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LA POESIA DELLE DIFFERENZE

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Sempre verso casa
(Novalis)
La rivoluzione filosofica darwiniana
Lopera di Darwin fu rivoluzionaria non solo dal punto di vista scientifico, ma anche per
le molteplici e complesse implicazioni filosofiche. In primo luogo, nellatto di fondare
per la prima volta scientificamente la teoria del trasformismo biologico, Darwin inseriva
nel cuore del mondo naturale una dimensione temporale e storica, un'inedita
dinamicit.
In secondo luogo, la teoria dellevoluzione segn una vera e propria frattura
epistemologica1, aprendo nuove prospettive al di l del determinismo meccanicistico
radicale di stampo laplaciano2. Darwin sottolinea, infatti, il ruolo decisivo del caso e
della probabilit e, pi precisamente, li integra in una visione scientifica, in quanto la
variazione guidata dal caso, mentre la selezione regolata dalla necessit razionale; ne
risulta una teoria della natura che concilia in modo originale meccanicismo e vitalismo,
superandoli entrambi. Il ruolo attribuito alla contingenza e l'utilizzo sistematico di un
pluralismo esplicativo fanno di Darwin un pensatore pi rivoluzionario di quanto si
pensi anche da un punto di vista epistemologico3.
In terzo luogo, contrariamente a quello che spesso viene affermato, Darwin non elabor
l'idea di un'evoluzione piramidale, ma ramificata 4. Anzi, Darwin defin pi volte la
selezione naturale come cieca o inconscia perch non conosce il suo obiettivo, in
quanto mutevole, se non come puro obiettivo quantitativo (fitness): alimentare se
stessa5. Infine, la teoria darwiniana compie una vera e propria scoperta della vita 6,
pensandola come forza (vis) originaria che unifica e genera i viventi abitandoli,
costituendone l'intima struttura comune, senza essere ad essi riducibile. Questa forza, il
1Ilconcettodirotturaepistemologicastatoelaboratodallatradizioneepistemologicafrancesee,inprimis,da

GastonBachelard.
2Laplaceespresse,nelsuoEssaiphilosophiquesurlesprobabilits(1814),nelmodopicompiutoepiradicale
lessenzadeldeterminismomeccanicisticodellafisicanewtoniana.
3T.Pievani,Anatomiadiunarivoluzione.LalogicadellascopertascientificadiDarwin,2013.
4S.J.Gouldhaulteriormentesviluppatoeaccentuatolideadarwinianaconlimmaginedelcespuglio(Lavita
meravigliosa,1990(1989),p.30).
5 Ilconcettodievoluzionesiradicanellideadiprogressotipicadell'Ottocento,maDarwinpreferisceusarei
terminidiscendenzaotrasformazione,inmododaevitareilriferimentoallosvolgersidiunprogettofinalistico.
Perillustrarequestoaspettodelpensierodarwiniano,Tarizzohautilizzatolacategoriakantianadifinalitsenza
scopo (D. Tarizzo, La vita, uninvenzione recente, 2010). In effetti, pi che di caso, dovremmo parlare di
evoluzione nondirezionale e nonintenzionale; ha notato, per esempio, Boncinelli: la formulazione ingenua
dell'evoluzionismoneodarwiniano,secondolaqualelaselezionenaturalefavorirebbegliindividuipiadatti,sembra
decisamente inappropriata [...infatti] si tratta di un'affermazione d'effetto, ma circolare [ci che pi adatto
sopravvive,cichesopravvivepiadatto](E.Boncinelli,Primalezionedibiologia,2010(2001),p.169).
6LintuizioneoriginariadiquestoaspettodecisivodellarivoluzionedarwinianavaattribuitaaMichelFoucault(Le
paroleelecose.Unarcheologiadellescienzeumane(1966),1985,pp.1434,1789).

cui meccanismo fondamentale la selezione, analoga alla g di Newton e fa di Darwin il


fondatore della biologia moderna. La natura non viene pi concepita in modo
rigorosamente meccanicistico e deterministico, ma come una forza perfettibile 7 nel suo
equilibrio perennemente precario e dinamico, in quanto forza vivente.
La rivoluzione antropologica darwiniana
Quando estese la teoria evolutiva all'animale umano, Darwin lo priv della sua pretesa
eccezionalit e unicit, affermando con forza la continuit del vivente 8. La differenza
uomo-animale risultava di conseguenza solo quantitativa, cio di grado e non di
essenza9. Inoltre, la concezione ramificata e non finalistica dellevoluzione faceva
perdere all'uomo anche la sua pretesa superiorit evolutiva 10. Si compiva cos la
detronizzazione o decentramento dell'uomo11. L'acceso dibattito che ha per esempio
contrapposto R. Dawkins e S.J. Gould 12 un esempio di quanto il darwinismo sia ancora
da elaborare e comprendere. Una rivoluzione (letteralmente: un giro intorno all'uomo)
ancora da compiere soprattutto per quanto attiene alla comprensione del rapporto
uomo-natura13.

