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TERZA DECLINAZIONE

PROSPETTO DELLE DESINENZE


MeF

Singolare

asigmatico con allungamento organico (apofonico)


nei temi in -, -, -, -j
sigmatico senza allungamento organico negli altri temi

asigmatico senza
allungamento (=puro tema)

G.

-
(- per metatesi nei temi in vocale breve, in impura, in ;
- per contrazione nei temi in sibilante e in oj)

-
(- nei temi in - breve e -- nei temi in -/-)

D
A

-
*-m>
- nei temi in consonante, -, -
(- per contrazione nei temi in - e -j)
- nei temi in vocale, in -/, in dentale baritoni in /-

-
=nominativo

= nominativo in quasi tutti i temi in consonante + temi in -


=nominativo
=al puro tema nei temi in vocale e dittongo + alcuni sostantivi
baritoni in -/, in liquida asigmatici, in nasale, in sibilante

Plurale
N
G.
D

-
(- per contrazione nei temi in -, -, -, -)
-
- ()
(velare + = -
labiale + = -
dentale o nasale + = -
- + = -)
*-n >
- nei temi in consonante, in e in -
allungamento + - nei temi in vocale, -, -, -
=nominativo

-
(- per contr. nei temi in )
-
- ()
[vedi maschile]
=nominativo

=nominativo

Duale
NAV -
GD
-

-
-

I nomi si presentano al nominativo in maggioranza ossitoni o parossitoni. Vi sono anche nomi


properispomeni, soprattutto neutri, e nomi maschili e femminili perispomeni, soprattutto
monosillabici, in parte dovuti a contrazione.

REGOLE GENERALI DELLACCENTO


1. Laccento tende a restare quando possibile sulla vocale dove collocato al nominativo.
2. Tuttavia nei sostantivi monosillabici al nominativo (tranne quelli derivati da contrazione e altri
casi isolati) laccento si sposta nei casi obliqui sulla desinenza: esso circonflesso se la vocale
della desinenza lunga, acuto se essa breve.
3. I nomi che al nominativo sono perispomeni (accento circonflesso sullultima sillaba) mantengono
generalmente lo stesso accento circonflesso ogni qual volta esso cade sullultima sillaba lunga
(tranne il genitivo di ).
4. Quando la vocale accentata del tema si contrae con quella della desinenza laccento diventa
circonflesso.
5. Per il resto valgono sempre le regole solite dellaccento greco:
* sulla penultima sillaba laccento sar circonflesso se la penultima lunga e lultima breve (legge
del trocheo finale), acuto nelle altre combinazioni:

/

ma /
* le parole accentate sulla terzultima sillaba (proparossitone), spostano laccento sulla penultima se la
desinenza diventa lunga:
_
_

_ ma
_
* Tuttavia nei genitivi singolari apofonici in -, e nei genitivi plurali degli stessi sostantivi la vocale
del tema e quelle della desinenza vengono considerate per sinizesi come appartenenti ad ununica
sillaba, e non fanno spostare laccento dalla sillaba precedente.
ALLUNGAMENTO ORGANICO E ALLUNGAMENTO DI COMPENSO
Nella III declinazione occorre distinguere fra allungamento organico, cio apofonico, e allungamento di
compenso. Il primo rientra in unalternanza vocalica propria del tema stesso, mentre il secondo
causato dalla necessit di recuperare una quantit di suono persa a seguito dalla caduta di una nasale e
corrisponde in pratica al raddoppiamento della vocale precedente e alla successiva contrazione.
Mentre con le vocali e i due tipi di allungamento sono identici, variano nel caso delle vocali , ed
.
Vocale
Allungamento organico (apofonico)
Allungamento di compenso

(se preceduta da , , )
(= + )
(negli altri casi)

o (o chiusa lunga = + )

( chiusa lunga = + )
I nominativi singolari maschili e femminili hanno allungamento organico se sono asigmatici (t.
nom. ), mentre lallungamento di compenso si trova in alcuni nominativi singolari sigmatici
o dativi plurali (t. + nom. sing. ; t. + dat. pl. ). Ovviamente se la vocale
in oggetto gi lunga lallungamento non necessario.

