I T A L I A N A
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
da:
per
la
Vigilanza
sui
Lavori
Pubblici,
Ing.
E.
DI
MANUTENZIONE
RIQUALIFICAZIONE
DEL
STRAORDINARIA
VIADOTTO
"MORELLO"
FATTO
1. Con lappello in esame, la societ Romana Scavi, in proprio
e quale mandataria dellATI costituita con Gelfi Costruzioni
s.p.a. e Prismo Universal Italiana s.p.a., impugna la sentenza
14 febbraio 2011 n. 1392, con la quale il TAR per il Lazio, sez.
III, ha:
- per un verso, rigettato il suo ricorso proposto avverso
lannullamento, tra gli altri, di tutti gli atti della procedura
concorsuale per laggiudicazione dei lavori di riqualificazione
del viadotto Morello dellautostrada Palermo Catania;
- per altro verso, accolto in parte la domanda di risarcimento
del danno, limitatamente al solo danno emergente per spese
sostenute, come individuate dalla medesima sentenza.
nuova
progettazione,
completamente
diversa
dalla
non
essendo
possibile
procedere
mediante
lamministrazione
ha
sempre
il
potere,
nella
cura
la
riconosciuta
legittimit
dellintervento
violazione
dei
principi
in
tema
di
revoca
di
atti
sentenza;
poich
se
la
revoca
della
gara
sane
del
viadotto
ma
con
interventi
allesigenza
di
corrispondere
ad
eventi
sopravvenuti;
b) erronea statuizione dei profili risarcitori; poich in caso di
illegittima revoca di una aggiudicazione definitiva il danno non
pu essere relegato allambito della mera responsabilit
precontrattuale, di modo che la sentenza va emendata anche
nella parte relativa alla liquidazione del danno, dovendosi
riconoscere al raggruppamento ricorrente quanto richiesto e
documentato con il ricorso di primo grado (10 per cento
dellofferta come utile, anche per la domandata perdita di
chance e 5 % dellofferta per la perdita di immagine e di
dellaggiudicazione
definitiva
allATI
di
cui
disposto
dallANAS
lannullamento
della
gara
(con
alcuna
deduzione
della
stessa
danno emergente
tiene
conto
sia
dell'eventuale
dell'atto
pubblico,
amministrativo
sia
oggetto
dell'eventuale
di
revoca
concorso
dei
atteso
che
l'interesse
pubblico all'adozione
ancora
prima
del
consolidarsi
delle
una
nuova
valutazione
dellinteresse
pubblico originario.
Nel caso di specie, appare evidente come il provvedimento di
revoca appaia legittimamente adottato dallamministrazione,
sia in ragione del tempo trascorso (cui non immediatamente
seguita la stipula del contratto, anche in relazione alle vicende
relative al contenzioso instaurato), sia in relazione alle diverse
esigenze
di
intervento
relative
al
viadotto
Morello
allattualit,
dellinteresse
pubblico
alla
in
cui
lesercizio
del
potere
di
autotutela
fosse
(eventuale)
conseguente
responsabilit
di
atto
precedentemente
adottato,
non
deve
le
determinano
ragioni,
la
plausibili
suddetta
concrete,
rivalutazione
che
dellinteresse
pubblico.
Per le ragioni sin qui esposte, il primo motivo di appello (sub
a)
dellesposizione
in
fatto)
deve
essere
rigettato,
con
fine
abbia
alcun
rilievo
preclusivo
la
riconosciuta
colposa
determinante
danno
da
risarcire,
ha
del
danno
derivante
da
responsabilit
giurisprudenza)
riconnettono
differenti
discipline
conseguenze.
