Nuovo gusto
La natura
La natura viene vista in unottica diversa,non pi in modo scientifico e
meccanico come facevano gli Illuministi,ma ora la natura viene considerata
come qualcosa con unanima,che quindi coinvolge luomo che ne fa parte con
un atteggiamento di panismo,ossia vuole mettere in simbiosi questanima con
la natura,contemplandola e facendosi emozionare,a differenza dello scienziato
che davanti alla natura rimane obiettivo. Linfinito per i romantici si trova nella
natura,e non si pu esprimere logicamente,ma si pu solo sensibilizzare con un
tentativo di rappresentazione. Se sappiamo che Dio nella natura stessa,essi
prediligono dei momenti particolari di questa,in grado di provocare delle
emozioni,dei sentimenti,che vengono espressi con
qualunque forma
darte:infatti proprio lartista che sa mettersi in connessione con la
natura,perch avendo maggiore sensibilit rispetto agli uomini normali, in
grado di coglierne aspetti pi profondi. La forma darte,qualsiasi essa sia,
unimmagine tramite cui noi dovremmo provare le stesse sensazioni che ha
provato lartista che lha rappresentata. Egli rappresenta una realt che magari
non proprio il mondo che vediamo,ma comunque una realt:ogni forma
darte sciolta dalle regole classiche e anche sociali. Lobiettivo degli artisti
quello di cogliere la realt e lo fanno con uno sforzo enorme(titanismo),ma con
un risultato mai certo,infatti da qui nasce la figura del romantico sempre
insoddisfatto e deluso delle sue opere, perch non riesce ad esprimere ci che
vuole. Latteggiamento pi giusto quello di lasciarsi andare. Infatti, un altro
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dei motivi ricorrenti della cultura romantica la concezione della vita come
inquietudine,come uno sforzo incessante, come se luomo fosse in preda ad un
demone dellinfinito.
Il rapporto con i classici
I romantici hanno un rapporto contraddittorio con la Grecia e le opere classiche
perch sono contrari allatteggiamento di imitazione dei classici,proprio del
Neoclassicismo. Non accettano lo spirito di imitazione e coloro che lo
fanno,come gli Illuministi,ma non sono contro i classici. Il termine Neoclassico
era diventato simbolo di accademia,di emozione,con poesie create per
celebrare alcune circostanze e non per esprimere i propri sentimenti. Questo
tipo di arte di circostanza,volta ad una schiera ristretta di letterati,viene odiata
dai romantici che cercano nel sentimento e nellispirazione qualcosa di
moderno;col tempo per si persa la spontaneit,il contatto con la natura e
con Dio. I romantici sono lontani dal modo greco di pensare,e quindi imitando i
classici produrrebbero qualcosa di scadente. Il mondo greco per i romantici
un utopia, il cui collegamento con la natura,con il moderno, si rotto a causa
dellintroduzione di nuove religioni. Il Dio moderno, non vive nella natura,ma
esterno ad essa. Il Cristianesimo in cui Dio un po natura e un po Dio,cerca di
riavvicinare i romantici ai greci.
Il circolo di Jena
In questo periodo si sviluppa il circolo di Jena,dalla citt in cui fu fondato;questo
raccolse i giovani artisti,filosofi e storici e fu fondato da August,il pi grande, e
Friedrich, il pi piccolo,dei fratelli von Schlegel, filosofi anchessi e organizzatori
culturali che furono in contatto con le personalit pi importanti dellepoca. Ne
fanno parte Novalis,Schleiermacher ,Horderlin e altri.
Novalis
Novalis, Friederich Hardenberg, con lo pseudonimo di Novalis, uno dei filosofi
pi importanti del circolo. Egli scrisse unopera dal titolo
La cristianit e lEuropa in cui ci dice che il periodo
pi felice dellabbandono delluomo verso Dio fu il
Cristianesimo,autentico
spirito
a
cui
bisogna
ritornare,mentre il Medioevo, il periodo pi forte per
la fede.
