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POLITECNICO DI BARI

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, AMBIENTALE,


DEL TERRITORIO, EDILE E DI CHIMICA
LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE

TEMA DANNO
del corso di

Principi di Ingegneria Sismica

Studenti
Prof. Ing. Giuseppina Uva
Ing. Andrea Fiore

Clemente Gianluca
Antonello DellOrco
Nino Favale

Anno Accademico 2014/2015

Indice
ANALISI STATICA LINEARE DI UN TELAIO PIANO

1.TELAIO A DUE PIANI

1.1 Progetto delle sezioni

1.1.2 Analisi dei Carichi

1.1.3 Progetto Trave

11

1.1.4 Progetto Pilastro

13

1.2 Analisi Statica Lineare

16

1.2.1 Analisi Modale : Metodo di Calcolo Manuale

16

1.2.2 Analisi Modale : Metodo Computazionale

20

2.TELAIO A QUATTRO PIANI (ubicazione : Laterza (TA) )

25

2.2 Progetto delle sezioni

25

2.1.1 Analisi dei carichi

25

2.1.2 Progetto Trave

26

2.1.3 Progetto Pilastro

28

2.2 Analisi Modale : Metodo Computazionale

29

3.TELAIO A QUATTRO PIANI (ubicazione : Lucera (FG) )

Errore. Il segnalibro non definito.

3.1 Analisi Modale : Metodo Computazionale

37

4.TELAIO A QUATTRO PIANI (ubicazione : LAquila (AQ) )


4.1 Analisi Modale : Metodo Computazionale

39
40

5. CONSIDERAZIONI FINALI

42

5.1 Confronto tra le localit di interesse

43

5.2 Confronto relativo alle forze orizzontali statiche equivalenti

43

5.3 Confronto relativo alle sollecitazioni

43

5.4 Confronto relativo alle diverse tipologie di sottosuolo

44

5.4.1 Variazione della pseudo-accelerazione spettrale al variare della tipologia di sottosuolo

45

5.4.2 Variazione delle forze statiche equivalenti al variare della tipologia di sottosuolo

46

5.4.3 Variazione delle sollecitazioni sul telaio al variare della tipologia di sottosuolo

47

ANALISI STATICA LINEARE DI UN TELAIO PIANO


Con la presente relazione si espone lo studio di un telaio piano sottoposto ad azione sismica, attraverso
lAnalisi Statica Lineare.
I diversi metodi di analisi impiegati sono vari e differiscono in relazione al fatto che lequilibrio sia
trattato staticamente o dinamicamente.
Il metodo di analisi lineare di riferimento per determinare gli effetti dellazione sismica lAnalisi
Modale con spettro di risposta: in essa lequilibrio trattato dinamicamente e lazione sismica
modellata direttamente attraverso lo spettro di progetto.
Per lapplicazione del metodo alle tipologie di costruzioni prese in esame si ipotizzato e constatato che
la risposta sismica, in ogni direzione principale, non dipende significativamente dai modi di vibrare
superiori.
Per questo possibile utilizzare Il Metodo delle forze Laterali o Analisi Statica Lineare: in essa
lequilibrio trattato staticamente, lanalisi della struttura condotta in maniera lineare e lazione
sismica modellata direttamente attraverso lo spettro di progetto.
Lanalisi statica lineare valuta in maniera approssimata leffetto del 1 modo di vibrare, il quale in
genere predominante.
I risultati di tale analisi sono soddisfacenti per strutture in cui la risposta non significativamente
influenzata da modi elevati di vibrare.
Sulla base delle premesse fatte, lazione sismica rappresentata attraverso un sistema di forze statiche
orizzontali proporzionali al solo 1 modo di vibrare ( modo fondamentale), in entrambe le 2 direzioni
principali della struttura.
Le sollecitazioni indotte da tali forze sono calcolate su un sistema che considerato elastico e lineare.
Il presente studio stato condotto nel seguente modo.
In primo luogo, si considerato un telaio a due piani, analizzandolo sia con metodo manuale che
computazionale.
In seguito, stata effettuata lanalisi modale di un telaio piano di quattro piani, localizzato su tre diversi
siti di differente pericolosit sismica di base.
Infine, si sono confrontate le sollecitazioni agenti sulla struttura al variare del sito considerato e dei
parametri connessi.

1.TELAIO A DUE PIANI


1.1 Progetto delle sezioni
Si procede con lanalisi dei carichi agenti sul telaio sulla base del Metodo Semiprobabilistico agli Stati
Limite, come imposto dalle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 (NTC 2008) e di seguito riportato.

METODO SEMIPROBABILISTICO AGLI STATI LIMITE


L NTC 2008 impone che la progettazione degli elementi strutturali nonch le verifiche siano effettuate
nelle condizioni di carico pi gravose, agenti sulla struttura, valutando gli effetti delle diverse
combinazioni delle azioni:
alla luce di ci, si ha :
-

Combinazione per lo stato limite ultimo (SLU)


Combinazione per lo stato limite di esercizio (SLE)

La combinazione fondamentale, utilizzata per lo Stato Limite Ultimo, :

Le combinazioni per gli Stati Limite di Esercizio sono di tre tipi:


-

Combinazione rara

Combinazione frequente

Combinazione quasi permanente

dove:
-

GK1 : sovraccarichi permanenti strutturali - peso proprio


GK2 : Sovraccarichi permanenti non strutturali
QKi : Carichi variabili (QK1 carico antropico e QK2 carico da neve)
vP : pretensione e precompressione ( che non consideriamo)
G1 , G2, Qi : coefficienti parziali per le azioni con :
G1 : coefficiente parziale del peso proprio della struttura nonch del peso proprio del terreno e
dellacqua, quando pertinenti
G2 : coefficiente parziale dei pesi propri degli elementi non strutturali
Q1 : coefficiente parziale delle azioni variabili

Tali coefficienti variano a seconda dello SLU che si considera:


- Stato limite di equilibrio come corpo rigido EQU
- Stato Limite di resistenza della struttura compresi gli elementi di fondazione STR
- Stato Limite di resistenza del terreno GEO
LNTC 2008 fornisce i valori dei coefficienti parziali di sicurezza da utilizzare nella combinazione delle
azioni allo SLU.

