione a
consuntivo delle entrate e uscite originariamente previste.
- una Situazione patrimoniale, che contrappone le attivit
alle passivit dellEnte fornendo una rappresentazione
quantitativa del patrimonio alla fine dellesercizio.
- un Conto economico, che rendiconta gli andamenti dei
ricavi e dei costi afferenti la gestione dellesercizio.
- un Documento descrittivo, che commenti la gestione
svolta evidenziando il livello di raggiungimento del
sistema degli obiettivi definito in sede di previsione.
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LA FONTE DELLAUTONOMIA REGOLAMENTARE


DELLE UNIVERSITA STATALI
Art. 7 Legge 168/1989.
comma 7: le universit possono adottare un Regolamento di
ateneo per l'amministrazione, la finanza e la contabilit, anche in
deroga alle norme dell'ordinamento contabile dello Stato e degli
enti pubblici, ma comunque nel rispetto dei relativi principi.
Comma 8: il Regolamento disciplina i criteri della gestione, le
relative procedure amministrative e finanziarie e le connesse
responsabilit, in modo da assicurare la rapidit e l'efficienza
nell'erogazione della spesa e il rispetto dell'equilibrio finanziario
del bilancio, consentendo anche la tenuta di conti di sola cassa.
Il regolamento disciplina altres le procedure contrattuali, le
forme di controllo interno sull'efficienza e sui risultati di gestione
complessiva dell'universit, nonch dei singoli centri di spesa, e
l'amministrazione del patrimonio.
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I TRASFERIMENTI STATALI ALLE UNIVERSITA


Art. 5 Legge 537/1993 comma 1.
Dallesercizio 1994 i trasferimenti statali alle Universit sono
iscritti in 3 capitoli dello stato di previsione della spesa del MUR:
- FFO Fondo per il funzionamento ordinario delle Universit, ivi
comprese le spese per il personale docente e non docente, per
lordinaria manutenzione e per la ricerca scientifica (introduzione
del principio del budget unico).
- FEU Fondo per ledilizia universitaria e le grandi attrezzature
scientifiche, ivi compresi i fondi per gli impianti sportivi.
- FPS Fondo per la programmazione dello sviluppo del sistema
universitario, ivi compreso il finanziamento delle nuove iniziative
didattiche.
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IL REGOLAMENTO PER LAMMINISTRAZIONE,


LA FINANZA E LA CONTABILITA DELLATENEO
Struttura:
I.- Norme generali.
II.- Bilanci e loro gestione.
III.- Centri autonomi di spesa.
IV.- Autonomia negoziale.
V.- Patrimonio.
VI.- Controlli.
VII.- Norme transitorie e finali.

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BILANCI DI PREVISIONE
Lattivit finanziaria si svolge in base al bilancio di
previsione dellAteneo e a quelli dei CAS.
E vietata ogni gestione fuori bilancio.
Lesercizio finanziario ha durata annuale e coincide con
lanno solare.
Dal 2008 anche i bilanci dei CAS sono formulati secondo il
principio della competenza finanziaria.
Il RAFC richiama i principi dellannualit, integralit,
unicit e pareggio finanziario.

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LA STRUTTURA DEL BILANCIO DI ATENEO


NELLART. 5 DEL RAFC
Entrata
Titolo 1: Entrate contributive.
Titolo 2: Entrate da trasferimenti.
Titolo 3: Entrate diverse.
Titolo 4: Entrate correlate a diminuzioni del Patrimonio.
Titolo 5: Entrate da accensione di prestiti.
Spesa
Titolo 1: Somme non attribuibili.
Titolo 2: Trasferimenti ai CAS.
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LA STRUTTURA DEL BILANCIO DI ATENEO


ATTUALMENTE IN USO
Entrata
Titolo 1: entrate correnti.
Titolo 2: entrate in conto capitale.
Titolo 3: partite di giro.
Spesa
Titolo 1: spese correnti.
Titolo 2: spese in conto capitale.
Titolo 3: partite di giro.

