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Istituto Statale "don Milani"

Liceo Linguistico, Socio-Psico-Pedagogico, Musicale e delle Scienze Sociali

Anno 7, Numero 2 Marzo 2009

La ricerca della felicità


L’anatra e la gru
La Giornata a cura di Deidamia
della Memoria “Nonostante l’anatra abbia le zampe corte, se concentrano su un obiettivo da conseguire.
qualcuno cercasse di allungargliele, lei ne Nella lingua cinese la parola usata per
soffrirebbe; nonostante la gru abbia le zampe “felicità” significa anche ”musica”. La musica ci
lunghe, se qualcuno tentasse di accorciargliele, dà piacere, e arricchisce la nostra vita. Non
lei ne soffrirebbe.” dobbiamo cercarla lontano: è presente in ogni
Questo brano è stato scritto dal maestro aspetto dell’esistenza. La si ode nelle valli e
Zhuangzi. È un invito a guardare dentro di nei ruscelli, ma anche nei clacson delle auto in
sé per scoprirvi la felicità. Qualunque cosa mezzo al traffico. Nel corpo umano è data dal
sia la felicità, non potrà mai distoglierci battito del cuore e dal suono flautato del
dalla nostra natura interiore. È un concetto respiro. La felicità è un tesoro interiore già
del taoismo. La felicità non è una meta da accessibile.
raggiungere. È ciò che abbiamo. Attraverso l’introspezione, troviamo noi
Possediamo un tesoro, e non lo sappiamo. stessi. Non vagliamo le nostre qualità, ci
Ciascuno di noi ha già tutto l’occorrente limitiamo a scoprirle.
per godere sino in fondo della vita. Di solito non riusciamo a valorizzarle, e
Bisogna sbarazzarsi della convinzione che cerchiamo di essere diversi da ciò che siamo.
soltanto un determinato bene, un amore o Pensiamo che la felicità consista nella
un lavoro, potrebbero renderci felici. La emulazione di un modello: in tal modo ci
felicità è presente nel cuore. Tuttavia, non votiamo alla frustrazione e all’insoddisfazione.
ce ne rendiamo conto e i nostri sforzi si (Continua a pagina 7)
Poiché le guerre
cominciano nelle
menti degli uomini,
Tanto moriamo tutti nel 2012!
è nelle menti Secondo alcuni presunti scienziati...
degli uomini che si Ormai tutti avrete sicuramente sentito parla- re è presumibilmente “l’inversione della rotazio-
re del 21/12/2012, giorno in cui secondo mol- ne della Terra” dovuta allo spostamento
devono costruire te persone moriremo, secondo altre incon- dell’asse… Secondo alcuni presunti scienziati nel
le difese della Pace. treremo gli alieni e secondo altre ancora non 2012 la terra si fermerà per 72 ore e poi torne-
succederà proprio niente… rà a girare, ma nel senso contrario, cosa che,
Costituzione Tutto ciò viene pensato perché molte previ- detta così, non significa niente. Allora definiamo-
sioni coincidono con quella data, una tra que- la in un altro modo: questa “inversione” cause-
dell'Unesco 1947 ste rappresenta la fine della 4^ era dei Maya rebbe catastrofi come montagne che spuntano
che dovrebbe portare “grandi cambiamenti”. dal nulla, vulcani che eruttano, mari che si pro-
Il grande cambiamento che potrebbe accade- (Continua a pagina 7)
PAGINA 2 ANNO 7, N UMERO 2

Questo numero è stato chiuso in

Dedicato a tutti noi


redazione il 18 febbraio 2009.

La Redazione:
Docenti: R. D’Amato, M.T. Masi, M.
Nardulli, M.T. Pace
Studenti: Emanuela Acquafredda, Selene
Creanza
Alberto, Alessandro Ciccarone, Sara Il termine screanzato, amici miei,
Cuscito, Vito D’Argento, Deidamia, Maria è un lemma antiquato ormai, direi,
Laura Giove, Alessia Gurabardhi, perché non è alla moda, non si adatta
Anastasia Komarova, Lucia Lomuscio, Creanza:
Pamela Palmirotta, Luciana Pastore,
a una lingua che sempre più ciabatta.
s. f.(dallo spagnolo crianza,
Miriam Ricci, Micaela Vicenti.
Fa parte della nostra tradizione, da criar “allevare bene”)
Inoltre hanno collaborato: ma non è inglese di derivazione,
Il tecnico: Vito Lucarelli, eppure semplice è il suo significato
Gli studenti: Angelica Anicio, P.B., Teriana vuol dire di fatti maleducato,
Castellaneta, Maria D’Ambrosio, Roberta
D’Aversa, Nicola De Candia, Marianna De
Crescenzo, Maria Ditoma, Emily cosa che proprio non si addice, non sta bene
Labellarte, Angela Manzari, Anna Nicastri, a chi un titolo detiene,
Annamaria Palmisani, Vittoria Panessa, a chi con la gente si intrattiene,
Ilary Paolinelli, Margherita Partipilo, giovane o vecchio, servitore o re
Manuel Stefanelli, Mariapaola Vinci.
buone maniere deve aver.

Sommario:
Modello di eleganza è dunque
chi agisce con creanza
La ricerca della felicità 1 perché rispetto e buona educazione
Tanto moriamo tutti nel 2012 1
sono pur sempre
un valido biglietto di presentazione.
Creanza 2
Maria Teresa Pace
La storia siamo noi 3
Il 27 gennaio al “don Milani” 3
Genocidio degli Armeni 4
SE SI DISSOLVE LA MEMORIA
I ragazzi incontrano la Shoah 4 RICOMPARE L’ORRORE
Nel cassetto del mio cuore 5
Salvi gli altri, ma chi salverà te? 5
Smaltimento rifiuti 6
Differenziamoci 6
La poesia non è un vestito da sera 8
Al gran ballo dei poeti 8
Il Gazzettino del Peloponneso 9
È morto Omero
Omero racconta Omero
Grease 10
Di strada in strada 10
Juno 10
Macellai di sogni 11
Aristotele e la metafisica di Totti 12
Se una notte d’inverno ... 12
Fabrizio De Andrè 13
Calligrammi 14
Curiosità all’origine delle parole 15
PAGINA 3
Storia e memoria ANNO 7, N UMERO 2

La storia siamo noi La storia siamo noi


di Francesco De Gregori
Viaggio di istruzione a Praga
La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
Ognuno di noi ha il diritto e il dovere di piazza San Venceslao, nella quale vi è una
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
ricordare, ricordare per non negare, piccola e semplice croce di legno posta in
La storia siamo noi, attenzione,
ricordare perché la storia insegna e ri- un aiuola; sopra di essa una targa ricorda
nessuno si senta escluso.
cordare perché molti uomini, donne e il sommo sacrificio per la patria e per la
La storia siamo noi,
bambini innocenti sono stati torturati e libertà del giovane studente Jan Palach al
siamo noi queste onde nel mare,
condotti alla morte. quale è dedicata. Era il 16 gennaio 1969
questo rumore che rompe il silenzio,
Il 30 novembre 2008 con la mia classe, 5 quando un giovane cecoslovacco si co-
questo silenzio così duro da masticare.
LB, e con la 5 AM ho partecipato al viag- spargeva di benzina nella piazza più im-
E poi ti dicono: "Tutti sono uguali,
gio di istruzione a Praga. L’esperienza, portante di Praga, si dava alle fiamme e,
tutti rubano alla stessa maniera".
indimenticabile, ci ha permesso di tra- dopo quattro giorni di terribile agonia,
Ma è solo un modo per convincerti
scorrere cinque giorni di divertimento, abbandonava la vita. La causa del suo
a restare chiuso dentro casa
contribuendo soprattutto alla nostra drammatico gesto risale alla primavera
quando viene la sera.
formazione culturale, con una riflessione dell’anno precedente quando, al tentativo
Però la storia non si ferma davvero
su alcune sconfortanti realtà che, pur- di rendere più umano il socialismo vigen-
davanti a un portone,
troppo, hanno caratterizzato la storia te in Cecoslovacchia che reprimeva ogni
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
dell’umanità, deprivata di quelle elemen- libertà individuale, avevano risposto
la storia dà torto e dà ragione.
tari e fondamentali libertà preziose e 6.300 carri armati del Patto di Varsavia,
La storia siamo noi,
indispensabili per la nostra vita e per la che avevano riproposto il vecchio ordine,
siamo noi che scriviamo le lettere,
nostra quotidianità di persone. Ebbene, la minando la vita e la libertà di ogni cittadi-
siamo noi che abbiamo tutto da vincere,
nostra libertà, che oggi ci appare un bene no. A spezzare la disperazione della op-
tutto da perdere.
indiscusso e consolidato, è costata la vita pressione quotidiana che schiacciava
E poi la gente,
ed il sacrificio di milioni di persone. Nella l’esistenza di chi doveva sopportare
(perché è la gente che fa la storia)
nostra società, protagonista di sviluppo l’onta di una soffocante occupazione
quando si tratta di scegliere e di andare,
tecnologico e di notevole crescita econo- sovietica, pensò il gesto di questo stu-
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
mica e sociale, non si è ancora verificato dente di 21 anni.
che sanno benissimo cosa fare.
quel coinvolgimento da parte di noi gio- A Bari, una strada ricorda il giovane stu-
Quelli che hanno letto milioni di libri
vani e quell’interesse per la storia che, dente. L’abbiamo scoperto leggendo il
e quelli che non sanno nemmeno parlare,
comunque, condiziona il presente ed il Corriere della Sera durante l’attività
ed è per questo che la storia dà i brividi,
passato di ognuno di noi. didattica “Il quotidiano in classe”;
perché nessuno la può fermare.
A Praga abbiamo visitato la bellissima (Continua a pagina 7)
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
siamo noi, bella ciao, che partiamo.
La storia non ha nascondigli,
la storia non passa la mano.
La storia siamo noi,
Il 27 gennaio al “don Milani” siamo noi questo piatto di grano.

