sembrato impensabile nel nostro Paese: toccare larte. Entrambi offrono servizi
culturali per i non vedenti mettendo a disposizione del pubblico dipinti riprodotti in
bassorilievi oppure calchi in gesso di opere famosissime di varia epoca che tutti
possono toccare. La metodologia prescelta quella di un approccio plurisensoriale
che incentivi un rapporto creativo con larte attraverso la tattilit.
La sperimentazione di percorsi didattici nuovi che sappiano coinvolgere la
tecnologia, la multimedialit e lestro creativo di coloro che operano, collaborano nel
e con il museo al fine di coinvolgere tutti i sensi suscitando ogni forma di espressivit
di ogni individuo, ci auguriamo possa essere lobiettivo principale del museo del
futuro.
Un aspetto inesplorato, almeno a livello di diffusione generale, del rapporto tra
arte e disabilit quello della presenza di soggetti disabili nelle opere dei grandi
artisti del passato. Ci sarebbe invece davvero bisogno di un lavoro sistematico di
ricerca e di catalogazione, capace magari di sfociare in una grande esposizione a
tema, che sia capace di cogliere levoluzione nel tempo e nelle diverse scuole
pittoriche e di arti plastiche.
Pochi gli esempi celebri, da Hieronymus Bosch a alle tele di Diego Velasquez.
In passato non esisteva il nostro contemporaneo concetto di disabilit, ma solo
quello di diversit. come se larchetipo di questa impossibilit di rappresentare la
disabilit in termini di bellezza abbia attraversato i secoli per giungere intatto fino a
noi, rendendo difficile persino oggi cogliere una sostanziale mutazione di ruoli,
derivante dalla piena inclusione sociale e culturale di centinaia di migliaia di persone
con disabilit fisica, sensoriale, e anche intellettiva.
Volendo trarre delle conclusioni circa il rapporto tra storia dellarte e disabilit,
si pu dire che fino a una certa epoca molti artisti hanno indicato nella dignit
lelemento di riscatto possibile per la disabilit. Bisogna arrivare al ventesimo secolo
e allarte di una donna la pittrice messicana Frida Kahlo perch la disabilit
diventi nella pittura un vero e proprio tema espressivo. Il corpo martoriato da malattie
Frida era perseguitata da una malformazione congenita della colonna vertebrale e
il grave incidente subito nel 1924, mentre viaggiava su autobus, che la costrinse per
lungo tempo a letto, ebbero in tela e pennello uno sbocco quasi naturale. Antesignana
di un femminismo ardente, Frida era troppo risoluta ed emancipata perch qualsiasi
costrizione potesse limitarla: ogni definizione, ogni schema in cui circoscriverne il
dramma e la poesia, rischiavano di svilire l'immensa passione per quell'arte che
amava oltre ogni tragedia, oltre il dolore: non sono malata, sono spezzata. Ma finch
riesco a dipingere sono felice di essere viva (Magdalena Carmen Frida Kahlo
Caldern).
Gli artisti della mostra La mia immagine ti appartiene, hanno accettato di
misurarsi con un tema difficile e pressoch inesplorato, quello del rapporto che
intercorre tra bellezza e disabilit.
Molto dipende dallinterpretazione che di quella parola, bellezza, si vuol dare.