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STORIA DELLA MUSICA

(I-II-III)
Versione semplificata per gli esami statali
di conservatorio e scuole ad indirizzo
musicale.
LE ORIGINI

Origini della musica I primi strumenti La musica


nella mitologia.
Il problema delle origini della musica stato soggetto a molte critiche, in
modo particolare durante il periodo del Positivismo. Vari studiosi
proposero nuove teorie.
- Spencer: ha origine dallenergia vitale umana. Egli enunci la teoria
delluomo primitivo che imita il canto degli uccelli.
- Darwin: il canto delluomo unimitazione dei gridi degli animali, in
particolar modo degli uccelli.
- Wallaschek: Nellorigine della musica riveste una grande importanza
il ritmo.
Bcher: lorigine della musica nel ritmo che accompagna i movimenti
delle attivit lavorative, presso le comunit tribali.
- Torrefranca lalliterazione (= ripetizione) di gridi, note, intervalli, il
primo passo in direzione della musica.
Era impossibile che la musica, nella sua immensit, possa aver avuto
origini monogenetiche. Nel 1878 Edison costru un Fonografo
meccanico, grazie al quale si analizzarono i fonogrammi e la loro
comparazione port ad affermare che non era possibile individuare i
momenti precisi nei quali sia nata la musica, perci lo studio si deve
rivolgere alla musica dei popoli primitivi.
- Sachs: la musica ha avuto origine con il linguaggio linguaggiosuono. Il linguaggio-suono si riconosce anche nelle emissioni
di alcuni strumenti primitivi quali tamburi, flauti, corni.

Il musicologo tedesco C. Sachs classific gli strumenti musicali


basandosi sui caratteri morfologici:
- Idiofoni: Erano i pi diffusi e vanno dalla percussione del corpo alla
percussione del terreno con i piedi. Altri idiofoni sono tronchi dalberi
distesi sul terreno; la percussione era effettuata con i piedi o con le
mani. I pi diffusi sono xilofoni e gong.
- Membranofoni: Meno diffusi rispetto agli idiofoni. In stadi pi

evoluti appartengono i tamburi che, solitamente, sono percossi con


le mani, ma possono essere anche sfregati.
- Aerofoni: Lo strumenta pi semplice il bastone sibilante, ossia
una tavola di legno fissata ad una corda che, volteggiando in aria,
produce vari sibili di varie altezze, secondo la velocit.
Gli strumenti meno diffusi erano i Cordofoni; sono da citare larco
ed il salterio di canna. Erano i meno usati per la loro convessit.

La musica nella mitologia stata considerata un dono degli dei;


ritengono che abbia poteri soprannaturali (il tuono). Il Dio indiano
con la sua voce cre il cielo e la terra; altre popolazioni ritenevano
che il loro dio, cantando per tre volte, cre il mondo.
In Grecia molti sono i miti:
Quello di Anfione:
Antiope fu cacciata dal padre Nitteo, quando questi
conobbe della gravidanza della figlia. Ella si rifugi allora
a Sicione, presso lo zioLico, dove fu trattata da prigioniera.
Qui la ragazza diede alla luce due gemelli, Anfione e Zeto,
e quando Lico ne venne a conoscenza, ordin che questi
venissero abbandonati sul Monte Citerone. Un pastore
trov i gemelli e li prese con s.
Antiope fu quindi riportata nella Cadmea,
l'antica rocca di Tebe, dove Lico e sua moglie, Dirce,
avevano occupato il trono lasciato vacante dalla morte di
Nitteo. Anche qui Antiope fu trattata da schiava, ma riusc a
fuggire e a tornare dai suoi figli.
Divenuti adulti, i figli decisero di vendicare la madre e
uccisero Lico. Poi attaccarono Dirce ad un toro, che la
trascin via uccidendola. I fratelli divennero i nuovi re di
Tebe, ma fondarono anche una nuova citt: Zeto portava le
pietre, Anfione le sistemava grazie al suono magico della
sua lira.
Anfione e Zeto governarono in accordo le due citt.
Anfione spos Niobe, figlia di Tantalo, ma mor di
crepacuore quando Apollo e Artemide uccisero i suoi
numerosi figli per punire la moglie.
Secondo la leggenda costru con la musica le mura di Tebe,
sia per la capacit di incantare gli animali selvaggi, sia per
il potere ordinatore che costringeva i massi a prendere
spontaneamente il loro posto nelle mura di una citt.

