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EVOLUZIONE CLASSIFICAZIONE DEI VIVENTI ED ECOLOGIA

Lamarck

Levoluzione il processo di cambiamento ed adattamento che porta ad un


aumento della diversit genetica e allo sviluppo di nuove forme di vita.
.Legge del non uso: gli organi usati si sviluppano, quelli non utilizzati si atrofizzano.
Gli organismi modificano i propri caratteri in risposta agli stimoli ambientali, tali
modificazioni vengono chiamate caratteri acquisiti.
.Legge dellereditariet dei caratteri acquisiti: i caratteri acquisiti si trasmettono
alla progenie.
Tutto FALSO.
Importante perch sono le prime formulazioni di una teoria evolutiva.

Darwin (Lorigine delle specie, 1859) sintetizzata in quattro punti


Gli esseri viventi si riproducono generando organismi simili a se stessi nelle
caratteristiche fondamentali, ma con una variabilit fra i singoli e queste
differenze sono in parte ereditabili
Gli organismi producono una prole troppo numerosa rispetto alle risorse
disponibili; per questo in atto un meccanismo di lotta continua per lesistenza
Quali organismi possano sopravvivere e riprodursi dipende dalle interazioni fra
questi e lambiente; quelli che mostrano caratteristiche pi adatte allambiente,
sopravvivono e si riproducono, permettendo il perpetuarsi delle loro
caratteristiche vantaggiose. Processo noto come selezione naturale
Generazione dopo generazione, la selezione naturale porta a un accumulo di
cambiamenti tale da differenziare i gruppi di organismi, permettendo la
comparsa di nuove specie.

PROVE DELLEVOLUZIONE
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Paleontologiche (resti fossili)

Non tutte le specie presenti oggi erano presenti in passato, molte specie esistenti
in passato non lo sono oggi.
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Biogeografiche

Distribuzione delle forme viventi nelle regioni del globo.


Darwin studia in particolare la distribuzione dei fringuelli delle Galapagos. 14
specie. Differenti soprattutto per la forma e le dimensioni del becco in relazione allo
stile di vita e al tipo di alimentazione. Dato che le Galapagos sono situate a 950 km
dalle coste dellEcuador, lipotesi che queste 14 specie derivino da pochi individui,
giunti dal sud America, che una volta arrivati su queste isole si sono adattati alle
nuove condizioni ambientali, verosimile.
-

Anatomia comparata

Dimostra come organismi appartenenti a uno stesso gruppo presentano sempre


molte somiglianze strutturali.

Le zampe di due mammiferi come il gatto e il cavallo, presentano la stessa


struttura di base, diversa da quella della zampa di un insetto (ad esempio)
-

Embriologia comparata

la disciplina che studia gli stadi dello sviluppo embrionale. Questi si assomigliano
negli organismi imparentati, indicando unorigine evolutiva comune. Questa
somiglianza tanto maggiore quanto pi precoce lo stadio embrionale
considerato.
-

Biologia molecolare

Maggiore la parentela evolutiva di due specie, maggiore il grado di somiglianza


nella sequenza delle basi del loro DNA.

Neo Darwinismo

Due grandi lacune nella teoria di Darwin:


-

Non propone un meccanismo convincente che spieghi come i caratteri ereditari


fossero trasmessi da una generazione allaltra (non conosceva Mendel)
Non indica quale sia lorigine della variabilit dei caratteri.

I successivi sviluppi della genetica hanno consentito di risolvere questi problemi.


Fonte della variabilit ereditabile: riproduzione sessuata, che permette la
ricombinazione genetica e le mutazioni.
La teoria dellevoluzione moderna reinterpreta quella di Darwin alla luce delle
scoperte della genetica, chiamata teoria sintetica dellevoluzione, o Neodarwinismo.

Basi genetiche dellevoluzione.

Una popolazione un gruppo di individui della stessa specie che possono


incrociarsi liberamente perch non ostacolati da barriere di alcun tipo che
impediscano gli scambi.
La popolazione il soggetto dellevoluzione: una specie infatti un gruppo troppo
ampio per essere considerato come unentit unitaria. Quasi sempre costituita da
un insieme di popolazioni i cui membri non si incrociano effettivamente con quelli
di altre popolazioni perch separati da barriere di vario genere. Gli individui di una
popolazione tendono pertanto a formare un gruppo riproduttivo chiuso e ad andare
incontro a un destino evolutivo indipendente da quelli di unaltra.
Nellambito della genetica di una popolazione, si definisce pool genetico linsieme
di tutti gli alleli presenti negli individui di una popolazione in un determinato
momento; la frequenza genica la frequenza relativa di un particolare allele in una
popolazione.
Levoluzione pu essere considerata come il risultato di una modificazione delle
frequenze geniche allinterno di una popolazione.
-

Principio di Hardy-Weinberg, valido solo in situazioni ideali, nelle quali vengano


rispettate certe condizioni.

