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Ghisa duttile

za della grate lamellare che ore una via preferenziale


per la loro propagazione (gura 2a).
La ghisa sferoidale presenta un notevole miglioramento di tutte le caratteristiche meccaniche ed inoltre una
propriet che sconosciuta alla ghisa normale": la
duttilit.

1 Composizione chimica delle ghise duttili


Fig.1. Noduli di grate in una ghisa duttile

La composizione di una ghisa duttile non molto diversa


da quella di una ghisa grigia. Un attento controllo della
Una ghisa duttile (detta anche ghisa sferoidale o ghisa
composizione tuttavia necessario perch possano essere
a grate sferoidale o ghisa nodulare- in inglese ductisoddisfatti precisi requisiti strutturali:
le iron) una ghisa in cui la grate, anzich sotto forma
di lamelle, si presenta in noduli a forma di sferoidi. I noduli si trovano in una matrice metallica la cui struttura
funzione della composizione chimica del tipo speci assenza di carburi;
co di ghisa, della velocit di rareddamento al momento
della solidicazione e degli eventuali trattamenti termici
successivi.
corretta forma e distribuzione della grate;

struttura della matrice desiderata.

Una tipica composizione chimica di base di una ghisa


duttile non legata la seguente:
La presenza di carburi determina un signicativo incremento della durezza accompagnato da un deterioramento
di tutte le altre propriet meccaniche e da una riduzione
della lavorabilit.
La formazione di carburi pu essere evitata assicurando
un alto potere gratizzante del bagno fuso espresso attraverso il contenuto di carbonio equivalente (CE). Esistono
diverse formule per esprimere CE, utilizzate per stimare
le strutture di solidicazione del getto.
Utilizzando lespressione CE = C% + 1/3(Si% +P%), un
valore di CE intorno a 4,3 suciente a garantire assenza di carburi ed una buona qualit degli sferoidi di
grate. Valori troppo bassi di CE riducono il potenziale
di gratizzazione e possono dar luogo ad eccessivo ritiro durante la solidicazione, valori troppo alti producono
degenerazione dei noduli di grate.

Fig.2. Interazione tra cricca e grate

La forma sferoidale della grate produce una minore concentrazione di tensione rispetto a quella lamellare; inoltre
la forma sferica quella che a parit di volume presenta la minore supercie e la matrice risulta perci meno
danneggiata riuscendo cos a sfruttarne meglio le caratteristiche.
Inoltre nella ghisa sferoidale i noduli di grate esercitano
unazione di arresto per le cricche (gura 2b), a dieren1

STRUTTURA DELLE GHISE DUTTILI

base della grate.


La nodularit (percentuale di grate presente in forma di
noduli tipo I o II) viene valutata contando le particelle di
grate di ciascun tipo. Generalmente si raccomanda una
nodularit maggiore del 90%, anche se una nodularit superiore all'80% talvolta ritenuta accettabile.
Assicurata la corretta morfologia della grate, le propriet delle ghise duttili sono controllate attraverso la
struttura della matrice metallica.

2 Struttura delle ghise duttili

Figura 3 Normogramma per il calcolo del carbonio


equivalente
Altre espressioni per CE sono talvolta utilizzate e in gura 3 riportato un esempio di normogramma per la scelta
corretta delle percentuali di carbonio e silicio.
Il magnesio il pi ecace e sperimentato nodulizzante,
anche se, quando aggiunto allo stato puro, presenta inconvenienti come brusche reazioni ed esplosioni gassose.
Per il suo alto potere termogeno quindi impiegato in leghe con nichel, rame, litio, ferro-silicio.
Altri elementi aggiunti per avere la sferoidizzazione della grate sono il cerio, il calcio, il litio, il sodio ed il
bario; per solo magnesio e cerio hanno assunto importanza commerciale. Questultimo quasi mai impiegato
da solo dato il suo migliore eetto se unito al magnesio.
Dato che lo zolfo uno degli elementi a pi elevato potere
antigratizzante, necessario eliminarlo o ridurlo il pi
possibile; una desolforazione spinta indispensabile anche perch lo zolfo, combinandosi col magnesio, potrebbe neutralizzare leetto sferoidizzante di questultimo.
ovviamente da evitare o limitare la presenza di elementi promotori di carburi quali cromo, vanadio e boro. Il
magnesio pu avere un eetto di stabilizzazione dei carburi di questi elementi, soprattutto in getti di grossa sezione dove la segregazione promuove la formazione di
carburi intercellulari.

