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The Time Traveller formulates three successive theories of how the society of the Eloi

functions. What are they?


First, he thinks that the Eloi are the sole descendents of humanity. He assumes that
scientific progress continued to make life easier for humans, so much so that they lost
their edge, becoming stupid and lazy. He implies that this fate is the result of
communism, as if the lack of competition drove the human race to indolence. Second,
after he discovers the Morlocks, he thinks that the Morlocks are the slaves of the Eloi.
He still feels that the Eloi have devolved into frail creatures because their life is too
easy, but he believes that the Morlocks, humanity's other descendent, have evolved
into brute workers. He thinks that this is capitalism's division of labour taken to the
extreme. Third, when he discovers that the Morlocks hunt and terrify the Eloi, he
assumes that his second theory was once true, but that the Morlocks evolved to the
point where they needed to prey on the Eloi. It is a theory of revenge of the working
classes. These successive theories do not replace each other; rather, each one
encompasses a broader view.

NATURALISMO, SIMBOLISMO, DECADENTISMO


Intorno al 1870, a poca distanza l'uno dall'altro, nascono in Francia il Naturalismo ed il Simbolismo che ben presto si
sviluppano in tutta l'Europa ed anche negli Stati Uniti ed in Canada e verso la fine del secolo il simbolismo confluisce nel
Decadentismo.
In Italia si ha l'apogeo del Decadentismo negli anni 1890 - 1904.
Il termine Decadentismo implica un'idea di decadenza, di consunzione, di tramonto di una civilt. Venne
inizialmente usato per indicare sia la decadenza del Romanticismo, sia quella della borghesia liberale e positiva che
aveva gestito il potere economico e politico. Oggi tale implicazione negativa scomparsa e il termine Decadentismo
indica solo la civilt letteraria e artistica affermatasi in Europa tra i due secoli. Sul piano politico gli scrittori decadenti
appoggiano le nascenti ideologie nazionalistiche ed imperialistiche.
La tendenza al realismo percorre tutto l'Ottocento, sin dagli inizi del secolo, infatti una componente fondamentale del
Romanticismo. Inoltre il realismo presente nella letteratura di tutti i tempi ma esiste un movimento c 545j91f he prende
il nome di Realismo e si afferma in Francia, e poi in tutta l'Europa, dopo i fatti del 1848/49, e si caratterizza per la
tendenza antiromantica. Infatti, mentre i romanzi realistici del Romanticismo avevano dato rilievo alla soggettivit e agli
ideali dell'autore, che interveniva con i suoi commenti all'interno della narrazione, ora si tende ad una rappresentazione
oggettiva che esclude il commento esplicito dell'autore e la manifestazione dei suoi sentimenti; si punta all'osservazione
distaccata dello scrittore e alla descrizione scientifica.
Nel 1857 il Realismo si afferma con il romanzo di Flaubert, "Madame Bovary"; l'opera antiromantica, sia sotto il profilo
ideologico, sia sotto il profilo tecnico letterario, infatti lo stile volto alla documentazione e all'esclusione dei sentimenti e
delle ideologie dell'autore, per la prima volta viene teorizzata l'impersonalit.
In Italia le idee del Realismo vengono riprese da alcuni scrittori della Scapigliatura (il nome deriva dal titolo di un
romanzo di Celto Arrighi; il movimento nasce e si sviluppa in Lombardia e in Piemonte, un movimento che riguarda la
tradizione dove gli aderenti cercano nelle opere una originalit estrema) e dal giovane Verga.
Sempre nel 1857 Baudelaire con "Les fleurs du mal" d inizio alla poesia moderna. Egli teorizza da un lato le
corrispondenze tra i sensi umani e i vari aspetti della natura e dall'altro pratica l'allegoria come forma espressiva della
scissione e dell'alienazione della vita nella realt.
La Scapigliatura per alcuni aspetti prelude al Realismo, per altri al Decadentismo. La Scapigliatura per taluni aspetti un
movimento all'avanguardia: da un lato sfocia nella ribellione giovanile che si traduce in forme di vita sregolata e
maledetta che pu portare alla droga e al suicidio, dall'altro nella protesta antiborghese e anticonformista.
La Scapigliatura nacque all'inizio degli anni Sessanta a Milano e si diffuse anche a Torino. Il nome deriva da Cletto
Arrighi (pseudonimo di Carlo Rigetti) ed indica la rivolta dei giovani d'ingegno che costituiscono una classe che il
serbatoio di ogni disordine. I luoghi di aggregazione del gruppo furono varie riviste come "Cronaca grigia", "La
Scapigliatura", "Il Gazzettino rosa". Gli scapigliati sono i primi ad avvertire il disagio e l'emarginazione della letteratura.
Tra gli argomenti degli scapigliati troviamo il senso del mistero e dell'ignoto (poi ripresi dal Decadentismo) e motivi
realistici (poi ripresi dal Verismo).

