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A.

Maffucci: Circuiti in regime stazionario

ver3-2005

Universit degli Studi di Cassino

Esercitazioni di Elettrotecnica:
circuiti in regime stazionario

Antonio Maffucci

ver.3 settembre 2005


2

A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario

ver3-2005

A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario

ver3-2005

1. Serie, parallelo e partitori.


ES. 1.3 - Calcolare la Req vista ai morsetti A-B e quella vista ai morsetti C-D.
R1

ES. 1.1 Calcolare la resistenza equivalente vista ai capi del generatore E.

R5
C

A
R2

R1 = 1 R2 = 4

R3

R1

R1 = R2 = 5 R3 = 10
R4 = 4 R5 = 3

R3 = 3 R4 = 2

R4

R2

R6

R3

R6 = 2

R4

Risultato: ReqAB = 7.125 , ReqCD = 1.600 .


Utilizzando lequivalenza serie e parallelo, il circuito di resistenze visto da E si pu ridurre ad un
unico resistore attraverso i seguenti passi:
ES. 1.4 - Calcolare la Req vista ai morsetti A-B e quella vista ai morsetti C-D.

R1

RA

R2

R A = R3 + R4 = 5

R1
RB

R2

Req

R5

R1 = R3 = 0.2 R2 = 0.4

RB = R A // R2 =

R A R2
= 2.22
R A + R2

R1

R4

R3

Req = RB + R1 = 3.22

R6

R4 = R5 = 1 R6 = 3

Risultato: ReqAB = 0.147 , ReqCD = 0.126 .


ES. 1.2 Calcolare la resistenza equivalente vista dal generatore J.

R3

ES. 1.5 - Calcolare il valore di R4 tale che ai morsetti A-B si abbia Req = R .

R4

R1 = R4 = 5 R2 = 3
J

R1

R5

R2

R3 = R5 = 2

Utilizzando lequivalenza serie e parallelo, il circuito di resistenze visto da E si pu ridurre ad un


unico resistore attraverso i seguenti passi:

R3
RB

R1

R2

R3

R4

R1 = R2 = R R3 = R / 2

Risultato: R4 = 2 R.

ES. 1.6 - Calcolare la Req vista ai morsetti A-B e quella vista ai morsetti C-D.

RA

RC

RA

Req

A
R1

R A = R4 + R5 = 7
RR
RB = 1 2 = 1.87
R1 + R2

RC = RB + R3 = 3.87

Req =

R A RC
= 2.49
R A + RC

R4

R3

R5
R2

R1 = 2.3 m R2 = 1.4 m
R3 = 1 m, R4 = 3 m, R5 = 0.8 m

Risultato: ReqAB = 0.47 m, ReqCD = 0.63 m.


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A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario

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A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario

ver3-2005

ES. 1.9 - Calcolare la potenza erogata dal generatore E e quella assorbita dal resistore R5
ES. 1.7 - Calcolare la tensione v3 usando il partitore di tensione.
iE

+ v3

E = 220 V

R3

R1

R3

R1

R5

i5

R4

R2

R1 = 10 R2 = 2
R3 = 3 R4 = 5 R5 = 2

R1 = 50

R2

E = 10 V

R2 = R3 = 100

Scegliendo le correnti come in figura, le potenze richieste sono date da:


PEerog = Ei E , PR = R5 i52 .

