del
05/07/2016
Province
Servizi Aree
BOLOGNA
FERRARA
FORLI'-CESENA
MODENA
PARMA
RAVENNA
REGGIO EMILIA
RIMINI
AFFLUENTI PO
RENO E PO DI VOLANO
ROMAGNA
FEDERVAB
CERPIC-CAPI Tresigallo
CREMM Bologna
HERA SPA
FEDERGEV Emilia-Romagna
Unioni di Comuni
RENO GALLIERA
Consorzi di Bonifica
BURANA
CANALE EMILIANO-ROMAGNOLO
EMILIA CENTRALE
PARMENSE
PIANURA DI FERRARA
RENANA
ROMAGNA
ROMAGNA OCCIDENTALE
TERRE DEI GONZAGA IN DESTRA PO
Protezione Civile
REGIONE LOMBARDIA
REGIONE MARCHE
REGIONE TOSCANA
REGIONE VENETO
REPUBBLICA DI SAN MARINO
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Zone allertamento:
VENTO
EVENTO
COSTIERO
NEVE
CRITICIT
IDRAULICA
CRITICIT
IDROGEOLOGICA
A
B
C
D
E
F
G
H
livello 1
Sono previsti eventi di intensit tali da costituire possibilit di pericolo per la popolazione e tali da provocare possibilit
di danno in aree gi individuate a rischio o in porzioni limitate della zona di allertamento.
livello 2
Sono previsti eventi di notevole intensit e/o estensione, tali da costituire possibilit di elevato pericolo per la
popolazione e tali da poter provocare danni gravi sulla zona di allertamento o su parte di essa.
Tipo documento
Prot. n.
del:
ARPAE SIMC CF
ARPAE SIMC CF/ARPCIV
1148/CF
PC/2016/14430
05/07/2016
05/07/2016
1 - Descrizione e localizzazione
Pur non sussistendo le condizioni per emettere un Avviso Meteo (ai sensi della Direttiva PCM 27/02/2004), dal
momento che non si prevedono effetti al suolo (idrogeologici-idraulici) di livello Moderato e Superiore, la situazione
meteorologica comunque tale da poter creare delle situazioni di rischio localizzato.
Dalla serata di martedi 5 luglio ed in proseguimento nella notte e nelle prime ore del mattino del giorno mercoled 6
luglio, si prevedono precipitazioni a carattere di rovescio anche temporalesco sulle macro-aree: A,B,C,D,E,F.
I fenomeni potranno risultare pi intensi e frequenti sulle zone di pianeggianti e pedecollinari e in particolar modo sul
ferrarese.
Tendenza nelle successive 48 ore:
intensificazione
stazionariet
attenuazione
esaurimento
2 - Effetti attesi
Possono verificarsi scorrimenti superficiali delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di
smaltimento delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane in particolare di quelle
depresse, con localizzati allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno lungo vie potenzialmente
interessate da deflussi idrici e con temporanee interruzioni della rete stradale in prossimit di impluvi, canali, zone
depresse (sottopassi, tunnel, avvallamenti stradali, ecc.).
Possono verificarsi fenomeni localizzati di erosione, frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango in bacini di
dimensioni limitate e di ruscellamenti e scorrimenti superficiali delle acque con possibili fenomeni di trasporto di
materiale, con localizzati danni a infrastrutture, edifici e attivit agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali e
temporanee interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria.
Possono verificarsi innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi dacqua minori con inondazioni delle aree limitrofe,
anche per effetto di criticit locali (tombature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, ecc.) e innalzamenti dei
livelli idrometrici della rete di bonifica con limitati danni alle opere idrauliche ed alle attivit agricole, ai cantieri, agli
insediamenti civili e industriali in prossimit della stessa.
Possono verificarsi forti raffiche di vento, con localizzati danni alle coperture ed alle strutture provvisorie, trasporto di
Sistema di allertamento regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile. Protocollo dintesa sulle linee guida regionali per la
pianificazione di emergenza provinciale e comunale del 15 ottobre 2004. Direttiva PCM del 27 febbraio 2004.
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Sistema di allertamento regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile. Protocollo dintesa sulle linee guida regionali per la
pianificazione di emergenza provinciale e comunale del 15 ottobre 2004. Direttiva PCM del 27 febbraio 2004.
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Si assicura che questa Agenzia, in stretto raccordo con Arpa, seguir l'evoluzione del fenomeno e comunicher
tempestivamente ogni eventuale sviluppo negativo.
IL DIRETTORE
AGENZIA REGIONALE PER LA SICUREZZA
TERRITORIALE E LA PROTEZIONE CIVILE
Dr. Maurizio Mainetti
Firma autografa omessa ai sensi
dellart.3, c.2, D.Lgs. 12/02/1993, n.39
Sistema di allertamento regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile. Protocollo dintesa sulle linee guida regionali per la
pianificazione di emergenza provinciale e comunale del 15 ottobre 2004. Direttiva PCM del 27 febbraio 2004.