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- 6 maggio [Mancano i primi minuti di lezione]

sbagliato dire che le arterie portano il sangue ossigenato e le vene quello ricco di
anidride carbonica, perch il tronco polmonare (che un'arteria) porta il sangue
ricco di anidride carbonica ai polmoni.
Nel corpo umano sono presenti due circolazioni: la grande circolazione (o
circolazione sistemica) e la piccola circolazione.
La grande circolazione nasce nel ventricolo sinistro con l'arteria pi grande in
assoluto del corpo umano, l'aorta: essa porta il sangue ai tessuti, e il sangue poi
ritorna (quindi la grande circolazione finisce) nell'atrio destro con tre vasi: la vena
cava superiore, la vena cava inferiore e il seno coronario.
La piccola circolazione ( detta "piccola" perch il percorso compiuto minore)
serve a far ossigenare il sangue, quindi va dal ventricolo destro all'arteria
polmonare, arriva ai polmoni, ritorna con le quattro vene polmonari e finisce
nell'atrio sinistro.
Il pericardio una membrana fibro-sierosa che avvolge il cuore (nel corpo abbiamo
tre sierose, cio il pericardio che avvolge il cuore, la pleura che avvolge i polmoni e il
peritoneo che pu avvolgere o non avvolgere gli organi della cavit addominale).

Il cuore risulta diviso in due met comunicanti fra di loro: l'atrio con il ventricolo di
destra, l'atrio di sinistra col ventricolo sinistro (quindi non c' comunicazione fra
atrio e atrio e fra ventricolo e ventricolo: soltanto durante vita intrauterina i due atri
sono in comunicazione tra di loro tramite il foro del Botallo).
Il sangue passa due volte dal cuore: come sangue refluo a destra, come sangue
ossigenato a sinistra.
Andiamo all'anatomia macroscopica.
Il cuore si trova nella cavit toracica, in uno spazio compreso fra i due polmoni
definito mediastino (esattamente il cuore occupa il mediastino anteriore; il limite
fra anteriore e posteriore dato dalla trachea).
Anteriormente protetto dallo sterno e dalle cartilagini costali, che vanno dalla 3
alla 6.

Inferiormente poggia sulla cupola diaframmatica, sul centro tendineo del


diaframma, chiamo centro frenico, quindi il diaframma lo separa dagli organi della
cavit addominale.
Superiormente si vede il peduncolo polmonare.
La prima cosa che farete durante l'esercitazione :
1- poggiare il cuore sulla parte sternocostale
2- individuare il peduncolo polmonare, costituito da sinistra verso destra da
vena cava superiore, aorta ascendente e tronco polmonare
Lateralmente si rapporta con i polmoni.
Posteriormente si estende dalla vertebra toracica numero 5 all'8: queste vertebre
vengono dette vertebre cardiache o di Giacobini: quindi questa cosa la posso
chiedere anche quando si parla della colonna vertebrale, delle vertebre toraciche:
Domanda: "La quinta e l'ottava, come sono dette anche...?"
Risposta: "Vertebre cardiache, perch sono quelle vertebre fra cui si estende il cuore,
dalla quinta all'ottava."
Attenzione perch il cuore posteriormente non poggia sulla colonna vertebrale, ma
separato dalla pericardio, quindi soltanto un'estensione (il legamento
pericardico) che lo collega alla colonna vertebrale.
Il cuore di un uomo pi grande di quello di una donna.
L'asse del cuore obliquo: per base si intende la porzione atriale, per apice
ovviamente l'apice del cuore. La base rivolta in alto, a destra e dietro, mentre
l'apice rivolto in avanti, in basso e a sinistra: tutto questo guardandolo in
posizione anteriore, cio l'apice spostato alla nostra sinistra.
L'apice del cuore arriva all'incirca al quinto spazio intercostale, a circa otto
centimetri dallo sterno.
Superficie esterna
Nel cuore individuiamo due facce: una anteriore o sterno-costale (che si rapporta
con lo sterno), una posteriore o postero-anteriore o diaframmatica (che poggia sul
centro frenico del diaframma), la base costituita dalla struttura atriale e l'apice che
appartiene esclusivamente al ventricolo sinistro.
Due margini, uno destro detto acuto, e uno sinistro detto ottuso.
La prima cosa da fare, poggiato il cuore sul banchetto, individuare i solchi.