Il partitore di tensione si applica a due resistori in serie, quindi occorre preliminarmente


ricondursi alla rete equivalente seguente:

La i E si valuta a partire dal calcolo della resistenza equivalente vista ai capi del generatore:

R1

iE

+
v3

RA

R R
R A = R2 // R3 = 3 2 = 50
R3 + R2

R A = R4 // R5

i3

R1

iE =

E
= 0.88 A
Req

i3
iE

J = 10 mA

R1

R2

R2 = 3

R2
R2 + RB

quindi ricaviamo i5 ripartendo i3 tra i resistori R4 ed R5 :

i3
RA

i3 = iE

RB

R1 = R3 = 5

R3

i5 = i3

Il partitore di corrente si applica a due resistori in parallelo, quindi occorre riferirsi alla rete
equivalente seguente:

R1

Nota la corrente i E , si pu ricavare la i5 applicando due volte il partitore di corrente. Dapprima


ricaviamo i3 dalla rete equivalente seguente

RA
= 110 V .
R A + R1

R2

Req = R1 + RC = 11.36

da cui si ricava: PEerog = 8.80 W .

ES. 1.8 - Calcolare la corrente i3 usando il partitore di corrente.

R B = R3 + R A

Req

RC = R B // R2

Applicando ora il partitore di tensione si ha:


v3 = E

R4
= 0.19A
R4 + R5

PR5 = 72.20 mW .

ES. 1.10 - Calcolare la potenza erogata dal generatore J e quella assorbita dal resistore R1 .

R3

R A = R2 + R3 = 8

R4
J =5 A

R1

Applicando ora il partitore di corrente si ha (tenuto conto dei versi):


R1
= 3.84 mA.
i3 = J
R A + R1

J
R2

R5

R1 = R4 = 5 R2 = 3
R3 = R5 = 2

Risultato: PJerog = 62.25 W , PR1 = 7.25 W .

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ES. 1.11 - Calcolare la potenza erogata dal generatore e quella assorbita da ogni resistore.
Verificare la conservazione delle potenze.

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2. Sovrapposizione degli effetti.


ES. 2.1 - Calcolare la potenza totale erogata dai generatori.

J = 10 A

R3

R1

R4

R2

R1 = 2 R2 = 10

R2

R3 = 20 R4 = 15

R1

Risultato: PJerog = 0.886 kW, PR1 = 0.023 kW, PR2 = 0.004 kW, PR3 = 0.335 kW, PR4 = 0.524 kW.

R1
R2

R1 = R2 = 3
R3 = 2 R4 = 5

La tensione v J e la corrente iE si possono valutare applicando la sovrapposizione degli effetti,


risolvendo i due circuiti ausiliari ottenuti considerando un solo generatore acceso:
iB
iE
R4
R2
R4
R2
R3
R3
+
J
R1
iE
E
R1
v A
v J
vJ

R1 = 10 R2 = 0.1 k

R4

J = 20 A

PEerog = Ei E , PJerog = Jv J .

E = 220 V

icc

Adottando la convenzione del generatore sui due generatori della rete, la potenza erogata da
ciascuno di essi sar data da:

ES. 1.12 - Calcolare la corrente icc che circola nel corto-circuito.

R3

E = 10 V

R4

R3

R3 = 25 R4 = 2 k

Risultato: icc = 5.87 A.


ES. 1.13 - Calcolare la tensione v0 sul circuito aperto in figura.

R3

J1 = 1 A

R4
R2

R1

R5

Con riferimento al primo circuito ausiliario, il contributo vJ ottenuto valutando la resistenza


equivalente vista dal generatore:

R6

Req J = ( R3 // R4 + R2 ) // R1 = 1.79 v J = Req J J = 35.80V .

R1 = 10 R2 = 10
R3 = 15 R4 = 5

Per valutare iE si pu utilizzare la tensione vA sul parallelo R A = R3 // R4 :

R5 = 30 R6 = 25

v0

RA
v
i E = A = 2.31 A
R2 + R A
R4
(nellultimo passaggio si tenuto conto della convenzione adottata su R4 ). Nel secondo circuito
ausiliario, il contributo iE ottenuto valutando la resistenza equivalente vista dal generatore:
v A = v J

Risultato: v 0 = 6.43 V .

Req E = ( R1 + R2 ) // R3 + R4 = 6.50 iE = E / Req E = 1.54 A.

ES. 1.14 - Valutare la potenza assorbita dai resistori della rete in figura.

