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In questo numero

1. Hanno arrestato il Duke pg 1


2. Ricoveri a Mi per aria condizionata 1
3. Bufala Next Music 2
4. Truffa false attivazioni Veneto 2
5. Impiegato licenziato per inoltro mail 3
6. Procedura “supposta” 3
7. Confusione Bernocchio su tagli 4
8. Intercettazioni spiate da Camorra a Na 4
9. E Mail Bona su Pellegrinaggio Lourdes 5
10. Profondo rosso DVBH 6
11. Lettere al Duke 6

Ultime Notizie: HANNO ARRESTATO IL DUKE!!!!!!


Cari amici lettori, ben tornati dal meritato e ristoratore periodo di vacanza, auspichiamo siate
nella giusta forma necessaria ad affrontare con la dovuta serenità e forza d’animo l’autunno
caldo che ci aspetta.
Apriamo questo numero post vacanze con una notizia sensazionale: HANNO ARRESTATO
IL DUKE. Eravamo in vacanza nei mari tropicali e ci è pervenuto un dispaccio dai nostri
valorosi agenti DIA che ci comunicava: “corre voce negli ambienti Telecom che il Duke sia
stato arrestato; in particolare: …il dott. Migliardi (Padre Tonino) accompagnato dai
carabinieri si è recato presso la sede di Val Cannuta ed ha fatto arrestare il Duke”….
Il nostro stupore è stato massimo, come ha fatto Padre Tonino a fare arrestare il Duke se
era libero in vacanza? Allora ci è venuto il dubbio: o hanno arrestato la persona sbagliata o
trattasi di ennesima falsa notizia propagandistica messa ad arte in circolazione dal “Padre
Tonino Team”. Le bugie hanno le gambe corte, NOI siamo qui a riprendere con forza e
vigore l’attività informativa sulle nefandezze messe in atto dai Kasti a danno di Telecom,
Clienti, dipendenti ed azionisti.

Tre persone ricoverate a Milano per aria condizionata spenta a Piazza Einaudi
Mentre tutti eravamo sotto gli ombrelloni, uno zelante manager, con l’ottica di risparmiare sull’energia elettrica ha
deciso di spegnere l’aria condizionata in alcune sedi.
Ebbene a fronte di tale “lodevole iniziativa” ci giunge notizia che nella settimana di Ferragosto l'aria condizionata nella
sede di P.zza Einaudi è rimasta spenta (con temperature esterne che hanno sfiorato i 40°), Lunedì 17 a gosto è stata
accesa alle 10 e il giorno dopo alle 9.30. Il giorno 18 agosto 3 persone sono svenute e sono state
chiamate ben 3 ambulanze nell'arco della giornata....
In questi giorni caldi sono stati visti colleghi boccheggianti che giravano a dorso nudo per i corridoi. Questa è la grande
Telecom che risparmia sull’aria condizionata cuocendo i suoi dipendenti … (non sarà l’ennesimo sottile stratagemma
di Padre Tonino per traguardare il suo obiettivo di cessazioni?)
Miracolosamente (o forse x paura di qualche denuncia?) il giorno dopo nel palazzo si GELAVA!!!!
Stessi disagi nella sede di via della Boscaiola. Su Roma in De Francisci sembra che l'aria condizionata sia rimasta
accesa così come nelle sedi maggiormente popolate dai nostri fantastici magnager....

1
Bufala Next Music (l’ennesima)
Riportiamo una notizia ripresa on line che conferma lo stato di assoluta incapacità da parte di molti Kasti, con
conseguenti danni economici diretti e di immagine (un’azienda seria che basa la sua politica di gestione delle persone
sul merito, avrebbe individuato il reale e diretto responsabile di tali “kazzate” e l’avrebbe gentilmente accompagnato
alla porta. Questo elementare principio gestionale non trova alcuna applicazione in Telecom Italia e i fantasmagorici
risultati si vedono); per approfondimenti:

http://punto-informatico.it/2703957/PI/News/major-contro-streaming-telecom.aspx
http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/tecnologia/musica-digitale/musica-digitale/musica-digitale.html