Una celebrazione tra foto, musiche, danze, testi e poesie


Stare insieme per ricordare tutto ciò che all’esposizione fotografico-artistica che l’aria è polvere” di Laura Pausini, “La balla-
è stato affinché non accada più: questo è documentava la dura realtà vissuta da ta dell’eroe” e “Tutti morimmo a stento”
il senso della Giornata della Memoria che milioni di persone, comprese donne, di Fabrizio De Andrè; sono stati eseguiti
si celebra il 27 gennaio, una data simboli- bambini ed anziani, sottoposti ad indicibili brani musicali e letti testi molto significati-
ca che ogni anno ricorda l’anniversario torture da parte di altri esseri umani. vi e anche poetici come quello bellissimo
della liberazione, nel 1945, dei prigionieri Accompagnavano le vecchie foto altre, di Brecht. Sullo sfondo scorrevano, senza
del campo di sterminio nazista di Au- più recenti, di stermini e violenze di mas- interruzione, scene drammatiche che illu-
schwitz da parte delle truppe alleate. In sa, compiute nel corso del secondo ‘900. stravano l’importanza del ricordo, perché,
Italia tale ricorrenza è stata istituita dal Tra danze e musiche popolari armene e se si dissolvesse la memoria, potrebbe
Parlamento a partire dall’anno 2000 per israeliane molto suggestive, tra canti e ricomparire l’orrore. In chiusura, le note
commemorare le vittime delle persecu- poesie all’insegna della memoria, si è di “When you bilieve” di Mariah Carey e
zioni naziste: ebrei, minoranze etniche e svolto questo evento, che ha coinvolto Whitney Houston hanno ancor di più e-
religiose, dissidenti, omosessuali, diversi... come spettatori tutti i ragazzi dell’Istituto mozionato un pubblico di studenti partico-
dichiarati da Hitler indegni di esistere. e a cui molti di noi hanno contribuito larmente attento e corretto.
Quest’anno nella nostra scuola la Gior- cimentandosi in vari ruoli. Sono state Maria Ditoma
nata si è aperta con la visita cantate “Auschwitz” dei Nomadi, “Dove Margherita Partipilo I LC
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Storia e memoria PAGINA 4

Ricordiamo il genocidio degli Armeni


Conoscere per non dimenticare
Ben pochi sanno che il 24 aprile si ricor- è stata altresì emanata una legge, Paesi che continuano a sostenere la tesi
dano le vittime del primo genocidio del l’Articolo 301, secondo la quale sarebbe negazionista figurano Israele e gli USA,
XX secolo: 94 anni fa più di un milione di un crimine affermare qualcosa di “non legati economicamente e politicamente
armeni furono sterminati per ordine del turco”; di alla Turchia.
governo dei Giovani Turchi perché con- conseguenza, “Penso che la musica, unita ad un grande Quelli che effettiva-
siderati una minaccia per l’allora nascente sostenere messaggio, possa diventare molto potente. mente lottano per la
repubblica. Nel 1915 furono giustiziati l’esistenza […] Una delle cose più belle del mondo è causa armena sono
trecento nazionalisti armeni, ed un altro dell’Olocausto assistere al rovesciamento di un’ingiustizia. pochi: tra questi è
milione fu deportato nel deserto della diventa perse- Quando la gente è stufa, per dirla molto noto Serj Tankian,
Siria e della Mesopotamia. Insieme alla guibile e puni- semplice, o quando un genocidio viene frontman del gruppo
vita di quelle persone, la Turchia ha can- bile a norma finalmente riconosciuto, questo bellissimo “System of a Down”,
cellato dai propri libri di storia anche la di legge. Il trionfo premia le fatiche che si sono impiegate gruppo che da sem-
loro morte, dal momento che non rico- premio Nobel e cambia le nostre esistenze. Queste sono le pre combatte per il
nosce – contro ogni evidenza – i fatti per la lettera- cose che cerco.” riconoscimento uffi-
accaduti come sterminio di massa mirato tura Orhan Serj Tankian ciale del genocidio
alla creazione di uno stato etnicamente Pamuk è stato armeno negli Stati
omogeneo. I motivi che spingono la Tur- denunciato per aver menzionato la stra- Uniti, utilizzando, come mezzo di lotta,
chia ad assumere questa posizione sono ge. Secondo alcune fonti, lo scrittore la musica. Inoltre Tankian, insieme a
soprattutto di natura politica ed econo- turco sarebbe stato incarcerato. Altri Tom Morello – famoso musicista – ha
mica e, per mantenere il silenzio, il Go- storici connazionali sono stati costretti a fondato “Axis of Justice”,
verno Turco ricorre a tattiche come negare gli eventi avvenuti nel 1915. Resta un’associazione no profit che ha riunito
sminuire il numero dei morti (200.000 il fatto che il genocidio è stato ricono- artisti, fan e organizzazioni, con lo sco-
contro 1.200.000 stimati dagli storici) o sciuto dalla maggior parte delle Nazioni, po di ottenere giustizia sociale.
come la scissione del massacro in azioni tra cui l’Italia, lo Stato del Vaticano e gli
Anastasia Komarova, 3 LA
minori, negando inoltre l’esistenza di un stati dell’Unione Europea. In Francia è Vito D’Argento, 2 AM
preciso piano di pulizia etnica. In Turchia addirittura reato negare la strage. Tra i

Progetto POF: I ragazzi incontrano la Shoah


Dagli Indios d’America ai popoli dell’Africa
Per celebrare la Giornata della Memoria è linguaggi, quali la fotografia, toccassero il cuore di
stata promosso il progetto “I ragazzi incon- curata dal prof. Pino Perna, e la tutti gli spettatori; per-
trano la Shoah”, volto a sensibilizzare gli musica, curata dalle proff. Mad- tanto, quello che poteva
studenti sul tema con approfondimenti, dalena Paternoster e Iole Costa essere un intratteni-
letture e ricerche. ed eseguita dagli studenti del mento, o una buona
Diretto dalla prof.ssa Turchiano, il corso ha Musicale che si sono cimentati scusa per non fare lezio-
visto impegnati tantissimi studenti nella nell’esecuzione di brani. C’è ne, si è trasformato in
realizzazione di una mostra, che si è tenuta stato anche uno spazio teatrale, un’esperienza costrutti-
nei giorni 27 e 28, al fine di raccontare nel di cui si sono occupate le va e in un’occasione di
miglior modo possibile, attraverso l’arte, prof.sse Quatraro e Turchiano, riflessione.
molte delle atrocità che hanno segnato il e uno digitale che ha visto Infine, se lo spettacolo
XX secolo, e che purtroppo hanno interes- proiettati dei video di momenti vi ha annoiato, vi porgo
sato davvero molti popoli. Troppi. Comin- drammatici dell’Olocausto e di le scuse da parte di
ciando dagli Indios d’America fino ai popoli altri genocidi. Infine alcune alun- Gaza gennaio 2009 tutto il gruppo lavoro,
dell’Africa, dagli Armeni agli Ebrei, dagli ne, guidate dalla prof.ssa Rosa D’Amato, ma ritengo che, se nean-
abitanti dello Zanzibar a quelli della Nigeria, hanno aggiunto l’esperienza di danze tradi- che queste strazianti cicatrici della nostra
del Ruanda, della Romania, della Bosnia, e zionali armene e israeliane. storia sono riuscite ad emozionarvi, forse
fino a tantissimi altri gruppi etnici, di cui La realizzazione di un evento così impor- non siete poi così migliori dei passati car-
pochi conoscono le sorti. tante ha richiesto tanto tempo, pazienza e nefici, come credete.
La mostra si è espressa attraverso diversi cura nella ricerca di testimonianze che Emanuela Acquafredda 3 AS
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Quelli che non fanno notizia PAGINA 5