NATURALISMO E VERISMO
Nella 2 met dell'Ottocento la letteratura da un lato subisce l'influenza naturalista di Darwin (lotta per la sopravvivenza,
selezione naturale.) mentre dall'altro influenzata dalla questione sociale ed operaia; inoltre, grazie alla scienza si ha
l'adesione alla filosofia del Positivismo.
Il termine Naturalismo compare per la prima volta in un saggio di Taine nel 1858 ma il movimento letterario nasce tra il
1865 ed il 1860 affermando il nesso tra scienza medica ed arte letteraria e il diritto del "quarto stato" (poveri e diseredati)
di diventare protagonisti della narrativa moderna. Tra gli aspetti essenziali del Naturalismo francese troviamo la filosofia
del positivismo (fiducia nel progresso e nelle scienze), la questione operaia e sociale, le idee di Darwin e le sue
ideologie.
Zola uno dei primi autori naturalisti e dopo un ciclo di letture di Darwin scrive una serie di venti opere (il ciclo
dei Rougon Macquart) la cui prefazione rappresenta il manifesto del naturalismo. I punti fondamentali del naturalismo
sono:

Il rifiuto della letteratura romantica basata sulla fantasia e sul sentimento;

la teoria dell'impersonalit che esclude l'autore nella narrazione;

il rifiuto dei canoni tradizionali in quanto il vero sempre bello e morale;

l'impostazione scientifica della narrazione,

primato del romanzo sugli altri generi letterari.

Lo scrittore naturalista deve diventare uno scienziato sociale e quindi vuole dimostrare tesi scientifiche pertanto la
letteratura subordinata alla scienza.
i Naturalisti francesi presentano un forte impegno sociale e come i positivisti pensano di poter migliorare le cose quindi
hanno una visione ottimistica della realt. Come i positivisti sono spesso democratici e rappresentano la vita nelle citt e
la situazione delle classi operaie, soprattutto le classi sociali pi umili.
Il linguaggio molto spesso quello parlato dalle classi sociali pi umili e talvolta si fa ricorso al gergo popolare della
plebe parigina, pertanto il realismo dei contenuti diventa anche realismo del linguaggio.
Il Verismo italiano accetta pienamente la cultura positivistica ma sottolinea con minor energia il momento scientifico e
l'impegno sociale nella rappresentazione quindi si parte a parlare dalle classi pi povere e disagiate per poi parlare di
quelle pi ricche. Verga il principale teorico del Verismo,il suo primo racconto verista Rosso
Malpelo successivamente ha composto il ciclo dei "vinti" nel quale partendo dai pescatori e dai contadini passa a parlare
delle classi pi elevate.
A differenza dei Naturalisti, i veristi hanno una visione pessimistica della vita, infatti non vedono nella vita alcuna
possibilit di riscatto, la vita solo una lotta per la sopravvivenza. I Veristi rappresentano soprattutto le campagne e i
contadini e si ispirano in gran parte alla "questione meridionale"; i veristi pi rigorosi sono tre siciliani, Verga, Capuana e
De Roberto.
IL SIMBOLISMO
Il simbolismo nasce in Francia, come il Naturalismo, nel 1870 per poi diffondersi in tutta l'Europa ed anche in USA.
Il poeta cerca un rapporto con il mondo puramente sensuale, non pi mediato dalla ragione e quindi il poeta diventa
VEGGENTE infatti la poesia riesce a percepire i misteri del mondo non percepibili con la ragione; e questa verit oscura
e infinita che pu essere resa solo attraverso le allusioni, le suggestioni musicali e la magia delle parole. Le parole magia
e allusione per non vengono utilizzate con il loro significato oggettivo ma con il loro valore suggestivo quindi la poesia
simbolista la realt. La poesia il mondo e non deve pi avere un contenuto semantico ma deve essere musica. Il
poeta tramite intuizioni improvvise coglie il senso riposto della realt in modo non razionale. Questo senso misterioso
inaccessibile ai pi, il poeta scopre dei collegamenti apparentemente illogici fra oggetti diversi (analogia); questa una
sorta di metafora (collegamenti logici) molto pi ardita. I simbolisti associano colori, profumi, suoni, utilizzando la
SINESTESIA. Le parole non vengono usate per il loro significato concreto, oggettivo ma per le suggestioni che possono

evocare, per il loro suono, il ritmo, il potere vocativo. Il poeta una sorta di "sacerdote" ma la poesia non mira a
riprodurre la realt come nel Verismo e nel Naturalismo, la poesia la realt stessa.