La ricombinazione genetica che si verifica a ogni generazione negli organismi a


riproduzione sessuata, non modifica le frequenze con cui compaiono i diversi alleli
che costituiscono il pool genetico di una popolazione a patto che:
-

La popolazione sia molto grande


Gli accoppiamenti siano casuali
Non ci siano nella popolazione fenomeni migratori
Non si verifichino mutazioni che modifichino il pool genetico
Tutti gli alleli abbiano lo stesso successo riproduttivo

In queste condizioni, dato un gene con due soli alleli T e t, la loro frequenza nel
pool genetico rimane costante nelle generazioni.
Si indichi con p la frequenza di T e con q la frequenza di t; poich la somma delle
frequenze alleliche deve essere pari al 100% si ha p+q=1, elevando al quadrato
(p+q)^2=1
-

P^2 frequenza genotipo individuo omozigote dominante (TT)


2pq frequenza genotipo individuo eterozigote (Tt)
q^2 frequenza genotipo individuo omozigote recessivo (tt)

In condizioni reali, le popolazioni sono sempre soggette a fenomeni migratori,


presentano pool genetici instabili, caratterizzati dalla comparsa di mutazioni e dalla
continua variazione delle frequenze alleliche, sono cio perpetuamente soggetti a
processi evolutivi.
I fattori che modificano lipotetico equilibrio dedotto da questa legge sono detti
fattori evolutivi fondamentali: mutazioni, selezione naturale, flusso genico, deriva
genetica, accoppiamenti non casuali.
-

Mutazioni

Le mutazioni sono eventi casuali che provocano una variazione ereditaria del
genotipo.
Dal punto di vista evolutivo, le mutazioni sono responsabili della comparsa di
nuovi alleli che determinano una modificazione delle frequenze geniche. I
nuovi alleli risulteranno favorevoli, neutri o sfavorevoli in base alle condizioni
ambientali in cui si trova una popolazione. A seconda del loro valore selettivo e
del tasso di mutazione essi potranno essere eliminati dal pool genico o essere
mantenuti con frequenza costante, risultato di un equilibrio tra il tasso di
selezione e quello di mutazione.
-

Selezione naturale

Darwin: sopravvivenza degli individui pi adatti


Modernit: diversa capacit riproduttiva di genotipi differenti allinterno di una
popolazione.
La selezione naturale modifica la distribuzione delle caratteristiche del fenotipo di
una popolazione, modificando in questo modo le frequenze alleliche.
considerata il fattore principale nella modificazione delle frequenze alleliche di
una popolazione.
3 tipi.

Stabilizzatrice: tende a produrre una popolazione pi uniforme per quel che


riguarda una determinata caratteristica, eliminando le manifestazioni, forme
estreme.
Direzionale: tende a far aumentare la porzione di individui con una
caratteristica fenotipica estrema, nel tempo. Agisce quando gli individui di una
popolazione si trovano a fronteggiare cambiamenti ambientali. (biston betularia,
farfalla notturna: prima del 19esimo secolo, tronchi betulla chiari, farfalle chiare.
Inquinamento > tronchi scuri, farfalle scure sopravvivono, quelle chiare
muoiono.)
Divergente: fa prevalere le caratteristiche fenotipiche estreme, eliminando le
forme intermedie.
Questa selezione porta al polimorfismo, vale a dire alla coesistenza di due o piu
forme fenotipicamente distinte in una popolazione. In certe circostanze porta
alla formazione specie.

Il risultato della selezione: la comparsa degli adattamenti.


Sono dette adattamenti tutte le caratteristiche che si sviluppano in un processo
evolutivo e che rendono un organismo adatto alla sopravvivenza e alla
riproduzione in un dato ambiente. Tre tipi:

Morfologici, riguardano la forma e la struttura degli organismi


Fisiologici, inerenti al loro metabolismo
Comportamentali, inerenti ai particolari comportamenti che mettono in atto in
risposta a determinati stimoli ambientali.

La selezione sessuale
Molto spesso gli accoppiamenti tra animali non avvengono in modo casuale,
solitamente la femmina che seleziona fra i maschi in base a caratteristiche
particolari (i maschi degli uccelli con una pigmentazione pi vivace, canto pi
elaborato)

Flusso genico
A causa delle migrazioni di individui appartenenti a popolazioni diverse, si
verificano variazioni di frequenza alleliche, in quanto comportano lingresso
o la perdita di alleli con una conseguente alterazione dellequilibrio genetico.
Leffetto globale di questo fattore quello di livellare le differenze genetiche
delle popolazioni.
Deriva genetica
Variazione delle frequenze geniche di una popolazione, dovuta a fenomeni
casuali e non allazione della selezione naturale.
molto pronunciato in popolazioni piccole.
Se una popolazione si separa da una pi grande, le sue frequenze alleliche non
rispecchierebbero quelle della popolazione originaria, nemmeno con un
aumento della popolazione stessa. Questo fenomeno detto effetto fondatore.
Se una popolazione subisce una drastica riduzione, per esempio a causa di una
catastrofe naturale che nulla ha a che fare con la selezione naturale, la
popolazione passa attraverso un collo di bottiglia.
Tra gli individui rimasti, le frequenze alleliche sono differenti da quelle della pop.
Originaria.
Modelli di evoluzione