Nel cassetto del mio cuore


Attualmente frequento un centro per anziani
Accolgo l’appello lanciato sullo scorso nu- nomamente. Mi accorgo, inoltre, che nes- imboc-
mero di “I Care” e racconto la mia espe- suno le vuole più ascoltare, mentre loro carlo e
rienza nel mondo del volontariato, ma non hanno tanto da raccontare… Ogni anziano che di
mi piace essere al centro dell’attenzione e, ha la propria storia, magari ogni tanto vi rado
quindi, non mi firmerò, limitandomi a depo- aggiunge un particolare fantasioso, lo so, riesce a pronunciare poche parole del tipo
sitare questo mio scritto nel cassetto di ma in quel che dicono c’è sempre un fondo “Voglio morire… Uccidetemi…”.
una delle professoresse della Redazione. di verità. È impressionante capire come gli Mi reco in questo centro una o due volte
Ormai da un paio di anni mi occupo di anziani soli siano alla ricerca di un ascolta- alla settimana ed ogni volta non posso pre-
volontariato, ma quest’anno ho cambiato tore e, quando mostri loro un po’ di atten- vedere l’orario di uscita, tuttavia anche
settore perché mi piace arricchire le mie zione, li rendi colmi di gioia e, di conse- soltanto strappare un sorriso ad una di
esperienze. Attualmente frequento un cen- guenza, ti senti felice anche tu. Esiste una queste persone, che ogni giorno soffre
tro di ricovero per anziani nel mio paese: felicità maggiore di quella che si prova troppo, con una mia spiritosaggine ingenua
aiutare persone in gravi difficoltà mi fa star nell’aiutare il prossimo? Come esperienza è e semplice, è molto gratificante per me, che
meglio perché mi rendo conto che il mio davvero forte perché non è per niente a scuola me la cavicchio e che in famiglia
piccolo intervento è davvero molto impor- facile, credetemi, aiutare nell’alimentazione non raccolgo, purtroppo, altrettante gratifi-
tante per chi non ha più la forza di alzarsi, un paralitico che quasi non riesce ad ingoia- cazioni…
né di lavarsi, né persino di alimentarsi auto- re più nulla, che piange mentre cerchi di Anonimo

Salvi gli altri, ma chi salverà te?


Da questa esperienza ho imparato molto
La mia vita è sempre stata rivolta all’altro, no fare qualcosa per rimediare; gli anzia-
al più bisognoso, forse per l’educazione che ni abbandonati da tutti; i malati soccorsi
ho ricevuto, fondata su doveri e sani princi- dall’Ala Azzurra, presso cui ti presti
pi; poi segue tutto il resto: la famiglia, la come volontario per le ambulanze e ne
scuola, gli amici. I miei genitori sin vedi davvero tante; gli alcolisti, i diversa-
dall’infanzia mi hanno coinvolto nelle attivi- mente abili, ecc. Ma quello che mi ha
tà di un gruppo parrocchiale, attraverso le colpito di più e fatto crescere è stato il
quali ho conosciuto tante situazioni di biso- volontariato ai malati di mente. Quella sì
gno. Ho perciò tanta esperienza a riguardo; che è un’emozione troppo forte! Infatti,
il volontariato mi ha regalato emozioni e all’inizio avevo pensato di rinunciare, ma
conoscenze che mi hanno segnato profon- divenne una scommessa con me stessa:
damente. Di ogni forma di volontariato ho dovevo vincere il pregiudizio, superare i
qualche ricordo che mi ha fatto crescere e miei limiti e la mia chiusura mentale. Voi ramente ai tanti anni trascorsi a servire gli
mi ha fatto conoscere delle verità, su cui non potete immaginare la paura che prova- altri. L’andare incontro alle necessità di chi ci
non avevo mai riflettuto prima a causa della vo specie quando stavo da sola insieme a sta intorno richiede, comunque, un impegno
solita su p erficialità gi o van ile e loro, sapendo che alcuni avevano persino difficile da conciliare con lo studio e con i
dell’indifferenza imperante! Non si possono ucciso. Alla fine riuscii a superare questa compiti da svolgere; infatti, la mia professo-
scordare i volti di tanti bambini orfani, o difficoltà ed accettare anche questa realtà. ressa di italiano spesso mi ripete: “Salvi gli
che hanno i genitori in carcere, oppure che Una realtà in cui alcuni che sembravano altri, ma chi salverà te?”.
ogni giorno vengono picchiati dai loro con- “normali” rivelavano una mente perversa, Io non smetterò mai di essere disponibile
giunti più prossimi che sono degli alcolisti. I altri erano pentiti di quello che avevano verso chi mi chiede aiuto o è in difficoltà,
loro volti esprimono tanto: solo guardan- fatto e si erano ricoverati spontaneamente. perché ciò mi rende felice e mi dà gioia.
doli negli occhi riesci a cogliere il disagio e Da questa esperienza ho imparato molto. La mia gioia risiede anche nel sapere che ci
la mancanza di affetti e, con il pretesto di La maggior parte di quelli che avevo cono- sono persone che si fidano di me: anche un
aiutarli nello studio, riesci a colmare, in sciuto erano vittime di parenti o degli stessi semplice incarico di un prof che mi chiede un
parte, quel vuoto affettivo genitori. Quei malati avevano bisogno di favore è un segno di riconoscimento che mi
Ci sono altre realtà che non potrò mai qualcuno che credesse in loro e, per rice- rende felice. Se adesso, costretta dagli eventi
dimenticare: i poveri della mensa (che ti vere attenzione, erano capaci di fare pazzie. e dai miei doveri, devo rinunciare a tanta
chiedono di versare loro più minestra per- Attualmente non svolgo più attività di vo- ricchezza, alla fine del 5° anno, riprenderò
ché non mangiano da tre giorni), gli immi- lontariato, anche se questa esperienza mi con più entusiasmo un impegno così soddisfa-
grati che ti chiedono perché vengono così ha dato tanto e, se adesso riesco a capire le cente.
tanto discriminati e maltrattati e se posso- persone e sono così sensibile, lo devo sicu- P.B.
ANNO 7, N UMERO 2
Mondo scuola PAGINA 6

