mito e realt
Alimentazione
Cibi ed alimenti
17 giugno 2015
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Lerrore di fondo nellesaltare eccessivamente i cereali integrali sta nel pensare che
biochimicamente siano completamente diversi rispetto a quelli raffinati.
Sicuramente la lavorazione industriale toglie fibre, vitamine, minerali, lasciando lalimento
privo di sostanze nutritive ma nel quanto, la sostanziale differenza.
Se confrontiamo i diversi indici glicemici e carichi glicemici possiamo notare che la differenza
tra i prodotti integrali e raffinati non poi cos rilevante (parliamo sempre di prodotti da banco).
Mediamente il riso integrale del supermercato ha 59 di IG (indice glicemico) mentre quello
raffinato 64, tutti e due apportano 330-340Kcal/100g, il quantitativo per stimolare la stessa
risposta glicemica ed insulinica differisce di pochi grammi. Mangiare 128g di riso integrale
rispetto a 118g di raffinato equivale a stimolare lorganismo a livello ormonale nello stesso
modo. Stiamo parlando di 10g di differenza.
Purtroppo pi facile abbondare coi cibi integrali perch psicologicamente ci perdoniamo
porzioni pi grandi. Diversi studi mostrano come le persone che iniziano a mangiare sano, col
tempo tendono ad aumentare le dosi, in parte perch i cibi meno grassi e che danno
meno picchi insulinici, apportano meno saziet, in parte perch siamo meno restrittivi con noi
stessi, tanto salutare.
Ricordatevi sempre che i cereali sono alimenti disidratati, questo gli da il vantaggio di
resistere nella nostra dispensa per settimane e per mesi ma dallaltra ne conferisce un forte
potere calorico a prescindere se sia integrale oppure no.
E vero che le fibre velocizzano lo svuotamento intestinale, chelano le calorie degli alimenti,
ma sempre il quanto quello che conta.
Mangiate pure i cereali e leggete questo articolo sul glutine, se pensate che sia una colla che
fa male sempre allorganismo, ma mangiatene il giusto quantitativo, che siano integrali o meno
fa poco la differenza.
Ricordatevi sempre: ha pi calorie la pasta cruda o il miele?
I risi raffinati sono da evitare perch la brillatura viene fatta con glucosio e talco, questultimo
potenzialmente tossico per il nostro organismo, quindi se possibile evitiamolo, dallaltra per
il riso integrale pieno di pesticidi.
Unisce al danno la beffa chi compra cereali raffinati biologici. Purtroppo le analisi da
laboratorio non riescono a distinguere se una coltivazione stata sottoposta a diserbanti una
volta che viene tolta la crusca dal chicco. Sui banconi di molti negozi e supermercati c del
falso biologico raffinato.
Quindi mangiate biologico ma biologico integrale.
Guarda lepisodio di report sul falso biologico.
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Principi di base
12 dicembre 2013
0
Lindice glicemico stato un parametro fondamentale per alcune diete. Oggi superato dal
carico glicemico ma anche questultimo sembra ormai un indicatore poco attendibile. In questo
articolo facciamo chiarezza su che valori dobbiamo guardare in un cibo per capire il suo effetto
insulinico.
Nel tempo dellinganno universale, dire la verit un atto rivoluzionario GEORGE ORWELL
Alimentazione
Cibi ed alimenti
13 febbraio 2015
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Lassorbimento intestinale
I macronutrienti non posso essere assorbiti come li ingeriamo, devono essere scomposti,
riconosciuti, trasportati, assimilati. Lorganismo molto selettivo, pena ammalarsi ed introdurre
sostanze tossiche. Le proteine cos che introduciamo devono essere scomposte in di-tripepti
per passare lepitelio intestinale (oppure passano tramite transcitosi come vedremo in
seguito), se questo non avviene possono avvenire reazioni infiammatore e danneggiamenti
alla membrana intestinale (permeabilit intestinale). Questo porter ad una cascata di eventi
che generalmente pu peggiorare lo stato di salute della persona.
Alimenti industriali hanno preso il posto ai prodotti nostrani, cibi sempre pi lavorati,
contaminati si sono fatti largo nella nostra cucina. Come vedremo a breve questo fattore
diventa determinate quando parliamo del glutine.
Lavena ed il glutine
Lavena un ottimo esempio per comprendere meglio il problema glutine. E un cereale
contenente glutine (o meglio della famiglia del glutine) ma rispetto al grano la sua prolamina
lavenina e non la gliadina. Tuttavia questo non sembra essere il solo fattore per cui
mediamente ben tollerato dai celiaci e dagli intolleranti (alcune linee guida stanno iniziando a
consigliare, per i celiaci, una quota massima fino a 70g).
Quello che mangiamo influenza i processi digestivi. La qualit degli alimenti e il loro
abbinamento fa si che gli enzimi possano avere pi o meno difficolt nel svolgere il loro
compito.
Normalmente i cerali hanno al loro interno naturalmente degli inibitori delle proteasi. Questo
comporta un ulteriore impegno da parte degli enzimi delle proteine. Se a questo aggiungiamo
una lavorazione degli alimenti ed una cottura che ne facilitano lassorbimento ci troviamo
grossi quantitativi di glutine a contatto con lepitelio intestinale non ancora scomposto.
Le farine raffinate, i processi industriali, il vantaggio aggregante del glutine nella panificazione,
hanno portato le aziende, ma anche i semplici panettieri, a creare prodotti con indici, carichi
Conclusioni
La morale della favola che chi mangia bene non deve avere paura del glutine perch
mangier alimenti che ne permetteranno la corretta scomposizione ed assorbimento. Varier
lalimentazione senza abusarne. Chi invece continuer ad eccedere prediligendo farine
raffinate in dosi eccessive, potr rientrare in quella fetta di popolazione che nel corso della vita
va incontro a problematiche date da questa proteina.
Voler far ricadere su un soggetto (glutine-caseine-carne) i problemi alimentari sempre una
semplificazione del contesto della nutrizione. Un modo facile per dare una risposta ad un
problema che invece sempre multifattoriale.