RIEPILOGO DELLE PARTICOLARIT DEI TEMI DELLA III DECLINAZIONE


Temi in labiale (maschili e femminili)
Nominativo singolare (=vocativo): labiale + = -
Accusativo singolare: -
Dativo plurale: labiale + = -

Temi in velare (maschili e femminili)


Nominativo singolare (= vocativo): velare + = -
Accusativo singolare: -
Dativo plurale: velare + = -
Temi in dentale (maschili, femminili e neutri)
Nominativo M e F singolare (= vocativo): dentale + = -
Accusativo M e F singolare: in -; i nomi baritoni (= non ossitoni) che al nominativo escono in - e -
hanno generalmente laccusativo singolare in - e -
Dativo plurale: dentale + = -
Casi retti del neutro singolare=puro tema con caduta della dentale: (tranne ,
)
Temi in / (maschili)
Nominativo singolare: sigmatico con caduta di e allungamento di compenso per i temi in -
( + ); asigmatico, con caduta del e allungamento organico (=apofonico) per quelli in
( ).
Vocativo singolare: uguale al nominativo per i nomi ossitoni al nominativo; uguale al tema con caduta
del per quelli baritoni (, ).
Dativo plurale: caduta del e allungamento di compenso della vocale precedente (*
; * )
Temi in nasale (maschili e femminili)
Nominativo M e F: generalmente asigmatico, con eventuale allungamento organico dellultima vocale
( )
Accusativo singolare: in -.
Vocativo singolare: uguale al nominativo per i sostantivi ossitoni al nominativo; uguale al tema per
quelli baritoni.
Dativo plurale: la nasale cade davanti al sigma senza allungamento di compenso ()
Unici temi sigmatici (nominativo = vocativo) sono , , e , , che presenta al
nominativo caduta della nasale con allungamento di compenso.
Temi in liquida (maschili, femminili e neutri)
Nominativo M e F: generalmente asigmatico con allungamento apofonico della vocale ( )
Accusativo singolare: in -
Vocativo singolare: uguale al nominativo per i sostantivi ossitoni al nominativo; uguale al tema per
quelli baritoni.
Dativo plurale: la rho si mantiene prima del sigma ()
Unici temi sigmatici (nominativo = vocativo) sono , , che conserva la lambda anche al dativo
plurale () e , , che presenta la caduta della rho anche al dativo plurale ()
Temi in liquida apofonici a grado //zero (maschili e femminili)
Cinque sostantivi: , , , ,
Nominativo: asigmatico con vocale del tema allungata
Genitivo e dativo singolare: tema a grado 0 con accento ossitono (tranne , )
Dativo plurale: tema a grado zero con ampliamento in alfa prima della desinenza e accento parossitono
(-)
Altri casi: tema con vocale breve e accento sulla penultima vocale (vocativo singolare uguale al tema
con accento ritratto: )