Quello di orfeo:

Orfeo era figlio di Eagro, re della Tracia, e della musa Calliope (o,
secondo altre versioni del mito, di Apollo e di Calliope). Ha preso
parte alla spedizione degli Argonauti, cio dei guerrieri che, guidati
dall'eroe Giasone, a bordo della nave Argo erano andati alla ricerca
del "vello d'oro", custodito da un terribile drago: per non sono state
le battaglie e i pericoli di questa impresa che hanno reso famoso il
suo nome, ma la musica e l'amore.
Orfeo era un poeta e un musico. Le Muse gli avevano insegnato a
suonare la lira, ricevuta in dono da Apollo. La sua musica e i suoi
versi erano cos dolci e affascinanti che l'acqua dei torrenti
rallentava la sua corsa, i boschi si muovevano, gli uccelli si
commuovevano cos tanto che non avevano la forza di volare e
cadevano, le ninfe uscivano dalle querce e le belve dalle loro tane
per andare ad ascoltarlo .

La sua sposa era la ninfa Euridice, ma non era il solo ad


amarla: c'era anche Aristeo e un giorno Euridice, mentre
correva per sfuggire a questo innamorato sgradito, era
stata morsa da un serpente nascosto tra l'erba alta ed era
morta all'istante.
Orfeo allora aveva deciso di andare a riprendersela ed era
sceso nell'Ade, nell'oscuro regno dei morti. Con la sua
musica era riuscito a commuovere tutti: Caronte lo aveva
traghettato sull'altra riva dello Stige, il fiume infernale;
Cerbero, l'orribile cane con tre teste, non aveva abbaiato; le
Erinni, terribili dee infernali (Aletto, Tisifone e Megera), si
erano messe a piangere. I tormenti dei dannati erano
cessati (Tantalo non aveva pi fame e sete...) e ogni
creatura, compresi il dio Ade e sua mogli Persefone, aveva
provato piet per la triste storia dei due innamorati.

Mito di Apollo:
Il dio greco della musica, dell'armonia e della luce del sole
Apollo assomma in s molteplici aspetti: presiede alla musica, alla poesia e
alle arti, ma anche capace, con le sue frecce silenziose, di determinare morti
improvvise. il dio della saggezza e della profezia: il suo santuario a Delfi
sede del pi famoso oracolo dell'antichit, i cui oscuri responsi sono emanati
dalla bocca della sacerdotessa Pizia

LE CIVILTA' MEDITERRANEE E L'ASIA


La musica dei selvaggi e dei primi
popoli storici:
egiziani, cinesi, assiri e babilonesi, ebrei.

Lo studio della musica dei popoli selvaggi per molto tempo


stato ostacolato a causa delle difficolt che si riscontrarono
nel trascrivere i canti nella notazione moderna. Nelle musiche
dei popoli selvaggi si riscontrano due caratteristiche:
1. Nascono da un sentimento collettivo(religioso, funesto,

di trib)
2. Si trasmettono oralmente.
Gli Egiziani davano grande importanza alla musica, legata ai riti
religiosi, ai cortei pubblici, alle imprese; era gestita dai sacerdoti.
Tra gli strumenti erano diffuse molto larpa e la cetra, meno diffusa
la Pandora di origine orientale. Gli egiziani conoscevano ed
impiegavano le scale pentafoniche discendenti e le scale

eptafoniche. Tra gli strumenti a iato il pi comune era il flauto di


legno, ma anche flauti doppi. Antichissime erano le trombe; invece,
tra gli strumenti a percussione citiamo le castagnette, i sisti, i crotali!
Nel III sec. a.C. legiziano Ctesilio di Alessandria invent lorgano
idraulico, funzionante ad aria sulla base del principio fisico dei vasi
comunicanti. Anche nei popoli Mesopotamici la musica era legata
alle cerimonie religiose, ma della musica si conoscono soprattutto
gli strumenti. Gli strumenti pi diffusi erano larpa, poi la cetra,
successivamente i flauti diritti e, in metallo, castagnette, sistri, piatti.

La musica sacra era coltivata dai sacerdoti, dai cantori. Pi tardi


sbocci la musica profana. La musica ebraica aveva una funzione
religiosa; infatti, recenti studi hanno confermato che la musica
ebraica influenz profondamente la nascita del canto cristiano. Gli
strumenti pi usati furono il Kinnar(a 10 corde), lUgal(flauto
diritto), lo Sciofar(corno di capra). I modi esecutivi, propri della
liturgia ebraica, erano tre:

La Cantillazione: recitazione intonata con ritmo

scandito dal testo.

Il Jubilus: molto esteso sulle sillabe

di alcune parole rituali.