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IL FONDO DI RISERVA
Capitolo iscritto nel bilancio di Ateneo per spese
impreviste o maggiori spese nellesercizio.
Limite max = (FFO Costo personale) * 5%
Il suo utilizzo avviene esclusivamente mediante una
variazione di bilancio per incrementare il capitolo di spesa
su cui andr effettuato il pagamento.
Sul capitolo dedicato al Fondo di riserva non puo essere
effettuata alcuna registrazione contabile.

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IL PROCEDIMENTO DI ADOZIONE
DEL BILANCIO PREVENTIVO DI ATENEO
Entro il 30/6 i CAS inviano le proprie azioni
programmate e le richieste finanziarie per lanno
successivo.
Entro il 15/10 il Rettore, coadiuvato dal Dirigente
dellUff. Ragioneria, presenta il progetto di bilancio.
Entro il 30/11 il Consiglio di amministrazione approva
il bilancio di previsione per lesercizio successivo.

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LE VARIAZIONI DI BILANCIO
In caso di fatti sopravvenuti nel corso dellanno, il CdA
approva le necessarie variazioni al bilancio. Non sono
ammessi storni tra competenza e residui e tra residui.
Nuove o maggiori spese possono essere approvate solo
se garantita la copertura finanziaria.
Entro maggio il CdA approva lassestamento di bilancio,
anche in base al consuntivo dei CAS.
Nei casi di urgenza la variazione puo essere disposta
con Decreto del Rettore, da sottoporre a ratifica nella
seduta del CdA immediatamente successiva.

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LA CONTABILIZZAZIONE DELLE ENTRATE


Gli accertamenti sono registrati dallUff. Ragioneria
quando, sulla base di idonea documentazione,
acquisita lidentit del debitore e vi la certezza del
credito o dellassegnazione finanziaria.
Le entrate sono riscosse mediante Reversali inviate
allIstituto che gestisce il servizio di cassa.
LUff. Ragioneria, il Direttore amministrativo ed i Direttori
dei CAS vigilano sul puntuale ed integrale accertamento,
riscossione e versamento delle entrate.

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LA CONTABILIZZAZIONE DELLE SPESE


Gli impegni sono registrati dallUff. Ragioneria, previa
verifica della regolarit documentale e amministrativocontabile, quando vi sono atti comportanti oneri a
carico del bilancio (es. obbligazioni giuridicamente
perfezionate).
Ad ogni Mandato allegata tutta la documentazione
comprovante la regolarit della spesa effettuata.
Il servizio di cassa affidato, con convenzione
deliberata dal CdA, ad ununica Azienda di credito per
lamministrazione centrale ed i CAS.

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RESIDUI E RIPORTI ALLA FINE DELLESERCIZIO


Residui attivi: entrate accertate e non riscosse.
Residui passivi: spese impegnate e non pagate.
Fondo di riserva: le somme non utilizzate sono economie.
Qualsiasi variazione dei residui attivi e passivi (c.d.
riaccertamento) deliberata dal CdA, in allegato al conto
consuntivo.
Le somme non impegnate in un esercizio incrementano la
disponibilit dellesercizio successivo, nel rispetto degli
eventuali vincoli di destinazione.

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LA PERENZIONE (ART. 20 RAFC)


I residui passivi per spese di funzionamento non pagati
entro il II esercizio successivo si intendono perenti.
I residui passivi per spese di investimento non pagati entro
il V esercizio successivo si intendono perenti.
I residui passivi perenti, ovvero eliminati solo contabilmente,
sono reiscritti in bilancio quando i creditori ne chiedono il
pagamento, salvo che i diritti di questi non siano prescritti.

