Arriva in libreria e fumetteria un volume che raccoglie le prime quattro avventure praghesi di Dampyr. Per presentarvele, abbiamo intervistato Mauro Boselli. Dampyr ritorna in libreria, stavolta con il marchio di Sergio Bonelli Editore. Nelle oltre quattrocento pagine che compongono Dampyr I misteri di Praga vengono ripresentate alcune delle storie pi importanti della saga dell'ammazzavampiri di Boselli e Colombo, quelle che hanno stabilito la capitale ceca come base principale dei nostri protagonisti, facendone anche il crocevia degli scontri tra la nostra realt e le infernali dimensioni dei Maestri della Notte e della cosiddetta "Altra Parte". Abbiamo intervistato Mauro Boselli, per guidarci attraverso le strade di Praga e le radici di questi racconti imprescindibili per ogni seguace del Dampyr! Dalle terre lacerate dal conflitto balcanico degli albi d'esordio alla pi placida e magica atmosfera di Praga: come nata l'idea di questo setting per la base operativa di Dampyr? Boselli: In origine, io e Maurizio Colombo avevamo pensato a "Dampyr" come a una miniserie in dodici episodi che, pur non essendo tutti ambientati nella regione balcanica di quegli anni (era la seconda met dei Novanta), avrebbero calato i protagonisti in altri scenari contemporanei, sia bellici che non. Tra questi c'erano sicuramente la citt di Berlino e quella di Parigi, ma, trattandosi di una miniserie, non sentivamo l'esigenza di dare una "casa" ai nostri eroi. Sergio Bonelli, per, non solo a quei tempi non vedeva di buon occhio le serie brevi, ma aveva intuito la potenzialit della nostra saga, forse rendendosi anche conto che i personaggi avrebbero avuto molto altro da dire. All'epoca, avevamo presentato il soggetto di un'altra serie fantastica, incentrata su una creatura simile a un angelo, antesignano del nostro Caleb Lost. Un progetto che non aveva raggiunto l'approvazione finale, ma di cui avevamo discusso molto: i racconti avrebbero visto i personaggi spostarsi nel corso del tempo, cos come Harlan e i suoi si muovono attraverso lo spazio e i luoghi geografici. Io e Colombo decidemmo di fondere i due concetti, facendo confluire queste idee in "Dampyr", mutando la
struttura della collana. Cos, trasformatasi da racconto a termine a
vera e propria serie mensile, la nostra creatura ha cambiato alcune delle sue caratteristiche. Ogni eroe ha bisogno di un luogo di appartenenza: Sherlock Holmes ha l'appartamento al 221b di Baker Street; Dylan Dog e Martin Mystre vivono, rispettivamente, in Craven Road a Londra e Washington Mews a Manhattan; L'Uomo Mascherato ha la sua Caverna del Teschio, cos come Zagor torna sempre alla capanna nella palude di Darkwood... Harlan e i suoi meritavano di mettere radici in una sede suggestiva e con un forte retroterra fantastico, letterario e figurativo: Praga ci sembrata la capitale europea pi adatta e Maurizio Colombo si immagin il teatro perso nella nebbia che sarebbe divenuto il Teatro dei Passi Perduti in cui Caleb accoglie i nostri eroi. La Praga in cui si muovono i protagonisti di Dampyr quella di oggi o una Praga idealizzata di cui emerge solo il lato magico e misterioso? La Praga attuale invasa dai turisti ed ricca di locali d'intrattenimento. Ma in luoghi meno battuti sopravvivono le atmosfere rese celebri da scrittori e poeti. Una sera d'inverno, a dieci gradi sotto zero, nel Vicolo d'Oro, pu non sembrare tanto differente da quelle vissute da Franz Kafka quando si ritirava a scrivere al n 22. Passeggiando per la citt, magari per i vicoli di Mal Strana, il Piccolo Quartiere , ancora possibile imbattersi nelle botteghe antiquarie e nelle librerie che hanno ispirato quelle di Nikolaus e Harlan. Nei nostri albi, la Praga moderna trascolora in quella del passato grazie a espedienti narrativi spesso legati alle abilit magiche di Nikolaus, che riescono a riportare in scena personaggi ormai scomparsi o le stradine sghembe dello scomparso ghetto ebraico. Di tanto in tanto, poi, la cronaca si riflette anche sui nostri racconti. Ad esempio, in "Dottor Cinderella" (uno degli episodi raccolti in questo volume) si passa dall'attualit dell'epoca (l'alluvione del 2004) al tipico immaginario dei personaggi creati, in questo caso, da Gustav Meyrink, autore del celebre "Il Golem". Una figura, quella di Meyrink, che ritroviamo come comparsa nella nostra serie. La prima volta nella capitale ceca risulta fondamentale per l'intera saga di Dampyr. "Sotto il ponte di pietra", infatti,
vede l'entrata in scena di tanti personaggi e tanti elementi
che daranno forma al "Dampyr" che verr. La storia era stata concepita fin dalle origini come base su cui costruire il futuro della serie? L'episodio, fin dal suo titolo, un evidente omaggio a Leo Perutz e al suo "Di notte sotto il ponte di pietra", un racconto che vede citate diverse figure dell'immaginario praghese come il Golem, Rabbi Loew, Asswerus l'ebreo errante e altre ancora. La storia, comunque, non solo un tributo a Perutz, ma rappresenta la pietra angolare della serie di Dampyr: dall'incontro tra l'angelico Amesha Caleb e i nostri eroi scaturiranno le avventure successive. Da questo momento in poi, Harlan, Kurjak e Tesla saranno impegnati su due fronti principali: da un lato daranno la caccia alla razza di supervampiri conosciuti come Maestri della Notte, dall'altro dovranno vedersela con la Potenza del Multiverso conosciuta come Altra Parte o Inferno. Le successive avventure praghesi vedono rafforzarsi la figura di Nikolaus ed emergere il pi pericoloso e potente tra gli antagonisti di Harlan e Caleb: Nergal! Due figure in bilico tra il loro e il nostro mondo... Uno dei principali "villains" della serie senz'altro Nergal, una figura chiave, che fa da ponte tra il mondo dei vampiri e quello infernale. Maestro della Notte e avversario di Caleb Lost, il capo della polizia segreta dell'Altra Parte. Tra i "dipendenti" di questa superpotenza infernale, l'agente praghese Nikolaus risulta fin dalla sua prima apparizione come una figura ambigua e dotata di simpatia e umanit (!), tanto che, allo stato attuale, si pu considerare un ottimo amico e alleato dei nostri eroi. A cura di Luca Del Savio