I Salmi: guidati da un cantore solista.

Importantissimo era il compito della musica, in Cina, in quanto essa


era in collegamento con lintero universo. Alla base del loro
sistema vi era lOttava, composta da 6 liu femminili e da 6 liu
maschili. Gli intervalli, diversi dai nostri semitoni, indicavano la
disposizione dei suoni in natura.
Tra i loro strumenti musicali ricordiamo il King(litofono), serie di
lastre di pietra calcarea appese ad un telaio e percosse. Il
Chin(una sorta di liuto) ed infine il Cheng(organo a
bocca).

Gli Indiani: grande importanza della


musica.

Lottava era suddivisa in parti, fra toni e semitoni; ogni intervallo


era suddiviso in o Srutis(elementi). In totale vi erano 22 Srutis.
Erano presenti molte scale modali, e tali modi presero il nome di
rgas (Stati danimo); ogni rga stabiliva un modello di
melodia.
Gli strumenti erano suddivisi in quattro categorie:

Gli Idiofoni: Cimbali, tamburi tabla.

I Cordofoni: il pi usato il Vina.


Strumenti a percussione
Strumenti a fiato.

Il mondo classico

La musica dei Greci e dei Romani.


La musica per i Greci ebbe una grande importanza. Se ne
interessarono i pi grandi filosofi.
Platone: Il suo pensiero stato definito Catarsi allopatica

(purificazione ottenuta mediante elementi opposti


a quelli che hanno causato il male). Per Platone la
musica doveva mirare solo allutilit, non al piacere.
Aristotele: Il suo pensiero stato definitoCatarsi omeopatica

(purificazione ottenuta mediante elementi simili a


quelli che hanno causato il male), in cui venivano
accettati anche gli ethos(effetti sul corpo umano) negativi.
Pitagora: Era considerata come vera musica solo la scienza acustica

(musica teorica), in quanto fondata sul numero.


Armonia
Armonia
Armonia
Armonia

dorica
frigia
lidia
misolidia

Virile, grave.
Spontanea, dolce.
Molle, conviviale.
Lamentosa.

Il mondo musicale, per i Greci, era gravitante intorno a due poli


opposti, simboleggiati con due strumenti:
La lira(strumento a corda) legata alla razionalit ed alla
Religione Olimpica.
LAulos(strumento a fiato) simbolo della musica che si
accompagna alla possessione rituale e legato al culto Dionisiaco.
Religione Olimpica: Netta separazione tra Dei e uomini.

Culto Dionisiaco: Contratto delluomo col Dio mediante


invasamento estatico (Musica = Importanza sociale).
Il sistema musicale greco era basato sul Tetracordo, una
successione di 4 suoni discendenti, in un intervallo di 4a giusta. 8 I
Tetracordi erano di tre tipi:
Dorico: Tono Tono Semitono
Frigio: Tono Semitono Tono
Lidio: Semitono Tono Tono
In seguito si aggiunse il misolidio. Lunione di due Tetracordi dava
origine alle scale, dette Armonie. Al centro si creava una Diazeusi
(separazione), mentre Sinf(Congiunzione) era il punto in
cui si univano due Tetracordi. Essendo 7 le note, anzich 8, si
aggiungeva una nota sotto (ipomodo) o sopra (ipermodo).
Larmonia misolidia non era simmetrica; era formata da:
Tono Tono Tono
Tono Tono Semitono
Tutto linsieme delle Armonie era chiamato Sistema Teleion (o
Sistema Perfetto); lultima nota del sistema, la nota pi grave,
prendeva il nome di Proslambanomenos.
I Tetracordi erano di 3
[Mi Re Do Si]
generi: Diatonico
Cromatico
[Mi Re Do Si]
Enarmonico
[Mi Do( di Tono) Si

( di Tono) Si]

La Musica adoperava gli stessi principi metrici che regolavano la


Poesia. Elemento fondamentale della Metrica era il Tempo Primo,
misura della sillaba breve. La Breve si indicava col simbolo e

