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L’ILLUMINISMO.

1. IL PROGRAMMA DELL’ILLUMINISMO.

Illuminismo: movimento culturale sviluppato nel XVIII sec. Nei maggiori centri europei.
È una svolta intellettuale: destinata a caratterizzare la storia moderna occidentale.
Vi è l’esaltazione: dei poteri della ragione umana.
Illuminismo: impegno ad avvalersi della ragione umana in modo libero e pubblico ai fini di un
miglioramento effettivo del vivere.
Gli illuministi dicono: che l’uomo in passato non ha usato l’intelletto, rimanendo in una sorta di
minorità da cui deve uscire.
Usare la ragione significa: assumere un atteggiamento problematizzante nei confronti dell’esistenza
e far prevalere su ciò il diritto di analisi e critica.
C’era una battaglia contro: i pregiudizi, i dogmi, la superstizione, le tradizioni, l’autorità, la
religione….
Sottoporre tutto: al giudizio della ragione.
La ragione: organo di verità e strumento di progresso.
I lumi: rischiarano le tenebre.
Il Filosofo: è l’intellettuale in genere, non è più il sapiente, ma un uomo in mezzo agli altri uomini,
che lotta per rendere più abitabile il mondo e si sente utile alla civiltà.
Il suo scopo: è di riformare la realtà e giovare al prossimo per diminuire le sofferenze degli
individui e raggiungere la maggiore felicità per il genere umano.

2. IL LEGAME DELL’ILLUMINISMO CON LA SOCIETA BORGHESE.

L’Illuminismo: nasce in legame con la borghesia.


Borghesia settecentesca: classe portatrice del progresso.
Lotta contro: i pregiudizi, la tradizione, i privilegi e le ideologie di potere.
Vuole sottomettere a se: la società e la natura, rompendo col passato e le sue consuetudini.
Legame tra borghesia e illuminismo: determinato dall’estrazione di classe dei suoi rappresentanti
per lo più borghesi e dall’ideale umano dei lumi.
Maggior parte degli esponenti illuministi: sono borghesi.
I sovrani illuminati: regnanti, vogliono andare incontro alle forze economicamente e
intellettualmente più vive nelle loro nazioni.

3. IL LEGAME DELL’ILLUMINISMO CON LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA.

Illuminismo: prodotto filosofico per eccellenza della rivoluzione scientifica.


Solo con l’illuminismo: la scienza moderna ha il primo posto nelle attività conoscitive.
Questo legame è più evidente se: si pensa che l’illuminismo può essere visto come punto di arrivo
della rivoluzione scientifica e la rivoluzione scientifica, come punto di partenza dell’illuminismo.
Perché la riv. Scientifica: combatteva le stesse teorie e dogmi che voleva eliminare anche
l’illuminismo.
Rifacendosi a Bacone: l’illuminismo crede nella realizzazione dell’uomo tramite un sapere vero e
utile nello stesso tempo.
Da ciò si ha l’esaltazione della scienza: e la lotta contro tutte le forze che potrebbero ostacolarla:
pregiudizi, dogmi, autorità…
Da ciò si ha l’idea: di poter governare tramite il sapere e dominare a proprio vantaggio i
meccanismi economici, politici e morali.
Il programma razionalistico e scientifico:diventano per gli uomini una sola cosa.
4. ILLUMINISMO, RAZIONALISMO ED EMPIRISMO.

Illuminismo: erede del razionalismo e dell’empirismo.