Questa consiste nella comparsa e nellaffermazione di organismi dotati di


caratteristiche nuove.
Microevoluzione, insieme di cambiamenti genetici che interessano una
popolazione e che, accumulandosi, portano alla formazione di nuove specie.
Macroevoluzione, cambiamenti che insorgono allinterno di gruppi superiori la
specie, come la comparsa di nuove linee evolutive o estinzioni di massa.
I fattori che permettono levoluzione sono gli stessi: tra la micro e la macro
cambia solo la scala temporale su cui questi fattori agiscono.

convergente: fenomeno secondo cui organismi che vivono in condizioni


ambientali simili, sviluppano adattamenti simili, pur non avendo alcuna
parentela evolutiva. Porta alla comparsa di strutture analoghe, ovvero funzione
simile, ma diversa origine evolutiva.
es. tonno (pesce) delfino (mammifero) struttura corporea idrodinamica
ala di un uccello e di una farfalla, stessa funzione, origine diversa

strutture omologhe, funzione diversa, stessa origine evolutiva


ala di un uccello, zampa di un cane, pinna della balena, possono avere una
comune origine evolutiva ed embrionale.
-

Evoluzione parallela: processo in cui specie imparentate evolvono in modo


simile perch sottoposte alle stesse pressioni selettive.

Evoluzione divergente: sviluppo di caratteristiche diverse in due popolazioni


che condividono un antenato comune. (foca, gatto: mammiferi carnivori, diverso
aspetto)

Speciazione: processi in seguito ai quali si forma una nuova specie.


Specie: gruppo di individui capaci di incrociarsi tra loro dando origine a prole
fertile

1 condizione, isolamento genetico, diretta conseguenza dellisolamento


riproduttivo tra due popolazioni di una data specie.
Speciazione allopatrica: speciazione causata da isolamento geografico
Una popolazione viene divisa in due gruppi da una barriera, questi smettono di
scambiarsi geni e restano isolati dal punto di vista riproduttivo, una volta
separati sui loro pool genici agiscono pressioni selettive diverse che possono
farli divergere sempre di pi ed evolvere indipendentemente luno dallaltro.
Se lisolamento dura abbastanza a lungo e le pressioni selettive sono
abbastanza intense, le due popolazioni possono differenziarsi geneticamente al
punto che se tornassero in contatto, non potrebbero pi incrociarsi e
rimarrebbero comunque isolate riproduttivamente.
Speciazione simpatrica: senza isolamento geografico, caratterizzata dal
fenomeno della poliploidia (un individuo diploide duplica accidentalmente il
proprio corredo cromosomico) molto comune nelle piante, che continuano
questa linea evolutiva grazie allautofecondazione.
Ibrido: individuo originato dallaccoppiamento di individui di specie diversa.

Sono solitamente sterili perch i loro cromosomi, non essendo omologhi non
possono accoppiarsi durante la meiosi, bloccando la produzione dei gameti.

Origine della vita


Dalle stime attuali si evince che la terra abbia avuto origine 4,7 miliardi di anni
fa, mentre le prime testimonianze fossili si trovano allinterno di rocce risalenti a
circa 3,6 mld di anni fa; la vita ha avuto origine dunque 4 miliardi di anni fa.
Sintesi abiotica delle molecole organiche
Le condizioni ambientali presenti sulla terra primitiva hanno favorito la sintesi
abiotica delle sostanze biochimicamente importanti. C, H, N, O presenti nei
composti che formavano latmosfera primordiale (vapor dacqua, metano,
ammoniaca idrogeno) avrebbero reagito fra loro formando vari composti, e
lenergia sarebbe stata fornita dalle radiazioni UV, fulmini, decadimento
radioattivo e lattivit vulcanica allora intensissima.
Le prime molecole organiche si sarebbero quindi formate in seguito a un
processo non biologico, poi concentrate negli oceani primordiali attraverso le
prime piogge, formando un brodo primordiale contenente i precursori delle
macromolecole biologiche.
Evoluzione chimica
Amminoacidi, monosaccaridi, lipidi e nucleotidi sarebbero andati incontro a un
processo di evoluzione chimica che avrebbe condotto alla comparsa dei primi
organismi protocellulari, reagendo fra loro e formando polimeri.
Questi a loro volta si sarebbero aggregati a formare goccioline colloidali o
coacervati, dotate di membrana lipidica, che li separava dallesterno e in grado
di effettuare qualche reazione enzimatica. Non erano per in grado di
riprodurre se stessi, non sono quindi organismi viventi.
Quando acquisirono questa facolt, diedero origine ai primitivi antenati delle
cellule viventi, protobionti.
Prime forme di viventi
Secondo le ipotesi pi accreditate, per conoscere quale fosse il metabolismo dei
primi fossili risalenti a 3,5-3,8 mld di anni fa, le prime cellule dovevano essere
anaerobie, poich latmosfera era priva di ossigeno libero.
Gli organismi che pi verosimilmente avrebbero potuto sopportare le condizioni
ambientali della terra primordiale, sono organismi simili agli archebatteri,
batteri autotrofi chemiosintetici molto primordiali. Ad ogni modo senza
levoluzione degli autotrofi la vita sulla terra sarebbe presto cessata per
esaurimento dei composti organici presenti nellambiente.
Comparsa della fotosintesi
Fra i vari organismi autotrofi, quelli che hanno avuto maggior successo sono
stati i fotosintetici, in grado di sintetizzare composti organici da sostanze
inorganiche semplici (CO2, H2O) sfruttando lenergia della luce solare
producendo ossigeno libero.
Lipotesi che la comparsa della fotosintesi risalga a circa 3,5 miliardi di anni fa
supportata dai ritrovamenti degli stromatoliti, rocce a bande alterne scure e
chiare dovute alla presenza di materiale depositato dallattivit di organismi
procarioti simili agli attuali cianobatteri (fotosintetici).