corrispondeva alla durata di una croma, mentre la lunga si indicava


col simbolo uguale a due brevi. Il ritmo si produce, quando ci
sono due o pi note (Sillabe), cio con brevi e lunghe; esse si
ordinavano in schemi ritmici chiamati Piedi.
I Greci avevano due modi di scrittura musicale:
Strumentale: I simboli derivano dallalfabeto Fenicio.
Vocale: I simboli derivano dallalfabeto Greco.
La Musica era monodica, accompagnata da strumenti, con brevi
Melismi. Il coro cantava allunisono, accompagnato dallAulos e
dalla Lira. Era consentito variare la melodia contemporaneamente 9
eseguita nel modo tradizionale. Questo processo era definito
Eterofonia. Lunico repertorio ammesso era quello delle melodie
tradizionali, dette Nmai . La musica greca molto importante per
lo sviluppo del Teatro musicale, la Tragedia. Questa nasce da
Ditirambo in onore di Dionisio.
SCHEMA DELLA TRAGEDIA
Prologo: Persona che narra lantefatto.
Parodo: Ingresso del Coro.
Episodi: Recitano i Protagonisti.
Stasimi: Il coro commenta lazione.
Esodo: Uscita con il coro in sottofondo
La musica dei Romani poco nota; era imitazione della musica
greca, poco sviluppata e separata dalla poesia; importante per gli
strumenti a fiato, necessari alla guerra, adoperata per usi profani.

Il Canto del Cristianesimo

La musica dei primi cristiani: il Canto


Gregoriano nei suoi caratteri modali e ritmici.
La nascita del Cristianesimo mise in crisi limpero romano e
contribu a distruggerlo. Si ebbero cos le persecuzioni dei cristiani.
Solo con lEditto di Costantinopoli (313 d.C.) la religione Cristiana
fu riconosciuta ufficialmente e divenne Religione di Stato. Si
formarono diversi Repertori locali; questi furono unificati e la
paternit fu attribuita al Papa Gregorio Magno; da qui, nacque il
Canto Gregoriano.
Questo deriva dai canti ebraici e sub influenze dal mondo greco;
fonde in se le varie tradizioni corali:
Canto Romano.
Canto Ambrosiano(sul nome di S. Ambrogio che
fu liniziatore).
Canto Mozarabico(Spagna).
La diffusione del Canto Gregoriano fu permessa grazie ai
Monasteri, che erano i pi numerosi centri di divulgazione.
Il Canto Gregoriano si basa su scale eptafoniche di genere
diatonico appartenenti a otto modi. I Modi si distinsero in Autentici e
Plagali: le scale plagali si estendono una quarta sotto le autentiche.
Ogni modo ha in comune la nota Finalis, che la nota dove
terminano i brani; ci sono, quindi, quattro finali:
RE-MI-FA-SOL
Unaltra caratteristica la Repercussio, tono di recitazione, intorno
alla quale muove la melodia, situata sopra la5 della Finalis, nei
modi autentici, e una sopra nei modi plagali. Fanno eccezione i
modi III, IV, VIII.Tre sono gli stili del canto ecclesiastico:
Accents: sorta di lettura sillabica intonata che si svolge su una sola
nota(Recto Tono.)

Di origine ebraica sono i Melismi, espressione della sacra letizia


dellanima.
Il canto sillabico(chiamato Concentus) poteva essere
sillabico o semisillabico; ad ogni sillaba corrispondevano una, due,
tre o pi note.
In ogni Messa era presente lOrdinarium Missae:
Kyrie
Gloria
Credo
Sanctus
Agnus Dei
Il Proprium Missae:
Introito
Graduale
Alleluia
Offertorio
Commnio
Le forme pi importanti erano i Salmi e gli Inni. I Salmi si
esprimevano in 3 modi:
Salmodia Responsoriale: Solista pi Assemblea
rispondevano sempre con lo stesso versetto.
Salmodia Allelujatica: Solista pi Assemblea cantavano
lAlleluia.
Salmodia Antifonica: Solista e Assemblea si alternavano.
Gli Inni erano sillabici, melodici e strofici; nacquero in Greco, nella
chiesa dOriente, tra il IX ed il X secolo. Il monaco svizzero Notker
Balbulus, nella chiesa di S. Gallo diede origine al Tropo ed alla
Sequenza. La Sequenza era unaggiunta sillabica di un testo ai
vocalizzi alleluiatici; il Tropo, invece, consisteva nellaggiunta o
sostituzione dei Melismi (probabilmente era Tutilone,
monaco nella chiesa di S. Gallo ). Nel XVI secolo, il

Concilio di Trento abol Tropi e Sequenze, ad eccezione di cinque


sequenze:
Victime Paschali Laudes
Lauda Sion
Veni
Stabat Mater
Dies ire

la nasCita DElla poliFonia E lars antiqua

Gli inizi della Polifonia Il contrappunto medievale


Compositori e teorici.