Ghise duttili ferritiche: sono costituite da noduli di


grate in una matrice completamente ferritica, che
conferisce alla ghisa una buona duttilit e resistenza
all'impatto, resistenza a trazione e carico di snervamento equivalenti a quelli di un acciaio non legato.
Le ghise duttili ferritiche possono essere prodotte
direttamente in fonderia, ma per conferire duttilit
e tenacit al getto si esegue in genere un trattamento
di ricottura.
Ghise duttili ferritico-perlitiche: hanno una matrice mista costituita da ferrite e perlite. Questa la
forma pi frequente con la quale si presentano le ghise duttili, e si ottiene direttamente alla solidicazione del getto. Hanno propriet intermedie tra quelle
ferritiche e quelle perlitiche, con buona lavorabilit
e bassi costi di produzione.
Ghise duttili perlitiche: la matrice quasi completamente perlitica, con piccole quantit di ferrite presente intorno ai noduli di grate. Sono dotate di elevata resistenza a trazione, buona resistenza
all'usura e moderata duttilit. A parit di resistenza
hanno lavorabilit superiore a quella degli acciai. Si
esegue a volte un trattamento di normalizzazione del
getto uscito dalla fonderia per migliorare la matrice
perlitica.

Le tre tipologie di ghise duttili ora viste costituiscono


le ghise duttili convenzionali, sono in genere non legate e la struttura della matrice ottenuta direttamente
in fonderia (il trattamento di ricottura sulle ghise duttili
ferritiche si esegue per migliorarne la duttilit e non per
modicarne la struttura). Le ghise duttili possono anche
essere legate e/o trattate termicamente per estenderne il
Una corretta forma e distribuzione della grate essen- campo di propriet e di applicazioni.
ziale a conferire alle ghise le migliori propriet meccaniche.
Ghise duttili martensitiche: utilizzando sucienti
La distribuzione e la morfologia possono essere valutaquantit di elementi di lega che prevengono la forte metallogracamente, con metodi qualitativi, attravermazione della perlite, e applicando al getto un tratso luso di una semplice tavola di comparazione, oppure
tamento di tempra, si ottiene una matrice costituiquantitativamente con tecniche magnetiche o mediante
ta da martensite che conferisce elevata resistenza e
ultrasuoni.
durezza, ma duttilit e tenacit molto basse.
La forma dei noduli pu essere valutata in accordo allo
Ghise duttili austenitiche: in queste ghise
standard ASTM A247 che denisce sette morfologie di
l'austenite resa stabile a temperatura ambiente

3
grazie alla presenza del nickel come elemento
di lega in percentuali tra il 18 ed il 36%. La
matrice austenitica conferisce ottima resistenza
alla corrosione ed ossidazione, buona resistenza e
stabilit dimensionale alle alte temperature.
Ghise duttili austemperate (ADI): le ghise ADI
(Austempered Ductile Iron) sono le ultime nate nella famiglia delle ghise duttili, sono prodotte mediante trattamento termico di austempering delle ghise duttili convenzionali. La loro matrice costituita da una combinazione di ferrite aciculare ed austenite satura di carbonio. Le propriet delle ghise
ADI possono essere fatte variare signicativamente in funzione della composizione della ghisa e dei
parametri del trattamento.
La forte inuenza sulle propriet meccaniche esercitata
dalla forma della grate e dalla struttura della matrice
produce signicative correlazioni tra le propriet meccaniche.
Per ciascuna ghisa duttile la resistenza a trazione e lallungamento possono essere correlate mediante unequazione
del tipo:
(tensile strength ksi)2 x (elongation%) 1000 = Q
dove Q una costante.
Valori alti della costante Q sono indice di elevata resistenza e/o allungamento, quindi denotano una ghisa dotata di
elevate propriet. Per questo Q denito come indice di
qualit di una ghisa duttile e indicato come QI (Quality
Index).
Valori alti di QI possono essere ottenuti nelle ghise duttili
con elevata nodularit, alto numero di noduli, basso contenuto di carburi, basso contenuto di fosforo (< 0,03%)
ed assenza di porosit.