Il sostantivo usa il tema con vocale lunga per il nominativo singolare e con vocale breve per il
vocativo singolare () mentre negli altri casi impiega il tema a grado 0, con inserimento (epentesi)
del delta ()
Temi in - / - (maschili, femminili e neutri)
Sono quasi tutti neutri apofonici (, ) e presentano i casi diretti del singolare con tema ,
gli altri con tema , dove il sigma cade prima della desinenza e la vocale del tema si contrae con quella
della desinenza (eccetto il dativo plurale)
Genitivo singolare: -() + = -
Dativo singolare: -() + = -
Casi retti plurali: -() + = -
Genitivo plurale: -() + = -
Dativo plurale: -() + = -
Casi retti duali (per analogia dei plurali): -
Casi obliqui duali: -() + = -
* Il sostantivo femminile in realt un aggettivo sostantivato (sottinteso ) e presenta
nominativo asigmatico (il sigma infatti fa parte del tema e non una desinenza aggiunta) con
allungamento apofonico, accusativo singolare in - (= + , come nel neutro plurale), e casi retti del
plurale in - (= + ). Il genitivo plurale e i casi obliqui del duale sono irregolarmente parossitoni
(; ). Seguono la stessa declinazione anche alcuni nomi propri maschili, solo singolari,
che ritraggono laccento al vocativo sing (, -, voc. ).
Temi in - (neutri)
In questi sostantivi (, ) il sigma cade e la vocale del tema si contrae con le desinenze in
vocale.
Casi retti del singolare = tema
genitivo singolare: -() + = -
dativo singolare: -() + = -
casi retti del plurale: -() + =-
genitivo plurale: -() + = -
casi retti del duale: -() + = -
casi obliqui del duale: -() + = -
Temi in - e in -j (femminili)
I temi in sono due singolari, e , che presentano nominativo asigmatico (il sigma infatti fa
parte del tema e non una desinenza aggiunta) con allungamento apofonico e laccento circonflesso in
tutti gli altri casi, a seguito della caduta del sigma intervocalico. Manca il vocativo.
genitivo: () + =
dativo: () + =
accusativo: () + =
Analoga declinazione hanno anche i nomi (sempre singolari) in -j (, ), che presentano
per laccusativo ossitono come al nominativo, e hanno il vocativo uguale al tema con vocalizzazione
dello iod ed accento circonflesso ().
Temi in - lunga o breve/- lunga non apofonici (maschili e femminili)
a) Il maschile , ha tema () in lunga che si abbrevia dinnanzi alle desinenze in vocale e al
dativo plurale; la stessa declinazione seguita da altri temi in breve (, ).
nominativo sing.: sigmatico
accusativo sing.: - ().
vocativo sing.: uguale al tema ()

accusativo plurale: - ()
b) Declinazione simile hanno i temi in non apofonici (, , pesce), sempre con lunga che si
abbrevia dinnanzi alle desinenze in vocale e al dativo plurale;
nominativo sing.: sigmatico
accusativo sing.: - ().
vocativo sing.: uguale al tema ()
accusativo plurale: - (, ma anche ; la forma si trova anche come nominativo plurale)
Temi in - breve / - breve apofonici (maschili, femminili e neutri)
a) Sostantivi in - breve, che alterna con -j ed -j (o ) (, ).
Il tema in breve si trova al nominativo, accusativo e vocativo singolare, con desinenze uguali ai nomi
in non apofonici. Negli altri casi si hanno i temi con digamma o jod, che cadono:
genitivo singolare: -, con caduta del digamma e metatesi quantitativa da -j (o ) (laccento
resta irregolarmente sulla terzultima vocale)
dativo singolare: -
nominativo e vocativo plurale: -, da -j con caduta dello jod e contrazione + =
genitivo plurale: - (da -j), con accento uguale al singolare
dativo plurale: - (da -j)
accusativo plurale: - (da -)
casi retti del duale: - (da -j)
casi obliqui del duale: - (da -j)
I nomi neutri hanno i casi retti plurali in -.
b) Sostantivi in - breve che alterna con - (, ; , )
I casi retti del singolare sono uguali a quelli dei sostantivi non apofonici in - lunga.
Gli altri casi sono identici a quelli dei sostantivi apofonici in - breve. I casi retti del neutro plurale si
trovano spesso contratti in .
* Da notare come i sostantivi maschili e femminili in - e - non apofonici abbiano laccusativo plurale
uguale al nominativo singolare; quelli apofonici laccusativo plurale uguale al nominativo plurale.
Temi in dittongo (vocale + ) (maschili e femminili)
1) Temi in - () + (, )
nominativo singolare: sigmatico con vocalizzazione in del digamma che si unisce alla vocale
precedente (l si abbrevia per la legge di Osthoff) formando dittongo () con accento acuto.
genitivo singolare: in -, con caduta del digamma e metatesi quantitativa da -
dativo singolare: - (dittongo con accento circonflesso: la abbreviata in per analogia)
accusativo singolare: - (da - con metatesi quantitativa)
vocativo singolare: - (cfr. nominativo, ma con accento circonflesso)
nominativo e vocativo plurale: - (da - con abbreviamento analogico della e contrazione + )
dativo plurale: il digamma di fronte al sigma della desinenza si vocalizza in come al nominativo sing.
formando dittongo (-).
accusativo plurale: - (metatesi da - come al singolare)
casi retti del duale: - (da -) o - (da -, con abbreviamento analogico)
casi obliqui del duale: - (abbreviamento analogico)
2) Temi in - pura + (, : unico esempio) e in + (, ; , : unici esempi)
nominativo singolare: sigmatico con vocalizzazione in del digamma che si unisce alla vocale
precedente (l lunga si abbrevia per la legge di Osthoff) formando dittongo (/) con accento
circonflesso.
accusativo singolare: = nominativo sing. con il al posto del .
vocativo singolare: = nominativo sing. senza consonante finale
dativo plurale: il digamma di fronte al sigma della desinenza si vocalizza in come al nominativo sing.
formando dittongo (-, -).