I primi cristiani non conoscevano il canto a pi voci, ma a partire dal


IX secolo in poi nacque il desiderio di accompagnare il canto sacro
(Cantus Firmus) con altre melodie che procedevano
parallelamente, nota contro nota (Punctum contra
Punctum) da cui si dedusse il Contrappunto. Nacque cos la
Polifonia vocale, favorita dal desiderio di rinnovare il canto liturgico.
La forma pi antica di Polifonia era lOrganum, e risale tra il IX e il
X secolo. In questa forma la melodia gregoriana (Vox
Principalis) era accompagnata da unaltra melodia (Vox
Organalis) e procedevano parallelamente ad una distanza di
quarta o di quinta. Potevano anche essere raddoppiate allottava.
In un altro tipo di Organorum la Vox Organalis inizia allunisono con
la Vox Principalis, poi si allontana di una quarta, procede quindi
parallelamente e chiude nuovamente allunisono. Alla fine dellXI
secolo si afferm il Discanto: la vox principalis(Posta al grave)
accompagnata dalla vox organalis che procede per intervalli misti
di unisono, seconda, terza, ecc.., ma per moto contrario. In Francia
ed in Spagna, nel XII secolo si afferm lOrganorum Melismatico
dove al grave era posta la melodia gregoriana (Cantus Firmus)

eseguita a valori larghi, senza durate prestabilite; sopra di essa si


svolgeva liberamente la vox organalis.
Con lArs Antiqua si indica la produzione delle Scuole Polifoniche
fiorite fra la met del 1200 e, circa, il 1320. Nelle Cattedrali
iniziarono a svilupparsi le Cantorie, che cantavano in Polifonia
grazie alla nascita della notazione musicale su rigo (importante
per laltezza dei suoni), alla nascita dei Modi Ritmici e della
Notazione Mensurale, che permise di determinare la durata delle
note. Il Centro europeo di Musica Polifonica fu la Cappella musicale
di Notre Dame a Parigi,fra il 1150 ed il 1350; due sono gli esponenti
pi importanti:
Leonin
Perotin.

magister Leoninus

Leonin: Magister Leoninus, 1160 1190) scrisse il Magnus Liber


Organi contenente Graduali, Responsorii e Alleluia a due voci.
Continu la sua opera Perotin(Magister Perotinus, fino al 1238).

Aggiunse una terza voce alle composizioni di Leonin e compose gli


Organa e conducts a 3 e a 4 voci.

Gli Organa(di Perotin) erano diversi dallOrganorum che si


basava su una melodia Gregoriana a note lunghe, chiamata Cantus
Firmus. Ad essa erano sovrapposte due o tre voci. La seconda
voce sopra il Tenor si chiam Duplum, la terza Triplum, poi
Quadruplum e cos via...
I Conducts erano testi sacri o profani; il Tenor era sempre
dinvenzione e procedeva sempre con lo stesso ritmo delle voci
superiori. Unaltra composizione fu la Clausola, una sezione di
Organorum costruita su un frammento melismatico di un tenor.
A partire dal 1250 la forma musicale che sostitu quelle della Scuola
Notre Dame fu il Mottetto: derivava dalla Clausola e, solitamente,
era a tre voci. Il Tenor muoveva a valori larghi metricamente definiti
e poteva essere eseguito anche da uno strumento. Il
Duplum(voce mediana) procedeva pi mosso, mentre il
Triplum(voce superiore) era basata su valori brevi.

La Notazione Medioevale
La scrittura medioevale considerata, specialmente,
in relazione alle origini della scrittura odierna.

La notazione nacque, quando i cantori si accorsero che la


trasmissione orale era un modo di comunicazione insufficiente.
Laltezza dei suoni fu sviluppata dalla Notazione Neumatica e tale
divent definitiva allepoca di Guido dArezzo; un secolo dopo
nacque la notazione modale seguita dalla notazione mensurale
che, oltre allaltezza, stabiliva la durata dei suoni.

Notazione neumatica

Neuma:(derivante dal greco, significa segno; Pneuma


significa soffio). Le tre fasi successive della Notazione
neumatica sono:
Chironomica
Adiastematica
Diastematica
Quadrata
Scrittura Chironomica
Consisteva in piccoli segni che si scrivevano sulle sillabe per
ricordare al Maestro del coro(Praecentor) la direzione della
melodia; i segni, probabilmente, derivavano dagli accenti
grammaticali.
Scrittura Adiastematica
Da quello che avevamo detto, si svilupparono i vari segni per le
diverse note; tutto era in Campo aperto e non si capivano
gli intervalli delle note:

Scrittura Diastematica
Furono introdotte pi linee con valore tonale, in modo tale che i
neumi potevano essere collocati sopra, sotto o sulla linea; in
seguito le linee divennero colorate(Rosso = Fa; Giallo = Do)
fin quando non furono introdotte le Chiavi musicali, poste prima
delle linee per indicare laltezza della nota;esse erano costituite da
lettere della Notazione alfabetica(A = la; C = do; G = sol)
introdotte pi tardi.
Scrittura Quadrata
molto posteriore; utilizzava il rigo a 4 linee(tetragramma) con
i neumi quadrati sulle linee e negli spazi. Agli 8 neumi semplici
furono aggiunti:
Neumi composti(ai neumi di tre note si aggiunge una

nota ascendente o discendente, oppure una o pi


note.)
Neumi ornamentali(legati a particolari emissioni di
voce.)
Neumi liquescienti(note sfumate legate a dittonghi.)
La Notazione Alfabetica si svilupp in tutta Europa, ma con
particolare riferimento alla Chiesa di S. Gallo in Svizzera. Boezio fu
il primo trattatista nel medioevo. Utilizz le lettere dellalfabeto
latino ( da A fino a P)per segnare i punti di suddivisione del
monocordo.
Con Oddone di Cluny si ebbe maggiore chiarezza. Egli us:
G(gamma) = Sol; A = La; B = Si etc...
Differenzi le ottave con le lettere maiuscole, minuscole, le doppie
minuscole in terze; distinse il suono B= Si in bemolle() ed in
bequadro(). Definita laltezza, rimaneva da risolvere la durata dei
suoni. Con la nascita della Polifonia serv pi precisione; si fece
ricorso alla Prosodia Classica. Si presero come unit, sillabe lunghe
e brevi. Dalla Virga() e dal Punctum() derivarono la Longa e la
Brevis (2 brevis = 1 Longa). Longa e Brevis formarono sei differenti
modi ritmici:

Trocaico
Giambico
Dattilo
Anapestico
Spondaico
Tribachico
I modi erano usati nei brani polifonici a pi voci, e ogni voce aveva
un modo diverso. Erano regolati dagli Ordo(al plurale Ordines) i
quali indicavano quante volte lo schema ritmico era ripetuto. Il
primo a rivoluzionare i modi ritmici e ad introdurre i valori precisi fu
Francesco di Colonica, con il suo trattato Ars Cantus
Mensurabilis; i valori di durata impiegati nella notazione
Franconiana erano:
Maxima o Duplex Longa
Longa
Brevis
Semibrevis
Potevano essere:
Perfette(con la suddivisione ternaria)
Imperfette(con la suddivisione binaria)
Allinizio del XIV secolo fu introdotto un valore: la Minima; furono
suddivisi i valori:
Modus(divisione della longa, perfetta ed imperfetta).
Tempus(divisione della brevis, perfetta ed imperfetta).
Prolativo(divisione della semibrevis, maior

Questa notazione(Notazione Ars Nova Francese) stata


esposta da Philippe de Vitry.
Notazione Ars Nova italiana:
Le figure erano:
Maxima

Longa
Brevis
Semibrevis
Minima
Semiminima
Lunit base era la Brevis; era presente la suddivisione binaria e
ternaria.

la tEoria DElla musiCa mEDioEvalE: GuiDo DarEzzo

Guido dArezzo e il sistema musicale medioevale


La Solmisazione..

Il pi grande trattatista del secolo X e XI stato Guido dArezzo;


nei suoi scritti prevale laspetto pratico, a differenza dei teorici, nei
quali prevaleva laspetto speculativo. Quindi la sua opera mir a
scopi pratici. Fu monaco benedettino nel Monastero di Pomposa e,
in seguito a contrasti con alcuni confratelli, si trasfer ad Arezzo,
dove fond una scuola di canto. La novit del suo metodo per
linsegnamento del canto liturgico fu molto apprezzata da Papa
Giovanni XIX. Tra le opere ricordiamo:
Micrologus de Musica
Prologus in Antiphonarium
Regulae rhytmicae
Epistola ad Michelem monacum de ignoto cantico.
Egli propose di utilizzare un certo numero di linee, in modo tale che
ogni suono corrispondesse a un solo posto sul rigo musicale.
Sugger due metodi, di cui il primo consisteva nel segnare alcune
righe ed una lettera, tratta dalla notazione alfabetica. Il secondo
metodo consisteva nel colorare le linee a secco(rosso per il fa,
giallo per il do). Si cre il Tetragramma(a 4 linee), usato
ancora oggi per il Canto Gregoriano. Il Pentagramma (a 5 linee)
nacque nel XIII secolo, nei manoscritti polifonici francesi. Per
facilitare lesecuzione ai cantori, Guido elabor un metodo, detto
Solmisazione, che si basa sullEsacordo. Lesacordo una
successione di sei suoni (UTREMIFASOLLA) che Guido