R1

R2

Per valutare v J utile passare attraverso il calcolo della corrente iB della serie RB = R1 + R2 :

E = 10 V

R3

i B = i E

R1 = 10 R2 = 1

R3
RB + R3

v J = R1i B = 1.14 V .

Se ne conclude che:

R3 = 100

PEerog = EiE = E (iE + iE ) = 7.70 W , PJerog = Jv J = J ( v J + v J ) = 0.74 kW.

Risultato: PR1 = PR3 = 0, PR2 = 100 W.

(Si osservi che in questa rete il generatore di tensione sta assorbendo potenza elettrica positiva).
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A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario

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A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario

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ES. 2.2 - Calcolare la potenza totale erogata dai generatori.


ES. 2.6 - Determinare la potenza erogata dal generatore E1.

E1

R1

R1

R2
R1

R1

E1 = 10 V, E 2 = 20 V

E2

R1

R1 = 2 , R2 = 1

R2

E1

R3

E1 = 5 V , E 2 = 12 ,

E2

R1 = 3.5 , R2 = 2.3 , R3 = 3.2 .

Risultato: PEerog = 16.67 W, PEerog = 0.12 kW.


1

Risultato: PEerog
= 2.05 W.
1
ES. 2.3 - Calcolare la potenza totale erogata dai generatori.
E = 50 V

R4

R2

R1

R3

ES. 2.7 - Utilizzando il principio di sovrapposizione degli effetti, determinare la tensione v.

J = 20 A

R1 = 1 R2 = 5

R3 = R4 = 10
R1

Risultato:

PEerog

= 0.09 kW,

PJerog

= 1.36 kW.

R3
R1

E1

+
v1

E2

i3
R4

E = 5 V , J = 2 mA

R2

R1 = 3 k, R2 = 2.4 k, R3 = 3.2 k

R3

Risultato: v = 0.32 V.

ES. 2.4 - Calcolare la tensione v1 e la corrente i3.


R2

ES. 2.8 - Utilizzando il principio di sovrapposizione degli effetti, determinare la corrente i e


la potenza assorbita da R3

R1 = R2 = R3 = R4 = 2
E1 = 5 V, E 2 = 2 V

R1

R2

R3

E = 10 V , J = 1 mA
E

R1 = 3.2 k, R2 = 2.2 k, R3 = 3.5 k

Risultato: v1 = 1.60 V, i 3 = 0.90 A.


Risultato: i = 1.37 mA, P = 6.57 mW.
ES. 2.5 - Utilizzando la sovrapposizione degli effetti, dimostrare la Formula di Millmann.
ES. 2.9 - Valutare la corrente i e la potenza erogata dal generatore E1.

A
R1

R3

R2

v AB
+

E1

E2

E3

v AB

E1 E 2 E3
+
+
R
R2 R3
= 1
1
1
1
+
+
R1 R2 R3

R1
E1

R3
E1 = 10 V , E 2 = 20 V

R2
+

E2

R1 = 5 ,

R 2 = 20 ,

R3 = 10

= 2.86 W.
Risultato: i = 0.86 A, PEerog
1
9

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3. Generatori equivalenti di Thvenin e di Norton.

=J
I cc

a
+

R2

=
I cc

R3
b

a
R2

Req = R2 + R1 // R3 = R2 +

R3

+ I cc
= 5 A .
I cc = I cc

ES. 3.3 - Utilizzando l'equivalente di Norton calcolare la corrente che circola in R4 .


