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/ integrabile in R se una primitiva G di / convergentein -oo e in *-.

pone allora:

Si

+@

lf(x)dx = lim G (x) - lim G (x)


x--++@
Jl--+-
l
Dopo ci, procedendocome nel n. 1 1 . I , s i p o n g o n o l e n o z i o n i d i a s s o luta integrabilit (o sommabilit) e di sempliceintegrabilit,e si estende
l'interpretazione geometrica delf integrale di una funzione sommabile.
In modo ovvio si estendono poi la propriet additiva, la propriet
distributiva e la disuguaglianza (11) di pas. 426.

12. Cnteri di integrabilit.

D o . . F I z R EN zA , G R E c c
hrr*-V^*f )

Vogliamo ora stabilire qualche criterio di integrabilit, precisamentequalcheteoremache fornisca delle condizioni sufficienti affinch una funzione generalmente continua in un intervallo, con un numero finito di punti di discontinuitr,
sia integrabile.
Poichil problemadell'integrabilitdi una funzionesiffatta si riconducesempre al caso di una funzione continua in un intervallo non compatto, basta ovviamente riferirsi a tale caso.
Noi ci riferiremo ad una funzione f che sia continua in un intervallo
del tipo a,b, limitato o non, in quanto il caso di una funzione continua
in un intervallo del tipo la,bl del tutto analogo,e quello relativo ad un
intervallo del tipo la,bl si riconduce ai due precedenti decomponendo
la,b[ in due intervalli del tipo fa,xo] ed [* o,bl.
Cominciamo con l'osservareche, se la funzione f ha definitivamente
segnocostante intorno a b, dire che f integrabileequivale a dire che assolutamenteintegrabile.Pertanto una funzione che sia integrabilema non assolutamenteintegrabile,deve avere la propriet di assumere,in ogni intorno
di b, sia valori positivi che valori negativi.

12.I. Cnteri di sommabilit.


Il teorema seguente fornisce un criterio di assolutaintegrabilit, che
diremo criterto di confronto:

( 1 2 . 1 ) . L e f u n z i o n i non negative f e S siano contrute nell'intervallo


a,b[, e si abba:
(1)

/(x) ( s @ )

V x [ a , b l.

Se la funzione g sommabile in [a,b[, anchef sommabile;se f non


sommabile, neppure g sommable.

Integrazione delle funzioni di una variabile

431

Bastaosservareche dalla (1) consegue:

lf?ldx (
t

I g@)a,
l

Yt e[a,b[

e tener corrto del fatto che, essendole funzioni integrandenon negative,le due funzioni
integralia primo e secondomembrosono crescenti,e quindi sonoregolariper t -+ b-.
R, relativoalla
Del resto,il risultatoconsegue
anchedal fatto che il rettangoloide
R, relativo alla funzione8', sicchse R, ha
funzione/ contenutonel rettangoloide
per
accadeperRr.
misurafinita lo stessoaccade R1, e seR, ha misurainfinita1ostesso
I1 verificarsi deila ( 1) si esprime dicendo che la funzione / maggiorata
dalla funzione g, o che la g minorata dalla f, e pertanto il teorema (12.t)
si riassume concisamente dicendo che una funzone non negativa, che sia
maggioratada una funzione sommabile, a sua volta sommabile;una funzone
che sia minorata da una funzione non negativa e non sommabile, a sua volta
non sommnbile.
Owiamente, se f e S sono funzioni di segnovariabile, il criterio di confronto (12.1) si pu applicarealle funzioni l/l e lgl.
Particolarizzandonella (12.1) la funzione di confronto, si possono ottenere criteri di sommabilit o di non sommabilit che ben si prestano all'uso
pratico. A tale scopo esamineremo separatamente il caso che I'intervallo
la,b[ sia limitato e il caso che risulti b = {co.
a) Caso dell'intervallo la,b limitato.
Rileviamo, per quanto sia ovvio, che una funzione continua in [a,b[
ed ivi limitata sommabile.Ne consegueche il problema della sommabilitsi
pone per le funzioni che non sono limitate intorno a b. E' allora naturale
con a > 0,
esaminarela sommabilit infa,b[ delle funzioni del tipo ll(b-x)
cio delle potenze dell'infinito campionerelativo al punto b.
In proposito, facile verificare che:
(12.2). Qualunque sia a )

0, nell'intervallo la,bl la funzione:

(2)
(b-x)"
sommabtle se ot 1 1, n o n s o m m a b i l s
ee a 2
Se a < 1, rsulta:

1.

