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INTRODUZIONE

Lindagine formale, negli ultimi tempi, divenuta cos importante e cos precisa da eliminare
quasi del tutto lindagine sociologica e la critica in s e per s, inibendo la capacit di produrre
interpretazioni forti e sintesi critiche. Si noti, per, che senza gli strumenti di analisi formale
impossibile cogliere le dinamiche testuali, ma non si deve far s che lanalisi testuale-formale
diventi lunico strumento di analisi, perch lopera darte formata al tempo stesso da forme
estetiche e forme morali e in cui i dati linguistici non sono mai soltanto quello che mostrano
immediatamente alloggettivit perch sempre connessi con scelte pi ampie, perch
testimoniano il legame tra lo scrittore e la propria ideologia o visione del mondo. In
letteratura, le forme non sono soltanto forme, ma sono sempre anche contenuti e in un testo
tutto significa ed proprio questo significare che fa nascere continui giudizi estetici, perch
lestetica, in s, esperita soltanto grazie ai valori extraestetici a cui collegata
indissolubilmente. Per questo motivo, dunque, errato distinguere un aspetto formale da un
aspetto contenutistico, perch tutte le componenti dellopera sono portatrici di significati e
valori extraestetici e parte del contenuto, la forma che ha contenuti e non pu essere ridotta
ad una semplice analisi formale.
Cos come i lettori, e i critici, giudicano esteticamente, cos fa anche lo scrittore, che al
momento in cui scrive pensa inevitabilmente al giudizio dei lettori, ma in primis al proprio
giudizio, che fa s che egli scelga parole e costruzioni diverse a seconda della propria ideologia
e giudizio.
La critica sociologica vede larte e la letteratura come prodotto sociale, come un effetto di
cui la societ la causa, ma non bisogna per ridurre larte ad una sola componente della
sovrastruttura, o alla sola ideologia della classe sociale a cui appartiene lo scrittore, perch
questa ideologia, chiamata marxismo volgare, proprio ci che criticavano gli stessi padri del
marxismo. Si noti, per, che la letteratura si presta meglio ad uninterpretazione criticosociologica, a causa della perfetta connessione con lutilizzo della parola e il nostri stile
personale, socialmente determinato, e quindi collegato alla nostra posizione sulla e nella realt
sociale, ovvero la nostra ideologia, anche perch la letteratura non si riduce mai a solo
linguaggio naturale, ma ha codici aggiuntivi esclusivi della letteratura, si parla di metrica,
codificazione di genere, tradizioni tematiche e registri stilistici. Pur pensando che questi codici
esclusivi siano indipendenti dalla societ, hanno sempre una determinazione socio-culturale
che, a differenza del linguaggio naturale, difficile identificare. A causa di questa difficolt, la
letteratura instaura con la societ un rapporto molteplice e mai riducibile ad un contesto
specifico, perch letta e concepita su pi piani, letta in contesti diversi dai quali stata creata,
creata sempre in contraddizione con la societ che lo genera e in quanto portatrice di una
fondamentale duplicit: la letteratura discorso (significato) e oggetto artistico (sursignificato).
Un testo letterario, dunque, difficile da ricondurre ad una specifica ideologia, perch questo
non soltanto una rappresentazione del mondo, ma un vero e proprio modello del mondo, anzi,
propone il mondo, unipotesi globale della realt vista dallautore e questa ipotesi sar per
forza marcata ideologicamente e questa ideologia sar pi o meno persuasiva in rapporto alla
bellezza del testo, dove la bellezza complessit linguistica e semantica, creando un
paradosso: pi un testo bello, meno si lascia ridurre ad una ideologia, ma pi bello, meglio
trasmette e convince della propria ideologia.
CAP.1 KARL MARX E FRIEDRICH ENGELS
E molto importante, seppur difficile, leggere le opere di Marx senza dar conto alla loro
importanza storica e politica. Bisogna per interpretare le opere di Marx ed Engels come due
dei pensatori pi importanti del pensiero moderno, iniziando proprio da una teoria da loro
sviluppata, ovvero il materialismo storico secondo cui la storia un processo determinato
soprattutto dai fattori materiali, come leconomia, e che tra questi fattori c una gerarchia,
ovvero esistono aspetti della realt che sono pi importanti di altri nella gerarchia casuale; il