Occorre, infatti, distinguere tra:
- obbligo dellamministrazione allindennizzo, ex art. 21quinquies l. n. 241/1990, per il caso di revoca del
provvedimento amministrativo;
- risarcimento del danno conseguente a constatata
illegittimit del provvedimento di revoca, laddove venga
accertata
lesistenza
degli
ulteriori
presupposti
di
risarcimento
responsabilit
del
danno
contrattuale,
derivante
laddove
da
la
accertata
revoca
del
la
revoca
del
provvedimento
amministrativo
direttamente
interessati,
lamministrazione
ha
di
indennizzo
gravante
sulla
Pubblica
della
stessa,
ma
si
fonda
su
valori
pubblico
dellamministrazione
attuale
la
sfera
da
parte
patrimoniale
del
dunque,
responsabilit
lipotesi
della
che
Pubblica
suole
definirsi
come
Amministrazione
di
per
1865
n.
2359),
la
quale,
lungi
dal
trovare
il
proprio
essere
definita
utilizzando
il
termine
responsabilit.
Tale ipotesi differisce nettamente da quella risarcitoria,
di modo che anche le due azioni devono essere tenute
distinte, sia con riferimento alla causa petendi, sia con
riferimento al petitum.
La
causa
petendi,
lindennizzo,
dellatto
deve
adottato
nel
essere
giudizio
volto
ravvisata
ad
nella
dallamministrazione,
ottenere
legittimit
ovvero
nella
leciti,
esso
limitato
al
pregiudizio
dunque,
favore
soggetto
del
l'attribuzione
che
dell'indennizzo
direttamente
subisce
a
il
l'indennizzo
spettante
al
soggetto
direttamente
esso
costituisce
applicazione
particolare
di
una
disposto
provvedimenti
l'esecuzione
l'annullamento
amministrativi
degli
stessi
di
ufficio
illegittimi,
sia
ancora
anche
in
di
se
corso.
adottato
efficacia
del
oltre
tre
anni
provvedimento,
dall'acquisizione
anche
se
la
di
relativa
suo
recessivo
soggettive
contenuto
il
del
c.d.
prescrittivo
consolidamento
privato
derivanti
volta
delle
da
rendere
situazioni
provvedimenti
dal
lasso
temporale
decorso
termine
pu
che
precede
la
scelta
di
disporre
pu
essere
resa
coercibile
ad
iniziativa
del
dallacquisita
efficacia
dellatto
annullando),
vizio
di
dellindennizzo,
legittimit
infine,
inficiante
deve
ritenersi
latto.
limitata
La
al
misura
danno
emergente.
In definitiva, per le ipotesi di esercizio di potere di autotutela
su provvedimenti inerenti a rapporti contrattuali (revoca o
annullamento dufficio), ferma la necessit di riscontrare la
sussistenza degli altri presupposti previsti, lindennizzo
parametrato al solo danno emergente.
4.
Diversamente
lobbligazione
da
della
quanto
affermato
pubblica
per
lindennizzo,
amministrazione
per
extracontrattuale:
Cons.
St.,
sez.
V,
10
(tale
il
presupposto
della
revoca
nel
caso
inoltre,
lAdunanza
Plenaria
che
occorre,
sostanza,
ai
fini
della
configurabilit
della
cristallizzato
nel
provvedimento
nella
fase
in
sono solo
meri
contratto,
essa
risponde
per
responsabilit
contrario,
precontrattuale
stata
esclusa
la
dellamministrazione
responsabilit
allorch
la
di
norme
imperative),
poteva
essere
il
Collegio
rileva
che,
secondo
un
precontrattuale
da
parte
della
pubblica
indebitamente
si
interrotte,
pone
altra
altre
occasioni
da
parte
dell'impresa,
sembra
qualche
amministrativa),
del
volta
dalla
giurisprudenza
riconoscimento
al
concorrente
servizio
messo
in
gara
nella
misura
del
10%
dell'ammontare dell'offerta.
Il
Collegio
risarcimento
osserva,
del
innanzi
danno,
tutto,
che
conseguente
la
a
misura
del
responsabilit
Pu
dirsi,
infatti,
responsabilit
sufficientemente
precontrattuale
condiviso
comporta
che
obbligo
la
di
della
sua
libert
interesse
positivo
negoziale.