7Ilconcettodiperfezioneacquisisceinunnuovosignificato,spogliandosidellimmotilitdellaforma,tipicadella

metafisicaclassicaedellabiologiafissista,perassumerelamobileperfettibilitdiunorganismo,ovveroladinamica
tendenza interna di ogni forma di vita a variare (D. Tarizzo, La vita, uninvenzione recente, 2010, p.115).
Contrariamenteaquantospessosiafferma,ilcriteriodivitalitenondiutilitaguidarelaselezione(ibidem,
p.121).
8Lastrutturadiogniessereviventecorrelata,nelmodopiocculto,conquelladituttiglialtriesseriviventiconi
qualientrainconcorrenzaperlalimentoelospaziovitale,oconquellichedevesfuggireoconquellichesuole
catturare(C.Darwin,Loriginedellespecie,2012(1859),p.67).
9 Lefacoltmentalidelluomonondifferisconosostanzialmentedaquelledeglianimalisottostanti,quantunque
differiscanoimmensamenteingrado.Unadifferenzadigrado,perquantograndesia,noncigiustificadicollocare
luomoinunregnodistinto(C.Darwin,Loriginedelluomo,1914(1871),p.246).GiDHolbachnotava:da
ultimo,lavanitumanafecesua,senzadubbio,unipotesichesembravadistinguereluomodatuttiglialtriesseri
fisici,attribuendoallanostraspecielaprerogativadiunindipendenzatotaleche,perpocochesirifletta,avvertiremo
impossibile(P.H.dHolbach,Sistemadellanatura,1978(1770),pp.23031).
10Nonostantequesto,lideacheluomoavesseavutoadifferenzadeglialtrimammiferiunevoluzioneprogressivae
linearefudiffusafraipaleontologifinoaglianni60,quandoilpaleantropologoLouisLeakyscoprcheinAfrica
Orientale due stirpi di australopiteco avevano convissuto nello stesso periodo. Da quel momento si via via
confermatalideacheanchelevoluzioneumanasiastataunprocessoramificato(TelmoPievani,HomoSapiense
altrecatastrofi,2002,pp.403).
11Freud(Unadifficoltdellapsicoanalisi,1916)individutreferitenarcisistiche,cheavrebberoinfertotrecolpi
mortaliallingenuaautostimadelluomo,tremortificazionidellasuamegalomania.Letreferiteche,demolendo
lantropocentrismo,hannodelineatolaculturamodernasarebberolaferitacosmologicaconlaqualeCopernicoha
mostratocheluomononalcentrodelluniverso,laferitabiologicaconcuiDarwinharivelatocheluomononal
centrodellanaturae,infine,laferitapsicologicaconcuiFreudmostracheluomonon alcentroneppuredise
stesso,laddovegovernainvecelinconscio.
12 Dawkins e Gould hanno rappresentato due dei filoni principali del neodarwinismo. Dawkins interpreta il
darwinismoinunotticaradicalmentedeterministica,chevedecomeprotagonistailgene,piuttostochelaspecieo
lindividuo(TheSelfishGene,1976),mentreGould(TheStructureofEvolutionaryTheory,2002)sottolineailruolo
delcaso,dellacontingenzaedellecatastrofi,collocandosinellambitoindeterministadellecosiddetteteoriedella
complessit.
13D.Tarizzo,ComeDarwinhacambiatolafilosofiainwww.scienzaefilosofia.it.