Nei confronti del razionalismo: appare contrassegnato da una rigorosa autolimitazione della ragione
nel campo dell’esperienza.
Con i ridimensionamenti di Locke: la ragione può fare a meno dell’esperienza.
L’illuminismo:fa sua quella lezione e polemizza contro il dogmatismo e contro la presunzione della
ragione cartesiana.
Uno di questi aspetti è:la condanna del sistema e dello spirito del sistema.
Poi l’illuminismo appare:caratterizzato dalla possibilità di investire ogni aspetto o dominio che
rientri in questi limiti.
Vuole estendere: l’indagine razionale al dominio della religione e della politica.
Si distingue dall’empirismo: per una maggior fiducia nei poteri intellettivi dell’uomo e per
un’accentuazione della loro portata pratica e sociale.
Una ragione: operante all’interno dell’esperienza e criticamente rivolta ad approfondire ogni aspetto
dell’esistenza umana ai fini del progresso sociale.
Tuttavia questa ragione: non è universale perché l’illuminismo la priva di ogni pretesa di
incondizionatezza e di ogni tentativo di auto – deificazione.
Poi non è concepita: come unica dimensione dell’uomo.
Infatti tutti i sui vari autori:mettono in luce la funzione e il valore del bisogno, dell’istinto, delle
passioni nella vita dell’uomo.
Per l’illuminismo: la ragione non è una realtà a se, ma l’ordine a cui la vita intrinsecante tende.
E non può realizzarsi: se non attraverso il concorso e la disciplina di tutti gli elementi sentimentali e
pratici che costituiscono l’uomo.
Da un’analisi delle emozioni: si scoprì che il sentimento è una categoria a se
Irriducibile:da un lato all’attività conoscitiva e dall’altro all’attività pratica.

5. L’IDEA DI PROGRESSO.

Si ha un tono fiducioso e attivistico:nei confronti del presente e del futuro.


L’illuminismo appare:sia ottimista che pessimista allo stesso tempo.
A seconda che il suo sguardo:sia rivolto al passato o al futuro plasmato dai lumi.
Gli illuministi: sperano di ritrovare al di là della storia e poter edificare un mondo nuovo per
l’uomo.
La fiducia verso la storia: costituisce il presupposto fondamentale dell’attivismo umanistico che si
concretizza in una visione generale della storia come processo graduale di incivilimento.
Che poi giunge: ad uno stato di civiltà effettiva in costante progresso.
Questa dottrina della storia della civiltà: si basa sulla connessione ragione civiltà.
Poi sul concetto: della storia come processo privo di garanzie infallibili.
Però al corso storico viene riconosciuto: un carattere tortuoso e problematico,perché la tendenza ad
interpretare il mondo storico trova espressione nelle tendenze fondamentale della storiografia
illuministica.
Che ha dovuto: porsi il problema di un’indagine fondata.
Facendo valere: il principio del vaglio critico delle testimonianze tramandate. E non accettando
quelle false e contraffatte, che costituisce il primo passo della storiografia moderna.
L’illuminismo: ha perseguito l’ideale dell’ampliamento della prospettiva storica.
Proponendosi di considerare: non solo la successione dei sovrani, ma anche la vita economica, il
progresso scientifico e tecnico, la cultura letteraria e artistica.
La storiografia illuminista: ha elaborato un quadro storico universale del cammino della civiltà.
Impegnandosi a valutare: le varie epoche alla luce del contributo positivo e negativo per incivilire
l’uomo e migliorare le sue condizioni di vita.
6.LA POLITICA COME STRUMENTO A SERVIZIO DELL’UOMO.