Nel caso in esame si considerano i valori evidenziati nella colonna A1 STR, nelle condizioni
sfavorevoli.
E necessario tenere conto anche dei coefficienti 0j, 1j, 2j , che variano in base alla Categoria di
Edificio.
In particolare:
0j valore raro
1j valore frequente
2j valore quasi permanente

1.1.2 Analisi dei Carichi


Lanalisi dei carichi , agenti sul solaio , necessaria per la determinazione delle Combinazioni dei
Carichi.
Si procede, in primis, con il predimensionamento , rispettando quanto riportato in normativa:
-

Spessore minimo dei solai H non deve essere inferiore a 150 mm;
Spessore minimo della soletta in conglomerato cementizio per solai con nervature gettate
parzialmente o completamente in opera non deve essere minore i 1/8 dellinterasse tra i travetti e
comunque non inferiore a 80 mm;
Il blocco interposto deve avere dimensione massima inferiore a 520 mm.
linterasse delle nervature non deve in ogni caso essere maggiore di 15 volte lo spessore della
soletta;

Sulla base di tali imposizioni, si proceduto allanalisi dei carichi identificando:


GK1 : sovraccarichi permanenti strutturali - peso proprio;
GK2: Sovraccarichi permanenti non strutturali;
Qk : carico antropico
Qneve : carico da neve

SOLAIO
Considerando 1m2 di solaio, contenente 2 travetti:
Piano Intermedio Carichi Permanenti Strutturali
elemento lunghezza (m) spessore (m) larghezza (m)peso specifico (KN/m^3)
pignatta
1
0,25
0,38
4,5
soletta
1
0,05
1
25
travetto
1
0,25
0,12
25

n
2
1
2
G1

peso (KN/m^2)
0,86
1,25
1,50
3,61

n
1
1
1
G2

peso (KN/m^2)
0,60
0,30
0,30
1,20

Piano Intermedio Carichi Permanenti Non Strutturali

elemento lunghezza (m) spessore (m) larghezza (m)peso specifico (KN/m^3)


pavimento
1
0,02
1
30
massetto
1
0,02
1
15
intonaco

In pi, si considerato il contributo derivante dalla presenza di Tramezzi interni:


elemento
mattoni Forati
intonaco Int. e Ext
Interpiano = 2,70 m

lunghezza (m) spessore (m) larghezza (m)


1
0,08
1

G2k = 1,56 x 2,70 = 4,21 KN/m

peso specifico (KN/m^3)


12
0,3

n
1

peso (KN/m^2)
0,96
2
0,60
1,56
a cui corrisponde da normativa g2k = 2,00 KN/m^2

Piano Intermedio Carichi Variabili o di Esercizio


Le NTC2008 in funzione della destinazione duso del Piano definisce i valori di tali Carichi Variabili.

Qk

2,00 KN/m^2

Piano Copertura Carichi Permanenti Strutturali

elemento lunghezza (m) spessore (m) larghezza (m)peso specifico (KN/m^3)


pignatta
1
0,25
0,38
4,5
soletta
1
0,05
1
25
travetto
1
0,25
0,12
25

n
2
1
2
G1

Piano Copertura Carichi Permanenti Non Strutturali


elemento
pavimento
massetto
intonaco int.
impermeabilizzazione
masso a pendio

n
1
1
1
1
1
G2

peso (KN/m^2)
0,60
0,30
0,30
0,2
0,6
2,00

peso (KN/m^2)
0,86
1,25
1,50
3,61

Piano Copertura Carichi Variabili o di Esercizio


in funzione della destinazione duso del Piano si ha:

Qk

2,00 KN/m^2

Le NTC 2008 valutano il carico provocato dalla Neve sulle coperture, attraverso la seguente
espressione:

Secondo le NTC, Laterza (TA), paese scelto nello studio in esame, situata in Zona III:

Poich Laterza collocata a 362 m s.l.m., si proceduti al calcolo di qsk, con qsk = 0,799 e noto che CE =
1 ( si ipotizza che in tale area la rimozione della neve sulla copertura da parte del vento non sia
significativa), che Ct = 1 s, che i = 0,80 (copertura orizzontale ), si ha:
Qneve = 0.80 x 0.799 x 1 x 1 =0,64 KN/m2

Completata lanalisi, i carichi agenti sulla trave sono stati determinati individuando larea di influenza,
come indicato in figura, moltiplicando i rispettivi carichi per i coefficienti parziali per le azioni in
condizione a pieno carico (condizione sfavorevole).

In realt, anche per le travi andrebbero fatte considerazioni sulle condizioni di carico analoghe a quelle
fatte per il calcolo delle sollecitazioni sul travetto. Ci nonostante, si pu considerare generalmente
valido anche il caso di schema a Pieno Carico (Condizione Sfavorevole).
Quindi, si sono considerati:

Piano Intermedio

Tipo di Carico

KN/m^2

G1
G2
g2k
QK

3,61
1,2
2
2

Coeff.Parziale

Lunghezza di
Valore del Carico a
Pertinenza (m) metro lineare (KN/m)

1,3
3
1,5
3
1,5
3
1,5
3
+
Peso Proprio Trave 3,75 KN/m x 1,3
Totale

14,08
5,40
9,00
9,00
4,88
42,36

Piano Copertura

Tipo di Carico

KN/m^2

G1
G2
Qneve
QK

3,61
2
0,64
2

Coeff.Parziale

Lunghezza di
Valore del
Pertinenza Carico a metro
(m)
lineare (KN/m)
3
14,08
3
9,00
3
2,88
3
9,00

1,3
1,5
1,5
1,5
+
Peso Proprio Trave 3,75 KN/m x 1,3
Totale

4,88
39,84

Nel calcolo dei carichi agenti sulla trave, stato aggiunto il peso della trave moltiplicata per il
coefficiente parziale per le azioni G1 = 1,3.
In fase di Predimensionamento, si sono considerate Travi 30 x 50.
Inoltre, si sono considerati Pilastri 30 x 30, agenti come carichi concentrati : Peso Pilastro 6,8 KN/m.

