L'arresto
La mosca di gennaio atterr pigramente sul fascicolo della scrivania. Davanti a
questa, con i polsi ammanettati e una camicia che fuoriusciva dai jeans, Giulio
sedeva inquieto, con occhi eri, accesi; le labbra serrate. Si soerm sull'insetto
invidiandone la libert. Il commissario Jabir Mabrouk, giacca e cravatta desolanti, gli stava a qualche metro, in piedi, accanto alla porta. Dopo uno sguardo
pi superciale del solito, riprese con un tono pi pacato, dopo le precedenti
grida.
<<Che sei venuto a fare in Egitto? Perch non ti trovi con gli altri turisti a
visitare i templi? Devi per forza fare la tua tesi di dottorato sui problemi politici
dell'Egitto?
Pretendi di conoscere
nostri guai? Hai mai soerto la fame? Tua mamma o tua sorella si sono mai
prostituite? Sai cosa signica avere l'acqua una volta al mese e non avere cesso
per cacare? E vivere in una casa di fango? E cercare tra la spazzatura qualcosa
da mangiare, dormire dove capita, mangiare la sabbia? Tu, ben pasciuto, vieni
qua e reclami diritti come se te li avesse assegnati Dio in persona... >>. Fece
una breve pausa e deglut. <<Regeni, ... sono quasi sicuro che non hai nulla da
nascondere... il generale Khartan che mi costringe, una specie di paranoico,
un pericolosissimo paranoico>> e qui Mabrouk cerc gli occhi di Giulio <<...
teme che tu sia un inltrato, una spia, ... non lo so.... Avanti, su, dimmi quello
che sai e che non sai del sindacato e ti rilascio>>.
Giulio aveva ascoltato chinando un p la testa. Pens pochissimo prima di
rispondere.
<<So benissimo che i diritti non sono una concessione divina, ma una conquista sociale che richiede alfabetizzazione, lavoro e cultura civica in ogni Paese.
Purtroppo quasi sempre richiedono lotta, guerre, sangue...
prattutto importante difenderli una volta conquistati.
dovrebbe
in teoria
nel mio piccolo, vorrei giusto contribuire a migliorare questo Paese. Dovrebbe
sapere che alla radice dei problemi cui Lei ha accennato, commissario, - problemi
che tutti, anche noi europei, abbiamo avuto - ci sta l'analfabetismo, l'ingiustizia
sociale, il lavoro indegno e non regolamentato...
Ci sta la superstizione e la
riempiono le moschee non lo sanno. Solo con la corruzione e, non poche volte,
con la violenza sono arrivato dove sono. Ricordo come ieri la schifosa catapecchia dove sono cresciuto, piena di topi e di merda.
E bastonate, sorprusi.
Finch un giorno ho detto: basta! Vi faccio vedere io chi Jabir, Jabir non si
fa schiacciare. E gi botte e coltellate. Con la forza, solo con la forza della disperazione mi sono fatto avanti. Rubando, anche, e come se no? E corrompendo
i potenti, l'odiosa polizia corrotta, no a diventarne parte, a conquistarmi le
amicizie giuste. Come avrei ottenuto moglie se no? E oggi ho i miei due bei gli
che diventeranno ricchi e felici perch li protegger con tutto me stesso. Questa
la mia vita, questa
la
al cervello. Nei tuoi cari Paesi, pi che qui, chi comanda il denaro, altro che
principi di giustizia!
muove le guerre, umilia e schiavizza i popoli musulmani con la forza delle armi
pi potenti. Poi vi lamentate del terrorismo... ma tocca ancora a noi arrestare
i terroristi; pretendete, minacciandoci, che noi lo facciamo.
E io, se lo vuoi
Con
ammazzavano chi gli dava voglia, negozi saccheggiati, uci pubblici demoliti...
anche i vostri amati reperti archeologici rubati e distrutti. Ora basta, bisogna
ripristinare l'ordine, ci vuole il pugno di ferro!>>.
<<Di ferro... come queste manette?>>, domand Giulio, guardando negli
occhi il commissario. Poi continu:
<<Di che tipo di ordine e obbedienza parla? Per la citt c'era il caos pi
assoluto, disservizi, corruzione, palazzi sgangherati, gente per strada a morire
di fame, cimiteri divelti, taxi a correre sui marciapiedi, blatte e topi negli ospedali...
impotenza.
suo
Certo, anche nostro: l'antica civilt egiziana fonda la nostra e la vostra civilt,
persino quella ebraica. Appartiene alla storia dell'umanit e dovrebbe essere un
ponte, un punto di contatto; mentre gente come Lei continua a disprezzarla).