R1

R1R3
.
R1 + R3

b
La tensione a vuoto E0 si ottiene valutando la tensione tra i morsetti aperti. Tenuto conto che in
queste condizioni non circola corrente sul resistore R2 evidente che la E0 anche la tensione
su R3 . Poich R1 ed R3 sono in serie, la tensione E0
i2 = 0
si pu ricavare da un semplice partitore di tensione:
a
E0 = E

R3
.
R1 + R3

R1

R2

R3

E0

E0
b

R1

R3
+

J = 20 A

R1 = R2 = 2

R3 = R4 = 4

R3
R4

E = 54 V
J = 10 A
R1 = 6

R2 = R3 = 4

R4 = 12
i4

Riducendo la rete vista ai capi di R4 con il teorema di Norton, si ottiene la rete seguente, dalla
quale si evince che
i4
Req
.
i4 = I cc
I
Req
Req + R4
cc
R4

R1

E = 10 V

R4

R2

I circuiti per valutare i parametri di Norton sono riportati di seguito:

ES. 3.2 - Calcolare lequivalente di Norton visto ai capi dei morsetti a-b.
R2

E
= 5 A ,
RE

dove R E = ( R1 + R2 ) // R3 = 2 . Pertanto la I cc sar

La resistenza equivalente si ottiene spegnendo lunico generatore, quindi studiando la rete


seguente
R1

R1
= 10 A
R1 + R2

dovuto al generatore di tensione si


(si noti che R3 ed R4 sono cortocircuitate). Il contributo I cc

valuta sostituendo il generatore di corrente con un circuito aperto. In questo circuito I cc
proprio la corrente che circola nel generatore di tensione (si noti che su tale generatore fatta la
convenzione dell'utilizzatore):

ES. 3.1 - Calcolare lequivalente di Thvenin visto ai capi dei morsetti a-b.

R1

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Req

R2

R1

R3

R2

R3

I cc

I cc

Si avr allora

La resistenza equivalente si ottiene spegnendo i generatori:


Req = R4 //[ R3 //( R1 + R2 )] = 1.33

Req = R1 // R2 + R3 = 6.40 .

La corrente I cc la corrente che circola da a a b quando i due morsetti sono in corto-circuito.


dovuto al solo
Applicando il principio di sovrapposizione degli effetti, il contributo I cc
generatore di corrente si valuta sostituendo il generatore di tensione con un corto-circuito e
applicando la formula del partitore di corrente:

La corrente I cc si pu valutare applicando il principio di sovrapposizione degli effetti. Il


dovuto al solo generatore di corrente si valuta sostituendo il generatore di
contributo I cc
tensione con un corto-circuito e applicando la formula del partitore di corrente:

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= J
I cc

R3
= 6.250 A
R3 + ( R1 // R2 )

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ES. 3.6 - Utilizzando il teorema di Norton calcolare la potenza assorbita dal resistore R3 .

dovuto al generatore di tensione si valuta sostituendo il generatore di corrente


Il contributo I cc
con un circuito aperto. Applicando il partitore di tensione si pu ricavare la tensione sul parallelo
R p = R2 // R3 e quindi ricavare la corrente richiesta (che circola in R3 ).

v p = E

Rp

=
I cc

R1 + R p

v p
R3

R2

R1

= 3.375 A .

R4

Si ottiene in definitiva
+ I cc
= 2.875 A
I cc = I cc

R3

E = 5V
J = 1 A
R1 = R3 = 2 M
R2 = 800 k
R4 = 300 k

i4 = 1.000 A.

Risultato: PR3 = 0.43 W .


ES. 3.4 - Utilizzando il teorema di Thvenin calcolare la potenza assorbita dal resistore R2 .

R3
R1

R4

R1 = R2 = 1 k R3 = 2 k

J 1 = 2 mA

J2

J 2 = 1 mA
R1 = R2 = 2 k

R1

R4 = 5 k

R3

R4

R2

R3 = R5 = 10 k
R4 = 3 k

Risultato: PR5 = 54.87 W .

Risultato: PR2 = 0.85 mW .

ES. 3.5 - Utilizzando il teorema di Thvenin calcolare la corrente i5 .