Roma - Il sito di musica in streaming di Telecom è attivo da un mese ma già sembrano nascere i primi problemi.
L'azienda italiana, infatti, ha da poco deciso di mettere a disposizione un player musicale, Next Music, fornito da
Grooveshark, che permetta agli utenti l'ascolto di milioni di brani online e la creazione di playlist personali. I
rappresentanti italiani delle major, però, stanno già alzando la voce. Universal ha già fatto sapere di non avere
autorizzato alcun uso del suo repertorio da parte di Telecom Italia. Dello stesso avviso è anche EMI, altra etichetta
discografica che, tramite il dirigente Marco Alboni, ha confermato che gli artisti coinvolti sarebbero fortemente
danneggiati e i consumatori verrebbero fuorviati. La nuova piattaforma Telecom sarebbe, inoltre, già finita anche nel
mirino della Federazione Industria Musicale Italiana. Il presidente Enzo Mazza ha fatto sapere di aver intimato due
mesi fa a Telecom di controllare le effettive condizioni di licenza e di aver ricordato all'azienda italiana che la sola
licenza ottenuta eventualmente dalla SIAE non sarebbe sufficiente per la legittima diffusione del servizio. SIAE si limita
a rappresentare gli autori ed editori, SCF tutela i diritti dei discografici e degli artisti. L'iniziativa di Telecom è inserita in
Next Open Innovation, il portale dell'innovazione lanciato un anno fa dall'incumbent. Federica Ricca

LA NATURALE EVOLUZIONE DELLA VICENDA

Chiusa la radio online Telecom, “servizio non autorizzato” Scritto da Giulio Boresa
Next Music, addio: muore il progetto Telecom di una radio online, basata su contenuti della piattaforma Grooveshark. Il
servizio è inaccessibile da ieri; sul sito, che fa parte del portale Open Innovation di Telecom Italia, si legge che la
sperimentazione si è conclusa. A distanza di appena un mesetto dal lancio. E’ ancora online la guida che spiega come
funzionasse il servizio.
Il punto è che il lancio ha causato un incidente diplomatico tra Telecom Italia e l’industria discografica. Hanno
protestato Emi e Universal, tra le altre, dicendo che il servizio non era autorizzato. Grooveshark, insomma, non aveva
la licenza di distribuire quelle canzoni (ce n’erano 10 milioni, in streaming). Telecom ribatte dicendo che c’era un
accordo con il fornitore, secondo cui quest’ultimo assicurava di avere i diritti per quelle canzoni e si assumeva ogni
responsabilità. Qualche sentore di bruciato Telecom però poteva averlo leggendo le cronache: appena due
mesi prima del lancio, Emi aveva trascinato Grooveshark in tribunale.

Il nostro servizio DIA c’informa che il "genio" responsabile di Next in Telecom è tale Alberto Ciarniello dirigente kasto
a Roma (sotto Michele Palermo) ... Un ennesimo kasto geniale al quale continuiamo a pagare stipendi e premi, di
sicuro farà carriera. Domanda: ma dopo una simile figuraccia non è il caso di mandarli a lavorare un po’? Ci dicono
che entrambi facciano parte della kasta “Vaticano spa” e quindi intoccabili…

Truffa dei contratti telefonici, caccia ai dipendenti Telecom infedeli


Riportiamo articolo uscito nei giorni scorsi dal quale emerge l’ennesimo caso di voragine interna sui controlli e fa
porre domande sulle capacità (ed onestà) di molti top manager e sul modello di governance.

BELLUNO (8 settembre) - Uffici di funzionari e direttori di Area della sede Tim e Telecom di Mestre sono stati perquisiti
oggi dai carabinieri di Feltre. L'attività dei militari dell'Arma, coordinati dal pm di Belluno Luigi Leghissa, si colloca
nell'ambito dell'inchiesta avviata lo scorso aprile nei confronti di un gruppo di aziende di Feltre, partner di Tim e di
Telecom, che si occupavano dell'attivazione di contratti e dei servizi di telefonia mobile e fissa.
I reati ipotizzati dalla Procura vanno dall'associazione per delinquere, alla truffa - a danno degli utenti e della stessa
Telecom -, al falso materiale ed all'illecito utilizzo di dati personali, in violazione della legge sulla privacy. Nel corso
delle indagini è stata sequestrata, tra l'altro, la documentazione esistente presso le aziende “Società Elettronica
Dolomiti”, “Dolomiti Service” e “Dimmo”, tutte facenti capo a Domenico De Bacco, e sono state raccolte le dichiarazioni
di circa un migliaio di utenti, attraverso le quali è emerso un articolato sistema di attivazione di contratti falsi (circa
600 già accertati) stipulati nei confronti di utenti del tutto ignari, in gran parte residenti nelle province di Padova,
Vicenza, Treviso, Verona, Venezia e Belluno con l'unico scopo di conseguire benefit economici mediante il
raggiungimento di determinati obiettivi aziendali. Durante le perquisizioni di oggi gli inquirenti hanno ricevuto
completa collaborazione da parte di Telecom Italia, interessata ad individuare presunti dipendenti infedeli, possibili
2
complici degli agenti autori dei falsi contratti. Secondo un primo calcolo la truffa avrebbe già raggiunto i 600 mila euro,
ma la cifra reale è ritenuta dagli inquirenti di gran lunga superiore.

