Un altro compito gravoso ma utile che attende linsegnante quello di insegnare agli alunni a
sapere studiare, memorizzare, prendere appunti, fare schemi, riassumere, saper comporre un tema o
risolvere problemi.
Spesso ci si dimentica che i ragazzi rendono molto meno, rispetto alle proprie capacit, per la
mancanza di strategie efficaci di studio. Ci permettiamo, pertanto, di proporre alcune tecniche di
studio per agevolare lapprendimento dellalunno.
Lo facciamo rivolgendoci direttamente allo studente, dandogli del tu e trasportandolo in un viaggio
tra i meandri delle tecniche.
Trappole durante le lezioni:
- Lalunno che sta attento alle spiegazioni dellinsegnante, che interviene e partecipa attivamente
alle lezioni, risparmia pi del 40% di fatica, quando a casa si metter a studiare. Si tratta di un
consiglio troppo spesso disatteso, nonostante la sua indubbia efficacia.
- Partecipare alle lezioni con dei preconcetti negativi nei riguardi dellinsegnante e della materia,
come scavarsi la fossa prima di morire.
- Non sforzarsi a comprendere concetti complessi o parole astruse, limita lalunno ad essere
passivo; chiedendo spiegazioni, capir di pi e far contento anche linsegnante che si percepir
utile.
- Stare a scuola con mille pensieri che distraggono o sotto effetto di emozioni negative, fa sentire
come un pesce fuor dacqua.
- Lassenza di interesse per gli argomenti trattati, far appartenere alla categoria degli
scaldabanchi e a quelli che a casa dovranno sudare di pi per capire e memorizzare.
- Prestando attenzione agli aspetti formali delle lezioni o ai calzini degli insegnanti, si perde la
concentrazione, la comprensione dei contenuti e si vive come un uomo che annaspa in mare aperto.
- Evitare di canalizzare la propria attenzione sugli aspetti marginali delle lezioni e concentrarsi,
invece, su quelli rilevanti. Linsegnante, infatti, caratterizza i contenuti pi importanti con
riferimenti diretti, ripetizioni, cambio di volume di voce, pause, modifica della postura, maggiore
tensione e forza.
- Interrompere spesso linsegnante si spezzetta la spiegazione e si fa pi fatica a capire globalmente
il contenuto.
- Farsi distrarre o sedurre dal Lucignolo di turno, si diventa competente nella costruzione degli aerei
di carta e non nelle materie di studio.
Trappole nello studio di casa
A casa ogni scusa buona per rimandare il momento dellimpegno nello studio e per farsi distrarre
da telefonate, cd musicali, frigoriferi e merendine varie.
- Bisogna darsi delle priorit, iniziando dalla materia che piace meno e finendo con quella con la
quale abbiamo meno difficolt.
- Evitare di passare da un libro allaltro, da una materia allaltra senza il necessario
approfondimento.
- Stabilire dei tempi per ogni materia, onde evitare di arrivare alla fine della giornata con diverse
materie non ancora studiate.
- Studiare per qualche ora e permettersi un intervallo di dieci minuti per ricaricare le batterie.
Studiare in continuazione, infatti, non facilita lapprendimento in quanto il nostro cervello ha
bisogno di ossigenarsi e di riposarsi per riprendere con pi efficacia.
1
- Non scoraggiarsi di fronte a qualche difficolt; riprendere passo dopo passo largomento e se
ancora non si capito, chiedere aiuto e supporto a qualcuno.
- La mancanza totale di interesse brucia tutte le energie e fa sprecare forze e tempo.
- Portarsi addosso insonnia, stress ed emozioni irrisolte, provocano sicuri effetti negativi sullo
studio. E opportuno che il tempo dello studio sia il meno impegnato in situazioni affettive e psicofisiologiche.
In genere bisogna distinguere tra il fare i compiti e lo studiare. Questultimo richiede un impegno
costante, una concentrazione e una motivazione alla crescita culturale.
Bisogna anche ripassare, seppur brevemente, quello che stato spiegato al mattino in classe. In
questo modo si memorizza pi facilmente e si comprendono di pi i concetti.
Cosa ti pu succedere durante linterrogazione, quando lansia supera i limiti della accettazione/
sopportazione?
1) black-out mentale. Abbiamo la risposta sulla punta della lingua, ma non ci viene fuori.
2) Non avendo la risposta appropriata se ne spara una a casaccio nella speranza di impressionare
favorevolmente linsegnante.
