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R E P U B B L I C A

I T A L I A N A

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania


sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente
SENTENZA

ex
art.
60
cod.
proc.
amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1296 del 2015,
proposto
da:
Edil De Pascale S.r.l., in persona del legale rappresentante pro
tempore, rappresentata e difesa dall'avv. Antonio Melucci, con
domicilio eletto in Salerno, Via Staibano, n. 3 c/o I.Rocco;
contro
Autorit Portuale di Salerno, in persona del legale
rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv.
Barbara Pisacane, con domicilio eletto presso la sede
dellAutorit in Salerno, Via A. Sabatini, n. 8;
nei confronti di
Costruzioni Minchillo S.r.l., Impresa Costruzione Geom.
Guerra Piero, Cogepo S.r.l., Opere Stradali S.r.l., De. Pa.Co
S.r.l., in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro
tempore,
non
costituiti
in
giudizio;
Rvr Costruzioni e Consulting Soc. Coop., in persona del legale
rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv.
Marcello Fortunato, con domicilio eletto presso il suo studio in
Salerno, Via SS. Martiri Salernitani, n. 31;
per l'annullamento
a del Verbale di Deliberazione del Presidente dell'Autorit
Portuale di Salerno n.121 dell'11.5.2015, di aggiudica
definitiva dei "Lavori urgenti di viabilit e delimitazione
dell'are sterile finalizzati all'ormeggio delle navi da crociera
alla banchina di ponente del prolungamento Molo Manfredi
del Porto commerciale" alla Societ RVR Costruzioni e
Consulting soc. coop.;

b della comunicazione di aggiudica definitiva, ai sensi


dellart. 79 co. V D.Lgs. 163/06, a firma del RUP, del giorno
11.5.2015;
c di tutti i verbali di gara, in particolare, del verbale del
16.4.2015 nella parte in cui hanno ammesso le ditte contro
interessate ed ha disposto la graduatoria con consequenziale
aggiudica provvisoria;
d ove e per quanto occorra, degli atti di gara, in particolare
del Verbale di deliberazione del Presidente dellAutorit
Portuale di Salerno di indizione della procedura negoziata, n.
76 del 31.3.2015, con approvazione degli atti tecnici trasmessi
con nota TE/63PC21 n. 04375 del 26.3.2015 e degli atti
amministrativi di gara trasmessi con nota ALGC/02 15 Ln
04496 del 31.3.2015; degli atti tecnici e degli atti
amministrativi ora richiamati, nella
e ove e per quanto occorra, della lettera di Invito prot.
ALGC/02 15 L/04509;
f di tutti gli atti presupposti, connessi e consequenziali.
Per laccertamento
Del diritto della ricorrente allaggiudicazione dellappalto, in
sede di giurisdizione esclusiva, ai sensi dellart. 133 del C.P.A.,
con eventuale declaratoria di inefficacia del contratto stipulato
e subentro nellaffidamento.
Nonch per la declaratoria di inefficacia
Ai sensi dellart. 122 c.p.a.
del contratto eventualmente stipulato tra lAutorit Portuale di
Salerno e laggiudicataria definitiva RVR Costruzioni e
Consulting soc. coop. Con espressa istanza di subentro della
ricorrente nellappalto, ai sensi dellart. 124 c.p.a..

Visti il ricorso e i relativi allegati;


Visti gli atti di costituzione in giudizio di Autorit Portuale di
Salerno e di Rvr Costruzioni e Consulting Soc. Coop.;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 2 luglio 2015 il


dott. Giovanni Sabbato e uditi per le parti i difensori come
specificato nel verbale;
Sentite le stesse parti ai sensi dell'art. 60 cod. proc. amm.;

Con ricorso notificato il 10 giugno 2015 e ritualmente


depositato il 22 giugno successivo, la Societ Edil De Pascale
Srl, in persona del legale rappresentante pro tempore,
rappresentata e difesa come in atti, impugna il provvedimento,
meglio distinto in epigrafe, con il quale lAutorit Portuale di
Salerno ha aggiudicato in via definitiva, alla Societ RVR
Costruzioni e Consulting soc. coop., i "Lavori urgenti di
viabilit e delimitazione dell'are sterile finalizzati all'ormeggio
delle navi da crociera alla banchina di ponente del
prolungamento Molo Manfredi del Porto commerciale".
Avverso tale atto, la ricorrente, classificatasi al settimo posto
tra le sette partecipanti alla gara (v. verbale di gara del
16/04/2015), solleva, sotto distinti e concorrenti profili, i vizi
della violazione di legge e delleccesso di potere, assumendo
che tutte le altre offerte andavano escluse per la mancata
indicazione degli oneri aziendali, di cui allart. 26 co. III del
D.lgs. 81/08 e degli artt. 86, co. II bis e 87 co. IV del Codice
dei contratti pubblici.
Si costituiscono, tra i soggetti ritualmente intimati, lAutorit
Portuale di Salerno e laggiudicataria, RCV Costruzioni e
Consulting Soc. Coop., entrambe al fine di resistere. La difesa
della controinteressata evidenzia, in particolare, di avere
specificato, in seno alla propria offerta economica, gli importi
degli oneri della sicurezza, sia interni che esterni, come
stabiliti dallart. 1.2 del Capitolato Speciale dAppalto. Anche
la Stazione appaltante, nelle sue articolazioni difensive,
evidenzia che la lex specialis contiene lesatta indicazione
degli oneri aziendali, sia interni che esterni, entrambi non
soggetti a ribasso.
Con memoria del 2 luglio 2015, parte ricorrente insiste per
laccoglimento del gravame, valorizzando la differenza tra
oneri e costi aziendali.