Differenza e incommensurabilit
La riduzione a una differenza quantitativa riconduce luomo nella dimensione naturale,
ma al tempo stesso lo colloca allapice di questa dimensione per la sua preminenza, se
pure solo quantitativa. In questo modo si rischia di restare all'interno di una definizione
dell'uomo come sovrannaturale: prima in quanto essere fuori dalla natura, ovvero
non riducibile alla sola dimensione naturale e corporea, poi in quanto vertice del mondo
naturale. In altri termini, la differenza esclusivamente quantitativa potrebbe risultare
riduttiva14.
In effetti, ogni volta che studiamo gli altri animali presumiamo che siano come noi, e
concludiamo quindi che sono meno di noi. molto facile, per, ipotizzare una specie
extraterrestre che, studiando l'uomo, giunga alle stesse conclusioni. Si tratta di un
meccanismo di proiezione e di un ragionamento per analogia che sono inevitabili quanto
discutibili. Se l'attenzione posta da Darwin sull'aspetto quantitativo permette di
sottolineare la continuit del vivente, l'attenzione alla qualit specifica di ogni specie
vivente, e non solo dell'uomo, permette di valorizzare la variet e la pluralit del vivente,
caratteristiche senza le quali la selezione non avrebbe luogo in cui accadere.
Possiamo cogliere ancor meglio la questione se comprendiamo che la mente non mai
'disincarnata', ovvero che pensiamo sempre a partire dal nostro essere fisicamente nel
mondo in un determinato modo15. Il nostro mondo e quello di un pipistrello sono
inconfrontabili da un punto di vista qualitativo, non meramente quantitativo; a rigore
dovremmo anzi dire che per noi il mondo del pipistrello impensabile 16. Parafrasando
T.S. Kuhn17, i mondi dei diversi esseri viventi sono incommensurabili perch ogni essere
vivente traccia il suo mondo a partire dal suo specifico paradigma cognitivo, il quale si
sviluppato a partire da una specificit morfologica, da uno specifico e concreto radicarsi
nell'ambiente e rispondere ad esso.
Il mito dell'origine
La teoria darwiniana sottolinea con forza la continuit del vivente, eppure la storia
dell'uomo, in particolare dell'uomo occidentale, una lunga storia di tratti di
separazione tra l'uomo e gli altri viventi. Tentiamo allora una breve genealogia dello
specifico e concreto modo di stare nel mondo dell'animale-uomo e chiediamoci se abbia
qualcosa a che fare con questo continuo tracciare differenze.
Il mito dellorigine narrato da Platone18 attribuisce allessere umano una incompletezza
14 Ilcervellodell'uomosidistinguecertamenteperalcunepeculiaricaratteristichequantitative:ladifferenzadi
volumecerebralerelativo,ilrapportotramassacerebraleepesocorporeo,l'estensionedellacortecciacerebrale,la
complessitneuronale;daltrocantoTelmoPievani,inunintervistadel2006,hanotato:Eimpressionantechenon
soloinostricuginiNeanderthalmaancheiprimiCroMagnonavesserounacapacitcranicaleggermentesuperiore
allanostra:quindi,pernoi,evoluzionepotrebbesignificarequalitinvecediquantit.Ilpassaggiodahomoabilisa
homosapiensfu,ineffetti,unpassaggiononsoloquantitativo,maanchequalitativo,consistendoinunosviluppo
incredibiledellacortecciaprefrontale.
15IlriferimentoaF.Varela,E,Thompson,E.Rosch,Theembodiedmind,1991.
16IlriferimentoalcelebrearticolodiT.Nagel(Cosasiprovaadessereunpipistrello?,1974)incuiilfilosofo
statunitensesostenevalirriducibilitdellacoscienzaallattivitcerebrale.
17T.Kuhn,TheStructureofScientificRevolutions,1962,1970.
18 Epimeteo, incaricato di distribuire alle diverse specie viventi le facolt che permettessero ad ognuna di
sopravvivere,costruunsistemainequilibrio,incuilespecienonsidistruggesseroreciprocamente.Nelfarlo,per,
esaurtuttelecaratteristicheasuadisposizionee,quandovenneilturnodell'uomo,seloritrovnudo,scalzo,

biologica originaria19. Questo mito di un deficit originario, ripreso e sviluppato da tutta