La politica dell’illuminismo: è fondata sulla dottrina della ragione come insieme di strumenti
concettuali e operativi e il conseguente impegno di tradurre il pensiero in azione
Teso a legare: la speculazione filosofica al raggiungimento di obiettivi pratici, di portata sociale.
Infatti l’uomo:nel corso del tempo, ha subito un processo di alienazione e smarrimento, perciò si
vuole restituire all’uomo tutto ciò che ha perso.
Lo sdegno etico verso il passato: si traduce in un impegno riformatore verso il presente.
Alla pratica di offesa e difesa: come tecnica di dominio, gli illuministi contrappongono l’idea di una
politica a servizio dei suoi diritti naturali di base.
Il concetto dei diritti naturali:affonda le sue radici nella filosofia greca e nel pensiero medioevale.
Ciò che caratterizza: la proclamazione dei diritti dell’uomo nei confronti delle dottrine precedenti è:
- Da un lato: una particolare interpretazione di tali diritti.
- Dall’altro: la loro utilizzazione ai fini della critica, accompagnata dal correlativo sforzo di
renderli opranti nella realtà.
Con gli illuministi: la persuasione circa i diritti dell’uomo cessa di essere astratta e impotente
proclamazione di principio, per diventare un’idea - forza calata nella dimensione effettiva della
storia e capace di smuovere le energie sociali degli individui.
Fra tutti i diritti c’è: quello che dice che tutti gli uomini si riuniscono per essere felici. A tutti questi
la natura ha fatto una legge della felicità, e tutto ciò che non è felicità è estraneo.
La Felicità: è intesa come quella situazione in cui gli uomini soddisfano i loro bisogni propri
materiali.
Le guerre e le contese degli stati d’animo: sono dei mali di cui l’umanità deve liberarsi, la pace è la
meta ultima della storia.
Gli illuministi vedono nella fraternità: la condizione propria di un’umanità vivente sotto la guida
della ragione e della scienza.
Anche il benessere: fa parte della felicità, perciò vi è la lotta contro la miseria.
Gli illuministi incoraggiano:le industrie e i commerci e si fanno cultori delle scienze economiche e
sociali, che ottengono il rinascimento nell’ambito dell’enciclopedia del sapere.
L’ideale di pubblica felicità: costituisce l’idea madre della filosofia politica illuminista.
Quest’idea generale: rappresenta una delle forze politiche rivoluzionarie del 700 e nei 2 secoli
successivi.

7. LA BATTAGLIA PER I DIRITTI CIVILI E LA LAICITA DELLO STATO.

I diritti civili: sono difesi dagli illuministi e sono: l’eguaglianza, la libertà e la tolleranza.
L’eguaglianza degli uomini: rappresenta le idee più importanti dell’illuminismo.
Che giudica:gli individui uguali per natura in quanto accomunati dalla ragione.
L’esaltazione di quest’uguaglianza: si è espressa nella rivendicazione politico giuridica della
rivendicazione di tutti i cittadini di fronte alla legge condotta dalla borghesia contro i privilegi della
nobiltà.
Però tra i grandi autori francesi: vi è l’esplicita accettazione – giustificazione della struttura
stratificata e gerarchica della società.
Considerata: come inevitabile portatrice di disuguaglianze di funzioni, potere e ricchezze, da ciò poi
scaturiranno le più radicali rivendicazioni di uguaglianza politica ed economica.
L’illuminismo è il punto di partenza: di ogni moderna filosofia dell’uguaglianza.

La libertà: è un altro diritto difeso dagli uomini.


Intesa come: libertà dell’invadenza del potere politico e da ogni forma di assolutismo pratico e
teorico.
Voltaire: principale personaggio di questa battaglia per la libertà, indirizzata contro il dispotismo
della corona della chiesa che si è concretizzata nella salvaguardia della libertà di pensiero, di parola
e di stampa.
Ha trovato scarsi sviluppi: come partecipazione alla sovranità, che sarà poi teorizzato dal pensiero
democratico di Rousseau, secondo cui la libertà non è solo tutela dei diritti individuali nei confronti
del potere, ma anche possibilità di essere soggetti e non solo oggetti delle decisioni politiche.

Poi vi è il riconoscimento della Tolleranza: come metodo universale di coesistenza.