Smaltimento Rifiuti
Problema o risorsa?
Il “don Milani” ha posto la sua attenzione nell’incontro di presentazione -
sul problema dello smaltimento dei rifiuti, “è quello di arrivare alle famiglie
intervenendo sul territorio con attraverso i ragazzi e sensibilizza-
un’operazione finalizzata alla raccolta diffe- re coloro che non sono mai stati
renziata. Appositi contenitori colorati attenti al problema rifiuti”.
fanno bella mostra di sé nei corridoi del Quella della raccolta differenziata
nostro Istituto: serviranno a separare è una sfida verso il futuro, volta a
l’alluminio dalla carta, dalla plastica e dagli migliorare l’ambiente. un veicolo che porta malattie e, se riuscissi-
altri rifiuti. Sono stati offerti da Gianni Mar- Ci basti pensare che una normale raccolta mo tenerlo sotto controllo, diminuirebbero
tielli, responsabile del ristoro scolastico, differenziata diminuirebbe del 35% i rifiuti i rischi per la salute dell’uomo.
che, attento alle iniziative formative della in discarica. Tutti dovremmo, quindi, impe- Questo gesto di educazione civica, inoltre,
scuola, si è sentito coinvolto nel progetto gnarci per far sì che la nostra nazione non sarà poi premiato a fine maggio, quando il
di sensibilizzazione degli studenti, progetto diventi il fanalino di coda del resto progetto si concluderà e si scoprirà quale
che, senza ombra di dubbio, migliora d’Europa e del mondo. Ma il messaggio che scuola, fra tutte quelle partecipanti, abbia
l’immagine del nostro istituto. il progetto Cartoniadi vuole lanciare è raccolto più carta.
Contemporaneamente la nostra scuola ha molto più profondo: gestendo meglio il
Quindi, forza “don Milani”!!
aderito al progetto Cartoniadi, in collabo- problema dei rifiuti contribuiremo contem-
Educhiamoci al rispetto dell’ambiente!!
razione con il Comune di Acquaviva e rela- poraneamente anche a migliorare la situa-
M. Laura Giove 3 AS
tivo alla raccolta della carta e del cartone. zione della sanità. L’inquinamento, infatti, è
Da circa un mese, infatti, sono stati colloca-
ti in tutte le nostre aule dei contenitori
specifici per la carta, che, indubbiamente, è
il materiale più utilizzato all’interno di una
scuola e di conseguenza quello più smaltito.
“L’obiettivo che il progetto Cartoniadi
vuole raggiungere”- ha spiegato il Sindaco

Differenziamoci
Con la raccolta differenziata
dalla natura sei amata
aiutaci a pulire il mondo
si può fare in un secondo

osserva i colori
dei diversi contenitori

FUCSIA,
BLU,
ROSSO,
GIALLO

facciamo insieme un ballo


e per un gioco di colore
vien fuori un mondo migliore.
Pamela Palmirotta, Alessia Gurabardhi 1 LB
ANNO 7, N UMERO 2
Storia e memoria PAGINA 7

La storia siamo noi


(Continua da frammenti della ebraico è anche un vecchio cimitero che
pagina 3) storia. rappresenta l’unico luogo concesso agli
nell’articolo A Praga ho ebrei di Praga per la sepoltura dei loro
la professo- avuto anche la defunti. A causa della mancanza di spazio
ressa Ga- possibilità di le tombe furono sovrapposte le une alle
briella Case, visitare il quar- altre.
abitante tiere ebraico. Il viaggio di istruzione a Praga ci ha per-
nell’unico La città era messo di riflettere su alcuni eventi nega-
condominio abitata dalle tivi che si sono verificati nel lungo per-
di via Jan comunità ebrai- corso della storia e credo che tutti noi
Palach, invi- che di prove- dovremmo meditare sulla figura dei gran-
ta i ragazzi nienza occiden- di uomini che hanno sacrificato la propria
che fre- tale e bizantina, esistenza al fine di costruire un mondo
quentano le che per secoli migliore per le generazioni future. Riten-
scuola del dovettero sot- go che l’indifferenza sia uno dei mali peg-
La tomba di Jan Palach a Praga
quartiere tostare a leggi giori della nostra società: c’è un urgente
Poggiofranco “ad alzare lo sguardo a discriminatorie e di conseguenza gli ebrei bisogno di informare le generazioni futu-
quella indicazione di strada, a lasciare un furono perseguitati e infine deportati in re e di renderle profondamente consape-
fiore, a ricordare,a pensare…”. Infatti campi di concentramento. La storia ci voli di eventi storici in cui tanti uomini e
molti di noi, soprattutto fra noi giovani, racconta che i Cristiani li accusarono donne, anche nella loro quotidianità,
non conoscono quegli avvenimenti che spesso di appiccare incendi e avvelenare hanno combattuto per conquistare dirit-
hanno visto come protagonisti uomini pozzi. Furono lungamente segregati. La ti che sono propri di ciascuno di noi e
che, sacrificando la loro vita al fine di discriminazione fu parzialmente abolita che nessuno deve violare.
vedere riconosciuti i diritti inalienabili nel 1784 da Giuseppe II ed in suo onore LA STORIA SIAMO NOI!
dell’uomo, hanno costruito tanti piccoli il quartiere si chiamò Josefov. Patrimonio Emily Labellarte 5 LB

Tanto moriamo tutti nel 2012 La ricerca della felicità

(Continua da pagina 1) La cosa più bella è che si ini- (Continua da pagina 1)


sciugano o che sommergono le terre, ziano a formare comunità per L’anatra non dovrebbe
terremoti che spaccano in due la Ter- istruire le persone a sopravvi- tentare di diventare una gru,
ra… c’è l’imbarazzo della scelta insom- vere in situazioni del genere, né la gru invidiare l’anatra
ma… persone che si vogliono tra- perché ha le zampe più
Il grande cambiamento potrebbe anche sferire chissà dove con tutto corte. Secondo le
essere causato da un asteroide gigante il necessario per fronteggiare predisposizioni naturali ogni
che si schianterà contro la Terra facen- morte e distruzione… creatura è proprio ciò che
doci estinguere tutti. Il mio parere? Ma per favore!
dovrebbe essere.
Un'altra teoria, sempre sul 2012, preve- Se volessimo dare ascolto a queste fando-
Ma andatelo a dire alle ragazze schiave
de una tempesta solare (idea un po’ nie, avremmo dovuto essere morti già nel
copiata da “I fantastici 4”) che investirà 2000 quando il Millennium bug avrebbe dei canoni estetici televisivi o
la Terra eliminando qualsiasi cosa elet- dovuto distruggere ogni cosa, far cadere cinematografici! Sognano tutte di
tronica e facendoci tornare a zappare gli aerei e bla bla bla…. diventare veline o protagoniste dello
le zolle, soprattutto senza msn!!! Oltretutto non mi piace pensare che mo- star system, di omologare il fisico ad
Poi, la teoria più assurda: gli alieni ver- rirò quando compirò 18 anni, vorrei go- un ideale di bellezza stereotipato.
ranno a farci visita sulla Terra, ma non dermeli appena un po’! Così trascurano il fascino personale e
si sa se per “stabilire un contatto” o Quindi, se voi ci credete, godetevi questi 4 tutto ciò che si discosta dai modelli di
per ucciderci tutti. anni di vita che vi restano e soprattutto successo.
Come se non bastasse, ora c’è anche la iscrivetevi alla comunità salvatrice; altri- da Leonardo Vittorio Arena,
teoria che, nel 2012, le api si estingue- menti continuate a vivere spensieratamen- La pagoda magica
ranno e quindi, non essendoci più nes- te ogni giorno della vostra vita, come farò e altri racconti
suno a impollinare le piante, noi do- io… però godeteveli lo stesso questi quat- per trovare la felicità dentro di sé,
vremmo morire insieme alla vegetazio- tro anni! ediz. Piemme, pp. 9-10
ne… bah! Alessandro Ciccarone 1 LC
PAGINA 8
Evviva la poesia ANNO 7, N UMERO 2

La poesia non è un vestito da sera


Dal libro “La poesia salva la vita” di Donatella Bisutti
“Certi pensano che per andare a teatro meraviglia. Coma se nessuno l’avesse mai
occorra mettersi un vestito elegante, vista prima. O come se non ce ne fosse Martedì 10 marzo ore 10.00
invece che un semplice paio di jeans. al mondo un’altra uguale. In questo mo- Auditorium
Allora preferiscono non andarci, o per- do una cosa diventa unica. Unica vuol Liceo “don Milani”
ché il vestito elegante non ce l’hanno, o dire: non più banale, ma sorprendente e
perché fa loro fatica metterselo. anche un po’ misteriosa, piena di signifi- Presentazione del libro
Così molti considerano la poesia una cati che fino a quel momento non si po-
specie di vestito da sera, e non una cosa tevano immaginare. È come il colpo della
di tutti i giorni, come i jeans. Perciò si bacchetta magica che trasforma in un La poesia salva
sentono in soggezione. Invece la si può istante la zucca in carrozza. Ma la carroz-
trovare dovunque: basta guardarsi intor- za era già nascosta dentro la zucca: per
la vita
no. Una poesia si può fare anche con un farla saltar fuori bisogna però saperla Ediz. Feltrinelli
secchio vuoto. vedere. Il miracolo o la magia della poesia
Siamo noi infatti che facciamo diventare è solo un modo di guardare: la zucca di- Interverrà l’autrice
una cosa poetica. Dipende da come la venta una carrozza, ma non smette di Donatella Bisutti
guardiamo: se sapremo guardarla con essere anche una zucca.”