Gli eterotrofi hanno cos proseguito il loro percorso di evoluzione avendo gli
autotrofi come nutrimento, secondo lo schema di flusso di energia tuttora
dominante.
Grazie alla fotosintesi latmosfera arriv a contenere il 21% di ossigeno,
trasformandosi da riducente a ossidante.
-

La comparsa di ossigeno libero ha 3 fondamentali conseguenze:


La formazione di uno strato di ozono che, schermando i raggi UV avrebbe
consentito la colonizzazione delle terre emerse
La formazione di un nuovo tipo di metabolismo, quello aerobico, pi efficiente
e vantaggioso rispetto a quello anaerobico dal punto di vista energetico
Modificazione dellambiente in modo tale da impedire per sempre il ripetersi
della formazione della vita dalla non vita (generazione spontanea).
Lossigeno libero infatti molto reattivo e tende a demolire velocemente i
composti organici, ostacolandone la formazione e impedendone laccumulo.
I primi eucarioti
Le prime cellule eucariotiche, dotate di un nucleo contenente DNA e di organuli
specializzati deputati allo svolgimento di diverse funzioni cellulari, sono
comparsi 1,5 mld di anni fa, come conseguenza di un processo di simbiosi fra
alcuni procarioti.
Secondo la teoria dellendosimbiosi,un procariote di dimensioni maggiori
avrebbe inglobato procarioti in grado di compiere la respirazione (precursori dei
mitocondri) e altri fotosintetici (precursori dei plastidi).
Comparsa della pluricellularit
Probabilmente risale a 600 mln di anni fa, a partire da un organismo
unicellulare (protista ciliato) che si diviso, formando due cellule figlie, che non
si sono separate. Questo processo, ripetuto pi volte avrebbe portato alla
formazione di colonie, un aggregato di cellule indifferenziate, che si sarebbero
successivamente differenziate e specializzate.
La pluricellularit richiede infatti un certo livello di differenziamento cellulare.
Questo genere di organismi pu vivere pi a lungo (perch le cellule possono
essere sostituite), raggiunge dimensioni pi grandi e si adatta a varie condizioni
ambientali, utilizzando una vasta gamma di risorse alimentari.
Levoluzione con la comparsa degli organismi pluricellulari subisce
unaccelerazione straordinaria, dando luogo a processi evolutivi di piante e
animali.
Flora e fauna in un primo momento in ambiente acquatico, poi occuparono le
terre emerse.
Classificazione viventi
Tassonomia: ordinamento dei viventi allinterno di diverse categorie, basandosi
sulle loro relazioni evolutive.
Linneo organizza un sistema gerarchico basato sui principi di precedenza e
inclusione: le diverse categorie sistematiche sono disposte in modo tale che
ognuna inclusa in quelle precedenti e comprende tutte quelle successive.
Dominio, regno, phylum/divisione, classe, ordine, famiglia, genere e specie.
Lunit fondamentale la specie.
Strutture omologhe: origine comune ma funzione diversa.
Strutture analoghe: origine differente ma stessa funzione e somiglianza
superficiale.

Per la classificazione importante individuare le strutture omologhe.


Per un corretto ordinamento tassonomico si dimostrata fondamentale lanalisi
di proteine presenti con la stessa funzione in tutti gli esseri viventi (omologhe).
Pur avendo la stessa funzione, presentano differenze nella sequenza
amminoacidica dovute a mutazioni che si sono accumulate nellevoluzione
senza alterarne la funzionalit.
Nomenclatura binomia
Ogni specie viene indicata con due nomi latini: il primo si riferisce al genere,
un sostantivo; il secondo si riferisce alla specie ed solitamente un aggettivo
(Homo sapiens).
I cinque regni
Monere, Protisti, Funghi, Piante, Animali.

