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lurlo

Giornale fondato nel 1995

Pubblicazione periodica a diffusione gratuita - Anno 21 - Numero 52 - LUGLIO 2016

IL NOSTRO BLOG: http://urloredazione.blogspot.it/

Intervista a Roberto Morgantini


Era un freddo pomeriggio di novembre
e... no! Non linizio dellennesima detective story, ma quello che successo
davvero gioved 26 novembre 2015. In
quella data siamo andati ad intervistare
Roberto Morgantini, proprio in uno di quei
4-5 giorni in cui lo scorso inverno ha fatto davvero freddo! Roberto ci ha accolto
a Bologna, nei locali delle Cucine Popolari, un bellissimo progetto che ha fatto
partire grazie al denaro raccolto in occasione del suo matrimonio (dopo 38 anni
di unione clandestina!!!) e che ha
uitilizzato per dare vita a questiniziativa
che ha come scopo quello di poter offrire un pasto gratuito a chi non scontato
che possa averlo quotidianamente.
Forse siamo un po in ritardo coi tempi di
pubblicazione? Effettivamente... si!
In realt la registrazione dellintervista
lavevamo pubblicata sul nostro blog gi
due giorni dopo averla realizzata, mentre invece una serie di questioni tecniche hanno rallentato la sua pubblicazione in forma cartacea. Ne pubblichiamo
in questo numero un generoso estratto
curato da M.G., uno dei nostri redattori
storici, che ringraziamo tantissimo per
essersi prestato nel lavoro di
sbobinatura. Ringraziamo, inoltre, S.B.
perch senza il suo aiuto non saremmo

(Domanda) Dovessi raccontarti in 15 secondi cosa diresti di


te?
(Roberto Morgantini) Aperto alla
vita e agli altri, quello che mi
interessa sono le vite delle persone cos, identificandomi e vedendo in me laltro, penso di aspirare un po allumano. Quello che
vedo intorno non tanto piacevole, c molto egoismo, molto
Io, molta gente che guarda solo
al proprio ombelico. Vorrei
riuscire a condividere lazione
solidale con altre persone che
invece credono che il mondo sia

Roberto Morgantini e i redattori de lurlo che osservano affascinati il logo


di Cucine Popolari!
mai riusciti ad organizzare questintervista.
Ovviamente ringraziamo ancora Roberto Morgantini per averci concesso questa calorosa intervista in quel freddo pomeriggio quasi invernale, e siamo sicuri che, leggendola in questi giorni esti-

vi, non mancher di lasciarvi quella fresca sensazione tipica degli spiriti liberi.
Buona lettura!!!

di tutti. Mi vedo un po cos.


Questo Roberto Morgantini?
Non solo, ma anche questo.

pensare a un bisogno, anche se


sicuramente non lunico, come
quello del pasto e al rituale

Per quale ragione uniniziativa


come quella delle Cucine
Popolari?
Sempre per lo stesso motivo che
dicevo prima: dedicare la vita a
se stessi ma anche agli altri.
Perch poi fare della solidariet
in genere rappresenta sempre
un modo per pensare agli altri
ma anche a se. In sostanza
sempre pi quello che ricevi
rispetto a ci che dai, quindi

continua a pagina 2

La redazione de lurlo

SOMMARIO
Editoriale

Intervista a Morgantini

Libert di O.V.

Cos lurlo per me di S.B.

La soglia del dolore di M.G. 4


Lotta contro il male di O.V.

che ne deriva pu essere un


modo per dialogare e per stare
insieme agli altri.

leghista?
Per let che ha direi che presto
per fidanzarsi! Comunque se si
fidanzasse con un leghista sarebChe tipo di persone vengono
be una di quelle sfortune che
alle Cucine, qual la fascia di
purtroppo nella vita bisogna
popolazione pi rappresentaaffrontare. Probabilmente penseta?
rei di aver sbagliato qualcosa
Le fasce sono variabili e non
anchio, ma comunque la vita
sono di una sola categoria, ci
sua e le scelte le deve fare lui.
sono per esempio famiglie intere Certo non ne sarei felice. Ho
che hanno difficolt a mettere
avuto un amico, compagno anche
insieme il pranzo con la cena non di percorso politico, che aveva il
a fine mese o a fine settimana,
figlio militante nel F.U.A.N. (Fronte
ma ogni giorno. Famiglie distinte Universitario di Azione Nazionale,
di italiani e di stranieri sono in un un movimento universitario di
rapporto di
sostanziale
equilibrio. Ci
sono anche
giovani,
ragazzi che
non ce la
fanno per
mancanza di
lavoro o per
altre difficolt...