primo posto riservato alla struttura economica e tutti gli altri aspetti della societ sono
subordinati alleconomia. Nella scala dimportanza interna alla struttura economica, un fattore
ha maggiore importanza casuale pi vicino alla produzione, ad esempio la legge della
produzione pi importante di quella del mercato.
Nel pensiero di Marx ed Engels si fa utilizzo della dialettica, termine che viene inventato da
Aristotele per identificare il ragionamento possibile e non certo, che si evolve con Kant come
ragionamento non esauribile con cui luomo tende a categorizzare ci che non pu e per ultimo
viene fatto evolvere da Hegel che vede nella dialettica il fondamento del pensiero umano e la
risoluzione dei contrasti presenti nel reale che, proprio grazie alle opposizioni, fondano tramite
dialettica una sintesi migliore. Per Marx, la dialettica s valida, ma le contraddizioni della
storia non si risolvono nella ragione, ma nella prassi, nella realt e questi scontri, pur
risolvendosi, non hanno sintesi, non danno vita a qualcosa di migliore.
La letteratura va quindi considerata dialetticamente come effetto di interazione di fattori
diversi, soprattutto delleconomia; la letteratura fa parte della sovrastruttura ed impossibile
capire un testo letterario se non si tiene conto delle convinzioni politiche, religiose e socioculturali del tempo in cui stato definito. Per il marxismo, tutte le produzioni letterarie nascono
dal modo in cui una societ rappresenta se stessa, da un auto-rappresentarsi, anche essa
socialmente determinata, che tende a proporsi come verit, ma che soltanto unideologia,
visione del mondo correlata ad una situazione materiale: un insieme di idee, conetti e
orientamenti sul mondo che nascono in un determinato contesto e sono una proiezione delle
condizioni materiali nel mondo delle idee, un mascheramento della realt economico-sociale.
Lideologia tende a rappresentare se stessa come qualcosa di indipendente e frutto soltanto
della riflessione autonoma degli intellettuali, pur non essendolo in quanto legata alla
materialit e il marxismo tende a cancellare ogni illusione idealistica, demistificando la purezza
delle idee, collegata dunque alla prassi.
Nel marxismo v quindi unaccezione negativa dellideologia vista come coscienza falsa ma
anche come base su cui si fondano le idee degli uomini, anchesse per prodotte dalle
condizioni materiali dellesistenza. La filosofia, infatti, soltanto una derivazione da un
contesto socio-economico, dal processo della vita e non una produzione culturale autonoma,
proprio perch ogni societ fa nascere dubbi differenti con soluzioni differenti, e questo vale
anche per la letteratura che dipende inevitabilmente dai processi economici e sociali. Non v
per una risposta efficiente nel risolvere il problema dellarte millenaria classica che ha saputo
sorprendere per pi di duemila anni, affermando il marxismo che larte classica il periodo
della fanciullezza storica delluomo che meraviglia sempre in quanto quelle immature
condizioni sociali (imprescindibili per la nascita dellarte greca) non possono mai pi tornare.
Dopo la morte di Marx, Engels invia alcune lettere in cui rivede le sue posizioni, nella prima
afferma che pur essendo leconomia il fattore pi importante, anche gli altri elementi della
sovrastruttura hanno una certa autonomia che pu modificare leconomia stessa; quindi, anche
la letteratura autonoma in quanto costituita da una tradizione e da regole interne che non
possono essere collegate con leconomia. Dialetticamente, quindi, ogni elemento della
sovrastruttura, pur essendo determinato dalleconomia, agisce su questa, modificandola
(sintesi).

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