Alla camera di consiglio del 2 luglio 2015, rese edotte le parti,


il ricorso trattenuto in decisione semplificata, sussistendone
i presupposti di legge.
Il ricorso infondato.
Parte ricorrente, nel quadro di un unico motivo di ricorso,
lamenta la mancata esclusione di tutte le altre offerte
presentate in gara, meglio collocate in graduatoria, in quanto
la mancata indicazione degli oneri aziendali determinerebbe
incertezza assoluta del contenuto dellofferta a norma
dellart. 46, comma 1 bis del d.lgs. n. 163/2006, secondo il
valorizzato orientamento espresso dallA.P. con la nota
pronuncia n. 3 del 20.3.2015. Tale pronuncia sarebbe
senzaltro riferibile al caso di specie, si aggiunge, essendo
intervenuta prima della scadenza del termine per la
presentazione delle offerte, siccome fissato alla data del
10.4.2015.
Va preliminarmente osservato che l'Adunanza Plenaria n 3 del
2015, dirimendo una questione controversa in giurisprudenza,
ha statuito espressamente che, ai sensi dell'art. 46, comma 1bis, del Codice degli appalti, l'omessa specificazione nelle
offerte per lavori dei costi di sicurezza interni configura
un'ipotesi di mancato adempimento alle prescrizioni previste
dal codice, idoneo a determinare l'incertezza assoluta sul
contenuto dell'offerta per difetto di un suo elemento
essenziale, e comporta perci, anche se non prevista nella lex
specialis, l'esclusione dalla procedura dell'offerta difettosa per
l'inosservanza di un precetto a carattere imperativo che
impone un determinato adempimento ai partecipanti alla gara
(cfr. Cons. Stato, A.P. sentenza n. 9 del 2014), non sanabile con
il potere di soccorso istruttorio della stazione appaltante, di
cui al comma 1 del medesimo articolo, non potendosi
consentire di integrare successivamente un'offerta dal
contenuto inizialmente carente di un suo elemento essenziale.
In particolare, la richiamata decisione si fatta carico di
chiarire
l'apparente
antinomia
interna
che
sembra
caratterizzare il sistema dichiarativo in tema di pubbliche gare
per la parte in cui:
- sembra imporre (e a pena di esclusione (...) la previa,
espressa indicazione dei costi di sicurezza cc.dd. 'specifici' o

'aziendali' nel caso di appalti di servizi e di forniture


(tipicamente caratterizzati da una minore incidenza del rischio
a carico dei lavoratori coinvolti);
- mentre - al contrario sembra non prescrivere la
specificazione dei medesimi costi per le offerte negli appalti di
lavori, "nella cui esecuzione i rischi per la sicurezza sono
normalmente i pi elevati" (punto 2.7 della motivazione).
La decisione dell'Adunanza plenaria su muove, quindi, nella
direzione di una lettura costituzionalmente orientata delle
disposizioni dinanzi richiamate (cui adde il comma 6 dell'
articolo 26 del decreto legislativo n. 81 del 2008) e conclude
nel senso che le stazioni appaltanti, nella predisposizione degli
atti di gara per lavori e al fine della valutazione dell'anomalia
delle offerte, devono determinare il valore economico degli
appalti includendovi l'idonea stima di tutti i costi per la
sicurezza con l'indicazione specifica di quelli da interferenze; i
concorrenti, a loro volta, devono indicare nell'offerta
economica sia i costi di sicurezza per le interferenze (quali
predeterminati dalla stazione appaltante) che i costi di
sicurezza interni che essi determinano in relazione alla propria
organizzazione produttiva e al tipo di offerta formulata (ivi,
punto 2.9.).
A questo punto, l'Adunanza plenaria si fa carico di individuare
la corretta interpretazione da fornire alla previsione di cui al
comma 4 dell'articolo 87 (la quale, secondo la pi rigida
lettura sostenuta dall'appellante, imporrebbe - e in modo
apparentemente contraddittorio - per i soli appalti di servizi e
di forniture l'obbligo per i partecipanti di indicare gi in sede
di offerta l'ammontare dei costi per la sicurezza cc.dd.
'specifici' o 'aziendali'). Il Collegio conclude sul punto
aderendo a una tesi in tutto compatibile con quella affermata
dai primi Giudici. Viene affermato al riguardo che la ratio del
puntuale richiamo, nell'art. 87, comma 4, secondo periodo del
Codice, della specifica indicazione dei costi per la sicurezza
per le offerte negli appalti di servizi e forniture appare
individuabile in relazione alla particolare tipologia delle
prestazioni richieste per questi appalti rispetto a quelli per
lavori e alla rilevanza di ci nella fase della valutazione
dell'anomalia (cui la norma espressamente riferita). Ed

