17/03/2015
Sommario
1. Premessa .................................................................................................................................................. 1
2. Ringraziamenti e Links ........................................................................................................................... 2
3. Installare dispcalGUI e Argyll ................................................................................................................ 2
3.1
Calibrazione ....................................................................................................................................... 2
4.2
Caratterizzazione ............................................................................................................................... 4
4.3
Profilazione........................................................................................................................................ 4
4.4
Verifica .............................................................................................................................................. 4
5.2
Cominciamo ...................................................................................................................................... 5
1. Premessa
Argyll un sw open source multipiattaforma a riga di comando per calibrare e profilare monitor,
liberamente scaricabile da qui http://www.argyllcms.com/
Si pu utilizzare con riga di comando, ma per chi non molto pratico preferibile scaricare e
installare la sua GUI (interfaccia grafica utente), dispcalGUI (Open Source Display Calibration and
Characterization powered by Argyll CMS) liberamente scaricabile da qui http://dispcalgui.hoech.net/
DispcalGUI sfrutta tutta la "potenza" di Argyll, e viene aggiornato continuamente seguendo le varie
revisioni dello stesso.
E' dedicato alla sola profilazione del monitor, e quindi presenta i parametri relativi (scartando tutti i
comandi o le opzioni che hanno a che fare con altre possibilit di Argyl, come la profilazione della
stampante).
E' tradotto quasi completamente in italiano (anche se io preferisco usarlo in inglese).
Una volta decisi i vari parametri, pu eseguire il ciclo completo di calibrazione-caratterizzazioneprofilazione in modo "unattended", cio in modo completamente automatico e senza bisogno
dell'utente.
Pu creare dei report di verifica della profilazione molto professionali. Per chi sa l'inglese,
disponibile una comoda guida molto completa, complementare alla documentazione di Argyll.
http://dispcalgui.hoech.net
Ogni attivit del programma produce un log su disco, la finestra di log comodamente visualizzabile.
Tutte le profilazioni restano in memoria, ed possibile vederne i parametri iniziali (basta selezionare il
profilo nella combobox princiaple "Settings").
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2. Ringraziamenti e Links
Si ringraziano Mauro Boscarol, Marco e Andrea Olivotto e Photo Activity per le informazioni ricavate
dai rispettivi siti web a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.
Mauro Boscarol
Marco Olivotto
Andrea Olivotto
Photo Activity
3. Installare dispcalGUI e Argyll
Su Mac molto semplice, basta scaricare e montare limmagine disco, allinterno della stessa troverete
tutto quello che vi serve. Scaricate anche Argyll e inserite la cartella con tutti i file nella stessa cartella
dellapplicazione dispcalGUI.
Al primo avvio di dispcallGUI il programma chieder di indicare lubicazione della cartella di Argyll.
Per altri sistemi operativi fate riferimento al sito http://dispcalgui.hoech.net/
3.1
Ecco dove il programma salva i vari files, tutti molto piccoli (sono per lo pi file di testo e html)
Configuration
4.
Calibrazione
In Argyll compito del comando dispcal, la calibrazione consiste nel portare il monitor e la scheda
video in uno stato iniziale ben definito, da cui partire per la caratterizzazione e profilazione.
Due sono i concetti base:
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imposto il monitor in modo che in alcuni suoi parametri (la temperatura del bianco e il gamma
in particolare) sia conforme alle condizioni che io considero ottimali per la visione delle
immagini;
allo stesso tempo, cerco di agire sugli unici due parametri che ho a disposizione (i controlli del
monitor e la LUT della scheda video) per avvicinarmi al massimo alle condizioni di
calibrazione (il resto lo fa la profilazione, ma meno lavoro ha da fare meglio ).
il gamma
la temperatura del bianco
la luminosit massima
il livello del nero
Il gamma un numero che ha a che fare con una curva. Il monitor infatti un dispositivo che viene
"pilotato" mediante valori RGB provenienti dalla scheda video, che magicamente diventano
"luminosit" e arrivano al nostro occhio: la curva di cui si parla (in inglese viene chiamata "tonal
response curve ", TRC) la rappresentazione grafica della relazione tra valori RGB in ingresso e
"luminosit" in uscita. Gli estremi di questa curva sono il nero RGB=(0,0,0) e il bianco
RGB=(255,255,255), ed in mezzo ci sono tutti i toni intermedi. Tale curva potrebbe essere molto
complicata, ma solitamente si fa in modo che abbia un andamento simile ad una curva
matematicamente molto semplice, di tipo elevamento a potenza, che possibile descrivere con un
semplice numeretto: il gamma (vedi le note di approfondimento).