Egregio dottor Leghissa, come avrà ben capito il fenomeno da Lei investigato, non è circoscritto al solo Nord Est ma
replicato in tutta la Penisola. La sensazione dall’esterno è che questa indagine non sarebbe dovuta partire. Una volta
avviata, alcuni mediatori di cui Telecom si serve sono intervenuti per oliare quei meccanismi investigativi che fanno
capo ai “Caini”. Crediamo nella “Giustizia” e quindi per sollevarla dalla mera operatività quotidiana, ci siamo permessi
di inoltrare questa e-mail a tutte le Procure d’Italia in modo che altri PM possano mettersi al pari con il lavoro da Lei
svolto. A questo punto forniamo alcuni indizi per la “CACCIA AL TESORO”:

1) Guardi più in alto; il Magnagement dichiara di non sapere nulla e addossa le eventuali colpe all’ultima ruota del
carro. ASSOLUTAMENTE FALSO! Il mitico Luca Luciani (al secolo Napoletone) si incontrava spesso e
pranzava con il signor Dimmo.
2) Quanti altri signor Dimmo ci sono? Nelle zone calde della penisola italica, alcuni partner hanno attivato fino a
500.000 SIM.
3) Come mai mamma Telecom ha prontamente provveduto a mimetizzare nel folto organigramma di Brasil
Telecom anche i signori De Angelis e Cirillo?
4) Come mai le Schede sono intestate tutte a persone defunte? Si è chiesto quale Società esterna a Telecom
possiede l’intero data base delle risoluzioni per decesso del titolare del contratto?
E’ lì caro dottore che si nasconde il tesoro, ma attenzione. Si tratta di un forziere che dovrà aprire con molta cautela
perché contiene interessi di varie lobbies e se intende veramente andare a fondo prenda lezioni di parapendio per non
fare la fine di qualche nostro “sfortunato” collega.
Un augurio di buon lavoro.

Telecom Italia licenzia per un'e mail: Un impiegato è stato licenziato per aver inviato una
mail ai colleghi in cui consigliava loro di richiedere il proprio fascicolo personale.
[www.zeusnews.com - 03-09-2009]
Riportiamo un articolo che mette in evidenza il clima di “terrore” costruito in Telecom dai Kasti, sempre più chiusi nel
loro fortino dorato e non curanti del disagio interno, se l’episodio raccontato dovesse rispondere al vero (e non
abbiamo dubbi in proposito) costituisce un grave e pericoloso precedente per il quale tutti dovremmo fare un’attenta
riflessione (dove sono i sindacati?). Usare il licenziamento come strumento di persuasione o confronto con i lavoratori
non è certo da azienda etica e democratica che pone al centro del suo sistema la persona, ma si tratta di uno stile più
da regime totalitario che poco di buono può produrre.

“E' successo in piena estate, come spesso accade in Telecom Italia. G.M., un impiegato della direzione generale
dell'azienda, settore Rete, con qualifica di quadro, ha inviato un'email a un gruppo ristretto di colleghi.
Nella mail era allegato un comunicato sindacale dell'UGL-Comunicazioni che, come quello di altre organizzazioni
sindacali, criticava duramente il sistema interno di valutazione, recentemente riformato dal nuovo capo del personale,
prevedendo delle quote fisse (rigidamente prederminate) di dipendenti che devono risultare "non corrispondenti alle
attese". …
http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=10872&numero=999

Procedura “Supposta”… di Padre Tonino


Il lungimirante Padre Tonino, considerati i grandi
successi della “procedura segnalazione preposto” e
molto attento alla salute del lavoratore ha ideato la
procedura “Supposta”. In sintesi: in una prima fase il
dipendente attento e zelante segnala fatti anomali al
preposto (dott. D’andrea), questi “intercetta” ed
evidenzia con spirito etico e di correttezza il dipendente a
Padre Tonino, il quale procede per mezzo dei suoi
accoliti a somministrare le miracolose supposte a base di
“paracetriolo” da lui create con amorevole cura, per la
gioia ed il sollievo dei lavoratori.
Così facendo questi sono sempre più stimolati …. all’OMERTA’ .... Non è con le “supposte” che si motiva e si
conquista la fiducia delle persone e poi il “paracetriolo” se somministrato per lunghi periodi nuoce gravemente alla
salute e provoca irritazione.

3
Confusione del dott. Bernocchio sulle politiche di “taglio teste”
Cari amici e colleghi come previsto sono sempre gli incolpevoli lavoratori
a pagare il conto dell’ingordigia ed incapacità dei kasti, come
preannunciato in numeri precedenti abbiamo notizia che il numero di
persone che hanno intenzione di rottamare è di circa 20.000 (ventimila),
se non si avvia un’azione organizzativa seria per far fronte ed arginare
questa mattanza saranno tempi duri; bisogna avviare un sano e deciso
confronto per far capire ai kasti che le aziende non si risanano solo
tagliando teste, ma producendo idee vincenti, valorizzando il lavoro e
seguendo valori….
Il probo dott. Bernocchio, come riporta in un articolo estratto dal
Messaggero di qualche settimana fa, preannuncia ulteriori tagli ai 5.000
stimati per l’anno in corso.Lo stesso dott. Bernocchio dichiara qualche giorno dopo da Cernobbio : no ai licenziamenti.