Moltissimo! Moltissimo, perch


poi la sera non finisce mai quando si rientra a casa, spesso anche
in ritardo. Ci portiamo a casa un
sacco di cose belle, ma anche
cose tristi. Da un lato limpotenza,
il non aver potuto risolvere
determinati problemi, quando ti
trovi a parlare con una coppia di
sfrattati che vivono in strada e
non sanno dove andare e cosa
fare, torni a casa la sera e ci
pensi, li porti con te, ce li hai
dentro perch li hai guardati,
sentiti, toccati. Dallaltro invece le
cose che si riescono a fare, instaurando un
rapporto con
un reciproco
scambio di
idee, di conoscenze, approfondendo
la cognizione
di chi hai di
fronte e
cercando di
alleviare le
sue pene. Ti
porti a casa lo
zucchero e il
sale, non una
cosa sola ma
molte.

Ci sono
anche situazioni che
vanno al di
l del discorso economiQuanto
co?
importante la
Questo un
Il logo di Cucine Popolari ha allontanato Roberto Morgantini
qualit dei
aspetto e
ed i redattori e finalmente pu fare fiera mostra di se!!!
rapporti in
anche un
significato che si tenta di dare a
questo ambito, ma di pi,
destra, n.d.r.),e questo fu per lui
Cucine Popolari,cio che la
secondo il tuo punto di vista i
un vero dramma. Per ci che
povert non solo la mancanza
riguarda me, invece, stato natu- rapporti crescono?
di un piatto di minestra o del
S, crescono perch nellaffrontarale seguire le orme della mia
cibo, anche mancanza di rapfamiglia. Mio padre stato parti- re i tanti problemi e difficolt vedi
porti, la povert isolamento, il
che ognuno mette il meglio di s.
giano e mia madre staffetta, e da
non vivere in mezzo agli altri e
Davanti allostacolo non si arrebambino in casa io non sentivo
insieme agli altri. Anche questo raccontare le favole, ma storie di tra, non c pi paura o timore di
un segnale di povert e la indica, lotte e scioperi. Per me luomo
non farcela, anzi si sprigiona una
noi tentiamo di combatterlo e
nero era il crumiro che entrava in forza, una fantasia, unintelligencrediamo che attraverso le Cuci- fabbrica e tradiva i compagni.
za che non pensavi di poter
ne Popolariun piccolissimo
avere. Ma dovendola mettere a
Credo cos di aver incarnato i
contributo riusciamo a darlo.
disposizione, lhai profondamenvalori che la famiglia mi ha trasmesso, io non ho molto merito in te cercata dentro di te. Questo
Quindi vi proponete anche
questo, devo tutto ai miei genitori. scambio di energie arricchisce
come punto di
sicuramente il rapporto con gli
socializzazione?
altri e ti rende orgoglioso anche
Alla fine della giornata, del
Certo.
solo di iniziare ad affrontare una
lavoro che fate tu insieme ai
battaglia. Quando a volte riesci
tuoi collaboratori, che cosa vi
Vogliamo provocarti: e... se tua portate a casa la sera?
anche a vincerla, la soddisfazione
nipote si fidanzasse con un
non da poco.
2