3) Esporre in maniera disordinata tutto il materiale appreso.
Cosa fare per detendere lansia?
C) Attuare una qualsiasi forma di rilassamento che conosci (training autogeno , rilassamento di
Jacobson, yoga).
D) Osservare un oggetto qualsiasi e allontanare i pensieri.
E) Attuare la desensibilizzazione sistematica con la quale, mentalmente,
rivedi le situazioni dalle meno ansiogene alle pi ansiogene, e a ogni sequenza esegui una
respirazione profonda e calma che faccia da contro altare alle tue preoccupazioni.
F) Imponiti per mezzora di esagerare le paure di uninterrogazione e queste , ala fine,
diminuiranno per effetto paradossale.
G) Collega le interrogazioni ad esperienze positive.
Se non trovi giovamento da nessuno di questi suggerimenti, sappi che si pu vincere lansia
eccessiva, facendosi aiutare da un bravo professionista del settore.
PRENDERE APPUNTI
Tale abilit deve seguire dopo un buon ascolto delle lezioni o dopo una buona lettura del testo.
Labitudine a prendere appunti fa evidenziare i principali argomenti trattati dallinsegnante e questo
render spedito lo studio a casa.
Lezione
Testo
Predisporre il
testo
Identificare le
informazioni
importanti
Trascrivere gli
appunti
Organizzare
Organizzare gli
appunti e
condensare
Condensare
Memorizzare
Memorizzare
Per prendere gli appunti dalle lezioni, consiglio di predisporre il foglio in modo da prevedere : nella
parte superiore largomento; nella parte centrale trascrivere gli appunti; sul lato sinistro domande o
dubbi sulla lezione; sul lato destro le riflessioni e i propri pensieri sullargomento. Questa struttura
del foglio permette di riempire i vuoti dellattenzione durante le lezioni e di completarle con
personali osservazioni o punti interrogativi.
Eccone un esempio :
A casa bene organizzare gli appunti secondo proprie personali modalit, tenendo presente che si
pu seguire unorganizzazione tradizionale che prevede:
sulla parte centrale e alta la tematica: gli argomenti pi rilevanti saranno contrassegnati da numeri
romani; quelli di secondaria importanza da numeri arabi e gli altri da lettere.
Per gli appunti dal testo: si devono estrarre le principali informazioni, si classifichino, si
organizzino come descritto precedentemente e cos si agevolato nella memorizzazione.
Lorganizzazione che ognuno fa del materiale facilita ,di gran lunga, lapprendimento e rende pi
semplice la memorizzazione di esso. Ecco perch molto importante saper classificare od
organizzare per concetti, figure, immagini o avvenimenti. Dopo il tutto sar pi facilmente appreso
e ricordato.
SCHEMI PER TUTTI GLI USI
Gli schemi servono a far risaltare e a organizzare, in maniera visiva, i contenuti da elaborare o
memorizzare. Essi facilitano lapprendimento, in quanto permettono allo studente di avere
visivamente presente in maniera globale, sintetica e scalare, tutto ci che riguarda un concetto,
tematica, situazione, problema. Esistono diversi schemi, ma il loro utilizzo dipende dalle proprie
preferenze e dai contesti dapprendimento.
Eccone alcuni (Longefeld p.71-73):
>
<
c/
s/
sig.
=
es.
def.
ns.
v.s.
xch
imp.
aumento
diminuzione
perci
ha causato, ha portato a
con
diverso
senza
individuale
significativo
uguale
esempio
definizione
nostro
vedi sopra
perch
identico a
importante
Omettere le vocali
6
= cambiare
ato
= cambiato
ando = cambiando
mento
=
cambiamento
-
LEGGI : La prima cosa da fare avere una visione dassieme e scoprire cosa ti aspetta. Ti potrai
porre delle domande o confrontare su quello che gi conosci.
ESPLORA: Annota, sottolinea, evidenzia, organizza quanto reputi importante. Potrai porti delle
domande da chiarire o a cui rispondere.
Questa tecnica si pu usare sia nel leggere un libro, un capitolo o un testo. In questo modo si
comunicher pi lentamente, ma si raggiunger lobiettivo pi speditamente.
Il riassunto non un elaborato di fantasia, ma una sintesi fedele del testo. Attento! Pi sintetico e
preciso sei, meglio riuscirai ad esprimerti.