Crisi: Bernabe', no a licenziamenti


(ANSA) - CERNOBBIO (COMO), 5 SET - 'Non possiamo pensare di uscire dalla crisi con licenziamenti
massicci'. Lo sostiene l'Ad di Telecom Italia Bernabe'. Secondo il manager, infatti, 'i consumi devono mantenersi
elevati o comunque devono riprendere. Bisogna considerare che in alcune parti del Paese, se si dovesse licenziare
massicciamente, quando ci sara' la ripresa non sara' facile trovare manodopera specializzata di qualita''. Secondo l'Ad
di Telecom, 'la gente deve avere la sicurezza che il futuro c'e''.

Domandiamo al Dott Bernocchio come concilia questi suoi nobili enunciati con la politica da macellaio che sta portando
avanti Padre Tonino? Ha comunicato questo suo pensiero al prelato di Telecom? Notiamo un gap abissale tra quanto
predica il probo Bernocchio e quanto accade di fatto all’interno del mondo Telecom.
Non riusciamo a spiegarci tali contraddizioni, o il dott Bernocchio è invecchiato o sarà l’effetto di qualche colpo di sole.
Il personale Telecom si aspetta maggiore “franchezza” ed onestà intellettuale e meno prese per i fondelli (quei pochi
ed usurati che sono rimasti).

30/07/2009 Napoli, intercettazioni 'spiate' dalla camorra, 3 arresti di: Nico Falco
Avrebbero ripetutamente interrogato i sistemi informatici protetti di Telecom, tra cui quello che gestisce le
intercettazioni telefoniche disposte dall’Autorità giudiziaria, al fine di verificare chi fosse sotto controllo e chi no, per
conto della malavita organizzata. Con questa pesante accusa sono finiti agli arresti, nell’ambito dell’operazione ‘doppio
ascolto’, Raffaele Veneruso, napoletano di 24 anni, addetto alla vigilanza, Maurizio De Simone, 34enne
napoletano e Alfonso Testa, 35enne di Avellino, gli ultimi due dipendenti della Telecom, ai quali vengono
contestati i reati di introduzione abusiva nel sistema telematico della Telecom, rivelazione di segreto
istruttorio e truffa telematica. Le indagini erano partite nel mese di ottobre 2008, con il monitoraggio di Veneruso,
detto ‘la guardia’, già indicato come dipendente infedele da alcuni arrestati già condannati per condotte analoghe nel
corso della precedente operazione “Sim ‘e Napule”. Secondo la Dda, il vigilante ha coinvolto nelle sue attività anche gli
altri due arrestati, che per conto suo hanno eseguito le interrogazioni non autorizzate ai terminali. “L’addetto alla
vigilanza, - sostiene la procura, - rappresenta realisticamente l’anello di congiunzione ed il canale informativo della
locale criminalità organizzata, che sono in corso di approfondimento, anche se, allo stato, emerge già un’allarmante
vicinanze con alcuni esponenti del clan dei Casalesi”.Nell’ambito dell’operazione che ha portato ai tre arresti sono
state eseguite perquisizioni presso gli uffici della Telecom Italia del Centro Direzionale di Napoli, ad opera degli uomini
del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli e del Nucleo Speciale Frodi Telematiche di Roma,
coordinati e diretti dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura partenopea. Perquisito anche l’ufficio del Sag di
Telecom (Servizio Autorità Giudiziaria), quello da cui risultano essere partite le decine di interrogazioni non autorizzate
ai sistemi informatici. Massima dalla Security della Telecom ha fornito tutto l’appoggio possibile per l’operazione,
mentre l’azienda ha deciso di chiudere il centro compartimentale di Napoli centralizzando i servizi di gestione delle
intercettazioni a Roma e Milano.Sono diversi i particolari che fanno ritenere un coinvolgimento della malavita
organizzata nel sistema messo in piedi dal vigilante e dai due dipendenti della Telecom. … Secondo le indagini della
Dda il sistema funzionava alla perfezione ed era diventato già prassi consolidata, tanto che Veneruso “con la
compiacenza di dipendenti e funzionari Telecom è riuscito ad introdursi stabilmente negli uffici del Sag, e ad operare
sulle postazioni da cui vengono eseguite tutte le attività di inserimento e di gestione delle intercettazioni telefoniche e
di estrazione di dati sensibili come i tabulati delle utenze telefoniche fisse e mobili''. ….

