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Tutorato di Alfabetizzazione al Greco Antico, A.A. 2015/2016.

Lezione 1. Alfabeto, pronuncia e accento.


Lalfabeto greco
Maiuscole

Minuscole

Trascrizione

Pronuncia

Nome greco

Nome latino

a breve o lungo

a[lfa

alpha

b ()

bh'ta

beta

g duro (velare)

gavmma

gamma

devlta

delta

e breve e chiuso

ei\ > e yilovn

epsilon

z sonoro (zero)

zh'ta

zeta

e lungo e aperto

h\ta

eta

q ()

th

t aspirato

qh'ta

theta

i breve o lungo4

ijw'ta

iota

k ()

k duro (velare)

kavppa

kappa

lav(m)bda

la(m)bda

mu'

my

nu'

ny

x, ks

ks

x(e)i'

xi

o breve e chiuso

ou\ > o mikrovn

omicron

p ()

p(e)i'

pi

rJw'

rho

S/

s, " (finale) / s

s sordo (sasso)

sivgma

sigma

tau'

tau

u| > u yilovn

hypsilon

f ()

ph

p aspirato

f(e)i'

phi

ch, kh

k aspirato

c(e)i'

chi

ps

ps

y(e)i'

psi

o lungo e aperto

w\ > w mevga

omega

Altre lettere non usate nellalfabeto attico: digamma (), qoppa (), stigma (), sampi ().
g + velari (g k x c) = [] (n velare di angolo). Es.: a[ggelo", messaggero, pron. nghelos. Prob. pron.
classica /zd/. Occlusive aspirate: classicamente /p, t, k/ + aspirazione /h/; pronuncia convenzionale: fricative /f,
, x/ (come in greco moderno). 4 Convenz. non pronunciato quando secondo elemento di dittonghi lunghi. 5 Ma
/u/ nei dittonghi (au = au, etc.), eccetto ou = u, e ui = i.

Segni diacritici e dinterpunzione


Spiriti
Nome

Segno

Valore

Esempi

Spirito dolce

assenza daspirazione

Spirito aspro

presenza daspirazione /h/ aJrpavzw, afferro


auJtou', di s stesso

ajllav, ma
eujgenhv", nobile

NB: r e u iniziali hanno sempre lo spirito aspro!

rJh'ma, parola, verbo


u{pno~, sonno

Accenti
Nome

Segno

Acuto

Valore
elevazione della voce

Grave
Circonflesso

Esempi
kalov", bello (nom.)

attenuarsi dellelevazione (davanti kalo;" lovgo", bel


ad altra parola accentata)
discorso
elevazione seguita da abbassamento kalou', bello (gen.)

()

Segni dinterpunzione
Nome

Segno

Valore

Italiano

Punto fermo

pausa forte

Virgola

pausa breve

Punto in alto

pausa media

: oppure ;

Punto e virgola

frase interrogativa

Altri segni grafici


Nome

Segno

Valore

Esempio

Apostrofo

'

indica elisione o aferesi (elisione inversa) ajlla; ejgwv > ajll' ejgwv, ma io
duna vocale
ejmou' ejpavkouson > ejmou'
'pavkouson, ascoltami

Coronide

indica crasi fra due vocali

Dieresi

indica che due vocali non formano dittongo; ajglai?a, splendore, pron.
si pone sulla seconda vocale
agla--a
prau?~, mite, pron. pra- s

kai; ejmoiv > kajmoiv, e a me

Fonologia e accentazione
Il sistema consonantico
Labiali

Dentali

Velari

sorde (mute)

sonore (medie)

aspirate

Palatali

Occlusive

Continue
Sibilanti

Liquide

l, r
m

Nasali
Semivocali

[] (scritto g)

(scomparso in

j (scomparso
prima dellet
alfabetica)

ionico-attico)

Cons. doppie

Il sistema vocalico
Vocali anteriori
Vocali chiuse o alte
Vocali medio-alte
Vocali medio-basse

Vocali centrali

Vocali posteriori

#, i

Y, u

e, ei

o, ou

w
, a

Vocali aperte o basse

Foneticamente, in ionico-attico u ha una realizzazione anteriore [y]; la classificazione fra le


vocali posteriori riflette la pronuncia pi arcaica [u], conservata in altri dialetti; Dittonghi
spurii; in realt, vocali lunghe (medio-)chiuse.

I dittonghi
Brevi (propri) Lunghi (impropri)
ai
ei
oi
ui

ai > a/
hi > h/
wi > w/

au
eu
ou

au
hu
wu

NB: iota non pronunciato nei ditt. lunghi.

La sillaba
Aperta

Chiusa

Con vocale breve

Con vocale lunga o dittongo

e[-cw, (io) ho
lov-go", discorso

rJwv-mh, forza
leiv-pw, (io) lascio

pevm-pw, (io) mando


bavl-lw, (io) getto
dovxa /dok-sa/, fama
glw't-ta, lingua

Leggera (o breve)

Per natura

Per posizione (o convenzione)


Pesante (o lunga)

Vocale breve davanti a occlusiva sorda + sonante: sillaba ancipite (possibilit di scansione breve o lunga).
Es.: pat-rov" o pa-trov", del padre; tevk-non o tev-knon, figlio.
NB: 1) ai e oi nelle terminazioni nominali e verbali in fine di parola contano come brevi per la posizione e
definizione dellaccento. Eccezione: forme dellottativo.
Es.: W, uomini; W, mari; W, vengo educato; ma ott. aoristo attivo 3 sing.
y, ott. pres. att. 3 sing. y.
2) per la posizione dellaccento, una sillaba con vocale breve chiusa da una consonante sola (es.
a[n-qrw-po") conta come breve.

