Dante "Mstico"?*
Come
la critica
sa,
si
tra
Da una
parte,
comunque
tendente a escludere
Come
modo
il
mente, spiegano
si
altri
(Singleton),
Commedia con
"poetica."
come
della Grazia
teriore
espressa nella
comune
nello stesso
"Questo sentimento
il
come
tempo umanissimo, su
cui
il
particolare efficacia
propone
si
meno ambiziosa-
la particolarit della
ma
credenti
Com-
Dante parla
tutti
ri-
le letture
media.
come
vecchio crociane-
(di qui la
il
in-
dono
sentimento teologico e
Dante imposta
la
sua massima
"dopo
mondo
dottrinale, la cultura e la
ha ritrovato
al di fuori di s
la
placa
Comune
mente opposte
diciamo
della critica,
si
mistica folgorazione,
apparente-
che inonda
il
il
fare poesia, ai
e della forma.
due tradizionali
L'"interiore pace
il
poeta
il
al
"imposta"
la
"dono"
QUADERNI
Giuliana Carugati
238
Prima
procedere
di
Per
stica."
il
oltre,
fenomeno mistico
ma
oggetto o
ci
verifica.
si
Il
il
seguito dell'artico-
informa che
risparmia
movimento
personali,
tratti
ci
se
la
condizione di entit
sia in
il
stessi in direzione di
fano, n eterno,
mystique,
et
Medioevo,
con l'accento
del termine,
sul
prima volta
la
opera
di altri autori, si
Nonostante poi
l'articolo,
dievale
si
prosegue
testi,
confronto.
le
me-
ad
Quando
prediche,
l'articolo,
poi
le lettere,
si
i
testi
passa ad
trattati,
sono sempre gi
il
il
meno
altri testi
risultato di
E
un
personali, quali
determinato.
luogo che
il
linguaggio, e pi precisamente
il
linguaggio in quanto
nomio
inscindibile.
dedica tutto un
re
il
libro,
L 'amour des
lettres et le dsir
de Dieu, a studia-
benedettini e cistercensi
San Bernardo
in
primis
che
La
vocazione,
retorica diventata
tra la
grammatica
una parte
il
monaci
hanno
la-
gico.
ci
superamento
desiderio escatolo-
di loro stessi"
(169-70). Le af-
Danti-
ferma/ioni
Leclercq
di
si
239
Mistico"?
ovviamente
riferisccino
monaci
ai
dotti della
la
il
confronto con
l'altro filo-
norma meno
non monache,
di
ra analfabete.
dopo essere
la
stata
moglie
madre, analfabeta,
terziaria francescana
si
Una
la
(il
sconvenienza
questa
di
si
(ma
non
segreto, ineffabilmente,
gurante.
Angela
contenta di vivere
rischio suo e di
paga
altri,
la
di
infatti
Angela
in
trasfi-
detta:
et
quomodo ego
scribendum
et
ram,
et
et ipsa
Ma
(2).
viene criticata
alia vice
omnino coacta
ei ut
come
ipsa videret
ammirabatur de hoc.
dicevo,
ista
ista
obscura" (42).
ad dicen-
come
fuerit
c' di pi,
illa
illa
dicens:
est scriptura
Sacra Scrittura:
divina; illud,
quomodo
quomodo
"Le
beta
Alla funzione
come Angela,
si
la
ma
in
Michel De Cerleau
stessa,
consapevolezza
scritto
consapevolezza della
quomodo
accompagna, perfino
la stessa
la
lei lo
amer ancora
di quelle date a
di pi, le
San Francesco,
et dixit
la
an-
Giuliana Carugati
240
ima sibi: Si tu esses spiritus sanctus, non diceres istud michi, quia
non possum inde habere vanam gloriam. Et respondit: Modo cogita, si tu de omnibus istis potes habere unam vanam gloriam qua
Et exeas de
extollaris.
ta fui velie
quod
habere
dixerat, et
si
istis
vanam
gloriam, ut probarem
neas, ut exirem de
Et ego incepi
verbis si potes.
ilio, scilicet,
de
illa
erat
si
et
verum
cenaillud
locutione" (48;
corsivo
il
mio).
scrit-
si
poesia hanno
mediante
in
comune
la scrittura.
di essere sistemi di
Le ascendenze mistiche
Dante sono
di
A me
state ab-
sono riconosciute
comune
di al
scaturigine, un
mondo.
scrittore,
il
Se
modo
il
si
come
come il
costituisce
ricorre a
(Ef. 3.12):
parrhe-
mente
in
considerazione
la
connota-
me sembra
che
in
al
\a parr/iesia.
il
carattere
ma
serve
fondamen-
illud quia
non possum
mani-
o per
lo
meno ad
quanto
il
affiancarle
un
testo,
parola di Dio.
la
il
suo riprendere
il
proprio, costrui-
Cos
la
il
prendere
parola dopo
la
gli
Dante "Mistico"?
241
non
proprio
al
poema
la
qualifica di
"sacrato."