Il fanatismo, il dogmatismo e l’assolutismo: sono portati alle loro disumane conseguenze.
Perché: s’identifica con la persuasione che questa certezza vada imposta con la forza agli altri.
Con la tolleranza: si ha l’accettazione del diverso con l’ammissione della pluralità possibile degli
atteggiamenti umani di fronte al mondo.
Con lo sforzo: di far coesistere nel comunella varietà delle condizioni filosofiche, religiose,
morali…, evitando di tornare a quella notte dei tempi in cui l’unica legge di comportamento era la
soppressione del nemico.
Questo tipo di tolleranza: risulta più esteso rispetto a quello di Locke, perché non include solo la
dimensione religiosa, ma ogni tipo di attività umana.
Con la tolleranza: si ha l’esigenza di uno stato laico che si propone di salvaguardare l’autonomia
delle istituzioni pubbliche dall’invadenza ecclesiastica.
E si pone come garante: di tutte le religioni di fronte alla legge.
L’illuminismo sostiene: il concetto di uno stato di diritto, sviluppando la tesi secondo cui nello stato
non devono governare gli uomini, ma le leggi.
Cioè: degli strumenti impersonali, capaci di salvaguardare i diritti degli individui e di impedire
forme di dominio personali e tiranniche sul prossimo.
Quasi tutti gli illuministi: sono favorevoli alla proprietà privata.
ILLUMINISMO – BORGHESIA – RIVOLUZIONE SCIENTIFICA.

1. CONTESTO STORICO – BORGHESIA.


Ascesa politico – economica della borghesia.
Lotta della borghesia con l’aristocrazia per l’egemonia.
Illuminismo: nuova concezione del mondo e della società, antitetica a quella
tradizionale e che:
 La borghesia fa propria
 E ne incarna i valori (scienza, progresso, rifiuto dei privilegi e del
feudalesimo e razionalità).
 Al fine di garantirsi il predominio culturale.

2. CONTESTO CULTURALE – SCIENZA.

L’illuminismo si pone come espressione filosofica della rivoluzione scientifica.


Tesi centrale: l’illuminismo assume il metodo scientifico (osservazione, calcolo
esperimento e verifica) come il solo metodo valido del sapere.

3. CONSEGUENZE.

 Lotta con tutto ciò che ostacola la scienza (dogmatismo, religione


intolleranza).
 Rifiuto di ogni sapere che non sia fondato sul metodo scientifico (metafisica
e religione).
 Concezione attiva del conoscere del sapere è potere e utilità. 
ILLUMINISMO
 Sviluppato nel XVII secolo in Inghilterra Locke = empirismo
Newton = scienza
Francia = Voltaire, Diderot,
Montesquieu.

TESI CENTRALE la ragione sta nel fondamento del conoscere e dell’agire


Umano.
“ uso libero e pubblico della ragione, al fine di migliorare le
Condizioni materiali e spirituali della vita.”

ANALISI DELLA CONDIZIONE UMANA.

L’incapacità di utilizzare la ragione ha fatto sì che nel corso della storia, la vita
umana fosse dominata da forze irrazionali. Le cose da combattere sono l’autorità, la
violenza, la fede, la superstizione e la tradizione.

Definizione di Kant sull’illuminismo: l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità che


egli deve imputare a se stesso.
La minorità = l’incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro.
Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da un difetto
d’intelligenza, ma dalla mancanza di coraggio di far uso del proprio intelletto senza
essere guidati da un altro.
IMMAGINI DELL’ILLUMINISMO.

1. LUCE / TENEBRE la funzione del sapere è di liberare l’uomo dall’ignoranza


che è la causa del male.

Tribunale della ragione sottoporre alla critica ogni forma di sapere e


dell’agire in ogni campo, al fine di verificarne la razionalità.

RAGIONE VERITA PROGRESSO.

2. FIGURA DELL’INTELLETTUALE Non contempla semplicemente la


verità, ma deve prendersi l’impegno di riformare la realtà, al fine di garantire il
progresso sia spirituale che materiale, attraverso la divulgazione del sapere.
La guerra per la liberazione dell’uomo è una guerra di idee.

3. TESI TIPICHE DELL’ILLUMINISMO:


 Esaltazione della ragione e della libertà.
 Rifiuto del dogmatismo.
 Rifiuto del principio di autorità.
 Critica della tradizione.
 Denuncia dell’oppressione politica e religiosa.
 Esaltazione della scienza e del progresso.
 Ideale di tolleranza religiosa.
 Riformismo politico.

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