la tradizione umanistica, conferirebbe alluomo la sua libert e la sua virtualit: le due
colonne portanti del paradigma antropocentrico. Tanto pi che la tecnica, oltre a
rimediare alla mancanza biologica, permetterebbe alluomo di accedere alla dimensione
culturale e, quindi, di compiere il balzo oltre la physis, creando i fondamenti del
distanziamento20. Ma, rileggendo questo mito con gli occhi di chi viene dopo Darwin,
possiamo chiederci quale significato biologico racchiuda
Un animale in esilio
I biologi sono per lo pi concordi nel ritenere decisivo, nella speciazione di quello che
chiamiamo Homo sapiens, il momento in cui l'ominide fu costretto a uscire dalla foresta
che aveva abitato fino ad allora per inoltrarsi nella savana 21. Tutto comincia con questo
esilio dallEden originario, perch le difficolt del nuovo ambiente spingono l'ominide a
trasformarsi in modo significativo e specifico. Gi nel mito platonico sintravede l'intera
costellazione di mutamenti evolutivi che stanno alla base del processo di ominazione.
Vediamo emergere un animale dalla peculiare postura eretta, che gli permette di avere le
mani libere per utilizzare strumenti ed esplorare il mondo 22; un animale, quindi, dalle
originali abilit tecniche23, sociali e cerebrali. Lo sviluppo abnorme del cervello porta
con s anche il fatto che la specie umana caratterizzata da unimmaturit cerebrale,
che permette un indefinito prolungamento dellinfanzia e, quindi, delleducazione 24.
scopertoeinerme.IntervennealloraPrometeo,cherubaglidilasapienzatecnicaeilfuocoenefecedono
all'uomoinmododarenderlocapacedisopravvivere.Lanascitadell'uomoeraavviataeseguironoaltricambiamenti
tralorostrettamenteintrecciati:nacqueil cultoreligioso,sisviluppillinguaggio,vennerocostruitelecasee
prodottelevesti,comincil'agricoltura.Rimanevaperunproblema:gliuominieranoingradodiprocurarsicibo,
manondi difendersi dallefierechenefacevanostrage.Infatti,nonpossedevanoancoral'artepolitica,ciola
capacitdivivereinsiemeedifareinsiemelaguerra.Temendochelanostraspeciesiestinguesse,Zeusincaric
Ermesdiportareagliuominiduedonicherendesseropossibileagliuominivivereinsieme:ilsensodelrispetto
(aidos)eilsensodellagiustizia(dike)(Platone,Protagora,320C324A).
19IlmitodellincompletezzastatoportatoadunateorizzazionecompiutanelloperadiArnoldGehlen.
20R.Marchesini,IlfuturodellaspecieHomosapienssapiens,inLaScienzaUTET,9.L'uomo,2005,pp.2930.
21Cfr.,ades.,J.LGouldeC.GrantGould,Larchitetturadeglianimali.Nidi,tane,alveari,2008(2007),p.347.
22SecondoDesmondMorris(Lascimmianuda,1992(1967),pp.13739)l'uomohasviluppatoinmodospecialeed
enormeuntipicotrattodeiprimati,inquantoanimaliopportunisti,ovverononspecializzati:lacuriosit,ilgustoper
l'esplorazione"fineasestessa".Doveper"fineasestessa"siintendel'esplorazionedicosechenonhannoun
immediatovaloreadattivo,machepotrannoaverloinfuturo.L'uomoesploraperilgustodiesplorare,perchla
culturaconsiste,oltrechenellacapacitditramandarestrumentiopratiche,nelsapereutilizzarestrumentiopratiche
appreseinundeterminatocontestoinaltricontesti.
23lostrumentocherivelal'uomo.lapietrascheggiata,peresempio,chedice:hicsunthomines,diquisono
passatiequihannoabitatogliuomini.Inquestosensol'uomol'esseredellatecnica(C.Sini,Passareilsegno.
Semiotica,cosmologia,tecnica,1981,p.254).Daltraparte,sinoticheoggigliscienziatisonomoltomenoconvinti
neldefinirelusodistrumentiunaspecificitunicadellanimaleuomo(v.ades. J.LGouldeC.GrantGould,
Larchitetturadeglianimali.Nidi,tane,alveari,2008(2007),p.339346).
24 Manoamanochegliuominidivennerobipedilacinturapelvicasifecepirobustaperlosforzodidover
camminare in posizione eretta; cos il canale natale si restrinse determinando un paradosso ostetrico: ad un
cervello pi grande corrispondeva un canale del parto pi stretto. La soluzione trovata sembra essere stata
limmaturitcerebrale,chepermettevaalneonatodipassareattraversouncanalepiridotto. Sivedaaquesto
propositolaraccoltadiarticolidiJeromeBrunercuratadaC.Scuraticoniltitolo Ilsignificatodelleducazione
(1982,pp.334).Perilruolodecisivonellominazionedellanascitaprematuracfr.ancheL.MarguliseD.Sagan,
Microcosmo,1989(1986),pp.222esegg.eR.Gaion,UomodiNeandertaluomomoderno:unrapportodifficile?,

Questo aspetto si rivela di fondamentale importanza per la trasmissione della cultura


acquisita di generazione in generazione e ha spinto alcuni scienziati a definire luomo
come un animale neotenico25.
Lanimale tecnico
Lincompletezza biologica alla quale la tecnica pone rimedio non sarebbe, dunque, una
specificit ontologica, ma piuttosto una carenza percepita a posteriori 26: il ricordo, sotto
forma di mito, dellesperienza originaria dellominazione, unesperienza di esilio e di
estraneit, e del modo in cui lanimale umano, reagendo a quella estraneit, prese
forma. Di conseguenza, la tecnica non sarebbe una sovrastruttura artificiale, ma la
strategia di adattamento pi propria delluomo 27, la sua natura. In questo senso
alluomo non dato spogliarsi dei suoi supporti culturali o tecnologici senza perdere di
umanit28.
La parola e la distanza
Tra le tecniche tramite le quali luomo si rapporta al mondo e lo trasforma occupa un
posto di rilievo il linguaggio. In effetti, anche secondo la ricerca scientifica, quella
relativa allacquisizione e allo sviluppo del linguaggio sembra essere una biforcazione
evolutiva decisiva29, in quanto connessione tra i tre vertici dello specifico umano:
cerebrale, tecnologico e sociale. Al centro di questo triangolo emerge come dimensione
peculiare dellumano la capacit di creare una distanza tra s e il mondo 30. La postura
eretta che pone luomo letteralmente di fronte al mondo, la tecnica che media il modo in
cui il corpo dell'uomo si relaziona al mondo e trasforma tanto il mondo quanto il corpo
stesso31, il linguaggio capace di dire ci che vede e di nominare ci che non presente e il
inLaScienzaUTET,9.L'uomo,2005.
25Siveda,adesempio,G.BocchieM.Ceruti,Originidistorie,1993,pp.18182.
26 Lasensazionediincompletezzanasceaposterioridalparagonetraunaperformativitdialtoprofilo,resa
possibiledallamediazionetecnica,elaprestazionerealizzabileintotaleautarchia.Dobbiamopertantoparlaredi
carenzapercepita,nondiincompletezzacomecondizioneoriginaledelluomo(R.Marchesini,Ilfuturodellaspecie
Homosapienssapiens,inLaScienzaUTET,9.L'uomo,2005,pp.2930).
27Latecnicanonunastampellachiamataasupplireunanaturaumanaincompletaezoppicantemacomunque
chiaramenteenucleabiledaisupporticulturali.Latchnepenetraprofondamentenellessereumanodefinendolonei
suoipredicatigenerali(ibidem,p.30).
28Ibidem,p.30.
29 GiDarwinnotava:Sesipuaffermarechecertepotenze,comelaconsapevolezzadis,lastrazione,ecc.,
sonoparticolarialluomo,pubenissimoesserechequestinonsianoaltrocheeffettiincidentalidialtrefacolt
intellettuali molto inoltrate; e queste di nuovo non siano altro che leffetto delluso continuo di un linguaggio
altamentesviluppato(C.Darwin,Loriginedelluomo,1914(1871),p.139).
30HelmuthPlessner(DiestufendesOrganischenundderMensch,EinleitungindiephilosophischeAnthropologie
(1928),p.363esegg.)hadefinitoluomoanimaleeccentricoperlasuacapacitdiporsiallepropriespalle,di
posizionarsisutrediversilivelli:corpo,nelcorpo(comevitainterioreopsichica)efuoridalcorpo,comepunto
di vista dal quale esso entrambi. Raggiungendo lautocoscienza, diventa quindi in grado di decentrarsi, di
distanziarsidas:nonagiscesoltantoallinternodelmondo,maancheingradodiosservareeanalizzarelapropria
relazione con il mondo. Secondo lantropologo, tale caratteristica a determinare nelluomo il bisogno di
unartificialitnaturale,ovverodiuninterazioneconilmondochenecessitadistrumenti.
31Latecnologiadiventataintrusiva,valeadirecapacedientraredirettamentenelcorpononsolopotenziandolo,
bensmodificandolasuaperformativit(effettoibridativo)ediconseguenzailmodoincuiluomopercepiscese
stesso(R.Marchesini,IlfuturodellaspecieHomosapienssapiens,inLaScienzaUTET,9.L'uomo,2005,p.25).