10

1.1.3 Progetto Trave


Progetto dellarmatura longitudinale
I materiali scelti per la Progettazione della Trave sono :

fck
25

C25/30 (MPa)
fctm
fctk
fctd
2.56
1.795
1.197

fcd
14.167

fyk
450

B450C (MPa)
fyd
Es
391.3
210000

Noti i carichi agenti sulla trave e i materiali, attraverso lutilizzo del programma FTool, sono stati
definiti i diagrammi del Momento Flettente e del Taglio ( fatto in precedenza).
Per le sole verifiche agli stati limiti ultimi, i risultati dellanalisi elastica sono stati modificati con una
ridistribuzione dei momenti, nel rispetto dellequilibrio e delle capacit di rotazione plastica delle
sezioni dove si localizza la ridistribuzione.
Con al ridistribuzione, si riducono in valore assoluto i momenti massimi di calcolo, solitamente
localizzati nelle zone di momento negativo, e compensando questa diminuzione con laumento dei
momenti nelle zone meno sollecitate
Quindi, stato applicato un fattore di riduzione 0.70 1, pari al rapporto tra il momento dopo la
ridistribuzione ed il momento prima la ridistribuzione: si scelto = 0,8 .
Inoltre, considerando lincremento da Normativa per la verifica delle armature longitudinali in presenza
di sollecitazioni taglianti, si ha :

Il Progetto e la Verifica delle armature longitudinali viene effettuato , attravers lutilizzo di delle
tabelle ( o abachi in maniera equivalente ).
11

Nel caso di Progetto Condizionato, definiti:

Materiali
Geometria della Sezione
Percentuale di Armatura Compressa
Sollecitazione di Calcolo

Si pu entrare nella tabella con il valore del momento di calcolo adimensionalizzato mrd pari a quello
agente msd ricavare il corrispondente valore di e, quindi, calcolare larmatura minima necessaria.
Il progetto dellarmatura a flessione stato condotto nelle condizioni di semplice armatura
= 0, mentre la verifica per 0.

Msd (N x mm) b (mm) d (mm) fcd (N/mm2) mrd calcolato


22480000
300
450
14,17
0,0261
43530000
300
450
14,17
0,0506
52960000
300
450
14,17
0,0615
15040000
300
450
14,17
0,0175
44170000
300
450
14,17
0,0513
50880000
300
450
14,17
0,0591

con

() =

mrd
0,0318
0,0626
0,0626
0,0318
0,0626
0,0626

b d fcd
fyd

As calcolato (mm2)
0,0324
158,394
0,0648
316,788
0,0648
316,788
0,0324
158,394
0,0648
316,788
0,0648
316,788

n diametroAs ferri (mm2)


2
14
308
3
14
462
3
14
462
2
14
308
3
14
462
3
14
462

() = =

Msd
b 2 fcd

Verifica Armatura Minima ed Armatura Massima:


0.26fctmb

, =

3
f = 0.30
= 2.565

, =

, = 0.04 = 0.04 300 500 = 60002 = 600 2 > 462 (314)

fyk

0.0013b

0.262.565300450
450

= 200.072 < 308 (214)

12

Progetto dellarmatura a Taglio


Per la Progettazione dellarmatura a Taglio, occorre preliminarmente verificare che il massimo valore
per taglio compressione che puo sopportare la sezione assegnata sia superiore alla sollecitazione di
calcolo.

Vsd = 94, 2 KN
1

, = 2 = 0.5 7.09 300 400 = 425.4 OK


= 0.9

Vsd

94200

= 0.9300450391.3 = 0.001981

2
2

Ponendo vsd = vrcd si ricava


2 =

2 0.001981 391.3
= 0.2187 2 = 12,63 = 6.316 = 9.043
7.09

Poich = 9.043 > 4,5 e poich = vsd = ,si ricava ponendo = 2.5
=

0.001981
= 0.0007924
2.5

Considerando un passo per le staffe s = 200 mm


, = = 0.0007924 300 200 = 31.5 mm2
Utilizzando staffe 8 a due bracci si ottiene :
Asw staffe = 100,48 m2 .

13

1.1.4 Progetto Pilastro


Definiti i carichi agenti sulla struttura e, quindi,i diagrammi del momento flettente e dello sforzo
normale si considera, per la progettazione, il pilastro maggiormente sollecitato a sforzo normale
(pilastro B).

In fase di Predimensionamento, si sono fissate le dimensioni del pilastro:


300 mm x 300mm
Il dimensionamento delle armature longitudinali del pilastro viene effettuato attraverso lutilizzo di
Abachi. Infatti, una volta fissati

fck
25

C25/30 (MPa)
fctm
fctk
fctd
2.56
1.795
1.197

Materiali
Dimensioni della Sezione (300 mm x 300 )

fcd
14.167

fyk
450

B450C (MPa)
fyd
Es
391.3
210000

Il progetto delle armature si effettua, calcolando le sollecitazioni adimensionalizzate:

dove Nsd lo sforzo normale sollecitante

b la base del pilastro

Msd il momento flettente sollecitante

d laltezza utile del pilastro

Una volta calcolate le sollecitazioni adimensionalizzate, possibile entrare con la coppia di valori ed
individuare la percentuale di progetto di armatura , cui corrisponde il pi piccolo Dominio di
interazione, che contiene il punto rappresentativo della coppia.
14

larmatura longitudinale, prevista per i pilastri, vede 414 disposti ai quattro vertici.
con
Pilastro
A
B
C

Nsd (N) MsdT (N x mm) MsdP (N x mm)


150500 10800000
5400000
377000
0
0
150500 10800000
5400000

b (mm)
300
300
300

d (mm) fcd (N/mm2) nsd msdT


250
14,17
0,1416 0,04
250
14,17
0,3547 0,00
250
14,17
0,1416 0,04

() =

msdP
0,02
0,00
0,02

As calc (mm2) 2As calc (mm2) n diametro As ferri (mm2)


0,1
271,59
543,19
4
14
616
0,1
271,59
543,19
4
14
616
0,1
271,59
543,19
4
14
616

b d fcd
fyd

Per larmatura trasversale, sono state impiegate staffe 8 con passo 10cm nelle zone critiche e passo
20cm nelle zone normali.