Le leggi dellaccento
Nome

Definizione

Esempi

Legge del trisillabismo o di a) Laccento non pu risalire oltre la a) legovmeno" ammesso;


limitazione
terzultima sillaba se acuto, la **levgomeno" non ammesso.
penultima se circonflesso.
swth'ra ammesso; **sw'thra non
ammesso.
b) Se lultima sillaba lunga b) legomevnou ammesso;
laccento non pu risalire pi **legovmenou non ammesso.
indietro della penultima.
pomfovlux ammesso; **povmfolux
non ammesso.
c) Se lultima sillaba lunga, il c) potamou', ajnqrwvpou ammessi;
circonflesso non pu cadere sulla **ajnqrw'pou non ammesso.
penultima.
Eccezioni (apparenti) alla legge di limitazione: forme nominali della declinazione attica (i{lew",
propizio) e di temi in i, u (povlew", della citt; pelevkew", della scure); accenti denclisi come stratiav
tinwn, timw' tina (vd. sotto).
Legge swth'ra o del trocheo Quando la penultima sillaba swth'r ammesso; **swthvr non
contiene una vocale lunga e lultima ammesso.
finale
contiene
una
vocale
breve,
laccento, se cade sulla penultima,
necessariamente circonflesso.
Legge di Vendryes

Legge di Wheeler o del


dattilo finale

In attico, '

ejgw'ge > e[gwge, proprio io;


oscillazioni e{toimo" ~ eJtoi'mo",
pronto; o{moio" ~ oJmoi'o", uguale.
*patrs$ > patravsi, ai padri
*leleimmenov"
>
leleimmevno",
lasciato.

Posizioni possibili dellaccento


Ultima sillaba Posizione accento Qualit accento Condizione

Breve

Lunga

Definizione
parola

Esempio

Terzultima

Acuto

Proparossitona

a[nqrwpo", uomo

Penultima

Acuto

Penultima
breve

Parossitona

parqevno",
vergine

Penultima

Circonflesso

Penultima
lunga

Properispomena Aqh'nai, Atene

Ultima

Acuto

Ossitona

kalov", bello

Penultima

Acuto

Parossitona

ajgevlh, gregge

Ultima

Acuto

Ossitona

timhv, onore

Ultima

Circonflesso

Perispomena

Ermh'", Hermes

Ultima
contratta

Accento denclisi
Parola che precede lenclitica

Enclitica monosillabica

Enclitica disillabica

Ossitona

stratiav

stratiav ti"

stratiav tinwn

Parossitona

fuvsi"

fuvsi" ti"

fuvsi" tinw'n
fuvsei tiniv

Proparossitona

e[labon

e[labovn ti

e[labovn tina

Perispomena

timw'

timw' se

timw' tina

Properispomena

sw'ma

sw'mav ti

sw'mav tinwn

Casi in cui lenclitica prende un accento proprio


- Sequenza denclitiche: ei[ pouv ti oJrw/vh brwtovn se da qualche parte vedesse qualcosa di commestibile
(Senofonte).
- Se scritta da sola: eijmiv, (io) sono; fhmiv, dico.
- Inizio di frase: fhmi; toivnun dico dunque
- Enfasi: eij kai; soi; dokei' se anche a te [= proprio a te] sembra bene
- Elisione della sillaba accentata nella parola precedente: ajll' [= ajlla;] eijsiv sfi iJeroiv ma per loro sono
sacri (Erodoto).
- Forme di eijmiv nel senso di esistere, esserci; e[sti impersonale nel senso di possibile (= e[xesti).

Bibliografia.
Sullalfabeto e la sua storia:
L.H. Jeffery, The Local Scripts of Ancient Greece. A Study of the Origin of the Greek Alphabet and its
Development from the Eighth to the Fifth Centuries BC, rev. A.W. Johnston, Clarendon Press, Oxford 19902
(19611).
F. Ghinatti, Alfabeti greci, Paravia scriptorium, Torino 1999.
M. Negri (ed.), Alfabeti. Preistoria e storia del linguaggio scritto, Demetra, Colognola ai Colli (VR) 2000, 121-150.
A. Willi, Cows, houses, hooks. The Graeco-Semitic letter names as a chapter in the history of the alphabet,
Classical Quarterly 58 (2008) 401-423.
R. Woodard, Phoinikia grammata. An alphabet for the Greek language, in E.J. Bakker (ed.), A Companion to the
Ancient Greek Language, Wiley-Blackwell, Chichester-Malden, MA 2010, 25-46.

S. Hawkins, Studies on the Language of Hipponax, Hempen Verlag, Bremen 2013, 7-27 [una curiosit: sulla storia
del sampi].
Sulla pronuncia:
E.H. Sturtevant, The Pronunciation of Greek and Latin, Linguistic Society of America, Philadelphia 19402 (19201).
S.G. Daitz, The Pronunciation of Ancient Greek. A Practical Guide, Jeffrey Norton, New York-London 19842 (19811).
W.S. Allen, Vox Graeca. A Guide to the Pronunciation of Ancient Greek, Cambridge University Press, Cambridge
19873 (19641).
Sullaccento:
J. Vendrys, Trait daccentuation grecque, Klincksieck, Paris 1904 (pi volte ristampato).
Ch. Bally, Manuel daccentuation grecque, Georg diteur, Chne Bourg-Genve 1997 (19451).
Ph. Probert, A New Short Guide to the Accentuation of Ancient Greek, Duckworth/Bristol Classical Press, London
2003. [con esercizi]
Per i simboli fonetici IPA: <http://www.langsci.ucl.ac.uk/ipa/ipachart.html>

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