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LE SCRITTURE CONTABILI E PATRIMONIALI


Le scritture finanziarie, che devono consentire per ciascun
capitolo di rilevare accertamenti e impegni, riscossioni e
pagamenti, residui attivi e passivi, sono:
- Partitario delle entrate (stanziamento iniziale e variazioni,
somme accertate, riscosse e da riscuotere).
- Partitario delle spese (stanziamento iniziale e variazioni,
somme impegnate, pagate e da pagare).
- Partitario dei residui (iniziali, riscossioni e pagamenti).
- Giornale cronologico di cassa (reversali e mandati, con
separata indicazione della competenza e dei residui).
- Registri degli inventari.
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IL CONTO CONSUNTIVO DELLUNIVERSITA


Si compone del Rendiconto finanziario dellAteneo e della
Situazione patrimoniale, nonch del Rendiconto
finanziario complessivo, che assomma i dati consuntivi
dei CAS.
predisposto dal Rettore coadiuvato dallUff. Ragioneria,
ed approvato entro il 30/4 dal CdA (i CAS approvano
entro il 31/3 il loro consuntivo).
redatto secondo la stessa articolazione del bilancio
preventivo.

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CODIFICA SIOPE (SIST. INFORMATIVO


OPERAZIONI ENTI PUBBLICI)
Per consentire il monitoraggio dei conti pubblici e
verificarne la rispondenza allart. 104 Trattato UE,
tutti gli incassi e pagamenti delle AA.PP. devono
essere codificati in modo univoco.
Per le Universit il Decreto Min. Economia 18.2.2005
definisce i codici da utilizzare per gli incassi ed i
pagamenti posti in essere dal I gennaio 2006.

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CENTRI AUTONOMI DI SPESA


Ripartizione delle competenze (art. 26):
- I CAS sono dotati di autonomia negoziale, contabile e
di bilancio, ed operano in base ad un bilancio di
competenza.
- Restano di competenza dellAteneo le spese per il
personale, le spese per ledilizia universitaria, gli atti di
disposizione e manutenzione straordinaria degli
immobili, lacquisto di grandi attrezzature e impianti
tecnologici di interesse generale, il funzionamento dei
servizi generali dellUniversit.

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CENTRI AUTONOMI DI SPESA


Effettuazione delle spese (art. 34):
- I Direttori provvedono a tutte le spese necessarie per
il CAS, assumendone le relative obbligazioni (firmando
lordine e limpegno) ed ordinandone il pagamento
(firmando il mandato).
- I Consigli dei CAS, con apposita delibera, individuano
le obbligazioni che, per entit o contenuti, sono
riservate alla propria diretta competenza.
- In relazione ai fondi di ricerca, lassunzione delle
obbligazioni avviene su richiesta del diretto
responsabile.
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CENTRI AUTONOMI DI SPESA


Responsabile amministrativo (art. 25):
- Cura la predisposizione tecnica del bilancio preventivo,
del conto consuntivo e della situazione patrimoniale.
- Coordina le attivit amministrativo-contabili ed effettua i
relativi controlli.
- Provvede alla corretta tenuta dei registri contabili ed
inventariali ed alla conservazione della documentazione
amministrativo-contabile.
- Collabora con il Direttore del CAS per il buon andamento e
funzionamento della struttura.

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CENTRI AUTONOMI DI SPESA

- Partecipa con voto consultivo alle sedute del Consiglio


del CAS con funzioni di segretario verbalizzante, e
provvede alla corretta tenuta dei verbali delle adunanze.
- Esercita tutte le altre attribuzioni che gli sono
demandate dalla legge, dallo Statuto e dai Regolamenti.

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LA STRUTTURA DEL BILANCIO DEL CAS


NELLART. 27 DEL RAFC
Entrata
Titolo 1: entrate da trasferimenti.
Titolo 2: altre entrate.
Titolo 3: partite di giro.
Spesa
Titolo 1: spese vincolate.
Titolo 2: spese non vincolate.
Titolo 3: partite di giro.

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LA STRUTTURA DEL BILANCIO DEL CAS


ATTUALMENTE IN USO
Entrata
Titolo 1: entrate correnti.
Titolo 2: entrate in conto capitale.
Titolo 3: partite di giro.
Spesa
Titolo 1: spese correnti.
Titolo 2: spese in conto capitale.
Titolo 3: partite di giro.