(3)

dx
(b-x)

/a

rl -c

_
- \D-a )

1 - "

Se a # 1, poich, com' facile verificare,una primitiva della funzione Ll(b-x)"


-(b-r)'-"/(i-o),
la funzione (2) sommabilese finito il limite:

432 Capitolo ottavo


L

lim
t'b-

dx
l (b -*)"

-(b-t)L-o'

,.
' 't-b-

-,1-Llll

1- a

,| - ( b - o ) ' - "
1- o

Sea(1,siha:
lim (b-t)'-o=0
t-->b-

e quindi la funzione (2) sommabiiee vale la (3); se invecea ) 1, risulta:


- *-

lim (b-r)l-c

t--+b -

e la funzione (2) non sommabile.


Nel casoo = l, siccomeuna primitiva della funzione |l@-x) -log(A-x), si ha:
L

{ d x
| -=

lim
. L
I-U-

I
J

D - X

- lim log(b-r) + log(b-a) : +""

t-+b-

e ci completala dimostrazone.
Dal criterio di confronto e dalla (12.2) consegueche, se/ una funzione
continua in la,[ e non limitata intorno a b, e se intorno a b sussistedefinitivamente una disuguaglianzadel tipo:

(4)

i"rtx.ri( ,-

lb-x )

c o n 0 < a ( | e k costante, la funzione f sommabilein La,b[; se invece


intorno a b sussistedefinitivamente una disuguagltanzadel tipo:

(s)

lf(x)l>

con k costantepositiva,la funzione f non sommabilein la,bl.


Se "f infinita nei punto b,Ia (4) esprimeil fatto che essa un infinito
di ordine non maggioredi a; la (5) esprimeinveceil fatto chef un infinito
di ordine non minore di 1. Si pu dunque concludereche:
(12.3). La funzione f sia continua in la,b[ ed nftnita nel punto b.
Allora f sommable se un infinito di ordine non maggiore d un numero a ( 1, non sommabile se un infintto di ordine non minore di 1.
Si noti che le due propriet:
f un infinito cJi ordine non maggiore di un nurnero q. {
f un infinito d ordine minore di 1,

1,

Integrazione delle funzioni di una variabile 433

non sono equivalenti, se non nel caso che f sra un infinito dotato di ordine.
Si tenga presente,in proposito, quanto si detto nel n. 16.III del Cap. III

l p a e .2 3 1 1 .

Ad esempio,la funzione/ definita ponendo:

f(x) =

Vxe

(x - 1) log(1 - x)

t|,tt

infinita per x -+ 1- di ordine minore di 1, ma di ordine maggioredi 1- e qualunquesia


e ) 0. Essapertanto non rientra nel criterio espressodalla (12.3).
Peraltro facile verificare direttamente che / non sommabile n lLl2,1[:invero
primitiva
una
di / owiamente la funzione logllog(1-x)1, e pertanto si ha:
t

lim
t-+ l-

dx

('- t) log (1-x)

= lim logllog( 1- l) l- loglog2 =


t--+ l-

'l (I2.2)
porge 1o spunto per fornire un esempio di integrale a valor principale
secondoCauchy [cfr. pag. 4261.
Se c un punto interno alf intervallo [a,b),la funzione ll@-c) non integrabile
in [o,!], in quanto, a norma della (12.2), non integrabilen in [a,c[ n in
]c,].
Peraltro,poich una primitiva di ll@-c) nell'intervallo[a,c[ (nell'intervallo
]c,b1;
log(c-x) ( log(x-c)), risulta:
c-
I

b
'

l a x
r x-c

l d x
r x-c

-1-

b-c

Iogc-a

'

c+e

onde la sorrunaa primo membro addirittura costante al variare di e , e perci si ha:


A
*.u

l d x
I X-C

b-c
log c-a
.

b) Caso dell'intervallo [a, *co[ .


Osserviamoin primo luogo che una funzione costante non nulla non
sommabilein fa,**f, giacchqualunque sia k > 0 si ha:
t

lim I tcax : lim k (r_,a!r+*-

foo

,-**:

Ne segue,per il criterio di confronto, che se / una funzione continua


rn fa,+""[ e risulta:

(6)

f6)l> k> 0

intorno ? **, la funzionef non sommabilein [c,*oo[.