15

1.2 Analisi Statica Lineare


1.2.1 Analisi Modale : Metodo di Calcolo Manuale
Il Telaio Piano, oggetto di studio, composto da due tese con le seguenti dimensioni:

Travi : Lunghezza 4 m ; Base 0,3 m ; Altezza 0,50 m

Pilastri : Lunghezza 3 m ; Base 0,3 ; Altezza 0,3 m

Per lapplicazione di un Modello a Parametri Concentrati, sono state fatte delle Ipotesi di Base:
Orizzontamenti rigidi, tali per cui la massa pu essere considerata concentrata nel baricentro
Traversi molto pi rigidi dei Ritti
Deformazioni Longitudinali dei Pilastri Trascurabili
Alla luce di tali Ipotesi, gli unici spostamenti possibili sono nel piano e riguardano la traslazione dei
traversi.
I Gradi di Libert del Sistema sono due e, quindi, due sono le Componenti di Spostamento Indipendenti
( u(t) = coordinate lagrangiane):
una relativa al baricentro del 1 impalcato
una relativa al baricentro del 2 impalcato
Analisi dei Carichi
I carichi agenti sulla trave sono stati determinati individuando larea di influenza, come indicato in
figura, considerando la combinazione di carico sismica : G1 + G2 + Q

Carico sulla Trave di Interpiano


F1 = 25,98 KN/m * 8 m = 207,84 KN
Carico sulla Trave di Copertura
F2 = 22,96 KN/m * 8 m =183,68 KN

16

Determinazione della Matrice delle Masse

m1 = massa dell Impalcato di Interpiano

21,18

m2 = massa dell Impalcato di Copertura

18,72

Determinazione della Matrice delle Rigidezze


La matrice delle rigidezze stata costruita per colonne :

Dove, il termine K11 la forza da applicare al piano 1 per ottenere uno spostamento unitario dello
stesso e K12 lipotetica reazione vincolare che blocca lao spostamento dellimpalcato 2, cosi come si
evince in figura

17

Dove
k = 36 EJ / H3
J = 0.000675 m4

Momento di Inerzia Pilastro

E = 25000000 KN / m2

Modulo di Young

Equazione del Moto


Le oscillazioni libere prive di smorzamento viscoso del sistema a pi gradi di libert sono state studiate
considerando lEquazione del moto in Forma Matriciale:

Questa relazione rappresenta un sistema di due equazioni in due incognite, ovvero un problema di
autovalori ( ) e autovettori ( ).
Per risolverla, scriviamo lequazione nel modo seguente:

Che ammetter soluzione diversa dalla banale se:

Risolvendo questa equazione si ha che :

12 = 442,74 sec-2
22

-2

= 2884,58 sec

1 = 21,04 sec-1 f1 = 3,35 sec-1


-1

2 = 53,71 sec

T1 periodo di oscillazione del 1 modo di vibrare


T2 periodo di oscillazione del 2 modo di vibrare

18

-1

f2 = 8,55 sec

T1 = 0,30 sec
T2 = 0,11 sec

Per il calcolo degli autovettori, si utilizzato Il Metodo della Componente Unitaria.

Che equivale ad un sistema di due equazioni in due incognite:

Nella Prima equazione, ponendo u2 = 1, ottengo il primo autovettore:


( ) = ( 0.63 , 1 )
Nella Seconda equazione, ponendo u1 = 1, ottengo il secondo autovettore:
( ) = ( 1 , - 0.71 )
I due modi di vibrare del telaio piano sono rappresentati in figura.

19

1.2.2 Analisi Modale : Metodo Computazionale


I risultati, ottenuti con i calcoli manuali sono stati confrontati con quelli forniti dal programma di
calcolo SAAP2000, con il quale stata poi effettuata unAnalisi Statica Lineare.
Definite e assegnate le Dimensioni delle Sezioni di Pilastri e Travi, sono stati assegnati Momenti di
Inerzia alle Travi molto pi grandi di quelli attribuiti ai Pilastri, per rispettare lIpotesi di Maggiore
Rigidezza dei Traversi, rispetto ai Ritti.

Affinch il Programma non calcolasse autonomamente le masse e i pesi propri degli elementi strutturali
ma gli fossero assegnati dallesterno, sono stati definiti e assegnati i carichi, cosi come fatto nellanalisi
manuale.
Definita la Mass Source relativamente ai carichi e alle masse, il software ha eseguito lanalisi modale,
dando i seguenti risultati:
1 modo di vibrare
T1 = 0.3056

20

2 modo di vibrare
T1 = 0,1192

Una volta ottenuto il periodo proprio della struttura T1, stato inserito nel programma SIMQKE.
Il programma fornisce lo spettro di progetto, una volta specificate le coordinate geografiche del sito
(Pericolosit Sismica di base) e le caratteristiche geologiche e topografiche (condizioni del sottosuolo
per determinare gli Effetti Locali).
Considerando il Fattore di Struttura q, possibile effettuare il passaggio da uno Spettro di Risposta
Elastico ad uno Spettro di Progetto Elastoplastico, che tenga conto dellentrata in campo plastico della
struttura sotto lazione sismica.
I dati forniti per il telaio oggetto di studio sono i seguenti:

luogo : Laterza (TA)


periodo di riferimento Vr = Vn x Cu = 50 x 1 = 50 anni (civile abitazione con affollamento
normale Cu = 1 )
Categoria di Sottosuolo : A (Ammassi Rocciosi affioranti o Terreni molto rigidi)
Categoria Topografica : T1 (Superficie Pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione
media i15 )
Fattore di Struttura q = 5,85

Da Normativa, il Fattore di Struttura definito come :

q = qo x Kr
dove qo = 4,5 x u/ 1
il rapporto u/ 1 = 1,3 , considerando una Struttura a Telaio con pi piani e pi campate e fissando la
classe di duttilit alta ( CD A).
Kr = 1, in quanto si considera un edificio regolare in altezza.