La temperatura del bianco ... il "colore" del bianco massimo (R=255, G=255, B=255) del monitor,
ed espressa in Kelvin. La temperatura del bianco decisa prima della calibrazione ed sempre
"effettiva", cio valida anche per le applicazioni al di fuori della gestione del colore.
Il concetto lo stesso del bilanciamento del bianco ("white balance" in inglese, WB) delle fotocamere
digitali: pi il numero elevato, pi il bianco "freddo". Anche qui c' una strada maestra, quella dei
6500K, seguita praticamente da tutti. Tra l'altro, 6500K anche la temperatura consigliata dagli
standards europei. Un'altra possibilit 5000 K, che per produce un bianco troppo caldo per i miei
gusti. Per ultimo, se avete un monitor LCD di scarsissima qualit tipo un display di un portatile con
una LUT unica per i tre canali dovete scegliere la temperatura del bianco "nativa", cio quella propria
del monitor che evita una calibrazione in LUT troppo estrema con fenomeni di irregolarit nei
gradienti, con spiacevoli dominanti di colore.
Da quanto leggo in giro, per chi stampa la soluzione ottimale ritoccare con un monitor calibrato a
6500K e osservare le foto con lampade con temperatura del bianco di 5000K.
La luminosit massima un termine... che si spiega da se: quanto luminoso il bianco massimo (che
si porta dietro di conseguenza tutti i grigi). I valori sono espressi in cd/m2 (candele per metro quadro).
Sappiate che i monitors non professionali hanno un setting di fabbrica con luminosit attorno ai 300400 cd/m2, praticamente delle lampade abbronzanti. I valori consigliati sono invece dai 100 ai 140
cd/m2, quindi durante il processo di calibrazione dovrete abbassare di molto la luminosit. Molti
preferiscono valori bassi (sui 100-120 cd/m2) perch ritengono che siano pi simili alla visione di una
stampa nelle normali condizioni di luce o perch lavorano in ambienti molto bui. Altri, come me,
preferiscono valori pi elevati (fino a 140 cd/m2) per non "castrare" troppo il monitor che, se
impostato per luminosit troppo basse, produce un bianco troppo grigiastro. Inoltre limitare troppo la
luminosit potrebbe portare a effetti collaterali sgradevoli tipo scalini nei gradienti.
Io, che sto davanti al computer troppo tempo, non ho intenzione di rovinarmi gli occhi con le
indicazioni ISO per la prestampa, cio al "quasi buio" con un monitor calibrato sulle 80-85cd/m2, ma
mi rendo conto che una scelta personale, quindi ognuno si regoli di conseguenza.
Il livello del nero appunto il livello del nero massimo (R=0, G=0, B=0), solitamente espresso come
"luminanza minima", sempre in cd/m2. Sarebbe molto bello che fosse 0, in realt qualcosa di pi a
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4.2
Caratterizzazione
La caratterizzazione consiste nella misurazione effettiva delle prestazioni del monitor, in Argyll
compito del comando dispread il programma visualizza una serie di colori, e lo strumento li misura. In
generale, pi misurazioni vengono effettuate, pi la successiva fase di profilazione avr dati su cui
lavorare per produrre un buon profilo. Si tratta di una fase lunga, in cui bisogna solo aspettare che si
esaurisca il ciclo di letture delle tacche.
In Argyll in realt le misurazioni sono due: una per ottenere i dati ci calibrazione da scrivere nella
LUT della scheda video, e una per ottenere effettivamente i dati per la profilazione.
4.3
Profilazione
Anche la profilazione, in Argyll compito del comando colprof, una fase poco dinamica: il
programma legger i dati di calibrazione e i dati di caratterizzazione e da questi magicamente produrr
un profilo ICC. La cosa importante impostarlo correttamente, indicando le caratteristiche del profilo
desiderate.
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Verifica
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Prima di cominciare
5.2
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Aprite dispcalGUI, la schermata che vi appare se non avete attivato Show advanced calibration
options dal men options, questa:
Dal combo setting potete richiamare alcuni settaggi pre impostati oppure un vostro vecchio
settaggio, utilizzateli come base di partenza. Nellimmagine vi sono i parametri che utilizzo
per liMac.