pensiero astratto capace di ritardare la risposta allo stimolo 32 e di muoversi nello


spazio e nel tempo33 mettono sotto il segno della distanza lo specifico modo di stare nel
mondo delluomo.
La capacit di pensiero astratto ci permette di vivere altri mondi oltre a quello attuale:
mondi possibili, virtuali, eventuali, passati, futuri, paralleli, ecc 34. La distanza si fa cos
virtualmente infinita e questo secondo esilio permette all'uomo un'elasticit
sorprendente: l'intrecciare (se non addirittura il sostituire) l'evoluzione naturale con
levoluzione culturale35 permette di aumentare enormemente la variabilit culturale
rispetto a quella genetica, moltiplicando la capacit adattiva dell'homo sapiens.
Lo sviluppo umano si delinea allora come lo sviluppo progressivo di una capacit di
distanziarsi36 e la diversit dell'uomo assume un senso del tutto nuovo: l'uomo non
diverso, ma si sente e si disegna come diverso e non per un peccato di ubris originaria,
ma perch tracciare il solco37 il modo umano di affrontare e trasformare il mondo,
pervenendo ad un pensiero autocosciente 38. Questa distanza il luogo genetico del
soggetto umano, lo spazio di confine che costituisce il suo habitat pi proprio, perch
questa distanza il gesto che definisce (attribuisce, letteralmente, dei confini) l'uomo e
la natura. Lo stesso concetto di natura in effetti un prodotto di questo specifico modo
di stare nel mondo: il comprendere la natura sempre anche un comprendersi nella
natura e ai confini di essa.
L'habitat dell'uomo la frontiera, una frontiera tracciata, costruita, immaginata,
sognata. Questo confine un limen (soglia), non un limes (perimetro murario): un
32InPrimalezionedibiologia(2010),E.Boncinellihascritto:unacaratteristicadeglianimalisuperiorichevia