R1

R5

J1

E = 1 V J = 2 mA

R2

ES. 3.7 - Utilizzando il teorema di Thvenin calcolare la potenza assorbita da R5 .

i5

R3

R2
R4

R5

ES. 3.8 - Verificare che il resistore R non percorso da corrente se tra le resistenze vi la
seguente relazione (ponte di Wheatstone):

E = 12 V
R1 = R3 = 0.2 k

R2

R1

R2 = 0.6 k

R1 R2
=
R4 R3

R4 = R5 = 0.4 k

R4

R3

Risultato: i5 = 18 mA.

E
+

(Suggerimento: applicare Norton ai capi di R ed imporre che sia nulla la corrente Icc)

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A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario

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4. Metodi generali per lanalisi delle reti in regime stazionario.


ES. 4.2 - Utilizzando il metodo dei potenziali nodali calcolare la corrente nel resistore R4.
ES. 4.1 - Date le seguenti reti di bipoli, scrivere un sistema completo di equazioni di
Kirchhoff indipendenti.

R3
J1

2
1

J1 = J 2 = 1 A

J2

J3

R5

J3 = 3 A

R1 = 30 R2 = 10

R2

R1

i4

R4

R3 = 25 R4 = 5
R5 = 35 R6 = 15

R6

6
4

(a)

(b)

Si individuino i nodi della rete e si orientino tutte le correnti nei resistori, adottando su di essi la
convenzione normale:

Rete (a)

Orientando il grafo come in figura e scegliendo, ad esempio, lalbero indicato, un possibile


sistema completo di equazioni di Kirchhoff dato da:
i1 + i2 + i6 = 0

LKC i2 i3 + i4 = 0
i + i i = 0
4 5 6

v1 + v 2 v3 = 0

LKT v3 + v4 + v5 = 0
v v + v = 0
4
6
2

i1
R1

i2
J2
R2

B
R5
i5

i4

R4

J3

R6
i6

Avendo scelto come potenziale di riferimento quello del nodo D, le incognite saranno i
potenziali degli altri tre nodi: e A , eB , eC . Per le convenzioni adottate si ha:
v1 = v 2 = e A , v3 = e A e B , v 4 = e A eC , v5 = e B , v6 = eC .

Orientando il grafo come in figura e scegliendo, ad esempio, lalbero indicato, un possibile


sistema completo di eq. di Kirchhoff dato da:

v1 v 2 v5 = 0

R3

J1

Rete (b)

i1 + i2 i6 = 0

LKC i2 i3 + i5 = 0
i i + i = 0
3 4 6

i3

2
1

6
5

3
4

Applicando la LKC ai nodi A, B, C e sostituendo le caratteristiche dei resistori (scritte con


riferimento alle conduttanze) si ottiene il sistema:
i1 + i2 + i3 + i4 = J 1 + J 2

i3 + i5 = J 3
i + i = J
3
4 6

G1e A + G2 e A + G3 ( e A eB ) + G4 ( e A eC ) = J 1 + J 2

G3 ( e A eB ) + G5eB = J 3
G ( e e ) + G e = J
6 C
3
4 A C

Si osservi che tale sistema pu essere posto nella forma matriciale:

5
4

LKT v 2 + v 4 + v5 + v6 = 0
v + v + v = 0
5
3 4

G1 + G2 + G3 + G4

G3

G3
G4

G3 + G5
0

G4

eA

eB =
0
G4 + G6 eC

J1 + J 2
J3
J3

Risolvendo tale sistema si ottiene:


e A = 7.500 V ,

Si osservi che su tutti i bipoli delle reti (a) e (b) stata adottata la stessa convenzione.
da cui:
15

i4 =

eB = 48.125 V ,

eC = 5.625 V

v4
= G4 ( e A eC ) = 2.625 A.
R4
16

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ES. 4.3 - Utilizzando il metodo dei potenziali nodali modificato calcolare la potenza erogata
dai due generatori e la potenza assorbita dai resistori (verificare la conservazione
delle potenze).