21

Il valore corrispondente a T1 = 0,39892 la Pseudo-Accelerazione Spettrale Sd = 0,063.


Una volta noto tale valore, possibile calcolare le Forze Orizzontali Statiche Equivalenti da applicare
alla struttura : esse rappresentano lazione sismica agente sulla stessa e permettono il calcolo delle
sollecitazioni indotte.

22

Sulla base delle formule fornite dalla Normativa ( immagine precedente ), si ha che:
w2(copertura)
Peso Complessivo
della struttura W
w1(interpiano)

Fh

F copertura
Area
complessiva
F interpiano
Area
complessiva

Sd
g
W

0,063
9,81
391,52

22.96
8

183.68

25.98
8

207.84

2,5143

Una volta determinata Fh, possibile definire le forze orizzontali statiche equivalenti, da applicare alle
due masse dei due impalcati :

F1

Fh
z1
w1
w2
z2

2.5143
3
183.68
207.84
6

7,55

F2

23

Fh
z2
w2
w1
z1

2,5143
6
207,84
183,68
3

17,07

I diagrammi di Momento Flettente, Taglio e Sforzo Normale sono :

24

2.TELAIO A QUATTRO PIANI (ubicazione : Laterza (TA) )


2.2 Progetto delle sezioni
2.1.1 Analisi dei carichi
I materiali scelti nella progettazione della trave 30x50 sono :

fck
28

C28/35 (MPa)
fctm
fctk
fctd
2.760
1.795
1.197

fcd
15.87

B450C (MPa)
fyd
Es
391.3
210000

fyk
450

Piano Intermedio

Tipo di Carico

KN/m^2 Coeff.Parziale

G1
G2
g2k
QK

3.61
1.2
2
2

Lunghezza
Pertinenza (m)

Valore
del
di Carico
a metro
lineare
(KN/m)

1.3
3
1.5
3
1.5
3
1.5
3
+
Peso Proprio Trave 3,75 KN/m x 1,3
Totale

14.08
5.40
9.00
9.00
4.5
41.98

Piano Copertura

Tipo di Carico KN/m^2 Coeff.Parziale

G1
G2
Qneve
QK

3,61
2
0,64
2

Lunghezza di Pertinenza
(m)

1,3
3
1,5
3
1,5
3
1,5
3
+
Peso Proprio Trave 3,75 KN/m x 1,3
Totale

Valore
del
Carico a
metro
lineare
(KN/m)
14,08
9,00
2,88
9,00
4,5
39,46

Nel calcolo dei carichi agenti sulla trave, stato aggiunto il peso della trave moltiplicata per il
coefficiente parziale per le azioni G1 = 1,3.
25

Si ricordi, infatti :

In fase di Predimensionamento, si sono considerate Travi 30 x 50 e Pilastri 30 x 30, agenti come


carichi concentrati : Peso Pilastro 6,8 KN/m.
In realt, anche per le travi andrebbero fatte considerazioni sulle condizioni di carico analoghe a quelle
fatte per il calcolo delle sollecitazioni sul travetto. Ci nonostante, si pu considerare generalmente
valido anche il caso di schema a Pieno Carico (Condizione Sfavorevole).

2.1.2 Progetto Trave


I materiali scelti nella progettazione della trave sono :

fck
28

C28/35 (MPa)
fctm
fctk
fctd
2.760
1.795
1.197

fcd
15.87

fyk
450

B450C (MPa)
fyd
Es
391.3
210000

Noti i carichi agenti sulla trave e i materiali, attraverso lutilizzo del programma FTool, sono stati
definiti i diagrammi del Momento Flettente e del Taglio.

Per la Progettazione, si considerato limpalcato, che tra i quattro, maggiormente sollecitato a


flessione ( e taglio).
Per le sole verifiche agli stati limiti ultimi, i risultati dellanalisi elastica sono stati modificati con una
ridistribuzione dei momenti, nel rispetto dellequilibrio e delle capacit di rotazione plastica delle
sezioni dove si localizza la ridistribuzione.
26

Con la ridistribuzione, si riducono in valore assoluto i momenti massimi di calcolo, solitamente


localizzati nelle zone di momento negativo, e compensando questa diminuzione con laumento dei
momenti nelle zone meno sollecitate
Quindi, stato applicato un fattore di riduzione 0.70 1, pari al rapporto tra il momento dopo la
ridistribuzione ed il momento prima la ridistribuzione: si scelto = 0,8 .
Inoltre, considerando lincremento da Normativa per la verifica delle armature longitudinali in presenza
di sollecitazioni taglianti, si ha :

Il Progetto e la Verifica delle armature longitudinali viene effettuato , attraverso lutilizzo di tabelle ( o
abachi in maniera equivalente ).
Nel caso di Progetto Condizionato, definiti:

Materiali
Geometria della Sezione
Percentuale di Armatura Compressa
Sollecitazione di Calcolo

Si pu entrare nella tabella con il valore del momento di calcolo adimensionalizzato mrd pari a quello
agente msd ricavare il corrispondente valore di e, quindi, calcolare larmatura minima necessaria.
Il progetto dellarmatura a flessione stato condotto nelle condizioni di semplice armatura
mentre la verifica per 0.

