DATA: 31/05/2010
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Capitolo 1 - La crisi religiosa e la Riforma protestante
1.1 Lutero e l’indulgenza tedesca del 1517
1.1.1 La dottrina delle indulgenze
L’evento che ha causato la nascita dell’Europa moderna è la riforma luterana.
Questa ha rotto l’unità cristiana che aveva segnato il medioevo, segnando così
una svolta. Nella Riforma si intrecciano degli elementi di ordine religioso,
culturale e politico che fecero sorgere diverse tensioni. Ma l’occasione che fece
da detonatore fu la grande indulgenza tedesca del 1517. La dottrina
dell’indulgenza è un aspetto della fede cristiana che si riferisce alla possibilità
di cancellare una parte ben precisa delle conseguenze di un peccato, dal
peccatore che abbia confessato sinceramente il suo errore e sia stato
perdonato tramite il sacramento della confessione. Alla fine del XV secolo la
teoria e la pratica delle indulgenze erano ormai cosa consolidata e fu da una
polemica sorta intorno a essa che derivò la più profonda crisi mai vissuta dalla
chiesa cristiana. All’inizio del 1515 Alberto di Hohenzollern aveva chiesto per sé
anche il più importante vescovado di Germania, quello di Magonza. Questo
cumulo di cariche era proibito, ma papa Leone X era disposto ad autorizzarlo
dietro il pagamento di 10.000 monete d’oro. Alberto se le fece anticipare dal
banchiere di Augusta Jacob Fugger e per poterle restituire concordò con il papa
il bando di un’indulgenza della durata di due anni.
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– La sacra scrittura doveva essere letta e interpretata dal singolo fedele
con l’aiuto dello Spirito Santo.
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Le 95 tesi di Lutero non costituivano soltanto la condanna di uno dei tanti
abusi che venivano rimproverati alla chiesa romana. Martin Lutero era nato ad
Eisleben, in Sassonia, il 10 novembre 1483. Nel 1501 entrò all’università di
Erfurt per studiare diritto; nel 1505 aveva deciso di farsi monaco ed era entrato
nell’ordine degli agostiniani, mostrando i segni di una religiosità sentita in
maniera molto drammatica, tipica dell’uomo medievale. Nel 1507 diventò
sacerdote; era perseguitato dal senso del peccato e si confessava in
continuazione. Lutero si convinse che nessun uomo può essere privo di desideri
malvagi, qualunque cosa esso faccia; secondo lui è impossibile salvarsi con le
proprie forze.
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liberamente ciò che dicevano i teologi. Lo stesso doveva fare il cristiano nella
vita di tutti i giorni, e cioè liberarsi di tutto ciò che è estraneo e deformante alla
vera fede. Fra Erasmo e Lutero vi erano anche delle differenze: Erasmo non
accettava le visioni luterane per cui l’uomo è privo di libero arbitrio ed è
totalmente corrotto sin dalla nascita.
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Quando vi fu la rivolta dei cavalieri, Lutero si schierò con i principi. Tra il 1524 e
il 1525 ci fu una nuova rivolta contadina che ebbe come protagonista Thomas
Muntzer, il quale predicava alle comunità di fedeli di poter fare a meno del
clero in toto, e di poter amministrare da sé le cose sacre. Muntzer fomentò la
folla, e si trovò protagonista di una delle principali rivolte del tempo,
massacrando e distruggendo, tutto ciò che trovava sul loro passaggio.
Sempre più le sorti della Riforma restavano affidate all’appoggio politico dei
principi. Per le autorità, seguire la Riforma voleva dire abolire il ceto cattolico e
impossessarsi dei suoi beni. Sia luterani che cattolici tentavano di
salvaguardare l’unità della chiesa per andare incontro alle esigenze
dell’imperatore; la figura imperiale continuava a rimanere un’autorità non
contestata. Comunque non riuscirono a trovare un compromesso valido per
entrambe le fazioni.
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BIBLIOGRAFIA
Lutero, mendicante di Dio
Erasmo, Lutero, Melantone. Da Steyn a Wittemberg
FILMOGRAFIA
Il Rinascimento. Martin Lutero. La riforma protestante
FINE