Cultura
Quadratini, fumetti, collage, grandi tele, murales, bozzetti e disegni mai visti, che riemergono per
la prima volta e raccontano anni controversi, creativi, vitali, disperati: la grande mostra dedicata
all'opera di Pablo Echaurren allestita da domani al 3 aprile negli spazi della Galleria Nazionale
d'Arte Moderna. Esposti circa 200 lavori, che consentono di ripercorrere l'intera produzione
dell'artista, dagli esordi ispirati al Dadaismo alle serie pittoriche realizzate negli anni '90 e 2000,
riletta alla luce del filo rosso dell'impegno sociale e politico che contraddistingue la cifra stilistica
di Echaurren senza soluzione di continuit.
Presentata dalla direttrice della Gnam Cristiana Collu, alla sua prima uscita dopo la recente
nomina, e dalla curatrice Angelandreina Rorro, la rassegna rappresenta una novit anche per
Echaurren, che approda nell'importante istituzione museale, di valenza nazionale, proprio con
'Contropittura', un percorso interamente puntato sugli aspetti di rottura, di contestazione e sulla
ricerca di un linguaggio in grado di esprimere tutta l'arte che c' nella vita. Dirompente,
spiazzante, ironica, satirica, tormentata, mai piegata al mercato, l'opera dell'artista conferma
ancora una volta quella coerenza poetica che non mai venuta meno n con un successo davvero
precoce n con i travagli generati dall'attivit politica nei movimenti degli anni '70, n tantomeno
con quella che il maestro chiama 'damnatio memoriae' che accompagna un passato ingombrante e
che, dice, " il carburante del mio lavoro".
E d'altra parte questa bella mostra nasce appunto dalla riscoperta di bozzetti, disegni, taccuini in
cui si raccoglieva l'attivit svolta nel quotidiano 'Lotta continua' (ma non solo), rinvenuti da
Echaurren pochi anni fa, nella casa al mare, e acquisiti dalla Beinecke Rare Book & Manuscript
Library dell'Universit di Yale con altre carte dell'artista. "Per capire cosa ci fosse scritto, il