dArezzo deriv dai primi sei emistichi dellInno di S. Giovanni; il


semitono si trova nella parte centrale (Mi - Fa); nella pratica, per,
esistevano altri due semitoni(La-Sie Si
-Do); Guido risolse i problemi chiamando tutti i semitoni Mi-Fa; si
ebbero, quindi:
3 esacordi duri(Ut= sol)
2 esacordi naturali(Ut= do)
2 esacordi molli(Ut= fa)
Questo processo stato definito Solmisazione che viene
da Sol e Mi, sillabe sulle quali si effettua la Mutazione. La
Solmisazione consentiva ai cantori di intonare canti nuovi e
sconosciuti; se lestensione dei canti era compresa nellesacordo,
non vi erano problemi. Se lestensione superava lambito di un
esacordo, si procedeva mediante la Mutazione, ossia la
sostituzione delle sillabe dellesacordo con le sillabe del nuovo
esacordo. Ogni semitono, quindi, doveva essere indicato con le
sillabe Mi-Fa. Per facilitare lapprendimento, Guido ide il sistema
della Mano Guidoniana, facendo corrispondere la
successione dei suoni alle falangi ed alla punta delle dita. Dopo il
XII secolo cominciarono ad essere alterate altre note (molle o
rotondo, per abbassare di un semitono; quadrato, per alzare di un
semitono). Nacque la Mano Ficta(cio Falsa), che non aveva
suoni compresi negli esacordi.

Monodie Sacre e Profane

Musica popolare e Teatro nel Medioevo Trovatori e


menestrelli.

Poich la musica scritta fu, per molti secoli, solo quella


ecclesiastica, non ci rimangono melodie profane fino al X secolo.
Allinizio del Medioevo le attivit musicali appartenevano alla
Musica Sacra. Dopo il ci arrivarono testimonianze di canti profani
che erano di due tipi:
Con testo in latino, usato dai Goliardi o Clerici

vaganti(studenti ecclesiastici che divennero cantori


girovaghi). I loro canti inneggiavano allamore, al vino, alla
natura. La raccolta pi nota unantologia di 50 canti goliardici(XIII
secolo), conosciuti con il nome di Carmina Burana.
Con testo in volgare: erano le liriche dei trovatori e dei trovieri(XII e
XIII secolo).
TROVATORI
Situati nel sud della Francia, componevano in lingua doc.
Elaboravano la concezione dellAmor cortese. Tra le forme
poetiche ricordiamo:
La Canso a strofe, simile strutturalmente agli Inni.
I Servantes di contenuto politico.
La Tenson, dialogo amoroso tra un uomo e una donna.
Altre, riguardanti anche gesta eroiche.

Avevano tre modi di poetare:


Trobar plan(con stile chiaro e diretto)
Trobar ric(stile complesso e misterioso)
Trobar clus(con metafore ed espressioni oscure).
Tra i Trovatori pi importanti citiamo:
Jaufr Rudel
Guglielmo IX, duca dAquitania
Giraut de Borneil
TROVIERI
Situati nel nord della Francia, componevano in lingua doil.
Imitarono la lirica dei trovatori; dalla Canso deriv la Chanson con
la caratteristica di ripetere la prima frase per due volte:
La prima con finale aperto(ouvert).
La seconda con finale chiuso(conclusivo).
Fra i maggiori Trovieri citiamo
Chrtien de Trojes
Grace Brule
Riccardo Cuor di Leone
Adam de la Halle
Il matrimonio di Federico Barbarossa con Beatrice di Borgogna
segn linizio della penetrazione degli ideali cavallereschi, cantati
dai trovatori, nelle Corti della Baviera. Nacque cos il movimento dei
Minnesang; i Minnesnger erano i cantori dellamor cortese. Dal
XV secolo si ebbe il movimento dei Meistersinger, corporazioni di
artigiani che avevano i loro Maestri Campione. Il pi famoso fu
Hans Sachs.
In Italia vi fu la musica religiosa in volgare(Lauda) e in
latino(Dramma liturgico).
La Lauda Argomento religioso, ma al di fuori delle funzioni religiose;
Schema metrico simile alla Ballata(A B B A A), struttura a strofe.
Esempio: San Francesco di Assisi Il Cantico delle creature.
Il Dramma Liturgico Dialogo tratto dal Vangelo sulla vita di
Cristo(Natale - Pasqua);esecuzione davanti allaltare.

