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Istituto Statale DArte F.

Mengaroni

Progetto I Care Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa

Linee guida per linserimento lavorativo dellalunno disabile


(Documento redatto con la collaborazione del Dott. Faillaci Giancarlo, Delegato del Servizio Formazione
Professionale e Politiche delloccupazione Responsabile collocamento Disabili Provincia di Pesaro
Urbino)

GLI ACCERTAMENTI SANITARI

Le prestazioni di medicina legale sono erogate, nellAzienda Sanitaria Unica Regionale Zone Territoriali,
dalle Unit Operative di Medicina Legale corrispondenti agli ambiti territoriali di residenza dei cittadini. Dal
1 gennaio 2010 le Commissioni mediche ASUR sono integrate da un medico dellINPS.
Il riconoscimento di INVALIDITA' CIVILE requisito necessario per potersi iscrivere negli elenchi
provinciali del collocamento obbligatorio.
La legge di riferimento la legge n. 118 del 1971 e le successive norme integrative (L. 18/80; L 509/88;
L295/90; L 289/90) che disciplinano gli interventi assistenziali in favore degli invalidi civili.
Le domande per accedere all'accertamento dell'invalidit civile, cecit civile, sordit civile, handicap e disabilit ,
complete devono essere presentate allIstituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) che poi trasmette, in
tempo reale e telematicamente, le domande alle ASUR Zona Territoriale di residenza.
Lutente pu farsi assistere, nella presentazione della domanda e nel successivo iter, dagli Istituti di Patrocinio dei
Lavoratori (Patronati) o dalle Associazioni di categoria dei disabili.

LISCRIZIONE

Liscrizione negli elenchi del collocamento obbligatorio, compiuto il 16 anno di et, segna lingresso del
lavoratore nel sistema incrocio domanda/offerta di lavoro ed avviene dopo la richiesta da parte della
persona, e tramite lINPS, alla competente commissione sanitaria integrata dellASUR (art. 1 comma 4 L.
68/99) la quale provvede:
a) alla visita medica ed alla formulazione della diagnosi clinica;
b) ad acquisire informazioni di carattere sociale utili alla valutazione della diagnosi funzionale;
c) alla formulazione della diagnosi funzionale ( la descrizione delle abilit in relazione alla compromissione funzionale dello
stato psico-fisico e sensoriale della persona disabile: essa si basa sui dati clinico-anamnestici, sui dati del profilo socio-
lavorativo e sugli eventuali dati contenuti nei documenti redatti per l'alunno portatore di handicap, la Diagnosi Funzionale ed il
PEI);
d) alla formulazione della relazione conclusiva con I'individuazione delle linee progettuali per I'eventuale inserimento
lavorativo della persona disabile.

IL CENTRO PER LIMPIEGO, LORIENTAMENTO E LA FORMAZIONE


I Centri per limpiego sono luoghi fisici in cui si incontrano (matching) le aspettative ed i bisogni della persona
disabile oltre che le esigenze delle realt produttive.
In tale modello un ruolo centrale occupato dalla figura degli operatori della mediazione presenti presso i
Centri per lImpiego, lOrientamento e la Formazione.
Mediazione quindi, fra i bisogni specifici del cliente disabile e le esigenze di un sistema produttivo gi
esistente e non facilmente modificabile; fra le capacit residue del lavoratore e postazioni lavorative da
individuare e adattare. Mediazione altres fra linserimento lavorativo in determinate mansioni e un progetto
mirato ed individualizzato su un determinato soggetto; mediazione con lazienda per quanto concerne la
tipologia contrattuale, i tempi di accesso al lavoro, le misure di sostegno e di accompagnamento che
servono per dare stabilit e reciproca soddisfazione ad un progetto di inserimento specifico.
Il Colloquio di presa in carico e la compilazione della scheda-utente segna il primo momento di contatto fra il
disabile iscritto e gli operatori della mediazione. Non un lavoro allo sportello, di tipo burocratico e ripetitivo

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ma un momento di accoglienza delimitato e personalizzato. Una presa in carico non traumatica e di semplice
registrazione ma di impostazione di un percorso individualizzato attraverso un approccio di tipo specialistico.
IL PERCORSO

Lespletamento delle procedure amministrative seguito da una serie di azioni positive (politiche attive del
lavoro) che vengono attivate per favorire linserimento in una realt produttiva.
a. Colloquio di presa in carico e compilazione della scheda utente.
b. Bilancio di competenze e colloquio orientativo.
c. Coinvolgimento (dove opportuno) dei servizi socio-sanitari di riferimento o altri referenti del
territorio.
d. Progettazione di un percorso di inserimento mirato.
e. Ricerca dellazienda: individuazione della postazione lavorativa e delle mansioni.
f. Presentazione del progetto alla persona ed alla sua famiglia per la ricerca della condivisione
del percorso.
g. Individuazione delle misure di accompagnamento e sostegno allinserimento; azioni di
tutoraggio e monitoraggio: tempi e operatori coinvolti.
h. Coinvolgimento della azienda (referente, capi reparto, colleghi) per una piena accettazione
del progetto ed una corretta relazione con loperatore della mediazione, loperatore sanitario
di riferimento ed il tutor.: visite in azienda, presentazione del progetto e degli operatori
coinvolti, definizione delle strategie di inserimento, modalit e tempi. Chiarezza sul tipo di
progetto (obiettivi) e ricerca della condivisione (mediazione).
i. Attivazione di azioni di tutoraggio per accompagnare e sostenere gli inserimenti lavorativi,
che presentano maggiori criticit, nelle diverse fasi di progetto.
j. Verifiche periodiche con i componenti dellequipe di progetto, sugli esiti del percorso di
inserimento