viachesisalelascalaevolutiva,aumentaladistanzapossibiletraunostimoloelacorrispondenterisposta(p.133),
diventando nell'uomo virtualmente infinita. Tutto ci che sta tra lo stimolo e la risposta la mente o, se si
preferisce,ilpensiero(p.134).Potremmodareilnomealtisonantedilibertaquestoampliatospettrodiscelte
comportamentalichecaratterizzanocertespeciesuperiori(p.183).
33 Losviluppoincredibiledellacortecciaprefrontalecipermisediespandereilpensieroindirezionedelfuturo,
concependonellanostraimmaginazionecatenedieventinonancoraaccaduti(J.M.Fuster,CognitiveFunctionof
FrontalLobe,inMillereCummings,Humanfrontallobe,18795).Cfr.ancheilcelebrecasodidanniallacorteccia
prefrontale analizzato in E.Tulving et al., Priming of Semantic Autobiographical Knowledge: A Case Study of
Retrogade Amnesia, Brain and cognition 8: 320, 1988. Su un altro piano, lidea che luomo, a differenza
dellanimale,vivainunadimensionestoricanonpucherimandareadunacelebrepaginanicciana(F.Nietzsche,
Considerazioniinattuali.Sullutiliteildannodellastoriaperlavita,1973(1874),III,1).
34 NoipensiamosempreacichechealtrovescriveMontaigneenonpotrebbeesserealtrimenti:essere
coscientisignifica,fral'altro,esserealtrove(M.MerleauPonty,LetturadiMontaigne,in Segni,1969(1960),p.
262).
35 "L'evoluzione culturale dell'umanit procede drittodavanti a s, sempre piveloce; inquesto momentoha
raggiuntounmovimentocosrapidochenonesageratoaffermareche,alconfrontoconl'evoluzioneculturale,
l'evoluzionegeneticapuessereconsideratatrascurabile,eaddiritturapostaugualeazero(K.Lorenz,Ildeclino
dell'uomo,1984(1983),p.7).
36Lafratturaoriginariatral'Ioeilmondosullaqualesisviluppanomoltissimeconcezionireligiose(sipensialla
cacciatadall'Eden)efilosofiche(sipensiallaconcezionedellanaturadiJ.J.Rousseau)sarebbealloranonuna
condannageneratadaunacolpaoriginaria,mapiuttostounaspecificaestraneitinnescatadall'esilioprimordiale.
37Ilrichiamoalgestoseminaledellagricolturapucondurreadunariletturadeimitidellafondazione.Romolo
tracciailsolco,uccideilfratellocheloattraversa(memoriadiuninvasionedelterritoriodapartedialtrespeciedi
ominidi?)efondalacitt.SinoticheancheCainoagricoltore,fondatoredicittefratricida.
38L'egovieneprodottoperdifferenzarispettoacichevienedefinitononegodallapercezione/definizionedis
come"diverso"dalmondo.Cfr. DiegoD'Angelo,Lagenesidell'autocoscienza.DaDarwinaMeadeMerleau
Ponty,inNema.Rivistaonlinedifilosofia,n.3,2012.

luogo mobile e marginale che l'animale-uomo abita in quanto animale che sta nel
mondo tracciando differenze, ovvero producendo definizioni che separano e
congiungono.
Il rischio dell'alienazione
La distanza sviluppa la nostra capacit adattiva, ma ci espone anche al rischio di una
estraneazione. Si pensi allo sviluppo tecnologico che ha creato un'ulteriore distanza,
avvolgendo il mondo in un velo di Matrix 39, attraverso il quale tutto viene filtrato e
risignificato al punto da modificare in modo sostanziale la nostra percezione del mondo
e il nostro modo di interagire con esso40. In questo senso come se l'uomo, animale in
esilio, avesse cercato di tornare a casa 41, cio di ricostruire un rapporto pi simbiotico
con lambiente superando l'iniziale estraneit, sviluppando strumenti che lo hanno in
realt reso in grado di costruirsi una nuova casa. In effetti, siamo gli ultimi eredi di una
pulsione a costruire che dura da centinaia di milioni di anni, e quindi a controllare
quello che ci circonda pi da vicino. Nel bene e nel male, questa spinta architettonica ha
creato alla fine il tipo di mente che attualmente possediamo 42. Il rischio quello di
dimenticare che la nostra casa, per quanto tecnologicamente evoluta, poggia comunque
sulla terra43. La capacit di allungare la distanza tra i piedi (il mondo) e la testa (il
pensiero), inaugurata dalla stazione eretta, non deve generare l'illusione di non avere
radicamento nel mondo44.
La rete della vita
dunque necessario45 che lanimale umano trovi un nuovo radicamento 46 nella natura,
39Puessereutilericordarecheilcelebrefilmdifantascienzaprendespuntodalfamosoesperimentomentaledel
filosofoematematicostatunitenseH.Putnam(BrainsinaVat,1981,pp.67).
40 Inparticolare,questaalterazionepotrebbecomportarelaminimizzazionedellanostracapacitdipercepirela
sogliacriticadell'ambiente.Ingenerale,ilproblemanascedalfattochelosviluppotecnologicorapidissimo,in
terminibiologici,haconsentitoalluomounaperformativitenorme(sipensiallaproduzionedicibooalpotenziale
bellico),senzachecifosseiltempodiadeguareinprofonditletogramma,ossiaimeccanismibiologicidicontrollo
egestionediquestinuovipoteri(cfr. R.Marchesini,IlfuturodellaspecieHomosapienssapiens,inLaScienza
UTET,9.L'uomo,2005,pp.2021).
41SullascortadiquesteosservazioniilmitodiUlisseacquistaunsensoprofondodimitodellorigine.Lafiguradi
Ulissefiguradellabilittecnicaeverbale,nonchpersonaggiosegnatodallanostalgiaperlacasalontana:tutte
caratteristichespecifichedelladimensioneumana.InteressantenotarechePieroBoitani(LombradiUlisse,1992)
abbiadefinitoUlissesegnodiuninteraepisteme.
42J.L.GouldeC.GrantGould,op.cit.,p.352.
43LaNaturaunoggettoenigmatico,unoggettochenondeltuttooggetto;essanoncompletamentedinanzia
noi.ilnostrosuolo,noncichedinanzi,macichecisostiene(M.MerleauPonty,Lanatura.Lezionial
CollgedeFrance19561960(1995),1996,p.4).
44 L'evoluzione,collocandol'uomoinposizioneeretta,lohamessoinunasituazioneinstabile:instabileinun
sensosimbolicomoltoprofondo.Poilohaabbandonatoasestesso(K.Lorenz,Ildeclinodell'uomo,1984,p.7).
45Irapportitrauominieanimalidovrannocambiare.Edovrannofarlonelladupliceaccezionediquestotermine,
nelsensodiunanecessitontologicaediundovereetico(JacquesDerrida,lisabethRoudinesco,Qualedomani?,
2004,pp.93e95).
46Dovesonogliuomini?domandgentilmenteilpiccoloprincipe.Ungiornoilfioreavevavistopassareuna
carovana:Gliuomini?Neesistono,credo,seiosette.Lihovistimoltiannifa.Manonsisamaidovetrovarli.Il
ventolispingequael.Nonhannoradici,equestoliimbarazzamolto"(A.deSaintExupry,IlPiccoloprincipe,
1986(1943),cap.XVIII).