Cantigas spagnole Canti sulla Venerazione alla Madonna, scritte in


Gallego(parlata in Galizia, usata per la lirica).

il trECEnto: lars nova

La prima rinascita in Italia: LArs Nova(Madrigali,


Cacce, Canzoni, Ballate) Strumenti in uso nel
tempo.

Sino alla fine del XIII secolo la musica era destinata ai riti sacri ed
alle celebrazioni religiose. Nel periodo di Dante e Petrarca, XIV
sec, nacque lArs Nova Tecnica Nuova che era lopposto
dellArs Antiqua. Si svilupp in Francia ed in Italia.
FRANCIA
La musica profana e quella sacra avevano la stessa importanza.
Furono impiegate nuove figure(minima e semiminima), pari
dignit alla divisione binaria(imperfetta) ed alla divisione
ternaria(perfetta); gli intervalli di 3a e di 6a furono riconosciute
consonanze imperfette. La forma pi importante fu il mottetto, con
funzioni celebrative; erano a 3 o 4 voci(Triplum motetus,
Tenor e Contratenor). I mottetti isoritmici erano caratterizzati
dalla tecnica dellisoritmia: combinazione di un a melodia di origine
gregoriana(color), impiegata come Cantus Firmus, con uno
schema ritmico di pi note e pause(talea) che nello svolgimento
della melodia era ripetuto pi volte. Guillame de Machaut fu il pi
grande musicista compositore del XIV secolo. Fece affermare le
strutture musicali francesi(ballades e mottetti), ma la sua
opera pi importante fu la Messa di Notre Dame a 4
voci(1a polifonia scritta per intero da un solo autore).
Altre forme erano:
La Ballade (canto lirico non destinato alla danza);
struttura Cantus era la voce superiore cui era affidata la

melodia; le altre voci erano strumentali; tre strofe da otto versi


luna; lultimo verso di ogni strofa era uguale(refrain).
Il Rondeau era un canto lirico. Nellultimo verso di ogni strofa il
Refrain si ripeteva sempre.

Il Virelai era una forma lirica senza melismi; la recitazione era


sillabica; era composto di due parti melodiche:
La prima melodia si accompagna con il refrain.
La seconda con la strofa.
Ricordiamo lopera di Philippe de Vitry, apprezzato molto dal
Petrarca; ci rimangono una quindicina di mottetti, cinque dei quali
aggiunti al Roman de Fauvel.
ITALIA
Usarono maggiormente la suddivisione binaria, maggiore contabilit
nelle linee melodiche; il senso armonico era pi raffinato; furono
usati molti ornamenti. LArs nova si svilupp nel300, nelle corti
settentrionali e la sua capitale fu Firenze. Il pi grande teorico era
Marchetto da Padova. Accett, come consonanze, la 3a e la 6a,
ammetteva la suddivisione ternaria e binaria; scrisse due trattati
sulla notazione:
Il Lucidarium in arte musicae planae, che tratta principalmente delle
regole del canto liturgico.
Pomerium in arte musicae mensuratae.
I MUSICISTI
Gherardello da Firenze, Jacopo da Bologna(madrigali);
Francesco Landino fu il pi grande musicista del tempo, sebbene
fosse cieco sin dallinfanzia. Scrisse:
Cacce
Madrigali
140 Ballate

Il Madrigale, a due e a tre voci, aveva carattere amoroso e


descrittivo, vi erano ampi melismi ed era presente la stessa melodia
per tutte le strofe. La struttura poetica era di due o di tre terzine di
endecasillabi seguite da un ritornello a rima baciata.

La caccia era un canone a due voci allunisono, sostenute da un


tenor strumentale. concluso sempre con uno strumento, con un
ritornello, simile al madrigale. I testi trattavano scene di caccia,
pesca, mercato, gioco.

La Ballata, forma letteraria appartenente al Dolce stil novo e


destinata alla danza, soppiant tutte le altre forme. Si dava molta
importanza al ritmo(a 2 e a 3 voci): la prima vocale, le altre
strumentali.

STRUMENTI
Salterio(a corde pizzicate)

Viella(corde suonate con arco)

Trombe

Flauti

Strumenti a percussione

Lo strumento pi importante era lOrgano di cui abbiamo due tipi:


Il Portativo, con un numero limitato di canne. Si suonava con la
destra; la sinistra azionava il mantice.

Il Positivo si suonava con due mani perch il mantice era azionato


da unaltra persona.

Menestrelli, Trovatori e Trovieri

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