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IL BILANCIO DI PREVISIONE NEL CAS


Il Direttore, coadiuvato dal responsabile amm.vo, predispone
il progetto di bilancio e lo presenta entro il 15/12
allapprovazione del Consiglio.
Entro il 31/12 il Consiglio delibera lapprovazione del bilancio
preventivo ed autorizza cos lo svolgimento della gestione
nellanno successivo.
Nel corso dellanno, in caso di fatti sopravvenuti, il Consiglio
approva le opportune variazioni al bilancio.
In caso di urgenza le variazioni sono disposte con Decreto
del Direttore, da sottoporre a ratifica nella seduta successiva
del Consiglio.
Entro il 30/6 il Consiglio delibera lassestamento.
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LE SCRITTURE FINANZIARIE NEI CAS


Per ciascun capitolo:
- Partitario delle entrate (stanziamento iniziale e
variazioni, somme accertate, riscosse e da riscuotere).
- Partitario delle spese (stanziamento iniziale e
variazioni, somme impegnate, pagate e da pagare).
- Partitario dei residui (iniziali, riscossioni e pagamenti,
da riscuotere e da pagare).
- Giornale cronologico di cassa (reversali e mandati,
con separata indicazione della competenza e dei
residui).

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IL CONTO CONSUNTIVO NEI CAS


(ART. 38 RAFC)
Si compone dei seguenti documenti: conto
consuntivo, situazione patrimoniale, relazione
del Direttore.
approvato entro il 31/3 da parte del Consiglio
di CAS ed inviato allUff. Ragioneria e al
Nucleo di valutazione.
redatto secondo la stessa articolazione del
Bilancio di previsione.

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IL CONTO CONSUNTIVO NEI CAS

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IL CONTO CONSUNTIVO NEI CAS

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57

IL CONTO CONSUNTIVO NEI CAS

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IL CONTO CONSUNTIVO NEI CAS:


IL RENDICONTO FINANZIARIO

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IL CONTO CONSUNTIVO NEI CAS:


IL RENDICONTO FINANZIARIO

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IL CONTO CONSUNTIVO NEI CAS:


IL RENDICONTO FINANZIARIO

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LE PRESTAZIONI A PAGAMENTO
(ART. 59 RAFC)
I CAS possono eseguire vere e proprie commesse
esterne in ambito didattico, di ricerca e di consulenza (es.
analisi acque minerali).
Il ricavo e ripartito:
a) eventuali spese per lacquisto di attrezzature o di
servizi esterni previsti nella convenzione.
b) 10% (al netto punto a) allAteneo per le spese generali.
c) costi diretti sostenuti per la prestazione.
d) utili (al netto delle voci precedenti).

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LE PRESTAZIONI A PAGAMENTO
(ART. 59 RAFC)

Gli UTILI sono ripartiti:


a) 10% al Fondo comune di Ateneo (poi ripartito a tutto il
personale TA).
b) personale direttamente impegnato (individuato con
delibera del CAS, fino ad un max del 50% dei proventi
globali).
c) ci che resta assegnato al CAS che ha effettuato la
prestazione a pagamento.
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LE PRESTAZIONI A PAGAMENTO
(ART. 59 RAFC)
Ripartizione al personale direttamente impegnato:
(max 30% retribuzione complessiva)
- fino a 3 quote per professori, dirigenti e funzionari nella
IX e X qualifica funzionale.
- fino a 2 quote per ricercatori, professori stabilizzati,
assistenti univ., dottorandi, assegnisti, personale TA
nella VII e VIII qualifica funzionale.
- fino a 1,5 quote per il personale TA fino alla VI q.f.

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IL NUCLEO DI VALUTAZIONE ( 1 )
Art. 5 Legge 537/1993 comma 22.
Nelle Universit sono istituiti i Nuclei di valutazione, con il
compito di verificare, mediante analisi comparative dei costi e
dei rendimenti, la corretta gestione delle risorse pubbliche, la
produttivit della ricerca e della didattica, nonch l'imparzialit
ed il buon andamento dell'azione amministrativa.
I nuclei determinano i parametri di riferimento del controllo
anche su indicazione degli organi generali di direzione, cui
riferiscono con apposita relazione almeno annualmente.