Ci domandiamo dove sia e cosa faccia la Security. E’ strano che le cose all’interno si scoprano sempre per indagini
esterne, ed il sistema di controllo interno dov’è? Chi sono i manager apicali super pagati che non rispondono mai di
nulla? A fronte di fatti così gravi di sicuro ci sono responsabilità ed inefficienze interne che vanno individuate, queste
sono regole base per ogni sistema azienda che funzioni, per i Kasti vale solo il motto “protezione e privilegio”…
4
Dubbi di Fabrizio Bona su Pellegrinaggio a Lourdes
Riportiamo un’interessante e mail procurata dal nostro servizio DIA che coglie un’ingenuità e
leggerezza da parte del neo arrivato dott. Bona. Una leggerezza giustificata dal suo essere nuovo
dell’ambiente ma che potrebbe costargli cara ed essere bollato come “eretico”.
Il dott. Bona di certo disconosce l’influenza del credo Cattolico all’interno del top magnagement
Telecom, non è informato del rituale del bacio della pantofola, così come disconosce la necessità
di essere proni di fronte ad alcuni noti principi.
Dott. Bona per questa volta La perdoniamo e mettiamo Noi una buona parola con il caro inquisitore
Padre Tonino; si tranquillizzi il buon Bernocchio sta già “pregando” per Lei.

Da: Bona Fabrizio


Inviato: giovedì 6 agosto 2009 7.55
A: Marketing Consumer; Fornaro Carlo; Pellegrini Roberto; Core Stefano; Dominici Emilio; Lambarri Carlos; Briasco Marco; Fraioli Mariano;
Grimaldi Loredana; Labriola Pietro; Mangiavacchi Leonardo; Pozzoli Giovanni Vincenzo; Sita' Gianfranco; Di Luzio Lucia; Zabatta Luigi;
Allieri Luca; Rosa' Rolando; Sdrubolini Goffredo; Pizzuti Renato; Frasca Franco; Addesa Massimo; Cavazzana Maurizio; Calvi Alberto; Moroni
Federica; Tomassini Luca; Ardimento Luigi; Falco Renzo; Gigli Rossana Letizia; Cavriani Roberta; D'Agostino Gianfilippo; Porta Ida Maria;
Baldassarra Antonio
Cc: Ventura Giuseppina Carlotta; Cintia Gianni; Ferrara Francesca; Girone Caterina; Marchetti Marina; Pagliara Ciro; Perugia Francesca; Prina
Alberto; Spelta Annamaria; Romagnoli Stella; Caglio Emanuela Bianca Maria; Giobbe Marzia; De Martino Valentina; Manniello Angela Maria;
Suglia Vito Antonio; Oneta Stefania; Brunetto Elisabetta; Lauro Isabella; Amadori Daniela; Baldini Elisabetta; Bernardini Debora; Caggiati
Maria Annunziata; Capitani Nazzareno; Cherubini Stefania; Cipro Carmela; Coppola Cinzia; Debernardi Tiziana; Di Carlo Simonetta; Di
Lorenzo Sonia; Galbiati Federico Maria; Gramolini Enrico; Iacobini Barbara
Oggetto: R: Lettera Comm. Partnership Telecom Italia - Opera Romana Pellegrinaggi. Iniziativa per il Pellegrinaggio
a Lourdes

Un dubbio
Ma l'opera romana pellegrinaggi ha un interesse tale da mettere 72 (settantadue!!) Persone tra destinati e
conoscenti? Chi me lo risolve ? Grazie