Collegate il colorimetro e premete
per farlo riconoscere ad Argyll.
I box white level e black level drift compensation, servono per compensare eventuali
scostamenti durante la calibrazione dovuti al riscaldamento del monitor o della sonda (se non
termicamente compensata), a questo scopo, patch di prova bianche e nere vengono misurate
periodicamente, ci aumenta il tempo complessivo necessario per le misurazioni, ma
garantisce maggior precisione. Nel caso delliMac che un all in one e quindi il monitor tende
a scaldarsi, indispensabile.
Correction. Utile se esistono delle correzioni colorimetriche per il vostro monitor. Premete il
mappamondo per fare una ricerca o caricate direttamente da una cartella. Per liMac non ho
trovato nulla, quindi vuoto.
Interactive display adjustment se si lascia deselezionato si salta direttamente alla calibrazione
e profilatura invece di dare la possibilit di modificare i controlli OSD del monitor prima.
Normalmente preferibile lasciarla selezionata, per essere in grado di utilizzare i comandi
OSD del monitor, in pratica si impostano luminanza e cromaticit del bianco e del nero con i
comandi del monitor (manuali e/o OSD, On Screen Display), se ci sono per avvicinarsi a
quelli di target, con una procedura guidata. Dopo aver eventualmente regolato a mano questi
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stiamo parlando di ore e non di minuti, se scegliete di utilizzare test chart molto ampie
potreste metterci anche sei sette ore io ho scelto quella predefinita per i profili LUT con 271
tacche. Potete anche creare o importare una vostra test chart.
Profile name, serve per comporre il nome che automaticamente verr dato al profilo. Io lascio
quello di default che mi pare abbastanza esplicativo, il risultato lo potete vedere in basso, ad
esempio iMac 2015-03-16 140cdm2 D6500 2.2 S XYZLUT+MTX indica un profilo creato il
16/3/2015 con livello del bianco a 140 cd/m2, bianco 6500K, gamma 2,2 e profilo LUT +
matrix.
A questo punto potete partire con le fasi successive che saranno del tutto automatiche. Premete
Calibrate & profile e quindi, a vostra scelta, potete: andare a mangiare fuori in collina o al lago, uscire
per una lunga passeggiata con il cane, andare a lavorare oppure, come faccio io, andare a dormire.
A secondo delle scelte fatte in precedenza il processo potr durare da 1 ora a svariate ore (anche 7/8),
la velocit non una prerogativa di Argyll, questo va detto e sottolineato.
Gli altri due pulsanti sono intuitivi, servono se volete solo profilare utilizzando i parametri di
calibrazione precedenti, oppure solo calibrare senza profilare.
N.B. Se avete cliccato su Calibrate only or Calibrate & profile e avete deselezionato Interactive
display adjustment, vi verr presentata la finestra di regolazione display interattivo che contiene
diverse opzioni per aiutare a portare il monitor, tramite i comandi OSD, vicino ai valori di target, con
una procedura guidata. Diversamente la procedura inizia direttamente.
Se spuntate Show profile information (ma potete vederlo anche dopo) vi mostrer subito le info sul
profilo creato con i relativi grafici. Potete inoltre decidere se installare il profilo solo per lutente
corrente o per tutti gli utenti della macchina. Su Mac linstallazione del profilo semplicissima, non
dovete fare niente! Per gli altri sistemi operativi vi rimando alla documentazione di dispcalGUI.
Come potete vedere il monitor delliMac ha una buona copertura del gamut sRGB, 96% e il profilo ha
un ottima qualit con valori di dE sotto lunit.
Per la verifica strumentale potete utilizzare il programma profcheck di Argyll selezionabile dal men
Tools di dispcalGUI Verify calibration.
Per ottenere un report, sempre dal men Tools, selezionate Measurement report che, dopo ulteriori
letture colorimetriche, genera un report in formato html molto completo.
Questo serve ad esempio per valutare la catena (profilo ICC - scheda video e le curve di calibrazione
nella sua tabella di gamma - monitor). Selezionate un file testchart CGATS contenente i valori dei
dispositivi (RGB). I valori misurati vengono poi confrontati con i valori ottenuti alimentando Numeri
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7.