IL TEMA DITALIANO
c) COMPORTAMENTO
- cosa fa
- come si comporta
- abitudini
- pregi/difetti
- carattere
A) COSA E'
- dove si trova
- elementi percettibili sotto i sensi
- parti che lo compongono
B) QUALITA'
- pregi/difetti
- destinato a
- chi sono le persone o gli animali che vi abitano
C) STORIA
- com' cambiato nel tempo
- analogia con
- cosa suscita a livello emotivo
10
d) dove : luogo
e) perch : spiegazione
= Testo o spettacolo
- Parte descrittiva
= Contiene il giudizio.
PROBLEMA
TESI
ARGOMENTI A FAVORE DELLA TESI
CONCLUSIONE
Oppure :
PROBLEMA
TESI
ARGOMENTI A FAVORE DELLA TESI
ANTITESI
ARGOMENTI A FAVORE DELL'ANTITESI
CONFUTAZIONI DEGLI ARGOMENTI (ANTITESI)
11
CONCLUSIONE
MIGLIORARE IN MATEMATICA
SAPER MEMORIZZARE
A ognuno si addice un metodo di studio a secondo del tipo di memoria che si sviluppato durante
gli anni di apprendimento.
- Memoria visiva-fotografica:
Si caratterizza per la prevalenza di guardare TV,film,mostre fotografiche,immagini, cartine. Si
preferisce vedere, leggere, visualizzare. E il modo usuale che appartiene al 65% della popolazione.
Per queste persone sono utili la tecnica dei loci, le mappe mentali, gli schemi, i diagrammi e le foto.
- Memoria uditiva:
Si caratterizza per la preferenza ad ascoltare racconti, storie pi che leggerli. Si ascolta ben
volentieri musica o radio. Tale memoria appartiene al 30% della popolazione; si studia ben
volentieri con un compagno, si ascoltano le interrogazioni e le lezioni. E utile ripetere ad alta voce,
usare filastrocche, rime e anagrammi.
12
- Memoria cinestesica:
Essa appartiene al 5% della popolazione e si caratterizza per il gusto delle percezioni, sensazioni,
movimento, toccare, scrivere. La si pu incrementare e sfruttare prendendo appunti, utilizzando le
sottolineature, schizzi, ripetendo camminando e interpretando personaggi storici.
Il processo di memorizzazione consiste nel coordinare e legare insieme una serie di dati e
informazioni, in caso contrario si farebbe molto pi fatica nella ritenzione o nella rievocazione di
essi, in quanto slegati o privi di significato. Da ci emerge quanto sia importante comprendere e
coordinare il materiale, non solo per lo studio, ma come condizione necessaria per ricordare.
Tutti abbiamo la possibilit di migliorare la nostra memoria. Per poterla sfruttare occorrono
applicazione, pratica ed esercizi.
La memoria si distingue in :
-
Memoria a Breve Termine (MBT),detta anche memoria di lavoro. Essa trattiene, codifica
informazioni, dati che successivamente passano in quella a lungo termine. Il materiale non
archiviato si perde nelloblio.
Memoria a Lungo Termine (MLT). Essa archivia e fa rimanere tutto il materiale che poi viene
rievocato o utilizzato dalla persona.
La memoria, quindi, non un deposito , fisso e statico, ma un processo di rete complessa di
attivit che ristruttura il passato alla luce del nuovo materiale appreso e che ,a sua volta, ne
viene influenzato.
Segnali sici
Traduzione
sensoriale
Memoria
immediata
perdita
Riconoscimento
percettivo
13
Memoria a
breve termine
perdita
I TIPI DI MEMORIA
Memoria ecoica: 0.25 2
Memoria immediata
Memoria iconica
Memoria
a breve
B
termine
Memoria a lungo
C termine
Minuti - anni
Utilizzare tutti i
sensi
Rendere la
memorizzazion
e unabitudine
2
Usare degli
interventi
calibrati di
apprendimento
Organizzare la
logica delle
informazioni
14
15
LE MNEMOTECNICHE
Tali strategie migliorano i nostri sforzi per ottenere una facile memorizzazione.
LE MNEMOTECNICHE
sensorialit
associazione
emozione
Informazioni
nuove con
informazioni
Creare
emozioni
usando
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Provare a riscrivere lintera lista di parole riaccendendo, ove occorra, alle immagini interne
Es: computer, anatra, figlio, pesce-rosso, sdraio, pantaloni, lampadina, mare, delfino ,barca.