Da: Marketing Consumer


A: Fornaro Carlo; Pellegrini Roberto; Core Stefano; Bona Fabrizio; Dominici Emilio; Lambarri Carlos; Briasco Marco; Fraioli Mariano;
Grimaldi Loredana; Labriola Pietro; Mangiavacchi Leonardo; Pozzoli Giovanni Vincenzo; Sita' Gianfranco; Di Luzio Lucia; Zabatta Luigi;
Allieri Luca; Rosa' Rolando; Sdrubolini Goffredo; Pizzuti Renato; Frasca Franco; Addesa Massimo; Cavazzana Maurizio; Calvi Alberto; Moroni
Federica; Tomassini Luca; Ardimento Luigi; Falco Renzo; Gigli Rossana Letizia; Cavriani Roberta; D'Agostino Gianfilippo; Porta Ida Maria;
Baldassarra Antonio; Bucci Alessandra; Ceccarelli Alberto; Conti Daniela; Galimi Vincenzo; Gorietti Fabrizio; Jelmini Riccardo; Maglione
Salvatore; Polosa Mario; Santucci Renato; Vitale Marco (CRM & Loyalty); Zacutti Stefano; Zampone Enrico; Borrelli Ivana; Francesconi
Mauro; Gigli Luca; Massaccesi Silvia; Baffetti Monica; Calledda Velia; Scognamiglio Massimo; Fiumi Manuela Alessia; Alba Liliana; Milia
Silvestre; Calo' Carducci Anna Shaula; Lombardi Federico; Campana Marco; Leonelli Gianluca; Piazzai Silvia; Sabatini Stefano; Ceraso
Micaela; Bernabè Franco; Giuffrida Alfio; Borgogelli Piergiorgio; Cicchetti Oscar
Cc: Ventura Giuseppina Carlotta; Cintia Gianni; Ferrara Francesca; Girone Caterina; Marchetti Marina; Pagliara Ciro; Perugia Francesca; Prina
Alberto; Spelta Annamaria; Romagnoli Stella; Caglio Emanuela Bianca Maria; Giobbe Marzia; De Martino Valentina; Manniello Angela Maria;
Suglia Vito Antonio; Oneta Stefania; Brunetto Elisabetta; Lauro Isabella; Amadori Daniela; Baldini Elisabetta; Bernardini Debora; Caggiati
Maria Annunziata; Capitani Nazzareno; Cherubini Stefania; Cipro Carmela; Coppola Cinzia; Debernardi Tiziana; Di Carlo Simonetta; Di
Lorenzo Sonia; Galbiati Federico Maria; Gramolini Enrico; Iacobini Barbara; Iadicicco Pasqualina; Lilli Raffaella; Luise Maria Pia; Maroni
Ivana; Massaccesi Silvia; Napoli Teresa; Pascuzzo Fabio; Peppucci Daniele; Previte Sonia; Ridolfi Luciano; Rosati Fabio; Sabbi Angela; Sarpi
Maria Fiorella; Tedesco Marco; Zaccarelli Simona; Pagliuca Mirella Amabile; Di Tullio Camillo; Chiodetti Emanuela; Baffetti Monica; Di Leo
Veronica; Bruni Prato Chiara; Perilli Cinzia; Bocci Marco; Carosella Antonio; Martino Domenico; Cortesi Carlo; Pulidori Andrea; Fonte
Federica; Massaro Anuska; Forte Massimiliano; Nicolo' Cecilia; Furgione Osvaldo Daniele; Cardaci Maurizio; Morucci Laura; Zampilloni
Angela; Sottile Domitilla; Martelli Manuela; Coskuner Ayse Senem; Pieri Patrizia; Fasano Sergio Maria; Biscarini Daniela; Giacomelli Francesca
Romana; Quattro Ciocchi Carlotta; De Martin Cristina; Algeri Bricoli Matteo; Valeriani Maurizio; Pinto Salvatore; Derme Alessio; Eliseo
Angela; Cipollone Livio; Labriola Stefano; Mascione Maria Cristina; Milia Silvestre; Iorio Arturo; Fulceri Daniele; Marinelli Carla; Volpe
Stefania; Cambi Marco; Masala Monica; Tamburrini Serena; Leonelli Gianluca; Pampanini Roberta; Bianchini Carola; Cicchetti Augusto;
Pizzorni Cristina; Costa Giulia; De Stefano Aida; Alberici Emiliano; Fiorelli Stefania; POOL1 SALES CONSUMER; Anatra Valeria; Cavaioli
Serena; Galante Cristina; Di Clemente Francesco
Inviato: Wed Aug 05 16:43:25 2009
Oggetto: Lettera Comm. Partnership Telecom Italia - Opera Romana Pellegrinaggi. Iniziativa per il
Pellegrinaggio a Lourdes
Con la presente, si invia in allegato la lettera di commercializzazione relativa a "Partnership Telecom Italia - Opera
Romana Pellegrinaggi. Iniziativa per il Pellegrinaggio a Lourdes" - Prot. MKT nr. 139/2009
Per ulteriori dettagli si prega di contattare: Salvatore Pinto
Cordialmente
5
Segreteria Marketing Consumer

Gentile dott. Bona “this is Telecom” si enfatizza il nulla… come Lei fa notare 72 Top Magnager per informare di un
accordo per pellegrinaggi a Lourdes… ormai tutto fa notizia…., certo come detto sopra per i prelati dentro Telecom
l’Opera Romana Pellegrinaggi è da trattare con la dovuta reverenza e poi chissà se un giorno non potrà ricambiarci
tante attenzioni. Suggeriamo a Padre Tonino di approfittarne ed andare con tutti i suoi fedeli, ultima spiaggia per
salvare la comatosa Telecom… Ci colpisce il Suo lapsus freudiano di “destinati”; molti sono i destinati nella kasta del
mondo Telecom.