Monere
Sono procarioti, unicellulari o coloniali, autotrofi ed eterotrofi (batteri,
cianobatteri).
In base al tipo di metabolismo:
Fotoautotrofi: sintetizzano composti organici a partire da CO2 utilizzando la luce
del sole come fonte di energia e liberando O2 e sintetizzando molecole
organiche
Chemioautotrofi: sintetizzano composti organici a partire da CO2 e ricavano
lenergia necessaria dallossidazione di composti inorganici
Eterotrofi: assumono dallambiente composti organici necessari come fonte di
energia

Archebatteri: struttura cellulare di tipo procariotico, parete priva di


peptidoglicano e struttura chimica della membrana cellulare diversa sia da
eubatteri che eucarioti. Vivono in condizioni estreme e si distinguono in 3 gruppi
principali
- metanogeni, ricavano energia dalla riduzione della CO2 in metano. Ambienti
privi di ossigeno (fondo marino, fanghi, intestino ruminanti)
- Alofili estremi, vivono in acque salate molto concentrate, sopportano livelli di pH
molto elevati
- Ipertermofili, prediligono ambienti caldi e acidi come le sorgenti sulfuree calde,
temperatura intorno ai 70C e pH intorno a 2-3 .
Il regno delle monere comprende due grandi gruppi di organismi
Batteri.
Procarioti, privi di organelli membranosi, privi di nucleo, unica molecola circolare
di DNA a doppio filamento. Si riproducono per scissione binaria dopo la
duplicazione del DNA e la separazione di una copia del materiale genetico a
ciascuna estremit della cellula.
Fenomeni non legati alla riproduzione permettono un certo riassortimento
genetico.
Parete cellulare costituita da peptidoglicano, formano spore che rimangono
quiescenti finche le condizioni ambientali non ritornano pi favorevoli.
Versatilit metabolica.
Possono essere eterotrofi o autotrofi, in questo secondo caso si differenziano in
chemioautotrofi o fotoautotrofi.

I primi, ricavano lenergia necessaria per la riduzione della CO2 in glucosio


dallossidazione di picoli composti inorganici. Appartengono a questo gruppo i
batteri nitrificanti, che ossidano NH3, NO2-, NO3-.
I Secondi ricavano lenergia necessaria alla riduzione di CO2 in glucosio dal sole,
ma al posto dellH20 come accettore di elettroni, utilizzano H2S, lacido
solfidrico.
I batteri eterotrofi possono essere parassiti (vivono a spese dellorganismo che li
ospita) e il rapporto con lorganismo ospitante pu essere di :
Commensalismo, quando reciprocamente indifferente
Simbiosi: reciprocamente vantaggioso
Patogenicit: quando il batterio reca danno
Per la maggior parte i batteri sono saprobi, ovvero si nutrono di materiale
organico morto.
Cianobatteri (alghe azzurre)
Procarioti autotrofi che effettuano la fotosintesi con un meccanismo simile a
quello delle piante: utilizzano come donatore di elettroni H2O e producono O2 .
Alcuni sono in grado di fissare lazoto atmosferico. Si riproducono in modo
asessuato e vivono sia isolati che in colonie.
Instaurano simbiosi coi funghi formando lichebni.
Protisti
Tutti gli organismi eucarioti che non sono funghi, piante o animali.
Prevalentemente unicellulari, o coloniali a parte le alghe che sono pluricellulari
ma non hanno tessuti differenziati.
Alghe, protozoi, mixomiceti.
Riproduzione sia sessuata che asessuata.
Funghi
Organismi eterotrofi, per lo pi pluricellulari, alcuni unicellulari.
La maggior parte secerne sostanze che effettuano la digestione del materiale
nutritizio al di fuori del corpo, seguita dallassorbimento attraverso la parete
cellulare.
Corpo tallo (no radici) fusto e foglie, il corpo dei funghi superiori, formato da un
intreccio di filamenti detti ife, chiamato micelio.
Saprobi se si nutrono di sostanze organiche morte, parassiti se si nutrono a
spese di viventi.
Riproduzione sessuata e asessuata (zigo,asco,basido,deuteromiceti).
Lieviti: ascomiceti. Muffe: antibiotici (penicillina).
Piante
Organismi vegetali autotrofi pluricellulari. Sono in grado di sintetizzare molecole
organiche ridotte (carboidrati) utilizzando CO2 e acqua tramite la fotosintesi.
Ottengono altri elementi necessari sotto forma di Sali disciolti in acqua.
Presenza di parete cellulare, pigmenti fotosintetici (clorofilla a, b, carotenoidi),
principale sostanza di riserva lamido.
Ruolo nellecosistema: produttori.
Classificazione regno vegetale
Piante vascolari (tracheofite) possiedono tessuti differenziati e sistemi
specializzati per il trasporto di liquidi allinterno della pianta
Piante non vascolari (briofite) non possiedono strutture differenziate. (muschi)
Tracheofite

-pteridofite: si riproducono mediante spore (felci)


-spermatofite si riproducono mediante seme, organo costituito dallembrione
quiescente racchiuso in tessuti nutritivi e protettivi.
Gameti femminili prodotti allinterno dellovulo, gameti maschili contenuti nel
polline.
In base al fatto che lovulo sia scoperto o racchiuso in una cavit, le
spermatofite si dividono in:
-gimnosperme, ovulo nudo, impollinazione anemofila (vento)
Cicadee, ginkgo, gnetofite, CONIFERE,
-angiosperme ovulo racchiuso in una cavit, lovario.
Presentano il fiore, responsabile della riproduzione, e il frutto, responsabile della
dispersione dei semi e quindi di nuovi individui.
Impollinazione, fecondazione, lovulo si trasforma in seme e lovario in frutto.
Limpollinazione generalmente entomofila (insetti).
Angiosperme divise in due gruppi:
-monocotiledoni (embrione dotato di una sola foglia embrionale)
-dicotiledoni