Al Gran Ballo dei Poeti!


Ecco le risposte ricevute dopo aver spedito gli inviti al “Gran Ballo dei Poeti”: scopri le analogie!!!
Ungaretti s’illuminò d’immenso. finalmente, qualcuno a cui far attonito: sarà stato vero
Edoardo Sanguineti, invece, pianse pianse. ascoltare, in rime sparse, il suono stupore il suo? Ai
Pascoli rifiutò: in quella sera d’ottobre dei suoi sospiri! posteri l’ardua
preferiva giocare con il suo aquilone come un Luigi Sailer, confuso, arrossì sentenza!
fanciullino. quando la vispa Teresa, Sandro Penna pensò
Emily Dickinson, per essere puntuale, si sventolando l’invito, gridò a sfiduciato: “Il mio treno
sarebbe imbarcata su di un vascello veloce distesa: “Ho molto gradito!” tarderà di almeno
come un libro. Lorenzo il Magnifico esultò un’ora e chissà se il
D’Annunzio sperò che non piovesse come perché gli si offriva una serata campanello casalingo
quella volta nel pineto… per essere lieto, dato che suonerà!”
Leopardi temette che si sarebbe sentito fuori del doman non c’è certezza. Vincenzo Monti si
luogo come un pastore dell’Asia, errante Guido Cavalcanti accettò con rallegrò: avrebbe
all’infinito. entusiasmo in quanto non festeggiato alla grande
Saba si informò: “Posso estendere l’invito a sperava di tornar giammai in Toscana. il giorno onomastico della sua donna, Teresa
mia moglie perché non voglio lasciarla sola a Quasimodo desiderò che fosse subito quella Pikler.
Trieste mentre esegue il ritratto della mia sera immaginando che le cime dei monti Gaspara Stampa rispedì l’invito al mittente
bambina?” avrebbero dormito e la luna si sarebbe sciolta ma subito si pentì, mesta, del suo grave errore.
Carducci sarebbe arrivato di sicuro in ritardo lenta nel sereno. Mario Luzi e Vittorio Sereni festeggiarono
perché, traversando la Maremma toscana, non Cecco Angiolieri non fu invitato per con un brindisi in terrazza.
avrebbe resistito alla tentazione di fermarsi a precauzione: è nota, infatti, la sua propensione Libero De Libero sarebbe arrivato in
gustare le sue amate bistecche di pio bove. per gli incendi e gli allagamenti. mongolfiera.
Filippo Tommaso Marinetti già si Foscolo rispose che alla sera anteponeva Ardengo Soffici, invece, in aeroplano.
compiaceva all’idea di fare un figurone piuttosto l’armonia del giorno mentre il sole Montale declinò l’invito: non amava le
rombando con la sua automobile da corsa, feconda la bella famiglia d’erbe e di animali. occasioni mondane.
formidabile mostro giapponese. Giorgio Caproni già assaporò l’uscita Andrea Zanzotto pensò di essere l’unico
Guido Gozzano declinò l’invito perché mattutina, a fine festa, nell’ora ancora albina. invitato al mondo.
proprio quella sera gli avrebbe fatto visita Dante si emozionò convinto che ogni lingua Pavese, al contrario, fu contento di concedersi
l’amica di nonna Speranza. sarebbe, tremando, diventata muta alla vista una serata di svago perché, si sa, lavorare
Dino Campana si rammaricò per non della sua nuova compagna che tanto gentile e stanca!
potervi partecipare: proprio in quei giorni tanto onesta pare. Maria Luisa Spaziani si offese perché non
avrebbe intrapreso un viaggio a Montevideo. Ariosto chiese di poter estendere l’invito ai era stata invitata e se andò a Parigi per
Petrarca gioì al pensiero che avrebbe suoi amici, cioè a donne, cavalier… dimenticare!
abbandonato la sua cameretta per incontrare, Manzoni rimase immobile, immemore, Maria Teresa Masi
ANNO 7, N UMERO 2
Il Gazzettino del Peloponneso PAGINA 9

Il mondo della cultura sconvolto da un tragico evento


È morto Omero!
Sospetto omicidio? Aperte le indagini
Sparta - Nel pomeriggio di ieri, un grave a ciel sereno!” Apparentemente, dunque, attendibilissime, su Achille, di cui è risa-
lutto ha colpito improvvisamente gli am- sembra che un malore improvviso abbia puto lo spirito iracondo e vendicativo,
bienti culturali di tutto il mondo: il cele- fulminato l’anziano cantore, ormai sulla ancora non rassegnatosi alla perdita del
berrimo poeta Omero, autore di indi- soglia dei novant’anni e al culmine della caro amico Patroclo, la cui morte è stata
menticabili poemi epici molto cari al sua notorietà. voluta proprio dalla penna di Omero, e
grande pubblico, è stato trovato riverso Tuttavia, pare che la polizia sospetti un su Andromaca, rimasta vedova inconsola-
sul pavimento, nella sua dimora di cam- omicidio perché sul corpo del defunto, bile dopo la tragica fine del marito decre-
pagna, dalla fedele ancella Domestikás, all’altezza delle caviglie, sono stati rinve- tata dai versi dell’Iliade. Pare siano stati
che si apprestava a servirgli una coppa di nuti dei piccoli fori che fanno pensare ai esaminati anche gli alibi di Polifemo, acce-
buon vino nella sua biblioteca, dove soli- morsi di uno o più aspidi, i temibili ser- cato da Ulisse a causa della spietata fan-
tamente trascorreva le giornate tra per- pentelli velenosissimi, che potrebbero tasia dell’anziano cantore, e di Calipso,
gamene e rotoli di papiro. La moglie Tí- essere entrati in biblioteca dalla finestra profondamente indispettita dalla partenza
bias, accorsa alle urla della ragazza, ha trovata spalancata, malgrado le basse del suo grande amore pretesa dall’autore
subito dato l’allarme, ma a nulla è valsa la temperature di questi giorni. A confer- dell’Odissea. Intanto è stato convocato in
corsa verso l’ospedale cittadino Asclepio. mare l’ipotesi contribuisce la dichiarazio- caserma e sottoposto ad un lungo inter-
“Se fossimo intervenuti prima, forse a- ne di un misterioso supertestimone che rogatorio anche il fratello della vittima,
vremmo potuto salvarlo, ma è giunto qui sembrerebbe aver visto, verso le ore Femóres, musico di professione, geloso
già cadavere” dichiara il dottor Kraniós . 17.30, ora presunta della morte di Ome- della fama raggiunta dal suo illustre con-
“Cosa è accaduto?” -ripete senza sosta ro, uno strano personaggio aggirarsi nel giunto. Le indagini, faranno il loro corso
l’affranta consorte, ancora vistosamente giardino della villa del poeta. Gli inquiren- per consegnare alla giustizia nel più breve
scossa, a chi cerca di consolarla- ti, sulle prime, hanno parlato di un ”vero tempo possibile il vero responsabile di
“Progettava di comporre ancora nume- giallo”, ma in tarda serata pare avessero quello che sembra profilarsi come un
rosi canti, malgrado l’avanzata età, ed ora già qualche nome su cui indagare, tutte esecrabile delitto, a quanto pare matura-
invece… Non riesco a crederci! Le sue persone che nutrivano vecchi rancori nei to nella cerchia di persone ben note al
condizioni di salute erano buone e non confronti dell’illustre vittima. I sospetti defunto.
potevo mai immaginare una tale tragedia ricadono, infatti, come trapela da fonti Lucia Lomuscio, Anna Nicastri I LD