Se ne deduce che:
(12.4). Condzione necessariaaffinch une funzione f, continua in
[a,*-[, sia ivt sommabile, che si abbta:

l i m ' l f ( x ):l0 .
X--)+

Bastaosservareche, se fosselim' l/(x)l = I e R *, per la prima proprietdel minimo


Iimite sussisterebbela (6) con k = Il2 intorno a *oo. Sl poi i *i.tltno limite fosse *-,
[f(x)l sarebbedivergentepositivamenteperur*-,
e intorno a *oo si avrebbeancorauna
disuguaglianzadel tipo (6).
Awertiamo che, se / sommabilein [a,*-[, non si pu dedurrealcunaindicazione
sul massimolimite di lf(x)l per x-+*oo. E' possibileaddirittura dare esempidi funzioni
f, sommabili in un intervallo del tipo [a;*".[ e tali che lim"f(x)l = *-, ma su ci
non
oossiamoora soffermarci.
Dalla (12.4) segue in particolare che, se V@)l regolare per x-+*oc,
condizione necessaria per la sommabilit che
/ sia infinitesima in $oo.
T a l e co n d i zi o n e n o n per sufficiente per la som m abilit, e cio s i puo
e v i d e n z i are stu d i a n d o l a so mm abilit in
[a,*ooy delle potenze di esp onente
p o s i t i v o d e l l 'i n fi n i te si mo ca mpione I
lx. In pr oposito vr ifchia- o ch.'

(12.5). Qualunquesia a ) Q nell'intervallo *ooJcon a ] 0 la


[a,
funzione;

(7)

--

sommabile se q. ) l, non sommabile se ot 4 I


^Sea ) l, risulta:
+6

I d x

(8)

J x o

(c-l)qa-r

Se o * 1, una primitivadi llxa nell'intervalio[a,+"[ la funzione


"l-"/(l-a),
quindi la funzione (7) sommabilese finito il limite:
L

(e)

lim
/+*-

Idx
| - =

J*"

lim
f+*-

l-a

l-o

l-a

1-o

Poichper /++@ la funzione tr-o tende a 0 se a ) l , e t e n d e a * " o s e o ( l , i l


limite (9) finito e vale la (8) se a ) l, *"" se c < 1 .
Nel casoc = I, una primitiva di l/x in tqf,
l a funzione logx, e quindi si ha:

Integrazione delle Junzioni di una variabile

435

d'""
x =
lim log/-loga = *""
lim |
f--++t*+!x

e ci prova che l/x non sommabilein [a, *".[.


Dal criterio di confronto e dalla (12.5) segue che, se / una funzione
continua neli'intervalio la,**|, e se intorno a *"o sussisteuna disuguaglianza
d e l t ip o :

(ro;

l f ( x )<l :

,
xu

con k costante ed a ) 1, la funzione / sommabilein fa,**[; se intorno a


*"" verificata una disuguaglianzadel tipo:
tIt

lf(x\l > -

(lt)

con k costante positiva, la / non sommabilein [a,*co1.


La ( 10) esprime il fatto che f un infinitesimo in *"o di ordine non
minore di a; la ( I 1) esprimeche, se / infinitesima, di ordine non maggiore
di i. Si pu dunqueconcludereche:
(12.6). La funz.one f sia continua in fa,**|. ed inftnitesima in foo.
Allora f sommabile se un infnitesimo di ordine non minore di un
numero c ) 1, non sommabtle se un infinitesimo di ordine non maggtore
di 1.
Si noti anche qui che le due propriet:
f un infnitestmo di ordine non minore d un numero a > I,
f un infinitesimo di ordine maggtoredi l,
non sono equivaienti,se non nel casochef siaun infinitesimo dotato di ordine.
Ad esempiola funzione/ definitaponendo:
f(x) =

Vx e [e,**[

"a*
infnitesimaper x-+*oodi ordine maggioredi 1, ma di ordineminoredi 1+e qualunque
sia e ) 0, e pertantonon rientranel criterio(12.6).
La funzionenon sommabile,in quanto una sua primitivain [e,*".[ loglogx,
e quindi si ha:

lim
t++6

rtv

| +=lim
/
e

xlogx

l o g l o g f= * o o
f--+*-

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