Struttura di una pianta superiore


Tre organi fondamentali:
Radice
Fissa la pianta al suolo e provvede allassunzione dellacqua e dei Sali minerali
dal terreno e al loro trasporto al fusto.
Fusto
Struttura di sostegno della pianta, accrescimento apicale, origina come
appendici laterali come rami e foglie.
Collegamento tra apparato radicale e le foglie, assicurando il trasporto di
sostanze nutritizie.
Il liquido assorbito dalle radici (linfa grezza) viene trasportato alle foglie dai vasi
dello xilema, il floema trasporta invece la soluzione contenente i prodotti della
fotosintesi (linfa elaborata) a tutta la pianta.
Foglie
Appendice laterale del fusto, funzione principale: organicare il carbonio
mediante la fotosintesi. Inoltre viene traspirata lacqua assorbita dalle radici.
Seme
nel seme risiede lembrione quiescente racchiuso in resistenti involucri nutritivi
e protettivi.
Lembrione in questo stadio gia dotato delle strutture della pianta adulta ed
pronto a germinare.
La pianta madre provvede alla diffusione dei semi, Disseminazione.
Lapice del fustino esce alla luce, si trasforma in plantula e comincia la crescita
(germinazione)
Riproduzione delle piante superiori
Riproduzione vegetativa: tipo asessuato (radici da un fusto reciso immerso in
acqua)
Riproduzione sessuata: il fiore lorgano riproduttore
Ovario: produce il gamete femminile, cellula uovo
Stami: formati da un sottile filamento che reggono un antera, che contiene il
polline, gamete maschil
Impollinazione anemofila (vento) entomofila (insetti).
Animali
Questo regno comprende organismi pluricellulari eterotrofi.

Sono classificati in Phyla


-

Poriferi (spugne)
Celenterati (meduse e coralli)
Invertebrati,
rudimentale
differenziamento
tissutale.
Ectodermide,
endodermide. Delimitano una cavit centrale dotata di una sola apertura
(celenteron)
Platelminti (vermi piatti)
Simmetria bilaterale, comparsa di organi. Sono tutti parassiti, caratterizzati da
una regressione dellapparato digerente e locomotore. Ermafroditi.
Cestodi, comprendenti le tenie,
Nematodi
Vermi dotati di un tubo digerente completo provvisti di due aperture (buccale e
anale)
Detti anche vermi cilindrici, numerose forme parassitarie.
Moluschi
Molti presentano una una conchiglia calcarea, prodotta dal mantello. Si
muovono per mezzo di un robusto piede muscolare, in genere a sessi sepaati.
Phylum: gasteropodi (chiocciole) bivalvi (vongole) cefalopodi (polpi, seppie,
calamari)
Sviluppo di organi di senso e sistema nervoso.
Anellidi
Vermi segmentati, caratterizzati dalla comparsa della metameria (suddivisione
corporea in segmenti ripetitivi), conquista ai fini della locomozione e si ritrover
in artropodi e vertebrati.
Comprendono i lombrichi, sanguisughe.
Artropodi
Phylum che comprende il maggior numero di specie viventi (1 mln di specie
note) il pi evoluto degli invertebrati. Gli artropodi sono caratterizzati da un
esoscheletro di chitina e dal corpo diviso generalmente in tre parti (capo, torace
e addome).
Il phylum comprende diverse classi, tra cui gli aracnidi (scorpioni, ragni, acari)
insetti e corstacei.
Echinodermi
Asteroidi(stelle di mare) ofiuroidi (stelle serpentine) echinoidi (ricci di mare)
Cordati
Animali a simmetria bilaterale, caratterizzati dalla corda dorsale, una struttura
cilindrica di sostegno.
Il Phylum suddiviso in tre subphyla
Urocordati: presentano la corda dorsale solo negli stadi embrionali
Cefalocordati, la corda permane per tutto larco vitale e occupa lintera
lunghezza del corpo
Vertebrati, in cui la corda viene sostituida da una struttura scheletrica, la
colonna vertebrale.
il subphylum dei vertebrati comprende le seguenti classi: agnati (lamprede)
condroitti (pesci cartilaginei, squali, razze), osteitti (pesci ossei) anfibi, rettili,
uccelli e mammiferi.
Pesci
Due classi, accomunate dalla forma idrodinamica del corpo, respirazione
branchiale, temperatura eteroterma, cuore formato da due cavit, circolazione
sanguigna semplice.
-Condroitti: pesci pi antichi. Formati da uno scheletro di tessuto cartilagineo.