L’ultima intervista al sommo poeta epico


Omero racconta Omero
Clamorose rivelazioni dell’illustre cantore poco prima della sua scomparsa
Lunghi capelli inanella- be ricordato per intero, decise di abbreviarlo
ti, folta barba bianca, in Omero, che col tempo è diventato il mio
candida tunica: così si nome d’arte.
presentava il famoso -Simphomeroson?? Mi suona fami-
poeta Omero nella liare… Ma certo!!! È l’anagramma
sua dimora in campa- di Homer Simpson!
gna, quando, poche Homer… chi???
settimane prima della -Homer Simpson, il protagonista di
sua tragica scompar- un famosissimo cartone animato
sa, la nostra inviata che incarna l’americano medio dei
speciale è riuscita ad nostri giorni. A pensarci bene, an-
ottenere un’intervista che lui ha la testa grossa e pelata
in esclusiva. dalla testa grossa e pelata, uno dei primi a come quella del re balbuziente...
-Una prima curiosità riguarda il suo ricevermi a corte per ascoltare le mie perfor- Che strana coincidenza!
nome: ce ne spiega l’origine? mance in versi, il quale, affetto da sigmati- Non credo affatto nelle coincidenze: sono gli
Il mio vero nome è Simphomeroson: troppo smo, incontrava difficoltà a pronunciarlo. Dei a reggere le fila della nostra vita fin dal
lungo, vero? Così sembrò anche ad un re, Convinto, inoltre, che nessuno mai lo avreb- (Continua a pagina 13)
PAGINA 10 I “ggiovani” ANNO 7, N UMERO 2

Grease
Quando il sogno diventa realtà
Quanti vorrebbero che la loro vita fosse istituto scolastico frequentato dal simpa-
un film? Quanti vorrebbero che i propri tico protagonista maschile, ormai
amici, magari quelli conosciuti in vacanza, all’ultimo anno del suo corso di studi. La
si trasferissero nella propria città e stu- ragazza, ingenua e perbene, conosce
diassero nella propria scuola? subito le pink ladies, che la prendono in
Questo sogno divenuto realtà è in sintesi giro per il suo abbigliamento fuori moda
la trama dello spettacolo in lingua inglese e per la sua serietà. Solo una le è davve-
“Grease”, di Jim Jacobs, tratto ro amica e le offre preziosi consigli che la
dall’omonimo film, reso famosissimo da renderanno più grintosa e cattiva.
John Travolta nel 1978, e portato in sce- Se state pensando ad una banalissima
na a Bari, presso il teatro Royal. storia d’amore, sbagliate perché questo
Denny, popolarissimo nella Rydell High musical risulta unico ed irripetibile in
School per il suo fascino e per il suo stile quanto racconta un innamoramento mol- tra gli 11 e i 16 anni. Evviva le proff. che
di vita, si innamora in vacanza di Sandy, to particolare, tanto che ne proporrei la ce lo hanno proposto!!!
che, dopo l’estate, si iscrive nello stesso visione per tutti i ragazzi di età compresa Selene Alberto I LD

Di strada in strada
Noi non abbiamo paura?
“Attento! Non stare in mezzo alla strada mondo? Sono parole un po’ esagerate fare una passeggiata in piazza perché si ha
perché è pericoloso!” Una quarantina per la problematica che vogliamo raccon- paura. Si ha paura delle persone stesse:
d’anni fa una frase del genere non poteva tarvi, ma è la realtà. non sono pericolose le macchine, né i
essere pronunciata perché la strada era Parlando del passato, tutto era più tran- motori, ma siamo pericolosi noi, noi
molto più tranquilla, e anche le mamme quillo, più semplice: all’età di 6 anni i persone. A volte non si ha rispetto nean-
lo erano. Invece, adesso... cosa è succes- bambini andavano a scuola già da soli, che di se stessi, si sceglie il percorso più
so adesso? La strada è più pericolosa di con i loro amichetti, senza far stare le facile per la propria vita, quello che forse
una tigre affamata. Ora non ci si può mamme in pensiero; il pomeriggio si in- un giorno porterà sulla cattiva strada.
fidare più di nessuno, neanche dei paren- contravano per strada divertendosi mol- Speriamo che noi giovani possiamo capi-
ti, neanche degli amici e neanche delle to a giocare insieme, anche se privi di re quanto la vita sia importante e che
persone estranee, sembra che tutti stia- giocattoli o risorse materiali. bisogna viverla serenamente, ma tenendo
no diventando pericolosi. E allora? Che In passato tutti si accontentavano di po- gli occhi ben aperti e scegliendo le amici-
facciamo? Rimaniamo soli? Noi, solo noi, co, e si divertivano più semplicemente. zie giuste.
io e la mia vita, io e i miei fatti, io e il mio Ora sembra che non si possa neanche
Luciana Pastore, Micaela Vicenti 1 LD

Juno
Un film che ci fa riflettere
“Abortire o tenere il fagiuolo?” Certo è Dopo aver accolto l’opzione di tenere il Ma lo erano entrambi? Uno di loro no:
una questione fondamentale, ma chi mai bambino e donarlo come un pacchetto di Juno, rimane perplessa e allora…
potrebbe porsi una domanda tanto impe- Natale, le rimaneva da decidere solo a Con un linguaggio molto vicino a quello
gnativa in modo così frivolo? Forse qual- chi donare il suo fagiuolo. E cosa c’è di giovanile e con un ritmo veloce, questo
cuno c’è: Juno, una ragazza che, da esse- meglio che cercare un’inserzione sul film offre un’ottima occasione per sensi-
re una liceale, spensierata e sicuramente giornale riguardante i destinatari? Juno, bilizzare le ragazze (e i ragazzi!) al sesso
aperta a nuove esperienze, si ritrovava a dopo averne sfogliato uno come se fosse consapevole e alla difesa della vita.
fare la madre. “No!”: ci voleva una scap- una rivista di gossip, individua la sua cop- Da vedere assolutamente!
patoia da quell’inferno che le stava acca- pia ideale: due genitori belli, benestanti e Manuel Stefanelli, Angelica Anicio 1 LC
dendo. evidentemente amanti dei bambini, pron-
ti, sicuri.
ANNO 7, N UMERO 2 I “ggiovani” PAGINA 11