Libert
articolo di O.V.
Libert una parola bellissima,
ma cosa si intenda per libert
cambia da persona a persona. C
la libert di esprimersi, c la
libert di pensare, e queste sono
le cose che permettono di dire
che viviamo in un paese
veramente libero. Se, invece,
mancano possiamo dire che
viviamo in uno stato con una
falsa democrazia. Magari tu ti
puoi esprimere liberamente con
amici o conoscenti, ma non puoi
fare critiche di un certo tipo su
politici o altre persone importanti
perch altrimenti vieni subito
censurato, e questa non libert.
Magari sei libero di fumare ma
non puoi usare altre sostanze
stupefacenti solo perch lo stato
ha deciso di vietarle mentre tiene

per s il monopolio per tabacco


ed alcol. Questa non libert.
Magari sei libero di girare per
strada di andare al museo o in
tanti altri posti, ma devi sempre
seguire delle regole che, se
trasgredite, ti fanno incorrere in
sanzioni. Forse la nostra una
falsa libert sorretta solo dalla
forza del dio denaro. Siamo liberi
di andare dove, di scegliere il
nostro dottore, di scegliere in
quale ristorante mangiare, di
scegliere il posto dove andare a
vivere. Ma sei comunque sempre

prigioniero della burocrazia. La


nostra societ, come molte
societ, basata sul dio denaro,
se tu ne hai tanto puoi
trasgredire alle regole, ma se non
ne hai sei costretto a seguirle o a
pagare le conseguenze delle tue
trasgressioni. Ma la parola
costretto ti fa capire che la
parola libert solo una parola
detta al vento, solo una falsa
libert. Eppure! Eppure mi viene
anche da dire che per fortuna ci
sono regole da rispettare,
altrimenti sarebbe come il Far
West lo so che mi sto
contraddicendo, ma mi chiedo
sempre cosa sia meglio: essere
completamente liberi di fare tutto
o avere delle regole che vincolano
la libert?

Cosa lurlo per me?


articolo di Sonia
Lurlo per me stato un colpo
di fulmine. Mi capito fra le mani,
in biblioteca, lo lessi ed
immediatamente ne rimasi
colpita. E capii subito il perche.
Attraverso la scrittura si
esprimeva la vita: una vita di
dipendenza, vissuta fino in fondo,
raccontata spontaneamente,
senza filtri, senza doppi fini, senza
vergogna n timori, una vita
raccontata semplicemente, nella
sua essenza piu vera, con
passione ed entusiasmo. Percepii
fin dallinizio un sentimento di
stima verso coloro che scrivendo
trasmettevano la propria
esperienza di dipendenza
mettendosi completamente a
nudo pur correndo il rischio di
essere giudicati o criticati.
Cio che esprimono , era ed
stata la loro storia, la loro
sofferenza, la loro speranza, il

loro grido e il lettore puo


recepirlo come lo ritiene piu
opportuno, senza per questo
condizionare lo scrivente. In
sostanza le persone dellurlo non
scrivono articoli per ricevere
opinioni piu o meno positive dai
lettori, ma, scrivono cio in cui
credono,cio che desiderano, cio
che a loro prima di ogni altra
cosa piace raccontare, con
argomenti e tematiche tra le piu
svariate.
Ho sempre pensato che un uomo
che ti confida i suoi segreti piu
reconditi, i suoi timori e le
proprie aspettative, liberamente,
sia un uomo di grande spessore e
coraggio. Per questi motivi io
sono entrata immediatamente in
sintonia con il gruppo di ascolto.
Dalle vite degli altri c sempre
da imparare, dicevano i grandi
letterati, ed io condivido

pienamente il loro pensiero.


Queste persone mi hanno aperto
una porta, mi hanno fatta entrare
in armonia con il loro mondo e
mi hanno mostrato lealta e
fiducia.
Grazie per avermi accolta senza
pregiudizi, senza farmi domande
e concedendomi lopportunita di
appartenere a questa
meravigliosa squadra.
La redazione un momento di
condivisione, di confronto, di
dibattito, di scambio, di riflessione
e linsieme di questi elementi
hanno arricchito la mia
interiorita ed il mio grado di
umanita
Non finiro mai di ringraziare
tutti coloro che, mediante lUrlo,
mi hanno permesso di crescere e
migliorarmi riuscendo a farmi
emozionare e farmi sentire una
persona viva.
3

La soglia del dolore


articolo di M.G.
Se comprendere impossibile
conoscere necessario.
(Primo Levi)