Note finali
Spazio sRGB
Si noti che lo standard di qualsiasi dispositivo che non ha una gestione del colore di fatto lo spazio
colore sRGB, il che vuol dire approssimativamente temperatura del bianco 6500K e gamma 2.2.
Windows e tutti i gli applicativi, web compreso, senza color management assumono che abbiate un
monitor che si comporti in questo modo, e i produttori di monitor progettano i display in modo che
siano vicini a sRGB, in modo da non creare strani effetti collaterali. Anche i produttori di monitor a
gamut esteso hanno sempre delle pre impostazioni per simulare un sRGB. Lo stesso dicasi per il web e
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i browser: tutto e sempre sRGB. Anche quasi tutti i minilab di stampa vogliono solamente sRGB.
Quindi, anche noi si vorrebbe essere conformi alla massa e ci uniformiamo, anche per evitare che le
foto da noi ritoccate (su monitor profilati) siano viste da altri in modo troppo diverso (su monitor non
profilati ma simil-sRGB).
Gamma
La cosa simpatica del gamma che in realt non dovrebbe avere nessun effetto sulla gestione del
colore. Infatti, qualsiasi sia la curva prescelta, il motore CMM ne verr a conoscenza mediante il
profilo ICC del monitor e provveder subito a compensarla con una curva opposta, in modo che la
relazione finale tra valori RGB e "luminosit" percepita dall'occhio sia quella corretta, cio quella in
cui ad ogni "raddoppio" dei numeri RGB di un grigio corrisponda un altro grigio che "doppiamente"
pi.
Tale relazione lineare quella che ci fa vedere i gradienti in modo corretto, senza compressioni sulle
ombre e sulle alte luci.
Non si parla d'altro che di gamma 2.2 oppure 1.8 oppure L*, di vantaggi e svantaggi di una e dell'altra
soluzione. Se non importante, perch ci impegniamo tanto nella scelta di questo numeretto? Ci sono
due motivi apparentemente collaterali ma importanti.
Il gamma ha un effetto diretto e drammatico su tutte le applicazioni che non gestiscono il colore.
Se scegliamo un gamma troppo distante dalla curva "nativa" del monitor, allora la LUT conterr delle
correzioni molto potenti, il che corrisponde a far lavorare "male" il sistema con rischi enormi di
gradienti pieni di discontinuit. Il motivo che purtroppo queste correzioni vivono generalmente in
una LUT a 8 bit/canale, e ogni correzione corrisponde ad un degrado, ad una perdita di informazioni.
La curva nativa del monitor determinata in gran parte da chi lha progettato: poich nessuno fa le
cose a caso, in generale tale curva in modo approssimato qualcosa che assomiglia alla curva di sRGB
(il quale assomiglia ad una curva con un gamma 2.2), che considerato lo standard implicito per tutto
il mondo del "non gestisco il colore" (da Word al DVD sotto al televisore al cellulare). Il tutto deriva
da ragioni storiche: i monitor a tubo catodico (CRT) avevano per loro natura fisica una curva di questo
tipo. Gli LCD invece non avrebbero niente in comune con questa legge matematica, ma i costruttori di
questi dispositivi in un mercato allora dominato dai CRT, e hanno dovuto implementare un'elettronica
interna che simulasse la curva nativa di questi. Quindi, gamma 2.2 mi pare la scelta ovvia da
effettuare.
Altre possibilit da esplorare? il gamma di sRGB (in realt leggermente diversa dal gamma 2.2) e con
L-star (indicato anche con "L*"), la curva dell'asse L dello spazio LAB.
Boscarol consiglia se possibile di utilizzare L*, se nelle opzioni del programma. Se dovete utilizzare
la LUT della scheda video (come il sottoscritto), probabilmente L-star troppo distante da gamma 2.2,
per non ho fatto prove in merito.
Ogni quanto profilare
Argyll fa penare notevolmente per quanto riguarda il tempo totale per calibrare e profilare il
monitor siamo nellordine delle tre quattro ore quando va bene contro la mezz'ora scarsa registrata
con altri sw. Va ricordato per che la calibratura pu essere ritenuta valida anche pi a lungo della
profilatura. Il procedimento, infatti, pu essere effettuato anche ogni due/tre mesi mentre
consigliabile profilare il monitor mensilmente.
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