Macellai di sogni
Credo che Leonida e i suoi spartani siano morti da tempo
Scrivo rivolgendomi a chi, come me, ha chiese cosa intendevo fare da grande. Te- rinunciare. E se sognare e credere nei miei
idee diverse e tutte sue. Che non teme il mevo di risponderle perché sapevo che mi ideali è un errore, dunque sono fiera di sba-
giudizio degli altri, che non ha timore delle avrebbe riso in faccia. gliare ogni giorno fino alla fine.
conseguenze dei propri concetti e ideali; Tuttavia lo feci. Ed ora ne sono fiera. E qui, in questo posto, in questo luogo ambi-
perché avere un ideale è davvero la cosa Risposi: “Voglio fare il pugile.” guo e crudele, noi dobbiamo resistere. Ascol-
più importante e degna di nota di questo Lei scoppiò a ridere. Una risata di quelle tare le risa altrui, ingoiare e perseverare.
triste universo chiamato sistema. Il sistema schernitrici, a bocca spalancata e con la Risate, solo risate sanno offrirci e, si sa, il riso
ci rende uguali, uno stereotipo di menti e testa rivolta all’indietro. Aveva inserito abbonda sul volto dello stolto.
pensieri, una sorta di androide già pro- talmente tanto entusiasmo in quella sua Dunque ascoltatemi, signori professori: voi
grammato, incapace di provare sentimenti, grassa risata che per poco non cascava dalla creerete giovani talentuosi e di cultura, ma
riflettere, decidere, credere in se stesso. sedia. Credo che si fosse sentita davvero che non sanno in chi e in cosa credere e che
L’unica azione che questo dannato androi- superiore a me in quell’attimo; la donna di andranno allo sbando come tante mosche
de può fare è chinare il capo, ubbidire, mondo, la donna vissuta, colei che ha visto stordite, ora sostenendo fermamente una
essere umiliato da chi, probabilmente, ha il mille sogni infrangersi e che ride al mio cosa, ora l’altra. E io penso che credere in
cervello meno pesante del suo. E dove tentativo di sperare ancora e non abbatter- qualcosa sia il valore fondamentale
inizia, secondo voi, l’addestramento del mi. dell’educazione. Questo, assieme all’amore,
suddetto androide? Dove i suoi pensieri e Ma io mi chiedo cosa c’è di grande in que- all’onestà, alla giustizia, alla consapevolezza di
le sue concezioni del mondo, le sue convin- sto? Cosa c’è di eroico nello schernire le essere tutti diversi e alla felicità di esserlo.
zioni, ambizioni e sogni vengono schiacciate speranze altrui? Tutti valori che qui dentro sono aboliti come
e ridotte a purè? Dove? Ed è questo che vedo ogni giorno in questo i serramanico in aeroporto. Potrete insegnar-
Ma qui, naturalmente e in altri luoghi come istituto. Entriamo dissimili e ne usciamo ci la grammatica, la chimica, la biologia, la
questo. Le scuole. grigi e tutti uguali, robotici in un certo qual matematica, le lingue straniere e tutto il re-
Oh no, non credete che io sia una di quelle senso. Ci vogliono come loro. Ma perché? sto, ma non siete assolutamente in grado di
pigre e ignoranti personcine a cui piace Per non farci soffrire? insegnarci i valori di cui sopra, i quali sono
mettere zizzania tra gli allievi. Non sono Ma la vita è fatta di sofferenze, è fatta di davvero fondamentali per la vita.
nemmeno una di quelle che aborre ciò che sfide, di rischi, di sconfitte, di sangue e di E voi, alunni, credete in voi stessi, siate voi
non conosce e che parla a vanvera. Amo la ferite. La vita è fatta di materia fecale e noi stessi e fregatevene dell’opinione altrui. La
cultura, amo lo studio e il sapere ed io per non possiamo farci nulla; noi, inteso come vita è una ed è vostra.
prima sono per l’insegnamento. Ma, ahimè, genere umano. Ilary Paolinelli 3 AS
qualche cosa va sempre a infilarsi negli Mentre noi, nuova
ingranaggi del grande orologio. generazione, i gio-
Gli istituti scolastici sono ora ciò che ucci- vani di oggi o come
de le nostre menti. I giovani vengono per- volete chiamarci
suasi a non lottare per i propri sogni ma a abbiamo il preciso
lottare per premi, denaro, posti di lavoro, dovere di rischiare,
gradini sempre più in alto insomma. I giova- cadere e rialzarci; di
ni vengono spinti ad una simulazione del sognare, di combat-
duro lavoro che da adulti praticheranno. tere ogni volta che
Non viene detto loro di avere una scelta, qualcuno ci ostaco-
non viene detto loro di studiare e di crede- la, di continuare e
re comunque in quello che si sogna, in continuare.
quello che si vorrebbe fare un giorno, ma- Perché è continuare
gari non molto lontano. Tutto ciò non e perseverare la
viene detto. E gli insegnanti, i tutori della chiave che aprirà il
nostra cultura, per metà i fautori della no- cassetto dei nostri
stra formazione, perché tacciono in questo sogni. Null’altro.
modo? Perché dovrebbero bastonarci inve- Perciò perché di-
ce di aiutarci a stare in piedi? struggere quello in
Per rafforzarci. Per renderci immuni alle cui crediamo? Lo
delusioni del domani, per renderci automi, chiedo a voi, signori
per renderci androidi. professori, perché
Io credo che Leonida e i suoi spartani siano mai? Stiamo sba-
morti da tempo, miei signori, e che metodi gliando tutto a vo-
del genere siano stati già aboliti. ler credere nei
Rammento l’anno scorso, ragazzi miei, sogni? E se anche
quando una delle mie insegnanti, notando il fosse, io non vedo
mio disinteresse per ogni cosa dicesse, mi alcuna ragione per Calligramma di Roberta D’Aversa 2 A Ped
PAGINA 12
Da leggere ANNO 7, N UMERO 2

Aristotele e la metafisica di Totti


Dal libro di Giancristiano Desiderio un approccio insolito alla filosofia

“Mettiamoci nei panni, anzi nei panta- ti è forma perché è in grado di impri-
loncini di Aristotele e rispondiamo alla mere una forma calcistica alla “materia Sabato 7 marzo ore 10.30
domanda: “che cos’è la sostanza Tot- Totti”. Ma perché - e questa nella cate- Auditorium
ti”? Aristotele risponde così: la sostan- na delle domande è davvero l’ultima e Liceo “don Milani”
za Totti è sinolo. Detto terra terra è più importante secondo la filosofia
unione di materia e forma. Che Totti calcistica di Aristotele - la “forma Tot- Presentazione del libro
sia materia non ci sono dubbi: è fatto ti” è in grado di dare una forma, dicia-
di carne, ossa e cartilagine come tutti mo pure un gioco, alla “materia Totti”?
noi. Ma questa “materia Totti” ha il Perché Totti è attratto dal Gioco, Tot- Aristotele
desiderio della forma calcistica (ce l’ha, ti vuole giocare, Totti non sa stare spiegato con Totti
probabilmente, fin da quando era ra- senza giocare. Totti ha bisogno del
gazzino). La “materia Totti” è l’essere- pallone. Ciò che fa sì che Totti dia for- Ediz. Il Chiostro
in-potenza, ossia è la materia che può ma alla materia è il suo desiderio–
ricevere la forma del giocatore di cal- bisogno di giocare (come si può facil- Interverrà l’autore
cio. Ma Totti è anche forma. Anche qui mente vedere Aristotele, prima di Giancristiano Desiderio
non ci sono dubbi o, almeno, le certez- scendere in campo, si è allenato con
ze sono superiori ai dubbi (laziali). Tot- Platone).”

“Se una notte d’inverno un viaggiatore”


Romanzo o gioco letterario?
Può un uomo qualunque, pur impe- ne del nuovo libro di Italo Calvino.
gnandosi in una ricerca costante e Dopo aver ricevuto un volume alterna-
faticosa, arrivare a conoscere la veri- tivo, cominciano una nuova lettura, ma
tà? Cimentatevi con la trama com- si accorgono che anch’esso è incom-
plessa e raffinata di uno dei più sor- pleto e si imbattono in un terzo libro
prendenti romanzi di Italo Calvino che è del tutto differente dai preceden-
identificandovi nel suo protagonista, ti. La ricerca della “conclusione” porta
definito genericamente con il nome i protagonisti a vivere un’avventura alle
Lettore, e troverete la risposta che prese con una organizzazione segreta
cercate! che falsifica i libri e perciò a iniziare la
Pubblicato nel giugno del 1979, “Se lettura di testi sempre nuovi e incom-
una notte d’inverno un viaggiatore” pleti. Alla fine la vicenda complessa si
vede all’interno della storia principale conclude in un modo che non deluderà
inserirsi altre storie apparentemente il pubblico più romantico… Il Lettore,
slegate tra loro. Dei 22 capitoli, 12 che, come ognuno di noi di solito pre-
sono numerati e 10 hanno titoli corri- dilige le storie compiute, riuscirà a
spondenti ad altrettanti incipit di ro- concludere la lettura del romanzo?
manzi inseriti nella trama principale. Poiché l’autore dimostra che lo scrive-
Infatti, si narra di un Lettore che incon- re non consiste più nel raccontare, ma
tra per caso una lettrice di nome Lud- nel dire che si racconta, traete voi la
milla in una libreria, dove entrambi “conclusione”.
reclamano sulla difettosa impaginazio- Miriam Ricci 4 AM
ANNO 7, N UMERO 2
Cant-
Cant-Autori PAGINA 13

Fabrizio De André
Un poeta, un cantautore, un ribelle… un Uomo
L’undici gennaio si è di dischi, com- per quello che sembra, ricordando che
celebrato il decen- pare anche tra non sempre i luoghi comuni equivalgono
nale della morte di le pagine di a quello che la realtà è.
Fabrizio De Andrè, letteratura. Protagonisti dei suoi testi sono i bistrat-
uno dei più grandi Fabrizio non c’è tati della società, quali prostitute, omo-
cantautori della più, è vero, sessuali, ladri, alcolizzati, diversi; persone
nazione, che ha eppure non è che nella vita di tutti i giorni vengono
segnato, come un morto: conti- visti sotto una luce negativa, ma che nelle
pennarello indelebi- nua a vivere tra canzoni del Faber acquistano dignità e
le, la storia della noi, come noi, e vengono rivalutate per il loro lato umano
musica italiana. finché continue- senza essere condannate.
Faber è stato, ed è, remo ad ascol- Ma la sua opera più geniale e alternativa è
un poeta, un can- tare le sue can- stata sicuramente l’album “La buona no-
tautore, un ribelle, un anarchico, ma zoni, a cantare i suoi testi e a ricordare la vella”, in cui ha cantato in chiave laica la
soprattutto un uomo. De Andrè ha can- sua scomparsa, non potrà mai essere storia della Sacra Famiglia, esaltandone il
tato della vita, quella vera, e ha accolto cancellato. lato umano e non quello religioso.
tutti sotto un unico denominatore comu- È stato un maestro e un padre che con i Nonostante siano passati dieci anni, Fa-
ne: quello d’essere uomini e come tali suoi testi ha saputo, e sa ancora, confor- brizio De Andrè continuerà a vivere in
tutti uguali. tarci e aiutarci a capire chi siamo e a noi, ricordandoci che “dai diamanti non
I suoi testi sono poesia allo stato puro e trovare un senso, anche quando tutto nasce niente, dal letame nascono i fiori”.
non è un caso se il grande, oltre ad esse- sembra perduto. Ci ha insegnato ad ap- Ciao, Faber!
re presente su tutti gli scaffali dei negozi prezzare la gente per quello che è e non Sara Cuscito 3 LA