27

= 0,

Il calcolo dellarmatura longitudinale e trasversale ha reso necessario luso di barre 14 disposte


longitudinalmente come mostrato in figura, staffe 8 passo 10 cm nelle zone critiche e passo 20 cm
nelle zone normali.

2.1.3 Progetto Pilastro


Per il predimensionamento dei pilastri, lo sforzo di compressione non deve eccedere il 55% (per CD
A ) della massima resistenza a compressione della sezione di solo calcestruzzo:

Considerando landamento del diagramma del Momento Flettente e dello Sforzo Normale, entrando nel
Dominio dInterazione con i valori di MRd e NRd alla testa e al piede di ciascun pilastro, si determinata
la percentuale meccanica darmatura e larea dellarmatura tesa As.
Larmatura longitudinale dei pilastri prevede 416 disposti ai quattro vertici.
28

Per larmatura trasversale, sono state impiegate staffe 8 con passo 10cm nelle zone critiche e passo
20cm nelle zone normali.

2.2 Analisi Modale : Metodo Computazionale


Il Telaio Piano, oggetto di studio, composto da quattro tese con le seguenti dimensioni:
Travi :

Lunghezza campata 1 : 5 m
Lunghezza campata 2 : 4 m
Lunghezza campata 3 : 3 m
Base 0,3 m
Altezza 0,50 m

Pilastri :
Lunghezza 3 m
Base 0,3
Altezza 0,3 m

29

Analisi dei Carichi


I carichi agenti sulla trave sono stati determinati individuando larea di influenza, come indicato in
figura.

Carico sulla Trave di Interpiano


F1 = 25.98 KN/m
Carico sulla Trave di Copertura
F2 = 22.95 KN/m
La combinazione di carico utilizzata la
combinazione sismica: G1 + G2 + Q

Analisi Modale mediante luso di SAP2000


Seguendo lo stesso procedimento esposto in precedenza per il telaio a due impalcati, stata eseguita
lanalisi modale attraverso lutilizzo del programma SAP2000.
Definiti sezioni e carichi, il programma ha eseguito lanalisi modale fornendo i quattro modi di vibrare
principali del telaio nel piano.
1modo di vibrare T1 = 0.59028

2modo di vibrare T2 = 0.20563

30

3modo di vibrare T3 = 0.13439

4modo di vibrare T4 = 0.11023

Una volta ottenuto il periodo proprio della struttura T1, stato inserito nel programma SIMQKE.
Il programma fornisce lo spettro di progetto, una volta specificate le coordinate geografiche del sito
(Pericolosit Sismica di base) e le caratteristiche geologiche e topografiche (condizioni del sottosuolo
per determinare gli Effetti Locali).
Si ipotizzato di ubicare ledificio a Laterza (TA), zona caratterizzata da una sismicit bassa, secondo la
classificazione fornita dallNTC2008.
I dati forniti per il telaio oggetto di studio sono i seguenti:

luogo : Laterza (TA)


periodo di riferimento Vr = Vn x Cu = 50 x 1 = 50 anni (civile abitazione con affollamento
normale Cu = 1 )
Categoria di Sottosuolo : A (Ammassi Rocciosi affioranti o Terreni molto rigidi)
Categoria Topografica : T1 (Superficie Pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione
media i15 )
Fattore di Struttura q = 5,85

31

Il valore corrispondente a T1 = 0,59028 la Pseudo-Accelerazione Spettrale Sd = 0,035


Una volta noto tale valore, possibile calcolare le Forze Orizzontali Statiche Equivalenti da applicare
alla struttura.
Il 1 modo effettivamente dominante, in quanto :
T1<2,5 x Tc
Con Tc = Cc x Tc * = 1 x 0,321 = 0.321

32

Ricordando le formule :

Si ha che :
Peso
Complessivo
della struttura
W

wcopertura
winterpiano

Fcopertura
22,95
Area complessiva
8
Finterpiano
25,98
Area complessiva 8

Sd
g
W

Fh

0,035
9,81
807,12
1

183,6
207,84

28,2492

Una volta determinata Fh, possibile definire le forze orizzontali statiche equivalenti, da applicare alle
due masse dei due impalcati :

F1

F3

Fh
z1
w1
z2
w2
z3
w3
z4
w4

Fh
z3
w3
z1
w1
z2
w2
z4
w4

28.2492
3
207.84
6
207.84
9
207.84
12
183.6

28.2492
9
207.84
3
207.84
6
207.84
12
183.6

2.96

F2

F4

8.88

33

Fh
z2
w2
z1
w1
z3
w3
z4
w4

28.2492
6
207.84
3
207.84
9
207.84
12
183.6
Fh
z4
w4
z1
w1
z2
w2
z3
w3

5.92

28.2492
12
207.84
3
207.84
6
207.84
9
183.6

10.47

I diagrammi di Momento Flettente, Taglio e Sforzo Normale sono :

34

35

Verifica Travi
Analizzando il diagramma del momento Flettente, la trave pi sollecitata risulta essere quella del primo
impalcato, in corrispondenza della sezione con momento pari a Msd = 20,09 kN x m.
Larmatura longitudinale presente nella trave pari a 5 14.
Il momento resistente sull appoggio pi sollecitato maggiore di quello sollecitante : Mrd = 154,7 KN
x m.

Verifica Pilastri
Il pilatro pi sollecitato risulta essere quello del primo impalcato con Msd = 10,67 KN*m ed
Nsd = 16,74 KN.
Il pilastro armato con 4 16 e verifica le sollecitazioni imposte dalle forze orizzontali, cosi come si
evince dai risultati ottenuti dal programma VCASLU.

36

3.TELAIO A QUATTRO PIANI (ubicazione : Lucera (FG) )


Considerando lo stesso telaio progettato precedentemente, si scelto come nuova ubicazione la citt di
Lucera (sismicit media)

3.1 Analisi Modale : Metodo Computazionale


Ricordando il primo modo di vibrare della struttura, fornito dallanalisi tramite SAP2000, T1 =
0.59028, esso stato inserito nel programma SIMQKE modificando le coordinate geografiche del sito
(Lucera).