I solchi rappresentano la suddivisione interna del cuore: il solco coronarico


corrisponder al setto atrio-ventricolare ("coronario" significa "corona") e separa gli
atri dai ventricoli; poi ci sono due solchi longitudinali (in realt lo stesso solco
visto anteriormente e posteriormente): il solco longitudinale anteriore e il solco
longitudinale posteriore, che corrispondono al setto interventricolare che divide i
due ventricoli.
Quindi dall'esterno si vedono dei solchi che corrispondono alla separazione interna
del cuore.
Quando poggerete il cuore sulla faccia sternocostale, vi confonderete perch pur
che il ventricolo sinistro pi grande di quello destro (cosa ovvia, perch il sinistro
deve pompare pi sangue nella circolazione), nella parte sternocostale si vede
rappresentato maggiormente il ventricolo destro, quindi quello piccolo: perci
scambierete il ventricolo destro per quello sinistro, mentre in realt la porzione
del cuore che, guardato dalla parte sternocostale, fa apparire il ventricolo destro pi
grande.
Poi si vede il peduncolo polmonare (formato, da sinistra verso destra, da vena cava
superiore, aorta a scendente e tronco polmonare) e due prolungamenti, due
propaggini che avvolgono la porzione [...]: queste si chiamano auricole destra e
sinistra e avvolgono rispettivamente l'atrio di destra e l'atrio di sinistra.
Se guardo il cuore dalla parte diaframmatica, sar praticamente quasi del tutto
rappresentato dal ventricolo sinistro e poi vedr adagiato nel solco coronario il
seno coronario, che il principale vaso che drena il sangue refluo dal cuore. Le
coronarie sono le arterie del cuore che ossigenano il miocardio, il seno coronario
il principale vaso (vena) del sangue refluo.
Quindi per quanto riguarda la struttura esterna: cuore, cavit toracica, mediastino,
si rapporta lateralmente con i polmoni, il diaframma, sterno e coste anteriormente,
posteriormente tramite il legamento vertebro-pericardico con le vertebre toraciche
che vanno dalla quinta all'ottava, dette vertebre del Giacobini. Configurazione
esterna: due facce, sternocostale e diaframmatica, base corrispondente alla porzione
atriale, apice che appartiene al ventricolo sinistro.
Dall'esterno si vedono dei solchi, che rappresentano la suddivisione interna: solco
coronario e scolo longitudinale.
Due met non comunicanti fra di loro, sangue refluo a destra.

La grande circolazione inizia con l'aorta e finisce nell'atrio destro con la vena cava
superiore, la vena cava superiore e il seno coronari.
La piccola circolazione parte dal ventricolo di destra con il tronco polmonare, che
poi si divide nelle due arterie polmonari (una per ogni polmone).

La prima cosa che dovete fare quando entriamo sciacquare il cuore sotto il
lavandino e levare il sangue. Poi andiamo al banchetto e cerchiamo di individuare
la faccia sternocostale: devo vedere la faccia sternocostale. La prima cosa che devo
vedere la differenza fra l'aorta e il tronco polmonare (che sono due arterie) e le
vene: le vene hanno una propaggine molto pi lassa e collassano quando l'animale
muore, quindi sono un tessuto diverso dalle arterie. Addirittura l'aorta e il tronco
polmonare sono arterie elastiche, quindi voi tirerete l'aorta ma non riuscirete
assolutamente a romperla, proprio perch l la pressione del sangue massima e
quindi l'arteria deve avere una resistenza maggiore.
A questo punto vi dico di infilare la pinza nella vena cava superiore e nella vena
cava inferiore, quindi vi trovate nell'atrio destro, andate con una pinza anatomica e
dovete uscire dalla vena cava inferiore, e la divaricate; a quel punto insistete ed
entrate nell'atrio destro.
Atrio destro
L'atrio desto ha una forma cuboide: facendo l'atrio destro bene gi avete trovato
l'atrio sinistro, perch l'atrio sinistro speculare a quello destro.
La superficie dell'atrio destro risulta liscia dove si aprono la vena cava superiore
inferiore, dall'altra parte invece anfrattuosa per la presenza di muscoli pettinati
(NON SONO PAPILLARI! I papillari sono nel ventricolo). Troverete che fra la zona
liscia e quella anfrattuosa si sollever una cresta, la cresta terminale, e corrisponde
alla separazione fra zona liscia e zona anfrattuosa. Quindi voi prendete la zona
liscia e la tirate, mi dite "questa la cresta terminale, questi sono i muscoli pettinati,
quello il seno delle vene cave". Vedrete che i muscoli pettinati corrispondono
esternamente alle auricolari destra e alla sinistra: quindi se non li trovate, aprite
tutta l'auricola e ve ne uscite, perch l piena zeppa di muscoli pettinati.
La fossa ovale: essa il residuo cicatrizzato del foro ovale di Botallo, che metteva
in comunicazione l'atrio destro e l'atrio sinistro in vita intrauterina. Alla nascita, il
ginecologo batte sul bambino perch fino a quel momento i polmoni non sono stati