IL DECADENTISMO
Il movimento dei decadents (decadenti) nacque a Parigi nella prima met degli anni Ottanta e, a cavallo dei due secoli si
diffonde in tutta l'Europa.
Originariamente il termine aveva un significato negativo, cio decadenza, declino, tramonto del Romanticismo, della
sana borghesia liberale e positivista. Noi usiamo questo termine in modo neutro. I poeti decadenti ripresero questo
termine dai critici, in senso PROVOCATORIO; infatti si inizia a parlare di Decadentismo in seguito alla pubblicazione di
un sonetto di Verlaine che iniziava dicendo: "Io sono l'Impero alla fine della decadenza". In questi versi affiora il concetto
di raffinatezza e di eleganza che devono essere paragonate alla decadenza.
In questi anni uscito un romanzo "A rebour" (Controcorrente) di Huysmans, considerato la bibbia del Decadentismo
dove l'aristocrazia dello spirito contrapposta alla vita borghese e dove si parla della superiorit dell'esteta che ha il culto
della bellezza e dell'arte. La vita dell'esteta infatti come un'opera d'arte.
I tratti fondamentali del Decadentismo come fenomeno culturale e artistico sono:

rifiuto del metodo scientifico e razionale;


soggettivismo e individualismo, l'arte deve esprimere le sensazioni del soggetto, la sua vita interiore e
sensuale. L'artista si presenta come un soggetto dotato di valori aristocratici e raffinati che lo contrappongono
alla vita quotifdiana e alla volgarit della borghesia;
scoperta dell'inconscio, l'arte tende ad esprimere le associazioni pi profonde dell'io;

il ricorso al simbolismo, cio la ricerca delle corrispondenze tra l'anima del soggetto e la vita dell'universo
(analogie) facendo ricorso a metafore e sinestesia.

L'estetismo e la religione dell'arte. I decadenti affermano non solo l'autonomia dell'arte ma la sua superiorit, e
quindi sostenevano la teoria dell'arte per l'arte dove l'arte deve obbedire solo a se stessa, l'arte intesa come
pura Bellezza.

Una concezione del poeta come artefice supremo o come profeta e vate. Poich la poesia concepita come
rivelazione dell'Assoluto, il poeta immaginato come un inventore, perch l'artista non deve imitare la vita ma
deve crearla.

In Italia il Decadentismo si afferm all'inizio come reazione spirituale contrapponendosi al verismo; un ruolo importante
ebbero le riviste " il Convito" e "Il Marzocco". Il Decadentismo italiano fiorisce soprattutto nel periodo 1890 - 1905 ma si
afferm a partire da Il Piacere di D'Annunzio eMyricae di Pascoli e giunge al culmine con Alcione di D'Annunzio e Poemi
conviviali di Pascoli. Il Decadentismo italiano si differenzia da quello europeo per i suoi tratti spiccatamente umanistici e
per il legame con la tradizione classica.
CORRISPONDENZE - CHARLES BAUDELAIRER
Tra i testi di apertura del suo libro, Baudelaire colloca un sonetto dal titolo CORRISPONDENZE che pu essere
considerato un vero e proprio manifesto del simbolismo. Tutto ci che ci circonda , secondo Baudelaire, misterioso ed
oscuro e non possibile percepirlo con la ragione e in modo razionale. Nel mondo esistono delle corrispondenze,
collegamenti che l'uomo non riesce a comprendere.Nella prima quartina si dichiara che la Natura un tempio, un luogo
sacro pieno di misteri, dove ogni cosa ha un significato nascosto.Nella seconda quartina viene chiarito il significato del
titolo del componimento: i profumi, i colori, i suoni si rispondono reciprocamente e tutto ci che esiste in natura legato
da corrispondenze. La sola chiave per decifrare un simile mistero nelle parole, data dall'artificio del poeta, dalla
magia verbale.Le due terzine intuiscono associazioni e collegamenti arbitrari tra sensazioni appartenenti a sensi diversi
(profumi = campo olfattivo; freschi = campo tattile; dolci = campo gustativo; suono dell'oboe = campo uditivo; verdi =
campo visivo).La poesia di Baudelaire, come quella di tutti i simbolisti, ricca di figure retoriche, viene largamente usata
la sinestesia che qui non rappresenta una semplice figura retorica ma una vera e propria modalit di conoscenza non

razionale, cio volutamente estranea al sapere razionale, che mette il collegamento elementi che appartengono a sfere
sensoriali diverse tra loro.

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