Sulla relazione tra
zi
"poema"
termini
"sacro"
bile, dell'aggettivo
si
dove
insiste sulla
sostantivo "poema."
al
loro
che
Angelo Jacomuz-
e "sacro,"
Per Jacomuzzi,
proponente pi
il
letteraria del
Dante
illustre,
medioevo
"si
latino e
pone
roman-
tempo,
un operare
l'idea di
scrivere che
sempre un
che intrinsecamente
artistico
'dictare,'
che cerca
artificio e di
uno
nell'universo del discorso e non in quello del verisimile e della storia" (99).
Jacomuzzi
illustra
il
topos dell'ineffabilit.
'poema
in
si
sacro'
non
nel
momento
l'arbitrariet
dispongono come
solidali e convergenti,
ma
ma come
opposti in ten-
il
Paradiso,
in particolare
dell'ultimo canto.
Ho
gi accennato
rienza mistica.
al
profondamente
che meriterebbe
in altra sede.
senso.
Se da una parte
il
mistico
di essere trat-
demitizzarne radicalmente
la
percezione intuitiva
il
un
alla definizio-
di
di
paro-
scritto, allora
questo aldil
si
242
Giuliana Carugati
ma
da sempre intrappolata
come
Un
in esso.
mito che
nomina
lo
lo
superficie a due facce, questa lamina che vibra a contatto dello zero,
dell'innominabile,'' del sono-quel-che sono; questa superficiale scrittura tremante, che
silenzio.
si
Il
all'indicibile,
si
un linguaggio "falso"
quasi pro
(il
truffs di
Ange-
cose.
part
du mensonge
vrit (et
et
qu'
il
Non
"finto"
so se
si
utiliser le
comme
menteur"
il
"falso"
che
le
il
quelque
qu'il y a
de supposer
lieu
le dpister et
precede.
Il
linguaggio mistico
come
configurano
si
dell'espressione poetica.
fittivit
la falsit del
rispetto a
tali
come
la
una autorit
Il
mistico pretende
che lo interpreta),
niera diversa.
ma
si
Rimando
arroga
alla
il
conclusione
ma-
precisazione inevitabile
la
Jacomuzzi
Dante.
non
Il
topos dell'ineffabi-
univocamente interpretache
le
dichiarazioni
si
la scrittura di
si
evidenzia
il
ma
la
non
propriamente
eccezionalit della
ponderoso tema,
il
si-
limite ultimo
poetica" (124-5).
passi,
non
si
Se
si
leggono due
tra
pi importanti di questi
si
potrebbe chiamare
"Apri
li
la
in essi
metaretorica di Dante.
io:
Dante "Mistico"?
243
tu hai
mio."
come
Io era
quei che
che s'ingegna
di visione oblila e
indarno
risente
si
mente,
di ridurlasi a la
di tanto grato,
Se
mo
'1
si
stingue
preterito rassegna.
sonasser
suore fero
le
per aiutarmi,
non
e
quanto
il
e cosi,
convien
come
santo aspetto
figurando
il
santo riso
il
facea mero;
paradiso,
saltar lo sacrato
poema,
cammin
Ma
e
al
verna, cantando
si
chi pensasse
il
riciso.
ponderoso tema
n da nocchier ch'a se
medesmo
parca.
{Par. 23.46-69)
Se quanto infno
a qui di
dice,
lei si
La bellezza ch'io
non pur
che solo
Da
di l
il
vidi si
da noi,
suo
ma
trasmoda
certo io credo
come
mente mia da
me medesmo
scema.
il
suo viso
non m'
ma
il
seguire
al
or convien che
mio cantar
mio seguir
preciso;
desista
come
{Par. 30.16-33)
244
Giuliana Carugati
vero,
avvertire
come
ai
(anzi, lo raramente, e
di
un'emozione psico-fisiologica,
ci interes-
meno
e ancor
se di eco verbale
si
tratta
di
uno
intesa:
di
(ma
sfor-
non
tanto
poema,
fore
Jacomuzzi continua:
un accadimento,
nella
sua definizione
l'ardita prora,
il
oggetto proprio
"Il loro
la
poema
sacrato
il
il
cantar; o, pi precisamente,
modo
il
fictivus,
mente richiamato
Non
si
meno
proprio
to,
al
evidente quando
si
si
gli stessi
da cui nasce
si
oppongono
in
maniera
fenomeni me-
si
artistica di
la
sfugge all'integralismo,
Prima
Leclercq,
dievali,
indiscrimina-
di qualsiasi fede.
La drammaticit
non
che
le nostre.
concludere sul
Dante agisce
esaminare brevemente
modo
in cui la
consapevolezza diciamo
altri
due
aspetti formali
il
Si tratta rispettivamente
Secondo Jacomuzzi,
quenza
...
il
'vidi'
sta a indicare
denza
"il
di visione e
il
momento
tre
e fre-
cantiche
Dante "Mistico"?
energicamente
Mi
(150-1).
mi pare
di
vedere
sul
la
potenza
245
la
Ma
un'assenza
ribalta di fatto in
di visione.
la
NeW Inferno
rappresentazione
Come
le
ch'a
fin
dileguan
si
tutte,
ciascuna s'abbica,
la terra
piante asciutte.
le
{Inf.
il
vedere
esplicita
si
9.76-81)
ben altrimenti:
con
occhi stava; ed
li
le luci fissi, di l
che
Glauco
si f"
"1
non
si
tal
dentro mi
fai,
consorto
f'
Trasumanar
io in lei
su remote.
in
mar de
li
altri dei.