Cute ricoperta di scaglie formate da dentina e smalto


Coda Eterocerca
Fessure branchiai
Bocca in posizione ventrale
Assenza di organi di calleggiamento
Fecondazione interna (ovipare, ovovipare, vivipare)
-Osteoitti, scheletro di tessuto osseo, classe pi numerosa di vertebrati
Cute ricoperta di scaglie ossee
Coda omeocerca
Branchie comunicanti con lesterno con una sola fessura
Bocca in posizione frontale
Presenza di un organo di galleggiamento, vescica natatoria
Fecondazione esterna
Anfibi
Origine dal devoniano, 350 milioni di anni fa.
Primi vertebrati ad aver conquistato le terre emerse, legati comunque
allambiente acquatico.
Cute nuda ricoperta da uno strato di muco che li protegge dalla disidratazione
Fecondazione solitamente esterna, deposizione delle uova in acqua
Larve acquatiche che respirano mediante branchie e diventano adulte tramite la
metamorfosi; adulti terrestri che respirano mediante polmoni
Cuore formato da tre cavit, circolazione sanguigna doppia e incompleta
(sangue ossigenato e deossigenato si mescolano nellunico ventricolo)
Eterotermi.
Tre ordini principali: urodeli (tritoni, salamandre), anuri (rane, rospi) apodi.
Rettili
Primi vertebrati terrestri del tutto svincolati dallacqua, comparvero nel
Carbonifero e raggiunsero diffusione enorme nel mesozoico (200 a 65 milioni di
anni fa), quando occupavano tutte le forme terrestri.
Tutti i grandi rettili scomparvero al termine e del Cretaceo (65 mln)
Innovazioni fisiologiche:
adattamenti dellapparato riproduttore, uova racchiuse in un guscio con un
liquido che protegge lembrione. Altri elementi sono:
Cute secca rivestita di squame
Fecondazione interna
Respirazione mediante polmoni
Cuore formato da tre cavit, circolazione doppia e incompleta
Eterotermi
Quattro arti
Ordini: squamati (serpenti, iguane, lucertole), cheloni (tartarughe) coccodrilli.
Uccelli
Classe di vertebrati comparsa pi recentemente (190 mln di anni fa) come
discendenti diretti dei dinosauri. Caratteristica principale sicuramente quella
di poter volare.
Cute ricoperta di penne, squame trasformate
Respirazione mediante polmoni molto efficienti
Cuore formato da quattro cavit
Circolazione doppia e completa
Omeotermia
Fecondazione interna e deposizione di uova rivestite di guscio calcareo

Eliminazione di acido urico come prodotto di scarto del metabolismo composti


azotati
Scheletro robusto e leggero, ossa cave
Bocca provvista di un becco e priva di denti
Mammiferi
Discendenti da un gruppo primitivo di rettili, comparvero circa 200 milioni di
anni fa, ma la loro diffusione inizi solamente 65 mln di anni fa in seguito
allestinzione dei grandi rettili che rese disponibile un gran numero di nicchie
ecologiche. Caratteristiche distintive essenziali
Corpo rivestito di peli, annessi cutanei con funzione di isolamento termico
Respirazione mediante polmoni
Omeotermi
Quattro arti
Ghiandole mammarie per nutrire la prole
Sistema nervoso molto sviluppato
Fecondazione interna
18 ordini, tra cui quello dei primati di cui fa parte anche luomo.
In 16 dei 18 ordini lo sviluppo embrionale caratterizzato dalla presenza della
placenta (mammiferi placentati), un organo che mette in relazione madre e feto
permettendo lo scambio di ossigeno, sostanze nutritizie e leliminazione di
sostanze di rifiuto. I mammiferi non placentati, i pi primitivi, sono limitati ai
monotremi, ovipari (echidna e ornitorinco) e dei marsupiali, che partoriscono
prole viva ma i loro neonati, completano lo sviluppo allinterno del marsupio.
Ominazione
linsieme di eventi che hanno caratterizzato levoluzione delluomo.
Uomo: ordine, primati, famiglia Hominidae, genere Homo, specie Sapiens,
sottospecie, Sapiens sapiens.
Lordine dei primati comparso circa 60 mln di anni fa con piccoli animali
notturni.
Le scimmie antropoidi comparvero circa 20 mln di anni fa.
La separazione tra la linea evolutiva dello scimpanz e quella delluomo molto
recente: il sequenziamento del genoma dello scimpanz, avvenuto nel 2005, e il
suo confronto con quello umano portano alla deduzione che sia avvenuto 6
milioni di anni fa.
Le acquisizioni pi importanti sono quelle di

Aver ottenuto una postura eretta con conseguente liberazione degli arti
superiori
Aumento della capacit cranica (sviluppo del cervello)
Variazioni nella forma della scatola cranica e denti.
Pollice opponibile
Diversa forma del bacino
Curvature tipiche della colonna vertebrale (causata dalla postura eretta)
I primi ominidi appartengono al genere Australopithecus, comparso 5 mln di
anni fa.
Da un ceppo dellaustralopithecus africanus si pensa abbia avuto origine il
genere Homo.

Descrivendo i nostri antenati si ricordano, lHomo habilis, comparso circa 2,5


mln di anni fa, rudimentali utensili in pietra.
Homo erectus 1,6 mln di anni fa, fuoco, villaggi, sistema linguistico.
Homo neanderthalensis 250 mila anni fa, estinto 30 mila anni fa, organizzato in
trib ed aveva tradizioni e rituali propri.
Homo sapiens, 200 mila anni fa nellafrica orientale, raggiunse leuropa 50 mila
anni fa.
Presente attualmente con la sottospecie Homo sapiens sapiens, addomestic
per la prima volta animali, svilupp agricoltura, si dedic alle attivit artistiche.