Esempio di associazione : Il signor computer spos la signorina anatra ed ebbero un figlio che
chiamarono pesce-rosso. Costui se ne stava su
uno sdraio, con i pantaloni che sembravano una lampadina, e guardava
il mare dove cera un delfino che seguiva una barca.
Produrre una concatenazione tra le parole stimolo sulla base di un racconto fantasioso, creativo,
vistoso, ti aiuta non solo a memorizzare pi velocemente, ma anche a ricordarlo dopo molto tempo.
Devi solo esercitarti, altrimenti tutto rimarr come prima, pi di prima!
Prova anche tu con queste altre parole : televisore, medico, libro, scatola, divano, cinema, atleta,
carota, mollusco.
E la tecnica pi antica utilizzata anche da Cicerone. Consiste nel fissare nella memoria la
successione dei luoghi conosciuti della casa, o percorso concreto, collegando le informazioni da
ricordare.
Si pu sperimentare con gli idilli leopardiani: A Silvia, Le ricordanze,
La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio, Il passero solitario, Il canto notturno di un
pastore errante per lAsia.
Ti do un esempio : Laltro giorno, aprendo la porta di casa, vedo mia sorella Silvia ( A Silvia) che
tutta incavolata mi ricorda (Le Ricordanze) di non sporcare il corridoio. Dopo la sua sfuriata ( La
quiete dopo la tempesta) mi dirigo nella mia camera e noto che il calendario segnava sabato (Il
sabato del villaggio); guardo fuori dalla finestra e scorgo un uccellino ( Il passero solitario), poi
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vado in cucina per vedere e ascoltare le canzoni di Sanremo ( Canto notturno di un pastore errante
per lAsia).
IL SISTEMA NUMERICO-CONSONANTICO
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TIPOLOGIA DI STUDENTI
Gasperoni (1998)ci invita a considerare una serie di studenti tipo che possiamo incontrare nella vita
della classe. Essi sono:
1) Il farfallone estroverso
Ama lidea di studiare, ma non lo studio. E dedito alla ricerca di nuovi materiali didattici che
fanno tendenza, ma rimanda con facilit linizio dello studio. Si fa distrarre da qualsiasi cosa in
quanto, alla base di tutto, c una mancanza di volont. In questo modo rischia di avere poco
successo non solo negli studi ma anche nella vita.
2) Il secchione angosciato
Si tormenta e si angoscia continuamente. Studia come un condannato ai lavori forzati senza
alcuna gioia ma con la costante paura di non essere allaltezza della situazione, di non arrivare
in tempo a ultimare tutte le materie e di non possedere tutte le conoscenze del caso.
Il punto debole di questi studenti la mancanza di serenit interiore e del distorto sistema
percettivo-reattivo tra s e s, tra s e gli altri e tra s e il mondo.
3) Il secchione ingordo
A lui piace studiare e non soffre; anzi contento quando gli insegnanti assegnano parecchi
compiti. Studia molto, ma si tratta dun lavoro fine a s stesso. Per questo motivo si prende tutte
le maledizioni dei compagni.
4) Il narcisista
Sa sfruttare bene le potenzialit del suo cervello, ma tronfio di s, innamorato della sua
intelligenza come Narciso della sua bellezza. Ama mostrarsi agli altri per la sua cultura e vive
come il culturista per plasmare, lustrare, gonfiare ed esibire i propri muscoli.
Il narcisista malvisto dai compagni e ha scelto di privilegiare il cervello rispetto a tutta la sua
personalit.
5) Lo studente modello
Studia con raziocinio e impegno. Non angosciato dallidea di fare bella figura, n ingordo.
Studia con impegno ci che gli interessa anche al di fuori delle materie perch spinto da un
sano piacere della conoscenza e dellacculturazione . E critico nei confronti delle cose ed
assertivo nel modo di esporle.
6) Lo studente normale
E impegnato nello studio per realizzarsi. Non ha tutta la spinta dello studente modello, n si
sbizzarrisce in letture o studi al di l delle materie scolastiche. Segue preferibilmente il suo stile
cognitivo sia che abbia un approccio globale che analitico.
7) Il creativo
Ha particolare sensibilit nella percezione delle cose, capacit di produrre idee divergenti,
capacit di sintesi e analisi in modo nuovo e inusuale. E sempre pronto a cercare nuove vie e
nuove soluzioni. Non sempre apprezzato, spesso viene trascurato. La creativit unita a un
costante impegno allo studio la chiave del successo.
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BIBLIOGRAFIA SPECIFICA
1) Cornoldi, De Beni; Imparare a studiare, Erickson. (1993).