Il valore corrispondente a T1 la la Pseudo-Accelerazione Spettrale Sd = 0.046.

37

Si noti che: lunico dato modificato rispetto al telaio visto prima riguarda le coordinate geografiche del
sito, cio la pericolosit sismica di base. Gli altri parametri sono costanti.
I valori delle forze orizzontali che rappresentano lazione sismica agenti sui quattro impalcati sono:
F1
F2
F3
F4

3,89
7,78
11,67
13,76

I diagrammi di Momento Flettente, Taglio e Sforzo Normale sono :

38

Anche in questo caso la verifica stata effettuata con il


programma VCASLU, considerando il pilastro pi
sollecitato a pressoflessione (pilastro A, Nsd = 22,01
KN) e la trave pi sollecitata a flessione risulta essere
quella del primo impalcato, in corrispondenza della
sezione con momento pari a Msd = 14,02 kN x m.

39

4.TELAIO A QUATTRO PIANI (ubicazione : LAquila (AQ) )

4.1 Analisi Modale : Metodo Computazionale


Considerando lo stesso telaio progettato precedentemente, si scelto come nuova ubicazione la citt di
LAquila (sismicit alta).
Nellanalizzare questo telaio, oltre alla modifica dellubicazione si effettuata anche la modifica della
categoria topografica considerando che lAquila si trova in zona montuosa.
In particolare, la categoria scelta la T4 e gli altri parametri sono costanti.

Il valore corrispondente a T4 la la Pseudo-Accelerazione Spettrale Sd = 0.087.


Si noti che: lunico dato modificato rispetto al telaio visto prima riguarda le coordinate geografiche del
sito, cio la pericolosit sismica di base. Gli altri parametri sono costanti.
I valori delle forze orizzontali che rappresentano lazione sismica agenti sui quattro impalcati sono:

F1
F2
F3
F4

7,05
14,1
21,15
24,9

40

I diagrammi di Momento Flettente, Taglio e Sforzo Normale sono :

41

La verifica stata effettuata con il programma VCASLU, considerando il pilastro pi sollecitato a


pressoflessione (pilastro A, Nsd = 39.85 KN) e la trave pi sollecitata a flessione risulta essere quella
del primo impalcato, in corrispondenza della sezione con momento pari a Msd = 25.40 kN m.

42

5. CONSIDERAZIONI FINALI
Lanalisi statica effettuata per il telaio a due piani e per quelli a quattro piani ha messo in evidenza la
predominanze del primo modo di vibrare della struttura.
5.1 Confronto tra le localit di interesse
Dal confronto tra le sollecitazioni e i valori ottenuti nelle analisi svolte nei paragrafi precedenti
possibile constatare che:

Sd

Laterza
0,035

Lucera
0,046

L'Aquila
0,087

E possibile vedere che i valori dei primi due siano molto vicini tra loro, mentre lultimo, relativo alla
zona ad alta sismicit, sia nettamente pi alto.
Questo dovuto alla diversa pericolosit sismica di base, nonch alle differenti caratteristiche
topografiche.
E interessante notare come, anche a parit di categoria topografica tra le tre zone (T1), lAquila presenti
un valore Sd comunque elevato (0.062).

5.2 Confronto relativo alle forze orizzontali statiche equivalenti


Confrontando le forze statiche equivalenti rappresentanti lazione sismica agente sul telaio possibile
constatare che le forze in questione abbiano un andamento crescente dal primo allultimo piano.
KN
F1
F2
F3
F4

Laterza
2,96
5,92
8,88
10,47

Lucera
3,89
7,78
11,67
13,76

L'Aquila
7,05
14,1
21,15
24,9

Nellultimo piano si riscontra una non linearit nella crescita della forza statica equivalente F4 rispetto
ad F1, F2 ed F3, dovuta sostanzialmente alle differenze di carico riscontrabili dallanalisi dei carichi tra
il solaio di interpiano e il solaio di copertura.

5.3 Confronto relativo alle sollecitazioni


Dallanalisi delle sollecitazioni effettuata tramite SAP2000 su tutti i siti confrontati, risulta che gli
elementi pi sollecitati sono i pilastri e le travi del primo piano dei vari telai.
Di seguito si riportano i valori di momento flettente, taglio e sforzo normale (M,T,N).

43

pilastro
A
B
Laterza
C
D
A
B
Lucera
C
D
A
B
L'Aquila
C
D

p
t
p
t
p
t
p
t
p
t
p
t
p
t
p
t
p
t
p
t
p
t
p
t

M
-10,67
10,57
-10,64
10,54
-10,62
10,52
-10,61
10,52
-14,02
13,89
-13,98
13,85
-13,96
13,83
-13,95
13,82
-25,4
25,17
-25,32
25,09
-25,28
25,05
-25,26
25,03

7,08 16,74
7,06

3,24

7,09

-5,4

7,04 -14,59
9,31 22,01
9,28

4,26

9,26

-7,1

9,26 -19,17
16,9 39,85
16,8

7,71

16,8 -12,85
16,8 -34,71

Dalla tabella si evince come le sollecitazioni al piede dei pilastri relativi al telaio sito in LAquila siano
pi grandi, rispetto alle altre zone considerate. In particolare, tali sollecitazioni sono quasi 2 volte
maggiori, rispetto al telaio sito in Lucera pi di 2 volte maggiore delle rispettive sollecitazioni sul
telaio sito in Laterza.
M

trave 1piano
A
Laterza

B
C
A

Lucera

B
C
A

L'Aquila

B
C

sx
dx
sx
dx
sx
dx
sx
dx
sx
dx
sx
dx
sx
dx
sx
dx
sx
dx

T
20,09
-12,5
7,5
-22,29
-0,78
-19,98
26,4
-16,42
9,9
-29,3
-1,3
-26,26
47,82
-20,74
17,92
-53,07
-6,5
-47,56

6,52 -2,22
7,46 -1,48
5,89 -0,74
8,56 -2,92
9,8

-1,95

7,74 -0,97
15,51 -5,29
17,75 -3,53
14,02 -1,76

In riferimento alla trave del 1piano, possibile notare una netta differenza tra le sollecitazioni per la
zona ad alta sismicit e le altre due zone , con rapporti praticamente analoghi a quelli delle sollecitazioni
dei pilastri.