GLI STRUMENTI

- Percorso di formazione professionale (frontale in aula o in situazione attraverso stage)


utilizzando il Centro per lImpiego, lOrientamento e la Formazione (CIOF) o altre agenzie formative
specializzate per percorsi anche di tipo individualizzato e per moduli;

- Borse-lavoro socio assistenziali (Art. 17, Legge Reg. 18/94): Linserimento in realt produttive
(aziende private, cooperative di tipo B, realt del terzo settore, associazioni ricreative e sportive,
enti pubblici) finalizzato prevalentemente a favorire lo sviluppo dellautonomia personale oltre a
rappresentare un significativo mezzo di integrazione sociale. Tale tipologia di intervento deve far
parte di un progetto personalizzato redatto dallUMEA o dal DSM in collaborazione con il Comune
sentito il coordinamento dambito per la tutela delle persone disabili. La durata della borsa lavoro
socio-assistenziale viene determinata nel piano personalizzato e lattuazione dellintervento
richiede la presenza costante degli operatori preposti i quali verificano e relazionano
semestralmente sullandamento dellinserimento. Qualora linserimento in borsa lavoro socio-
assistenziale abbia favorito, da parte del disabile, lacquisizione di maggiori abilit tali da
prefigurare lavvio di un percorso finalizzato allinserimento lavorativo possono essere attivate le
procedure per lattivazione di borsa di pre-inserimento lavorativo. Le borse-lavoro socio
assistenziali possono essere un momento di passaggio, di educazione al lavoro dopo il percorso
scolastico oppure il punto darrivo del progetto.

- Borse di pre-inserimento lavorativo (Art. 17, Legge Reg. 18/94): un percorso di educazione al
lavoro e di acquisizione del ruolo lavorativo; linserimento pu avvenire in realt produttive protette
e pu essere finalizzato allassunzione. Gli Enti Locali in collaborazione con gli uffici competenti
possono attivare progetti di pre-inserimento lavorativo propedeutici allattivit di tirocinio lavorativo
finalizzata allassunzione. LUMEA o il DSM forniscono il loro supporto educativo/formativo e
verificano periodicamente sullandamento dellinserimento che va comunicato allente che ha

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attivato il percorso lavorativo. I progetti di borsa di pre-inserimento lavorativo, entro due anni dal
loro avvio, possono essere convertiti in Tirocinio e trovare collocazione nelle convenzioni

- Convenzione di integrazione lavorativa (Art. 11, comma 4 L. 68/99): linserimento in un


contesto produttivo non protetto con finalit che non sono esclusivamente finalizzate alla creazione
di un rapporto di lavoro:
approntare un intervento terapeutico; presentazione del progetto alla famiglia e ricerca della
condivisione del percorso di inserimento;
costruire un momento di osservazione propedeutico alla individuazione delle successive fasi
del percorso mirato e del progetto sulla persona attraverso il tirocinio con finalit di
osservazione e formazione (TOF).

- Tirocini di formazione e orientamento (L. 196/97 e Art. 13, comma L. 68/99: sono finalizzati
allassunzione e sono attivati dal Centro per lImpiego (soggetto promotore) anche su proposta di
altri enti/servizi (soggetto proponente). La durata massima prevista per il tirocinio di 12 mesi
prorogabili una sola volta, quindi per ulteriori 12 mesi. Uno strumento flessibile che permette un
inserimento graduale e una crescita della persona accompagnata da un tutor indicato dal soggetto
promotore (Provincia o altro ente autorizzato) e da un tutor aziendale, referente per la realizzazione
del progetto formativo e per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il tirocinio deve essere
attivato nellambito della convenzione prevista dallart. 11 della L. 68/99 e prevede inoltre la stipula
della convenzione di tirocinio (art. 18 Legge 196/97 e Decreto Ministeriale 142/98) e la stesura del
progetto formativo e di orientamento.

- Convenzione di inserimento lavorativo (Art.11 comma 1 L. 68/99): strumento prioritario per


progettare inserimenti mirati, e non solo nulla osta amministrativo per accedere e forme di
flessibilit (programmazione e scelta della tipologia contrattuale) e ad incentivi di natura economica
che invece vanno corrisposti in situazioni di reale bisogno, per inserimenti problematici e
complessi.

- Inserimento lavorativo con la creazione di un rapporto di lavoro: tempo indeterminato,


determinato, apprendistato, contratto di inserimento, altri previsti dalla legislazione vigente (L.
30/03 e Decreto attuativo 247/03)

- Convenzione prevista dallarticolo 12 della legge n. 68/1999 cos come modificata dalla Legge
n. 247/2007 (Riforma sul Welfare), prevede la possibilit di accordi tra il Centro per lImpiego, le
Aziende soggette allobbligo, e unallargata platea di soggetti ospitanti (cooperative sociali e datori
di lavoro non soggetti allobbligo di assunzione) che a fronte di commesse loro affidate, hanno la
possibilit di ospitare temporaneamente la persona disabile al fine di attivare unazione di
formazione in situazione e di sostegno e accompagnamento allacquisizione del ruolo lavorativo
prima del rientro del lavoratore nellazienda titolare del rapporto di lavoro

- La novit introdotta dallarticolo 12-bis, che prevede lassunzione diretta, da parte dei soggetti
destinatari (cooperative sociali), di persone disabili che presentino particolari caratteristiche e
difficolt di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario, e ai quali le aziende in obbligo (soggetti
committenti) si impegnano ad affidare commesse di lavoro regolamentate come sopra precisato.

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