{Par. 1.64-72)
Beatrice questo:
in
commenta:
dire,
al
di
ci fa
tensione poetica
si
II
Sapegno
toccare
che
il
la
Ma
si
tratta
il
letto-
di
un susseguirsi
diatamente
di
annunci
la
di visione,
Il
definirsi
o seguiti da
deve ricorrere
ai
modi
di
246
Giuliana Carugati
amore
un volume,
in
modo
tal
Non
che
si
si
pu
e scolastici.
pi avanti:
Ne
de
la
l'alto
lume parvermi
e l'un
da
tre giri
d'una contenenza;
di tre colori e
come
l'altro
parea reflesso, e
iri
da
Oh
al
iri
'1
quanto corto
il
dire e
si spiri.
come
fioco
vidi,
(115-123)
Anche
una
(il
lumen de lumine).
simbolo niceno:
Vediamo ancora
versi 127-132:
pareva
da
li
in te
come lume
concetta
reflesso,
mi parve pinta de
per che
'1
la
mio viso
nostra effige;
che appena
sto
si
"vede,"
la
visto
la
cose,
stesso in cui
L'Incarnazione detta
verso
visione che
viene confermata
le stesse
momento
messo.
ma
dirle in
ma
in
il
poeta
un linguaggio
maniera "falsa,"
modo
fictivo,
quasi pro
truffisi
E veniamo brevemente
ali
247
Datile "Mistico"?
La
so.
in
apparenza opposti
la
Commedia come
di
il
Cos,
infe-
viene giustificato
affetti
in
mente pensare
me sembra
alla dottrina
che
la
aerei).
(ammesso che
Paradiso
sia
mimesi, appoggiata
l'altro si riferisce
anche
Come
al silenzio.
al
tra
li
fiori
occhi miei;
di fulgri.
(Par. 23.79-84)
Ecco Dante,
il
sommo
ad un balbettio ostinato
Ecco una
agguato.
in cui
il
un brano
di vocaboli, tutti
che mentre
si
per ora,
ma
a che prezzo!
questo cedere
le
si
dichiara rap-
in
due terzine
esperienza sensi-
silenzio prepotentemente in
terzina, la seconda,
un cumulo
di
vince
la parola,
Questo toccare
o piuttosto
i
la scrittura,
in cui sia
tollera di essere
tradizionalmente
restre,"
ma
per
la
semplicemente as-
Non
perch,
come
Non
Giuliana Carugati
248
a caso Dante nasce alla scrittura prima di approdare alla mistica, e fin
nella
Commedia
si
pu
rintracciare
Abbiamo
un percorso che
modi
il
superamen-
di
poetici anteriori,
meno
vicini
"mistico puro"
Ma
forse
piii
si
una
il
un silenzio culturalmente
affida "subito" a
si
11
mistico-poeta
(ma
il
forse in questa
silenzio e
coscientemente
il
un
lin-
prodotto di
solo, di
Dante
una
soccombe
medioevo
il
e l'et
gua fatua
Come
di "aldil" nel
dall'altra, follemente,
(la
da una
"fede")
senso di ragio-
coscientemente aggrappato
e frodolente.**
la
si
moderna,
la
lin-
condizione
Commedia.
le sais,
me donner
ce spectacle de
pas, chantant
l'Ame
et toutes les
les
la
forcenment dans
le
premiers ges,
et
proclamant, devant
le
Rien
libro di
Mallarm
come sappiamo,
5/.
John
's
University
Dame
249
"Mistico"?
NOTE
Il
Si tratta di
tende a caricare
hanno accresciuto
di cui lo
gli scrittori
nomeno
si
il
riguarda
la
la
pu
psicologia e
neurobiologia, non
la
darsi,
la
ma
questo
poesia e neanche
fela
mistica.
4 L'eccezione, e
grande
di
rilievo,
II
il
che
inizi del
non dire pi
di
di
quale io vidi
la
io
tion.
1986.
De
in the
that's
what
feel,
myself
vibrating."
Non
si
deve
trarre
fatto, la
conclusione che
l'ar-
mistici canonizzati, se a
Mi
libro Dante,
hanno niente
di Dio.
26
&W Inferno
fa
Giuseppe
OPERE CITATE
Alighieri, Dante.
La Nuova
.
La Divina Commedia.
Italia,
1968.
Le Opere
di
Italiana, 1960.
New
Da
d'aprs
De
Texte
latin
publi
et
1977.
Fallani, Giovanni.
Com-
Giuliana Carugati
250
Leclercq, Jean.
L'amour des
lettres et le dsir
1957.
la posie.
Mazzetta, Giuseppe. Dante, Poet of the Desert. Princeton: Princeton UP, 1979.
Nardi, Bruno.
la cultura
medievale.
Bari:
Laterza,
1949.
Sarolli,
alla
1971.
Singleton, Charles S.
UP, 1954.