Fisiologia animale
Con grande diversit di adattamenti, le funzioni principali degli animali
rimangono le stesse lungo tutta la scala evolutiva. Queste funzioni sono svolte
dai vari organelli specializzati negli organismi unicellulari, e da organi e apparati
specifici in quelli pluricellulari.
Nutrizione
Respirazione
Trasporto di gas e nutrienti
Movimento
Eliminazione rifiuti e osmoregolazione.
Ecologia (definizioni)
Ecologia: scienza interdisciplinare che studia le relazioni tra gli organismi viventi
e lambiente che li circonda e con cui interagiscono.
Ecosistema: entit funzionale fondamentale dellecologia, comprende una
comunit biologica e il biotipo da essa occupato.
Popolazione: gruppo di individui appartenenti alla stessa specie, che coesistono
in un momento definito nel tempo e nello spazio.
Comunit (biocenosi): complesso di animali e vegetali consistenti in un biotipo.
Zoocenosi, fauna.
Fitocenosi, flora.
Biotipo: porzione di spazio occupata da una comunit in un ecosistema.
Habitat: ambiente fisico in cui vive una data specie.
Nicchia ecologica: concetto pi ampio di quelli di habitat; ruolo di una
popolazione nelleconomia di un ecosistema (ci che mangia, la specie da cui
mangiato, preferenze climatiche..)
Bioma: complesso di ecosistemi che determina laspetto di ogni regione della
Terra ed caratterizzato da un certo tipo di vegetazione. I vegetali appartenenti
allo stesso bioma presentano adattamenti simili perch sottoposti a condizioni
ecologiche e climatiche simili.
(Tundra, Taiga, Foresta latifoglie, Foresta pluviale, Prateria, Deserto)

Catene alimentari ed energetiche


Definizione: una catena alimentare la successione con cui alcuni organismi si
nutrono di quelli che li precedono e costituiscono alimento per quelli che
seguono; in altre parole, la sequenza di organismi attraverso i quali fluisce
lenergia sotto forma di molecole nutritizie.
-

Tre componenti fondamentali:


Produttori: organismi in grado di trasformare semplici composti chimici
inorganici, disponibili nellambiente, in sostanze organiche (autotrofi)

Consumatori: organismi eterotrofi che si nutrono del materiale organico fornito


dai produttori, in modo diretto (consumatori primari, erbivori) o indiretto
(consumatori secondari, carnivori)
Decompositori: organismi che si nutrono di organismi morti o delle deiezioni di
quelli vivi; degradano le sostanze organiche complesse in molecole semplici che
potranno essere riutilizzate dai produttori.
il ruolo dei decompositori svolto principalmente da funghi e batteri.
Cicli biogeochimici
negli ecosistemi si ha un flusso unidirezionale di energia dal Sole ai viventi. La
materia viene invece riciclata.
Gli atomi di molti elementi sono soggetti a un percorso ciclico, che coinvolge sia
la componente abiotica (atmosfera, idrosfera, litosfera) che quella biotica
(produttori, consumatori, decompositori) dellecosistema. Sono rilevanti il ciclo
del carbonio e il ciclo del azoto.

Ciclo del carbonio: 4 stadi;


La CO2 atmosferica viene utilizzata dai produttori e trasformata in composti
organici tramite la fotosintesi. I tessuti delle piante entrano nelle catene
alimentari quindi nella composizione degli animali.
La CO2 torna nellatmosfera in seguito a processi di ossidazione della sostanza
organica (respirazione, fermentazione, decomposizione) e alle reazioni di
combustione (incendi naturali, combustibili fossili)
Resti di alghe e gusci di animali marini, formati di carbonato di calco (CaCO3) si
accumulano sul fondo marino formando rocce calcaree
Il carbonio in queste rocce torna in circolo in seguito alle eruzioni vulcaniche che
liberano CO2 nellatmosfera, oppure grazie al dilavamento delle rocce che porta
in soluzione il carbonato come bicarbonato di calcio.
Ciclo dellazoto:
Assimilazione: le piante assimilano azoto inorganico (nitrati) dal terreno e lo
incorporano in composti organici che entrano nelle catene aimentari
Ammonificazione: trasformazione dellazoto contenuto nelle molecole organiche
presenti negli organismi morti o nelle deiezioni di quelli vivi in ammoniaca (NH3)
ad opera di batteri del suolo detti batteri ammonificanti.
Nitrificazione: trasformazione dellazoto ridotto, nelle forme ossidate di nitriti e
nitrati ad opera di batteri che lo rendono di nuovo disponibile per i vegetali.
Fissazione dellazoto atmosferico (N2) ad opera di batteri (azoto fissatori) in
grado di trasformarlo in azoto organico (ad esempio in amminoacidi come
gruppo -NH2)
Denitrificazione: trasformazione ad opera di batteri di nitriti e nitrati in N2 che
ritorna nellatmosfera.

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