utilizzati, il primo respiro allarga la cavit toracica e comprime il cuore: quindi quel
foro si chiude e quello che rimane nel cuore adulto il residuo cicatriziale, la fossa
ovale: si chiama foro fino alla vita intrauterina, fossa dopo la nascita ed una
cicatrice. Chi mandava il sangue al foro ovale? Nella vita intrauterina, il sangue
ossigenato arriva dalla vena ombelicale, che lo porta la fegato: dal fegato c' il dotto
di Aranzio, che veicola il sangue all'atrio destro tramite la vena cava inferiore. Allo
sbocco della vena cava inferiore c' una valvola, che si chiama valvola di Eustachio,
che fa arrivare il sangue al foro ovale. Una volta che nasciamo, il ginecologo taglia il
cordone ombelicale, la vena ombelicale diventer il legamento rotondo perch non
serve pi a niente, e si vede nel fegato (quando studierete il fegato, vi si chieder:
"Sono presenti dei residui della vita intrauterina?" "S, il legamento rotondo ex-vena
ombelicale e il legamento di Aranzio che il residuo del dotto di Aranzio").
Nell'atrio destro, la valvola di Eustachio rimane rudimentale, non serve pi a
niente, quindi voi la troverete allo sbocco della vena cava inferiore ma non serve pi
a niente. Viene detta anche valvola insufficiente.
Nell'atrio destro quindi si aprono la vena cava superiore che non ha valvole, la vena
cava che possiede questa valvola che non serve pi a niente, che si chiama valvola
di Eustachio (che mi dovrete far vedere, difficile da trovare perch un lembo,
una specie di piccolo legamento) e il seno coronario, che ha valvole: la valvola del
seno coronario, che serve per impedire il reflusso del sangue, e la valvola di
Tebesio: anche questa la trovate.
Questa la prima cavit che andremo ad aprire.
Quindi: inciderete la pinza anatomica nella vena cava superiore, passerete tutto
l'atrio destro e uscirete nella vena cava inferiore. Avrete difficolt a trovarle perch
sono collassate, sono praticamente appiccicate fra di loro. Una volta che entrate,
divaricate, tagliate e aprite. Le cose che si vedono pi facilmente sono il seno delle
vene cave, che risulta liscio, i muscoli pettinati e la cresta terminale (quindi la
separazione di zona liscia e zona anfrattuosa). Si vede anche abbastanza bene la
fossa ovale (residuo cicatriziale del foro ovale), basta guardare la parete settale e si
vede questa cicatrice a forma ovale.
La valvola di Eustachio gi pi complessa da trovare, allo sbocco della vena cava
inferiore e la valvola di Tebesio allo sbocco del seno coronario. Il fatto della
circolazione embrionale non lo faremo all'esercitazione, ma me lo dovete dire se ve
lo chiedo durante l'esercitazione.
Ventricolo destro
quello che d pi soddisfazione.

Si riconoscono facilmente le corde tendinee, le valvole.


Il sangue dall'atrio passa al ventricolo sottostante.
In anatomia i fori del cuore si chiamano osti:
- l'ostio arterio-polmonare quello delle vene polmonari

- l'ostio aortico quello da cui parte l'aorta


- l'ostio atrio-ventricolare destro in questo caso quello che chiude l'atrio destro
dal ventricolo destro; questo ostio regolato da una valvola, la valvola
tricuspide (si chiama cos perch ha tre lembi, o cuspidi).