2) Gasperoni; I segreti dello studente di successo, Angeli. (1998)
3) Meazzini; Paura desame, Angeli. (1996)
4) Lengefeld; Imparare a studiare, Angeli.(1995)
5 Aa.Vv; La memoria e i suoi segreti, Studi previsioni analisi. (pag.4,9,10,13)
6) Pozzi; Tecniche di memoria, Angeli.(1995)
7) Cornoldi; Le difficolt dapprendimento a scuola, Mulino,(1999).
8) Legrenzi; Prepararsi agli esami, Mulino,(1999).
20
CONCLUSIONE
Il lettore, giunto alla fine di questo volume, avr capito che per noi non esiste una situazione
definitiva, stabile e immutabile, ma delle tappe intercorrelate tra di loro che permettono di crescere,
svilupparsi ed emanciparsi.
Concludere come morire, ma la morte linizio di un nuovo cammino di idee, propositi,
comportamenti, emozioni che ci guidano nellarte dellinsegnare/apprendere.
Abbiamo voluto far riflettere il lettore sulle stereotipie, senso comune di affrontare gli avvenimenti
della vita della classe, sulla corresponsabilit di tutto ci che avviene nellambito delle relazioni
umane e dellapprendimento, sulle strategie da porre in atto a secondo del contesto e delle persone.
Abbiamo condiviso con Marcel Proust che la vera scoperta non sta nel vedere nuovi mondi, ma
nel cambiare occhi; cosa difficile a farsi sia perch si tesi a voler cambiare gli altri, sia perch si
crede di possedere delle verit inoppugnabili.
Ma ahim! luomo talmente perfettibile e corruttibile che pu divenire pazzo mediante la sua
ragione (Lichtenberg). Basta assistere a dei consigli di classe per accorgersene, per toccare con
mano di come le proprie credenze condizionano le percezioni, che a loro volta influenzano
lemozioni e i comportamenti.
Laugurio che rivolgo al lettore, interessato e desideroso di ampliare le proprie
conoscenze/competenze, quello di rendere il migliore possibile ogni istante della vita, da
qualsiasi mano del destino ci sia inviato: in ci consiste larte del vivere (Lichtenberg) e di
insegnare.
Il lettore si sar reso conto che linsegnante o leducatore deve essere come un ballerino che danza
armoniosamente su ogni nuvola che incontra. Egli passa,facilmente, da unonda allaltra, come da
un alunno allaltro con la magia di un cantastorie, lincanto di un paesaggio nuovo e la solidit di
unantica montagna. Egli, cavalcando la complessit delle relazioni con gli studenti, manifesta una
sapiente combinazione di caratteristiche di personalit, conoscenze aggiornate, abilit strategiche
innovative, comunicazione persuasiva e interesse al rapport con laltro.
Per meglio focalizzarne le sue peculiarit, ci piace schematizzarne alcune che reputiamo
fondamentali, ma che non vogliono essere esaustive, non fosse altro perch sono operate nella
limitazione dellosservazione, riflessione e operativit.
1) Eretico. Lapproccio alle ideologie deve essere basato sul paradosso di essere sicuro della
propria insicurezza, di essere un eretico del sapere ufficiale per immergersi nel flusso della
ricerca.
A ben riflettere, in ogni periodo storico ci sono delle ideologie, teorie pedagogiche,
movimenti psicologici che pretendono di possedere lultima verit e assurgono ad essere
assolute nei riguardi delle persone. Simpatica la prassi pedagogica di alcuni anni fa che
consigliava alle neo-mamme di far dormire i propri bambini in camere diverse dalle proprie
gi fin dal primo giorno di vita. Ci era propinato con lintenzione di aiutare il bambino
nello sviluppo dellautonomia. La prassi venne abbandonata dopo che si verificarono delle
morti bianche nelle prime settimane di vita.
Non c cosa peggiore che assolutizzare una teoria, una conoscenza o una prassi.
Linsegnante che vuole essere efficace, deve comportarsi come un eretico delle teorie, nel
senso che li deve usare senza farsi ingabbiare; deve conoscere il pluralismo teorico per
sapere scegliere. Egli deve sentirsi sicuro nella sua precariet di uno che non pu mai
vivere in un equilibrio statico. Se fosse cos, sarebbe una mummia, un elefante nel suo
21
Bibliografia generale
1.
2.
3.
4.
38.
39.
40.
41.
42.
43.
44.
45.
46.
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