Designazione

Secondo la norma UNI EN 1563 la ghisa sferoidale


nell'Unione Europea viene indicata con la sigla GJS seguita da un numero che indica la resistenza minima a trazione (R )in MPa e da un secondo numero che indica
l'allungamento minimo percentuale (A%). I due numeri
sono separati da un trattino - es. GJS-400-15.
La designazione pu presentare anche due ulteriori
simboli alfanumerici:
LT - bassa temperatura: es. GJS-350-22-LT
RT - temperatura ambiente: es. EN-GJS-350-22RT
Precedentemente le ISO R1083 indicavano la ghisa sferoidale con due numeri separati da trattino: il primo indicava la resistenza minima a trazione in MPa e il secondo
l'allungamento minimo percentuale - es. 400-18.

In Italia invece, prima dell'entrata in vigore delle norme comunitarie, la ghisa sferoidale veniva indicata (UNI
4544) con la sigla GS seguita dal valore della resistenza
minima a trazione in MPa - es. GS 400
Di seguito vengono descritte le designazione della ghisa
sfeoridale secondo altre normative:
La norma tedesca DIN 1693-1 designa la ghisa sferoidale con il simbolo alfanumerico GGG seguito
dal dalla resistenza minima a trazione in 101 MPa
- es. GGG 40.
La norma giapponese JIS G5502 designa la ghisa
sferoidale con il simbolo alfanumerico FCD seguita da due numeri separati da trattino: il primo indica la resistenza minima a trazione in MPa e il secondo l'allungamento minimo percentuale - es. FCD
400-18.
La norma francese NF A32-201 designa la ghisa
sferoidale con il simbolo alfanumerico FGS seguita da due numeri separati da trattino: il primo indica la resistenza minima a trazione in MPa e il secondo l'allungamento minimo percentuale - es. FGS
400-18.
La norma cinese GB 1348 designa la ghisa sferoidale con il simbolo alfanumerico QT seguita da
due numeri separati da trattino: il primo indica la
resistenza minima a trazione in MPa e il secondo
l'allungamento minimo percentuale - es. QT 400-18.
la norma britannica BS 2789 designa la ghisa sferoidale mediante un simbolo alfanumerico SNG seguito da due numeri: il primo indica la resistenza
minima a trazione espressa in ksi (britannico) il secondo l'allungamento minimo percentuale: es. SNG
27/12.
Negli Stati Uniti un esempio di designazione della stessa
ghisa :
60-40-18 secondo la norma ASTM A536 dove il
primo numero indica la resistenza minima a trazione espressa in ksi, il secondo la tensione di snervamento R . in ksi e il terzo l'allungamento minimo
percentuale;
D4018 secondo la SAE J 434B dove il primo numero dopo la D la tensione di snervamento in ksi e il
secondo l'allungamento minimo percentuale.

4 Voci correlate
Ghisa
Ghisa lamellare
ghisa bianca
altoforno

Bibliograa
(EN) Roy Elliot: Cast Iron, Butterwort & Co. ,
England (1988).
Walter Nicodemi: Metallurgia, Masson S.p.A.,
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230235.

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Collegamenti esterni
(EN) Ductile Iron Sociey, ductile.org.
(EN) Cast Irons, msm.cam.ac.uk.
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