accusativo plurale: = nominativo singolare


Negli altri casi il digamma scompare, la vocale del tema conserva la sua quantit originaria ( lunga od
) e le desinenze non contraggono con la vocale precedente.
Laccento circonflesso sulla seconda vocale del dittongo nei casi retti del singolare: per il resto si
comporta regolarmente spostandosi sulla desinenza nei casi obliqui.
3) Tema in - impura + (, : unico esempio)
Davanti a desinenza in vocale l lunga del tema diventa . Le variazioni rispetto ai temi in pura sono
queste:
genitivo singolare: in -, con caduta del digamma e metatesi quantitativa da -
dativo singolare: - (con dieresi: lo non forma dittongo con la )
nominativo e vocativo plurale: -
genitivo plurale: - (abbreviamento in iato)
casi retti del duale: -
casi obliqui del duale: - (abbreviamento analogico)
4) Temi in - + (, )
Il digamma (o il sigma) cade prima della desinenza senza provocare contrazioni: gli accenti sono
regolari
Nominativo singolare (= vocativo singolare): sigmatico
Accusativo singolare: in -

AGGETTIVI DELLA II CLASSE


A TRE USCITE
Questi aggettivi hanno un tema per il maschile e il neutro, e un altro per il femminile, derivato dal
primo con il suffisso j+.
Il maschile e il neutro seguono la III declinazione, mentre il femminile segue la I declinazione, in
alfa pura o impura breve. A differenza degli aggettivi della I classe, il nominativo, genitivo e vocativo
plurale femminile non adegua il suo accento a quello del maschile: valgono cos le regole della I
declinazione, compresa quella del genitivo plurale perispomeno.
Attenzione: in molti aggettivi il vocativo singolare del maschile, corrispondendo al puro tema, uguale
ai casi retti del neutro.
Temi in e
Sono pochi aggettivi baritoni: , , e composti; , , ; ,
,
Al M e N seguono la declinazione dei temi in nasale della III declinazione; al F la I declinazione in
breve impura.
Nominativo singolare M: sigmatico con caduta del () oppure asigmatico, con allungamento
organico (=apofonico) dellultima vocale ().
Vocativo singolare M., casi retti singolari N: = tema
Dat. plurale M e N: -. (da -: il cade davanti alla desinenza , senza allungamento).
ominativo singolare F: - (*j>: metatesi e vocalizzazione dello j) o -
(*j> con caduta dello j e allungamento di compenso).
Simili a questo modello sono le forme del nominativo e vocativo () e dellaccusativo ()
maschile singolare di , , , aggettivo che segue la III declinazione solo nei casi retti
maschili e neutri singolari, con tema , mentre in tutti gli altri casi appartiene alla I classe, con tema
.