Profondo rosso per il DVBH


Ci informa la nostra DIA che paghiamo 50 m.ni euro annui per la “piattaforma” DVBH, chiediamo ai magnager
Telecom e al Bernocchio se si sono mai preoccupati di valutare i ritorni economici in termini di ricavi (abbiamo notizie e
documenti che trattasi di poca cosa), ed una volta verificata la voragine in termini di redditività se si sono chiesti il
perché continuare a buttare 50 m.ni di euro annui, chi è il responsabile di tale voragine? chi ne trae reale vantaggio?
Non sono domande difficili, basta solo un po’ di buona volontà, recuperando questa come tante altre voragini si
possono salvare migliaia di posti di lavoro e come dice il Bernocchio rilanciare l’economia.

LETTERE AL DUKE

Truffa sui Cordless (segnalazione di un Cliente)


Caro Duke, buon giorno, sono un cliente Telecom vorrei segnalare questo a voi che conoscete i misteri Telecom ho
ricevuto da Telecom una fattura per l'acquisto di un cordless voip di e 149,00 da me mai acquistato, inoltre era
segnalato "consegnato dal corriere a casa" ho segnalato la cosa al 187.
Alcuni giorni dopo una voce al telefono mi ha richiamato qualificandosi come addetto dell’amministrazione dicendomi
che dai controlli è risultato che ero incorso in una frode in sottoscrizione che dovevo fare un fax segnalando la cosa
e delegando Telecom ad inoltrare la segnalazione alla autorità giudiziaria e che non sapeva/ non poteva dirmi chi
avesse fatto l'ordine ne dove era stato consegnato.
Mi sono posto quindi una domanda: - com'è possibile la Telecom non faccia verifiche su chi ordina? (la domanda la
pone il Cliente non il Duke) , poi penso uno non fa tale gioco per € 150,00, deve farlo per importi totali molto alti......, la
voce del 187 infatti mi dice sino a circa tre mesi fa ne succedeva qualcuno al giorno , mentre negli ultimi tre mesi
questo tipo di truffa è aumentato esponenzialmente a circa 15-20 casi al giorno solo trattati da lei.
Due conti 150X20= € 3.000 al giorno solo di beni rubati, pari a € 90.000 al mese se sono solo telefoni cordless ma
ritengo che vi sono anche altri beni che seguono la stessa strada , solo per la voce che mi ha chiamato. Quante sono
le voci che in Telecom si occupano di casi simili? e quindi quanta merce sparisce? A quanto ammontano i costi di tali
casi? Il tutto per opportuna conoscenza.

Caro Cliente tutte domande legittime da persona intelligente, ma in Telecom ormai la ragione è latitante, ci sono
precedenti simili per i quali non abbiamo mai avuto risposte (furti di cellulari con ID lasciato attivo – attivazioni sim false
– ecc.). Ci domandiamo dove sono le persone che dovrebbero controllare? Chi paga questi danni? … La speranza è
l’ultima a morire. Dott. D’Andrea se ci sei batti un colpo, serio però, da Lei ci aspettavamo un po’ di più…

Il Mito Andrea Cinelli (dottore virtuale)


Ricordate il nostro amico Andrea Cinelli che su linkedin si spacciava per laureato e che avevate sbugiardato in uno dei
primi numeri? Bene, il nostro amico si dichiara Direttore Marketing in Telecom e.... continua a
far intendere di essere laureato (le recidive sono gravi).
Guardate qui: http://andreacinelli.wordpress.com/about/
Guardate anche come si presenta su linkedin.... abbiamo dei geni in questa azienda... è il padre di
internet in italia!! Era a capo di tutto....
"Andrea Cinelli è uno dei pionieri dell’ “Internet made in Italy”.
Nato a Livorno già negli anni ‘80, durante gli studi di laurea, partendo dai vari Commodore 64 ZX Spectrum ed i primi Pc ha iniziato
a sviluppare una grande passione per la rete, passando prima dalle BBS (chi non ricorda Agorà?) e per
poi approdare ad Internet. Passione che lo ha spinto ha fondare a Livorno una delle prime società di consulenza su Internet in Italia
specializzandosi successivamente anche nella sicurezza informatica. Il suo studio si chiamava
“Studio Cinelli ed Associati” ed allora, parliamo dei primi anni ‘90, molti quotidiani tra cui il Corriere della Sera, riviste come Famiglia
Cristiana e l’ Espresso, e programmi radio-televisivi come Mixer Giovani di Minoli, BIT su
Radio 1 Rai ed Ambra su Mediaset si interessarono del fenomeno dei “3 Giovani Virusbusters” di Livorno, famosi per il loro
camioncino che in Toscana forniva consulenza su Internet ed assistenza avendo come logo quello di un simpatico