procedendo oltre la distinzione tra uomo da una parte e animali dall'altra 47, ripensando
la vita (Zo) come una rete48 di interrelazioni tra i viventi (Bios), ognuno dei quali una
prospettiva di corpo, un orizzonte di mondo. Pi precisamente, il mondo appunto la
rete di differenze49 reciproche e dinamiche tra queste pratiche di mondo, il loro
combattersi e incontrarsi, il loro essere interrelate e interdipendenti. In questo modo
diviene possibile passare da una visione dualistica e gerarchica della vita ad una visione
plurale e molteplice, in cui l'uomo possa dare alle sue specificit tecniche e linguistiche
un compito di congiunzione e non di separazione.
La prospettiva postumanistica50, ad esempio, cerca di dare un senso nuovo alla nostra
specificit tecnica51, concependo la tchne nel suo significato coniugativo52, ossia nella
sua capacit di attivare dialoghi sempre pi profondi e articolati con le alterit non
umane, animali o tecnologiche, perch in un rapporto referenziale 53 con queste alterit
che luomo continuamente ridefinisce se stesso. Luomo viene di conseguenza ripensato
come unentit in continua trasformazione54 e viene sottolineato lo statuto dialogico e
ibrido dellontologia umana. Il sapere assume cos lo scopo di perfezionare la propria
capacit di partecipazione empatica, in quanto atto di ospitalit che allarga lorizzonte
delluomo. In questo senso, il ruolo dell'animale-uomo in quanto animale dotato di
linguaggio diverrebbe quello di com-prendere la natura 55, di dire il mondo senza
confondere la mappa con il territorio, la parola con la cosa. In questo modo si pu
superare il bivio obbligato tra la superstizione della differenza tra uomo e animale da
una parte e la superstizione di una troppo facile identit tra l'uomo e gli altri viventi
47 "Lanimale,cheparola!Lanimaleunaparolachegliuominisisonoarrogatiildirittodidare"(J.Derrida,

Lanimalechedunquesono,2006,p.71).
48IlriferimentoaF.Capra,che,dopoaverdelineatolecaratteristichediunaconcezionesistemicaebiocentrica
dellavita,conclude:Perriconquistarelanostrapienanaturaumana,dobbiamoriconquistarelesperienzadella
connessioneconlinteratramadellavita.Questoriconnettersi,religioinlatino,laveraessenzadelfondamento
spiritualedellecologiaprofonda(Laretedellavita.Unanuovavisionedellanaturaedellascienza.(1996),1997,
p.325).
49Ladifferenzaportailmondoalsuoessermondo,portalecosealloroessercose.Portandoliacompimento,li
portal'unoversol'altro[].Ladifferenza,inquantolineamediana(staccodelframmezzo),mediailrealizzarsidel
mondoedellecosenellaloropropriaessenza,ciostabilisceilloroesserel'unoperl'altro,diquestofondendoe
compiendol'unit(M.Heidegger,Incamminoversoillinguaggio,1973(1959),p.37).
50 RobertoMarchesini,Posthuman. Versonuovi modelli di esistenza, 2002; RobertoMarchesini, Il tramonto
delluomo.Laprospettivapostumanista,2009.
51 Sidelineainquestomodoancheunmodooriginaledifareiconticonlastoriadellametafisicaeconilsuo
destinotecnico(M.Heidegger,Laquestionedellatecnica,1953)equindiconil(preteso)dominioumanosulpianeta
esulvivente.
52R.Marchesini,IlfuturodellaspecieHomosapienssapiens,inLaScienzaUTET,9.L'uomo,2005,p.42.
53Luomononsolononpupiconsiderarsimisuradelmondo,mastascoprendodinonesserenemmenomisura
disestesso(R.Marchesini,ibidem,p.43).
54 Entitincontinuatrasformazione:sottoilprofiloevoluzionistico,ovverodellostatutofilogenetico;sottoil
profiloantropopoietico,ossiadel dimensionamentoculturaleedellemergenzadinuovequalit; sottoilprofilo
ontogenetico,valeadiredidefinizionedelssullabasedeicontributireferenziali(R.Marchesini,ibidem,p.42).
55Nonacasolaricercafilosoficacontemporanea[sipensi,adesempio,aHansJonas]hasottolineatolanecessit
di unetica allargata nel suo orizzonte operativo sia da un punto di vista temporale, nei confronti delle future
generazioni,siadaunpuntodivistaspaziale,neiconfrontideireferentinonumani(RobertoM.,ibidem,p.19).

