All'origine delle colonie americane di lingua inglese vi erano due tipi di comunit: quelle di ascendenza puritana, legate ai Pilgrim Fathers, che a causa della loro dissidenza religiosa avevano dovuto abbandonare llnghilterra e avevano fondato una prima colonia nel 1621, e quella degli avventurieri in cerca di facile guadagno. Tra XVII e XVIII secolo il continuo aflusso di emigranti inglesi, olandesi e svedesi port alla formazione di tredici colonie, disposte lungo la costa atlantica nord-americana. Temprati dalla continua lotta contro la natura ostile e i pellerossa, che mal tolleravano lespandersi della presenza occidentale, i coloni europei maturarono un grande spirito di iniziativa, e nel Nord, un forte egualitarismo (uguali diritti). In particolare, le colonie settentrionali del New England furono caratterizzate dallo sviluppo di un ampio ceto di piccoli e medi proprietari a cui si affiancarono le classi mercantili attive nei centri costieri, mentre in quelle meridionali, grazie al clima pi mite che favoriva le coltivazioni, acquist una netta preminenza l'aristocrazia terriera, proprietaria dei grandi latifondi. Pur godendo di una certa autonomia amministrativa dall'Inghilterra, i coloni non potevano avere nel Parlamento inglese dei rappresentati che potessero discutere le leggi che li riguardavano (spesso contrarie ai loro interessi), inoltre potevano esportare le materie prime solo verso l'Inghilterra e importare i prodotti finiti solo dall'Inghilterra. Poich i coloni avevano combattuto a fianco dei soldati inglesi contro l'alleanza franco-indiana nella Guerra dei Sette anni, si aspettavano che la madrepatria alleggerisse queste restrizioni. Ma cos non fu, anzi l'Inghilterra impose nuove tasse sui generi di consumo e altre per il mantenimento nelle colonie di strutture amministrative e militari. A far precipitare gli eventi fu il Tea Act (legge sul t) del 1773 con il quale veniva concesso il monopolio del commercio del t alla Compagnie delle Indie Orientali, una compagnia commerciale inglese, danneggiando cos il traffico commerciale delle colonie. I coloni reagirono assaltando tre navi della Compagnia delle Indie nel porto di Boston (Massachusetts) e gettandone il carico in mare. Londra reag eliminando ogni autonomia amministrativa del Massachusetts. Si arriv cos, da parte dei coloni, a stilare due dichiarazioni (1774 e 1776), emanate dal Congresso continentale di Filadelfia, a cui avevano aderito i rappresentanti di tutte le colonie, eccettuata la Georgia: la Dichiarazione dei diritti del 1774 che affermava il diritto alla vita, alla libert, alla propriet privata, alla partecipazione all'elaborazione delle leggi - ideali di derivazione illuminista - respinta dal Re d'Inghilterra Giorgio III, e pi tardi, la Dichiarazione d'indipendenza del 4 luglio 1776 (che conteneva quanto gi scritto nella Dichiarazione dei diritti pi un elenco di accuse verso Giorgio III), redatte tra gli altri da Benjamin Franklin e da Thomas Jefferson. Furono proprio queste fondamentali rivendicazioni a conferire alla lotta americana un carattere nazionale e unitario, capace di coinvolgere tutti i ceti sociali. Sotto il comando militare di George Washington (che poi sarebbe divenuto il primo presidente degli Stati Uniti) le truppe americane, sostenute dall'appoggio di Francia, Olanda e Spagna, che entrarono in guerra con l'Inghilterra o le imposero l'isolamento commerciale, riportarono una storica vittoria a Yorktown nel 1781. La pace di
Versailles nel 1783 riconobbe infine l'indipendenza delle colonie.
All'lnghilterra rimasero il Canada e la fascia centrale e occidentale nordamericane. La costituzione degli Stati Uniti d'America Dopo la conquista dell'indipendenza ci furono contrasti fra i coloni circa il modo in cui organizzare lo Stato: -i Repubblicani Antifederalisti sostenevano che era meglio organizzarlo per autonomie locali e con una politica agricola -i Federalisti volevano un governo centrale per creare uno stato forte e compatto e inoltre vedevano l'avvenire degli Stati Uniti pi industriale che agricolo. Alla fine prevalse l'ipotesi Federalista: singoli stati con un governo centrale. Nel 1787 la Convenzione di Filadelfia eman la Costituzione degli Stati Uniti d'America, ancora oggi in vigore, se pur con alcune modifiche. I tre poteri statali erano separati: quello legislativo andava al Congresso, costituito da Camera e da Senato, quello esecutivo al Presidente, eletto ogni quattro anni, e quello giudiziario alla Corte suprema. potere legislativo ---------------> CONGRESSO (camera e senato) potere esecutivo ---------------> PRESIDENTE potere giudiziario --------------> CORTE SUPREMA Nonostante i suoi limiti, e cio l'esclusione dai diritti di neri, indiani e donne dovuto alle condizioni socioculturali dell'epoca - la costituzione degli Stati Uniti pu essere considerata espressione della cultura illuminista: separazione dei poteri secondo l'indicazione di Montesquieu, proclamazione della libert di culto, distinguendo fra stato e chiesa, adozione della costituzione stessa tramite il voto di un'assemblea popolare e non per concessione di un sovrano.