La superficie interna del ventricolo destro ancora pi anfrattuosa di quella


dell'atrio per la presenza di muscoli, che si chiamano trabecole carnee. Esistono tre
tipi di trabecole carnee, di terzo, di secondo e di primo ordine [da dire cos]: quelle
di primo ordine sono dette muscoli papillari.
Quelle di terzo ordine aderiscono per tutta la loro lunghezza alla parete del
ventricolo, quindi sono dei rilievi muscolari.
Quelle di secondo ordine stanno agganciati soltanto alle due estremit (come un
ponte, da un lato e dall'altro, che delimita un passaggio); nel ventricolo destro
dovrete trovare una trabecola di secondo ordine, la trabecola setto-marginale o
trabecola di Leonardo da vinci o fascio moderatore: una trabecola che una volta
si credeva tenesse unito il cuore (per questo si chiamava fascio moderatore o setto
marginale) e che se si staccava questa trabecola il cuore esplodeva (ovviamente in
realt non cos).
Spesso nel tagliare il ventricolo, si pu tagliare anche la trabecola (non ci sono
malformazioni congenite, se non c' evidentemente l'abbiamo tagliata). Le trabecole
di primo ordine rimango adese alla parete ventricolare solo da un lato, da un
estremit, mentre dall'altro si proiettano verso la valvola tricuspide e mandano dei
tendini veri e propri: questi sono i muscoli papillari, che determinano i movimenti
muscolari.
Siccome tutte e due le aperture del cuore sono in alto, il sangue viene dall'alto e
deve ritornare in alto, quindi questo sangue deve essere veicolato in qualche modo.
Viene veicolato dal cono arterioso, che una formazione che si viene a formare
grazie al lembo della valvola tricuspide, alla settomarginale e alla parete
ventricolare stessa. Il cono arterioso serve quindi a veicolare questo sangue che
arriva comunque dall'alto e deve ritornare in alto.

L'ostio polmonare regolato da tre valvole semilunari, tre tasche a nido di rondine
che occludono quel l'ostio: in realt la porzione centrale rimane sempre vuota e
viene occlusa dai cosiddetti noduli del Morgagni, che sono delle formazioni (simili
a sabbiolina) di tessuto fibroso. Durante l'esercitazione, quando trovate i tre lembi
della valvola, cercate col tatto i granuli.
Quindi, ventricolo destro, parole chiave:
Trabecole carnee (di terzo, secondo e primo ordine), quelle di primo dette anche
muscoli papillari, proiettano i gruppi tendinei ai lembi delle valvole.
La valvola di destra si chiama tricuspide perch formata da tre lembi e occlude
l'ostio atrioventricolare destro: da qui nasce il tronco polmonare, dove troveremo le
valvole semilunari.
Ad esempio, una domanda che faccio spesso : "Illustri quanti tipi di a valvole
cardiache conosce"
Risposta: "Quelle dell'ostio atrioventricolare destro e sinistro (tricuspide a destra e
mitrale o bicuspide a sinistra), poi ci sono le valvole che occludono aorta e vene
polmonari, le valvole semilunari, con in noduli del Morgagni a destra e di Aranzio a
sinsitra; poi nell'atrio destro troviamo la valvola di Eustachio, ormai insufficiente,
residuo della vita intrauterina, la valvola di Tebesio allo sbocco del seno coronario.
Il volume del ventricolo sinistro e pi piccolo rispetto al destro e anche lo spessore
del miocardio minore nel ventricolo destro (infatti nell'esercitazione il ventricolo
destro si taglier tranquillamente, mentre il ventricolo sinistro ci vuole pi forza)
perch la spinta che si d a sinistra maggiore.

Atrio sinistro
Nel maiale le vene polmonari sono due, non quattro: per questo non riconoscere
subito l'atrio destro dal sinistro.
Anche qui sono presenti le auricole (auricola sinistra), i muscoli pettinati e basta.
Abbiamo parlato dei muscoli papillari: il muscolo papillare si occupa di un lembo
della valvola, quindi all'esame spesso chiedo: "quanti sono i muscoli papillari a
destra e quanti a sinistra?"
Risposta: "Sono tre a destra perch la valvola e tricuspide, due a sinistra perch la
valvola bicuspide o mitrale."

Ventricolo sinistro
Ricordiamo dal destro le trabecole carnee. La valvola bicuspide o mitrale
(assomiglia alla mitra episcopale del papa).
Le valvole semilunari occludono l'ostio aortico, anche qui la forma a semiluna non
chiude la parte centrale, e anche qui ci sono dei noduli definiti di Aranzio (quindi
di Morgagni a destra e di Aranzio a sinistra, sono la stessa cosa che cambia nome).
Il volume del ventricolo sinistro e pi ampio perch il sangue da pompare
maggiore. La forza maggiore perch il sangue deve arrivare questa volta fino
anche al piede quindi lo spessore del miocardio maggiore.
L'apice del cuore appartiene soltanto a questo ventricolo, cio il setto ventricolare
cade sul ventricolo destro e quindi l'apice del cuore appartiene soltanto a quello
sinistro.