dall'altra.
La poesia della biodiversit
Quest'ultima soluzione, in apparenza eticamente pi corretta, nasconde una nuova
perdita di diversit, mentre la vita vive di differenze reciproche 56, di diversit, di
pluralit57. Pensiamo alla drammatica e rapidissima perdita di biodiversit alla quale
stiamo assistendo e cerchiamo, con l'aiuto di Carlo Sini 58, di comprenderne il senso pi
profondo: Se viene meno la differenza siamo perduti, perch l'essere umano non altro
che la differenza tra tutte queste differenze e, in pi, la parola che dovrebbe custodirle 59,
che dovrebbe nominarle per custodirle, non per possederne la propriet. Si comprende,
allora, perch l'uomo sempre stato pensato come l'essere intermedio: la sua parola la
parola di tutti gli animali. Luomo assume dunque idealmente il ruolo di custode di
questa variet e assumono un senso pi ampio e pi profondo i doni che, nel mito
platonico, Ermes, dio del linguaggio 60, porta agli uomini su ordine di Zeus 61: il senso del
rispetto (aidos62) e il senso della giustizia (dike).
Il compito dell'uomo il canto della vita, la poesia 63 delle differenze, perch senza
differenza non c' vita. Il contrario della differenza l'indifferenza 64.

56 Ogniviventelet dellaltro(C.Sini,Luomoeladifferenzaanimale,FondazioneFaraggianaNovara,7

marzo2013).QuestoriferimentoequelloprecedenteadHeideggerconferisconounineditospessorefilosoficoal
concettodicoevoluzione,concettocentraleinalcunifilonidelneodarwinismo(J.Lovelock,TheAgesofGaia.A
BiographyofOurLivingEarth,1988;S.J.Gould,TheStructureofEvolutionaryTheory,2002;F.Capra,TheWeb
ofLife,1996;G.BocchieM.Ceruti,Originidistorie,1993).
57Darwin,nelconcepireperprimolaforzadellavitacomequalcosachetravalicalesingoledifferentiforme,fa
coinciderefondamentalmentelavitalitconlavariabilit(D.Tarizzo,Lavita,uninvenzionerecente,2010,p.111).
Nonpossibilecrearearmoniasenoninpresenzadiunavarietdidifferenze.
58C.Sini,Luomoeladifferenzaanimale,FondazioneFaraggianaNovara,7marzo2013.
59 Nel Genesi (2,15),accantoallafiguradelluomosignoreedominatoredelmondo,compareanchelafigura
delluomocustodedel giardinodellEden.Si vedaaquestopropositolarelazionedi E.Bianchi nel Convegno
Luomocustodedelcreato(www.monasterodibose.it/content/blogcategory/339/1874/lang,it/).
60 Ermesildiodellinguaggioedellacomunicazione,ma ancheilprotettoredeiladriedeimercanti,dei
vagabondiedeiviandanti:laspecieumanadasempresottoilsuosegno.
61Platone,Protagora,320C324A.
62Aidoseraladeagrecadellavergognaedellumilt;intesacomequalitquellasensazionediriverenzaodi
vergognachetrattienegliuominidalmale.
63Inquestocontestoilterminepoesiariacquistailsensoforteeoriginariodellasuaradiceetimologica(poiein=
fare,creare),chelointendecomecichecreaefaesistereunmondo.
64 Lanimalemiguardaeiosononudodavantialui.Ilpensare,forse,cominciapropriodaqui ( J.Derrida,
Lanimalechedunquesono,2006,p.58)[...]Lanimalepossiedeunpuntodivistasunoi,chepossiamoignorare,ma
al qualenonpossiamosottrarci.Cominciaunnuovomododiconcepirelessereumanoediconcepirelessere
vivente in generale, perch la nudit originaria del vivente, quella totalit unitaria divisa dal solco che separa
lanimaledalluomo,difronteallosguardodellaltroalqualesiamoesposti,riaffiora,potenteeinarrestabile. la
vita stessa che nella sua immediatezza reclama il diritto di essere riconosciuta e rispettata in tutte le sue
manifestazioni,senzadifferenze,senzaesclusioni(M.T.Speranza,Lanimalechedunquesono?IntornoaDerrida
perunagenealogiadelrapportouomoanimale,inScienzaeFilosofia,n.6,2011,pp.101e114).

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