Omero racconta Omero


(Continua da pagina 9) pamolle? Le ricordo che io ho descritto nei non ne sono l’artefice materiale nel senso
momento della nostra nascita e i loro pro- particolari più trucidi infinite stragi di eroi e stretto.
getti hanno sempre un fine. cruenti duelli! Fui colpito da una tremenda -Non riesco, tuttavia, a spiegarmi
-A proposito di nascita, sono tante laringite e l’infiammazione delle corde vocali perché molti studiosi ritengono che
le città che si contendono l’onore mi impedì per parecchio tempo di parlare; lei non sia l’autore di entrambi i poe-
dei suoi natali: può rivelarci dove è dovetti, perciò, rinunciare a tanti spettacoli e mi o che siano stati scritti in epoche
nato? i sovrani ben presto si dimenticarono di me, diverse… C’è persino chi mette in
Sono nato nell’isola di Chio, a Smirne, a benché fossi diventato molto famoso. Un dubbio la sua esistenza e che i due
Colofone, a Pilo, ad Atene, ad Argo… giorno, in cui ero particolarmente sconforta- capolavori siano frutto…
-…Ma come è possibile che sia nato to, ebbi l’idea di mettere per iscritto i miei Ehi! Si fermi, per favore! Comincio a non se-
contemporaneamente in tanti posti versi perché, sa…, bisogna pur sopravvive- guirla più…! Sia ben chiaro una volta per
diversi??? re… tutte: sono io l’autore indiscusso dei due poemi
Mah! È un mistero! Scherzi a parte, ero -Mi scusi se sono indiscreta, ma tan- ma solo nella versione orale. Le differenze di
troppo piccolo per ricordarlo con esattez- te fonti hanno rivelato che lei era forma, contenuto o altro sono imputabili al
za… cieco e, del resto, posso confermar- giovane scriba che può aver aggiunto qualcosa
-Scopriamo che è dotato anche di lo. Allora, come ha potuto scrivere di suo oppure omesso dei particolari sia pur
grande senso dell’umorismo… È da i suoi poemi di suo pugno? involontariamente. Del resto, lei sa benissimo
questa vena che ha preso avvio la sua Deve sapere che durante la mia malattia mi come sono fatti i giovani: molto fantasiosi
carriera? fece visita un giovane di buona famiglia, quando riferiscono fatti altrui e un po’ distratti
No, assolutamente: nel mio lavoro sono conosciuto presso una corte, il quale si era quando gli adulti parlano delle loro storie, a
molto serio. Ho iniziato come cantore che di appassionato alle mie narrazioni tanto da volte percepite come prive di azione o colpi di
corte in corte andava recitando le sue storie sentirne la mancanza. scena…
incentrate sulle imprese degli eroi più famo- Apprese le mie intenzioni, si offrì di scrivere -Quindi, ritiene che anche io, essendo
si, finché non fui colpito da una disgrazia. lui stesso quello che io gli avrei raccontato. giovane, potrei modificare la sua in-
-Cosa è successo? Se la sente di rac- Quindi, non è stato lei a scrivere tervista???
contarlo? l’Iliade e l’Odissea!!! Potrebbe…
Signorina, per chi mi ha preso? Per un pap- Come può pensare un’assurdità simile? Io Maria D’Ambrosio I L D
PAGINA 14
Calligrammi ANNO 7, N UMERO 2

Io calligrammo, e tu?
Io e la pazienza ci siamo Il tempo ha il potere di cancellare ogni dolore
tolti il saluto da tempo.

Marianna De Crescenzo 2APed

Angela Manzari 2APed

Sono bianco,
sono invisibile,
e vedermi è impossibile.
Sono bello, sono snello
e mi chiamo Scomparello

Quanta strada devono fare


le farfalle per capire
il loro destino
Marianna De Crescenzo 2APed Annamaria Palmisani 2APed
ANNO 7, N UMERO 2
Giochi e curiosità PAGINA 15

Curiosità all’origine delle parole


Come sono nate certe espressioni?
La Via Lattea zione popolare secondo cui la Via Lat- I coriandoli
Il nome Via Lattea, galassia del nostro tea sarebbe il sentiero attraverso il I coriandoli sono oggetti e caratteristici
sistema solare, trae la sua origine da un quale passano le anime per giungere del carnevale, ma come hanno avuto
mito sull’infanzia di Eracle. nel regno dei morti situato alla sua origine e perché si chiamano così?
Si narra che l’eroe, per godere estremità. Il coriandolo è innanzitutto una pianta
dell’immortalità, dovesse succhiare il che produce semi contenenti un olio
latte dal seno di Era, moglie di Zeus. A “Le bugie hanno le gambe corte” notevolmente profumato. Un tempo
causa del rancore che la dea nutriva Un giorno Prometeo plasmò con la venivano usati nelle fabbriche di liquori
nei confronti di Eracle, in quanto nato creta la Verità. e nell’industria alimentare come aro-
da una scappatella di Zeus, l’impresa Convocato improvvisamente da Giove, matizzanti di cibi e bevande, mentre in
appariva impossibile senza l’intervento egli lasciò l’officina all’Inganno, che era quella dolciaria erano utilizzati per pro-
di un dio. Giunse in aiuto di Eracle il suo apprendista. Questi, preso durre piccoli confetti rotondi che as-
dio Ermes, messaggero degli dei, il qua- dall’ispirazione, iniziò a forgiare anche sunsero ben presto il nome di corian-
le riteneva che per la riuscita lui una statua, prendendo come model- doli. Poiché erano alquanto leggeri,
dell’impresa bisognasse agire di nasco- lo quello del suo maestro. Cercò di questi confetti cominciarono a essere
sto in modo che Era non si accorgesse farla identica ma, quando stava per lanciati dalle finestre sui cortei carne-
della presenza del bambino tra le sue completarla, gli venne a mancare la valeschi che sfilavano lungo le strade.
braccia. Non appena la dea si addor- creta per plasmare i piedi, così la lasciò Verso la fine del secolo scorso, per
mentò, Ermes depose il lattante tra le incompleta. Al suo ritorno Prometeo motivi economici, si pensò di sostituire
sue braccia, ma Era risvegliatasi e ac- notò la statua e decise di darle vita i confetti veri con altri di gesso, pro-
cortasi della presenza del neonato lo insieme alla sua e, dopo averle messe dotti appositamente in occasione del
cacciò: ormai, però, il bambino aveva entrambe nel forno, donò loro l’anima. carnevale. Man mano che il tempo pas-
raggiunto il suo scopo. La Verità cominciò subito il suo cam- sava per economizzare si iniziarono a
Il latte che continuò a calare dal seno mino con passo sicuro, mentre la sua sostituire i confetti di gesso con di-
della dea lasciò nel cielo una traccia copia, essendo mutilata, non riuscì a schetti di carta colorata come quelli
bianca che fu chiamata Via Lattea. seguirla. che vengono fabbricati tuttora.
Nonostante vi siano varie interpreta- A tale copia Prometeo diede il nome di
Teriana Castellaneta,
zioni circa l’origine della Via Lattea, ciò Menzogna e da allora tutti usano dire
Vittoria Panessa, Mariapaola Vinci 3AP
che accomuna molti popoli è una tradi- che essa ha le gambe corte.

Le soluzioni dei cruciverba del numero precedente


Istituto Statale "don Milani"
Liceo Linguistico, Socio-Psico-Pedagogico, Musicale
e delle Scienze Sociali
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Non esiste un vascello veloce come un


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novembre 2008.
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