Figure metriche
Figure foniche e
morfologiche
Dialefe : una
figura metrica che
consiste nel tenere
distinte, nel
computo delle
sillabe, due vocali, 1.
di cui una alla fine
di una parola e una
allinizio della
successiva (la
dialefe dunque il
contrario della
sinalefe). Si applica
spesso in presenza
di monosillabi o di
sillabe fortemente
2.
accentate:
"tantera pien di
sonno a quel
punto"
(Dante, Inferno,
Canto I)
va scandito cos
tan-terapiendisonnoaquelpunto,
ottenendo il
computo di 11
sillabe metriche. 3.
Dieresi : un
artificio della lingua
poetica che
consente di dividere
in due sillabe un
nesso vocalico che
normalmente ne
costituisce una
sola, cio due vocali
che normalmente 4.
costituiscono
dittongo formano
invece uno iato. La
dieresi si indica
5.
graficamente
ponendo il segno
diacritico (due
DAnnunzio)
Apocope
o
troncamento:
soppressione di una lettere o di
una sillaba in fine di parola.
Non si confonda con lelisione,
in cui la caduta della vocale
finale di una parola di ha solo
davanti a unaltra cominciante
per vocale (es: Nel mezzo del
cammin di nostra vita Dante,
Inferno I)
Assonanza: somiglianza di un
suono tra le ultime sillabe di
due parole quando sono uguali
le vocali ma diverse le
consonanti (es: Non so dove i
gabbiani abbiano il nido, ove
trovino cape. Io son come loro,
in perpetuo volo. La vita la
sfioro comessi lacqua ad
acciuffare il cibo Cardelli)
Consonanza: somiglianza di un
suono tra le ultime sillabe di
due parole quando sono uguali
le consonanti ma diverse le
vocali (es: com tutta la vita
e il suo travaglio in questo
seguitare una muraglia che ha
in cima cocci aguzzi di bottiglia
- Eugenio Montale)
Onomatopea:
imitazione
linguistica di un suono naturale
(es: Don don di campane
Pascoli)
Paronomasia: accostamento di
parole molto simili tra loro nel
Figure dellordine
suono
ma
diverse
nel
significato (es: Chi dice donna
dice danno)
beatitudine)
Novi tormenti e novi tormentati
Allusione: riferimento intenzionale ad espressioni
mi veggio intorno come chio mi
famose senza citarne esplicitamente lorigine (es: E
mova, chio mi volga e chio
una vittoria di Pirro = stata una vittoria inutile,
guati Dante, Inferno VI)
come quella di Pirro contro i Romani, perch perse
gran parte del suo esercito)
11.
Ellissi: omissione di una
Antifrasi: figura mediante la quale si vuole affermare
parte del discorso, che viene
esattamente lopposto di quello che si dice; la forma sottintesa per conferire
pi esplicita di ironia (es: Ma bravo!)
maggiore efficacia e concisione
Antitesi: consiste nel contrapporre parole di
nello stile (es: Quel giorno pi
significato opposto (es: Pace non trovo e non ho da
nn vi leggemmo avanti Dante,
far guerra - Montale)
Inferno V)
Apostrofe: figura per cui, interrompendo
improvvisamente la forma narrativa o espositiva del 12.
Iperbato: inversione di
discorso, chi parla o scrive si rivolge direttamente a
alcuni termini rispetto allordine
persona o cosa personificata, anche se assente o
naturale, di conseguenza pu
lontana (es: Oh graziosa luna Leopardi)
avvenire che vengano separate
Enfasi: consiste nellaccentuare lespressione di
parole che costituiscano un
unidea, anche ponendo in particolare rilievo un
sintagma (es: Mille fiori al ciel
termine o una frase (es: LUI si che ha capito! LUI sa
mandano incensi Ugo
cosa voglio dire!)
Foscolo)
Eufemismo: perifrasi che serve ad attenuare un
13.
concetto negativo o sgradevole. Spesso una
14.
Pleonasmo: impiego di
sostituzione linguistica dovuta alle convenienze
una o pi parole
sociali (es: E passato a miglior vita)
grammaticalmente o
Interrogazione retorica: frase interrogativa che
concettualmente superflue (es:
richiede enfaticamente ad un interlocutore un
A me mi)
consenso o un dissenso gi impliciti nella domanda,
in altri termini una domanda che di interrogativo ha15.
Polisindeto: unione di
solo la forma (es: Vuoi ammalarti?! Ma non abbiamo
una o pi parole o frasi
gi speso abbastanza?!)
successive mediante limpiego
Ironia: sostituzione del pensiero che si vuole
di frequenti congiunzioni
intendere con un altro che sta in rapporto di senso
contrario al primo (es: Come sei bravo!)
16.
Preterizione: figura
Ossimoro: associazione in un legame di stretta
retorica mediante la quali si
dipendenza di due termini con significato opposto. E
finge di voler tacere ci che in
una particolare forma di antitesi in cui si afferma la
realt si dice, aumentandone
contemporanea esistenza e non esistenza di una
cos limportanza (es: Non sto a
qualit (es: Grid sottovoce Manzoni)
dire che..)
Personificazione/prosopopea: consiste nel dar vita e
parola a personaggi assenti, lontani o definiti oppure 17.
Reticenza: interruzione
anche a concetti astratti e cose inanimate, che sono
voluta e improvvisa di un
stati personificati (es: Mi riconobbero dissero ben
pensiero gi iniziato, in modo da
torni ormai Carducci)
lasciar intuire la conclusione.
Similitudine: consiste nellaccostamento, in una
Solitamente si raffigurano i tre
medesima espressione, di due immagini aventi
punti.
almeno una qualit in comune. Per compiere
laccostamento si ricorre allimpiego di una formula di
1.