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virus informatico. Ceduta l’ azienda alla società americana Trend Micro Corporation, casa madre del famoso antivirus Pc-Cillin
successivamente è stato assunto dalla Trend come capo progetto di una nuova linea di prodotti di
sicurezza informatica “InterScan Virus Wall” lavorando per circa 4 anni in questa società nella sua sede americana a Cupertino, in
California prima di tornare in Italia. Negli ultimi 15 anni è stato quindi manager in ‘blue chip’ compagnie internazionali, soprattutto in
Italia. Le aziende sono Telecom Italia, Tim Mobile, Vodafone, Wind-Orascom, Olivetti. In particolare in Infostrada ha guidato il
progetto”Libero.it”. Successivamente in Vodafone Italia è stato tra i pionieri dei primi Mobile Vas in Europa con il lancio di uno dei
primi servizi di mobile games nel 2000 e la prima community mobile “Vodafone Mvillage” ed infine le prime promozioni tariffarie
mobili “autoricaricabili” e le famose carte promozionali “Christmas Card” e “Summer Card”. Attualmente è Direttore Marketing in
Telecom Italia."

Caro e bugiardo sig Cinelli, perché continua a sparare “cazzate”? ormai è chiaro che Lei è solo un venditore di fumo
che mente spudoratamente su tutto, ci spiace che Padre Tonino non applichi per Lei (Kasto) le pene previste per i
“buciardi”…

Persecuzione Telecom ad ex abbonato


Un ex abbonato denuncia Bollette che spuntano dal nulla, misteriosi agenti di riscossione che non rispondono a telefono, fax o e-
mail. "Telecom vuole violentare i suoi (dis)affezionanti clienti". Così un nostro lettore, che denuncia il trattamento subito dopo aver
deciso di cambiare operatore Andrea Cantadori denuncia il trattamento "incivile" ricevuto da Telecom.
Alcuni mesi fa decido di cambiare operatore telefonico per l'utenza domestica, abbandonando Telecom. Il nuovo gestore sbriga tutte
le pratiche e mi informa che mi arriverà una fattura di chiusura da Telecom. Così avviene, ma... Ma c'è un'altra fattura, precedente
all'ultima, che Telecom, evidentemente indispettita dal mio "abbandono", non mi aveva domiciliato. Non me n'ero accorto, anche
perché Telecom non mi ha neppure avvertito via mail, come faceva di solito. Bene: mi arriva una lettera da tal Intrum Iustitia (non
so neppure chi è), che mi intima di pagare su bollettino postale una fattura Telecom. Perplesso, vado sul sito Telecom e controllo le
fatture: scopro che, effettivamente, c'è quella non domiciliata di cui sopra. La pago subito, dando disposizioni al direttore della
banca. Quanto ad Intrum Iustitia (che, ripeto, non so neppure cos'è), li informo via mail che ho già pagato, allegando copia del
bonifico. Telefono pure, come da istruzioni, ma nulla, non mi richiamano. Arriva un secondo avviso da Intrum Iustitia: sento Telecom
(faccio il 180), che mi dice di non preoccuparmi e di inviare ad Intrum via fax copia del pagamento. Così faccio. Nessuna risposta.
Terza ingiunzione di pagamento, con minaccia di pignoramento.
Ora, riassumiamo: a) Telecom cede un credito senza neppure avvisarmi? Ma io non mi sogno neppure lontanamente di pagare un
bollettino postale intestato ad una ditta che neppure conosco. Le mie bollette sono su internet, accessibili a qualunque
malintenzionato con un minimo di capacità e non è certo perché ricevo una lettera con i riferimenti ad una fattura che posso ritenere
affidabile l'interlocutore.
b) Io ho pagato Telecom: dunque il mio debito con Telecom non esiste. Se io avessi controllato il mio conto telefonico il giorno prima
di ricevere quella lettera da Intrum Iustitia ed avessi pagato (come poi ho fatto) il giorno prima di ricevere la lettera, come avrei
risolto la questione?
c) Chi sono questi tizi di Intrum Iustitia? Perché non chiamano e non avvisano? Perché non rispondono a mail, fax e telefono, al
punto che dubito perfino che esistano, anche se hanno un sito web?
Risposte? Una sola: Telecom vuole "violentare" i suoi (dis)affezionati clienti, con un metodo totalmente incivile. E sospetto
anche che ci sia una truffa. Perché se così non fosse, Telecom avrebbe dovuto già dirmi: caro ex-cliente, ci hai pagato una fattura in
più, dato che noi l'abbiamo ceduta ad un terzo. Rieccoti i tuoi soldi. Con l'appoggio tacito di tutti coloro che dovrebbero vigilare e non
lo fanno.

I numeri arretrati sono disponibili su: http://fra1027.wordpress.com/

Seattle: 28 Settembre 2009 AD Vostro Duke

Segnalate casi di KASTA a: mister.welly@gmail.com

“Gutta Cavat Lapidem”

Per aggirare censura: cambiare nome file di tele documento e inoltrarlo


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