E invece adesso peggio, molto peggio di prima: repressione assoluta, torture,
terrore... il potere ancora pi saldamente nelle mani dell'esercito. Anche Lei,
in teoria al servizio di un governo liberamente eletto dal popolo, prende ordini,
di fatto, da un generale che in testa ha soltanto l'ossessione di difendere il suo
potere. Arrestandomi senza ragione e violando i miei diritti, Lei schiavo della
sua paranoia>>.
La sda
Mabrouk si era inammato.
disprezzare la sua forza, quello di cui era capace. Continuava a oenderlo con
principi inesistenti, quelli che la gente della sua razza sapeva sfoderare ipocritamente quando gli serviva, quando ne derivava un loro vantaggio.
Si avvicin
lasci i fogli nelle mani del commissario e si allontan in fretta prima che questi,
irritato per il suo irrispettoso comportamento, avesse il tempo di aprir bocca.
Mabrouk esit, sbu, si tocc la fronte e guard le carte.
<<Ecco qui...
ecco qui...
una
dichiarazione che ho fatto preparare, dice che tu non hai fatto niente, che ti
sei limitato ad assistere a qualche riunione del lercio sindacato, che non conosci
nessun sovversivo e rispetti l'attuale governo egiziano...>>.
due fogli.
Giulio sbirci i
sere la traduzione. Si ricord di quanta gente era rimasta fregata per rmare
testi in un'altra lingua che dichiaravano quello che la polizia voleva.
Bench
alla presenza di un avvocato, non foss'altro per poter egli prendere atto che,
Mabrouk si allontan di
qualche metro con i fogli in mano e poi si volt di nuovo verso Giulio.
<<Non intendo perdere altro tempo con te. O rmi subito, o saprai cosa
succede a chi rompe le palle al commissario Mabrouk.
lo stesso, cos ti conviene davvero farlo subito>>. Giulio Regeni batt i piedi
dalla rabbia.
Guard
Era troppo.
Egli aveva
Si
Attorno alle
mani avevano un cerchio metallico rivestito di stoa per evitare ferite che sanguinassero troppo.
Il ragazzo
emise un solo grido soocato, allorch due denti saltarono dalla sua bocca insanguinata. Mabrouk aveva lasciato il dispaccio e i due si erano presi una pausa
fumando, senza parlare. Il commissario ritorn con i fogli dopo qualche minuto
e si riavvicin lentamente a Giulio.
<<E adesso rma, coglione. Firma e te ne vai>>. Non fu facile per Giulio
riuscire a parlare.
<<Come... come potrei farlo? Per ricordare tutta la vita di aver ceduto alla
sua violenza? Per oendere la mia vita e i principi in cui credo? Come soluzione
all'italiana o all'egiziana? Dovrebbe vergognarsi, suicidarsi, ... se non facesse
schifo farebbe pena...>>.
La rabbia di Mabrouk raggiunse l'estremo, ossia la follia pura. Si decise alla
determinazione pi assoluta nei confronti di quell'individuo.
<<Tu non hai ancora capito a che estremo sono pronto ad arrivare.
Ti
faccio castrare e mangiare le palle... ti lascio nelle mani di quelli della Sicurezza
Nazionale... ti faranno a pezzettini, maledirai il giorno d'esser nato>>.
Squadr un'altra volta Giulio e, dinanzi alla sua immutata intransigenza,
compose un numero al telefono; attese e parl sottovoce, ma senza evitare che
gli altri sentissero.
<<Segreteria di Khartan? a proposito di Regeni. I sospetti sono pienamente confermati.
S, s.
Bisogna
L'inenarrabile
Caro lettore, la mia letteratura dovrebbe adesso cercare di descrivere le torture
pi raccapriccianti. Perdonami se non me la sento. Per farlo, dovrei immedesimarmi con la vittima e con i carneci: quest'ultimo mi ripugna troppo.
Un
perch sono stati trovati riscontri sul corpo di Giulio. Lo riporto cos com' :
[...] cominciano 48 ore di torture progressive, durante le quali, per
fortuna, Giulio comincia ad essere semi-incosciente. Viene "picchiato al volto", quindi "bastonato sotto la pianta dei piedi", "appeso
a una porta" e "sottoposto a scariche elettriche in parti delicate",
"privato di acqua, cibo, sonno", "lasciato nudo in piedi in una stanza
dal pavimento coperto di acqua, che viene elettricata ogni trenta
minuti per alcuni secondi". "Bastonature sotto i piedi". Il dettaglio
svelato dall'Anonimo era sin qui ignoto ed confermato dalle evidenze dell'autopsia eettuata in Italia. Non il solo [...]