R2

R4

R1 = 5 R2 = 40

R1

R1

i2 R
3
R2

R4

J2
R2

R4

R4

R3

R5

R1

R6

E1

R5

R2

E1

E2

J1

E3

E2

R3

i3 C

R6

J1

R3 = 80 R4 = 120

Si individuino i nodi della rete e si orientino tutte le correnti nei resistori, adottando su di essi la
convenzione normale:

A i1

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ES. 4.4 - Con riferimento alla seguenti reti:


a) scrivere il sistema completo delle equazioni di Kirchhoff e delle equazioni
caratteristiche (utilizzare grafo, albero e co-albero).
b) scrivere il suddetto sistema in forma matriciale, individuando le matrici di
incidenza ridotta e di maglia fondamentale.

E = 50 V J = 60 A

R3

R1

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R7

J2

i4

D
ES. 4.5 - Utilizzando il metodo delle correnti di maglia calcolare la corrente in R2.
R1

Avendo scelto come potenziale di riferimento quello del nodo D, le incognite saranno i
potenziali degli altri tre nodi: e A , eB , eC . Per la presenza del generatore di tensione tra nodo A e
nodo D, si ha banalmente e A = E . Con le convenzioni adottate si ha:

R5

v1 = E eB , v2 = eB , v3 = eB eC , v 4 = eC .

R4

J1

J 1 = 10 A

i2

R2

J2 = 5 A

R3

R1 = 2

J2

Applicando la LKC ai nodi B e C e sostituendo le caratteristiche dei resistori (scritte con


riferimento alle conduttanze) si ottiene il sistema:
i1 + i2 + i3 = 0

i3 + i4 = J

Risultato: i2 = 1.5 A. .

(G1 + G2 + G3 )eB G3eC = G1 E

G3eB + (G3 + G4 )eC = J

ES. 4.6 - Utilizzando il metodo delle correnti di maglia calcolare la potenza erogata da
ciascun generatore della rete.

Risolvendo tale sistema si ottiene:


eB = 0.20 kV ,

R2 = R3 = 3

R4 = R5 = 5

eC = 3.00 kV .

Adottando la convenzione del generatore sui due generatori si ha:


PEerog = EiE = Ei1 = EG1v1 = EG1 ( E eB ) = 1.50 kW

R3

PR1 = G1v12 = G1 ( E eB ) 2 = 4.50 kW

J 1 = J 2 = 1 mA, E = 2 mV

J2

J1

PJerog = Jv J = Jv4 = JeC = 180.00 kW

R2

R1

PR2 = G2 v22 = G2 eB2 = 1.00 kW

R1 = 0.3 R2 = 0.2
R3 = 0.4 R4 = 0.5

R4

PR3 = G3v32 = G3 ( eB eC ) 2 = 98.00 kW


PR4 = G4 v42 = G4 eC2 = 75.00 kW

Risultato: PEerog = 5.2 W, PJerog = 3.0 W, PJerog = 1.6 W.

facile verificare che PR1 + PR2 + PR3 + PR4 = PEerog + PJerog .

17

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5. Analisi di reti con doppi-bipoli resistivi e generatori pilotati


ES. 5.1 - Analizzando i seguenti doppi-bipoli:
i1
i2

+
v1

RA

RB

RC

i1

+
v2

+
v1

R AB

i2

R AC RBC

G11 =

+
v2

i1
v1

R1
R1

c) verificare le seguenti formule di trasformazione stella-triangolo (suggerimento:


imporre lequivalenza tra gli schemi a T e a ):

2G1G2

G1 G1 +
G
2
1 + G2
= 0.33 S .
G11 =
2G1G2
2G1 +
2G1 + G2

i1

R AC =

R A RB + R A RC + RB RC
RB

RB =

R AB RBC
R AB + R AC + RBC

RBC =

R A RB + R A RC + RB RC
RA

RC =

R AC RBC
+ R AC + RBC

R AB

R AB

G12 =

R AB R AC
+ R AC + RBC

R1

R1

R2
R1

R1

E2

i2
v1

v2 = 0

v1

ix
R1

R1

R2
R1

i2

R1

Il circuito per il calcolo di tale parametro disegnato in alto. Si osservi che:


G12 =

ES. 5.2 - Con riferimento alla seguente rete:


a. caratterizzare attraverso la matrice G il doppio bipolo resistivo visto ai capi
dei generatori;
b. utilizzare la matrice G per calcolare la potenza assorbita dal doppio-bipolo;

E1

Per la simmetria della rete rispetto alle due porte, si ha anche G11 = G22 (si provi a dimostrarlo).
Lelemento G12 definito come:

Y
RA =

R AB

R1

quindi corrisponde alla conduttanza di ingresso della rete descritta in alto. Applicando le regole
di equivalenza serie e parallelo di conduttanze si ottiene:

b) verificare che lo schema a realizza una qualunque matrice G con le posizioni


seguenti (formule di sintesi): G AC = G11 + Gm , GBC = G22 + Gm , G AB = Gm ;

R R + R A RC + RB RC
= A B
RC

R1

R2

v2 = 0

a) verificare che lo schema a T realizza una qualunque matrice R con le posizioni


seguenti (formule di sintesi): R A = R11 Rm , RB = R22 Rm , RC = Rm ;

ver3-2005

a.) Lelemento G11 definito come:

schema a (triangolo)

schema a T (stella)

A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario

quindi ci si riporta al calcolo di

i2
v1

v2 = 0

i2
i1

v2 = 0

i1
v1

v2 = 0

i2
i1

= G11
v2 = 0

i2
i1

v2 = 0

, che pu essere effettuato con lapplicazione reiterata del

partitore di corrente:
i2 i x / 2
R1
1
=
=
i1
= 0.25
i1
i1
2i1 R1 + R2 + R1 / 2

da cui: G12 = 0.25 G11 = 0.08 S .

E1 = E 2 = 10 V

Si provi a verificare che G12 = G21 = Gm , propriet valida per tutti i doppi-bipoli reciproci.

R1 = 2 R2 = 1

b.) Introdotto il vettore e T = E1

E 2 , la potenza assorbita dal doppio-bipolo esprimibile

come:
P = e T i = e T G e = G11 E12 + G22 E 22 + 2Gm E1 E 2 = 50 W .

19

20

A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario

ver3-2005

a) caratterizzare attraverso la matrice H il doppio bipolo resistivo visto ai capi dei


generatori;
b) utilizzare la matrice H per calcolare la potenza assorbita da tale doppio-bipolo;
+

R2

ver3-2005

Per calcolare V0 basta applicare la LKC e la LKT:

ES. 5.3 - Con riferimento alla seguente rete:

R1

A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario

E = 50 V

J = 20 A

R1 = 1 R2 = 5

R4

R3

R3 = R4 = 10

Risultato: a) H 11 = 0.909 , H 22 = 0.073 S , H 12 = H 21 = 0.045 ; b) P = 0.546 kW .

i R i R = J

iR =

J
,
1

V0 = E + Ri R = E +

RJ
1

Per calcolare Req occorre spegnere tutti (e soli) i generatori indipendenti, cio E e J, e valutare
iR
i
1
i = i R i R i = (1 )i R
+
v
iR =
R
v
R
i R

v
R
Req = =
1
i 1
Per > 1 si ha Req < 0 , risultato plausibile visto che nella rete presente un bipolo attivo. Per

= 1 non esiste il circuito equivalente di Thvenin.