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IL NUCLEO DI VALUTAZIONE ( 2 )
Legge n. 370/1999.
Le Universit adottano un sistema di valutazione interna della
gestione amministrativa, delle attivit didattiche e di ricerca,
degli interventi di sostegno al diritto allo studio, verificando
anche mediante analisi comparative dei costi e dei rendimenti, il
corretto utilizzo delle risorse pubbliche, la produttivit della
ricerca e della didattica, nonch l'imparzialit e il buon
andamento dell'azione amministrativa.
Le Universit assicurano ai Nuclei l'autonomia operativa, il diritto
di accesso ai dati e alle informazioni necessari, nonch la
pubblicit e la diffusione degli atti, nel rispetto della normativa a
tutela della riservatezza.
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LA BANCA DATI CNVSU


A LIVELLO DI SISTEMA UNIVERSITARIO
www.cnvsu.it & http://nuclei.miur.it/sommario/

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I PRINCIPI GENERALI
DEL CONTROLLO INTERNO
D.Lgs. n. 286/1999.
Le AA.PP. nell'ambito della rispettiva autonomia si dotano
di strumenti adeguati a:
a) garantire la legittimita', regolarita' e correttezza
dell'azione amministrativa (controllo di regolarita'
amministrativa e contabile).
b) verificare l'efficacia, efficienza ed economicita'
dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche
mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra
costi e risultati (controllo di gestione).
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I PRINCIPI GENERALI
DEL CONTROLLO INTERNO

c) valutare le prestazioni del personale con qualifica


dirigenziale (valutazione della dirigenza);
d) valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di
attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di
determinazione dell'indirizzo politico, in termini di
congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti
(valutazione e controllo strategico).
N.B. E vietato affidare verifiche di regolarita'
amministrativa e contabile a strutture addette alle altre
tipologie di controllo interno!
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I PRINCIPI GENERALI
DEL CONTROLLO INTERNO

c) valutare le prestazioni del personale con qualifica


dirigenziale (valutazione della dirigenza);
d) valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di
attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di
determinazione dell'indirizzo politico, in termini di
congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti
(valutazione e controllo strategico).
N.B. E vietato affidare verifiche di regolarita'
amministrativa e contabile a strutture addette alle altre
tipologie di controllo interno!
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IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI


(ART. 73)
a) esamina i conti consuntivi, redigendo apposite
relazioni.
b) vigila sulla gestione finanziaria e patrimoniale
dellUniversit.
c) accerta la regolarit della tenuta dei libri e delle
scritture contabili.
d) effettua verifiche di cassa e sull'esistenza dei
valori e dei titoli in propriet, deposito, cauzione o
custodia.

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LATTIVITA NEGOZIALE
NELLUNIVERSITA DI SASSARI
Legge 168/1989: le Universit hanno autonomia negoziale
per il perseguimento dei propri fini istituzionali.
D. Lgs. 163/2006: il Codice dei contratti pubblici trova
applicazione anche per le Universit.
Competenze:
- I Dirigenti ed i Direttori dei CAS stipulano i contratti
secondo la ripartizione delle competenze ex art. 26.
- Il Rettore stipula i contratti e le convenzioni a carattere
generale in relazione allattivit di ricerca commissionata
allAteneo da Enti pubblici e privati.
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IL REGOLAMENTO DI ATENEO
PER LE SPESE IN ECONOMIA (ART. 2)

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73

IL REGOLAMENTO DI ATENEO PER LE SPESE


IN ECONOMIA (ART. 5 LIMITI DI SPESA)

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74

IL REGOLAMENTO DI ATENEO PER LE SPESE


IN ECONOMIA (ART. 8 COTTIMO FIDUCIARIO)

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75

IL REGOLAMENTO DI ATENEO PER LE SPESE


IN ECONOMIA (ART. 9 SCELTA DEL CONTRAENTE)

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76

IL REGOLAMENTO PER LE SPESE IN ECONOMIA


(ART. 10 VERIFICA DELLA PRESTAZIONE)

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77

STIPULA DEI CONTRATTI


(ART. 51 RAFC)

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78

COLLAUDI
(ART. 53 RAFC)

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79

CAUZIONE E RIBASSO FORFETARIO


(ART. 54 RAFC)

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GRAZIE PER LATTENZIONE

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