Quando taglierete aorta e tronco, andate con la forbice e allargate: vedrete tre
valvole semilunari, poi mettete un dito nella tasca e sentite i noduli di Morgagni o
di Aranzio. Cosa cambia fra quello sopra quello sotto? Uno l'ostio aortico,
l'altro e l'ostio polmonare.
La grande circolazione nasce dall'aorta, esattamente con l'aorta ascendente: il cuore
deve anche ossigenare se stesso, quindi le prime arterie che nascono sono le
coronarie e poi vedrete nel taglio questi due fori: quello sopra l'ostio aortico
perch da l nascono i fori delle coronarie, sotto invece avrete l'ostio polmonare
perch vedrete il punto in cui si origina l'arteria polmonare di destra.
Quindi se vediamo le coronarie, sicuramente non siamo nel ventricolo destro, ma
nel sinistro e dunque l'incisione stata fra sbagliata.
L orifizio polmonare si distingue quindi dall'aortico per la presenza delle aperture
delle coronarie, destra e sinistra (perch il cuore, prima di mandare il sangue al
resto del corpo, se lo prende lui).
Siamo al livello dell'aorta ascendente: i seni del Valsalva sono le porzioni di origine
delle vene coronarie (ovviamente sono seni del Valsalva anche nell'arteria
polmonare).

Riassunto della dinamica della circolazione sanguigna cardiaca


L'atrio destro raccoglie sangue refluo da tutto il corpo mediante la vena cava
superiore, la vena cava inferiore e il seno coronario.
Il sangue passa attraverso la valvola tricuspide nel ventricolo destro.
Il sangue venoso convogliato nell'arteria polmonare che lo veicola nei polmoni.
Nei polmoni il sangue venoso viene ossigenato (ematosi)
Il sangue ossigenato arriva all'atrio sonistro attraverso le 4 vene polmonari
Il sangue passa attraverso la valvola mitrale o bicuspide al ventricolo sinistro
Il sangue arterioso infine convogliato nell'aorta che lo veicola in tutto l'organismo.

Quando abbiamo iniziato, vi ho detto che il cuore un organo prevalentemente


muscolare: prevalentemente perch in esso presente anche del tessuto fibroso, alla
base del cuore, fra atri e ventricoli. Questo tessuto fibroso forma il cosiddetto
scheletro fibroso del cuore, che ha due importanti funzioni:
- funzione meccanica: dare aggancio ai vasi del miocardio e alle valvole (quindi
tutte le valvole si trovano qui)

- garantire l'isolamento elettrico: l'impulso elettrico che viaggia nel cuore viene
separato, quello degli atri e quello dei ventricoli, perch lo scheletro fibroso
funge da isolante
Abbiamo sistole atriale e diastole ventricolare, e poi sistole ventricolare e diastole
ventricolare: deve essere isolato, cio l'impulso elettrico deve passare soltanto in
fasi precise del miocardio specifico.
costituito da quattro anelli fibrosi, che controllano gli sosti venosi e arteriosi: due
interposti fra gli anelli, il tendine del foro (che va a collegare la fessura, in quanto
l'orifizio per le due valvole mitrale e tricuspide, insieme a quello aortico, sono sullo
stesso piano, mentre quello polmonare su un piano diverso, quindi per dare
continuit alla struttura vi un tendine, che si chiama tendine del foro). presente
un foro che prende il nome di setto interventricolare membranoso e da qui passer
il fascio di His.
La parete del cuore costituita da tre tonache: epicardio, miocardio ed endocardio.
Il pericardio riveste il cuore: chi porter un cuore molo integro, avr anche il
pericardio: il pericardio come se fosse una busta che tiene il cuore, si fora (si
incide), si ribalta il pericardio e il cuore esce.

Tutte le sierose (pericardio, pleura, ...) sono formate da due foglietti (uno parietale e
uno viscerale) fra cui vi una cavit virtuale in cui c' liquido
pleurico/pericardico/peritoneale.
Questo pericardio fibrosieroso perch il foglietto esterno parietale di natura
fibrosa, mentre il foglietto pi interno di natura sierosa; il foglietto interno (il
pericardio viscerale, sieroso) del pericardio e l'epicardio sono la stessa cosa, sono
due nomi diversi per indicare la stessa cosa.
Lo stato intermedio rappresentato dal miocardio, suddiviso in miocardio comune
o di lavoro e miocardio specifico o di conduzione: il primo quello che si contrae.
Se un cuore rimosso dal corpo lo pongo il una vaschetta di soluzione fisiologica, il
cuore continua a battere perch il miocardio formato da cellule specificate nella
conduzione della generazione di impulsi automatici: il cosiddetto pacemaker del
cuore il punto da cui originano spontaneamente le contrazioni del cuore. Questo
tipo di miocardio, che si chiama miocardio specifico, forma il sistema di conduzione
del cuore.
Infine internamente abbiamo l'endocardio, diviso parietale che riveste il cuore e
valvolare che riveste le valvole.

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