Ci sono eventi che, quotidianamente, ci spingono a riflettere a


proposito di quel turbamento
dellanima, quella sorta di immenso e profondo disagio sia fisico
che psichico, del quale vittima
ogni essere senziente: il dolore.
Un primo errore che potremmo
essere indotti a fare, quello di
pensare che il solo genere umano
sia caricato di questo pesante
fardello, in realt condiviso a
diversi livelli da tutti gli esseri
viventi. Certo se priveremmo
dellacqua la nostra pianta, non
potremo aspettarci che urli o si
dimeni, per noteremo sicuramente lafflosciarsi e lingiallire delle
foglie, ed questo il suo modo per
dirci: sto soffrendo. Una cosa a
mio parere importante da perseguire la sensibilit empatica,
ovverosia la percezione del dolore
negli altri, il quale dovrebbe
essere considerato n pi n
meno importante di quello provato
da noi stessi. E molte volte ci
viene contrastato dal nostro

immenso ego, il quale ci induce a


pensare che sia il nostro lunico,
ovvero il solo a meritare la nostra
attenzione. Secondo errore.
Con i mammiferi, che sono in
certo modo gli animali pi simili
alluomo a livello di comunicazione del dolore, ci risulta pi facile
capire quando soffrono, pur
continuando a pensare che in
qualche maniera il loro sia meno
importante del nostro. In realt
innumerevoli esempi possono
farci capire che il loro comporta-

mento, sia tra di loro che verso


luomo, ha unetica che addirittura
supera quella di gran parte del
genere umano. La criminale
consapevolezza con la quale la
nostra specie sta distruggendo
Gaia, lecosistema sul quale tutti
noi stiamo viaggiando nelluniver-

so, dovrebbe suscitare in noi lo


stesso dolore che si prova davanti
a un genocidio.
Ma che cimporta, tanto saranno i
nostri figli e i nostri nipoti a pagarne le conseguenze. Ripensando
alle generazioni passate, ai racconti di mio padre, classe 1930, dei
miei zii e dei miei nonni, posso
solo arrivare a sfiorare col pensiero
il patimento e i dolori da loro
passati. Gli orrori della guerra, gli
stenti della fame sono esperienze
che possono portarti a oltrepassare
il limite aldil del quale si rischia
di mettere a repentaglio la sanit
mentale. Ci che pu in molti casi
riuscire a salvarci, e che nella
schizofrenia egocentrica dellattuale societ si perduto rispetto al
passato, la pratica della solidariet e della compassione. Dobbiamo essere certi che ognuno di noi
pu fare qualcosa, ciascuno a
seconda dei propri mezzi, condividendo il proprio e cercando di
alleviare laltrui patimento. Solo
prendendo coscienza degli stati di
profonda costernazione in cui altre
creature possono venire a trovarsi
riusciremo a dare un pi equo
grado di importanza anche al
nostro dolore.

Lotta contro il male


articolo di O.V.
Legalizzare le droghe potrebbe
essere anche unidea buona ma
come si fa a sapere se poi i drogati
aumentano o calano o se potrebbe
essere
dannoso
per
i
tossicodipendenti per luso
eccessivo. Secondo il mio parere
anche se non sono informato si
potrebbe legalizzare qualsiasi droga
ma solo su prescrizione del proprio
medico, pu essere anche unidea
stupida, ma per me stupido anche
comperare la propria dose in un
supermercato o in un qualsiasi altro
4

negozio. Daltronde se si vuole


togliere dalla strada tutti questi
grossi e piccoli trafficanti di droga,
bisogna studiare qualcosa,
altrimenti
i
trafficanti
continueranno a vendere morte. Il
brutto che molti ragazzi ci cadono,
poi con il passare del tempo non si
sa come andr a finire. Troviamo
immediatamente un percorso per
risolvere questo grosso problema,
non solo per salvare questi ragazzi
ma anche per evitare spese folli
della nostra societ.

PER CONTATTARCI
via telefono:

3315792822
0516501101
(i telefoni sono attivi il gioved
dalle 20:30 alle 23:30)
via mail:

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Ser.T. S. Giovanni in Persiceto,
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