infatti il contenuto delle prestazioni di servizi e forniture pu


essere tale da non comportare necessariamente livelli di
rischio pari a quelli dei lavori, rilevando l'esigenza sottesa alla
norma in esame, pur ferma la tutela della sicurezza del lavoro,
di particolarmente correlare alla entit e caratteristiche di tali
prestazioni la giustificazione dei relativi, specifici costi in sede
di offerta e di verifica dell'anomalia (ivi, punto 2.9). In
definitiva, la ricostruzione in senso costituzionalmente
orientato operata dall'Adunanza plenaria comporta il
sostanziale ribaltamento dell'orientamento giurisprudenziale
(espressamente invocato dalla societ appellante) secondo cui
il combinato disposto del comma 3-bis dell'articolo 86 e del
comma 4 dell'articolo 87 del 'Codice dei contratti' avrebbe
imposto oneri dichiarativi pi pregnanti (e conseguenza
escludenti pi stringenti) a carico delle imprese partecipanti
ad appalti di servizi e di forniture rispetto a quelle partecipanti
ad appalti di lavori (nonostante la maggiore rischiosit che
tipicamente caratterizza la seconda tipologia di appalti
rispetto alla prima).
Orbene, il Collegio ritiene che, al fine di risolvere la questione
agitata, sia da valorizzare il seguente gi evidenziato
passaggio della pronuncia del Massimo Organo di G.A.: 2.9.
Per quanto considerato, a presidio di diritti fondamentali dei
lavoratori sanciti nella stessa Costituzione, si deve allora fare
capo ad una lettura delle norme costituzionalmente orientata,
unica idonea a ricomporre le incongruenze rilevate, che porta
a ritenere l'obbligo dei concorrenti di presentare i costi interni
per la sicurezza del lavoro anche nelle offerte relative agli
appalti di lavori, ricostruendosi il quadro normativo, in sintesi,
nel modo seguente: - a) le stazioni appaltanti, nella
predisposizione degli atti di gara per lavori e al fine della
valutazione dell'anomalia delle offerte, devono determinare il
valore economico degli appalti includendovi l'idonea stima di
tutti i costi per la sicurezza con l'indicazione specifica di quelli
da interferenze; i concorrenti, a loro volta, devono indicare
nell'offerta economica sia i costi di sicurezza per le
interferenze (quali predeterminati dalla stazione appaltante)
che i costi di sicurezza interni che essi determinano in
relazione alla propria organizzazione produttiva e al tipo di
offerta formulata. Va invero rilevato che, nella procedura di

gara in esame, la stessa S.A. (Art. 1.2 del Capitolato Speciale


dAppalto e relativa modulistica) ha provveduto alla esatta
quantificazione degli oneri della sicurezza, sia interni che
esterni, escludendo in entrambi i casi il ribasso e quindi
sottraendo alle concorrenti ogni discrezionalit in ordine alla
loro determinazione. Non sussiste, quindi, lipotizzata causa di
esclusione, avuto riguardo allesatto tenore della lex specialis,
nella parte in cui specifica, una tantum, gli oneri di sicurezza
interna nellinvariabile importo di 9.311,16.
In conclusione, per i suesposti motivi il ricorso deve essere
respinto perch infondato.
Le spese seguono la soccombenza e si liquidano in dispositivo.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania sezione
staccata di Salerno (Sezione Prima)
definitivamente pronunciando sul ricorso n. 1296/2015, come
in epigrafe proposto da Edil De Pascale S.r.l., lo respinge,
come da motivazione.
Condanna la ricorrente al rimborso delle spese di lite in favore
delle parti resistenti Autorit Portuale di Salerno e Societ
RCV Costruzioni e Consulting Soc. Coop. nel complessivo
importo di 3.000,00 (tremila/00), oltre IVA e CPA come per
legge, da ripartirsi in parti uguali tra le medesime.
Cos deciso in Salerno nella camera di consiglio del giorno 2
luglio 2015 con l'intervento dei magistrati:
Amedeo Urbano, Presidente
Giovanni Sabbato, Consigliere, Estensore
Paolo Severini, Consigliere

L'ESTENSORE

IL PRESIDENTE

DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 17/07/2015
IL SEGRETARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

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