(laddove
allesecuzione
del
contratto).
Mentre linteresse positivo consiste nella perdita che il
soggetto
avrebbe
evitato
(danno
emergente)
nel
se
contrario
il
il
contratto
danno
fosse
proprio
stato
eseguito,
dellinteresse
al
negativo
inoltre
nella
perdita
di
favorevoli
occasioni
di
far
valere,
nelle
future
precontrattuale
della
P.A.
non
si
che
determina
la
mancata
stipula
del
del
contraente,
per
il
tramite
stipulazione
del
contratto
fronte
di
vi
sia
alcuna
attivit
illegittima
illecita
per
dellatto
di
aggiudicazione definitiva.
Ulteriori considerazioni, volte a determinare diversamente la
misura
del
discendono
danno
dallesame
da
responsabilit
della
precontrattuale,
giurisprudenza
in
tema
di
comunque
deve
esservi
una
rilevante
esaustiva
la
tutela
ripristinatoria
offerta
eventualmente
dato
dai
privati
al
allorch,
per
effetto
dellannullamento
per
la
preparazione
dellofferta
per
la
il
danno,
equitativamente
liquidato,
per
il
mancato
infine,
il
danno
esistenziale,
posto
che
il
diritto
riscontrato,
sia
laddove
vi
sia
una
rilevante
elaborato
dalla
giurisprudenza
della
Corte
di
quanto
risarcimento,
alla
occorre
determinazione
osservare
che
dellentit
la
del
giurisprudenza
contrattuale)
da
quello
derivante
da
dal
mancato
conseguimento
dellutile
precedente,
illegittima
attivit
dellamministrazione.
A diverse conclusioni deve, invece, giungersi, per il danno
curriculare.
Posto che questultimo consegue alla mancata esecuzione del
contratto, sia che ci dipenda dalla non assunta qualit di
parte del contratto e del rapporto per illegittima attivit
dellamministrazione, sia che ci dipenda dalla mancata
stipulazione di un contratto, del quale sono gi individuati con
certezza parte contraente (per il tramite dellaggiudicazione
definitiva) e contenuto (per il tramite del bando di gara e
caso
di
specie,
il
risarcimento
del
danno
da
nel
danno
emergente,
consistente
nelle
spese
infondato
il
motivo
proposto
avverso
la
essendo
condivisibile
la
considerazione
sopravvenuta
diversamente,
contenuto
da
necessit
parte
contrattuale,
di
determinare
dellamministrazione,
e
ci
ad
il
aggiudicazione
definibile
dalla
misura
dellofferta
oggetto
dellaggiudicazione
definitiva
(Cons.
St.,
sez.
V,
12
definitiva,
il
dellappellante
tutte
volte
persistente
alla
stipulazione
ed
dimostrare
forte
interesse
esecuzione
del
danno
consistente
nellutile
che
sarebbe
derivato
infine,
pu
essere
riconosciuto
il
pur
richiesto
del
contratto
costituisce
conseguenza
del
sopravvenuto,
legittimo
esercizio
del
potere
di
revoca
appellata
parziale
accoglimento
del
ricorso
proposto in I grado.
Ne consegue che lamministrazione provveder a formulare
allappellante una proposta, nei termini disposti dal giudice di
I grado (ed ora anche ai sensi dellart. 34, co. 4, C.p.a.),
integrata dai criteri di quantificazione del risarcimento, come
individuati dalla presente decisione.
Le spese, diritti ed onorario di giudizio seguono la parziale
soccombenza
vanno
determinati
come
in
dispositivo,
pronunciando
sullappello
proposto
da
che
liquida
in
complessivi
Euro
10.000,00
IL PRESIDENTE
DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 07/02/2012
IL SEGRETARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)