Temi in (, , )
Al M e N la declinazione segue quelle dei sostantivi in (; ); al F quella dei sostantivi in
breve impura.
a) I temi in corrispondono allaggettivo , , , che manca del duale, e ad alcuni
participi.
I participi, anche se monosillabici, non spostano mai laccento dalla vocale di partenza, mentre ha
laccento sulla desinenza solo al genitivo e dativo singolare M e N (, : ma al plurale
e ).
Nominativo singolare M (= vocativo): sigmatico, con caduta di e allungamento di compenso (accento
circonflesso in ).
Casi retti singolari N: = tema con caduta del (*>); l'allungamento della , con accento
circonflesso, si ha solo in (esclusi composti).
Nominativo singolare F: - (*j>*>: assibilazione di j, caduta del ed
allungamento di compenso della prima ).
b) i temi in corrispondono a participi (, , ) o ex participi (, , ).
Nominativo singolare M (= vocativo): asigmatico, con caduta di e allungamento organico
(=apofonico).
Casi retti singolari N: = tema con caduta del .
Dativo plurale M e N: - (da *-, con caduta di e allungamento di compenso: attenzione a
distinguerlo dalla omografa III persona plurale dellindicativo presente!)
Nominativo singolare F: -: (*j * *: assibilazione di j, caduta del ed
allungamento di compenso della )
c) i temi in corripondono ad alcuni aggettivi soprattutto poetici (, , ) e vari
participi (, , ).
Nominativo singolare M: sigmatico con caduta di e allungamento di compenso (*F
>).
Vocativo singolare M, casi retti N: = tema con caduta del .
Dativo plurale M e N: - negli aggettivi (*Fn *F *: :
vocalizzazione del n in , quindi in , e assimilazione del ); - nei participi (* :
caduta del e allungamento di compenso della ).
Nominativo singolare F: - negli aggettivi (da *Fnj *Fj * :
vocalizzazione del n in , quindi in , e assibilazione di j); - nei participi (da *j
* : assibilazione di j, caduta del ed allungamento)
Temi in (con alternanza in F)
Al M e N la declinazione segue quella dei sostantivi apofonici in - (come , ,
discostandosi solo nel genitivo singolare); al F quella dei sostantivi in breve pura.
Nominativo singolare M: sigmatico
Genitivo singolare M e N: in (da *-F).
Vocativo singolare M e casi retti singolari N: = tema.
Nominativo singolare F: - (*Fj> *jF> ).
* Seguono questo modello il nominativo e vocativo () e laccusativo () maschile singolare
di , , , aggettivo che segue la III declinazione con tema solo nei casi retti
maschili e neutri singolari, mentre in tutti gli altri casi appartiene alla I classe, con tema .
Temi in
Lunico aggettivo a tre uscite in , , e si declina come i corrispondenti
sostantivi. l femminile deriva da *j, ed in alfa breve pura.