1 La
fonte qui:
http://www.repubblica.it/esteri/2016/04/06/news/_ecco_chi_ha_ucciso_giulio_l_accusa_anonima_ai_vertici_che_sv
136996781/?ref=search
Giulio non apre bocca perch non ha niente da dire e, ormai, niente da supplicare.
erezza quelle torture, no alla ne. Come potrebbe riprendere la sua vita dopo
tutto questo? Non
vuole
da questa violenza.
era ri-
cordo d'amore, aetto, speranza... Gi: era. Riuta una vita diversa, pesante
di un trauma indicibile, esecrabile, inammissibile.
della morte la sua unica consolazione.
cui il dolore sembra l'unica realt. a posto con se stesso, non ha colpe: ha
semplicemente fatto quello che doveva fare.
involucro che hanno gi distrutto; inutile continuare a preoccuparsene. Dominare il dolore senza proferire verbo sar la sua ultima impresa. La porter a
termine con onore.
L'addetto alla Sicurezza non sa che fare. Se vero che quell'italiano sa delle
cose gravi e non parla, chi glielo dice a Khartan? Compone un numero.
<<Sono Ridwan, della Sicurezza. Senti... l'italiano non parla, che facciamo?
Provate voi? Che ci posso fare io? Provate voi, allora... Khartan, dopotutto,
il vostro capo diretto, noi facciamo il possibile per... Va bene, a pi tardi>>.
Giulio, sospettato ancora di essere un pericoloso sovversivo, pass diretta-
generale ***** , che, informato *****, dispone l'ordine di trasferimento dello studente in una sede dei Servizi segreti militari, anche
questa a Nasr city, perch venga interrogato da loro". una decisione che segna la sorte di Giulio. "Perch i Servizi militari vogliono
dimostrare al Presidente che sono pi forti e duri della Sicurezza
Nazionale ".
"gli viene lasciato intendere che sarebbe stato sottoposto a waterboarding, che avrebbero usato cani addestrati" e non gli avrebbero
risparmiato "violenze sessuali, senza piet, coscienza, clemenza".
"Una sorta di baionetta". un secondo, importante dettaglio. Corroborato, anche questo, dal tipo di lesioni da taglio sin qui non
divulgati dell'autopsia eettuata in Italia.
L'orrore non ha ne. "Regeni entr in uno stato di incoscienza.
Quando si svegliava, minacciava gli uciali del Servizio militare dicendogli che l'Italia non lo avrebbe abbandonato. La cosa li fece infuriare e ripresero a picchiarlo ancora pi violentemente". Gli stati di
incoscienza di Regeni sono a questo punto sempre pi lunghi. Come
confermeranno i versamenti cerebrali riscontrati dall'autopsia. Ma
la violenza non si interrompe. "Perch i medici militari visitano il
2 Stessa
fonte:
http://www.repubblica.it/esteri/2016/04/06/news/_ecco_chi_ha_ucciso_giulio_l_accusa_anonima_ai_vertici_che_sv
136996781/?ref=search
3 Ometto
sono Mabrouk.
Ci tenevo a rived-
erti ridotto una poltiglia; stato - lo sai bene - per volont mia. Ho accettato
la tua sda e ti ho distrutto sicamente e moralmente. Come vedi, nella vita
vince il pi forte. I principi sono nulla, chi ci crede nisce come te. Mi hanno
raccontato della tua convinzione che l'Italia e l'Europa non ti abbandoneranno.
Povero idiota, ti hanno gi abbandonato. I militari vogliono fare sparire il tuo
corpo nel deserto; io invece ho un'idea migliore: voglio continuare la nostra sda
anche con te morto. Chiss, magari potrai osservare la scena dall'aldil... Sai
cosa voglio fare? Denudarti e gettarti all'angolo di una strada: ti prenderanno
per un pervertito. Mi far delle risate leggendo i giornali italiani circa i tuoi insospettabili vizi omosessuali... La stampa scandalistica del tuo occidente uno
spasso! Altro che principi, mio caro! Se avranno l'occasione di gettarti nel fango
- e io gliela dar - si divertiranno a parlare della tua scandalosa perversione...
Per me sar la vittoria denitiva, la dimostrazione della nullit, dell'ipocrisia
della tua, della vostra, presunzione di civilt>>. Si alz e usc dalla cella.
Una mosca vol sul davanzale della piccola nestra, incerta se uscire.