44

5.4 Confronto relativo alle diverse tipologie di sottosuolo


Al fine di valutare linfluenza delle caratteristiche del sottosuolo sulla nostra struttura soggetta ad azione
sismica, si ora modificato il dato relativo alla categoria di sottosuolo, ricordando che nei casi
precedentemente analizzati con il metodo computazionale, il sottosuolo considerato era di tipo A.
In accordo con la tabella 3.2.II delle NTC 2008, le categorie di sottosuolo sono:

5.4.1 Variazione della pseudo-accelerazione spettrale al variare della tipologia di sottosuolo

Categoria
Laterza
Lucera
L'Aquila

A
0,035
0,046
0,062

B
0,057
0,072
0,097

Sd (*g)
C
0,078
0,095
0,123

D
0,114
0,118
0,155

E
0,099
0,104
0,139

Confrontando i valori visti, si pu osservare come la pericolosit sismica cambi non solo in relazione
alle coordinate geografiche, ma anche con la tipologia di terreno.
La pseudo-accelerazione spettrale risulta essere decrescente nell ordine di suolo D, suolo E, suolo C,
suolo B e suolo A.
La situazione pi critica si ha nella tipologia di sottosuolo D nella citt de LAquila (AQ).
Leffetto dellamplificazione pi rilevante passando da sottosuoli pi rigidi a sottosuoli pi
deformabili.

45

5.4.2 Variazione delle forze statiche equivalenti al variare della tipologia di


sottosuolo

Laterza
F1
F2
F3
F4

A
2,96
5,92
8,88
10,47

B
4,83
9,65
14,48
17,05

C
6,6
13,31
19,81
23,33

D
9,65
19,3
28,95
34,1

E
8,38
16,76
25,14
29,61

Lucera
F1
F2
F3
F4

A
3,89
7,78
11,67
13,76

B
6,09
12,19
18,28
21,54

C
8,04
16,08
24,12
28,41

D
9,99
19,98
29,97
35,3

E
8,88
17,71
26,41
31,11

L'Aquila
F1
F2
F3
F4

A
5,25
10,5
15,75
18,54

B
8,21
16,42
24,63
29

C
10,41
20,83
31,24
36,8

D
13,12
26,24
39,36
46,37

E
11,77
23,54
35,3
41,58

Dallanalisi dei valori delle forze orizzontali statiche equivalenti al variare della categoria di sottosuolo,
si posso notare dei picchi in corrispondenza della categoria D, analogamente alla pseudo accelerazione
spettrale Sd.

46

5.4.3 Variazione delle sollecitazioni sul telaio al variare della tipologia di sottosuolo
Considerando il nostro telaio ubicato nella citt de LAquila (zona ad alta sismicit) e variando la
tipologia di sottosuolo, le sollecitazioni indotte variano e i valori del momento flettente, del taglio e
dello sforzo normale massimi sono:
SOLLECITAZIONI SULLE TRAVI al variare della categoria di sottosuolo
L'Aquila
M (KN x m )
T (KN)
N (KN)
impalcato 4
7
3,04
-13,88
impalcato 3
19,89
7,76
-11,79
A
impalcato 2
29,76
11,4
-7,87
impalcato 1
35,61
13,22
-3,84
impalcato 4
10,95
4,75
-21,12
impalcato 3
31,11
12,14
-18,14
B
impalcato 2
46,54
17,83
-12,31
impalcato 1
55,69
20,67
-6,16
impalcato 4
13,9
6,03
-27,55
impalcato 3
39,48
15,41
-23,39
C
impalcato 2
59,05
22,62
-15,62
impalcato 1
70,65
26,22
-7,81
impalcato 4
17,31
7,6
-34,72
impalcato 3
49,74
19,41
-29,47
D
impalcato 2
74,4
28,49
-19,68
impalcato 1
89,02
33,04
-9,84
impalcato 4
15,7
6,82
-31,4
impalcato 3
44,61
17,41
-26,43
E
impalcato 2
66,72
25,55
-17,65
impalcato 1
79,84
29,63
-8,33
SOLLECITAZIONI SUI PILASTRI al variare della categoria di sottosuolo
L'Aquila
M (KN x m )
T (KN)
N (KN)
impalcato 4
6,97
4,66
2,18
impalcato 3
12,92
8,61
8,55
A
impalcato 2
16,87
11,24
8,12
impalcato 1
18,91
12,55
26,67
impalcato 4
10,9
7,25
3,41
impalcato 3
20,22
13,41
13,37
B
impalcato 2
26,38
17,52
28,34
impalcato 1
29,58
19,57
46,41
impalcato 4
13,83
9,2
4,33
impalcato 3
25,25
17,01
16,96
C
impalcato 2
33,27
22,22
35,96
impalcato 1
37,52
24,03
58,88
impalcato 4
17,43
11,65
5,45
impalcato 3
32,29
21,53
21,37
D
impalcato 2
42,17
28,09
45,31
impalcato 1
47,23
31,37
74,19
impalcato 4
15,23
10,44
4,89
impalcato 3
28,93
19,31
19,17
E
impalcato 2
37,82
25,2
40,63
impalcato 1
42,4
28,14
66,53

Confrontando i valori delle sollecitazioni sui pilastri e sulle travi, possibile constatare come la diversa
tipologia di sottosuolo comporti una significativa variazione della stessa sollecitazione sui vari
impalcati.
Nello specifico, evidente come la tipologia di sottosuolo D sia quella pi deleteria, in quanto
determina linsorgere di sollecitazioni, in valore, elevate.

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