A DUE USCITE
Questi aggettivi utilizzano ununica forma di flessione per il maschile e femminile e unaltra per il
neutro. In tutti questi casi il vocativo singolare maschile, uguale al tema, coincide con i casi retti
singolari neutri.
Temi in dentale
Sono aggettivi composti che seguono la declinazione dei nomi baritoni con nominativo in - /- della
III declinazione (, ; , ) caratterizzati dallaccusativo maschile-femminile in
/ .
Nominativo singolare MF: sigmatico con caduta del ().
Vocativo singolare MF e casi retti singolari N: puro tema con caduta del ().
Temi in nasale (- e -)
Sono aggettivi che seguono la declinazione dei nomi in nasale della III declinazione (, :
, ).
Nominativo singolare MF asigmatico con allungamento apofonico (, ).
Vocativo singolare MF e casi retti singolari N: puro tema con vocale breve e accento ritratto negli
aggettivi baritoni con pi di due sillabe (, ).
Seguono questo modello anche i comparativi del II tipo (, ), sempre con accento
ritratto, ove possibile, nei casi retti del neutro singolare e nel vocativo maschile e femminile. Tuttavia i
comparativi presentano nellaccusativo maschile e femminile singolare e nei casi retti del neutro plurale
accanto alla normale terminazione () una forma con caduta del e contrazione in -
della desinenza con la vocale del tema (). Lo stesso avviene nei casi retti plurali maschili e
femminili dove accanto a e abbiamo la forma contratta (la contrazione
dellaccusativo analogica del nominativo).
Temi in liquida (-)
Sono aggettivi che seguono la declinazione dei nomi in liquida della III declinazione (, ).
Nominativo singolare MF: asigmatico con allungamento apofonico ().
Vocativo singolare MF e casi retti singolari N: puro tema con vocale breve e accento ritratto negli
aggettivi baritoni con pi di due sillabe ().
Temi in -
Sono aggettivi che seguono in genere la declinazione dei nomi in - della III declinazione; ma se il
maschile e femminile seguono il modello di , , il neutro non presenta nei casi retti del
singolare lalternanza / - come i sostantivi corrispondenti (), utilizzando invece solo la forma
in -.
Nominativo singolare MF con allungamento (, ).
Vocativo singolare MF e casi retti singolari N: - (puro tema con vocale breve e accento ritratto negli
aggettivi baritoni con pi di due sillabe ().
Temi in -
Sono aggettivi rari che che seguono i temi in non apofonici della III declinazione (come ,
).
Temi in -
Sono aggettivi rari composti di e (),, che seguono la declinazione dei temi non
apofonici in (qui breve), oppure di (), che seguono i temi apofonici in /F come
, , ma con genitivo in ().

A UNA USCITA
Si tratta di aggettivi sostantivati generalmente in consonante muta (, , rapace; ,
, idropico; , , povero), che si declinano come un sostantivo, dividendosi
nellaccusativo singolare maschile-femminile e neutro (rispettivamente in per i maschile e femminili
e uguale al nominativo per il neutro) e nel casi retti del plurale (regolarmente in - al nominativo e
vocativo e - allaccusativo per i maschili e femminili; altrettanto regolarmente in - per i neutri)
NOTE CONCLUSIVE
* Il vocativo maschile singolare uguale al nominativo maschile:
a) in , , ; , , ; , , .
b) negli aggettivi e nei participi in (, , ).
Negli altri aggettivi uguale al tema (corrispondente ai casi retti del neutro).
* Gli aggettivi baritoni con pi di due sillabe presentano i casi retti del neutro singolare (quasi
sempre uguali al vocativo maschile) proparossitoni, cio con accento ritratto sulla terzultima sillaba, a
differenza del nominativo maschile singolare che allunga la vocale finale del tema ed quindi
parossitono.
Fanno eccezione i temi in (, , ) che non presentano laccento ritratto.
* Nei nomi in /- () e in - () che sono ossitoni al nominativo, quando laccento cade
su una vocale o un dittongo derivato da una contrazione, laccento circonflesso (perispomeno).
Ecco i casi:
genitivo singolare MFN in -o (da -, es.: )
dativo singolare MFN in - (da -, es. , )
accusativo singolare MF in - (da -, es. )
casi retti plurale MF in - (da - o - [contrazione irregolare dellaccusativo] es. : , )
casi retti plurale N in - (da -, es.: )
casi retti duale in - o - (da -, es: , o )
casi obliqui duale in - (da -, es.)
* Solo ha laccento circonflesso (perispomeno) in tutti i casi retti del singolare maschile e neutro.

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