Novalis uno dei romantici alla ricerca di una nuova
spiritualit. nelle sue opere che si trova proprio la
celebrazione del potere infinito delluomo sul mondo.Egli
scrive anche:
I discepoli di Sais in cui degli uomini di fronte ad una statua,una
divinit, la scoprono e vedono che ha fattezze umane. Ci vuol dire che
luomo cerca Dio e trova se stesso, Dio che si fatto uomo proprio il
Cristianesimo,in piena sintonia con il Romanticismo. In questopera
prende le teorie di Fichte e cerca di adattarle alle nuove idee romantiche
dicendo che prima la realt influenzava lIo(posizione del realismo), ma
lIo,ossia lartista, ostico nei confronti della realt;realt vera non
quella che si presenta,ma quella che fuoriesce dallautore, dallartista
che creando unopera,crea la veritIDEALISMO( si parte dallidea per
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Schiller
Il circolo di Yena venne in contatto con Schiller, grande
drammaturgo,romanziere e storico. Egli scrisse La
Maria Estuart,la storia della Regina Elisabetta tenuta in
ostaggio e accusata di aver ucciso il marito Guglielmo
Tell. Schiller litiga con il pi piccolo dei fratelli
Schlegel,Frederick,il quale creer un nuovo gruppo
intorno allatheneum,a Berlino,rivista importante
scritta con il contributo di molti scienziati. Dallaltro lato
di questo gruppo c Goethe a cui non piace il modo
troppo anarchico di pensare. Il romanticismo da adesso
in poi diventa un fenomeno europeo e non pi solo
tedesco. Molti scritti affermeranno tale corrente; sulla Germania viene scritto
Madame Destoie che fa da ponte allintroduzione al romanticismo tra
Germania e Francia, in Inghilterra vengono scritteLe ballate liriche di
Coleridge,in Italia si diffonde invece con Berchet la lettera semiseria di
Crisostamo,che arriva in Italia nel 1816.
Schiller scrive unopera che somiglia molto a Villiam Maister di Goethe che
prende il nome di
Lettere sulleducazione estetica delluomo in cui ci dice che il nuovo
spirito romantico fonda la crescita morale e culturale della persona su un
equilibrio dato dallarte e dalla bellezza;
questo il superamento del limite di Kant convinto che luomo nonostante
guardi a grandi ideali pu a farsi condurre in tentazione da una situazione
particolare in cui secondo Kant luomo deve scegliere (imperativo categorico).
Schiller invece dice che lidea romantica mette insieme lo spirito con la
materia;per lui lanima bella quella onesta,con grandi ideali,ma che con
moderazione accetta anche i piaceri della vita. Sempre secondo lui una
persona cos si forma solo con leducazione allaarte e alla bellezza.
Il rapporto con la storia e la rivalutazione delle fiabe
I romantici analizzavano la storia dando agli avvenimenti un giudizio negativo
o positivo. Lo facevano guardando alle grado di sviluppo del periodo e quindi
alle scoperte scientifiche,in quanto la storia la fa luomo. Per i romantici
sembrava essere un calcolo,una
cosa meccanica. Recuperano il
Medioevo,definito dagli Illuministi come un periodo buio,non necessario. Per
loro la successione degli eventi non necessaria,in quanto pensavano che la
storia potesse prendere una o unaltra strada,in base alle scelte
delluomo,mentre,per i romantici la storia necessaria,poich gli eventi
derivano da Dio,da un piano superiore di cui luomo solo un esecutore,a volte
senza saperlo. Per loro non esistono epoche migliori o peggiori,ma ogni epoca
ha il suo perchvisione provvidenziale(la successione degli eventi ha un
senso). La storia vista da Herder, filosofo romantico, nella sua opera Idee
per una filosofia della storia dellumanit,come progressivo sviluppo utile
alleducazione dellumanit. Oltre alla storia i romantici rivalutano anhe le
tradizioni popolari e le fiabe,viste come qualcosa di vero,in quanto si usava il
linguaggio popolare,un linguaggio che proveniva dal cuore.
Il viaggio
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