ES. 5.4 - Con riferimento al seguente doppio-bipolo:
ES. 5.6 - Per il circuito in esame, determinare il valore di R2 che rende massima la potenza
assorbita dallo stesso resistore R2 .

a) caratterizzarlo attraverso la matrice R;


b) sintetizzare un doppio-bipolo equivalente con uno schema a T;
R1

R3

R2

i1

+
v1

R4

i2

R5
R6

+
v2

R1 = R2 = R3 = R4 = R

R1

2v 2
R2

+
v2

E = 6V
R1 = 6

1
2
R5 = R R6 = R
3
3
R = 24

La condizione di massimo trasferimento di potenza su R2 si pu trovare immediatamente una


volta rappresentata tutta la rete vista ai capi di R2 attraverso il
i2
generatore equivalente di Thvenin: R2 = Req .

Risultato: a) R11 = 24 , R22 = 12 , Rm = 8 ; b) R A = 16 , RB = 4 , RC = 8 .

Req

Il calcolo di Req pu essere effettuato facilmente applicando

ES. 5.5 - Valutare l'equivalente di Thvenin ai capi dei morsetti 1-1'


iR

Kirchhoff:

R2

+
v2

R
1

V0

Req =

i R (t )

v2
i2

=
E =0

v2
R
= 1 = 2 .
v 2 + 2v 2
3
R1

Risultato: V0 = E +

RJ
R
.
, Req =
1
1

21

22

A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario

ver3-2005

ES. 5.7 - Per il circuito Il seguente circuito rappresenta lo schema equivalente di un


amplificatore di tensione. Calcolare:
a) la matrice delle conduttanze del doppio bipolo ai capi dei morsetti 1-1' e 2-2';
b) il guadagno di tensione Av = vU / v S
c) i valori dei parametri Rin ed Rout per cui il guadagno Av massimo.
iin

RS

+
vin

vS

Rout

Rin

G12 =

G21 =

i1
v2
i2
v1

=
v1=0

v1
Rin v 2

=
v2 = 0

Rout

1 i1

=4

Rin

v1 (t )

V A
R i = J
1

V B + i = 0
R2

+
v2

V A V B = v1 = V A

V A VB
+
=J
R1 R2

V A (1 + )
+
VA = J
R1
R2

G22 =

i2
v2

=
v1= 0

v2
1
=
.
Rout v 2 Rout

R1

R2
E = 6V

vu = vin

R1 = 10 R2 = 20

=5

RU
,
Rout + RU

Risultato: P2 = 5 W .

da cui
Av =

J
= 4V
1 (1 + )
+
R1
R2

ES. 5.9 - Calcolare la potenza dissipata in R2.

b) analizzando la maglia alla porta 1 e quella alla porta 2 si ottiene:


Rin
,
Rin + RS

VA =

V B = (1 + )V A = 20 V .

Si osservi che G12 G21 , cio il doppio-bipolo non reciproco.

vin = v s

V B = (1 + )V A .

Applicando il metodo dei potenziali nodali (modificato) si ha:

i2 2

v1=0

v1

;
=
Rout v1
Rout

R2

J =3A
R1 = 4 R2 = 10

Indicando con V A , V B i potenziali dei nodi A e B si ha che


V A = v1

= 0;

R1

v1

+
vU

+
v1

i
1
;
= 1 =
Rin i1 Rin

v1

a) Orientando correnti e tensioni del doppio-bipolo


come nella figura a lato, la matrice delle conduttanze
si valuta applicando la definizione:

v2 = 0

RU

vin (t )

ver3-2005

ES. 5.8 - Calcolare i potenziali di nodo del circuito seguente.

i
G11 = 1
v1

A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario

vu
Rin
RU
.
=
vs
Rin + RS Rout + RU

ES. 5.10 - Con riferimento al seguente circuito, valutare lequivalente di Norton ai capi di
R2 e la corrente i2 circolante in tale resistenza.
i1

R1

R2

c) Osservando l'espressione di Av semplice verificare che il massimo dato da


E

Av max =

e si ottiene per Rin , Rout 0 .

Risultato: I cc = (1 )
23

i1

i2

Req
R
E
, Req = 1 , i2 = I cc
.
1
R1
R2 + Req
24

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